Non vedo più la matematica fatta da aritmetica analisi geometria fisica statistica probabilità ecc.. ma da anelli , spazi vettoriali, varietà, sigme algebre, ecc...( Autodidatta)
Sono un autodidatta anche io, in particolare uno studente del quarto anno di un liceo scientifico. Non sono d'accordo sulla tua critica all'astrazione, e ti spiego perchè. L'astrazione è fondamentale in matematica a mio parere perchè ci permette di capire quali sono le caratteristiche più importanti di ciò che stiamo studiando e di conseguenza ci fornisce il modo giusto di pensare questi concetti. Per esempio, uno che studia analisi 1 potrebbe pensare che per definire gli aperti serve una norma, ma poi si accorge studiando la teoria degli spazi metrici che ciò non è necessario, e che basta avere una nozione di distanza, poi magari fa topologia e scopre che gli aperti possono essere visti ancora più "dall'alto" (l'astrazione fa proprio questo! Ci permette di vedere tutto "dall'alto", e dunque di generalizzare risultati, e dunque di capire bene anche il problema concreto da cui siamo partiti). L'algebra lineare, e quindi lo studio degli spazi vettoriali e delle funzioni lineari, è una delle materie più importanti che uno studia alla triennale, perchè appare ovunque in matematica. Se ci pensi il calcolo differenziale non è altro che approssimare una funzione localmente con una funzione affine per capire meglio le sue proprietà (e quindi questo presuppone che noi abbiamo una conoscenza sufficientemente buona delle funzioni affini, e dunque delle funzioni lineari). I vari corsi/testi di algebra lineare non riescono a mostrare quanto importante è questa materia perchè ancora non hanno gli strumenti per costruire degli spazi "interessanti" (tipo gli spazi L^p), e quindi a volte i concetti studiati sembrano cose a caso. Poi scusa le sigma algebre, che hai criticato, hanno uno scopo molto pratico: in teoria della misura sono fondamentali le funzioni numerabilmente additive, ma per esserlo devono essere definite su un insieme chiuso rispetto all'unione numerabile (sennò come le definisci?). Inoltre tale insieme deve essere chiuso rispetto ai complementari perchè in probabilità vogliamo avere P(E^c) = 1 - P(E) per ogni evento E, ma quindi anche E^c deve essere un evento. Potrei continuare all'infinito.
Lettere è un corso di laurea molto interessante che ci permette di studiare a fondo alcuni dei più grandi autori del passato e del presente, ma perchè "abbasso matematica"? La matematica è una materia fantastica, che ci permette di studiare, di capire la realtà in modo estremamente preciso e di migliorare le nostre vite e inoltre, per chi come me preferisce studiare le cose più "astratte" e non è necessariamente attratto dalle applicazioni alla realtà, esiste la matematica pura: lo studio di un mondo bellissimo composto da oggetti astratti che interagiscono tra loro in modi straordinari e che noi non riusciamo ancora a capire (E' soprendente il fatto che noi abbiamo definito queste strutture ma non riusciamo sempre a capirle del tutto, riesco in un certo senso a sfuggirci). E la maggior parte dei letterati che conosco non disprezzano la matematica, anzi, grazie alla loro cultura (in realtà è sufficiente aver studiato Lucrezio eheh) sono capaci di capire la sua importanza e la sua bellezza.
Viva la matematica! A Pisa poi, centro di eccellenza mondiale. Augurissimi a tutti gli studenti di matematica
Ma è la sagra della R moscia?
Non vedo più la matematica fatta da aritmetica analisi geometria fisica statistica probabilità ecc.. ma da anelli , spazi vettoriali, varietà, sigme algebre, ecc...( Autodidatta)
Sono un autodidatta anche io, in particolare uno studente del quarto anno di un liceo scientifico. Non sono d'accordo sulla tua critica all'astrazione, e ti spiego perchè. L'astrazione è fondamentale in matematica a mio parere perchè ci permette di capire quali sono le caratteristiche più importanti di ciò che stiamo studiando e di conseguenza ci fornisce il modo giusto di pensare questi concetti. Per esempio, uno che studia analisi 1 potrebbe pensare che per definire gli aperti serve una norma, ma poi si accorge studiando la teoria degli spazi metrici che ciò non è necessario, e che basta avere una nozione di distanza, poi magari fa topologia e scopre che gli aperti possono essere visti ancora più "dall'alto" (l'astrazione fa proprio questo! Ci permette di vedere tutto "dall'alto", e dunque di generalizzare risultati, e dunque di capire bene anche il problema concreto da cui siamo partiti). L'algebra lineare, e quindi lo studio degli spazi vettoriali e delle funzioni lineari, è una delle materie più importanti che uno studia alla triennale, perchè appare ovunque in matematica. Se ci pensi il calcolo differenziale non è altro che approssimare una funzione localmente con una funzione affine per capire meglio le sue proprietà (e quindi questo presuppone che noi abbiamo una conoscenza sufficientemente buona delle funzioni affini, e dunque delle funzioni lineari). I vari corsi/testi di algebra lineare non riescono a mostrare quanto importante è questa materia perchè ancora non hanno gli strumenti per costruire degli spazi "interessanti" (tipo gli spazi L^p), e quindi a volte i concetti studiati sembrano cose a caso. Poi scusa le sigma algebre, che hai criticato, hanno uno scopo molto pratico: in teoria della misura sono fondamentali le funzioni numerabilmente additive, ma per esserlo devono essere definite su un insieme chiuso rispetto all'unione numerabile (sennò come le definisci?). Inoltre tale insieme deve essere chiuso rispetto ai complementari perchè in probabilità vogliamo avere P(E^c) = 1 - P(E) per ogni evento E, ma quindi anche E^c deve essere un evento. Potrei continuare all'infinito.
@@rickdoesmath3945Ciao! Adesso frequenti l'università?
None voleeeee
Musica molto "mistica"
Per carità, abbasso la matematica viva Lettere!!!
Lettere è un corso di laurea molto interessante che ci permette di studiare a fondo alcuni dei più grandi autori del passato e del presente, ma perchè "abbasso matematica"? La matematica è una materia fantastica, che ci permette di studiare, di capire la realtà in modo estremamente preciso e di migliorare le nostre vite e inoltre, per chi come me preferisce studiare le cose più "astratte" e non è necessariamente attratto dalle applicazioni alla realtà, esiste la matematica pura: lo studio di un mondo bellissimo composto da oggetti astratti che interagiscono tra loro in modi straordinari e che noi non riusciamo ancora a capire (E' soprendente il fatto che noi abbiamo definito queste strutture ma non riusciamo sempre a capirle del tutto, riesco in un certo senso a sfuggirci). E la maggior parte dei letterati che conosco non disprezzano la matematica, anzi, grazie alla loro cultura (in realtà è sufficiente aver studiato Lucrezio eheh) sono capaci di capire la sua importanza e la sua bellezza.
Lettere non serve ad una mazza