Quando qualcuno ci ferisce, dobbiamo solo perdonare noi stessi per aver permesso a quella persona di ferirci e capire perchè lo ha fatto, e poi capire se è il caso di portare avanti la relazione/rapporto che sia Il perdono ha tante sfumature Grazie Doc d'accordissimo con te
E' vero, ma non è per niente facile. Non è facile nemmeno chiudere con alcune persone anche quando sarebbe meglio, non è facile farsi rispettare da persone con cui non vuoi chiudere ma continuano a ferirti. Parlo sia di rapporti di coppia ma anche di rapporti d'amicizia. I rapporti umani a volte sono davvero complessi...
Michele, video più concitato del solito, con più parolacce del solito 🙂. Il perdono è un fatto spinoso...Dopo aver visto il video forse avrei cambiato il titolo in "Perdonare alla cieca non serve a niente". La riflessione su ciò che davvero significa perdonare è interessante.
Spiegato molto molto bene .Mi trovo pienamente d'accordo.Illuminante, e fortemente importante. Complimenti per la capacità di sintesi e la chiarezza, nel portare fuori dalla stanza di analisi,questioni assolutamente importantissime e di valore immenso.Grazie
Perdonare molto spesso significa tollerare o giustificare, spesso la persona che ci fa del male era cosciente di quello che faceva e continuerà a farlo. Piuttosto bisognerebbe imparare a perdonare noi stessi per aver creduto o tollerato il male che ci e' stato fatto. Ma perdonare noi stessi significa anche capire e cambiare chi siamo perché non succeda più.
Buonasera Michele, mi è stato detto più volte in passato che perdonare mi avrebbe fatto stare meglio. Ma io so che in cuor mio non ho perdonato sino in fondo. È la verità. Perché il perdono non sistema le cose. ❤
Se sai in cuor tuo che non hai perdonato è ovvio che non hai sistemato le cose. Se avessi perdonato, nel senso che spiega Mezzanotte, invece, avresti abbandonato la questione assieme all'altra persona e avreste fatto un passo avanti.
Durante i miei studi teologici, un professore disse: l'uomo non può perdonare autenticamente. Solo a Dio e' dato di perdonare in questo modo, in quanto essere" privo di mancanze". Mi e' piaciuta moltissimo la tua esposizione Doc❤❤❤
Penso che dipenda dalle situazioni.. per come la vedo io, il perdono ci può stare, in alcune situazioni. Ma assolutamente non più di una volta, perché un errore può capitare una volta, se capita più di una volta, vuol dire che quella persona non ha capito niente... Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, dicono.
Una visione nuova per me che merita riflessione. Grazie mille. Per donare, donarsi all' altro, totalmente...il perdono l' ho sempre visto come un dono che io faccio all' altro ed è, probabilmente, sicuro per sentirmi superare all' altro...lo vedo ora, porca miseria😢
Perdonare ...non significa che ti permetto di rifarmi del male..ti perdono allontanandomi dalle tossicità e cattiverie,dalle frustrazioni altrui... quindi non ci vestiamo di falso moralismo e falso perbenismo caritatevole...io merito la mia pace priva di rabbia...merito una vita serena...questo è il mio perdono...le persone tossiche e cattive non cambieranno mai e ti faranno sempre del male... quindi si allontanano compresi familiari e non si perdonano❤
è incredibile come la maggior parte degli utenti che sta commentando non ha capito una fava di ciò che hai detto. mi chiedo se abbiano problemi di comprendonio, se non abbiano ascoltato ciò che hai detto, se abbiamo ascoltato solo ciò che faceva comodo o se hanno commentato solo leggendo il titolo senza ascoltare tutto il video.
Mi piacciono molto tutti i tuoi video Michele e ti seguo spesso, ma su questo tema concordo con Massimo Recalcati quando dice che la parola 'perdono' appartiene, nella sua origine, al lessico Cristiano e non a quello della psicanalisi e forse, aggiungerei, a quello della psicologia in generale. Nella visione di fede il perdono nasce dall'umiltà. Il giudizio di Dio non è come quello dell'uomo, la giustizia di Dio è ciò che rende l'uomo giusto, ciò che lo giustifica e lo fa rinascere, è l'amore stesso che dona la vita. Il perdono ha, perciò, il potere di liberare e di dare nuova vita a chi lo riceve. Poiché su questo aspetto mi trovo d'accordo con lui, riprendendo ancora Massimo Recalcati: "Il perdono dà la possibilità ad un amore che sembrava morto di ritornare in vita".
E, aggiungo, comunque la maggioranza degli psicoterapeuti concorda sul fatto che perdonare sia necessario per guarire. Non significa che si debba per forza continuare una relazione con chi ci ha ferito. Se vogliamo stare bene noi in primis, sarebbe auspicabile arrivare a perdonare l'altro anche quando decidiamo di non proseguire la relazione. Semmai direi, in maniera più specifica, che perdonare in maniera indiscriminata, per principio, questo sì è dannoso e inutile. E che perdonare non significa dimenticare né passar sopra al torto subìto dopo una settimana, ma si tratta di un processo lungo e sofferto, un processo di crescita e rinascita di chi perdona in primis. Ma oggi non siamo disposti a fare nessun lungo processo di crescita. Molto più comodo mandare tutto all' aria e ritenersi perfetti, non mettersi mai in discussione. Non sono cristiana ma invidio molto la profonda pace interiore di quei credenti che riescono a perdonare (gli altri e sé stessi). Vorrei anche ricordare che tutti, nessuno escluso, sbagliamo e almeno una volta nella vita avremo ferito qualcuno. Ma quando si tratta di noi pretendiamo sempre il perdono e una seconda chance, che non concediamo agli altri però. Tutti coloro che baldanzosamente sono per "il perdono mai" sono dei santi? Dei ricettacoli di pura bontà e altruismo? Non hanno mai sbagliato? Mai ferito?
@@mallorystewart6125 Concordo pienamente. L'ultima parte del commento è un concetto estremamente vero che ho pensato spesso anch'io. L'ipocrisia è pretendere il massimo per sé e concedere nulla agli altri, un atteggiamento che ha molto a che fare con il narcisismo.
