Le dichiarazioni di certi personaggi sull'AI che sostituisce i programmatori servono solo per costruire un argomento per futuri tagli (per eliminare un po' di personaggi superflui, i soliti tagli in massa periodici). Il problema é che il middle manager/manager medio anche lui cane, che fatica in genere a spiegare cosa vuole e che ha bisogno di qualcuno dall'altra parte che rimbalzi le cretinate, rischia di prendere certi discorsi seriamente credendo di aver bisogno di soli esecutori. E la cosa potrebbe creare problemi nel breve termine qualora qualche brillantone decidesse di provare ad implementare queste idee per poi dover tornare sui suoi passi poco dopo. Chi campa usando framework semplificati o scrivendo software ripetitivo che é sempre stato possibile generare automaticamente é ora che si dia una svegliata, sviluppare professionalità vera (competenza algoritmica, nei sistemi e negli internals) è l'unico modo per avere un futuro sostanzialmente garantito.
Sostanzialmente e' la tesi di Carl Newport nel libro "So Good They Can't Ignore You:". Il problema sta nel fatto che non tutti hanno la passione, le capacita', il tempo per costruirsi una carriera in ambiti diversi da quelli in cui si sono specializzati. C'e un limite strutturale nell'IQ personale e globale, la forza di volonta', la capacita' di concentrazione, la capacita' di resistenza/gestione allo stress (si studiare cose difficili e' stressante) il che significa che la mobilita' in ambiti piu' complessi e' cmq limitata. Ma e' chiaro a tutti quelli che hanno lavorato in progetti software, su 10 persone,1 manda avanti la baracca ali altri 9 fanno finta, AI lo rendera' evidente. Quanti esperti mondiali di Java ci servono in un mondo sprint retrospective e daily-standup?
Ciao Salvatore, mi ha fatto, e mi hai fatto, riflettere molto su di un thread che gira da qualche giorno su reddit in un gruppo IT di devs americani. Più o meno tutti concordano su quello che stiamo dicendo anche qui in Italia e quello che dici te però sottolineavano tra i problemi maggiori la congestione di risorse che si sta creando. Secondo loro abbiamo raggiunto un punto di accumulo tale per cui il mercato IT non è più in grado di assorbire ulteriori risorse, siamo in overflow. Eppure i media e le agenzie mainstream continuano a dire che siamo sotto personale. Persino da loro si inizia a parlare di ageismo e nepotismo (cosa a cui noi italiani siamo praticamente abituati da sempre) a loro dire effetto della feroce contrazione del mercato. Nel settore IA, prompt engineer a parte, parecchia gente ha come titolo di studio i PhD, impensabile per un dev diplomato autoformarsi e tentare si spostarsi in quell'area così come per un ingegnere "vecchio". Il tempo di rilancio sarebbe troppo elevato. Un altro punto interessante che facevano notare riguarda l'illusione di poter restate "a tutti i costi" nel mercato IT dopo mesi se non anni di disoccupazione. Negli USA è in corso una disperata ratrace pur di non andare a fare altro, sembra che esista solo il settore IT e questo contribuisce al dumping interno sul job market. Io sono un ex firmarista, poi dev linux un po' user space, un po' kernel, una volta tanto C poi il mercato con la crisi italiana delle telco mi ha "costretto" ad andare su Java ed ora avverto la stessa onda anomala che arrivò verso la fine del 2010, oggi portata avanti dalla IA. Ma il mercato IT è ancora sostenibile a questi ritmi e con queste crisi cicliche sempre più tecnologicamente impattanti? Le intercapedini nelle quali è possibile operare al sicuro dalla IA non potranno ospitare le vagonate di devs che dovranno ripiegare su altro e qui assieme ai frontenders ci metto anche i devops che scriptano, quello è 100% carburante per IA. Ho come l'impressione che in Meta vogliano partire dai devops (è solo una mia sensazione). Non sono nemmeno così sicuro che in un futuro nemmeno tanto lontano le IA non copriranno anche la superficie di quei progetti molto complessi come gli internals del kernel linux o la java virtual machine che forse ad oggi è uno tra i progetti più complessi mai fatti.
Ho 22 anni e sono all'ultimo anno di informatica. Ho passato praticamente metà della mia vita a studiare materie affini all'informatica. Ora, a 22 anni suonati, guardando il mondo che mi circonda, vedo che il lavoro che ho sempre desiderato fare sta per essere sostituito dall'intelligenza artificiale. Molti stanno già scappando da quella che sembra una nave pronta ad affondare e io mi trovo a guardare tutto questo, sentendomi perso. Non so cosa riserva il futuro, ma è difficile non sentirsi disorientato in questo momento.
sbagli a vederla da questo punto di vista, secondo me: l’intelligenza artificiale è partita dall’informatica. Se finirà per mangiare il mondo del lavoro in un solo boccone, in ogni caso quelli che cadranno più in piedi saranno coloro che hanno studiato informatica.
@@antirez Sono completamente d'accordo con te! Purtroppo, il mondo dell'informatica, e in particolare quello dello sviluppo web, è stato decisamente influenzato dai bootcamp che promettevano di trasformare chiunque in un fullstack developer in soli 6 mesi. Questo ha creato una sorta di "bolla" dove molte persone, attratte da stipendi allettanti, hanno creduto di aver trovato la gallina dalle uova d'oro, ma poi, quando sono usciti da questi corsi, si sono ritrovati a conoscere solo framework con un livello di astrazione molto alto, senza una solida comprensione dei concetti fondamentali. Credo che continueranno a esserci posti di lavoro, ma la competizione sarà sempre più feroce. Oggi i junior si trovano a competere per posizioni dove ci sono senior con 10+ anni di esperienza, il che rende l'accesso al mercato del lavoro ancora più difficile.
Lo hai un po' anticipato tu Salvatore, il codice cosiddetto Legacy , un mio pallino, avrà ancora bisogno di noi programmatori umani ma non sono un veggente e posso sbagliare 😅
nella mia modesta esperienza, l'avanzamento tecnologico ha un doppio effetto: da un lato diventa più facile e meno costoso sviluppare prodotti e servizi più complessi e potenti. i player del mercato corrono ad arricchire la loro offerta di queste caratteristiche nella speranza di mentenere o conquistare un vantaggio competitivo, ma visto che la tecnologia è alla portata di tutti, il mercato intero fa un balzo in avanti. i consumatori quindi si aspettano di comprare prodotti o servizi evoluti, ma non intendono pagarli di più. quindi si alza l'asticella dell'aspettativa del consumatore, più che la disoccupazione. cambia insomma l'aspetto qualitativo dell'impiego e non quello quantitativo. Il secondo aspetto riguarda il fatto che le nuove tecnologie permettono ad alcuni prodotti e servizi di evolvere al punto da coinvolgere quelli che prima erano dei non consumatori. prendi ad esempio la domotica: all'inizio riguardava complessi e costosi impianti per uso industriale, ricettivo e solo in minima parte residenziale. oggi anche la singola lampadina si collega ad Alexa e si compra comodamente da ikea a pochi spicci,entrando in tutte quelle case che non hanno un impianto knx. questo fenomeno sviluppa nuovi consumatori, nuove aspettive e nuovi bisogni che prima semplicemente non c'erano, assieme ai nuovi posti di lavoro. nelle ere twcnologiche che si sono susseguite negli ultimi 200 anni la disoccupazione aggregata è scesa, non salita. è chiaro che l'aratro ha eliminato gli zappatori e che il trattore ha fatto lo stesso con i maniscalchi. allo stesso modo il "programmatore" html degli anni 2000 è stato sostituito dai programmatori di frontend molto più evoluti di quei tag scritti ben prima dei css. però oggi quelli che si occupano di frontend sono molti di più di quelli che si scrivevano i tag a mano. non posso essere certo di quello che scrivo, ma ho il sospetto che siamo di fronte ad una rivoluzione che cambierà il mercato del consumo e che non distruggerà quello del lavoro
@@gianluigicerami4017 questo gioco funziona fin quando l'automazione non raggiunge il lavoro di concetto più propriamente umano. Ancora non ci siamo, ma tra poco potrebbe bastare un lavoro di controllo che avviene in una frazione minuscola rispetto a ora. Quale ruolo immagini ad esempio per le mandrie di avvocati che svolgono ogni giorno cause immediatamente risolvibili dalla AI sia in termini di difesa che di giudizio? Però come dicevo nel video la società può orientarsi verso la finzione della necessità del lavoro, come d'altra parte ha già fatto.
