Professor Saudino ci tenevo tanto a ringraziarla per i suoi video e per mettere a disposizione di tutti in maniera così generosa e spontanea il suo immenso sapere attraverso i social. Grazie all’ascolto metodico dei suoi video qui su TH-cam ho ottenuto proprio ieri un ‘glorioso’ 30 all’esame universitario di Storia della Filosofia. Grazie Prof. 🙏🏻Spero un giorno di poterla ringraziare di persona durante uno dei suoi eventi in giro per l’Italia!
@@MatteoSaudino Gentile Sig. Saudino mi piacerebbe sapere se per lei la satira è esercizio della nostra libertà oppure è giusto che venga censurata quando si prende gioco delle religioni. Glielo chiedo anche perché dopo l'assassinio di Samuel Paty ho cercato dei caricaturisti italiani che fossero disposti a caricature di Gesù ma è stato come fare un buco nell'acqua.... Grazie. Paolo Raimondi.
Caro prof, sarebbe fantastico se pensasse anche ad una serie dove ci parla dei grandi poeti e scrittori, credo che una sua lezione su Bulgakov o Flaubert potrebbe essere una vera e propria opera d arte
Chi dice che le coincidenze non esistono...Locke è stato uno degli autori trattati nella mia tesi di laurea a febbraio,dal titolo,manco a farlo apposta, “il concetto di tolleranza in Locke,Voltaire e Montesquieu”😍👨🏼🎓Grande come sempre prof!
Il pensiero di Locke fa veramente luce sulla questione e le sue parole sono validissime ancora oggi. Il concordato purtroppo ci espone spesso ai rischi menzionati nel minuto 10:28
Mi interrogo da tempo sul rapporto religioni e legge. Il pensiero di Locke è condivisibile ma incompleto(o almeno io l’ho sempre trovato così) La gran parte dei testi sacri (Bibbia e Corano su tutti) contengono un’infinità di asserzioni che vanno contro la nostra costituzione e le nostre leggi, eppure gli accettiamo. Gli accettiamo chiedendo che i credenti non seguano (o non alla lettera, per lo meno) quei passi. Ho sempre trovato questo molto ipocrita, per la società moderna il credente “accettabile” è quello che segue solo gli insegnamenti religiosi al passo coi tempi e fa finta di non vedere gli altri. Però i testi sacri sempre quelli sono.
Locke dal punto di vista religioso può essere definito un “pre deista”:per lui il conflitto non deve esistere in realtà...credendo in un Essere reggitore del mondo che però non interviene nella contingenza,le leggi non sono influenzate dalla religione di uno stato,proprio per questo nella quarta lettera sulla tolleranza (si,ne ha scritta più di una)vede la tolleranza come uno strumento per bilanciare le diverse fedi religiose PURCHÉ NON INTACCHINO LE LEGGI di una comunità particolare...per questo fa l’esempio dei “papisti” in Inghilterra.Ora,questo è come la pensa Locke,ma spero ti possa interessare ciò che ho scritto.
“Molto criticabile dal punto di vista filosofico, l’intolleranza è una virtù nella vita delle nazioni” (G. Le Bon). Già Platone aveva sostenuto che due Idee opposte non possono mai trovarsi insieme nello stesso luogo e nello stesso tempo, e questo per il “principio di non contraddizione” (da qui il senso filosofico degli scontri etnici in giro per il mondo). Una tolleranza totale può essere applicata solo da un sistema che intende morire sull’altare dell’astrazione, e infatti non esiste da nessuna parte. All’interno del nostro millennio, quando all'inizio il centro era nell’ordine spirituale, quello politico-sociale, del tutto secondario, poteva anche svilupparsi secondo una molteplicità interpretativa, ma nel momento in cui era il centro stesso che veniva attaccato con interpretazioni non conformi all’ortodossia, i tribunali dell’Inquisizione iniziavano ovviamente la loro opera. Allora il centro di gravità di tutto, quindi anche di ogni singolo individuo, era la spiritualità (la fede) e non la semplice politica o, peggio, l’economia; ed essendo questa spiritualità formidabile, il suo rappresentante storico, il sacerdote, poteva disporre di un potere altrettanto formidabile. Ma nel sistema borghese (laico) che da Locke in poi si andava preparando, è l’economia fondata sul massimo profitto il centro totale e totalizzante dell’esistenza collettiva, e non la spiritualità. Da qui l’odierna retorica del borghese sulla “tolleranza” verso quel problema religioso da lui subito rimosso e relegato alla semplice discrezione del privato e singolo individuo. Ma tutta questa “tolleranza religiosa” promossa del sistema borghese, si staglia sullo sfondo DELLA PIU' TOTALE INTOLLERANZA per ogni forma di economia alternativa a quella liberale del “libero mercato” estesa, ovviamente, alla stessa “democrazia” parlamentare che ne è l’indispensabile STRUMENTO politico.
