L' Arminuta - intervista a Giuseppe Bonito e Alfredo Betrò

'L’Arminuta' è il nuovo lungometraggio, diretto da Giuseppe Bonito, tratto dall’omonimo romanzo di Donatella di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello nel 2017: è una profonda esplorazione delle divergenze tra classi sociali italiane negli anni ’70 vissuta attraverso l’esperienza di una ragazzina senza nome, l’arminuta appunto. Alla protagonista tredicenne, interpretata dalla splendida esordiente Sofia Fiore, viene attribuito l’epiteto di “ritornata”: un termine che, oltre al riferimento allo spostamento familiare dalla famiglia di “adozione” a quella originaria, ha anche il significato di un risveglio.
In concorso alla 16esima Festa del Cinema di Roma, 'L’Arminuta' è una pellicola notevolissima che spinge la realtà cinematografica italiana su alti livelli, grazie ad un’ottima caratterizzazione dei personaggi - poichè il racconto passa attraverso la loro azione - motori della storia in tutto e per tutto grazie all’eccezionale cast tra cui spiccano - oltre alla esordiente Sofia Fiore - Fabrizio Ferracane, Elena Lietti e Vanessa Scalera; ma anche ad una fotografia fortemente espressiva realizzata da Alfredo Betrò, diplomato al CSC, che sfrutta i colori primari per differenziare gli ambienti: la protagonista indossa sempre abiti di colori sgargianti e luminosi, mentre tutti i membri della sua nuova famiglia indossano vestiti scuri, quasi a manifestare una rigidità che oltre ad essere di costume si ripercuote anche sui comportamenti e gli atteggiamenti. Questo impianto simbolico, dalle separazioni di contenuto ai diversi stacchi ed atmosfere cromatiche, è costruito in modo semplice e intenso.
Qui l' esclusiva l'intervista completa al regista Giuseppe Bonito e al Direttore della Fotografia Alfredo Betrò, per la prima volta insieme.
Intervista di Monica Bernardi
Realizzazione Stefano Landini e Fabio Rosi
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