O CUPO INVERNO CHE ASSALTI CON QUESTI SCUDISCI DI NEVE (Text: Alda Merini; Music: Moreno Andreatta)
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- เผยแพร่เมื่อ 10 พ.ค. 2020
- Text: Alda Merini; Music, piano & voice: Moreno Andreatta; Accordeon: Wiebke Drenckhan-Andreatta. An old song arranged under confinement.
Song text (Alda Merini / M. Andreatta)
O cupo inverno che assalti con questi scudisci di neve
O cupo inverno che assalti con questi scudisci di neve
il tono del mio canto che è diventato perla
rotolando nei fossi di ignobili condanne
mentre regali a tutti il vanto della vita
così come compete ad altri la giustizia
agli ingiusti, agli impropri e a coloro che vendono merce
usata dai tuoi occhi, ciò che hai veduto e nascosto
nelle mura delle dita dove saltano i chiodi
di una cosa che dura nel margine della mente…
Aprite a me i confini di una netta canzone
che spiri tra le foglie dove muore il vagito
della donna che incalza pur con vivido piede
sulle tracce degli altri ormai dure e serrate.
Nelle mura delle dita dove saltano i chiodi
di una cosa che dura nel margine della mente…
Aprite a me i confini di una netta canzone
che spiri tra le foglie dove muore il vagito
della donna che incalza pur con vivido piede
sulle tracce degli altri ormai dure e serrate.
Original text (Alda Merini)
O cupo inverno che assalti con questi scudisci di neve
O cupo inverno che assalti con questi scudisci di neve
il tono del mio canto che è diventato perla
rotolando nei fossi di ignobili condanne
mentre regali a tutti il vanto della vita
così come compete ad altri la giustizia
agli ingiusti, agli impropri e a coloro che vendono merce
usata dai tuoi occhi, ciò che hai veduto e nascosto
nelle mura delle dita dove saltano i chiodi
di una cosa che dura nel margine della mente…
Aprite a me i confini di una netta canzone
che spiri tra le foglie dove muore il vagito
della donna che incalza pur con vivido piede
sulle tracce degli altri ormai dure e serrate.
French translation (Moreno Andreatta)
O sombre hiver qui assauts avec ces cravaches de neige
O sombre hiver qui assauts avec ces cravaches de neige
le ton de ma chanson devenue perle
roulant dans les fossés d'ignobles condamnations
alors que tu donnes à chacun la fierté de la vie
tout comme la justice appartient aux autres
aux injustes, aux mauvais et à tous ceux qui vendent des marchandises
utilisées par tes yeux, ce que tu as vu et caché
dans les parois des doigts où les clous sautent
d'une chose qui dure dans la marge de l'esprit...
Ouvrez-moi les limites d'une chanson claire
que respire parmi les feuilles où meurt le cri
de la femme qui presse même avec un pied vif
sur les empreintes des autres désormais dures et serrées.