Mi rispecchio molto tra le persone che perdonano subito, avevo notato il meccanismo quindi questo video racchiude in modo chiaro molte delle riflessioni che ho fatto nel corso del tempo. Questa volta mi trovo davanti alla scelta se perdonare subito o col cazzo perdonare. Voglio iniziare a cambiare quindi col cazzo che perdono questa volta senza un dialogo pacato e civile
“Se quindi porti la tua offerta all’altare e lì ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta lì davanti all’altare e va’ via. Prima fa’ pace con tuo fratello, poi torna e presenta la tua offerta". Matteo5.23,24 È particolare come Gesù ponga l'iniziativa del perdono non all'offeso ma al presunto offensore. L'offeso probabilmente non ha il coraggio di prendere l'iniziativa. Lo scopo dell'incontro è ristabilire la pace nel rapporto compromesso mediante la soluzione di un problema, non ricercando la sottomissione dell'altro. Gesù qui non parla nemmeno di perdono ma di ricerca di pace. Essere perdonati e perdonare (che non è salvare le apparenze, ma aderire di cuore al mutuo perdono) è la precondizione al perdono di Dio nei nostri confronti. Ecco che il perdono assume un'altra valenza rispetto al desiderio di onnipotenza o di sottomissione del prossimo. Fra l'altro Gesù a chi gli disse - devo perdonare fino a sette volte? - rispose - io non ti dico fino a sette volte ma a settanta volte sette - perché siamo incapaci di vero cambiamento finché saremo umani al nostro attuale livello.
Un confronto alla pari è sempre auspicabile, qualsiasi sia poi il risultato. Il problema è che, molto realisticamente, la maggioranza delle persone che sente di aver subito un torto, non vuole chiarire vuole un "risarcimento" e se è vero che perdonare a cazzo può far sentire superiori alcuni, è vero anche l'opposto ovvero mettersi su un piano di potere : tu hai sbagliato, tu sei merda e il ricatto emotivo perpetuo che ne consegue. La volontà di chiarire, in certe dinamiche è meno potente del bisogno di sentirsi migliori grazie agli errori altrui.
Concordo con il Dottore e gli altri utenti, aggiungo se non è stato già detto, il perdono secondo me ma non solo, deve essere espressamente richiesto e quindi implicitamente se ne riconosce la colpa e il danno provocato ? Grazie per i suoi video Dottore, continui così 🙂
Cerco sempre di capire quello che è successo. Non perdono, mai. Non ho ancora la capacità di superare le cose accadute completamente, anche dopo averle estrapolate.
Il perdono alla cieca è una cosa; il perdono come ricerca del bene per il proprio io ferito è un'altra. Uscire da una relazione in cui si è stati traditi o abbandonati dalla persona amata è impossibile senza saper perdonare l'altro/a. Perchè solo imparando a perdonare chi mi ha ferito, getto uno sguardo di misericordia e di amore verso me stesso, un me stesso ferito e fragile, e tramite questo sguardo imparo a perdonarmi e ad accettarmi e questo mi spinge a chiudere una ferita che altrimenti, senza perdono, rimarrebbe aperta e a riscio di supurazione. Il perdono è una cosa seria e forte. È in grado di guarire realmente molte ferite di abbandono e molte delusioni. Gesù questo lo sapeva benissimo ed è per questo che ha posto il perdono come una delle caratteristiche principali del cammino cristiano: perdonare non come mezzo di potere o di sopraffazione, ma come fine per trovare l'amore verso se stessi e verso la fragilità propria e delle altre persone. Perdona gli altri, come tu stesso vorresti essere perdonato/ ama gli altri, come tu stesso vorresti essere amato. Non c'è amore senza perdono. E ripeto: c'è una grandissima differenza tra il perdonare a casaccio (che significa nulla, dato che può essere fatto per utilità o per comodità) e il perdonare per amore (verso se stessi e verso l'altra persona che magari non è in grado di chiedere scusa per il male che ha potuto fare).
Associando il PerDono alla bontà (verso di sè, verso l'altro e in generale), direi che si tratta di bontà con saggezza e intelligenza...; anche perdonando, appunto, con saggezza e intelligenza... 🙏🏻 _____ Anche se d'altro canto pensando al lasciar andare... se ci si occupa troppo della cosa discutendone ecc forse non lo si sta facendo...: non si sta lasciando andare...; cosa che invece potrebbe far bene... ma può essere che non lo si faccia (lasciar andare) temporaneamente per poterlo fare meglio dopo... che ne si discuta ecc per lasciare andare davvero...; piuttosto che cercare di fare subito come se la cosa non ci fosse e, in realtà, lasciarla li..., che c'è e non c'è...; che sembra che non ci sia mentre c'è e rimane...
Grazie, è proprio quello che ci vuole in un contesto societario come quello attuale fatto di perdono e positività a tutti costi, tossica. Hai parlato di questo argomento nel contesto coppia, se ti va sarebbe interessante conoscere il tuo punto di vista relativo all'ambiente familiare. Spesso infatti ho trovato anche counselor, coach, che parlavano della "necessità" di perdonare, anche e soprattutto quando si tratta di genitori o parenti, sangue del tuo sangue per cui non puoi farne assolutamente a meno (di perdonarli), altrimenti ti porterai sempre un peso dentro che guasterà la tua vita a tutti i livelli. Ecco a me sentire queste posizioni, propinate ancor più da chi ha un titolo nel settore (relazioni di aiuto e supporto psicologico) fa cadere letteralmente le braccia a terra. Esistono situazioni inenarrabili, come si fa a perdonare? Loro rispondono, il perdono è un regalo che fai a te stesso. Francamente queste posizioni ritengo che spingano a sentirsi in difetto, in colpa, sia verso se stessi che verso la persona eventualmente da perdonare. Detto ciò aspetto di sentire la tua dottore. Grazie per il tuo lavoro!
