INFINITO (Text: Giacomo Leopardi; Music: Moreno Andreatta)
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- เผยแพร่เมื่อ 10 พ.ค. 2020
- INFINITO (Text: Giacomo Leopardi; Music, piano & voice: Moreno Andreatta; Guitar: Wiebke Drenckhan-Andreatta). A first song created under confinement ...
Song text :
INFINITO (G. Leopardi, M. Andreatta)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude,
il guardo esclude,
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura, non si spaura.
E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei…
...e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei.
Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio;
E il naufragar m’è dolce in questo mare…
…in questo mare.
Original text:
INFINITO (G. Leopardi)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio;
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
French translation by A. Lacaussade
l'INFINI
Toujours tu me fus chère, ô déserte colline,
Où la haie épineuse à l’âpre floraison
Cache au regard l’espace et l’extrême horizon.
Dans l’herbe assis, j’évoque en rêve, j’imagine,
Derrière cette haie, où verdit le gazon,
Des espaces sans borne, un surhumain silence,
De l’absolu repos la morne somnolence.
Le silence infini de cette immensité
Verse en moi les stupeurs de sa sérénité ;
Et, percevant le bruit du vent dans les feuillages,
J’oppose à cette voix ce silence éternel.
O vide immesurable où roule en paix le ciel !
Alors me souvenant des siècles morts, des âges
Disparus, je compare aux stériles efforts,
Aux vains bruits des vivants le silence des morts.
D’un ineffable émoi mon âme est oppressée ;
Et du néant humain sondant le gouffre amer,
Dans cette immensité s’abîme ma pensée :
Et doux m’est le naufrage en une telle mer.
Bravo!! 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Grande Moreno!
très beau
trés belle la guitariste