Prenota il tuo omaggio per la presentazione del 26 Gennaio presso Mondadori Duomo a Milano: www.eventbrite.it/e/polvere-nel-vento-a-mondadori-duomo-milano-tickets-1145049045519 Ordina “Polvere nel Vento” qui: amzn.to/4epj5F7
io non sono un negazionista e i contenuti sono molto importanti ed interessanti io addirittura c'è ne sono di brutte per dire ciò che si parla ad esempio l'unità 731 però certe cose bisogna parlare ed è importante perché prima o poi la verità viene a galla
Ciao @@maurone15 ! Guarda a Roma non sono ancora stato in assoluto purtroppo né con Cairo né con Mondadori... Vedremo se nei prossimi mesi qualche libreria vorrà organizzare l'evento!
Una storia agghiacciante che tutti gli italiani dovrebbero conoscere, un luogo che tutti gli italiani dovrebbero visitare. Il successivo processo è stato un' autentica pagliacciata. Grazie Irene per il minuziioso e toccante video.
Alcuni anni fa,mio figlio è stato scelto dal comune di San dorligo della valle per leggere lettere dei deportati nel giorno della memoria in risiera. È stato commovente e doloroso ma doveroso nei confronti di tutte le vittime e delle loro famiglie. Tutti dovrebbero sapere le atrocità che sono state fatte a Trieste nella mia città. Vi ringrazio aver fatto conoscere la vera e triste storia della Risiera di San Sabba .
La mia maestra fu imprigionata lì. Sopravvisse. Il mio secondo maestro (suo marrito) volle portarci in gita, ma arrivati sulla strada che portava in risiera, non riuscì a proseguire e andammo in città. Avevo già programmato di andare quest'anno. Andrò anche in memoria loro con le mie figlie. Grazie
Da triestino mi fa piacere che parliate della Risiera di san Sabba. Ottimo lavoro. In un periodo come questo, è fondamentale che tutti conoscano questo capitolo della nostra storia. Complimenti a Irene!
Bravissima Irene! Davvero un podcast tra i migliori di Vanilla perchè non è solo documentato e narrato con equilibrio ma trasmette emozioni coinvolgenti, raccontando tutto senza tacere nulla. Brava, brava, brava! ❤
Anche la mia carissima mamma è stata internata per un periodo nella risiera di S. Sabba . Catturata dopo che una " amica" l'ha denunciata alla S.S. Era una prigioniera politica, faceva la staffetta, e le è stata riservata la deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz. Quando vedo questi video mi viene da piangere a pensare a quanto ha sofferto , c'è rimasta due anni in quel campo, e quando i russi li hanno liberati pesava 40 Kg per 176 cm di altezza . Come ho specificato in un altro video di Auschwitz, all'interno del campo ha trovato anche dei tedeschi che si sono presi cura di lei, dopo che le diagnosticarono una infezione al seno e una dottoressa l'ha curata anziché tagliare tutto come era di prassi. Nonostante i pochi chili, altri S.S. l'hanno dichiarata abile al lavoro, e quindi è stata risparmiata dai forni. Non sto qui a dirvi che ci sono voluti due anni ,dopo la liberazione, per riuscire a tornare a casa, viste le condizioni in cui si trovava. È stato terribile più tardi ,anche riuscire a superare le visite mediche effettuate davanti a medici militari, per ottenere la pensione ,dato che è uscita dal campo con un vizio mitralico all' aorta. Purtroppo non è vissuta a lungo, perché queste tragedie ti devastano l'esistenza.
L' ho visitata ad Aprile 2024. Entrando da quello stretto corridoio, fatto di mura altissime, si fa un tuffo indietro nel tempo, e si viene catapultati in una " bolla di dolore e disperazione" Davvero, il lavoro dell' architetto, ha saputo delineare l' orrore di ciò che succedeva qui. Quando, all' interno del museo della Risiera, mi sono trovata davanti alla divisa di un internato, sono scoppiata a piangere!!! Era come se fossi lì, davanti a quella persona che l' ha indossata, e come se io, fossi presente ai fatti. Ho visitato anche la foiba di Basovizza e Redipuglia,.Nuova Gorica Luoghi della memoria che scoprono ferite ancora vive Complimenti a voi, x il lavoro che avete svolto ne svolgete.
Un video particolare che tocca un tema scomodo per molti e triste e devastante per altri Da Triestino non posso non provare un forte senso di tristezza Ma da nipote di un partigiano che ha combattuto per la libertà della sua Trieste e che per ben due volte e quasi finito nella Risiera, venendo liberato durante il trasporto la prima volta Mentre la seconda poco davanti all'entrata della Risiera Vedere questo video mi ha commosso Anche perchè il fratello di mio nonno non è stato altrettanto fortunato, finendo in quel posto da incubo e non facendo più ritorno Grazie mille per l'impegno e la delicatezza nel trattare questo argomento.
Ho visitato San Sabba da bambina, insieme alla mia famiglia, in un viaggio che prima ci ha portato alla vicina Fossoli di carpi e poi in Austria a Mauthausen. Forse ero troppo piccola per comprendere fino in fondo questi posti, mi ricordo chiaramente solo l’ultimo, un vero pugno nello stomaco. Ringrazio ancora i miei genitori per aver i portato in questi luoghi per capire e dire mai più
Mia nonna e' stata rinchiusa nella Risiera di San Sabba, dopo essere stata arrestata su un autobus di ritorno da Trieste a Opicina, accusata di essere una spia partigiana (di fatto lo era). Da Trieste e' stata spostata al campo di prigionia femminile di Frosinone, da dove e' scappata e ha fatto il ritorno a piedi a Trieste. Visitare oggi la risiera circondata dalla lidl, bricocenter, arcaplanet e altri esercizi commerciali e essere davanti il forno crematorio e' surreale la prima volta. Credo che molte persone triestini e non, soprattutto giovani, neanche si rendano conto del fatto ci sia un campo di concentramento li. Tempi che passano.
Vivo in questa città che oltre ad essere bellissima , da anche l'opportunità di visitare la Risiera di San Sabba, si percepisce la disperazione e la sofferenza di chi li ci è stato, fatelo però con rispetto ed educazione aimé non tutti lo fanno, se avete tempo voglia e qualcuno che vi indichi la strada , a Trieste potete visitare anche il monumento ai caduti delle Foibe che però si trova sul carso Triestino, molto distante dalla Risiera che si trova nelle zone dello stadio, Trieste non è solo questo ma tanto tanto di più, una città meravigliosa che sicuramente vi resterà nel cuore. W Trieste ❤️
Ho visitato la Risiera due anni fa... L'emozione è stata tanta. Il fatto di sapere che migliaia di persone, in quegli spazi angusti, fossero detenuti, picchiati, torturati e uccisi mi ha fatto provare un'angoscia tremenda, non facile da descrivere a parole. Visitate la, ve lo consiglio: con rispetto, umiltà e preghiera.