hahahah come mi ha fatto ridere, il signore parla in modo onesto e diretto non come la gente scrive nei mail aziendali --- non pensavo di guardare un video senza broll, music di sottofondo, effects, text etc.. sembra youtube del 2013
Per code base grosse come quella Linux immagino si ci saranno dei fine tuning ad hoc (più che un RAG). Oppure il classico divide et impera: il contesto viene diviso in pezzettini e assegnato ad un'AI diversa.
Ciao Salvatore, a breve termine penso che come in tutti i campi tecnologici AI da una parte forzera' i vecchiotti come me cresciuti a pane e vi(m) a riqualificarsi, rendera' obsolete certe mansioni e ne creera' di nuove.Anche se di sicuro ci saranno meno posti di lavoro, alla fine l'informatica e' un industria di servizi. Se faccio maglioni non mi interessa necessariamente rimpiazzare i miei fornitori di software (gestionali,manufacturing,ecc) con un AI, senno' a chi urlo quando le cose non funzionano ? :) Forse alla fine all'AI manca ancora l'ingrediente fondamentale dell'essere umano, l'accountability.
Però essendo un'IA e un computer io mi aspetterei che per esso sia facilissimo leggere l'intero Kernel di Linux e dirmi cose quanto meno sensate su tutte quelle milioni di righe di codice. In questo credo che le IA possano eccellere dove gli esseri umani non potranno mai (senza un aiuto cybernetico magari)
Io mi sto orientando verso ruoli tipo Tech Customer Success: l’esperienza accumulata negli anni con i clienti mi posiziona al di sopra dei giovanissimi smanettoni, che a livello di comunicazione spesso sono acerbi o a volte proprio non vogliono avere il contatto faccia a faccia. Serve anche la conoscenze tecnica perchè ti devi interfacciare con il team degli sviluppatori e discutere come implementare le richieste del cliente, ma non viene richiesta la corsa all’ultima riga di codice, che sinceramente non mi va più di fare… 🤞🏻 Quindi si, riavvicinarsi a ruoli dove il contatto umano di qualità è fondamentale penso anche io sia la mossa giusta.
Considerazioni interessanti, non avevo mai valutato la questione dal punto di vista dell'importazione dell'AI, ma in fondo sembra quasi inevitabile che si configuri come un monopolio. Secondo me, le regolamentazioni potrebbero giocare un ruolo cruciale, in positivo, perché ci spingerebbero a puntare su modelli locali, che stanno facendo progressi interessanti (come Llama 3.2 o simili).... anche se poi nella maggior parte dei casi ormai tutti spingono su risorse in cloud e quindi si ritorna quasi alla considerazione di prima ahah
Sono d'accordo su tutto. In particolare mi colpisce la riflessione su quale sia la strategia migliore per non perdere il lavoro. Fino a qualche anno fa fossilizzarsi sul dominio di competenza era considerato deleterio, ed aveva molto più senso esplorare altre tecnologie e framework da aggiungere alla propria toolbelt per poter magare cercare altre posizioni in settori completamente diversi. Adesso invece ha più senso approfondire il dominio di competenza farlo proprio e diventare insostituibile in quel campo. Quali implicazioni avrà questo sul mercato del lavoro? Secondo me saranno comunque negative.
non è vero, perchè l'AI addestrata sul tuo dominio di competenza finisce per farti a pezzi e saperne mille volte piu' di te. Piu' è piccolo il dominio su cui addestrarla, migliore sarà il suo output. L'AI fatica quando non ha un dataset sufficiente a coprire un determinato dominio, e si perde soprattutto nei dettagli perchè appunto non ne ha visto abbastanza di quel dominio. Ma l'AI addestrata su un contesto ristretto e ben preciso diventa infallibile. E' un pappagallo che ti ripete a memoria ogni virgola di quello che (statisticamente parlando) ha visto. Nemmeno il programmatore che ha passato 30 anni in azienda e ha scritto il 90% della codebase core riuscirebbe a competere con un AI addestrata solo in quel dominio.
@leonardogentilin335 ok, ma quando arriveremo ad avere ai addestrate su ogni campo, beh allora forse non serviranno piu lavoratori umani in nessun ambito
Ma io mi chiedo nel caso di sviluppo, l'AI è un software e non è infallibile come ogni altro software. Chi si occuperà di risolvere i bug relativi agli sviluppi generati con l'AI? Se non riuscisse a interpretare correttamente una richiesta o se dovesse generare dei bug, ch interviene? Un'altra AI? Siamo sempre li. È la parabola che si ripete dell'uomo che perde il lavoro perché viene sostituito da un robot e qualche giorno dopo viene richiamato dall'azienda per riparare il robot perché è guasto.
@gianfrancodemarco8065 ma comunque non si può dire che non serviranno più i programmatori. In futuro, secondo me ancora lontano. Semplicemente cambieranno i ruoli ma non scomparirà mai il lavoro relativo all'ambito IT.
Vado conto corrente rispetto al parere di molti di noi: l'Al non sostituirà i programmatori, ma piuttosto renderà più facile per i programmatori sostituire tutti gli altri.
Né uno né l'altro. I programmatori possono fare le cose in un decimo del tempo. Le AI, se ben guidate, fanno bene il loro mestiere (Claude Sonnet 3.5 in particolare). Ma le devi saper guidare e devi comunicare con loro nel modo giusto.
Faccio il programmatore da parecchio e una cosa è certa, il mondo cambierà totalmente. Non si tratta del solo lavoro dei programmatori, che certamente è destinato a finire, ma di quasi tutti i lavori esistenti. Le AI generanno software con codice complesso interpretabile solo da loro, non saranno più utilizzabili dagli essere umani. Si addestreranno a vicenda e diventeranno sempre più potenti. Qualsiasi robot con intelligenza artificiale potrà fare qualsiasi lavoro. Io solitamente sono ottimista, ma la vedo molto male per il futuro, soprattutto perché il mondo è in mano ad una politica totalmente impreparata e incompetente.
