COERENZA EMOTIVA, i TRE CERVELLI. Siamo VIBRAZIONE
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- เผยแพร่เมื่อ 25 ส.ค. 2024
- Siamo sempre in lotta tra razionalità, sentimento e istinto. Abbiamo un sistema nervoso complessissimo, che ci fa dire cose in cui crediamo e che crollano un secondo dopo. Dobbiamo lottare tra ragione e sentimento e chi ne fa il prezzo siamo noi e il nostro corpo.
In questo video ti parlo della COERENZA EMOTIVA e perchè è la salvezza a questa continua scissione che viviamo dentro di noi.
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BENISSIMO BRAVO PROFONDO SENSIBILE
Dovessi scegliere un psicoterapeuta , lei ha un modo e il tono che mi arriva , pulito, sereno . Ecco le farò il più bell complimento dicendo che mi fido.
Buongiorno dottore..risuono con cio che ha detto..osservo pero che in me la parte emotiva è molto sbilanciata...è connaturata alle mie cellule..pratico come ha detto lei la meditazione ,il rallentamento ma mi accorgo che è un eterna lotta perché trasfomo tutto in preoccupazione...razionalmente capisco le cose ma poi è l emotivo che vince e cosi si vive male...grazie dottore
Dobbiamo parlare con il linguaggio emotivo, cioè del corpo, se no sapremo perché si sta male ma staremo male comunque
Quando ascolto i tuoi video la noia mi passa . Grazie mille 🤩
Sono dipendente dai tuoi video...forse perché mi fanno bene? Grazie infinite per il tempo che ci dedichi.
Grazie a te per la follia di seguirmi!!!
Grazie ❤
grazie a te!
La cosa più dolorosa è sempre scegliere razionalmente (e forzatamente) una strada diversa da quella dettata dal tuo istinto. Per esempio, smettere di elemosinare amore. Dopo molti tradimenti da parte di mio marito, uno psicoterapeuta mi ha "intimato" di smetterla di corrergli dietro per riportarlo a casa...la ragione ha capito che quella è la strada giusta, ma l istinto ha bisogno di altro..... quindi dolore a volontà...
Sempre molto utile.
Grazie!
Grazie molto interessante
grazie a te!
È sempre molto interessante ascoltarti. Grazie infinite.
Grazie!
Spesso si dice "medico cura te stesso, ma quale medico è più bravo se non colui che già lo ha fatto ?Mi congratulo con lei (a proposito di coerenza), la trovo molto preparato professionalmente e praticamente. Seguo tutti i suoi video., dove mi riconosco perfettamente. Grazie.
Grazie a lei!
Grazie!
Grazieeee ❤
A te!
❤grazie
❤
🌹🙏
Sei fantastico!Sempre da imparare 💐Altri che noioso!!Io vorrei avere la capacità di memorizzare tutto ciò che dici!!Ogni volta dico:questo mi devo ricordare!!Ma come faccio??😂😂😅Grazie!Ancora!!!
Sei troppo gentile! Ma non sono cose che vanno ricordate con la testa...se le senti poi sono li, non devono essere nozioni, ma "valori " interni...un passo alla volta..e tanta tanta autoironia e leggerezza
Hai perfettamente ragione.E il mio desiderio di agire in modo adeguato 🙂Vorrei fare tesoro e tirare fuori al momento del bisogno.Ci proverò la leggerezza 😅😘
Le ho scritto una mail ma non mi ha mai risposto.....mi piacerebbe capire se può aiutarmi e venire da lei. Bellissimi video di semplicità per niente noiosi ❤
Le chiedo scusa, potrebbe scrivermi ancora a goffredobordese@gmail.com per favore? non trovo la sua mail...grazie
Buona sera dottore
A lei! Tolga il dottore
Io la migdala l'ho studiata in psicoterapia cognitivo comportamentale attacco paralisi o fuga e mi diceva la psicologa che questa piccola ghiandola e condizionata da quello che abbiamo vissuto da bambini,dalla società, geneticamente ,ed è per questo che scatta l'ansia perché io quando ero piccola ho vissuto con un papà severo quindi in un ambiente malsano ora come succede qualcosa lei si attiva con l' ansia o attraverso i pensieri che mi faccio che poi nn risultato veritieri
Mi sta conoscendo dottore sono lucia da Lecce ❤
Scusa non vedevo il nome! 🙏
31:55 L'assioma di Maria di cui parlò Jung rappresenta un passaggio di stato che dai quattro elementi del caos conduce all'ordo del filius philosophorum.