Ho parlato di positività tossica, infatti, nel senso che, come nel caso del perdono appunto, viene propinato che se non vedi il lato positivo in ogni cosa, se non sai gioire della vita, se sei triste o passi un brutto periodo, beh la colpa è solo tua. È difatti un messaggio di m€rda. Devi stare sempre bene, anche se stai male, altrimenti è colpa tua, sei tu che vuoi stare male! Insomma, non so se è più chiaro adesso. Non ho parlato affatto di società positiva. Il legame con la solitudine secondo me è anche connesso all'ipocrisia che queste posizioni manifestano. Voglio concludere solo dicendo che il sentirsi soli sta molto nella nostra testa e non è per forza qualcosa di terribile, a patto che la facciamo diventare una forza piuttosto che una debolezza. Da soli si ragiona con la propria testa, ci si conosce e si capisce quali sono i nostri limiti, stiamo in contatto con le nostre sensazioni e possiamo elaborare le situazioni, la riflessione è un lavoro che si fa inevitabilmente in solitudine. Purtroppo anche in questo senso i messaggi che ci arrivano dalla società della massificazione è che se stai solo non vali niente, sei uno sfigato, e allora via di pubblicità con oggetti da acquistare compulsivamente, persone da conoscere o da sc0p@re compulsivamente (dietro uno schermo o di presenza). E soprattutto, questa sensazione di trovarsi soli e sperduti nel mondo, lascia purtroppo aperte le porte all'intrusione di gruppi che, promettendo amicizia, comunanza, senso di appartenenza e aggregazione, nonché felicità, salvezza e risoluzione dei problemi, manipolano fino a fare il lavaggio del cervello: sto parlando delle sette. Per cui, gente, meglio stare soli, coltivare forza e tenacia, costruirsi degli obiettivi e lavorare per raggiungerli, relazionarsi quel che si può selezionando attivamente le compagnie sulla base dei nostri valori e, soprattutto, trovando sempre uno spazio in solitudine per pensare e riflettere, ragionare solo con la propria testa. Leggere, studiare e la filosofia aiutano di certo. Come vedi, se lavori tanto su te stesso, non hai neanche il tempo di sentirti solo.
Questo video va somministrato sistematicamente a tutti quei giornalisti che nell'immediatezza dell'evento chiedono ai parenti vittima: "ma lei lo perdona?"
Caro dottore, interessanti osservazioni le sue. In effetti, è una dinamica molto comune che riguarda tutti. A volte si perdona, o almeno si dice di perdonare, perché ci è stato insegnato così dai tempi del catechismo. Si perdona superficialmente tanto per dirlo, molto spesso per innalzarsi come un novello nazareno. Perché dire di perdonare così, troppo presto, poi, se non per innalzarsi rispetto a chi ci ha offesi? Forse il vero perdono non si da agli altri ma lo si sente dentro di sé, quando non ci sono più conti in sospeso.
Lo avevo già capito prima di vedere il video, capisco anche se non condivido che all'infuori di un ottica cristiana, in effetti, perdonare non serve a niente, perchè donare appunto l'oblio del torto subito a qualcuno che è stato ingiusto con me? Non ha senso, ma poi ascoltando ho sentito "quando si perdona alla cieca..." non si può perdonare alla ceca, vizio superato... quella è solo superficialità, superficialità di non voler affrontare il vero problema e allora dire appunto vabbè, non preoccuparti, ti perdono, balla colossale, illusione presuntuosa. Certo che un perdono così è inutile. Ma quello che tu descrivi è essere o diventare responsabili che cosa c'entra con il perdono?
La capacità di perdono sta alla base di ogni progetto di una società futura più giusta e solidale», scriveva papa Wojtyla, e aggiungeva: «La pace è la condizione dello sviluppo, ma una vera pace è resa possibile soltanto dal perdono». Meditate
Ne consegue che il perdono è un'azione complessa da fare sempre in due, uno da solo non può fare un c**** soprattutto quando poi si tratta di rapporti non propriamente paritari, come il rapporto padre e figlio
Perchè perdonare qualcuno che non.cambierà e rifarà quello che ci ha.fatto? Il perdono è una possibilità di nuova apertura......ma non è detto.che serva .... chi ti tradisce lo rifarà......niente perdono......non ti.serve il mio perdono ......ti assolvi da solo
Matteo 18:21-22 [21] Allora Pietro, accostatosi, gli disse: “Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?”. [22] E Gesù a lui: “Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Quindi dovremmo ricevere delle scuse prima di poter perdonare dopo essere arrivati alla comprensione che il problema deriva da individui con disturbi di personalità es narcisi ecc,ecc.?
@@cristinasecci8804 Normalmente questi individui tendono a fare abusi di qualsiasi genere cercando poi di nascondere con menzogne o comportamenti irresponsabili tipo scaricare le proprie colpe ad altri. Ovviamente non sono comportamenti accettabili a meno che la persona non si prenda la responsabilità delle sue azioni questo intendo
No, non "perdono", non ha senso per me. Non dimentico nemmeno. Ma ci ragiono e me ne faccio tesoro...e vado oltre. L'andare otre è necessario non il perdono. Esatto!
Manca un piccolissimo particolare... Non si può MAI perdonare se l'altro prima non ti chiede di essere perdonato. Questo "ragionare insieme sul sintomo" non può avvenire se lo vuole fare solo la parte ferita. Secondo me tante persone che accettano continuamente soprusi dovrebbero riflettere su questa cosa. 😜
Noi donne non perdoniamo mai alla cieca. In effetti, a quel che mi riguarda, non perdono praticamente mai, sono una che, se gli dici " perché non parli , cosa c'è? E rispondo " niente" il che vuol dire " ti vorrei crocifiggere su un cactus sopra un formicaio di formiche assassine, ma sono una signora "😂
0:11 Doc geniale! Alleluja!🙌👏🙏❤️ per-dono col caxxo è il super top! Con-prendere è tutt'altra cosa: è assimilazione di significati emozioni ed esperienze
Per me il perdono non è giustificare il "danno" subito e non tutto si deve o può essere perdonarnato in base ai nostri valori e principi, dipende anche dell'intenzione con il quale è stata mossa offesa. Posso perdonare quando capisco i miei limiti e quello dell'altro per non continuare a sentire dolore e rancore...Non tutti meritano di continuare il cammino con noi...o noi con loro.
Il perdono serve in pochissime circostanze, quando per esempio chiudiamo un rapporto e perdonare ci libera dal rancore. spesso appunto viene usato dove non serve a niente, cioè per accettare situazioni che invece hanno bisogno di soluzioni
Non concordo pienamente...c'è perdonare e lasciare andare ..c'è il perdonare perche ci si sente superiori come il giusto contrario, x umiltà, c'è il perdonare l'altro che ti insegna anche a perdonare te stesso...che ti porta a trovare la tua serenità......concludo se non sai perdonare non troverai mai pace .