Ottimo ragionamento, io penso che sia davvero difficile fare una previsione a riguardo. Probabilmente chi sviluppa l'ennesima semplice applicazione web di inserimento dati si troverà più facilmente rimpiazzato. Non credo però che sia la dimensione della codebase la discriminante per venire rimpiazzati o meno, quanto più la complessità del progetto nella sua interezza: la ricerca in ambito LLM sta cercando di farli funzionare con context windows sempre più ampie, quindi é verosimile che un giorno una intera grande codebase possa essere codificata nella context window; invece credo che un progetto più complesso, più di nicchia, sia ancora difficilmente affrontabile da un LLM: un po' perché il training set contiene meno informazioni sugli argomenti di nicchia e un po' perché gli LLM ad oggi non hanno forti capacità di ragionamento. Detto questo, pochi anni fa nessuno si aspettava tali passi da gigante in campo AI, e non é detto che in pochi anni possano evolversi di un altro ordine di grandezza e invalidare l'intero discorso.
io non ho ancora capito una cosa, in facebook ad esempio, cosa stanno programmando quando fb fa le stesse cose da quindici anni? Mi sembrano piccoli ritocchi ma stop
Questa è una domanda cardine. Ti invito a recuperare l'articolo uscito da poco in cui spiegano cosa stanno facendo con l'app Android. Cerca "From zero to 10 million lines of Kotlin" su Google, e vedrai quanto sono fottuti.
bah, qualsiasi dove c'è un po' di decision-making e dove serve 100% di precisazione che agli umani arriva solo con fatica e sudore. E le LLM? Tu sei umano e devi seguire l'agenda della natura. Il primo punto di questa agenda afferma che: DEVI DIVENTARE FORTE ed EFFICIENTE o una singola parola: autentico. Le LLM possono solo sognare le performance che può dare l'umano. Spese D I S U M A N E per fare una cavolata. Non vedo molto senso concentrarsi troppo sulle LLM. Come si dice, dimmi con chi vai, e ti dico chi sei. Se farai amicizia con le LLM-sei fottuto. Sarai al loro stesso livello. A quel punto ti sostituirai da solo, perché sei un bravo amico.
Ciao Salvatore, non sono d'accordo sul fatto che sia la regolamentazione il grosso problema dell'Europa, ma più una questione demografica (siamo mediamente vecchi, impauriti dal futuro e attaccati al passato, poco propensi al cambiamento). Io, da consumatore, mi sento più tranquillo con la regolamentazione Europea
Ti stimo e sono d'accordo su tutto ma non puoi banalizzare anche tu con sta storia che frontend e backend sono sempre le stesse cose, a volte è vero ma anche no, erano i tempi di frontpage e dreamweaver quando vendevano la storia che chiunque poteva farsi un sito web, poi con wordpress chiunque poteva farsi un sito web, oggi c'è altra roba no-code con ai integrata un po' di saas e chiunque può farsi un sito web, ma dopo 20 anni imho queste frasi restano luoghi comuni e grazie ai tool su alcune cose stiamo più comodi ma restano belle gatte da pelare.
Ci farò un video a parte. Sono d'accordo con te, non sono i settori in sé ma il fatto che troppi hanno competenze superficiali. È questo che è da combattere.
ottime osservazioni come sempre, ma io resto della scuola MIMO = merd IN merd OUT o anche SISO = shit IN shit OUT, qualsiasi possa essere la figura project manager o prompt engineer
Il modo in cui tratti gli argomenti su questo canale e' molto interessante, mi piacerebbe sapere dove lavori e come hai formato tutte le tue conoscenze! Non vorrei invadere la tua privacy pero' ahahah quindi liberissimo di non rispondere ovviamente
Drammatica la considerazione sul ritardo in Europa, e sulla iper-regolamentazione (vedi divieto di poter erogate servizi con modelli tipo Llama 3.2 da parte di aziende europee, mentre i cittadini europei per potere utilizzare servizi da modelli simili possono tranquillamente utilizzare servizi erogati fuori UE)
@@ConteMascetti1971 se fossi un complottista penserei che i parlamentari EU sono in parte corrotti. Specialmente considerando che Francia, Italia e Germania erano contrarie all'AI Act... Passato per lo più con voti di paesi più defilati.
io la vedo così... ognuno si sviluppa la sua ia, e la fa girare su un circuito grossolano ma funzionante quantistico. cosa serve? una sorgente(laser), una bobina di fibra ottica, un psa, un fpga. si programmano questi componenti per fare calcolo quantistico e con 1000 euro ti sei fatto un processore analogico quantistico con uscita digitale. ed in microsecondi ottieni l'addestramento della ia per farci quello che vuoi. senza spendere un caxxo per nessuno. e sarebbe 100K volte più potente e più economico di tutte le schede video del mondo. stiamo parlando di reti neurali con trilioni di parametri, alla velocità della luce. non male.
ma, non so onestamente quanto le ai possano sviluppare da sole. magari mi sbaglio, ma al momento piu' una discussione con, ad esempio chatgpt, va avanti e cresce, piu' pare dimenticarsi le cose dette in passato e parte, pare di parlare con una persona molto colta ma con l'alzheimer, inoltre sul codice per ora anche programmi abbastanza piccoli sono errati e passi molto tempo a controllare se va bene, figurati chi di programmazione non capisce nulla. ovviamente se sei un frontend e basta forse rischi, ma quale programmatore fa solo frontend, solo chi lo e' diventato con un corsetto semestrale alla boolean. Bo poi l'ai ha fatto passi da gigante, quindi magari domani esce chatyea potentissimo, ma non penso. Piuttosto credo che i progetti ed i sistemi diventeranno molto piu' complessi, come e' sempre stato all'aumentare dell'automazione
Sono abbastanza d'accordo e purtroppo c'ho perso il sonno da 1 anno... Mi sono reso conto di aver buttato troppi anni con il Frontend. Ho appena lasciato un' azienda in cui facevo solo JavaScript fullstack, ma la codebase era abbastanza complessa, per una startup in cui sto imparando Golang, vedremo...
Eravamo all'università di Palermo nello stesso periodo. Io sono uno sviluppatore della minchia e tu sei diventato Salvatore Sanfilippo. Tanta invidia ❤
beh mi spiace ma se lo hai scritto su codice, la AI eccome puo' sapere come funziona quella roba che hai scritto. Se il funzionamento è solo nella tua testa, allora è un altro discorso
Concordo, la dimensione del contesto e le nuove librerie sono per ora un limite per l'AI (anche se ci sono AI che già ora gestistono contesti molto grandi. Il valore umano secondo me rimarrà solo più per usabilità, struttura e ottimizzazione, succederà un po' come ai sarti o sono diventati stilisti o fanno piccoli aggiustamenti su vestiti fatti da altri.
Posso definirmi pioniere delle IA. praticamente seguo il settore ancor prima dei vari boom di aziende implicate in tale sviluppo, da mio parere, "medio" non è specifico, ma "generale". Ie varie IA si specializzano in diversi settori (prendiamo esempio da medicina e programmazione) Tuttavia sono solo in maniera generica perche un esperto ad esempio un programmatore javascript. Probabilmente eccelle molto piu di un IA. Dove si genera questo problem? Dal fatto che le IA attuali non conprendo pienamente il contesto quindi non potra ancora specializzarsi in un singola porzione come un programmatore java/git perche dovrebbe rimanere in contatto "considerando" tutto il flusso di lavoro che viene prima di tale specializzazione in modo da essere performante nell applicazione di queste tecnologie come farebbe un umano. Per battere tali lavori serve AGI quindi ancora ne avremmo per un pò, non abbiamo idea di come svilupparla e gli attuali modelli iniziano a consumare troppa energia.
mah, in realtà tutta la scrittura di codice, review, testing, e deployment è estremamente automatizzabile. Non vedo dove sia il problema sinceramente. Nelle FAANG basta pushare del codice su master e te lo ritrovi in produzione in qualche minuto. Il programmatore medio, che in quel caso scrive solo il codice, non sa nemmeno cosa avviene in tutti quegli step automatizzati. Basta sostituirlo con l'AI, non è che per una FAANG sia poi cosi' difficile.