Non so fino a che punto mi segui, l'ho già specificato altrove, mal che vada mi ripeto: Maria, la Vergine Maria è la Natura, quella che nel politeismo era chiamata Grande Madre, e che successivamente è diventata lo Spirito Santo.
I pitagorici raffiguravano questo processo con la Tetraktys. Un processo che come suggerisce la Tradizione è sempre lo stesso indipendentemente dalle chiavi interpretative. In geometria l'uno rappresenta il punto (il regno minerale), il due rappresenta la linea (il regno vegetale), il tre rappresenta la superficie (il regno animale), il Quattro il tetraedro, la prima forma tridimensionale (il regno umano).
I diversi regni vanno considerati in termini di stadi e facoltà coscienziali, anche questo ho già detto. Al regno umano corrisponde ciò che chiamiamo metaconsapevolezza o consapevolezza di fondo.
Faccio un passo indietro per chiarire cosa sia la Tradizione: la parola Tradizione deriva da tradere (trasmettere) e sta ad indicare, dal punto di vista strettamente esoterico, una sapienza di origine sovrumana che viene trasmessa attraverso il tempo e la storia, nulla dunque di ciò che è puramente umano può, a pieno diritto, venir definito tradizionale.
Ci si potrebbe quindi chiedere: ma da dove proviene allora? Dal cosiddetto quinto Regno di natura, quello verso cui l'umanità è diretta. Alcuni lo chiamano Shamballa, altri il regno dei maestri ascesi, della fratellanza bianca universale, e chissà cos'altro. Anche qui, purtroppo, le definizioni si sprecano, forse sarà perché sto invecchiando ma io preferisco essere pratica e pragmatica, di parole buttate al vento nel corso dei secoli nei secoli ne abbiamo avute parecchie, e con questo mi riferisco a tutto ciò che è antitradizionale o ancor peggio controtradizionale.
«Casina è quasi pronta amore mio, resisti che tu sei già qui e sei nei nostri cuori, ti amiamo!».
Ma non lo vedo questo quinto Regno! Sei un bel rompic......... scusa volevo dire un miscredente! Il fatto che tu, al momento, non lo veda, non lo percepisca, non significa che non esiste.
«Ci sono dei mondi che ancora non conosciamo incastrati nel presente?
Si, esistono già, siamo noi che dobbiamo "muoverli"... per riuscirci bisogna crederci e non mollare mai».
Il quattro è un numero sacro perché è nel quarto regno che si realizza la congiunzione, l'unione. Non nel terzo che è quello emotivo/astrale.. lì è dove facciamo le pulizie, dove rilasciamo tutte le zavorre che ci appesantiscono e che ci impediscono di "ascendere", è il regno di tutta quella bella gente, i tanti piccoli io, che soggiorna all "life" long all'Hotel California.. quello in cui siamo tutti "(falsi) prigionieri dei nostri device", quello della gente morta, dei ciechi... È soltanto un ponte o una pista di decollo se vogliamo, un regno di transizione, la coerenza ci permette di passare al successivo ed è tempo di traslocare se vogliamo uscire dalla situazione in cui ci troviamo.
Veniamo dunque al quarto, quello della metaconsapevolezza o consapevolezza di fondo. Abbiamo anteposto il prefisso meta perché siamo convinti che quella del piano di sotto sia consapevolezza.. quando col senno di poi ci si rende conto che erano gradi diversi di trance e di ipnosi..
Per comprendere meglio potrebbe essere utile uno studio per così dire "riepilogativo", pan per i tuoi denti, intitolato "Investigating the Phenomenological Matrix of Mindfulness-related Practices from a Neurocognitive Perspective". Lo puoi trovare in inglese su PubMed, in sostanza rappresenta graficamente in una Matrice 3D i vari stati/livelli meditativi, cosa che aiuta ad avere un colpo d'occhio più lucido e chiaro.
Al di là dei nomi, proviamo a capire di cosa parliamo: potremmo dire che la (meta)consapevolezza si trova alla base dell'attenzione focalizzata, nel senso che si colloca ancora più indietro, più in profondità, più in alto a seconda di come la vogliamo vedere. Quel che conta è che è ciò che ci consente di ampliare la visuale e di percepire i punti di contatto tra la realtà interiore e quella esteriore, le cosiddette sincronicità.
