questa serie è perfetta, comprensibilissima anche da chi, come me, non ha studiato economia e quindi spesso non riesce a seguirti nelle altre chiaccherate
Ci tenevo a ringraziarla per questi video, prof. Da quando ho cominciato a seguirla, ho cominciato ad interessarmi moltissimo di economia, sebbene non sia affatto il mio ambito di studi. Per questo non potrò mai far altro che ringraziarla infinitamente e continuare a vedere i suoi video assiduamente e leggere le sue ricerche (e quelle dei suoi colleghi). Spero non smetta mai. Un saluto e, ancora, grazie mille.
Capisco l'imbarazzo nel mettersi da soli a parlare di fronte ad una telecamera, senza un interlocutore di fronte a sé, ma questi suoi video sono molto interessanti ed un ottimo spunto di riflessione/approfondimento/discussione! La ringrazio per il tempo che ci dedica e spero di poter vedere un seguito la prossima settimana :)
@@nomeacasaboh8106 credo proprio visto che lo ha consigliato, a tal proposito ho letto velocemente che secondo Jones la Cina non ha mai avuto una rivoluzione industriale come quella britannica per problemi interni, argomento poi ribattuto invece da Pomeranz che piuttosto dà il merito della riv. brit. ad un vantaggio dato dal carbone e Bin Wong che spiega come nella dinastia Qing in realtà le cose andassero meglio economicamente. in effetti è un argomento da capire
Come ha scritto il ragazzo sotto, è molto adatta agli asinelli come me, che nel poco tempo libero dal lavoro magari hanno più voglia di leggere un saggio su Leopardi che non cimentarsi con un manuale di economia. Grazie davvero, sto cambiando le mie idee grazie ai tuoi video.
Professore. Aveva promesso che se avesse avuto un buon seguito, questa serie avrebbe proseguito. Ora noto che é uno dei video con maggiori visualizzazioni, oltre 15K. Mantenga la promessa!! La prego e penso di parlare a nome di tanti... É molto interessante davvero, ci sono tornato perché ho visto un video di Canfora che utilizzava il termine Capitalismo a sproposito, come sempre.. Aspettiamo con trepidazione
Pragma Channel , in realtà è proprio vero... il tempo non è altro che una convenzione che utilizziamo per capire meglio la realtà. Però fermo! Non lo dico io, lo dicono Carlo Rovelli e molti altri fisici. Forza MB
Tra tutti prodotti attuali del gruppo nfa, questo mi sembra il migliore. Questa è ottima divulgazione, mentre ad esempio le chiaccherate del mercoledì sono interessanti ma autoreferenziali, sono un prodotto mirato a quelli già fidelizzato. Queste spiegazioni mi ricordano quei begli artivoli del blog dove si spiegavano per benino concetti che mancano nel dibattito pubblico italiano (il modello superfisso!). Io per esempio, credo che sarei rimasto sempre un "guevarista" se non mi fossi imbattuto in quegli articoli sui danni economici causati da Craxi.
Video molto interessante Prof Boldrin! Mette in evidenza aspetti che non vengono discussi (o almeno io non ne ho percezione, potrei sbagliarmi). Il tutto viene reso fruibile anche a chi (come me) non ha basi d'economia. Spero che questa serie di riflessioni continui.
Buongiorno prof. Boldrin, la ringrazio per la sua opera di diffusione che porta avanti su TH-cam. Vorrei chiederle se ha continuato queste discussioni inerenti la dinamica della crescita.
Michele, sono reduce da una giornata di quasi 8 ore di treno e quasi 200 foto per documentare la manifestazione sul clima a Berna... ma non mi perderei questi video per nulla al mondo! Grazie mille!
Professore faccia come vuole, registri come vuole, pubblichi quando vuole. Io (e credo tanti altri che la seguono) sono interessato a ciò che dice perché lo fa con intelligenza e chiarezza. È già tanto che Lei usi parte del suo tempo per condividere le sue conoscenze. Le scuse credo siano veramente superflue. E grazie.
Mi aggiungo molto modestamente anche io al coro che La invita a continuare. Queste tematiche sono interessanti e fondamentali per un approccio critico a quello che si sente e si legge di solito
Grazie Michele, l’ho trovato un video persino tranquillizzante riguardo all’attuale condizione. Riuscire a ragionare serenamente sulla storicità degli eventi, credo sia il modo più adatto ad affrontare il cambiamento. Che ci sarà, questo ormai è evidente. Grazie, continui così! 👏🏻👏🏻
Grazie prof., ottimo appuntamento anche per chi, come me, ha studiato altro. La crisi è una opportunità, ha totalmente ragione, e solo se si è in grado di cogliere velocemente le sfide e il cambiamento in modo flessibile si può evitare che dalla crisi si passi alla distruzione
Spero che possa continuare,molto interessante e a mio avviso estremamente comprensibile per chiunque,elemento fondamentale in questo marasma di finta informazione. Grazie
Spero non ci siamo più dubbi sull'opportunitá di continuare questa serie di discussioni! Grazie ancora per il tempo e l'energia che dedica a queste lezioni prof.
