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Grazie per la grande chiarezza, la giusta sequenza dei concetti spiegati e la completezza. Ottima lezione, possibile solo da chi ha compreso una complessità e la riconduce alla semplicità con il dono della sintesi. Bravo.
molto chiara e interessante la lezione, aiuta veramente a capire gli intervalli. Se posso permettermi un'osservazione, quando si passa dalla scala di DO maggiore alle altre, e fai degli esempi dopo aver detto di imparare le scale su tutte le note, si rischia di andare un pò in confusione. Io mi sarei soffermato un minuto a spiegare la struttura T-T-S-T-T-T-S, comune a tutte le scale maggiori, che secondo me aiuta a capire gli esempi che fai. Pero immagino che se non ne hai parlato sarà perchè forse l'hai vista come una complicazione, e magari hai ragione tu. E comunque tanti complimenti.
Ciao Christian, bravissimo e chiaro come sempre. 47 anni fa quando feci l'esame a Milano ricordo che anche l'unissono e l'ottava sono detti giusti, confermi
Sì, esatto, è solo una questione di nomenclatura. Così come uno stesso suono si può chiamare con due nomi diversi (ad esempio "Mi" e "Fa bemolle" rappresentano lo stesso suono e, tipicamente, si suonano premendo lo stesso tasto), analogamente l'intervallo tra due suoni si può chiamare in modi diversi a seconda di come decidi di chiamare quei suoni (Do-Mi = intervallo di terza maggiore; Do-Fab = intervallo di quarta diminuita). All'istante 14:20 del video vediamo che Christian preme il tasto "Mi", ma in realtà dobbiamo chiamarlo "Fa bemolle" perché in quel momento sta suonando una quarta diminuita.
Grazie Christian, chiarissimo come sempre. Da ultimo dei principianti però mi chiedo, qual'è l'utilità pratica/esecutiva di saper correttamente denominare gli intervalli musicali?
Se me li avessero spiegati così gli intervalli una quarantina d’anni fa, ne avrei sicuramente trovato un grande giovamento. Invece allora si usavano metodi molto teorici ma difficili da capire.
Molto ben spiegati. Però trovo una complicazione eccessiva il più che aumentato etc. Domanda: per me DO-MI è sempre stato un intervallo di terza maggiore. Non ho mai sentito usare quarta diminuita. Esistono casi del genere? Che senso ha dire intervallo di VII diminuita invece che un più limpido intervallo di VI maggiore? Grazie.
Posso chiederti un consiglio ? Premesso che il mio livello si ferma alla melodica delle medie 😂 È normale che senta uno Yamaha U1 verticale suonare cento volte meglio di un mezza coda A1 Mentre un Yamaha C3 ha una Corposità pari all’U1 ? L’A1 è stupendo esteticamente ( paragonato ad un verticale ) ma il suono non sembra affatto corposo profondo non so come definirlo, esce piatto Mi han proposto U1 discklavier enspire 14.5K A1 disklavier MK4 14.5K A1 Disklavier enspire 18K C3 Disklavier enspire… 32K Quando un U1 senza disklavier in ottime condizioni viene appena 3/4 K
Io chiamo tutti gli intervalli con # o b: V, Vb,IV,IV#,III,IIIb, VIIb, ecc. Tutti capiscono meglio perché è logico e mi rendo la vita facile. A proposito, per gli accordi diminuiti la VII diminuita è banalmente una 6°.