Domanda: premesso che non sono una persona religiosa. Non è un po' troppo facile dire che lo Stato tollera la religione solamente in base al fatto che è consentita la libertà religiosa? La metto in altri termini, così magari mi spiego meglio. Che me ne faccio del fatto di poter scegliere il mio culto, frequentare il relativo luogo di culto, seguire una dottrina eccetera se però vengo mal visto dalla società per questo? Perchè lo Stato non interviene anche in questo senso? A me pare come un lanciare il sasso e nascondere la mano. Perchè la libertà non è tale se poi alla fine si paga un prezzo. Delle due l'una. O la rendiamo veramente tale o smettiamo di definirla tale in quanto di fatto non lo è.
Tra l’altro Locke era amico personale di Lord Ashley,esponente dell’ala più progressista del partito Whig...quindi boh,certamente non era comunista, ma certamente osteggiava i più conservatori:prova ne è il fatto che più di una spia Tory,nel periodo olandese,cercò di farlo fuori (da qui il basso profilo che Locke tiene in quel periodo)...in breve,commento abbastanza casuale.
@@MatteoSaudino prof, io la stimo e lo dico sul serio, ma non mi faccia le prediche...io sono libero di essere "anti comunista " e di frequentare il suo canale che apprezzo molto e segnalo i suoi video ( anche quelli più' "comunisti" ) ai miei figli ( i quali peraltro , giustamente perche' hanno 18 e 21 anni si definiscono ...comunisti) ...pero' dai! c'abbuiamo una certa eta' , non me la si può' ancora menare col 'sol dall'avvenire'. ...riprendo guazzanti e chiudo "e' facile fare i comunisti in una società' democratica, provi un po' a fare il democratico in nord corea o in Cina......" arrivederci prof. continuo a stimarla
@@ricardinhoc.5540 quindi...certamente non era comunista. Il pensiero liberale , la democrazia e la tolleranza hanno poco a che fare col comunismo, poi potete continuare , cristianamente , a sognare i "paradisi" comunisti che , come il paradiso cristiano, non esistono
@@gasparucciox9706 prima cosa, non sono cristiano,secondo non ho mai detto di essere comunista,terzo stavo semplicemente precisando la posizione politica di Locke,volendo mettere in risalto il fatto che non è del tutto corretto anche solo opporlo a una idea politica formatasi dopo di lui:cosa avrebbe pensato Locke del comunismo?Sarebbe stato interessante chiederglielo,probabilmente sarebbe stato critico nelle forme o anche nella sostanza,chi può saperlo...quarta cosa,Lei ha tutto il diritto,ovviamente,a pensarla come vuole (anche perché Locke direbbe che sarebbe inutile convincerLa a forza del contrario) ma cosa io sogni non è affar Suo.Il mio definire il Suo precedente commento “abbastanza casuale”era dovuto al fatto che era formulato come una frase fatta,senza possibilità di dibattito e senza,e sarebbe interessante ai fini del dibattito,una giustificazione teorica.Tutto questo non è e non vuole essere ne una predica,ne una critica nei Suoi confronti, ma dato che mi ha risposto ci tenevo a precisare.Buona giornata a Lei
Professore dalla Live con Mortebianca sull'anarchia ho scoperto la mia identità politica grazie
Professor Saudino ci tenevo tanto a ringraziarla per i suoi video e per mettere a disposizione di tutti in maniera così generosa e spontanea il suo immenso sapere attraverso i social. Grazie all’ascolto metodico dei suoi video qui su TH-cam ho ottenuto proprio ieri un ‘glorioso’ 30 all’esame universitario di Storia della Filosofia. Grazie Prof. 🙏🏻Spero un giorno di poterla ringraziare di persona durante uno dei suoi eventi in giro per l’Italia!