Dico semplicemente grazie… 🙏 Ho avuto modo di visitare la meravigliosa Trieste ed in quel occasione anche questo luogo, tremendo ed indimenticabile. Eterna memoria ed onore a tutte le vittime innocenti di quel orrore. E noi oggi dobbiamo stare in guardia e ben lucidi affinché non si ripeta mai più una lucida follia di massa come quella del secondo scorso. 🕯️
Mia zia ci e passata di la come prigioniera slovena e portata dopo a birkenau ed e riuscita a sopravivere.. era piccola cca 14 anni aveva al epoca.. e ancora viva con il tatuaggio ancora ben visibile
Ci sono stata in gita della scuola media. San Sabba è il ricordo più forte che ho ed è una delle esperienze che mi aiutato a crescere e a formarmi come persona.
Il video che nel limite di pochi minuti spiega bene un pezzetto del dramma che è costato la sofferenza e la vita di molti . Sono triestina , e questa storia era spesso raccontata dai miei nonni e l ho ascoltata direttamente da tante altre persone ,vissute in quel tempo , alcuni che sopravissero a quell esperienza ( ma anche da altri, che riuscirono a tornare vivi da altri campi )che cmq non avrebbero mai potuto dimenticare e che ha segnato il resto delle loro vite . La città , allora era piu piccola e la risiera era molto periferica e non circondata dalle tante costruzioni , per questo scelsero quel posto ..a fine anni 70 inizi 80 ( non ricordo con esatezza ) nel golfo della città alcuni pescatori si trovarono nelle reti alcuni sacchi di yuta e aprendoli li scoprirono pieni di ossa e teschi non completamente bruciati nei forni , ricordo che intervennero militari sommozzatori che ne recuperano altri e tanti , ma poi come capita spesso, dopo i primi momenti in cui i fatti suscinano un certo scalpore , tutto venne messo nel silenzio . È stato un fatto non solo triste ma drammatico, nella memoria collettiva della città , molti negli anni a venire mi dissero, facevano tutto questo là in quel posto e noi non sapevamo ..nel dirlo l espressione dei loro visi diventava di sconforto .
Già visitata , mi sono venuti i brividi perché quelle stanze parlavano, e quando ne sono uscita dalla porta, mi sono sentita in colpa di farlo , sapendo che quelle persone sono uscite dal camino.
C'è anche un secondo campo di concentramento in Italia esattamente a Fossoli (Mo)che aveva una duplice funzione. Infatti era anche un campo di transito dove partivano ad intervalli di alcuni giorni treni per auschwitz. La storia molto interessante di questo campo, lo stato di abbandono e depredaggio di cimeli avvenuto nel dopoguerra, mi è stata raccontata da un signore di un paese limitrofo durante una mia trasferta di lavoro
@paoloberti, esauriente racconto, fatto molto bene. Sono vissuto a Trieste dal 1955 al 1969, ma non avevo mai sentito nulla della Risiera . Solo dopo una serie di letture e la visione di documentari , ne ho conosciuto la storia , ma mai con la cura e i dettagli che caratterizzano il vostro video. Vi sono riconoscente.
Grazie Irene, video molto ben preparato, molti particolari mi erano sconosciuti. È giusto ricordare queste spaventose parti di storia, ottimo il consiglio di visitare questi luoghi. ( molto delicato e rispettosissimo il tono di voce che hai usato alla Risiera ). Al prossimo video.
L'ho fatto a Dachau mentre ero di passaggio per arrivare a Monaco di Baviera. Una esperienza devastante, un pugno diretto allo stomaco ma che consiglio a tutti di fare
Una mia zia, di madre ebrea, è passata dalla Risiera prima di finire ad Auschwitz... Fortunatamente, anche se in pessime condizioni, venne liberata a Mauthausen il 5 maggio del '45... Lo zio di mio marito, 19enne, di minoranza slovena, passò dalla Risiera per poi andare a morire a Gusen (Mauthausen)...
Grazie per questi podcast, siete bravissimi. Il giusto equilibrio tra racconto della storia e dei drammi umani individuali e collettivi vissuti. Il dovere e la necessità della Memoria di quegli eventi è un corollario obbligato, spero non solo per me
@@starrynight-4q Io non sento nessun dovere e nessuna necessità di ricordare questi: ✡️ Non mi interessa nulla di quello che gli è capitato, nulla di nulla. Alla luce poi di quello che stanno compiendo ora e nei 70 anni precedenti.
visitata tre volte. l'ultima ho portato i miei figli. si entra con un stato d'animo, ed si esce con un altro. lo dico come veneto. esci che ancora sembra di sentire l'odore della morte. visitatelo, ma fatelo con un spirito religioso. vale la pena.
Bella ricostruzione, soprattutto perché il tema dei campi italiani non è un argomento di cui si senta parlare spesso, nonostante ve ne fossero svariate decine dislocati sia sul suolo nazionale che all'estero; grazie quindi per questa opera di sensibilizzazione. In rete è possibile visualizzare la mappatura dei luoghi di segregazione istituiti dallo Stato italiano nel periodo che va dalla presa del potere di Mussolini (1922) fino alla fine della seconda guerra mondiale (1945): la mappa è correlata al progetto "I campi fascisti" finanziato da diversi Enti pubblici e privati.