Eccomi, frontendista con pochi anni d'esperienza, e mi rendo conto anch'io che per quanto mi possa impegnare a lavorare bene potrebbe essere uno dei primi lavori relativamente facili da sostituire. Detto questo può aver senso spostarsi pian piano sul backend (magari con linguaggi come Go o Rust) e approfondire sempre di più i fondamenti della programmazione?
Ciao Salvatore, secondo te quali sono gli ambiti dove un programmatore deve indirizzarsi per non essere soppiantato da una AI, anche in un futuro prossimo? Per curiosita' ho chiesto proprio a ChatGPT e mi ha consigliato questi ambiti: - Sicurezza Informatica (Cybersecurity) - Architettura Software e Sistemi Scalabili - Cloud Computing e DevOps - Data Engineering - Blockchain e Smart Contract - Edge Computing e IoT Backend. Poi ha continuato parlando di "leadership" (questo mi ha fatto sorridere). Volevo chiederti cosa ne pensi.
Penso che il punto sia in realtà un'altro: la potenza di calcolo. Tra 50 anni, cosa sarà un LLM? E tra un secolo? A me pare evidente che Zuckerberg abbia fatto probabilmente la sua "sparata", ma una persona con tali disponibilità è così impensabile che possa permettersi l'addestramento di AI con un numero di token da capogiro? Sicuramente le macchine sostituiranno l'uomo: così mi dice il presente. Abominevole? Forse, ma non sarà colpa dell'ai o forse meglio dire delle macchine. Sarà il loro uso ad essere determinante, esattamente come qualsiasi altro utensile da cucina, che può essere utilissimo o l'arma di un delitto.
Concordo circa il fatto che esistano contesti dove il rimpiazzo è molto più facile. Secondo me abbiamo ancora un po di tempo, ma credo che tra 10 anni il mercato sarà molto diverso. Oggi come oggi, non consiglierei ad un ventenne di puntare sulla programmazione. Ottima palestra per la mente, ma percorso molto tortuoso per la costruzione di una carriera.
Antirez, a me basta che cancellano gli iPaaS, sostituendo il No-Code con l'AI-Code...diciamo che sto contribuendo :D, gli iPaaS hanno fatto danni mostruosi in giro.
Se non avessimo problemi di potenza di calcolo, costi energetici e di spazio sul disco penso a lungo andare saremmo sostituiti tutti. Ad oggi ancora è difficile, il context è limitato per l’AI e per adesso la sostituzione la vedo ancora lontana. Se togliessimo i limiti sopra penso potremmo starcene tutti a casa 😂 Da vedere se riusciremo a distruggere quel muro e se i dati presenti sul pianeta siano sufficienti per un addestramento che possa svolgere ogni singola funzione. Anche questo è un problema, che garanzia abbiamo che una volta forniti tutti i dati possibili immaginabili l’AI sia effettivamente perfetta? Con 5 trilioni di parametri siamo sicuri che si arriverebbe alla perfezione? Non so quali sono i limiti dell’AI oggi, giá dare i dati di buona qualitá non è così facile. Anche a dare miliardi di esempi di software se sono stati fatti da noi non abbiamo nessuna garanzia che fossero stati fatti bene. A quel punto tutto dipenderebbe dalla nostra capacitá di fornire i migliori esempi possibili ma non è così scontato
non ho capito il rapporto tra il capitalismo ed i voti. Se l'Europa e' finita in questo buco nero di regulation e tasse draconiane e ostilità alla innovazione non sembra imputabile ad un eccesso di capitalismo
Peraltro non c'è alcun modo di correggere perché TH-cam Editor ti fa solo mettere link ad altri video e cose così, non c'è modo di mettere una scritta di "errata". Dovrei rifare l'upload ed è un casino, l'ho scritto in descrizione.
Io ritengo che il problema principale delle IA sia legato al fattore fake news, privacy eccetera, non la perdita di posti di lavoro. Per supportare un'industria simile serviranno comunque gli stronzi che vanno nei datacenter a pulire, ad accendere le macchine, a montarle eccetera, cosiccome gli stronzi che lavorano nel settore della produzione energetica e vanno a pulire i pannelli solari e a sventolare le batterie che altrimenti si surriscaldano. Inoltre, è sempre successo così per ogni tecnologia che ne sorpassa un'altra: quando l'automobile è diventata di uso comune gli stallieri avranno certo preso una stangata, ma con l'automobile si sono dovute costruire strade per farle circolare, raffinerie per produrre la benzina eccetera. Da parte mia posso solo che essere contento che la marmaglia verrà lasciata a casa per via dell'IA: per quanto i miei colleghi mi piacciano, siano brave persone e mi facilitino il lavoro solo per il fatto di esserci, perdere ore e ore a fixare le loro cagate e a spiegare concetti che dovrebbero conoscere mi fa venire il sangue marcio, mi prosciuga molto di più che sbattere la testa otto ore al giorno per capire come ottimizzare una procedura di produzione massiva di file e mi fa passare la voglia di programmare anche per i cazzi miei. È una visione tremendamente egoista del problema però oh, non ci posso fare niente
Le dichiarazioni di certi personaggi sull'AI che sostituisce i programmatori servono solo per costruire un argomento per futuri tagli (per eliminare un po' di personaggi superflui, i soliti tagli in massa periodici).
Il problema é che il middle manager/manager medio anche lui cane, che fatica in genere a spiegare cosa vuole e che ha bisogno di qualcuno dall'altra parte che rimbalzi le cretinate, rischia di prendere certi discorsi seriamente credendo di aver bisogno di soli esecutori. E la cosa potrebbe creare problemi nel breve termine qualora qualche brillantone decidesse di provare ad implementare queste idee per poi dover tornare sui suoi passi poco dopo.
Chi campa usando framework semplificati o scrivendo software ripetitivo che é sempre stato possibile generare automaticamente é ora che si dia una svegliata, sviluppare professionalità vera (competenza algoritmica, nei sistemi e negli internals) è l'unico modo per avere un futuro sostanzialmente garantito.
Sostanzialmente e' la tesi di Carl Newport nel libro "So Good They Can't Ignore You:". Il problema sta nel fatto che non tutti hanno la passione, le capacita', il tempo per costruirsi una carriera in ambiti diversi da quelli in cui si sono specializzati. C'e un limite strutturale nell'IQ personale e globale, la forza di volonta', la capacita' di concentrazione, la capacita' di resistenza/gestione allo stress (si studiare cose difficili e' stressante) il che significa che la mobilita' in ambiti piu' complessi e' cmq limitata. Ma e' chiaro a tutti quelli che hanno lavorato in progetti software, su 10 persone,1 manda avanti la baracca ali altri 9 fanno finta, AI lo rendera' evidente. Quanti esperti mondiali di Java ci servono in un mondo sprint retrospective e daily-standup?