Tempo fa lessi wikieconomia di Becchetti Leonardo dove si sosteneva di superare la massimizzazione del profitto come unico o principale output di un'impresa, attendo con ansia prof quand analizzerà il fondamento di queste tesi. grazie per questa sua magnifica serie!
Ho l'impressione che chi parla sempre di crisi aspettandosi il crollo e spostandolo via via sempre più avanti sia vittima, più di altri, di una traccia culturale ben inserita nella psiche e di origine mitico-religiosa: che va dalle apocalissi bibliche ai millenarismi medievali sino al catastrofismo contemporaneo. Poi naturalmente la politica o comunque la scaltrezza di alcuni strumentalizza questa pulsione per i propri fini. Come più o meno è sempre stato nella storia. Grazie per il format "easy" 👍
Grazie per questa serie e per il tempo. I cambiamenti radicali devono essere fatti in Italia perché i problemi nel sistema italiano sono cronici. Ciò nonostante, la critica che ti avevo mosso sul tuo commento del clima era più sulla possibilità di sognare. Il rischio di cercare sempre pragmaticità può portarci ad un mondo ancora più cinico di quello che è. Io sono il primo che cerco più pragmaticità in questo paese dove tutti (stra)parlano e non agiscono. Ciò nonostante, la possibilità di sognare di avere un mondo migliore quando si è giovane non deve esser negata. Quello che vedo in Italia a queste manifestazioni Fridays for future è uno scontro generazionale pazzesco più che una sola protesta per il clima perché i baby boomers continuano a pretendere e ad ottenere soldi in pensioni dalla politica mentre i giovani, le università e la ricerca sono sempre sotto finanziate. Grazie e buona serata.
Interessante, come sempre. Provoco: ma se l'illusione non riguardasse la crescita lineare, ma la crescita e basta? Non è nella natura dell'uomo avere sempre qualcosa di negativo, un sentimento di mancanza? Esempi banali: una volta raggiunta la totale disponibilità di cibo nasce il problema del mangiare bene o male, una volta risolto il problema del vestirsi ci si può vestire bene o male, una volta "scoperta" l'America si vuole visitare la luna, una volta allungata la vita si teme di più la morte e si vive nella sua angoscia. Possiamo davvero parlare di crescita se ogni volta che risolviamo un problema scopriamo una mancanza? Miglioriamo davvero le condizioni di vita? Genuina curiosità, non critica o polemica, giuro
Riflessione affascinante. Tra l'altro la sensazione di crescita si esautora tra generazione e generazione. Per questo non ci rendiamo conto di quanto i nostri nonni hanno combattuto la fame, e diamo per scontate cose che scontate non sono state fino a 50 anni fa. Servirebbe avere più memoria storica. Le condizioni di vita migliorano, ma non ce ne accorgiamo perché il tempo concessoci è troppo poco per poterne effettivamente apprezzare le evoluzioni.
Credo che, rispetto al taglio del canale, questa questione vada un po' sui massimi sistemi. Nel senso che credo che il prof ti risponderebbe qualcosa del tipo "si? Forse? Boh? Questo lo lascio agli psicologi, ai teologi e ai filosofi. Qui cerchiamo di essere più pragmatici." Senza negare che è comunque una questione affascinante
@@mrwolf84 beh ma nel mentre centinaia di milioni di persone sono uscite dalla povertà in Cina e altri paesi. Se si guarda a livello mondiale la crescita pro capite c'è eccome, noi non la percepiamo perché con l'apertura ad un mercato globale soprattutto i lavoratori poco qualificati han molta più concorrenza e si son visti diminuire i salari..
Riflessione giusta, alle quale io risponderei che è nella natura dell'uomo arrivare ad un punto di insoddisfazione e cercare di colmarlo, non rientra invece nella natura umana il "farsi bastare" ciò che ci circonda. Il capitalismo consumista ha funzionato e funziona ancora perché è ciò che gli individui inconsciamente desiderano
seguo i canali boldrin + liberi oltre. Preferisco i video come questo, che offrono una lettura del mondo e dell'attualità a partire dalle scienze sociali ai dibattiti sull'attualità politica. Saluti prof e grazie
Dal Min 0 a Min 1.35 dedicato a tutti quelli che chiamano il prof arrogante. Si sta perdendo la capacità di capire chi hai davanti, il suo spessore aldilà dei curriculum e delle citazioni su Google scholar , dico proprio l'essere umano nudo e crudo.