La consapevolezza di fondo è ciò che rimane (il famoso neti neti) quando giungiamo all'apice della contemplazione ovvero uno stato di pura presenza, di "vuoto", di totale assenza sia di oggetti che di soggetti, un "luogo" di pace in cui tutto esiste in potenza, il flusso di pensieri si "interrompe", cessa completamente.
È così che avviene il parto della natura di cui parlava Hermann Hesse in Demian... Non sei morto, finalmente sei vivo... Hai (ri)dato alla luce la tua pura essenza.
Per farlo è indispensabile "dereificare". In che modo aumenta questa capacità? In linea generale quando soffriamo, a meno che non restiamo intrappolati in qualche loop, eventualità tutt'altro che rara ma alquanto probabile. Diversamente, se qualcosa ci piace, tendiamo a identificarci.
Tuttavia, quella di soffrire è una scelta "inconsapevole", oltre che poco fruttuosa, perché abbiamo la possibilità di agevolare il processo una volta che abbiamo capito come funziona.
La dualità è un male mentre l'unità è un bene? Non necessariamente, nel senso che l'unità è sicuramente un bene ma ciò che facciamo nella dualità dipende interamente da noi e finché crediamo di essere separati perpetueremo il mondo che conosciamo, cambieremo le forme ma non la sostanza.
La radice di ogni male è rappresentata dall'ignoranza dell'unità sottostante.
More than a Feeling dei Boston è l'unione consapevole con tutta la vita.. la vita è una, unica, la stessa per tutti.
Attrazione e repulsione, introiezione e proiezione, sono alla base di tutte le azioni, di tutti i movimenti, compresi quelli interiori e immanifesti.
Dualità...
Eppure, per quanto illusoria, senza dualità nulla esisterebbe, resterebbe soltanto un campo di consapevolezza indifferenziato, non esperienziale.
Roxy Music - More Than This (You Know there's Nothing)! 🎼🎶
Soggetto = Coscienza + oggetto
Peccato che ne abbiamo fatto un perenne altalenare, un girare in tondo, tra egocentrismo e possessività, il mondo che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.
Il meccanismo di attrazione e repulsione è assolutamente naturale, e non rappresenterebbe un problema se non fossimo stati indotti a provare attrazione per cose e atteggiamenti che alla fine ci danneggiano, e a respingere ciò che invece potrebbe farci bene ma che è stato confinato, facendo leva sul senso di colpa e sulla vergogna, nell'ambito di ciò che è considerato futile e secondario.
Siamo stati persuasi a credere che ciò che conta sia l'utile, e che quindi è utile produrre senza porsi alcun limite, nessun riguardo per se stessi, gli altri e l'ambiente, nessun criterio, zero lungimiranza. Ciò che crediamo sia utile spesso non lo è affatto.
Le attrazioni egoiche in tal modo hanno preso il sopravvento su quelle più essenziali che abbiamo finito ingenuamente per respingere (prima il dovere e poi il piacere), quelle dell'anima che abbiamo smesso di ascoltare, perché se la ascoltassimo dovremmo fare i conti con la realtà dei fatti invece di inseguire le farfalle delle ingannevoli premesse e promesse sociali buone soltanto per una minuscola parte della collettività, a discapito di tutto il resto che arranca ed è convinto che sia normale, bisogna soffrire, lavorare, produrre.
Nel buddhismo si sottolinea l'importanza di rinunciare ai desideri e agli attaccamenti per ridurre la sofferenza... Si, quelli egoici, quelli derivanti dalla brama, non quelli animici e autentici! Anche perché alcuni desideri sono vitali! Ed è da questi che dovremmo farci guidare piuttosto che prendere lucciole per lanterne, limitandoci a fare ciò che la "società si aspetta" come se fossimo totalmente incapaci di discernere autonomamente.
In conclusione si potrebbe dire che la coscienza universale, il centro di gravità permanente, corrisponde alla consapevolezza di fondo del monitoraggio aperto, quella individuale invece alla coreografia messa in atto dall'avvicendarsi transitorio e dinamico, come se fosse una danza, un passo a due, di soggetto e oggetto in cui ha senso stabilizzare solo ciò in cui crediamo profondamente.
«Senti la mancanza di un lavoro gratificante, e soprattutto, qualcuno con cui condividere la tua e la sua interiorità, che ti ami, e da amare. Allora la casbah si riempirebbe di luci, colori, risate, profumi, musica e danze, persone a cui dare la tua mercanzia, un po' buona e un po' tarocca, come accade sempre nella casbah.