Ciao, senza onesti e coraggiosi confronti non si arriverà a " lasciar andare", a stare in pace. Senza confronti, bisogna fare il conto con l' accettazione : di aver commesso o aver subìto. Siamo miseri esseri umani, commettiamo errori e c'è chi regala cattiveria come linfa vitale...Quell' umiltà che hai nominato è, in verità, un' ipocrisia pazzesca perché in realtà è un atto di superiorità ( senza senso...ma ringraziamo le dottrine cristiane per questo, le stesse che forgiano chi fa cattiverie). Per stare in pace si accetta, si metabolizza e s' impara. Il perdono è utopico come il comunismo.
Buongiorno grazie per la vostra sincerità, al varco ci sono già stata x quello dico che perdonare è possibile.L'unica cosa che blocca è la durezza del cuore ...premetto che quando si perdona non sempre l' altro fa lo stesso ...ma questo è il suo cammino ...psicologia e fede dovrebbero viaggiare insieme ...certi psicologi lo fanno, forse perché si sono accorti a volte si possono fare danni....e noi come pecore seguiamo senza porci delle vere domande .
@@MONICAGALLIAZZO-p5s ....ognuno secondo le proprie esperienze di vita...non ho mai vissuto sotto una campana di vetro...e mai protetta nemmeno da chi dovrebbe per dovere
Scusatemi ma qua sta sfuggendo un piccolo DETTAGLIO! Qua si sta parlando del perdonare ALLA CIECA soprattutto. E alla cieca, il contenuto di questo video può essere condivisibile! Donare e donarsi è una cosa meravigliosa ma valutando le situazioni; mi sento di dissentire sulla citazione del Signore Gesù Cristo come uno che perdona e ha perdonato SEMPRE E COMUNQUE e NON È UNA COMUNICAZIONE CORRETTA. Gesù Cristo sì che perdona, ma non perdona qualsiasi cosa noi facciamo; è anche SEVERO come un Padre lo è con i suoi figli e cosi lo è lui e le scritture lo rivelano se solo la si leggesse con attenzione, soprattutto quando deve mettere ORDINE anche su quelle cose che a noi non piacciono umanamente (un esempio, tanto per dire, la fine di una relazione apparentemente una disgrazia e poi si rivela una cura). CERTI PERDONI, SALVANO VITE UMANE!! L' importante è ravvedersi! Quindi, se parliamo di psicologia va bene, è uno strumento umano che abbiamo a disposizione ma occhio a non cadere nell' ignoranza, quella fatta proprio di ignorare un' altra materia e utilizzarla senza conoscerla. Bisogna dargli la giusta applicazione, senza estrapolare a comodità, citazioni o altri riferimenti.
L'offesa grave (almeno quella da noi percepita) resta e lascia un segno profondo. Chiarimenti e discussioni sono parole, e le parole non sono sufficienti per riparare i fatti e la relazione. Qualunque essa sia. E più è forte il legame e peggio è.
Pienamente d'accordo...Non ti perdonerò mai dottor Michele per avermi fatto appassionare così tanto alla psicologia...😂cantando Tiziano Ferro🎼🎵🎵🎵😂Grazie❤❤❤
Questo video in parte mi solleva. Mi è stato detto che dovevo perdonare i miei genitori (ormai morti da anni e che mi hanno reso un inferno infanzia e adolescenza) ma non ci riuscivo e mi sentivo in colpa colpa e inetto per il fatto di non riuscirci. Potresti fare un video sull'argomento? Grazie
Bho, credo sia diverso dire "ti ho perdonato" o "ho perdonato X" da avvertire dentro di sé di aver perdonato qualcosa/qualcuno. Nella mia percezione ho perdonato una sola persona, ed è avvenuto da sé dopo anni (di rapporto disfunzionale) -e l'unica cosa che ho sentito la necessità di dire a quella persona è stato "ti chiedo scusa", perché nella dinamica ho dato a mia volta la mia parte di fastidio/disturbo/fatica
Ma sinceramente non concordo, ci sono cose che di per se sono giuste o sbagliate (es. realmente accaduto: io dico a mio padre che se mangio cioccolato, funghi e bevo alcolici rischio di avere una reazione allergica all’istamina e di finire in ospedale, mio padre se ne dimentica (anche se si ricorda tantissime cose stupide) ed una volta sono finita in ospedale perché non riuscivo a respirare). A me non interessa il potere o meno, ma sinceramente che poi non si lamenti se non mi fido quando lui cucina e non mangio più quello che prepara lui e se già sto organizzando per andarmene di casa, anche se fuggire è il verbo più appropriato, come hanno fatto tutte le sue ex.
Mi è successo ho usato ti perdono del tuo atteggiamento con il buon senso ....perché gli altri potremmo essere noi.ma facciamone tesoro........ma non è servito a niente comunque ego ........eccc
Col cavolo. Il perdono non esiste non è possibile e parlarne richiede una tale maturità e disponibilità da essere quasi sempre impossibile tra un uomo e una donna. Ma anche tra un uomo e un uomo. Un po' meglio tra una donna e una donna.
La cosa più sensata che ho sentito sul perdono
Grazie DOC
Quando qualcuno ci ferisce, dobbiamo solo perdonare noi stessi per aver permesso a quella persona di ferirci e capire perchè lo ha fatto, e poi capire se è il caso di portare avanti la relazione/rapporto che sia
Il perdono ha tante sfumature
Grazie Doc d'accordissimo con te
E' vero, ma non è per niente facile. Non è facile nemmeno chiudere con alcune persone anche quando sarebbe meglio, non è facile farsi rispettare da persone con cui non vuoi chiudere ma continuano a ferirti. Parlo sia di rapporti di coppia ma anche di rapporti d'amicizia. I rapporti umani a volte sono davvero complessi...
Michele, video più concitato del solito, con più parolacce del solito 🙂. Il perdono è un fatto spinoso...Dopo aver visto il video forse avrei cambiato il titolo in "Perdonare alla cieca non serve a niente". La riflessione su ciò che davvero significa perdonare è interessante.
Spiegato molto molto bene .Mi trovo pienamente d'accordo.Illuminante, e fortemente importante. Complimenti per la capacità di sintesi e la chiarezza, nel portare fuori dalla stanza di analisi,questioni assolutamente importantissime e di valore immenso.Grazie
Perdonare molto spesso significa tollerare o giustificare, spesso la persona che ci fa del male era cosciente di quello che faceva e continuerà a farlo. Piuttosto bisognerebbe imparare a perdonare noi stessi per aver creduto o tollerato il male che ci e' stato fatto. Ma perdonare noi stessi significa anche capire e cambiare chi siamo perché non succeda più.