Sono uno studente universitario di filosofia, amo la buona pratica filosofica e non come spesso l'università la insegna...Ti ringrazio per i tuoi video, mi pare che tra le tante funzioni,essi contrastino la vaghezza a favore di una pratica della discussione un poco migliore. Scrivo ciò per invitarti a continuare questa serie di incontri
L'analisi sulla passione che sembriamo nutrire per le crisi e le catastrofi e l'andare predicendole, a me, ha riportato alla mente i movimenti millenaristici. Non so se è corretto vedere dei tratti comuni tra questi due fenomeni.
Bella serie, sarebbe bello continuasse! Dopo anni di studi in sociologia e comunicazione mi sembra che il ragionamento valga anche per il dibattito accademico e soprattutto giornalistico in questo settore. A leggere testi e articoli sembra che gli oscuri meccanismi della rete ci stiano portando a un passo dalla scomparsa della verità e dal collasso dell’intelligenza umana. Prima il nemico era la televisione, prima ancora la radio e chissà cos’altro. Shy ha fatto un video interessante riflettendo su come ci sia (anche) una sfiducia di fondo nella capacità delle persone di farsi un’idea sulle cose [se non sbaglio era “Politica e responsabilità: chi avvelena i pozzi?”]. Secondo me la cosa ancora più fastidiosa è la mancanza di responsabilità di chi scrive quei testi e articoli, che invece di cercare continuamente nuove crisi e nuovi potenti malvagi da abbattere (almeno idealmente), potrebbe semmai aiutare la gggente a cercare gli strumenti adatti. Forse staremmo tutti un po’ meglio e ci sarebbero meno personaggi inquietanti in tv.
Grande prof! Continui continui! C'è bisogno come dell'acqua nel deserto di intellettuali che cerchino di informare il pubblico. Venendo al discorso che fa, il discorso di base è che l'essere umano ha razionalità limitata, per una serie svariata di ragioni, quindi la fallibilità è un dato di fatto. Piuttosto, una delle cose mi affascinano sarebbe riuscire a far dialiogare meglio le scienze economiche con quelle naturali. Con i dati a disposizione e capacità di calcolo che abbiamo ora (pare Google sia andata vicino a raggiungere la supremazia quantistica, ma poi il paper è stato rimosso) non mi sembrerebbe irrealizzabile riuscire a dare un valore economico monetario a molte esternalità (legga la carbon tax che tanti economisti supportano). Perché si procrastina così tanto a fare cose del genere?
Buonasera Prof, torno a rivedere questi video per “rispondere” a chi, in questi giorni, dice che avevano ragione quelli del G8 di Genova. Credo che mischiare la violenza di stato con la giustezza delle ragioni della protesta sia qualcosa di fuorviante e danno, ma tant’è… questo è quello che si legge in questi giorni… fischi per fiaschi. Grazie dei suoi contenuti, ci torno e ci ritorno sopra continuamente!
Argomento decisamente importante, per favore continui con altri interventi su questo tema. Credo che questo sia il punto fondamentale di tutto. A tale proposito le riporto le considerazioni fatte da Papa Francesco nell'enciclica "Laudato Si" dove si dice (in sintesi): Attualmente, a livello mondiale; ci sono 3 crisi. 1) Crisi ecologica .Inquinamento, riscaldamento globale, migrazioni per effetto del cambiamento del clima sulle coltivazioni, ect, ect) ; 2) Crisi sociale. Nei paesi ricchi il "troppo benessere" o il consumismo spingono molta gente a rincorrere i desideri effimeri e a tralasciare le vere necessità dell'uomo (... su questo ci sarebbe tanto da dire ma per sintesi non aggiungo altro ...), nei paesi poveri il naturale desiderio di miglioramento delle condizioni di vita non riesce a trasformarsi in qualcosa di concreto per la collettività; 3) Crisi economica. Dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, dove il 10% della popolazione mondiale detiene l'80 % della ricchezza mondiale. In altri termini la ricchezza non è equamente distribuita. Premetto che sono un "ghevarista" (come dice lei), quindi la mia visione e di sinistra, ma, la tesi di chi dice che in um mondo "FINITO" come si può pensare ad una crescita infinita. E' poi cosi folle? Lo so che Serge Latouche le sta sulle balle ma non è che in qualche cosa ci imbrocca? Non voglio fare polemica con lei ma anzi sono interessato a sapere il perchè non lo vuole neanche considerare. Magari il nostrano Maurizio Pallante la potrebbe interessare. Lui non è dichiaratamente a sinistra, il suo è un approccio più di tipo ambientalista e comunque parla di eliminare tutti gli sprechi (economici, energetici, ecc, ecc) anche se fanno aumentare il PIL. Ma la crescita deve essere orientata verso cose che non "consumano/sprecano". Pallante fa spessissimo l'esempio degli interventi di contenimento energetico sulle case. Se si intervenisse su tutto il patrimonio edilizio esistente, nel settore delle costruzioni ci sarebbe lavoro per i prossimi 50 anni. Allora parlare di un PIL che tenga in considerazione più fattori di benessere è utile se non a questo punto necessario. Ciao ciao, prof. grazie e Hasta siempre!
credo che questi video servano molto e che dovrebbe continuare a farli indipendentemente da se piacciano o no, un punto d'informazione, e istruzione, alternativo e più realistico sull'economia credo che serva, specialmente qui su internet dove l'opinione è opposta solitamente. Comunque i video sono chiari e interessanti.