Ma la casbah è solo una parte, o no?
Nella casbah tutto è il qui e ora, tutto è un po’ buono e un po’ tarocco..
La casbah è la vita.
Conoscere i ritmi della casbah significa conoscere i propri, ed agire fluendo con la corrente».
Di fatto, la Casbah non è solo una parte poiché è tutto ciò che esiste! Il Paradiso è in terra, non in cielo!
È inutile continuare a (s)ragionare per parti vivisezionando la vita! Perdona il gioco di parole..
Ciò che osserviamo, per quanto mutevole nelle sue forme, e nonostante le innumerevoli assurdità e contraddizioni (cuique suum) è una continua e perenne celebrazione!
Non siamo qui per svenarci completamente e così giungere alla santità... So bene di cosa parlo perché è quello che ho fatto, e qualcosa mi suggerisce che lo sai anche tu.. ci sono casi "clinici", un po' più complicati del normale 🤭 per i quali dare senza alcuna soluzione di continuità è più semplice che ricevere, anche quando lo vorremmo perché in fondo è quello che ci aspettiamo e quando non arriva finiamo per diventare incoerenti. Poi ci lamentiamo dell'assenza di meritocrazia... non merito ciò che è male, e neppure ciò che è bene... Siamo sinceri!
Goffredo, perché??
Paura di esser degni...
Se sapessimo, se ci sentissimo degni la smetteremmo di alimentare questo delirio!
Ti ringrazio, io ho appena concluso il mio 🤭
Pensa che ero partita con l'intenzione di esser breve, talmente breve che per pubblicare questo commento ho dovuto dividerlo in due parti!
🙏
Anzi facciamo in tre! 🤭
Ci sono delle postille da aggiungere.
Innanzitutto dovremmo esaminare quale sia l'essenza dei desideri: un senso di mancanza indotto o di finalità?
Prima di fare qualsiasi cosa, prima di attivarci e metterci in moto, prima di agire dovremmo altresì domandarci: ma questa cosa, questo aspetto è davvero importante per me?
In genere pensiamo a partire dal diabolico circuito dopaminergico, quello dell'innamoramento e di Chronos che non basta mai, quando invece dovremmo ancorarci e tenerci ben saldi, ricordandoci di dimenticare di ricordarci, all'Here and Now, quello dell'amore, l'axis mundi, la dimensione divina, dove troviamo Kairos in basso e Aion in alto.
"Viviamo" invertendo costantemente le quote.
L'amore precede l'innamoramento, o almeno dovrebbe! Vale per tutto, non solo per le relazioni, la parte difficile, ciò che ci rende instabili, infatti, è proprio restare innamorati che sia di qualcosa o di qualcuno.
Stai pensando che sono completamente matta... Hai ragione!!! (***) 🤭
Il dopaminergico è nato per correre e inseguire l'amore ma non lo troverà mai! Chi NON si ferma è perduto!
Dopaminergico ---> Bruce Springsteen - Born to Run
Here and Now ---> Snow Patrol - Chasing Cars (la adoro!)
«χρόνος (kronos) si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, in una dimensione quantitativa. Kronos, per i greci, era un tempo empirico e in continuo movimento. Esiodo ce lo racconta come il più giovane dei titani che mutila il padre, dopo che questi, temendo di perdere il controllo del mondo, aveva imprigionato i figli. Tuttavia, lo stesso Crono, sposandosi con Rea, avendo paura che i figli gli togliessero il potere, li divorava appena nati. Crono verrà sconfitto da Zeus e dai suoi fratelli. L’immagine è quella di un dio potente e distruttore che, però, cede di fronte al «padre degli uomini e degli dei», custode dell’ordine del mondo e protettore della polis. Armonia, destino e civiltà sembrano quindi in grado di andare oltre il tempo».
«καιρός (kairos), invece, significa “tempo nel mezzo”, cioè un momento in un periodo di tempo indeterminato nel quale qualcosa accade. Se kronos ha una dimensione quantitativa, kairos ha una natura qualitativa. Come divinità, Kairos viene rappresentato come un giovane con ali ai piedi, un lungo ciuffo di capelli sulla fronte e calvo sulla nuca. Kairos rimanda alle azioni che vanno colte tempestivamente, senza ritardi o esitazioni, come per afferrare il dio per il suo ciuffo, prima che l’occasione passi e che il dio ci sfugga definitivamente».