Si bellissimo ascoltare queste parole su questo temone... Mi risuona assai..
Buonasera Michele, mi è stato detto più volte in passato che perdonare mi avrebbe fatto stare meglio. Ma io so che in cuor mio non ho perdonato sino in fondo. È la verità. Perché il perdono non sistema le cose. ❤
Se sai in cuor tuo che non hai perdonato è ovvio che non hai sistemato le cose. Se avessi perdonato, nel senso che spiega Mezzanotte, invece, avresti abbandonato la questione assieme all'altra persona e avreste fatto un passo avanti.
Credo sia uno dei video più belli che tu abbia fatto Doc.... ❤
Attenzione...si perdona solo se l'altro ha dimostrato daver capito veramente l'errore commesso e solo se poi dimostra in pratica di non farlo più
Bravissimo, lo ho sempre inteso così grazie che liberazione!❤
Ohhhhh, finalmente qualcuno l' ha detto.
Durante i miei studi teologici, un professore disse: l'uomo non può perdonare autenticamente. Solo a Dio e' dato di perdonare in questo modo, in quanto essere" privo di mancanze". Mi e' piaciuta moltissimo la tua esposizione Doc❤❤❤
Bellissimo e profondo 😍 Mi è successo e rafforza davvero il rapporto
Penso che dipenda dalle situazioni.. per come la vedo io, il perdono ci può stare, in alcune situazioni. Ma assolutamente non più di una volta, perché un errore può capitare una volta, se capita più di una volta, vuol dire che quella persona non ha capito niente...
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, dicono.
Uno dei video migliori che tu abbia mai fatto se non il più. Hai espresso in modo geniale delle verità profondissime. Rinnovo la stima.
Una visione nuova per me che merita riflessione. Grazie mille. Per donare, donarsi all' altro, totalmente...il perdono l' ho sempre visto come un dono che io faccio all' altro ed è, probabilmente, sicuro per sentirmi superare all' altro...lo vedo ora, porca miseria😢
Perdonare ...non significa che ti permetto di rifarmi del male..ti perdono allontanandomi dalle tossicità e cattiverie,dalle frustrazioni altrui... quindi non ci vestiamo di falso moralismo e falso perbenismo caritatevole...io merito la mia pace priva di rabbia...merito una vita serena...questo è il mio perdono...le persone tossiche e cattive non cambieranno mai e ti faranno sempre del male... quindi si allontanano compresi familiari e non si perdonano❤
Avevo bisogno di una conferma, oggi ti ho trovato, grazie.
è incredibile come la maggior parte degli utenti che sta commentando non ha capito una fava di ciò che hai detto. mi chiedo se abbiano problemi di comprendonio, se non abbiano ascoltato ciò che hai detto, se abbiamo ascoltato solo ciò che faceva comodo o se hanno commentato solo leggendo il titolo senza ascoltare tutto il video.
Infatti io ho commentato il titolo 🙂
Secondo me sei tu che non hai capito😂
Mi piacciono molto tutti i tuoi video Michele e ti seguo spesso, ma su questo tema concordo con Massimo Recalcati quando dice che la parola 'perdono' appartiene, nella sua origine, al lessico Cristiano e non a quello della psicanalisi e forse, aggiungerei, a quello della psicologia in generale. Nella visione di fede il perdono nasce dall'umiltà. Il giudizio di Dio non è come quello dell'uomo, la giustizia di Dio è ciò che rende l'uomo giusto, ciò che lo giustifica e lo fa rinascere, è l'amore stesso che dona la vita. Il perdono ha, perciò, il potere di liberare e di dare nuova vita a chi lo riceve. Poiché su questo aspetto mi trovo d'accordo con lui, riprendendo ancora Massimo Recalcati: "Il perdono dà la possibilità ad un amore che sembrava morto di ritornare in vita".
E, aggiungo, comunque la maggioranza degli psicoterapeuti concorda sul fatto che perdonare sia necessario per guarire. Non significa che si debba per forza continuare una relazione con chi ci ha ferito. Se vogliamo stare bene noi in primis, sarebbe auspicabile arrivare a perdonare l'altro anche quando decidiamo di non proseguire la relazione.
Semmai direi, in maniera più specifica, che perdonare in maniera indiscriminata, per principio, questo sì è dannoso e inutile. E che perdonare non significa dimenticare né passar sopra al torto subìto dopo una settimana, ma si tratta di un processo lungo e sofferto, un processo di crescita e rinascita di chi perdona in primis. Ma oggi non siamo disposti a fare nessun lungo processo di crescita. Molto più comodo mandare tutto all' aria e ritenersi perfetti, non mettersi mai in discussione.
Non sono cristiana ma invidio molto la profonda pace interiore di quei credenti che riescono a perdonare (gli altri e sé stessi). Vorrei anche ricordare che tutti, nessuno escluso, sbagliamo e almeno una volta nella vita avremo ferito qualcuno. Ma quando si tratta di noi pretendiamo sempre il perdono e una seconda chance, che non concediamo agli altri però. Tutti coloro che baldanzosamente sono per "il perdono mai" sono dei santi? Dei ricettacoli di pura bontà e altruismo? Non hanno mai sbagliato? Mai ferito?
@@mallorystewart6125 Concordo pienamente. L'ultima parte del commento è un concetto estremamente vero che ho pensato spesso anch'io. L'ipocrisia è pretendere il massimo per sé e concedere nulla agli altri, un atteggiamento che ha molto a che fare con il narcisismo.
Mi rispecchio molto tra le persone che perdonano subito, avevo notato il meccanismo quindi questo video racchiude in modo chiaro molte delle riflessioni che ho fatto nel corso del tempo. Questa volta mi trovo davanti alla scelta se perdonare subito o col cazzo perdonare. Voglio iniziare a cambiare quindi col cazzo che perdono questa volta senza un dialogo pacato e civile
Sei trooooppo forte💪👏👏❤️
“Se quindi porti la tua offerta all’altare e lì ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta lì davanti all’altare e va’ via. Prima fa’ pace con tuo fratello, poi torna e presenta la tua offerta".
Matteo5.23,24
È particolare come Gesù ponga l'iniziativa del perdono non all'offeso ma al presunto offensore. L'offeso probabilmente non ha il coraggio di prendere l'iniziativa.
Lo scopo dell'incontro è ristabilire la pace nel rapporto compromesso mediante la soluzione di un problema, non ricercando la sottomissione dell'altro.