Ma poi tua nonna ha capito qualcosa? Solo alcune incongruenze: 1) Misura in centimetri la distanza DO Mi e quella tra RE FA#. Stesso intervallo distanza diseguale. 2) Se vuoi trattare seriamente l'argomento non puoi giustificare le tue affermazioni dicendo "come dice la teoria musicale", spiegaci cosa dice. 3) Per capire gli intervalli ti rifai alle scale maggiori e sostieni che basta impararne 7. Non è vero. A parte il fatto che bisognerebbe impararne almeno 12 (tanti sono i suoni in una ottava) ma avrebbe più senso il contrario: prima impari bene gli intervalli e con quelli costruisci le scale. Non a caso hai evitato di usare come esempio alcun intervallo che parta da una nota alterata (LAb per esempio). Non ce l'ho con te, ma siccome sono un musicista ed insegnante mi trovo costantemente a cercare di spiegare queste cose in maniera assimilabile ma non semplicistica. La natura di questi problemi sta nel fatto che in musica abbiamo 12 suoni (i tasti bianchi del piano + quelli neri) ma solo 7 simboli (le 7 note), questo per ragioni meramente storiche. In origine c'erano solo 7 note, a cui diligentemente Guido d'Arezzo ha dato un nome: DO RE MI FA SOL LA SI. Poi sono state inventate le altre 5 a cui curiosamente nessuno si è sognato di dare un nome preciso, ricorrendo quindi all'odiosissima invenzione delle "alterazioni". L'importante è ragionare sempre tenendo conto che i suoni sono 12 e la distanza minima è il semitono (e non il centimetro): Un intervallo di seconda maggiore è una distanza di 2 semitoni Un intervallo di terza maggiore è una distanza di 4 semitoni Un intervallo di quarta giusta è una distanza di 5 semitoni Un intervallo di quinta giusta è una distanza di 7 semitoni Un intervallo di sesta maggiore è una distanza di 9 semitoni Un intervallo di settima maggiore è una distanza di 11 semitoni Gli intervalli minori distano un semitono in meno di quelli maggiori. Gli intervalli diminuiti distano un semitono in meno degli intervalli giusti o minori Gli intervalli aumentati distano un semitono in più degli intervalli giusti o maggiori. Quindi ad esempio un intervallo di QUARTA GIUSTA si ottiene semplicemente allontanandoci dalla nota di partenza di 5 semitoni. Ecco perché la quarta giusta di FA è SIb. (senza tirare in ballo le scale). Qual'è la terza maggiore di DO? Parti da DO: sul pianoforte ti sposti di 4 tasti contando anche quelli neri e trovi MI. Usa sempre questo metodo: è infallibile ed è il meno complicato. Anche se parti da LAb e vuoi la terza maggiore ti sposti di 4 semitoni e trovi DO. Vuoi la seconda maggiore di SI? Sali di 2 semitoni e arrivi a DO#. Consideri la nota di partenza come nota zero e ti sposti di N semitoni (come si fa con tutte le unità di misura, anche i centimetri). E fino a qui sarebbe semplice ma c'è un altro problema. Se parto da MI e voglio la terza maggiore mi sposto sul pianoforte di 4 semitoni, cioè di 4 tasti e trovo un tasto nero. Ho trovato un SOL# o un LAb? Ho trovato un SOL# e non un LAb perché ho voluto salire di una TERZA: (MI ... FA ... SOL) SOL# è una terza maggiore LAb è una quarta diminuita. Una volta che sai gli intervalli con quelli costruisci le sale, per esempio la scala maggiore: nota di partenza, seconda maggiore, terza maggiore quarta giusta, quinta giusta sesta maggiora settima maggiore. Ma anche la la scala minore naturale: nota di partenza, seconda minore, terza minore quarta giusta, quinta giusta sesta minore settima minore. Spero solo di aver dato un piccolo contributo. Salutami tua nonna. Cordialmente. Alberto
@@gaswirt Quello che dici è semplicemente sbagliato. Il semitono è la distanza minima tra due note e quindi sarebbe bene usarlo come unità di misura, esattamente come avviene col metro. Il tono è il doppio del semitono, come fossero due metri. Il grado può essere a seconda delle situazioni pari a un tono o un semitono e in casi eccezionali (scala minore armonica) un tono e mezzo. Infine la nonna di Christian per sua stessa ammissione non esiste quindi non può cucinare tortelloni.
Ciao Cristian, se ti porgo una domanda mi rispondi? È una curiosità che vorrei soddisfare e da parte tua vorrei una conferma! Negli anni molte persone mi hanno detto che leggere un pentagramma è qualcosa di sostanzialmente semplice una volta che si capiscono determinate dinamiche... Addirittura è stato paragonato a come leggere le righe di un libro, con le punteggiature gli accenti e via dicendo! Pensi anche tu lo stesso, cosa ne pensi? ..
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Grazie !!! Molto chiaro e intuitivo...ora dobbiamo esercitarci !!! Grazie !!! Sempre Mitico !!!
Questa roba di contare sulla scala è top
Grazie Christian semplicità e chiarezza.
Grazie per la grande chiarezza, la giusta sequenza dei concetti spiegati e la completezza. Ottima lezione, possibile solo da chi ha compreso una complessità e la riconduce alla semplicità con il dono della sintesi. Bravo.
Grande Christian.
Bellissimo video spiegazione chiarissima!!