Mi accodo alle richieste di proseguire la serie. Le premesse stese in questi due video sono state ottime, è un peccato che manchi il resto del discorso
Video interessante e reminder da 4:20 sempre importante, poi libro aggiunto alla lista. p.s può esser utile un'altro dibattito su clima/ambiente, viste le recenti manifestazioni, che si colleghi a questa serie di video e che magari sia l'occasione per parlare di nucleare.. p.p.s mi è sfuggito di cosa parlerà la live con 100 persone? spero non proprio questo... x.x
Tema molto interessante e il tuo approccio - come sempre - è perfetto: logico, basato su fatti, lontano da luoghi comuni ma soprattutto chiaro, semplice e lineare. Continua, ti prego 🙏
Boldrin ha una visione perfettamente alto borghese, perchè parla di miglioramento delle condizioni di vita ma ignora completamente come siano drammaticamente peggiorate le condizioni di lavoro, e di vita delle fasce più povere e precarie. Molto meno reddito, molte meno tutele, molti meno diritti. Gli shit jobs sono diventati la normalità per un giovane (e non solo), la pensione è un'utopia, ed i lavori stanno seguendo i modelli malati della gig economy (no contratto, provvigioni e algoritmi che ti comandano). Quindi è bello per lui parlare di crisi come cambiamento naturale, come fase tranquilla di assestamento all'interno di un quadro di costante crescita. In realtà questa situazione riguarda una sempre più ristretta classe sociale. Per il proletariato, sottoproletariato e schiavi moderni la situazione è molto peggiorata.
mi permetta prof. di farle i complimenti per la discussione, su cui sono molto d'accordo, ma anche di sollevare perplessità sul fumare in diretta in un video, lei ha anche una audience giovane su cui può avere una non trascurabile influenza negativa a riguardo.
questa serie è perfetta, comprensibilissima anche da chi, come me, non ha studiato economia e quindi spesso non riesce a seguirti nelle altre chiaccherate
Quando devi svegliarti alle 6 per andare a scuola ma esce un video di Boldrin.
Niente di meglio di un video notturno di Boldrin post chiavata e cocktail. Non capirò nulla, grande Prof
RIDO allegramente 👌😂
Praticamente un Capitano d'Industria.
Bomber.
Lo youtuber più spontaneo di tutto il web
Ci tenevo a ringraziarla per questi video, prof. Da quando ho cominciato a seguirla, ho cominciato ad interessarmi moltissimo di economia, sebbene non sia affatto il mio ambito di studi. Per questo non potrò mai far altro che ringraziarla infinitamente e continuare a vedere i suoi video assiduamente e leggere le sue ricerche (e quelle dei suoi colleghi). Spero non smetta mai. Un saluto e, ancora, grazie mille.
Questi video sono la cosa più vicina a una boccata d'aria fresca tra tutto quello che si vede e sopratutto si legge di sti tempi.
Sto recuperando oggi questi episodi e li trovo molto chiari. Un grazie perché aiutano a fare chiarezza e stimolano un dibattito sano e scientifico.
Capisco l'imbarazzo nel mettersi da soli a parlare di fronte ad una telecamera, senza un interlocutore di fronte a sé, ma questi suoi video sono molto interessanti ed un ottimo spunto di riflessione/approfondimento/discussione! La ringrazio per il tempo che ci dedica e spero di poter vedere un seguito la prossima settimana :)
Non si fermi con questa rubrica, professore! È eccezionale!
Eric L. Jones: Growth recurring: economic change in world history
Grazie per le riflessioni
Può essere letto anche da chi non ha grandi basi in economia?
@@nomeacasaboh8106 credo proprio visto che lo ha consigliato,
a tal proposito ho letto velocemente che secondo Jones la Cina non ha mai avuto una rivoluzione industriale come quella britannica per problemi interni, argomento poi ribattuto invece da Pomeranz che piuttosto dà il merito della riv. brit. ad un vantaggio dato dal carbone e Bin Wong che spiega come nella dinastia Qing in realtà le cose andassero meglio economicamente. in effetti è un argomento da capire
Pomeranz molto interessante
Esiste anche in italiano ? Ho prevato a cercarlo, ma non lo trovo.
@@robertobesana250 lhai trovato alla fine? Anch'io non trovo nulla
Non sei illuminante, sei fondamentale. Chiaro e coerente, grazie !
