GIANFRANCO MANFREDI - DAGLI APPENNINI ALLE BANDE
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- เผยแพร่เมื่อ 29 พ.ย. 2024
- DAGLI APPENNINI ALLE BANDE Lui cercava per il mondo la famiglia / e di notte lavorava alla candela / difendeva sempre il nome dell'Italia / e la nonna dai briganti proteggeva / e saliva sopra gli alberi più alti / per pigliare al volo i colpi dei nemici / ragazzini come lui ce n'eran molti / scalzi e laceri eppure eran felici. E parlavano di lui, scrivevano di lui / lo facevano più bamba che bambino / e parlavano di lui, scrivevano di lui / si ma lui rimane sempre clandestino. Ora pare che il suo nome sia teppista / fricchettone criminal - provocatore / pare che ami travestirsi da sinistra / ma sia un docile strumento del terrore / e lo beccano ogni tanto che si buca / o maneggia un pò nervoso una pistola / o che lancia da una moto sempre in fuga / una molotov sull'uscio della scuola. Ora parlano di lui e scrivono di lui / lo psicologo, il sociologo, il cretino / e parlano di lui, e scrivono di lui / si ma lui rimane sempre clandestino. E si dice: se ci fosse più lavoro / se il quartiere somigliasse meno a un lagher / non farebbe certo il cercatore d'oro / assalendo il fattorino delle paghe / ma è la merce che c'è entrata nei polmoni / e ci dà il suo ritmo di respirazione / il lavoro non ci rende mica buoni / ci fa cose che poi chiamano "persone". E se parlano di lui, se scrivono di lui /è che il nostro sogno è ancora piccolino / se parlano di lui e scrivono di lui / è che il nostro io ci resta clandestino.
Un mio amico compro' quest'album quando usci', '77. Non lo sento da allora ma questa e Ultimo Mohicano non l'ho mai scordate. Grande album che parlava dei tempi con grandi, belle canzoni. Grazie del post
Bellissima poesia sociale.
Sono d'accordo con chi lo considera "sottovalutatissimo".
Un ringraziamento al babbo per avermi fatto conoscere Gianfranco Manfredi...sottovalutatissimo!
io c'ero: sono i sogni del '68 che si infrangono contro la normalizzazione. Tutti volevano regole: la destra economica col lavoro, la famiglia, le responsabilità; la sinistra storica col mito del partito, della disciplina; la nuova sinistra coll'impegno nel gruppo, sempre alla ricerca dell'autentica ortodossia. Ai giovani sognatori, cui andava stretta la pelle, non restava che l'eroina, l'omologazione, la lotta armata o il portarsi dentro un seme in attesa di tempi migliori.
splendida canzone!Grandissimo Manfredi
grande gianfra......ora piu che allora i tuoi testi sono attuali....
manfredi cantore dei tempi d'oro (miei e del mondo intero)!!!! era il più scanzonatamente impegnato!!
grande Gianfranco ... non dimentichiamoci di quegli anni ..nel 1977 ne avevo 15.. ...
grandissimo...1ricordo indissolubile nella mia mente..
"Scrivono [...]lo psicologo, il sociologo, il cretino". Manfredi profetico: aveva intravisto la Rete???
bellissima :-)
L' alienazione non poteva essere descritta meglio...ero un'adolescente seria e pensierosa, ma Manfredi, Lolli, gli Area e tutti quelli che hanno reso indimenticabili quegli anni saranno per sempre un faro nei miei pensieri confusi di ieri e di oggi.
Sono d accordo, erano il filone forse "greve", ma forse più autentico di quella straordinaria stagione di creatività poetica e musicale.
un classico della canzone italiana
SPENDITISSIMA CANZONE GRANDE
Il seme è ormai seccato, non c'è speranza, che delusione.
Dedicata a Roberto Saviano......
CHI E' STO SAVIANO?
Sempre compagni
attuale
All'inizio eravamo tutti un'altra cosa....
E diventai ADULTO.....!!!....
Penso che dovresti un po' informarti su quel periodo invece di parlare a vanvera. Detto da una ragazza con due anni in più di te.