La D.ssa Irene è stata molto chiara, esaustiva e precisa, nonostante il poco tempo utilizzato ... anche la sintesi è un pregio! Studio da quando ero ragazzino la Shoah perchè parte della mia famiglia venne deportata e uccisa proprio a Lublino-Majdanek (un cugino di mia nonna sposò una ragazza ebrea e cercarono rifugio nel 1942 in Francia per poi passare in Spagna ma vennero catturati dalla Grenzpolizei e deportati lì). Perciò mi sono imbattuto in Globocnik & Co. ed arrivato all'OZAK. Oggi sono uno storico e ricercatore (nonchè sottufficiale della Guardia di Finanza tra pochi mesi in pensione) dell'occupazione poliziesca nazista in tutta Europa, specialmente in Italia ed in particolare nell'OZAK, visto che prestai servizio a Tarvisio e lì ho lasciato una parte del cuore. Questa è un'altra zona le cui vicende sono ancora poco conosciute e quindi molto spesso fuorviate da nuovi pseudo-storici negazionisti o quantomeno revisionisti. Oddio le revisioni nella storia non sono sempre negative, ma se le si fanno soltanto al fine di nascondere le realtà per rivolgere responsabilità ad altri, sono quantomeno indegne! Concludo nel rinnovare i complimenti all'insegnante (che ha anche un'ottima proprietà della lingua tedesca) e nel chiedere - con molta cortesia e benevolenza - a chi ha postato commenti assai negativi, che le gravi responsabilità criminali di Stalin (altro terribile dittatore e criminale che grazie a Dio in Italia non ci è venuto e che all'inizio della guerra fu alleato di Hitler) non possono in alcun modo sminuire quelle nazisti. Se questi hanno ideali per i quali sentono il dovere di annullare la storia e rendere i nazi-fascisti innocenti, non facessero gli hater sul web perchè se solo volessero, potrebbero leggere migliaia di libri (con fonti storiche esatte) che confuterebbero le loro affermazioni. E "la storia la scrivono i vincitori" è una frase aberrante e trasmessa da chi non ammise mai le proprie colpe. La storia innanzitutto si compie e non si scrive, per cui - come anche nel caso di Stalin e di tanti altri che nascosero fatti "scomodi" - prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Quindi, ricordando una vecchia pubblicità alla birra fatta da Renzo Arbore, mi sento di dire: "Meditate, gente, meditate!"
Buongiorno, io sono triestina, i miei nonni erano dei cittadini austriaci, come i miei bisnonni, Trieste era nata come città austriaca dal 1390 al 1918. Il mio bisnonno fu un soldato che servì l'impero asburgico. I miei nonni a scuola imparava l'italiano e il tedesco a scuola e spesso mi dicevano che in classe non volava una mosca, non come oggi che gli studenti non hanno rispetto dei professori. Comunque Trieste essendo una città austriaca fù annessa al dominio del terzo Reich proprio perché era una città austriaca. E infatti i miei bisnonni e i miei nonni erano dei sudditi di lingua italiana dell'impero asburgico. Devo essere onestà che i miei pro zii mantenevano delle riproduzioni dei ritratti di Francesco Giuseppe e della moglie e altri principi austriaci. Oggi i triestini sono tra virgolette italiani , ma manteniamo nel cuore e per sempre la grandissima Maria Teresa d'Austria e i suoi figli che qui costruirono ill castello di Miramare.
Sarebbe bello approfondire, raccontare le implicazioni di alcuni cittadini di trieste e dei collaborazionisti italiani dei tedeschi al "buon funzionamento" della Risiera. Fatti che hanno pietosamente (e criminalmente) accantonato anche durante i processi dei anni 70. Ma si sa, siamo in itaglia (purtroppo).
Nel 1982 prestai servizio per due giorni in bolzano via resia Come militare di leva Classica sbarra e abirazione del colonnello e un campo da tennis Finito il servizio notai dei capannoni vecchi e sporchi che fungevano in parte da magazzini Entrai e rimasi attonito Vidi tante piccole celle con delle porte di legno molto spesse locali angusti e angoscianti Ero all'oscuro di tutto Praticamente ero entrato nel nucleo del campo di concentramento nazista di bolzano che fungeva da smistsmento per i campi in germania Ma li furono torturate e uccise moltissime persone da un certo misha seifert ucraino La sera usciva e si ubriacava ed al ritorno si divertiva tutta la notte a tormentare i prigionieri Mi documentai su tutto ovvio E se ripenso di essere entrato da solo in un pomeriggio buio di gennaio mi vengono ancora i brividi
Complimenti bel video e anche parecchio preciso, pensa che io da bambino prima che diventasse monumento andavo a giocarci dentro e ho dei ricordi ben nitidi e ricordo benissimo che alle scritte incise su le porte e sui muri c'erano ancora e poi cancellate alla fine degli anni 70 e questa è una cosa che mi ha colpito parecchio. (per coprire chi? o cosa?) Per curiosità hai visitato anche la foiba di Basovizza? Anche quella è una storia da racontare per capire Trieste e la sua controversa storia. Ciao e grazie.
Trieste è stata una città molto sfortunata, durante la seconda guerra mondiale. Prima la Risiera poi i comunisti di Tito che l'hanno occupata e violentata, anche grazie alla Sinistra di Togliatti, che la voleva annessa alla Jugoslavia e un governo italiano colluso, ma i triestini sono stati più forti della speculazione politica.
Apparte l'orrore della Risiera, il periodo sotto l'occupazione tedesca, durante la quale Trieste fu de facto annessa alla Germania, è stato forse peggiore che per il resto delle province italiane occupate dai tedeschi.
@AlgernonMoncrieff77 non saprei fare una classifica, non ho gli strumenti. Di sicuro i nazisti sono stati tremendi perché volevano annettere, da quello che ho capito, Trieste alla Germania. Di sicuro le vittorie dei comunisti Jugoslavi hanno esasperato il clima di terrore, in chiave anticomunista, a Trieste. Poi sono arrivati i comunisti titini a completare la strage di italiani
Ci sono stato tre volte. Ogni volta mi si rompe il cuore. Davanti a tutto ciò la politica deve essere messa da parte per far posto al rispetto ed alle tante (purtroppo) tristi lezioni che certe cose possono impartire a noi comuni ed ignavi cittadini.
Da triestina ho apprezzato il video. Devo però segnalare che mancano le narrazioni sulla distruzione degli interni del Tempio israelitico, uno dei più grandi d'Europa e uno dei più belli dai punto di vista architettonico, e la deportazione degli anziani ospiti della Pia casa di riposo Zentilomo, orrore nell' orrore. Da qualche anno a Trieste si sta provvedendo al posizionamento delle pietre d'inciampo all'ingresso dei condomini abitati dai deportati. Mi stupisco, mi commuovo e mi indigno anche nel vedere quante sono. All' inizio del secolo scorso Trieste era il porto d'imbarco verso la Terra Santa per gli ebrei dell' Europa dell' est, tanto da meritare il titolo onorifico di Porta di Sion, la comunità è attestata in città fin dalla metà del 1200,, e purtroppo proprio qui è dovuto sorgere un orrore come la Risiera.