Come ha scritto il ragazzo sotto, è molto adatta agli asinelli come me, che nel poco tempo libero dal lavoro magari hanno più voglia di leggere un saggio su Leopardi che non cimentarsi con un manuale di economia. Grazie davvero, sto cambiando le mie idee grazie ai tuoi video.
Professore.
Aveva promesso che se avesse avuto un buon seguito, questa serie avrebbe proseguito.
Ora noto che é uno dei video con maggiori visualizzazioni, oltre 15K. Mantenga la promessa!! La prego e penso di parlare a nome di tanti... É molto interessante davvero, ci sono tornato perché ho visto un video di Canfora che utilizzava il termine Capitalismo a sproposito, come sempre.. Aspettiamo con trepidazione
Prof. noi ti seguiamo a prescindere dall’ora. D’altronde il tempo non esiste....Forza MB
Pragma Channel , in realtà è proprio vero... il tempo non è altro che una convenzione che utilizziamo per capire meglio la realtà. Però fermo! Non lo dico io, lo dicono Carlo Rovelli e molti altri fisici.
Forza MB
Con 11 mesi Di ritardo ascolto questo video. Grazie prof. Boldrin. Chiaro, interessante alla Portata Di tutti.
Sento il frastuono dei luoghi comuni che cadono in pezzi dentro alla mia testa, ed è una gran bella musica. Grazie
Tra tutti prodotti attuali del gruppo nfa, questo mi sembra il migliore. Questa è ottima divulgazione, mentre ad esempio le chiaccherate del mercoledì sono interessanti ma autoreferenziali, sono un prodotto mirato a quelli già fidelizzato. Queste spiegazioni mi ricordano quei begli artivoli del blog dove si spiegavano per benino concetti che mancano nel dibattito pubblico italiano (il modello superfisso!). Io per esempio, credo che sarei rimasto sempre un "guevarista" se non mi fossi imbattuto in quegli articoli sui danni economici causati da Craxi.
Video molto interessante Prof Boldrin! Mette in evidenza aspetti che non vengono discussi (o almeno io non ne ho percezione, potrei sbagliarmi). Il tutto viene reso fruibile anche a chi (come me) non ha basi d'economia. Spero che questa serie di riflessioni continui.
Prof, sono estremamente interessato a questa serie di video, non vedo l'ora di vedere il prossimo. La ringrazio per questo video 🤩
Michele Boldrin: “Buonasera, ciao [...]”
Me: *presses like button*
Noooooo, senza il classico "eccoci qua" 😭 sono rimasto spiazzato!
Parla come mangi
@@matteobertotti ok boomer
Bella riflessione. Grazie Prof
Buongiorno prof. Boldrin, la ringrazio per la sua opera di diffusione che porta avanti su TH-cam. Vorrei chiederle se ha continuato queste discussioni inerenti la dinamica della crescita.
Semplicemente grazie
Michele, sono reduce da una giornata di quasi 8 ore di treno e quasi 200 foto per documentare la manifestazione sul clima a Berna... ma non mi perderei questi video per nulla al mondo! Grazie mille!
Grazie per il chiarissimo e illuminante video.
Mi auguro sia il primo di una serie piuttosto che l'ultimo
Io manifesto il mio interesse a questo argomento e auspico che i video che lo trattano continuino. Grazie. Ciao.
Grazie mille per il video Prof, almeno a me interessa moltissimo. Buon weekend.
Professore faccia come vuole, registri come vuole, pubblichi quando vuole. Io (e credo tanti altri che la seguono) sono interessato a ciò che dice perché lo fa con intelligenza e chiarezza. È già tanto che Lei usi parte del suo tempo per condividere le sue conoscenze. Le scuse credo siano veramente superflue. E grazie.
Mi aggiungo molto modestamente anche io al coro che La invita a continuare.
Queste tematiche sono interessanti e fondamentali per un approccio critico a quello che si sente e si legge di solito
Grazie Michele, l’ho trovato un video persino tranquillizzante riguardo all’attuale condizione. Riuscire a ragionare serenamente sulla storicità degli eventi, credo sia il modo più adatto ad affrontare il cambiamento. Che ci sarà, questo ormai è evidente. Grazie, continui così! 👏🏻👏🏻
Per ciò che mi riguarda , gradirei che continuasse con questa serie.
Grazie professore per quello che fa.
Grazie prof., ottimo appuntamento anche per chi, come me, ha studiato altro.
La crisi è una opportunità, ha totalmente ragione, e solo se si è in grado di cogliere velocemente le sfide e il cambiamento in modo flessibile si può evitare che dalla crisi si passi alla distruzione
Bellissimo e utilissimo . Vada avanti prof!
Ancora meglio con la citazione dello storico dell'economia, stupendo, grazie
Molto interessante. Grazie per il suo tempo.
Grazie, questi video sono fondamentali. Grazie!