Spero di incontrarti
@@MatteoSaudino Gentile Sig. Saudino mi piacerebbe sapere se per lei la satira è esercizio della nostra libertà oppure è giusto che venga censurata quando si prende gioco delle religioni. Glielo chiedo anche perché dopo l'assassinio di Samuel Paty ho cercato dei caricaturisti italiani che fossero disposti a caricature di Gesù ma è stato come fare un buco nell'acqua....
Grazie. Paolo Raimondi.
Salve prof! Come le dici bene,non deve mai mancare la sua voce,la sua parola. Auguro ogni bene a voi
Sottoscrivo in toto le riflessioni che hai fatto su questa lettera, grazie per la spiegazione 🙂
Buongiorno prof , sentirla è sempre una buona buona attività, in questi giorni pre/ vacanzieri.
Caro prof, sarebbe fantastico se pensasse anche ad una serie dove ci parla dei grandi poeti e scrittori, credo che una sua lezione su Bulgakov o Flaubert potrebbe essere una vera e propria opera d arte
Chi dice che le coincidenze non esistono...Locke è stato uno degli autori trattati nella mia tesi di laurea a febbraio,dal titolo,manco a farlo apposta, “il concetto di tolleranza in Locke,Voltaire e Montesquieu”😍👨🏼🎓Grande come sempre prof!
Il pensiero di Locke fa veramente luce sulla questione e le sue parole sono validissime ancora oggi. Il concordato purtroppo ci espone spesso ai rischi menzionati nel minuto 10:28
A me è sembrato di vivere in una teocrazia. Speriamo nel futuro.
Professore può fare dei video riguardanti l’emancipazione della donna dell’800
Mi interrogo da tempo sul rapporto religioni e legge.
Il pensiero di Locke è condivisibile ma incompleto(o almeno io l’ho sempre trovato così)
La gran parte dei testi sacri (Bibbia e Corano su tutti) contengono un’infinità di asserzioni che vanno contro la nostra costituzione e le nostre leggi, eppure gli accettiamo.
Gli accettiamo chiedendo che i credenti non seguano (o non alla lettera, per lo meno) quei passi.
Ho sempre trovato questo molto ipocrita, per la società moderna il credente “accettabile” è quello che segue solo gli insegnamenti religiosi al passo coi tempi e fa finta di non vedere gli altri.
Però i testi sacri sempre quelli sono.
Locke dal punto di vista religioso può essere definito un “pre deista”:per lui il conflitto non deve esistere in realtà...credendo in un Essere reggitore del mondo che però non interviene nella contingenza,le leggi non sono influenzate dalla religione di uno stato,proprio per questo nella quarta lettera sulla tolleranza (si,ne ha scritta più di una)vede la tolleranza come uno strumento per bilanciare le diverse fedi religiose PURCHÉ NON INTACCHINO LE LEGGI di una comunità particolare...per questo fa l’esempio dei “papisti” in Inghilterra.Ora,questo è come la pensa Locke,ma spero ti possa interessare ciò che ho scritto.
“Molto criticabile dal punto di vista filosofico, l’intolleranza è una virtù nella vita delle nazioni” (G. Le Bon). Già Platone aveva sostenuto che due Idee opposte non possono mai trovarsi insieme nello stesso luogo e nello stesso tempo, e questo per il “principio di non contraddizione” (da qui il senso filosofico degli scontri etnici in giro per il mondo).
Una tolleranza totale può essere applicata solo da un sistema che intende morire sull’altare dell’astrazione, e infatti non esiste da nessuna parte. All’interno del nostro millennio, quando all'inizio il centro era nell’ordine spirituale, quello politico-sociale, del tutto secondario, poteva anche svilupparsi secondo una molteplicità interpretativa, ma nel momento in cui era il centro stesso che veniva attaccato con interpretazioni non conformi all’ortodossia, i tribunali dell’Inquisizione iniziavano ovviamente la loro opera. Allora il centro di gravità di tutto, quindi anche di ogni singolo individuo, era la spiritualità (la fede) e non la semplice politica o, peggio, l’economia; ed essendo questa spiritualità formidabile, il suo rappresentante storico, il sacerdote, poteva disporre di un potere altrettanto formidabile. Ma nel sistema borghese (laico) che da Locke in poi si andava preparando, è l’economia fondata sul massimo profitto il centro totale e totalizzante dell’esistenza collettiva, e non la spiritualità. Da qui l’odierna retorica del borghese sulla “tolleranza” verso quel problema religioso da lui subito rimosso e relegato alla semplice discrezione del privato e singolo individuo.