@bassman1950 Perché sarebbero umani quelli che si sono salvati e da oltre 70 anni massacrano palestinesi? Sai che faccio nel giorno della memoria? Uso questa 🇮🇱 per andare al c3ss0
Ho visto il video, la Risiera di Trieste non è il solo campo in Friuli. Prova a cercare, ce n'è di sicuro un' altro. In pianura... Gonars se non sbaglio 🤷♀️ Ci sono passati anche Mattarella e Pahor.
Io sn di Udine e seguo il canale da anni finalmente arriva una storia sulla mia regione ...piazza unità e stupenda ..ho visitato la risiera di san saba..e stato sghiacciante vedere le scritte nei muri e tto quello che quelle mura raccontino...come sempre like commento e un abbraccio dal Friuli ...Trieste e la perla del Friuli e lo dice un udinese
Approposito della consuetudine di eliminare con un colpo di mazza alla parte posteriore del cranio,va sottolineato che la porta di passaggio non solo era stretta,ma più bassa, costringendo chi vi passava a chinarsi in avanti, porgendo così la testa alla ferocia dei carnefici. E quale simbolo dell' inettitudine va altresì segnalato che per anni i reperti del museo erano "incustoditi", cioè in teche non allarmate, infatti la mazza in oggetto venne rubata e mai più ritrovata, sicuramente finita nelle mani di qualche macabro collezionista. Inoltre una delle scelte come location per quei massacri era l essere provvista di binari, ancora presenti oggi accanto alla Risiera. Purtroppo triste il fatto che la percentuale di delatori fu incredibilmente alto..ma chi siamo noi, al caldo delle nostre mura e al sicuro nella nostra società, per giudicarli? Possiamo solo onorare i caduti di quel periodo scellerato, che vide innocenti salire al cielo o sprofondare nelle cavità della Terra, fatto questo non meno grave e di cui per decenni, complice la politica, vi fu silenzio e mistificazione..
Un altro campo era a Campagna (Sa). Vorrei se è possibile che approfondiste la storia di Giovanni Palatucci, Questore di Fiume, morto a Dacau, da noi celebrato come eroe della Polizia di Stato il cui zio era il vescovo di Campagna appunto. Pare abbia salvato molti ebrei tuttavia se in un primo tempo fu menzionato tra i "giusti" per gli ebrei, poi fu cancellato. Mi chiedo perché?
😱😱😱 L'ho detto, lo ripeto e lo ripeterò sempre, l'essere dis-umano e la bestia più feroce del mondo! Requiescat in pace per questi poveri martiri, amen 🙏🙏🙏
C'è un dettaglio che , se mi permette , vorrei aggiungere alla sua esaustiva narrazione . Odilo Globocnik , che peraltro secondo le testimonianze parlava correntemente dialetto triestino , fu volutamente spedito a Trieste , assieme alle SS provenienti dai vari campi di sterminio polacchi , non solo perché originario del posto ma soprattutto perché dovevano essere tutti " inceneriti " . Gli alti comandi delle SS sapevano perfettamente che i partigiani titini non facevano prigionieri e volevano togliersi di mezzo gli autori diretti dell 'olocausto che avrebbero potuto diventare pericolosi testimoni se la Germania fosse stata sconfitta . Quindi non solo Wirth ma anche altri "esperti" finirono a Trieste come Allers , Hackenholt , Oberhauser , Stangl , Schwartz , Reichleitner e tanti altri che non sto a citare . A tal proposito segnalo che Christian Wirth , Gottfried Schwartz e Franz Reichleitner ( ex-comandante a Sobibor ) , tutti ammazzati dai partigiani comunisti , sono seppelliti nel cimitero tedesco di Costermano del Garda .
Prenota il tuo omaggio per la presentazione del 26 Gennaio presso Mondadori Duomo a Milano: www.eventbrite.it/e/polvere-nel-vento-a-mondadori-duomo-milano-tickets-1145049045519
Ordina “Polvere nel Vento” qui: amzn.to/4epj5F7
io non sono un negazionista e i contenuti sono molto importanti ed interessanti io addirittura c'è ne sono di brutte per dire ciò che si parla ad esempio l'unità 731 però certe cose bisogna parlare ed è importante perché prima o poi la verità viene a galla
Ciao. Sarai a Roma per presentare il libro o sei già venuto e mi sono perso la possibilità di conoscerti?
Ciao @@maurone15 ! Guarda a Roma non sono ancora stato in assoluto purtroppo né con Cairo né con Mondadori... Vedremo se nei prossimi mesi qualche libreria vorrà organizzare l'evento!
Una storia agghiacciante che tutti gli italiani dovrebbero conoscere, un luogo che tutti gli italiani dovrebbero visitare.
Il successivo processo è stato un' autentica pagliacciata.
Grazie Irene per il minuziioso e toccante video.
Alcuni anni fa,mio figlio è stato scelto dal comune di San dorligo della valle per leggere lettere dei deportati nel giorno della memoria in risiera. È stato commovente e doloroso ma doveroso nei confronti di tutte le vittime e delle loro famiglie. Tutti dovrebbero sapere le atrocità che sono state fatte a Trieste nella mia città. Vi ringrazio aver fatto conoscere la vera e triste storia della Risiera di San Sabba .
La mia maestra fu imprigionata lì. Sopravvisse. Il mio secondo maestro (suo marrito) volle portarci in gita, ma arrivati sulla strada che portava in risiera, non riuscì a proseguire e andammo in città. Avevo già programmato di andare quest'anno. Andrò anche in memoria loro con le mie figlie. Grazie
Da triestino mi fa piacere che parliate della Risiera di san Sabba. Ottimo lavoro. In un periodo come questo, è fondamentale che tutti conoscano questo capitolo della nostra storia. Complimenti a Irene!
La storia, agli stupidi, non insegna nulla.
Bravissima Irene! Davvero un podcast tra i migliori di Vanilla perchè non è solo documentato e narrato con equilibrio ma trasmette emozioni coinvolgenti, raccontando tutto senza tacere nulla. Brava, brava, brava! ❤
Anche la mia carissima mamma è stata internata per un periodo nella risiera di S. Sabba . Catturata dopo che una " amica" l'ha denunciata alla S.S. Era una prigioniera politica, faceva la staffetta, e le è stata riservata la deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz.
Quando vedo questi video mi viene da piangere a pensare a quanto ha sofferto , c'è rimasta due anni in quel campo, e quando i russi li hanno liberati pesava 40 Kg per 176 cm di altezza .