Ciao Salvatore, mi ha fatto, e mi hai fatto, riflettere molto su di un thread che gira da qualche giorno su reddit in un gruppo IT di devs americani.
Più o meno tutti concordano su quello che stiamo dicendo anche qui in Italia e quello che dici te però sottolineavano tra i problemi maggiori la congestione di risorse che si sta creando.
Secondo loro abbiamo raggiunto un punto di accumulo tale per cui il mercato IT non è più in grado di assorbire ulteriori risorse, siamo in overflow.
Eppure i media e le agenzie mainstream continuano a dire che siamo sotto personale.
Persino da loro si inizia a parlare di ageismo e nepotismo (cosa a cui noi italiani siamo praticamente abituati da sempre) a loro dire effetto della feroce contrazione del mercato.
Nel settore IA, prompt engineer a parte, parecchia gente ha come titolo di studio i PhD, impensabile per un dev diplomato autoformarsi e tentare si spostarsi in quell'area così come per un ingegnere "vecchio". Il tempo di rilancio sarebbe troppo elevato.
Un altro punto interessante che facevano notare riguarda l'illusione di poter restate "a tutti i costi" nel mercato IT dopo mesi se non anni di disoccupazione.
Negli USA è in corso una disperata ratrace pur di non andare a fare altro, sembra che esista solo il settore IT e questo contribuisce al dumping interno sul job market.
Io sono un ex firmarista, poi dev linux un po' user space, un po' kernel, una volta tanto C poi il mercato con la crisi italiana delle telco mi ha "costretto" ad andare su Java
ed ora avverto la stessa onda anomala che arrivò verso la fine del 2010, oggi portata avanti dalla IA.
Ma il mercato IT è ancora sostenibile a questi ritmi e con queste crisi cicliche sempre più tecnologicamente impattanti?
Le intercapedini nelle quali è possibile operare al sicuro dalla IA non potranno ospitare le vagonate di devs che dovranno ripiegare su altro e qui assieme ai frontenders ci metto anche i devops che scriptano, quello è 100% carburante per IA.
Ho come l'impressione che in Meta vogliano partire dai devops (è solo una mia sensazione).
Non sono nemmeno così sicuro che in un futuro nemmeno tanto lontano le IA non copriranno anche la superficie di quei progetti molto complessi come gli internals del kernel linux
o la java virtual machine che forse ad oggi è uno tra i progetti più complessi mai fatti.
Ho 22 anni e sono all'ultimo anno di informatica. Ho passato praticamente metà della mia vita a studiare materie affini all'informatica.
Ora, a 22 anni suonati, guardando il mondo che mi circonda, vedo che il lavoro che ho sempre desiderato fare sta per essere sostituito dall'intelligenza artificiale. Molti stanno già scappando da quella che sembra una nave pronta ad affondare e io mi trovo a guardare tutto questo, sentendomi perso. Non so cosa riserva il futuro, ma è difficile non sentirsi disorientato in questo momento.
sbagli a vederla da questo punto di vista, secondo me: l’intelligenza artificiale è partita dall’informatica. Se finirà per mangiare il mondo del lavoro in un solo boccone, in ogni caso quelli che cadranno più in piedi saranno coloro che hanno studiato informatica.
@@antirez Sono completamente d'accordo con te! Purtroppo, il mondo dell'informatica, e in particolare quello dello sviluppo web, è stato decisamente influenzato dai bootcamp che promettevano di trasformare chiunque in un fullstack developer in soli 6 mesi. Questo ha creato una sorta di "bolla" dove molte persone, attratte da stipendi allettanti, hanno creduto di aver trovato la gallina dalle uova d'oro, ma poi, quando sono usciti da questi corsi, si sono ritrovati a conoscere solo framework con un livello di astrazione molto alto, senza una solida comprensione dei concetti fondamentali.
Credo che continueranno a esserci posti di lavoro, ma la competizione sarà sempre più feroce. Oggi i junior si trovano a competere per posizioni dove ci sono senior con 10+ anni di esperienza, il che rende l'accesso al mercato del lavoro ancora più difficile.
Lo hai un po' anticipato tu Salvatore, il codice cosiddetto Legacy , un mio pallino, avrà ancora bisogno di noi programmatori umani ma non sono un veggente e posso sbagliare 😅
nella mia modesta esperienza, l'avanzamento tecnologico ha un doppio effetto: da un lato diventa più facile e meno costoso sviluppare prodotti e servizi più complessi e potenti. i player del mercato corrono ad arricchire la loro offerta di queste caratteristiche nella speranza di mentenere o conquistare un vantaggio competitivo, ma visto che la tecnologia è alla portata di tutti, il mercato intero fa un balzo in avanti. i consumatori quindi si aspettano di comprare prodotti o servizi evoluti, ma non intendono pagarli di più. quindi si alza l'asticella dell'aspettativa del consumatore, più che la disoccupazione. cambia insomma l'aspetto qualitativo dell'impiego e non quello quantitativo.
Il secondo aspetto riguarda il fatto che le nuove tecnologie permettono ad alcuni prodotti e servizi di evolvere al punto da coinvolgere quelli che prima erano dei non consumatori. prendi ad esempio la domotica: all'inizio riguardava complessi e costosi impianti per uso industriale, ricettivo e solo in minima parte residenziale. oggi anche la singola lampadina si collega ad Alexa e si compra comodamente da ikea a pochi spicci,entrando in tutte quelle case che non hanno un impianto knx. questo fenomeno sviluppa nuovi consumatori, nuove aspettive e nuovi bisogni che prima semplicemente non c'erano, assieme ai nuovi posti di lavoro.
nelle ere twcnologiche che si sono susseguite negli ultimi 200 anni la disoccupazione aggregata è scesa, non salita. è chiaro che l'aratro ha eliminato gli zappatori e che il trattore ha fatto lo stesso con i maniscalchi. allo stesso modo il "programmatore" html degli anni 2000 è stato sostituito dai programmatori di frontend molto più evoluti di quei tag scritti ben prima dei css. però oggi quelli che si occupano di frontend sono molti di più di quelli che si scrivevano i tag a mano.
non posso essere certo di quello che scrivo, ma ho il sospetto che siamo di fronte ad una rivoluzione che cambierà il mercato del consumo e che non distruggerà quello del lavoro
@@gianluigicerami4017 questo gioco funziona fin quando l'automazione non raggiunge il lavoro di concetto più propriamente umano. Ancora non ci siamo, ma tra poco potrebbe bastare un lavoro di controllo che avviene in una frazione minuscola rispetto a ora. Quale ruolo immagini ad esempio per le mandrie di avvocati che svolgono ogni giorno cause immediatamente risolvibili dalla AI sia in termini di difesa che di giudizio? Però come dicevo nel video la società può orientarsi verso la finzione della necessità del lavoro, come d'altra parte ha già fatto.
hahahah come mi ha fatto ridere, il signore parla in modo onesto e diretto non come la gente scrive nei mail aziendali --- non pensavo di guardare un video senza broll, music di sottofondo, effects, text etc.. sembra youtube del 2013
Non sono pazzo, sono database administrator 🤝
Mi piace tantissimo il tuo canale.
Oracle ?
@Rapha_Carpio Oracle e MS SQL Server
Per code base grosse come quella Linux immagino si ci saranno dei fine tuning ad hoc (più che un RAG). Oppure il classico divide et impera: il contesto viene diviso in pezzettini e assegnato ad un'AI diversa.