Ma tutta questa “tolleranza religiosa” promossa del sistema borghese, si staglia sullo sfondo DELLA PIU' TOTALE INTOLLERANZA per ogni forma di economia alternativa a quella liberale del “libero mercato” estesa, ovviamente, alla stessa “democrazia” parlamentare che ne è l’indispensabile STRUMENTO politico.
Professore, avete mai pensato di fare una lezione su Jonathan Edwards?
Non ancora
Domanda: premesso che non sono una persona religiosa. Non è un po' troppo facile dire che lo Stato tollera la religione solamente in base al fatto che è consentita la libertà religiosa? La metto in altri termini, così magari mi spiego meglio. Che me ne faccio del fatto di poter scegliere il mio culto, frequentare il relativo luogo di culto, seguire una dottrina eccetera se però vengo mal visto dalla società per questo? Perchè lo Stato non interviene anche in questo senso? A me pare come un lanciare il sasso e nascondere la mano. Perchè la libertà non è tale se poi alla fine si paga un prezzo. Delle due l'una. O la rendiamo veramente tale o smettiamo di definirla tale in quanto di fatto non lo è.
pensiero modernissimo che anticipa l illuminismo francese
Nonostante ció io sono stato battezzato quando la volontá ancora non la avevo, che palle
Opera preziosa ✨
Locke attualissimo....abbiamo le risposte dal passato per migliorarci e non le utilizziamo...desolante
il pensiero di Locke , il contrario del comunismo
Che riflessione pertinente
Esistono molte pagine anticomuniste iscriviti
Tra l’altro Locke era amico personale di Lord Ashley,esponente dell’ala più progressista del partito Whig...quindi boh,certamente non era comunista, ma certamente osteggiava i più conservatori:prova ne è il fatto che più di una spia Tory,nel periodo olandese,cercò di farlo fuori (da qui il basso profilo che Locke tiene in quel periodo)...in breve,commento abbastanza casuale.
@@MatteoSaudino prof, io la stimo e lo dico sul serio, ma non mi faccia le prediche...io sono libero di essere "anti comunista " e di frequentare il suo canale che apprezzo molto e segnalo i suoi video ( anche quelli più' "comunisti" ) ai miei figli ( i quali peraltro , giustamente perche' hanno 18 e 21 anni si definiscono ...comunisti) ...pero' dai! c'abbuiamo una certa eta' , non me la si può' ancora menare col 'sol dall'avvenire'. ...riprendo guazzanti e chiudo "e' facile fare i comunisti in una società' democratica, provi un po' a fare il democratico in nord corea o in Cina......" arrivederci prof. continuo a stimarla
@@ricardinhoc.5540 quindi...certamente non era comunista. Il pensiero liberale , la democrazia e la tolleranza hanno poco a che fare col comunismo, poi potete continuare , cristianamente , a sognare i "paradisi" comunisti che , come il paradiso cristiano, non esistono
@@gasparucciox9706 prima cosa, non sono cristiano,secondo non ho mai detto di essere comunista,terzo stavo semplicemente precisando la posizione politica di Locke,volendo mettere in risalto il fatto che non è del tutto corretto anche solo opporlo a una idea politica formatasi dopo di lui:cosa avrebbe pensato Locke del comunismo?Sarebbe stato interessante chiederglielo,probabilmente sarebbe stato critico nelle forme o anche nella sostanza,chi può saperlo...quarta cosa,Lei ha tutto il diritto,ovviamente,a pensarla come vuole (anche perché Locke direbbe che sarebbe inutile convincerLa a forza del contrario) ma cosa io sogni non è affar Suo.Il mio definire il Suo precedente commento “abbastanza casuale”era dovuto al fatto che era formulato come una frase fatta,senza possibilità di dibattito e senza,e sarebbe interessante ai fini del dibattito,una giustificazione teorica.Tutto questo non è e non vuole essere ne una predica,ne una critica nei Suoi confronti, ma dato che mi ha risposto ci tenevo a precisare.Buona giornata a Lei