Come ho specificato in un altro video di Auschwitz, all'interno del campo ha trovato anche dei tedeschi che si sono presi cura di lei, dopo che le diagnosticarono una infezione al seno e una dottoressa l'ha curata anziché tagliare tutto come era di prassi. Nonostante i pochi chili, altri S.S. l'hanno dichiarata abile al lavoro, e quindi è stata risparmiata dai forni. Non sto qui a dirvi che ci sono voluti due anni ,dopo la liberazione, per riuscire a tornare a casa, viste le condizioni in cui si trovava.
È stato terribile più tardi ,anche riuscire a superare le visite mediche effettuate davanti a medici militari, per ottenere la pensione ,dato che è uscita dal campo con un vizio mitralico all' aorta. Purtroppo non è vissuta a lungo, perché queste tragedie ti devastano l'esistenza.
@@tizianachermaz7315 ❤️
❤
L' ho visitata ad Aprile 2024.
Entrando da quello stretto corridoio, fatto di mura altissime, si fa un tuffo indietro nel tempo, e si viene catapultati in una " bolla di dolore e disperazione" Davvero, il lavoro dell' architetto, ha saputo delineare l' orrore di ciò che succedeva qui.
Quando, all' interno del museo della Risiera, mi sono trovata davanti alla divisa di un internato, sono scoppiata a piangere!!! Era come se fossi lì, davanti a quella persona che l' ha indossata, e come se io, fossi presente ai fatti.
Ho visitato anche la foiba di Basovizza e Redipuglia,.Nuova Gorica
Luoghi della memoria che scoprono ferite ancora vive
Complimenti a voi, x il lavoro che avete svolto ne svolgete.
Un video particolare che tocca un tema scomodo per molti e triste e devastante per altri
Da Triestino non posso non provare un forte senso di tristezza
Ma da nipote di un partigiano che ha combattuto per la libertà della sua Trieste e che per ben due volte e quasi finito nella Risiera, venendo liberato durante il trasporto la prima volta
Mentre la seconda poco davanti all'entrata della Risiera
Vedere questo video mi ha commosso
Anche perchè il fratello di mio nonno non è stato altrettanto fortunato, finendo in quel posto da incubo e non facendo più ritorno
Grazie mille per l'impegno e la delicatezza nel trattare questo argomento.
Ho visitato San Sabba da bambina, insieme alla mia famiglia, in un viaggio che prima ci ha portato alla vicina Fossoli di carpi e poi in Austria a Mauthausen. Forse ero troppo piccola per comprendere fino in fondo questi posti, mi ricordo chiaramente solo l’ultimo, un vero pugno nello stomaco. Ringrazio ancora i miei genitori per aver i portato in questi luoghi per capire e dire mai più
È una storia molto dolorosa, grazie di raccontarla in un modo così curato e dettagliato
vero. certi particolari non li conoscevo. ora è molto chiaro.
Grazie. Di questi tempi è essenziale un video come questo
Sei un' angelo rispettoso.... dovrebbero esserci più insegnanti come te
Mi commuove questo commento, grazie ❤
Grazie, grazie.. L invito alla memoria di ciò che è stato per ricordare quanto male può essere perpetrato, per non
ripetere,per non dimenticare.
Mia nonna e' stata rinchiusa nella Risiera di San Sabba, dopo essere stata arrestata su un autobus di ritorno da Trieste a Opicina, accusata di essere una spia partigiana (di fatto lo era). Da Trieste e' stata spostata al campo di prigionia femminile di Frosinone, da dove e' scappata e ha fatto il ritorno a piedi a Trieste. Visitare oggi la risiera circondata dalla lidl, bricocenter, arcaplanet e altri esercizi commerciali e essere davanti il forno crematorio e' surreale la prima volta. Credo che molte persone triestini e non, soprattutto giovani, neanche si rendano conto del fatto ci sia un campo di concentramento li. Tempi che passano.
@@deanvatovec732 onore alla tua eroica nonna
Vivo in questa città che oltre ad essere bellissima , da anche l'opportunità di visitare la Risiera di San Sabba, si percepisce la disperazione e la sofferenza di chi li ci è stato, fatelo però con rispetto ed educazione aimé non tutti lo fanno, se avete tempo voglia e qualcuno che vi indichi la strada , a Trieste potete visitare anche il monumento ai caduti delle Foibe che però si trova sul carso Triestino, molto distante dalla Risiera che si trova nelle zone dello stadio, Trieste non è solo questo ma tanto tanto di più, una città meravigliosa che sicuramente vi resterà nel cuore. W Trieste ❤️
💜
Ho visitato la Risiera due anni fa... L'emozione è stata tanta. Il fatto di sapere che migliaia di persone, in quegli spazi angusti, fossero detenuti, picchiati, torturati e uccisi mi ha fatto provare un'angoscia tremenda, non facile da descrivere a parole. Visitate la, ve lo consiglio: con rispetto, umiltà e preghiera.
Dico semplicemente grazie… 🙏 Ho avuto modo di visitare la meravigliosa Trieste ed in quel occasione anche questo luogo, tremendo ed indimenticabile. Eterna memoria ed onore a tutte le vittime innocenti di quel orrore. E noi oggi dobbiamo stare in guardia e ben lucidi affinché non si ripeta mai più una lucida follia di massa come quella del secondo scorso. 🕯️
Mia zia ci e passata di la come prigioniera slovena e portata dopo a birkenau ed e riuscita a sopravivere.. era piccola cca 14 anni aveva al epoca.. e ancora viva con il tatuaggio ancora ben visibile
Ci sono stata in gita della scuola media. San Sabba è il ricordo più forte che ho ed è una delle esperienze che mi aiutato a crescere e a formarmi come persona.
Ci sono stata diversi anni fa
Ricordo l' atmosfera e le foto....inoltre lessi" tu passerai per il cammino"....un titolo che fa riflettere
Non bisogna dimenticare. Mai!!!
Bravissima. Esposizione eccellente. Magistrale.
Estremamente interessante, ma non ho potuto non notare il soprammobile con il logo dei Rammstein. Adoro 🦋💜
Grazie per il video e buon anno.
Video veramente commovente. Congratulazioni.
Brava Irene, ormai sei migliorata tantissimo!!! Continua così:)
Sono stata a visitare qualche anno fa la Risiera....è stato straziante!!!! Dovrebbero andarci tutti!