Ciao Salvatore, a breve termine penso che come in tutti i campi tecnologici AI da una parte forzera' i vecchiotti come me cresciuti a pane e vi(m) a riqualificarsi, rendera' obsolete certe mansioni e ne creera' di nuove.Anche se di sicuro ci saranno meno posti di lavoro, alla fine l'informatica e' un industria di servizi. Se faccio maglioni non mi interessa necessariamente rimpiazzare i miei fornitori di software (gestionali,manufacturing,ecc) con un AI, senno' a chi urlo quando le cose non funzionano ? :) Forse alla fine all'AI manca ancora l'ingrediente fondamentale dell'essere umano, l'accountability.
Però essendo un'IA e un computer io mi aspetterei che per esso sia facilissimo leggere l'intero Kernel di Linux e dirmi cose quanto meno sensate su tutte quelle milioni di righe di codice. In questo credo che le IA possano eccellere dove gli esseri umani non potranno mai (senza un aiuto cybernetico magari)
Io mi sto orientando verso ruoli tipo Tech Customer Success: l’esperienza accumulata negli anni con i clienti mi posiziona al di sopra dei giovanissimi smanettoni, che a livello di comunicazione spesso sono acerbi o a volte proprio non vogliono avere il contatto faccia a faccia. Serve anche la conoscenze tecnica perchè ti devi interfacciare con il team degli sviluppatori e discutere come implementare le richieste del cliente, ma non viene richiesta la corsa all’ultima riga di codice, che sinceramente non mi va più di fare… 🤞🏻
Quindi si, riavvicinarsi a ruoli dove il contatto umano di qualità è fondamentale penso anche io sia la mossa giusta.
Considerazioni interessanti, non avevo mai valutato la questione dal punto di vista dell'importazione dell'AI, ma in fondo sembra quasi inevitabile che si configuri come un monopolio. Secondo me, le regolamentazioni potrebbero giocare un ruolo cruciale, in positivo, perché ci spingerebbero a puntare su modelli locali, che stanno facendo progressi interessanti (come Llama 3.2 o simili).... anche se poi nella maggior parte dei casi ormai tutti spingono su risorse in cloud e quindi si ritorna quasi alla considerazione di prima ahah
Penso che il programmatore medio a META mi aspetto anche uno bravino in generale
più della meta' sono scimmie ammaestrate, let's face it
Sono d'accordo su tutto. In particolare mi colpisce la riflessione su quale sia la strategia migliore per non perdere il lavoro. Fino a qualche anno fa fossilizzarsi sul dominio di competenza era considerato deleterio, ed aveva molto più senso esplorare altre tecnologie e framework da aggiungere alla propria toolbelt per poter magare cercare altre posizioni in settori completamente diversi. Adesso invece ha più senso approfondire il dominio di competenza farlo proprio e diventare insostituibile in quel campo.
Quali implicazioni avrà questo sul mercato del lavoro? Secondo me saranno comunque negative.
non è vero, perchè l'AI addestrata sul tuo dominio di competenza finisce per farti a pezzi e saperne mille volte piu' di te. Piu' è piccolo il dominio su cui addestrarla, migliore sarà il suo output. L'AI fatica quando non ha un dataset sufficiente a coprire un determinato dominio, e si perde soprattutto nei dettagli perchè appunto non ne ha visto abbastanza di quel dominio. Ma l'AI addestrata su un contesto ristretto e ben preciso diventa infallibile. E' un pappagallo che ti ripete a memoria ogni virgola di quello che (statisticamente parlando) ha visto. Nemmeno il programmatore che ha passato 30 anni in azienda e ha scritto il 90% della codebase core riuscirebbe a competere con un AI addestrata solo in quel dominio.
@leonardogentilin335 ok, ma quando arriveremo ad avere ai addestrate su ogni campo, beh allora forse non serviranno piu lavoratori umani in nessun ambito
@ e cosa ci vuole, mica è difficile? E' piu' complicato creare una AI generica e onniscente che tante AI super specializzate in micro campi
Ma io mi chiedo nel caso di sviluppo, l'AI è un software e non è infallibile come ogni altro software.
Chi si occuperà di risolvere i bug relativi agli sviluppi generati con l'AI?
Se non riuscisse a interpretare correttamente una richiesta o se dovesse generare dei bug, ch interviene? Un'altra AI?
Siamo sempre li.
È la parabola che si ripete dell'uomo che perde il lavoro perché viene sostituito da un robot e qualche giorno dopo viene richiamato dall'azienda per riparare il robot perché è guasto.
Io questo discorso non lo capisco: il punto non è chi risolverà i bug, il punto è quanti serviranno rispetto a quanti ne servono adesso.
@gianfrancodemarco8065 ma comunque non si può dire che non serviranno più i programmatori. In futuro, secondo me ancora lontano. Semplicemente cambieranno i ruoli ma non scomparirà mai il lavoro relativo all'ambito IT.
Vado conto corrente rispetto al parere di molti di noi: l'Al non sostituirà i programmatori, ma piuttosto renderà più facile per i programmatori sostituire tutti gli altri.
Né uno né l'altro. I programmatori possono fare le cose in un decimo del tempo. Le AI, se ben guidate, fanno bene il loro mestiere (Claude Sonnet 3.5 in particolare). Ma le devi saper guidare e devi comunicare con loro nel modo giusto.
Claude se usato correttamente aiuta tantissimo
@@TidoEmanuele si infatti, sto facendo delle prove e risparmi ore e ore di codice se sai come usarlo
Quindi ti serviranno un decimo dei programmatori...
@@gianfrancodemarco8065 è già
Il puntatore del mouse ha triggerato il mio OCD per tutto il video. Per il resto concordo
😂
Faccio il programmatore da parecchio e una cosa è certa, il mondo cambierà totalmente. Non si tratta del solo lavoro dei programmatori, che certamente è destinato a finire, ma di quasi tutti i lavori esistenti. Le AI generanno software con codice complesso interpretabile solo da loro, non saranno più utilizzabili dagli essere umani. Si addestreranno a vicenda e diventeranno sempre più potenti. Qualsiasi robot con intelligenza artificiale potrà fare qualsiasi lavoro. Io solitamente sono ottimista, ma la vedo molto male per il futuro, soprattutto perché il mondo è in mano ad una politica totalmente impreparata e incompetente.
Ottimo ragionamento, io penso che sia davvero difficile fare una previsione a riguardo.
Probabilmente chi sviluppa l'ennesima semplice applicazione web di inserimento dati si troverà più facilmente rimpiazzato.
Non credo però che sia la dimensione della codebase la discriminante per venire rimpiazzati o meno, quanto più la complessità del progetto nella sua interezza: la ricerca in ambito LLM sta cercando di farli funzionare con context windows sempre più ampie, quindi é verosimile che un giorno una intera grande codebase possa essere codificata nella context window; invece credo che un progetto più complesso, più di nicchia, sia ancora difficilmente affrontabile da un LLM: un po' perché il training set contiene meno informazioni sugli argomenti di nicchia e un po' perché gli LLM ad oggi non hanno forti capacità di ragionamento.