Gesù qui non parla nemmeno di perdono ma di ricerca di pace.
Essere perdonati e perdonare (che non è salvare le apparenze, ma aderire di cuore al mutuo perdono) è la precondizione al perdono di Dio nei nostri confronti.
Ecco che il perdono assume un'altra valenza rispetto al desiderio di onnipotenza o di sottomissione del prossimo.
Fra l'altro Gesù a chi gli disse - devo perdonare fino a sette volte? - rispose - io non ti dico fino a sette volte ma a settanta volte sette - perché siamo incapaci di vero cambiamento finché saremo umani al nostro attuale livello.
Grazie di tutto Doc
Ottime parole per esprimere quello che ho sempre sentito riguardo il perdono ma non sono mai stata in grado di dire. Grazie
Un confronto alla pari è sempre auspicabile, qualsiasi sia poi il risultato. Il problema è che, molto realisticamente, la maggioranza delle persone che sente di aver subito un torto, non vuole chiarire vuole un "risarcimento" e se è vero che perdonare a cazzo può far sentire superiori alcuni, è vero anche l'opposto ovvero mettersi su un piano di potere : tu hai sbagliato, tu sei merda e il ricatto emotivo perpetuo che ne consegue. La volontà di chiarire, in certe dinamiche è meno potente del bisogno di sentirsi migliori grazie agli errori altrui.
Concordo con il Dottore e gli altri utenti, aggiungo se non è stato già detto, il perdono secondo me ma non solo, deve essere espressamente richiesto e quindi implicitamente se ne riconosce la colpa e il danno provocato ?
Grazie per i suoi video Dottore, continui così 🙂
Bravissimo...che dire...chiaro e utile...grazie
Cerco sempre di capire quello che è successo. Non perdono, mai. Non ho ancora la capacità di superare le cose accadute completamente, anche dopo averle estrapolate.
Dio perdona, io no !
😂😂😂
Il perdono alla cieca è una cosa; il perdono come ricerca del bene per il proprio io ferito è un'altra.
Uscire da una relazione in cui si è stati traditi o abbandonati dalla persona amata è impossibile senza saper perdonare l'altro/a.
Perchè solo imparando a perdonare chi mi ha ferito, getto uno sguardo di misericordia e di amore verso me stesso, un me stesso ferito e fragile, e tramite questo sguardo imparo a perdonarmi e ad accettarmi e questo mi spinge a chiudere una ferita che altrimenti, senza perdono, rimarrebbe aperta e a riscio di supurazione.
Il perdono è una cosa seria e forte. È in grado di guarire realmente molte ferite di abbandono e molte delusioni.
Gesù questo lo sapeva benissimo ed è per questo che ha posto il perdono come una delle caratteristiche principali del cammino cristiano: perdonare non come mezzo di potere o di sopraffazione, ma come fine per trovare l'amore verso se stessi e verso la fragilità propria e delle altre persone.
Perdona gli altri, come tu stesso vorresti essere perdonato/ ama gli altri, come tu stesso vorresti essere amato.
Non c'è amore senza perdono.
E ripeto: c'è una grandissima differenza tra il perdonare a casaccio (che significa nulla, dato che può essere fatto per utilità o per comodità) e il perdonare per amore (verso se stessi e verso l'altra persona che magari non è in grado di chiedere scusa per il male che ha potuto fare).
Associando il PerDono alla bontà (verso di sè, verso l'altro e in generale), direi che si tratta di
bontà con saggezza e intelligenza...;
anche perdonando, appunto, con saggezza e intelligenza...
🙏🏻
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Anche se d'altro canto pensando al lasciar andare...
se ci si occupa troppo della cosa discutendone ecc forse non lo si sta facendo...: non si sta lasciando andare...; cosa che invece potrebbe far bene...
ma può essere che non lo si faccia (lasciar andare) temporaneamente per poterlo fare meglio dopo...
che ne si discuta ecc per lasciare andare davvero...; piuttosto che cercare di fare subito come se la cosa non ci fosse e, in realtà, lasciarla li..., che c'è e non c'è...; che sembra che non ci sia mentre c'è e rimane...
Sentire le persone che dicono “Lo perdono, l’ho perdonato, la perdonerò.. “ è imperdonabile
Ecco un giudizio, l'ennesimo...
Grazie, è proprio quello che ci vuole in un contesto societario come quello attuale fatto di perdono e positività a tutti costi, tossica. Hai parlato di questo argomento nel contesto coppia, se ti va sarebbe interessante conoscere il tuo punto di vista relativo all'ambiente familiare. Spesso infatti ho trovato anche counselor, coach, che parlavano della "necessità" di perdonare, anche e soprattutto quando si tratta di genitori o parenti, sangue del tuo sangue per cui non puoi farne assolutamente a meno (di perdonarli), altrimenti ti porterai sempre un peso dentro che guasterà la tua vita a tutti i livelli. Ecco a me sentire queste posizioni, propinate ancor più da chi ha un titolo nel settore (relazioni di aiuto e supporto psicologico) fa cadere letteralmente le braccia a terra. Esistono situazioni inenarrabili, come si fa a perdonare? Loro rispondono, il perdono è un regalo che fai a te stesso.
Francamente queste posizioni ritengo che spingano a sentirsi in difetto, in colpa, sia verso se stessi che verso la persona eventualmente da perdonare.
Detto ciò aspetto di sentire la tua dottore.
Grazie per il tuo lavoro!
se fossimo in una società positiva non saremmo quella più sola di sempre..
Ho parlato di positività tossica, infatti, nel senso che, come nel caso del perdono appunto, viene propinato che se non vedi il lato positivo in ogni cosa, se non sai gioire della vita, se sei triste o passi un brutto periodo, beh la colpa è solo tua. È difatti un messaggio di m€rda. Devi stare sempre bene, anche se stai male, altrimenti è colpa tua, sei tu che vuoi stare male! Insomma, non so se è più chiaro adesso. Non ho parlato affatto di società positiva. Il legame con la solitudine secondo me è anche connesso all'ipocrisia che queste posizioni manifestano. Voglio concludere solo dicendo che il sentirsi soli sta molto nella nostra testa e non è per forza qualcosa di terribile, a patto che la facciamo diventare una forza piuttosto che una debolezza. Da soli si ragiona con la propria testa, ci si conosce e si capisce quali sono i nostri limiti, stiamo in contatto con le nostre sensazioni e possiamo elaborare le situazioni, la riflessione è un lavoro che si fa inevitabilmente in solitudine. Purtroppo anche in questo senso i messaggi che ci arrivano dalla società della massificazione è che se stai solo non vali niente, sei uno sfigato, e allora via di pubblicità con oggetti da acquistare compulsivamente, persone da conoscere o da sc0p@re compulsivamente (dietro uno schermo o di presenza). E soprattutto, questa sensazione di trovarsi soli e sperduti nel mondo, lascia purtroppo aperte le porte all'intrusione di gruppi che, promettendo amicizia, comunanza, senso di appartenenza e aggregazione, nonché felicità, salvezza e risoluzione dei problemi, manipolano fino a fare il lavaggio del cervello: sto parlando delle sette.