Devo dire semplicemente meraviglioso. Mi hai fatto vivere la storia, grazie .❤
Ci sono stato anni fa! Trieste è una bella città e poi sono stato alla Risiera di San Sabba! grazie per aver fatto un video su un argomento importante
Bellissimo servizio, impeccabile! Grazie
Il video che nel limite di pochi minuti spiega bene un pezzetto del dramma che è costato la sofferenza e la vita di molti . Sono triestina , e questa storia era spesso raccontata dai miei nonni e l ho ascoltata direttamente da tante altre persone ,vissute in quel tempo , alcuni che sopravissero a quell esperienza ( ma anche da altri, che riuscirono a tornare vivi da altri campi )che cmq non avrebbero mai potuto dimenticare e che ha segnato il resto delle loro vite . La città , allora era piu piccola e la risiera era molto periferica e non circondata dalle tante costruzioni , per questo scelsero quel posto ..a fine anni 70 inizi 80 ( non ricordo con esatezza ) nel golfo della città alcuni pescatori si trovarono nelle reti alcuni sacchi di yuta e aprendoli li scoprirono pieni di ossa e teschi non completamente bruciati nei forni , ricordo che intervennero militari sommozzatori che ne recuperano altri e tanti , ma poi come capita spesso, dopo i primi momenti in cui i fatti suscinano un certo scalpore , tutto venne messo nel silenzio . È stato un fatto non solo triste ma drammatico, nella memoria collettiva della città , molti negli anni a venire mi dissero, facevano tutto questo là in quel posto e noi non sapevamo ..nel dirlo l espressione dei loro visi diventava di sconforto .
Già visitata , mi sono venuti i brividi perché quelle stanze parlavano, e quando ne sono uscita dalla porta, mi sono sentita in colpa di farlo , sapendo che quelle persone sono uscite dal camino.
C'è anche un secondo campo di concentramento in Italia esattamente a Fossoli (Mo)che aveva una duplice funzione. Infatti era anche un campo di transito dove partivano ad intervalli di alcuni giorni treni per auschwitz. La storia molto interessante di questo campo, lo stato di abbandono e depredaggio di cimeli avvenuto nel dopoguerra, mi è stata raccontata da un signore di un paese limitrofo durante una mia trasferta di lavoro
@paoloberti, esauriente racconto, fatto molto bene. Sono vissuto a Trieste dal 1955 al 1969, ma non avevo mai sentito nulla della Risiera . Solo dopo una serie di letture e la visione di documentari , ne ho conosciuto la storia , ma mai con la cura e i dettagli che caratterizzano il vostro video. Vi sono riconoscente.
Grazie Irene, video molto ben preparato, molti particolari mi erano sconosciuti.
È giusto ricordare queste spaventose parti di storia, ottimo il consiglio di visitare questi luoghi.
( molto delicato e rispettosissimo il tono di voce che hai usato alla Risiera ).
Al prossimo video.
Perfetti come sempre. Sarò ben felice di acquistare il libro ❤
..complimenti...sei stata bravissima...
Trieste Magnifica ❤😻
Bellissimo video, grazie di cuore ❤❤❤
Vedo Vanilla e metto 👍🏻
Vedo Irene, meine liebe, e metto ❤
❤
Racconti molto bene.
IMPRESSIONANTE !!
Bravissima, grazie per questo video 👏👏👏
L'ho fatto a Dachau mentre ero di passaggio per arrivare a Monaco di Baviera. Una esperienza devastante, un pugno diretto allo stomaco ma che consiglio a tutti di fare
@@carminebuonanno5833
A me lascerebbe del tutto indifferente. Non ho nessuna lacrima da versare per gli ✡️
Una mia zia, di madre ebrea, è passata dalla Risiera prima di finire ad Auschwitz... Fortunatamente, anche se in pessime condizioni, venne liberata a Mauthausen il 5 maggio del '45... Lo zio di mio marito, 19enne, di minoranza slovena, passò dalla Risiera per poi andare a morire a Gusen (Mauthausen)...
Eccellente! contenuto e spiegazione.
Bravissima, e contenuto eccellente
Bravissima, spiegato molto bene
Grazie 🙏🏽 per questo video ❤
Grazie dell'interessante video. Una pagina di storia contemporanea ben illustrata, che non conoscevo.
Siete egregi....come sempre.....assolutamente bravi💝🌹
Bellissimo video, preciso e dettagliato, venite a visitare Trieste, ricca di storia, bellissima città.
Visitata,luogo di intensa riflessione, grazie
Grazie per questi podcast, siete bravissimi. Il giusto equilibrio tra racconto della storia e dei drammi umani individuali e collettivi vissuti. Il dovere e la necessità della Memoria di quegli eventi è un corollario obbligato, spero non solo per me
@@maurodimuzio3242 per te e per dei buonisti del c@zz0 a cui fanno pena i Giudei.
Non certo per me
Parla per te...
@@DixieFlagArgomento trattato in modo profondo, emozionante e con molta sensibilità. 🙏🙏CECILIA 🙏🙏
@@starrynight-4q Io non sento nessun dovere e nessuna necessità di ricordare questi: ✡️
Non mi interessa nulla di quello che gli è capitato, nulla di nulla.
Alla luce poi di quello che stanno compiendo ora e nei 70 anni precedenti.
visitata tre volte. l'ultima ho portato i miei figli. si entra con un stato d'animo, ed si esce con un altro. lo dico come veneto. esci che ancora sembra di sentire l'odore della morte. visitatelo, ma fatelo con un spirito religioso. vale la pena.
Fortunatamente ci sono state persone che hanno raccontato la verità
Onore a chi non ha tradito
Bella ricostruzione, soprattutto perché il tema dei campi italiani non è un argomento di cui si senta parlare spesso, nonostante ve ne fossero svariate decine dislocati sia sul suolo nazionale che all'estero; grazie quindi per questa opera di sensibilizzazione. In rete è possibile visualizzare la mappatura dei luoghi di segregazione istituiti dallo Stato italiano nel periodo che va dalla presa del potere di Mussolini (1922) fino alla fine della seconda guerra mondiale (1945): la mappa è correlata al progetto "I campi fascisti" finanziato da diversi Enti pubblici e privati.
