Rispetto al rock e al pop, intrappolati sempre e comunque alle leggi della forma canzone, la musica elettronica offre un ventaglio di suoni e possibilità senza limiti. Ottimo documentario.
Trovo delle similitudini con la nascita del jazz, quando ad inizio del XX secolo gli afroamericani ebbero la possibilità di usare gli strumenti della musica occidentale unirono le ritmiche tipiche africane creando un nuovo tipo di suono il ragtime prima e il jazz dopo.
Ad onor del vero, qualcuno potrebbe obiettare che è stata la seconda metà degli anni 70 a traguardare l'utilizzo dell'elettronica (analogica) nella musica da ballo e non solo. Si è ballato Moroder, si è ballato Cerrone, si sono ballati Kraftwerk e Shultz, passando dai Tangerine Dream dai Rockets e dall?universal Band senza dimenticare Black Devil che nel 76 fece il suo capolavoro. Si potrebbe altresì obiettare che siano stati gli anni 90 a traguardare la musica elettronica, con quella techno pompata e ritmica. Insomma, in questi ambiti si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Si tratta solo di dove porre l'asticella: sith analogici ? Digitali ? Campionatori ? Computer ? Ogni argomento ha la sua era elettronica. Per esempio quella citata all'inizio del video ha significato il passaggio dall'analogico al digitale.
La musica techno proviene da Detroit, dalle periferie dell'industrializzazione fallita e degradata, popolata per la maggior parte da gente di colore. Come il blues e l'hip hop, la techno è un movimento di protesta. Techno deriva da tecnologico cioè la creazione di musica solo con strumenti elettronici, alternativi agli strumenti musicali. I suoni riprendono la ritmicità della catena di montaggio. Una ripetizione all'infinito di una sequenza in cui la voce è assente o quasi, perché impedisce all'ascoltatore di raggiungere la trance. I luoghi di ritrovo erano lontani dal centro in fabbriche abbandonate, lontano dai bianchi che vivono nel centro di Detroit. Questi luoghi sono chiamati rave, dall'inglese to rave=entrare in estasi. C'è qualcosa di trbale e primordiale nei rave. Mi ricordano quelle tribù che ballano ritmi ripetitivi in luoghi isolati, entrando in estasi sotto l'effetto di sostanze allucinogene. SMILE
guarda, farei differenza fra: 1970-1980 "la dance" dei vari dischi commerciali in riproposta nei vari club & discoteche.... 1980-1990 "elettronica" di quei tempi forse fino al 1995 per come era composta a livello non commerciale utilizzando tutti quei sintetizzatori e campionatori dell' epoca, e dopo il 1990 la "techno" vera e propria che ha a che fare con le varie tecniche digitali informatiche, innovative che utlizzano, oltre le varie strumentazioni, i software vari per produzione musicale, ex novo in forma autonoma... o i più classici commericali che permettono di "informatizzare" tutta la logica compositiva... ritrattando i dati con sentimento e tanta fantasia....
Rispetto al rock e al pop, intrappolati sempre e comunque alle leggi della forma canzone, la musica elettronica offre un ventaglio di suoni e possibilità senza limiti. Ottimo documentario.
Lezione delle radici della musica elettronica spiegata in maniera eccellente. Complimenti
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Ciao grande , si vede che sei uno che ama la musica , la vita , daccordissimo con te su tutto , bravo !
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grande andrea benedetti nella sua lezione, è un piacere rivederlo dopo tanti anni dall'originale piccolo negozio di remix
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Trovo delle similitudini con la nascita del jazz, quando ad inizio del XX secolo gli afroamericani ebbero la possibilità di usare gli strumenti della musica occidentale unirono le ritmiche tipiche africane creando un nuovo tipo di suono il ragtime prima e il jazz dopo.
Ad onor del vero, qualcuno potrebbe obiettare che è stata la seconda metà degli anni 70 a traguardare l'utilizzo dell'elettronica (analogica) nella musica da ballo e non solo. Si è ballato Moroder, si è ballato Cerrone, si sono ballati Kraftwerk e Shultz, passando dai Tangerine Dream dai Rockets e dall?universal Band senza dimenticare Black Devil che nel 76 fece il suo capolavoro.
Si potrebbe altresì obiettare che siano stati gli anni 90 a traguardare la musica elettronica, con quella techno pompata e ritmica. Insomma, in questi ambiti si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Si tratta solo di dove porre l'asticella: sith analogici ? Digitali ? Campionatori ? Computer ? Ogni argomento ha la sua era elettronica.
Per esempio quella citata all'inizio del video ha significato il passaggio dall'analogico al digitale.
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Andrea Benedetti grande artista e gran bella persona
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La musica techno proviene da Detroit, dalle periferie dell'industrializzazione fallita e degradata, popolata per la maggior parte da gente di colore. Come il blues e l'hip hop, la techno è un movimento di protesta. Techno deriva da tecnologico cioè la creazione di musica solo con strumenti elettronici, alternativi agli strumenti musicali. I suoni riprendono la ritmicità della catena di montaggio. Una ripetizione all'infinito di una sequenza in cui la voce è assente o quasi, perché impedisce all'ascoltatore di raggiungere la trance. I luoghi di ritrovo erano lontani dal centro in fabbriche abbandonate, lontano dai bianchi che vivono nel centro di Detroit. Questi luoghi sono chiamati rave, dall'inglese to rave=entrare in estasi. C'è qualcosa di trbale e primordiale nei rave. Mi ricordano quelle tribù che ballano ritmi ripetitivi in luoghi isolati, entrando in estasi sotto l'effetto di sostanze allucinogene.
SMILE
Conservo il silenzio interiore attraverso il rumore
Molto interessante, video ricco di informazioni e di storia! E molto di ispirazione a me che piace comporre :) :)
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complimenti Andrea Benedetti
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@@ItalianEmpireTorino. ??
Sarebbe bello avere la lectio completa
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grande Andrea
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guarda, farei differenza fra: 1970-1980 "la dance" dei vari dischi commerciali in riproposta nei vari club & discoteche.... 1980-1990 "elettronica" di quei tempi forse fino al 1995 per come era composta a livello non commerciale utilizzando tutti quei sintetizzatori e campionatori dell' epoca, e dopo il 1990 la "techno" vera e propria che ha a che fare con le varie tecniche digitali informatiche, innovative che utlizzano, oltre le varie strumentazioni, i software vari per produzione musicale, ex novo in forma autonoma... o i più classici commericali che permettono di "informatizzare" tutta la logica compositiva... ritrattando i dati con sentimento e tanta fantasia....
Dall'89-90 mi pare che si parlasse di techno anche in Italia.
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15:56 come si chiama il disco famoso in inghilterra ?? non lo trovo !ottima lezione molto interessante
LA TR-808 REGNA SOVRANA...
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SONO FINITE LE NOTE! STOP!!!
Col cazzo...
Se fossero finite le note sarebbe noise
@@mindspawnsettantuno5751 infatti adesso è tutto noise
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