Per cui, gente, meglio stare soli, coltivare forza e tenacia, costruirsi degli obiettivi e lavorare per raggiungerli, relazionarsi quel che si può selezionando attivamente le compagnie sulla base dei nostri valori e, soprattutto, trovando sempre uno spazio in solitudine per pensare e riflettere, ragionare solo con la propria testa. Leggere, studiare e la filosofia aiutano di certo. Come vedi, se lavori tanto su te stesso, non hai neanche il tempo di sentirti solo.
Questo video va somministrato sistematicamente a tutti quei giornalisti che nell'immediatezza dell'evento chiedono ai parenti vittima: "ma lei lo perdona?"
👏🏻👏🏻👏🏻
Caro dottore, interessanti osservazioni le sue. In effetti, è una dinamica molto comune che riguarda tutti. A volte si perdona, o almeno si dice di perdonare, perché ci è stato insegnato così dai tempi del catechismo. Si perdona superficialmente tanto per dirlo, molto spesso per innalzarsi come un novello nazareno. Perché dire di perdonare così, troppo presto, poi, se non per innalzarsi rispetto a chi ci ha offesi? Forse il vero perdono non si da agli altri ma lo si sente dentro di sé, quando non ci sono più conti in sospeso.
Lo avevo già capito prima di vedere il video, capisco anche se non condivido che all'infuori di un ottica cristiana, in effetti, perdonare non serve a niente, perchè donare appunto l'oblio del torto subito a qualcuno che è stato ingiusto con me? Non ha senso, ma poi ascoltando ho sentito "quando si perdona alla cieca..." non si può perdonare alla ceca, vizio superato... quella è solo superficialità, superficialità di non voler affrontare il vero problema e allora dire appunto vabbè, non preoccuparti, ti perdono, balla colossale, illusione presuntuosa. Certo che un perdono così è inutile. Ma quello che tu descrivi è essere o diventare responsabili che cosa c'entra con il perdono?
Grazie
Il perdono ti rende libero.
Perdona,se vuoi essere perdonato.
I commenti sono deludenti...a dir poco.
...rimango dell'opinione che interrompere in toto i rapporti con chi ci fa del male sia molto piu efficiace e meno dispendioso in termine di sbatti.🙃
bravo..
La capacità di perdono sta alla base di ogni progetto di una società futura più giusta e solidale», scriveva papa Wojtyla, e aggiungeva: «La pace è la condizione dello sviluppo, ma una vera pace è resa possibile soltanto dal perdono». Meditate
E se l'altra persona si è comportata male, ma ha agito in buona fede? Basta la buona fede per meritare il perdono?
Ne consegue che il perdono è un'azione complessa da fare sempre in due, uno da solo non può fare un c**** soprattutto quando poi si tratta di rapporti non propriamente paritari, come il rapporto padre e figlio
Perchè perdonare qualcuno che non.cambierà e rifarà quello che ci ha.fatto? Il perdono è una possibilità di nuova apertura......ma non è detto.che serva .... chi ti tradisce lo rifarà......niente perdono......non ti.serve il mio perdono ......ti assolvi da solo
"ricorda un uomo a volte va anche perdonato" (cit.)
Finalmente qualcuno che lo dice!
Alice Miller mi ha cambiato la vita in questo senso...La rivolta del corpo.libro consigliatissimo❤
Perfetto
Matteo 18:21-22
[21] Allora Pietro, accostatosi, gli disse: “Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?”. [22] E Gesù a lui: “Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Quindi dovremmo ricevere delle scuse prima di poter perdonare dopo essere arrivati alla comprensione che il problema deriva da individui con disturbi di personalità es narcisi ecc,ecc.?
Più che scuse, spiegazioni. Con il dialogo puoi capire il punto di vista dell'altro, cosa perdoni o non perdoni, se non sai neanche perché è successo?
@@cristinasecci8804
Normalmente questi individui tendono a fare abusi di qualsiasi genere cercando poi di nascondere con menzogne o comportamenti irresponsabili tipo scaricare le proprie colpe ad altri.
Ovviamente non sono comportamenti accettabili a meno che la persona non si prenda la responsabilità delle sue azioni questo intendo
No, non "perdono", non ha senso per me. Non dimentico nemmeno. Ma ci ragiono e me ne faccio tesoro...e vado oltre. L'andare otre è necessario non il perdono. Esatto!
Manca un piccolissimo particolare... Non si può MAI perdonare se l'altro prima non ti chiede di essere perdonato. Questo "ragionare insieme sul sintomo" non può avvenire se lo vuole fare solo la parte ferita. Secondo me tante persone che accettano continuamente soprusi dovrebbero riflettere su questa cosa. 😜
PAROLE SANTE!
Mi piace un casino questo video
Noi donne non perdoniamo mai alla cieca. In effetti, a quel che mi riguarda, non perdono praticamente mai, sono una che, se gli dici " perché non parli , cosa c'è? E rispondo " niente" il che vuol dire " ti vorrei crocifiggere su un cactus sopra un formicaio di formiche assassine, ma sono una signora "😂
Non perdono, lascio andare
0:11 Doc geniale! Alleluja!🙌👏🙏❤️ per-dono col caxxo è il super top! Con-prendere è tutt'altra cosa: è assimilazione di significati emozioni ed esperienze
Per me il perdono non è giustificare il "danno" subito e non tutto si deve o può essere perdonarnato in base ai nostri valori e principi, dipende anche dell'intenzione con il quale è stata mossa offesa. Posso perdonare quando capisco i miei limiti e quello dell'altro per non continuare a sentire dolore e rancore...Non tutti meritano di continuare il cammino con noi...o noi con loro.