La D.ssa Irene è stata molto chiara, esaustiva e precisa, nonostante il poco tempo utilizzato ... anche la sintesi è un pregio! Studio da quando ero ragazzino la Shoah perchè parte della mia famiglia venne deportata e uccisa proprio a Lublino-Majdanek (un cugino di mia nonna sposò una ragazza ebrea e cercarono rifugio nel 1942 in Francia per poi passare in Spagna ma vennero catturati dalla Grenzpolizei e deportati lì). Perciò mi sono imbattuto in Globocnik & Co. ed arrivato all'OZAK. Oggi sono uno storico e ricercatore (nonchè sottufficiale della Guardia di Finanza tra pochi mesi in pensione) dell'occupazione poliziesca nazista in tutta Europa, specialmente in Italia ed in particolare nell'OZAK, visto che prestai servizio a Tarvisio e lì ho lasciato una parte del cuore. Questa è un'altra zona le cui vicende sono ancora poco conosciute e quindi molto spesso fuorviate da nuovi pseudo-storici negazionisti o quantomeno revisionisti. Oddio le revisioni nella storia non sono sempre negative, ma se le si fanno soltanto al fine di nascondere le realtà per rivolgere responsabilità ad altri, sono quantomeno indegne! Concludo nel rinnovare i complimenti all'insegnante (che ha anche un'ottima proprietà della lingua tedesca) e nel chiedere - con molta cortesia e benevolenza - a chi ha postato commenti assai negativi, che le gravi responsabilità criminali di Stalin (altro terribile dittatore e criminale che grazie a Dio in Italia non ci è venuto e che all'inizio della guerra fu alleato di Hitler) non possono in alcun modo sminuire quelle nazisti. Se questi hanno ideali per i quali sentono il dovere di annullare la storia e rendere i nazi-fascisti innocenti, non facessero gli hater sul web perchè se solo volessero, potrebbero leggere migliaia di libri (con fonti storiche esatte) che confuterebbero le loro affermazioni. E "la storia la scrivono i vincitori" è una frase aberrante e trasmessa da chi non ammise mai le proprie colpe. La storia innanzitutto si compie e non si scrive, per cui - come anche nel caso di Stalin e di tanti altri che nascosero fatti "scomodi" - prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Quindi, ricordando una vecchia pubblicità alla birra fatta da Renzo Arbore, mi sento di dire:
"Meditate, gente, meditate!"
Buongiorno, io sono triestina, i miei nonni erano dei cittadini austriaci, come i miei bisnonni, Trieste era nata come città austriaca dal 1390 al 1918. Il mio bisnonno fu un soldato che servì l'impero asburgico. I miei nonni a scuola imparava l'italiano e il tedesco a scuola e spesso mi dicevano che in classe non volava una mosca, non come oggi che gli studenti non hanno rispetto dei professori. Comunque Trieste essendo una città austriaca fù annessa al dominio del terzo Reich proprio perché era una città austriaca. E infatti i miei bisnonni e i miei nonni erano dei sudditi di lingua italiana dell'impero asburgico. Devo essere onestà che i miei pro zii mantenevano delle riproduzioni dei ritratti di Francesco Giuseppe e della moglie e altri principi austriaci. Oggi i triestini sono tra virgolette italiani , ma manteniamo nel cuore e per sempre la grandissima Maria Teresa d'Austria e i suoi figli che qui costruirono ill castello di Miramare.
"Manteniamo"?
per piacere... i triestini sono il popolo più orgogliosamente italiano di tutta l'Italia
Sarebbe bello approfondire, raccontare le implicazioni di alcuni cittadini di trieste e dei collaborazionisti italiani dei tedeschi al "buon funzionamento" della Risiera. Fatti che hanno pietosamente (e criminalmente) accantonato anche durante i processi dei anni 70. Ma si sa, siamo in itaglia (purtroppo).
Grazie. Non conoscevo bene la storia della Risiera e non sono ma stata a Trieste... verrò senz'altro
Nel 1982 prestai servizio per due giorni in bolzano via resia
Come militare di leva
Classica sbarra e abirazione del colonnello e un campo da tennis
Finito il servizio notai dei capannoni vecchi e sporchi che fungevano in parte da magazzini
Entrai e rimasi attonito
Vidi tante piccole celle con delle porte di legno molto spesse locali angusti e angoscianti
Ero all'oscuro di tutto
Praticamente ero entrato nel nucleo del campo di concentramento nazista di bolzano che fungeva da smistsmento per i campi in germania
Ma li furono torturate e uccise moltissime persone da un certo misha seifert ucraino
La sera usciva e si ubriacava ed al ritorno si divertiva tutta la notte a tormentare i prigionieri
Mi documentai su tutto ovvio
E se ripenso di essere entrato da solo in un pomeriggio buio di gennaio mi vengono ancora i brividi
Abito a Trieste, so cos'è la Risiera, quando vado alla Coop vicino, sento un'aria di morte.da nn dimenticare.
Molto brava spiegata molto bene
Sensazionale, è necessario pensare a questo, la storia ci ha insegnato troppo poco.
Bellissimo video complimenti
Complimenti bel video e anche parecchio preciso, pensa che io da bambino prima che diventasse monumento andavo a giocarci dentro e ho dei ricordi ben nitidi e ricordo benissimo che alle scritte incise su le porte e sui muri c'erano ancora e poi cancellate alla fine degli anni 70 e questa è una cosa che mi ha colpito parecchio. (per coprire chi? o cosa?) Per curiosità hai visitato anche la foiba di Basovizza? Anche quella è una storia da racontare per capire Trieste e la sua controversa storia.
Ciao e grazie.
Spezza il cuore.
Ottime informazioni👍
si possono visitare anche le celle anguste ?
Trieste è stata una città molto sfortunata, durante la seconda guerra mondiale. Prima la Risiera poi i comunisti di Tito che l'hanno occupata e violentata, anche grazie alla Sinistra di Togliatti, che la voleva annessa alla Jugoslavia e un governo italiano colluso, ma i triestini sono stati più forti della speculazione politica.
Apparte l'orrore della Risiera, il periodo sotto l'occupazione tedesca, durante la quale Trieste fu de facto annessa alla Germania, è stato forse peggiore che per il resto delle province italiane occupate dai tedeschi.
@AlgernonMoncrieff77 non saprei fare una classifica, non ho gli strumenti. Di sicuro i nazisti sono stati tremendi perché volevano annettere, da quello che ho capito, Trieste alla Germania. Di sicuro le vittorie dei comunisti Jugoslavi hanno esasperato il clima di terrore, in chiave anticomunista, a Trieste. Poi sono arrivati i comunisti titini a completare la strage di italiani
devo dirti una solo una cosa "te son proprio un gran mona"
@paolodeg1636 meglio essere mona che rimpiangere Tito. Forse sarai triestino di nascita ma di certo non di cuore.
@@paolodeg1636 Mai miglior tacere fu' scritto. Baci da Verona
Molto bello grazie
Ci sono stata alcuni anni fa
E impensabile che ci siano state persone così disturbate da usare queste violenze su altre persone ...è veramente triste
Il fratello di mia mamma era stato portato alla risiera. Poi per qualche santo e' stato liberato.