«αἰών (Aion), poi, si riferisce al tempo eterno, «tempo trascendente e assoluto», eternità immobile e una».
(***) Nel mondo al rovescio di Alice nel Paese delle meraviglie e di Alice attraverso lo Specchio e quel che vi trovò, solo i controsensi hanno senso e una sola è la regola: credere all’impossibile!!! 🙃
«Alice capì che era impossibile smentirlo, così fece un'altra domanda.
"Che specie di gente vive in questo posto?"
"In quella direzione", disse il Gatto, indicando con una zampa, "vive un Cappellaio: e in quella", e indicò con l'altra zampa, "vive una Lepre Marzolina. Fa' visita a chi vuoi: tanto sono matti tutti e due."
"Ma io non voglio andare in mezzo ai matti" protestò Alice.
"Oh, non puoi evitarlo", disse il Gatto: "qui sono tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come fai a sapere che sono matta?", domandò Alice.
"Devi esserlo", rispose il Gatto, "altrimenti non saresti venuta qui"».
Jefferson Airplane - White Rabbit 🎶🎧
Scusa, scusa e ancora scusa!
Ho appena compreso cosa mi succede quando sperimento quello stato di simultaneità!!! Quello del «High Voltage, è un orgasmo ma non è per tutti».
Naturalmente tu dirai che è impossibile, o magari no... Here and now e dopaminergico si attivano contestualmente! Consapevolezza di fondo e attenzione focalizzata, o ramificata che sia, uniti in matrimonio!
È questo il senso profondo di questa sincronicità che già avevo condiviso ma non ancora afferrato nella sua essenza!
«A volte mi chiedo come facciamo a stare insieme, così lontani da due mondi diversi, così vicini...
Partendo da NOT, passando per OR e approdando ad AND».
E Quattro!!!
Ma questa va proprio raccontata qui, fresca fresca di esperienza.
Mattinata di commissioni straordinarie in un posto inconsueto. Appena uscita dal mio paese, alla prima rotonda, pur non arrivando piano, mi taglia di prepotenza la strada un bilico, quindi non un Fiorino, della CHRONO EXPRESS Trasporti 🤭 inchiodo, tanto che mi si accendono in automatico le quattro frecce, gomme che fischiano ed io che lancio qualche benedizione accompagnata dalla melodia del clacson, anche questa è musica!
Fortuna vuole che dietro di me non ci fosse nessuno, dunque avrebbe anche potuto lasciarmi passare invece di infilarsi a tradimento.
Mi parte perciò, stavolta a cappella, una nuova serie di benedizioni.
Poco più avanti mentre lui sta per prendere lo svincolo autostradale e io lo sorpasso, cerco di intercettare il suo sguardo, voglio vedere che faccia ha, lui fa altrettanto, si gira dalla mia parte e mi fa alcuni cenni per scusarsi.
Rispondo con un'alzata di mano e subito mi rimangio le benedizioni, prima e seconda tranche.
Siamo entrati in coerenza, tutto risolto.
Giunta a destinazione, faccio un po' di giri nel circondario alla ricerca di un parcheggio, finalmente ne trovo uno che si stava liberando proprio in quel momento, di fronte a un bar che si chiama "FUORITEMPO" (Kairos? 🤭)
Eppure ero perfettamente in orario.. presto che è tardi!
Perché hai smesso di inseguire quell'attimo fuggente?
Perché non è l'attimo a fuggire.. siamo noi!
Bellissime le tue parentesi 😊
Grazie mille!!!!
Buongiorno Dottor Bordese , grazie di cuore per i suoi video ; io vedo me stessa ed il mondo solo in due luce - ombra , bianco-nero, giorno-notte , lei ha portato l esempio del semaforo per me è rosso verde l arancione non c’è è come se fosse verde è strana questa cosa la sto notando solo ora che ho ascoltato il suo video , forse ho qualche parte di me che non vedo ? Cosa ne pensa? Grazie infinite ❤buona giornata Patrizia
grazie a te Patry!!!! tutti noi siamo ciechi a noi stessi... nel momento in cui accetti (con il corpo) di esserlo, inizi a intravedere..GRAZIE!
@@goffredobordesepsicologograzie di ❤a te , il mondo ha proprio bisogno di professionisti come te , seguirti è un piacere
@@patryrizzo599 GRAZIE!!!!
È possibile rieducare l istinto?
l'istinto no...è quello, la reattività si...basta fare l'opposto di quello che faremmo di malato..un passo alla volta