Spero che possa continuare,molto interessante e a mio avviso estremamente comprensibile per chiunque,elemento fondamentale in questo marasma di finta informazione. Grazie
Tranquillo Boldrin, l’interesse non manca affatto, continua così!
Prof l'interesse c'è, aspettiamo le nuove puntate!
Video molto interessanti... vada avanti che la si ascolta alla grande!
Spero non ci siamo più dubbi sull'opportunitá di continuare questa serie di discussioni!
Grazie ancora per il tempo e l'energia che dedica a queste lezioni prof.
Procediamo prof...video fondamentali!
Bellissimo video professore, è un piacere ascoltarla...
Tempo fa lessi wikieconomia di Becchetti Leonardo dove si sosteneva di superare la massimizzazione del profitto come unico o principale output di un'impresa, attendo con ansia prof quand analizzerà il fondamento di queste tesi. grazie per questa sua magnifica serie!
Grazie Prof. per la riflessione, trovo questa serie molto interessante e godibile, spero che continui!
Complimenti!!!
Conversazione molto bella e molto interessante
Commento tattico
Assolutamente continui, la prego
Mi sembra un buon inizio di una serie interessante e promettente
Ho l'impressione che chi parla sempre di crisi aspettandosi il crollo e spostandolo via via sempre più avanti sia vittima, più di altri, di una traccia culturale ben inserita nella psiche e di origine mitico-religiosa: che va dalle apocalissi bibliche ai millenarismi medievali sino al catastrofismo contemporaneo. Poi naturalmente la politica o comunque la scaltrezza di alcuni strumentalizza questa pulsione per i propri fini. Come più o meno è sempre stato nella storia.
Grazie per il format "easy" 👍
Molto interessante, grazie professore.
Le analisi sono molto interessanti. Grazie!
Grazie per questa serie e per il tempo. I cambiamenti radicali devono essere fatti in Italia perché i problemi nel sistema italiano sono cronici. Ciò nonostante, la critica che ti avevo mosso sul tuo commento del clima era più sulla possibilità di sognare. Il rischio di cercare sempre pragmaticità può portarci ad un mondo ancora più cinico di quello che è. Io sono il primo che cerco più pragmaticità in questo paese dove tutti (stra)parlano e non agiscono. Ciò nonostante, la possibilità di sognare di avere un mondo migliore quando si è giovane non deve esser negata. Quello che vedo in Italia a queste manifestazioni Fridays for future è uno scontro generazionale pazzesco più che una sola protesta per il clima perché i baby boomers continuano a pretendere e ad ottenere soldi in pensioni dalla politica mentre i giovani, le università e la ricerca sono sempre sotto finanziate. Grazie e buona serata.
Serie molto interessante, il formato le si addice molto. Per me è come tornare all’università.
Grazie per la lezione!
Molto interessante prof, continui per favore!
Grazie michele, molto interessante!
Prevedo un macchia nera award per il 2021, al massimo
Grazie ancora prof. Le sarei tanto grato se consigliasse o suggerisse anche letture. Con tutta la stima.
grande Professore, divulgazione semplicemente perfetta (per quanto conti la mia opinione!). Grazie.
Bellissima seria, spero continui a lungo
Interessante, come sempre.
Provoco: ma se l'illusione non riguardasse la crescita lineare, ma la crescita e basta?
Non è nella natura dell'uomo avere sempre qualcosa di negativo, un sentimento di mancanza?
Esempi banali: una volta raggiunta la totale disponibilità di cibo nasce il problema del mangiare bene o male, una volta risolto il problema del vestirsi ci si può vestire bene o male, una volta "scoperta" l'America si vuole visitare la luna, una volta allungata la vita si teme di più la morte e si vive nella sua angoscia.
Possiamo davvero parlare di crescita se ogni volta che risolviamo un problema scopriamo una mancanza? Miglioriamo davvero le condizioni di vita?
Genuina curiosità, non critica o polemica, giuro
Riflessione affascinante. Tra l'altro la sensazione di crescita si esautora tra generazione e generazione. Per questo non ci rendiamo conto di quanto i nostri nonni hanno combattuto la fame, e diamo per scontate cose che scontate non sono state fino a 50 anni fa. Servirebbe avere più memoria storica. Le condizioni di vita migliorano, ma non ce ne accorgiamo perché il tempo concessoci è troppo poco per poterne effettivamente apprezzare le evoluzioni.
Credo che, rispetto al taglio del canale, questa questione vada un po' sui massimi sistemi. Nel senso che credo che il prof ti risponderebbe qualcosa del tipo "si? Forse? Boh? Questo lo lascio agli psicologi, ai teologi e ai filosofi. Qui cerchiamo di essere più pragmatici."