👏👏👏👏👏👏👏
Grandissima lezione, Christian!!! Sei il numero uno !!! 👍👍🎹🎶💪💪
🥰🥰🥰🥰
Aspetto con ansia altri video!!! 😀🎶😀
Finalmente ho imparato gli intervalli!!!! Grazie Christian!!!!🎉🎉🎉
Oh mamma 😱!!!….preferisco le tue interviste 😂😂…. Una lezione da rivedere e rivedere e rivedere!!!! Grazie 🙏🏻
Bravissimo,finalmente capito
Spiegazione eccellente, grazie mille
Grazie Christian! Ottima spiegazione veramente illuminante.
Meraviglioso... GRAZIE!
Sempre chiaro!!! Grazie!!
Chiarissimo e bravissimo!!!
Ottima spiegazione su un capitolo molto spinoso,nebbioso ma che è il cardine su cui gira tutta la teoria musicale..Grazie maestro 😊😊
molto chiara e interessante la lezione, aiuta veramente a capire gli intervalli. Se posso permettermi un'osservazione, quando si passa dalla scala di DO maggiore alle altre, e fai degli esempi dopo aver detto di imparare le scale su tutte le note, si rischia di andare un pò in confusione. Io mi sarei soffermato un minuto a spiegare la struttura T-T-S-T-T-T-S, comune a tutte le scale maggiori, che secondo me aiuta a capire gli esempi che fai. Pero immagino che se non ne hai parlato sarà perchè forse l'hai vista come una complicazione, e magari hai ragione tu. E comunque tanti complimenti.
veramente veramente bravo e chiaro!
Molto chiaro.
Grazie
Complimenti; didattica chiara, logica è molto pragmatica
grazie moltissssimo ......bravo pulito.....😊😊😊
Ciao Christian, bravissimo e chiaro come sempre. 47 anni fa quando feci l'esame a Milano ricordo che anche l'unissono e l'ottava sono detti giusti, confermi
Confermo 😊
Bravissimo come al solito
Sei eccezionale, come ti ho già detto sei il Piero Angela della musica 🎵
Grande Christian!!! ❤
Grazie, molto utile! 💗
Grazie....mi sono fatta un bel ripasso!! 😊🎉
Molto chiaro bisogna studiare
complimenti, hai spiegato benissimo!
Grazie è sempre interessante la tua lezione , ti abbraccio
Grazie tutto chiaro!
Grazie, chiarissimo! A questo punto attendiamo con fiducia un bel corso di armonia!! 😊😊😊😊😊😊
É in preparazione Alice! 😊
GRAZIE DEL VIDEO!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bravissimo e chiarissimo. Scusa ma che che sw hai usato per la presentazione ? OBS ? e per disegnare ? come hai fatto ? Grazie immense.
grazie❤❤
ECCELLENTE !!!!💯
Chiarissimo!!!!grazieeeee
..nulla è scontato😉 grazie Maestro!
Ciao Christian, l'intervallo di quarta Diminuito non corrisponde ad un intervallo di terza semplice?
Sì, esatto, è solo una questione di nomenclatura. Così come uno stesso suono si può chiamare con due nomi diversi (ad esempio "Mi" e "Fa bemolle" rappresentano lo stesso suono e, tipicamente, si suonano premendo lo stesso tasto), analogamente l'intervallo tra due suoni si può chiamare in modi diversi a seconda di come decidi di chiamare quei suoni (Do-Mi = intervallo di terza maggiore; Do-Fab = intervallo di quarta diminuita). All'istante 14:20 del video vediamo che Christian preme il tasto "Mi", ma in realtà dobbiamo chiamarlo "Fa bemolle" perché in quel momento sta suonando una quarta diminuita.
Ciao anche suono la batteria ho capito😊😊😊😊😊 grande Christian
Cristian ma gli intervalli servono in pratica, per identificare un armonizzazione se è magg o minore o dim o eccedente? grazie.
Top
Da domani mi spacco in quattro nell'imparare tutte le scale... 😎
Lezione superlativa e come sempre stimolante ❤
Non ha parlato di scale.
Secondo me è un argomento facile e scontato. Sono l'unità di misura nella musica
Carissimo Christian ti trovi in Albania adesso ? Grazie.
Eccellente, fluido e molto comprensibile.
Grazie
Grazie Christian, chiarissimo come sempre. Da ultimo dei principianti però mi chiedo, qual'è l'utilità pratica/esecutiva di saper correttamente denominare gli intervalli musicali?
Per comunicare e capire la composizione e creare nuove musiche.
Sei bravo e pragmatico!...ma vorrei sapere ancora: nella costruzione di tutte le scale maggiori, quando si scrive bemolle e quando diesis. GRAZIE.