Grazie
Ci sono stato tre volte. Ogni volta mi si rompe il cuore. Davanti a tutto ciò la politica deve essere messa da parte per far posto al rispetto ed alle tante (purtroppo) tristi lezioni che certe cose possono impartire a noi comuni ed ignavi cittadini.
Da triestina ho apprezzato il video. Devo però segnalare che mancano le narrazioni sulla distruzione degli interni del Tempio israelitico, uno dei più grandi d'Europa e uno dei più belli dai punto di vista architettonico, e la deportazione degli anziani ospiti della Pia casa di riposo Zentilomo, orrore nell' orrore. Da qualche anno a Trieste si sta provvedendo al posizionamento delle pietre d'inciampo all'ingresso dei condomini abitati dai deportati. Mi stupisco, mi commuovo e mi indigno anche nel vedere quante sono. All' inizio del secolo scorso Trieste era il porto d'imbarco verso la Terra Santa per gli ebrei dell' Europa dell' est, tanto da meritare il titolo onorifico di Porta di Sion, la comunità è attestata in città fin dalla metà del 1200,, e purtroppo proprio qui è dovuto sorgere un orrore come la Risiera.
Video bellissimo!
Complimenti
La conoscete Gonars?
Bellissimo servizio complimenti unica curiosità non capisco il perché della risiera di San Sabba vista la zona non particolarmente pianeggiante
Nessuna parola può esprimere lo sdegno e l'orrore per queste nefandezze. Chi ha fatto questo era un essere umano?
@bassman1950 Perché sarebbero umani quelli che si sono salvati e da oltre 70 anni massacrano palestinesi?
Sai che faccio nel giorno della memoria?
Uso questa 🇮🇱 per andare al c3ss0
🤣🤣🤣
Solo gli umani sono capaci di simili crudeltà. E anche di approvarle (cfr. l'utente confederato 😕)...
No. Come non lo sono i
Cri mi na li dell' I D F, che compiono gli stessi orrori e nefandezze.
Ci sono stata alle medie ,fa ancora più effetto essere lì a vedere un posto dove si vede la storia , la storia oscura . Terribile
Ho visto il video, la Risiera di Trieste non è il solo campo in Friuli.
Prova a cercare, ce n'è di sicuro un' altro. In pianura... Gonars se non sbaglio 🤷♀️
Ci sono passati anche Mattarella e Pahor.
Cara Irene, e brava, potresti parlare di Carlo Angela e di come salvò gente condannata a questa follia? Grazie.❤
Ke fine fece ewin lamber?
A parte qualche anno di carcere è stato un grossista di piastrelle.
Morto tranquillamente nel 1976
Dovreste parlare del campo di concentramento , di Jasenovac, per essere giusti.
Che bella voce!
Bravissima !!!
Proprio ieri è andata in visita alla Risiera mia figlia..
Fate un video sulle Foibe che sono lì vicine..
Dimenticate quella di Finestrelle ideata dai piemontesi x eliminare i dissidenti del regno Borbonico
Io sn di Udine e seguo il canale da anni finalmente arriva una storia sulla mia regione ...piazza unità e stupenda ..ho visitato la risiera di san saba..e stato sghiacciante vedere le scritte nei muri e tto quello che quelle mura raccontino...come sempre like commento e un abbraccio dal Friuli
...Trieste e la perla del Friuli e lo dice un udinese
Approposito della consuetudine di eliminare con un colpo di mazza alla parte posteriore del cranio,va sottolineato che la porta di passaggio non solo era stretta,ma più bassa, costringendo chi vi passava a chinarsi in avanti, porgendo così la testa alla ferocia dei carnefici.
E quale simbolo dell' inettitudine va altresì segnalato che per anni i reperti del museo erano "incustoditi", cioè in teche non allarmate, infatti la mazza in oggetto venne rubata e mai più ritrovata, sicuramente finita nelle mani di qualche macabro collezionista.
Inoltre una delle scelte come location per quei massacri era l essere provvista di binari, ancora presenti oggi accanto alla Risiera.
Purtroppo triste il fatto che la percentuale di delatori fu incredibilmente alto..ma chi siamo noi, al caldo delle nostre mura e al sicuro nella nostra società, per giudicarli?
Possiamo solo onorare i caduti di quel periodo scellerato, che vide innocenti salire al cielo o sprofondare nelle cavità della Terra, fatto questo non meno grave e di cui per decenni, complice la politica, vi fu silenzio e mistificazione..
Non era l unico in Friuli.... C' era anche a Gonars un campo di concentramento...
Un altro campo era a Campagna (Sa). Vorrei se è possibile che approfondiste la storia di Giovanni Palatucci, Questore di Fiume, morto a Dacau, da noi celebrato come eroe della Polizia di Stato il cui zio era il vescovo di Campagna appunto. Pare abbia salvato molti ebrei tuttavia se in un primo tempo fu menzionato tra i "giusti" per gli ebrei, poi fu cancellato. Mi chiedo perché?
😱😱😱 L'ho detto, lo ripeto e lo ripeterò sempre, l'essere dis-umano e la bestia più feroce del mondo!
Requiescat in pace per questi poveri martiri, amen 🙏🙏🙏
Cerca la storia di finestrelle , il primo campo di concentramento e di sterminio dell' unità d'Italia .....
Sono stata alla Risiera di San Sabba…..mandi maman
notizie su Brini? il delatore ebreo?
C'è un dettaglio che , se mi permette , vorrei aggiungere alla sua esaustiva narrazione . Odilo Globocnik , che peraltro secondo le testimonianze parlava correntemente dialetto triestino , fu volutamente spedito a Trieste , assieme alle SS provenienti dai vari campi di sterminio polacchi , non solo perché originario del posto ma soprattutto perché dovevano essere tutti " inceneriti " . Gli alti comandi delle SS sapevano perfettamente che i partigiani titini non facevano prigionieri e volevano togliersi di mezzo gli autori diretti dell 'olocausto che avrebbero potuto diventare pericolosi testimoni se la Germania fosse stata sconfitta . Quindi non solo Wirth ma anche altri "esperti" finirono a Trieste come Allers , Hackenholt , Oberhauser , Stangl , Schwartz , Reichleitner e tanti altri che non sto a citare . A tal proposito segnalo che Christian Wirth , Gottfried Schwartz e Franz Reichleitner ( ex-comandante a Sobibor ) , tutti ammazzati dai partigiani comunisti , sono seppelliti nel cimitero tedesco di Costermano del Garda .
Brava