Senza negare che è comunque una questione affascinante
@@mrwolf84 beh ma nel mentre centinaia di milioni di persone sono uscite dalla povertà in Cina e altri paesi. Se si guarda a livello mondiale la crescita pro capite c'è eccome, noi non la percepiamo perché con l'apertura ad un mercato globale soprattutto i lavoratori poco qualificati han molta più concorrenza e si son visti diminuire i salari..
@@davideluciani1754 sì probabilmente hai ragione
Riflessione giusta, alle quale io risponderei che è nella natura dell'uomo arrivare ad un punto di insoddisfazione e cercare di colmarlo, non rientra invece nella natura umana il "farsi bastare" ciò che ci circonda. Il capitalismo consumista ha funzionato e funziona ancora perché è ciò che gli individui inconsciamente desiderano
seguo i canali boldrin + liberi oltre. Preferisco i video come questo, che offrono una lettura del mondo e dell'attualità a partire dalle scienze sociali ai dibattiti sull'attualità politica. Saluti prof e grazie
Interessantissimo, se ci fossero altre puntate le seguirei di sicuro.
Sono d'accordo su tutto tranne sulla guerra, si deve poter evitare
Dal Min 0 a Min 1.35 dedicato a tutti quelli che chiamano il prof arrogante.
Si sta perdendo la capacità di capire chi hai davanti, il suo spessore aldilà dei curriculum e delle citazioni su Google scholar , dico proprio l'essere umano nudo e crudo.
Molto chiaro come sempre prof! Grazie mille prof! Altro che tuttologi alla thm! Bene x suo canale e continui
Sono uno studente universitario di filosofia, amo la buona pratica filosofica e non come spesso l'università la insegna...Ti ringrazio per i tuoi video, mi pare che tra le tante funzioni,essi contrastino la vaghezza a favore di una pratica della discussione un poco migliore. Scrivo ciò per invitarti a continuare questa serie di incontri
A dir poco illuminante. Grazie
Grazie
Interessante
L'analisi sulla passione che sembriamo nutrire per le crisi e le catastrofi e l'andare predicendole, a me, ha riportato alla mente i movimenti millenaristici. Non so se è corretto vedere dei tratti comuni tra questi due fenomeni.
Io la seguo, Prof. non molli ;)
Io l'ho trovata molto interessante in virtù della chiarezza e del linguaggio da non "iniziati" all'economia.
Confermo la “Paura del crollo” come elemento della personalità (Winnicott, 1974).
Molto interessante grazie, sono curioso di vedere le prossime puntate
Sì, molto interessante. La incoraggio ad andare avanti.
Bella serie, sarebbe bello continuasse!
Dopo anni di studi in sociologia e comunicazione mi sembra che il ragionamento valga anche per il dibattito accademico e soprattutto giornalistico in questo settore. A leggere testi e articoli sembra che gli oscuri meccanismi della rete ci stiano portando a un passo dalla scomparsa della verità e dal collasso dell’intelligenza umana. Prima il nemico era la televisione, prima ancora la radio e chissà cos’altro.
Shy ha fatto un video interessante riflettendo su come ci sia (anche) una sfiducia di fondo nella capacità delle persone di farsi un’idea sulle cose [se non sbaglio era “Politica e responsabilità: chi avvelena i pozzi?”].
Secondo me la cosa ancora più fastidiosa è la mancanza di responsabilità di chi scrive quei testi e articoli, che invece di cercare continuamente nuove crisi e nuovi potenti malvagi da abbattere (almeno idealmente), potrebbe semmai aiutare la gggente a cercare gli strumenti adatti. Forse staremmo tutti un po’ meglio e ci sarebbero meno personaggi inquietanti in tv.
Grande prof! Continui continui! C'è bisogno come dell'acqua nel deserto di intellettuali che cerchino di informare il pubblico.
Venendo al discorso che fa, il discorso di base è che l'essere umano ha razionalità limitata, per una serie svariata di ragioni, quindi la fallibilità è un dato di fatto.
Piuttosto, una delle cose mi affascinano sarebbe riuscire a far dialiogare meglio le scienze economiche con quelle naturali.
Con i dati a disposizione e capacità di calcolo che abbiamo ora (pare Google sia andata vicino a raggiungere la supremazia quantistica, ma poi il paper è stato rimosso) non mi sembrerebbe irrealizzabile riuscire a dare un valore economico monetario a molte esternalità (legga la carbon tax che tanti economisti supportano).
Perché si procrastina così tanto a fare cose del genere?
Perché non sono fattibili.
Parole sante!
Buonasera Prof, torno a rivedere questi video per “rispondere” a chi, in questi giorni, dice che avevano ragione quelli del G8 di Genova. Credo che mischiare la violenza di stato con la giustezza delle ragioni della protesta sia qualcosa di fuorviante e danno, ma tant’è… questo è quello che si legge in questi giorni… fischi per fiaschi. Grazie dei suoi contenuti, ci torno e ci ritorno sopra continuamente!