Se un intervallo é discentente, per classificarlo se maggiore minore o giusto ecc. devo partire e far riferimento alla nota più bassa?
Grazie
Sì, sempre dalla bassa :)
Se me li avessero spiegati così gli intervalli una quarantina d’anni fa, ne avrei sicuramente trovato un grande giovamento. Invece allora si usavano metodi molto teorici ma difficili da capire.
Erano gli stessi.
Meriti tanto
Salve Maestro mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di un pianista e compositore russo che si chiama kirill Richter..e del suo pezzo " Ad memoriam "..
Con gli intervalli lo saprai.
Molto ben spiegati. Però trovo una complicazione eccessiva il più che aumentato etc. Domanda: per me DO-MI è sempre stato un intervallo di terza maggiore. Non ho mai sentito usare quarta diminuita. Esistono casi del genere? Che senso ha dire intervallo di VII diminuita invece che un più limpido intervallo di VI maggiore? Grazie.
Dipende dalla composizione.
Dipende dalla scala che stai usando. Guarda la sua direzione: ascendente oppure discendente.
Per aumentare o diminuire e' dato dal bemolle o diesis.
Posso chiederti un consiglio ?
Premesso che il mio livello si ferma alla melodica delle medie 😂
È normale che senta uno Yamaha U1 verticale suonare cento volte meglio di un mezza coda A1
Mentre un Yamaha C3 ha una Corposità pari all’U1 ?
L’A1 è stupendo esteticamente ( paragonato ad un verticale ) ma il suono non sembra affatto corposo profondo non so come definirlo, esce piatto
Mi han proposto
U1 discklavier enspire 14.5K
A1 disklavier MK4 14.5K
A1 Disklavier enspire 18K
C3 Disklavier enspire… 32K
Quando un U1 senza disklavier in ottime condizioni viene appena 3/4 K
?
@@gaswirt ?
Si?
La nonna ringrazia
Gli intervalli maggiori o minori e' la terza che determina la scala min.o mag.
Qual è l'utilità pratica nel saper calcolare gli intervalli?
Okay.. Christian..abbiamo capito...ma.. anche serve sapere l'intervallo?
Per comunicare e capire la composizione e creare nuove musiche.
Nella scala di MI minore, la seconda è FA naturale?
No, fa#
A cosa serve memorizzare gli intervalli?
Sono da leggere, non da memorizzare.
Intervallo tra do e si ė di 7 eccedente o di 7 maggiore?
settima maggiore.
Io non ho capito perché si dice intervallo "giusto"
Perchè è unico.
Io chiamo tutti gli intervalli con # o b: V, Vb,IV,IV#,III,IIIb, VIIb, ecc. Tutti capiscono meglio perché è logico e mi rendo la vita facile. A proposito, per gli accordi diminuiti la VII diminuita è banalmente una 6°.
Una sesta maggiore.
Diesis, Bmolle sono un'altro tema.
@@gaswirtSemplicemente una sesta, l'altra è una b6. Non serve dire maggiore😁
Serve.
La signora in copertina è veramente la nonna?
No purtroppo non ho più nonni 😢
Ma poi tua nonna ha capito qualcosa?
Solo alcune incongruenze:
1) Misura in centimetri la distanza DO Mi e quella tra RE FA#. Stesso intervallo distanza diseguale.
2) Se vuoi trattare seriamente l'argomento non puoi giustificare le tue affermazioni dicendo "come dice la teoria musicale", spiegaci cosa dice.
3) Per capire gli intervalli ti rifai alle scale maggiori e sostieni che basta impararne 7. Non è vero. A parte il fatto che bisognerebbe impararne almeno 12 (tanti sono i suoni in una ottava) ma avrebbe più senso il contrario: prima impari bene gli intervalli e con quelli costruisci le scale.
Non a caso hai evitato di usare come esempio alcun intervallo che parta da una nota alterata (LAb per esempio).
Non ce l'ho con te, ma siccome sono un musicista ed insegnante mi trovo costantemente a cercare di spiegare queste cose in maniera assimilabile ma non semplicistica.
La natura di questi problemi sta nel fatto che in musica abbiamo 12 suoni (i tasti bianchi del piano + quelli neri) ma solo 7 simboli (le 7 note), questo per ragioni meramente storiche.
In origine c'erano solo 7 note, a cui diligentemente Guido d'Arezzo ha dato un nome: DO RE MI FA SOL LA SI.