Detto questo, pochi anni fa nessuno si aspettava tali passi da gigante in campo AI, e non é detto che in pochi anni possano evolversi di un altro ordine di grandezza e invalidare l'intero discorso.
io non ho ancora capito una cosa, in facebook ad esempio, cosa stanno programmando quando fb fa le stesse cose da quindici anni? Mi sembrano piccoli ritocchi ma stop
Questa è una domanda cardine. Ti invito a recuperare l'articolo uscito da poco in cui spiegano cosa stanno facendo con l'app Android. Cerca "From zero to 10 million lines of Kotlin" su Google, e vedrai quanto sono fottuti.
@@antirez Ti ringrazio, guardo subito
@@emilie1977 la stessa cosa che fanno nel team di Siri da 10 anni…
Hai raggiuni, sunnu problemi! Amara cu avi di bisognu..
Kernel linux... quali altri ambiti potrebbero essere esclusi?
Embedded, firmware eccetera, ad esempio. Il Machine Learning stesso per ora.
bah, qualsiasi dove c'è un po' di decision-making e dove serve 100% di precisazione che agli umani arriva solo con fatica e sudore. E le LLM? Tu sei umano e devi seguire l'agenda della natura. Il primo punto di questa agenda afferma che: DEVI DIVENTARE FORTE ed EFFICIENTE o una singola parola: autentico. Le LLM possono solo sognare le performance che può dare l'umano. Spese D I S U M A N E per fare una cavolata.
Non vedo molto senso concentrarsi troppo sulle LLM. Come si dice, dimmi con chi vai, e ti dico chi sei. Se farai amicizia con le LLM-sei fottuto. Sarai al loro stesso livello. A quel punto ti sostituirai da solo, perché sei un bravo amico.
Cybersecurity e sviluppo blockchain invece ?
Ciao Salvatore, non sono d'accordo sul fatto che sia la regolamentazione il grosso problema dell'Europa, ma più una questione demografica (siamo mediamente vecchi, impauriti dal futuro e attaccati al passato, poco propensi al cambiamento). Io, da consumatore, mi sento più tranquillo con la regolamentazione Europea
cosi' sei sicuro che la dimensione massima dei cetrioli che ti infilano dietro e' di cm 10?
Ti stimo e sono d'accordo su tutto ma non puoi banalizzare anche tu con sta storia che frontend e backend sono sempre le stesse cose, a volte è vero ma anche no, erano i tempi di frontpage e dreamweaver quando vendevano la storia che chiunque poteva farsi un sito web, poi con wordpress chiunque poteva farsi un sito web, oggi c'è altra roba no-code con ai integrata un po' di saas e chiunque può farsi un sito web, ma dopo 20 anni imho queste frasi restano luoghi comuni e grazie ai tool su alcune cose stiamo più comodi ma restano belle gatte da pelare.
Ci farò un video a parte. Sono d'accordo con te, non sono i settori in sé ma il fatto che troppi hanno competenze superficiali. È questo che è da combattere.
@@antirezcome sconfiggere questa abitudine? Chi ha conoscenze superficiali molte volte non se ne accorge neanche…
ottime osservazioni come sempre, ma io resto della scuola MIMO = merd IN merd OUT o anche SISO = shit IN shit OUT, qualsiasi possa essere la figura project manager o prompt engineer
Similarità antropologica 🐒
Il modo in cui tratti gli argomenti su questo canale e' molto interessante, mi piacerebbe sapere dove lavori e come hai formato tutte le tue conoscenze! Non vorrei invadere la tua privacy pero' ahahah quindi liberissimo di non rispondere ovviamente
Io sto imparando a coltivare l'orto :D
A gennaio
@@albertozanovello7140 Bisogna prepararsi in anticipo!
Drammatica la considerazione sul ritardo in Europa, e sulla iper-regolamentazione (vedi divieto di poter erogate servizi con modelli tipo Llama 3.2 da parte di aziende europee, mentre i cittadini europei per potere utilizzare servizi da modelli simili possono tranquillamente utilizzare servizi erogati fuori UE)
@@ConteMascetti1971 se fossi un complottista penserei che i parlamentari EU sono in parte corrotti. Specialmente considerando che Francia, Italia e Germania erano contrarie all'AI Act... Passato per lo più con voti di paesi più defilati.
@@antirez Non credo sia complottismo, ma solo una grande, grande, immensa ignoranza.
io la vedo così... ognuno si sviluppa la sua ia, e la fa girare su un circuito grossolano ma funzionante quantistico. cosa serve? una sorgente(laser), una bobina di fibra ottica, un psa, un fpga. si programmano questi componenti per fare calcolo quantistico e con 1000 euro ti sei fatto un processore analogico quantistico con uscita digitale. ed in microsecondi ottieni l'addestramento della ia per farci quello che vuoi. senza spendere un caxxo per nessuno. e sarebbe 100K volte più potente e più economico di tutte le schede video del mondo.
stiamo parlando di reti neurali con trilioni di parametri, alla velocità della luce. non male.
Di sicuro l’IA è una dolce droga. Non facilita lo sviluppo delle ossa dei junior e rende pigri i senior.
Sono pazzo
ma, non so onestamente quanto le ai possano sviluppare da sole. magari mi sbaglio, ma al momento piu' una discussione con, ad esempio chatgpt, va avanti e cresce, piu' pare dimenticarsi le cose dette in passato e parte, pare di parlare con una persona molto colta ma con l'alzheimer, inoltre sul codice per ora anche programmi abbastanza piccoli sono errati e passi molto tempo a controllare se va bene, figurati chi di programmazione non capisce nulla. ovviamente se sei un frontend e basta forse rischi, ma quale programmatore fa solo frontend, solo chi lo e' diventato con un corsetto semestrale alla boolean. Bo poi l'ai ha fatto passi da gigante, quindi magari domani esce chatyea potentissimo, ma non penso. Piuttosto credo che i progetti ed i sistemi diventeranno molto piu' complessi, come e' sempre stato all'aumentare dell'automazione
@@filippomariani340 guada il mio video precendente e ti ricrederai.
Sono abbastanza d'accordo e purtroppo c'ho perso il sonno da 1 anno...
Mi sono reso conto di aver buttato troppi anni con il Frontend.
Ho appena lasciato un' azienda in cui facevo solo JavaScript fullstack, ma la codebase era abbastanza complessa, per una startup in cui sto imparando Golang, vedremo...
Riflessioni interessanti, grazie
le imprese non vogliono piu pagare lavoratori, quindi la prima
Eravamo all'università di Palermo nello stesso periodo. Io sono uno sviluppatore della minchia e tu sei diventato Salvatore Sanfilippo. Tanta invidia ❤
Un caro saluto! Ma quale invidia, sono lo stesso cretino di sempre. Grazie per essere passato di qui.
"non ti possono licenziare se sei l'unico che capisce come funziona quella roba là." -> IO
beh mi spiace ma se lo hai scritto su codice, la AI eccome puo' sapere come funziona quella roba che hai scritto. Se il funzionamento è solo nella tua testa, allora è un altro discorso
Ottime notizie allora, lavorando in banca su codebase enormi e scritte di merda sono in una botte di ferro! 😅😅
@@MrMadrepairer hahaha
Sostituiranno tutto e tutti. E ci sarà l'U B I
Concordo, la dimensione del contesto e le nuove librerie sono per ora un limite per l'AI (anche se ci sono AI che già ora gestistono contesti molto grandi.