Argomento decisamente importante, per favore continui con altri interventi su questo tema.
Credo che questo sia il punto fondamentale di tutto.
A tale proposito le riporto le considerazioni fatte da Papa Francesco nell'enciclica "Laudato Si" dove si dice (in sintesi):
Attualmente, a livello mondiale; ci sono 3 crisi.
1) Crisi ecologica .Inquinamento, riscaldamento globale, migrazioni per effetto del cambiamento del clima sulle coltivazioni, ect, ect) ;
2) Crisi sociale. Nei paesi ricchi il "troppo benessere" o il consumismo spingono molta gente a rincorrere i desideri effimeri e a tralasciare le vere necessità dell'uomo (... su questo ci sarebbe tanto da dire ma per sintesi non aggiungo altro ...), nei paesi poveri il naturale desiderio di miglioramento delle condizioni di vita non riesce a trasformarsi in qualcosa di concreto per la collettività;
3) Crisi economica. Dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, dove il 10% della popolazione mondiale detiene l'80 % della ricchezza mondiale. In altri termini la ricchezza non è equamente distribuita.
Premetto che sono un "ghevarista" (come dice lei), quindi la mia visione e di sinistra, ma, la tesi di chi dice che in um mondo "FINITO" come si può pensare ad una crescita infinita. E' poi cosi folle?
Lo so che Serge Latouche le sta sulle balle ma non è che in qualche cosa ci imbrocca? Non voglio fare polemica con lei ma anzi sono interessato a sapere il perchè non lo vuole neanche considerare.
Magari il nostrano Maurizio Pallante la potrebbe interessare. Lui non è dichiaratamente a sinistra, il suo è un approccio più di tipo ambientalista e comunque parla di eliminare tutti gli sprechi (economici, energetici, ecc, ecc) anche se fanno aumentare il PIL. Ma la crescita deve essere orientata verso cose che non "consumano/sprecano". Pallante fa spessissimo l'esempio degli interventi di contenimento energetico sulle case. Se si intervenisse su tutto il patrimonio edilizio esistente, nel settore delle costruzioni ci sarebbe lavoro per i prossimi 50 anni.
Allora parlare di un PIL che tenga in considerazione più fattori di benessere è utile se non a questo punto necessario.
Ciao ciao, prof. grazie e Hasta siempre!
credo che questi video servano molto e che dovrebbe continuare a farli indipendentemente da se piacciano o no, un punto d'informazione, e istruzione, alternativo e più realistico sull'economia credo che serva, specialmente qui su internet dove l'opinione è opposta solitamente.
Comunque i video sono chiari e interessanti.
Personalmente la trovo una rubrica molto interessante. Grazie
Grande Michele!Questa serie avrà successo, credici!..a sto punto disdico Netflix!
Utilissimo, grazie!
Mi accodo alle richieste di proseguire la serie. Le premesse stese in questi due video sono state ottime, è un peccato che manchi il resto del discorso
apprezzatissima la serie. sarebbe epico un confronto con il prof. alessandro barbero
Molto interessante
Eccezionale!
Video interessante e reminder da 4:20 sempre importante, poi libro aggiunto alla lista.
p.s può esser utile un'altro dibattito su clima/ambiente, viste le recenti manifestazioni, che si colleghi a questa serie di video e che magari sia l'occasione per parlare di nucleare..
p.p.s mi è sfuggito di cosa parlerà la live con 100 persone? spero non proprio questo... x.x
👍
Tema molto interessante e il tuo approccio - come sempre - è perfetto: logico, basato su fatti, lontano da luoghi comuni ma soprattutto chiaro, semplice e lineare.
Continua, ti prego 🙏
Boldrin ha una visione perfettamente alto borghese, perchè parla di miglioramento delle condizioni di vita ma ignora completamente come siano drammaticamente peggiorate le condizioni di lavoro, e di vita delle fasce più povere e precarie. Molto meno reddito, molte meno tutele, molti meno diritti. Gli shit jobs sono diventati la normalità per un giovane (e non solo), la pensione è un'utopia, ed i lavori stanno seguendo i modelli malati della gig economy (no contratto, provvigioni e algoritmi che ti comandano).
Quindi è bello per lui parlare di crisi come cambiamento naturale, come fase tranquilla di assestamento all'interno di un quadro di costante crescita.
In realtà questa situazione riguarda una sempre più ristretta classe sociale. Per il proletariato, sottoproletariato e schiavi moderni la situazione è molto peggiorata.
Interessantissimo
fantastica la seconda altroché se mi interessa
Interessa interessa
Continui, la seguo
mi permetta prof. di farle i complimenti per la discussione, su cui sono molto d'accordo, ma anche di sollevare perplessità sul fumare in diretta in un video, lei ha anche una audience giovane su cui può avere una non trascurabile influenza negativa a riguardo.