Poi sono state inventate le altre 5 a cui curiosamente nessuno si è sognato di dare un nome preciso, ricorrendo quindi all'odiosissima invenzione delle "alterazioni".
L'importante è ragionare sempre tenendo conto che i suoni sono 12 e la distanza minima è il semitono (e non il centimetro):
Un intervallo di seconda maggiore è una distanza di 2 semitoni
Un intervallo di terza maggiore è una distanza di 4 semitoni
Un intervallo di quarta giusta è una distanza di 5 semitoni
Un intervallo di quinta giusta è una distanza di 7 semitoni
Un intervallo di sesta maggiore è una distanza di 9 semitoni
Un intervallo di settima maggiore è una distanza di 11 semitoni
Gli intervalli minori distano un semitono in meno di quelli maggiori.
Gli intervalli diminuiti distano un semitono in meno degli intervalli giusti o minori
Gli intervalli aumentati distano un semitono in più degli intervalli giusti o maggiori.
Quindi ad esempio un intervallo di QUARTA GIUSTA si ottiene semplicemente allontanandoci dalla nota di partenza di 5 semitoni.
Ecco perché la quarta giusta di FA è SIb. (senza tirare in ballo le scale).
Qual'è la terza maggiore di DO?
Parti da DO: sul pianoforte ti sposti di 4 tasti contando anche quelli neri e trovi MI.
Usa sempre questo metodo: è infallibile ed è il meno complicato.
Anche se parti da LAb e vuoi la terza maggiore ti sposti di 4 semitoni e trovi DO.
Vuoi la seconda maggiore di SI? Sali di 2 semitoni e arrivi a DO#.
Consideri la nota di partenza come nota zero e ti sposti di N semitoni (come si fa con tutte le unità di misura, anche i centimetri).
E fino a qui sarebbe semplice ma c'è un altro problema.
Se parto da MI e voglio la terza maggiore mi sposto sul pianoforte di 4 semitoni, cioè di 4 tasti e trovo un tasto nero.
Ho trovato un SOL# o un LAb?
Ho trovato un SOL# e non un LAb perché ho voluto salire di una TERZA: (MI ... FA ... SOL)
SOL# è una terza maggiore LAb è una quarta diminuita.
Una volta che sai gli intervalli con quelli costruisci le sale, per esempio la scala maggiore: nota di partenza, seconda maggiore, terza maggiore quarta giusta, quinta giusta sesta maggiora settima maggiore.
Ma anche la la scala minore naturale: nota di partenza, seconda minore, terza minore quarta giusta, quinta giusta sesta minore settima minore.
Spero solo di aver dato un piccolo contributo.
Salutami tua nonna.
Cordialmente.
Alberto
Hai sbagliato tema.
@@gaswirt In che senso? Siamo in un post di cucina?
Il semitono è la scala cromatica. Gli
intervalli partono da un tono intero.
La nonna fà i tortelloni. Buoni.
@@gaswirt Quello che dici è semplicemente sbagliato. Il semitono è la distanza minima tra due note e quindi sarebbe bene usarlo come unità di misura, esattamente come avviene col metro.
Il tono è il doppio del semitono, come fossero due metri.
Il grado può essere a seconda delle situazioni pari a un tono o un semitono e in casi eccezionali (scala minore armonica) un tono e mezzo.
Infine la nonna di Christian per sua stessa ammissione non esiste quindi non può cucinare tortelloni.
MOLTO CHIARO
mia nonna si è suicidata
ma la nonna?
Ma tu non sei fortissimo a scacchi? Ma che fai mi copi facendolo meglio ?
Se metti le dieta giuste sarebbe più aiuto bravo grazie
?
Non è giusto.
Ciao Cristian, se ti porgo una domanda mi rispondi? È una curiosità che vorrei soddisfare e da parte tua vorrei una conferma! Negli anni molte persone mi hanno detto che leggere un pentagramma è qualcosa di sostanzialmente semplice una volta che si capiscono determinate dinamiche... Addirittura è stato paragonato a come leggere le righe di un libro, con le punteggiature gli accenti e via dicendo!
Pensi anche tu lo stesso, cosa ne pensi?
..
É di gran lunga moooolto più imprgnativo che leggere un libro 😅😅
@@christiansalerno ah ecco, allora m'han raccontato una balla...eppure erano così convinti!! Mah? I miei sospetti erano fondati...
È facilissimo, se non cominci a contare.
@@gaswirt in senso? Fai dell'ironia? Non è il caso
Ma quanti fiaschi si sono bevuti quando ha inventato quelle regole !!!!!!