Il valore umano secondo me rimarrà solo più per usabilità, struttura e ottimizzazione, succederà un po' come ai sarti o sono diventati stilisti o fanno piccoli aggiustamenti su vestiti fatti da altri.
Il lavoro non lo perdi ti danno solo un decimo della paga di prima se vuoi rimanere
Posso definirmi pioniere delle IA.
praticamente seguo il settore ancor prima dei vari boom di aziende implicate in tale sviluppo, da mio parere, "medio" non è specifico, ma "generale".
Ie varie IA si specializzano in diversi settori (prendiamo esempio da medicina e programmazione)
Tuttavia sono solo in maniera generica perche un esperto ad esempio un programmatore javascript.
Probabilmente eccelle molto piu di un IA.
Dove si genera questo problem?
Dal fatto che le IA attuali non conprendo pienamente il contesto quindi non potra ancora specializzarsi in un singola porzione come un programmatore java/git perche dovrebbe rimanere in contatto "considerando" tutto il flusso di lavoro che viene prima di tale specializzazione in modo da essere performante nell applicazione di queste tecnologie come farebbe un umano.
Per battere tali lavori serve AGI quindi ancora ne avremmo per un pò, non abbiamo idea di come svilupparla e gli attuali modelli iniziano a consumare troppa energia.
mah, in realtà tutta la scrittura di codice, review, testing, e deployment è estremamente automatizzabile. Non vedo dove sia il problema sinceramente. Nelle FAANG basta pushare del codice su master e te lo ritrovi in produzione in qualche minuto. Il programmatore medio, che in quel caso scrive solo il codice, non sa nemmeno cosa avviene in tutti quegli step automatizzati. Basta sostituirlo con l'AI, non è che per una FAANG sia poi cosi' difficile.
Eccomi, frontendista con pochi anni d'esperienza, e mi rendo conto anch'io che per quanto mi possa impegnare a lavorare bene potrebbe essere uno dei primi lavori relativamente facili da sostituire. Detto questo può aver senso spostarsi pian piano sul backend (magari con linguaggi come Go o Rust) e approfondire sempre di più i fondamenti della programmazione?
Ciao Salvatore, secondo te quali sono gli ambiti dove un programmatore deve indirizzarsi per non essere soppiantato da una AI, anche in un futuro prossimo?
Per curiosita' ho chiesto proprio a ChatGPT e mi ha consigliato questi ambiti:
- Sicurezza Informatica (Cybersecurity)
- Architettura Software e Sistemi Scalabili
- Cloud Computing e DevOps
- Data Engineering
- Blockchain e Smart Contract
- Edge Computing e IoT Backend.
Poi ha continuato parlando di "leadership" (questo mi ha fatto sorridere). Volevo chiederti cosa ne pensi.
fare quello che la macchina non può fare, sviluppare idee.
L'IA non rimpiazzera mai l uomo. Lo affiancherà
😂😂😂 povero illuso
Io sono pazzo 😂, provo a seguire a volte ma capisco poco
@@doubleAbit haha grazie del tentativo. Ogni tanto qualche video fuori tema apparirà.
Mentore 😊
Penso che il punto sia in realtà un'altro: la potenza di calcolo.
Tra 50 anni, cosa sarà un LLM? E tra un secolo?
A me pare evidente che Zuckerberg abbia fatto probabilmente la sua "sparata", ma una persona con tali disponibilità è così impensabile che possa permettersi l'addestramento di AI con un numero di token da capogiro?
Sicuramente le macchine sostituiranno l'uomo: così mi dice il presente. Abominevole? Forse, ma non sarà colpa dell'ai o forse meglio dire delle macchine. Sarà il loro uso ad essere determinante, esattamente come qualsiasi altro utensile da cucina, che può essere utilissimo o l'arma di un delitto.
Concordo circa il fatto che esistano contesti dove il rimpiazzo è molto più facile. Secondo me abbiamo ancora un po di tempo, ma credo che tra 10 anni il mercato sarà molto diverso. Oggi come oggi, non consiglierei ad un ventenne di puntare sulla programmazione. Ottima palestra per la mente, ma percorso molto tortuoso per la costruzione di una carriera.
Io glielo consiglierei, ma a patto gli piaccia e ne abbia passione, non solo per trovare lavoro.
Siamo cucinati 😮
Grande!!!
Sostituiranno al 99%
Antirez, a me basta che cancellano gli iPaaS, sostituendo il No-Code con l'AI-Code...diciamo che sto contribuendo :D, gli iPaaS hanno fatto danni mostruosi in giro.
Se non avessimo problemi di potenza di calcolo, costi energetici e di spazio sul disco penso a lungo andare saremmo sostituiti tutti.
Ad oggi ancora è difficile, il context è limitato per l’AI e per adesso la sostituzione la vedo ancora lontana.
Se togliessimo i limiti sopra penso potremmo starcene tutti a casa 😂
Da vedere se riusciremo a distruggere quel muro e se i dati presenti sul pianeta siano sufficienti per un addestramento che possa svolgere ogni singola funzione.
Anche questo è un problema, che garanzia abbiamo che una volta forniti tutti i dati possibili immaginabili l’AI sia effettivamente perfetta?
Con 5 trilioni di parametri siamo sicuri che si arriverebbe alla perfezione? Non so quali sono i limiti dell’AI oggi, giá dare i dati di buona qualitá non è così facile.
Anche a dare miliardi di esempi di software se sono stati fatti da noi non abbiamo nessuna garanzia che fossero stati fatti bene.
A quel punto tutto dipenderebbe dalla nostra capacitá di fornire i migliori esempi possibili ma non è così scontato
non ho capito il rapporto tra il capitalismo ed i voti. Se l'Europa e' finita in questo buco nero di regulation e tasse draconiane e ostilità alla innovazione non sembra imputabile ad un eccesso di capitalismo
Volevo dire "la democrazia funziona davvero".
Peraltro non c'è alcun modo di correggere perché TH-cam Editor ti fa solo mettere link ad altri video e cose così, non c'è modo di mettere una scritta di "errata". Dovrei rifare l'upload ed è un casino, l'ho scritto in descrizione.
@@antirez understood, thanks
Io ritengo che il problema principale delle IA sia legato al fattore fake news, privacy eccetera, non la perdita di posti di lavoro. Per supportare un'industria simile serviranno comunque gli stronzi che vanno nei datacenter a pulire, ad accendere le macchine, a montarle eccetera, cosiccome gli stronzi che lavorano nel settore della produzione energetica e vanno a pulire i pannelli solari e a sventolare le batterie che altrimenti si surriscaldano. Inoltre, è sempre successo così per ogni tecnologia che ne sorpassa un'altra: quando l'automobile è diventata di uso comune gli stallieri avranno certo preso una stangata, ma con l'automobile si sono dovute costruire strade per farle circolare, raffinerie per produrre la benzina eccetera. Da parte mia posso solo che essere contento che la marmaglia verrà lasciata a casa per via dell'IA: per quanto i miei colleghi mi piacciano, siano brave persone e mi facilitino il lavoro solo per il fatto di esserci, perdere ore e ore a fixare le loro cagate e a spiegare concetti che dovrebbero conoscere mi fa venire il sangue marcio, mi prosciuga molto di più che sbattere la testa otto ore al giorno per capire come ottimizzare una procedura di produzione massiva di file e mi fa passare la voglia di programmare anche per i cazzi miei. È una visione tremendamente egoista del problema però oh, non ci posso fare niente