Like a prescindere.
Assolutamente d accordo, il perdono non serve ad un *****
Michele se non ci fossi bisognerebbe inventarti
Il perdono serve in pochissime circostanze, quando per esempio chiudiamo un rapporto e perdonare ci libera dal rancore. spesso appunto viene usato dove non serve a niente, cioè per accettare situazioni che invece hanno bisogno di soluzioni
Non concordo pienamente...c'è perdonare e lasciare andare ..c'è il perdonare perche ci si sente superiori come il giusto contrario, x umiltà, c'è il perdonare l'altro che ti insegna anche a perdonare te stesso...che ti porta a trovare la tua serenità......concludo se non sai perdonare non troverai mai pace .
Faccio finta di sorvolare ma aspetto al varco...😮
Ciao, senza onesti e coraggiosi confronti non si arriverà a " lasciar andare", a stare in pace. Senza confronti, bisogna fare il conto con l' accettazione : di aver commesso o aver subìto. Siamo miseri esseri umani, commettiamo errori e c'è chi regala cattiveria come linfa vitale...Quell' umiltà che hai nominato è, in verità, un' ipocrisia pazzesca perché in realtà è un atto di superiorità ( senza senso...ma ringraziamo le dottrine cristiane per questo, le stesse che forgiano chi fa cattiverie). Per stare in pace si accetta, si metabolizza e s' impara.
Il perdono è utopico come il comunismo.
Buongiorno grazie per la vostra sincerità, al varco ci sono già stata x quello dico che perdonare è possibile.L'unica cosa che blocca è la durezza del cuore ...premetto che quando si perdona non sempre l' altro fa lo stesso ...ma questo è il suo cammino ...psicologia e fede dovrebbero viaggiare insieme ...certi psicologi lo fanno, forse perché si sono accorti a volte si possono fare danni....e noi come pecore seguiamo senza porci delle vere domande .
@@MONICAGALLIAZZO-p5s ....ognuno secondo le proprie esperienze di vita...non ho mai vissuto sotto una campana di vetro...e mai protetta nemmeno da chi dovrebbe per dovere
Buon cammino 🩵
Finale da Oscar 😂😂😂
Scusatemi ma qua sta sfuggendo un piccolo DETTAGLIO!
Qua si sta parlando del perdonare ALLA CIECA soprattutto. E alla cieca, il contenuto di questo video può essere condivisibile!
Donare e donarsi è una cosa meravigliosa ma valutando le situazioni; mi sento di dissentire sulla citazione del Signore Gesù Cristo come uno che perdona e ha perdonato SEMPRE E COMUNQUE e NON È UNA COMUNICAZIONE CORRETTA.
Gesù Cristo sì che perdona, ma non perdona qualsiasi cosa noi facciamo; è anche SEVERO come un Padre lo è con i suoi figli e cosi lo è lui e le scritture lo rivelano se solo la si leggesse con attenzione, soprattutto quando deve mettere ORDINE anche su quelle cose che a noi non piacciono umanamente (un esempio, tanto per dire, la fine di una relazione apparentemente una disgrazia e poi si rivela una cura).
CERTI PERDONI, SALVANO VITE UMANE!!
L' importante è ravvedersi!
Quindi, se parliamo di psicologia va bene, è uno strumento umano che abbiamo a disposizione ma occhio a non cadere nell' ignoranza, quella fatta proprio di ignorare un' altra materia e utilizzarla senza conoscerla.
Bisogna dargli la giusta applicazione, senza estrapolare a comodità, citazioni o altri riferimenti.
Grazie mille per questo video
L'offesa grave (almeno quella da noi percepita) resta e lascia un segno profondo. Chiarimenti e discussioni sono parole, e le parole non sono sufficienti per riparare i fatti e la relazione. Qualunque essa sia. E più è forte il legame e peggio è.
Grazie meraviglioso visione
Pienamente d'accordo...Non ti perdonerò mai dottor Michele per avermi fatto appassionare così tanto alla psicologia...😂cantando Tiziano Ferro🎼🎵🎵🎵😂Grazie❤❤❤
🤣 sempre mitico, doc
Servire su piatto freddo!
Bravo Michele !
Si.
Troppa pubblicita' nei tuoi video
👍
Questo video in parte mi solleva.
Mi è stato detto che dovevo perdonare i miei genitori (ormai morti da anni e che mi hanno reso un inferno infanzia e adolescenza) ma non ci riuscivo e mi sentivo in colpa colpa e inetto per il fatto di non riuscirci.
Potresti fare un video sull'argomento? Grazie
Vero…
Infatti ultimamente non sono più compassionevole, metto distacco e freddezza.. cinismo è too much!
La compassione e il perdono sono la stessa cosa?
top dono per
è quello che ho sempre pensato anche se tutti ci premono per farlo. E' solo buonismo ipocrita
Benissimo io non riesco a perdonare....proprio non ci riesco
Caspiterina...😂😂😂
atto di fede
Ma bravo. è .
dio perdona, io no!
Bho, credo sia diverso dire "ti ho perdonato" o "ho perdonato X" da avvertire dentro di sé di aver perdonato qualcosa/qualcuno.
Nella mia percezione ho perdonato una sola persona, ed è avvenuto da sé dopo anni (di rapporto disfunzionale) -e l'unica cosa che ho sentito la necessità di dire a quella persona è stato "ti chiedo scusa", perché nella dinamica ho dato a mia volta la mia parte di fastidio/disturbo/fatica
Che volgare... inutilmente
Video ok
Quindi tu non vuoi essere salvato.....
Sinceramente a me fa stare bene,pero ok
Ma sinceramente non concordo, ci sono cose che di per se sono giuste o sbagliate (es. realmente accaduto: io dico a mio padre che se mangio cioccolato, funghi e bevo alcolici rischio di avere una reazione allergica all’istamina e di finire in ospedale, mio padre se ne dimentica (anche se si ricorda tantissime cose stupide) ed una volta sono finita in ospedale perché non riuscivo a respirare).
A me non interessa il potere o meno, ma sinceramente che poi non si lamenti se non mi fido quando lui cucina e non mangio più quello che prepara lui e se già sto organizzando per andarmene di casa, anche se fuggire è il verbo più appropriato, come hanno fatto tutte le sue ex.
Non sarà un po' rincoglionito? Quanti anni ha?
Dio in terra per averlo finalmente detto 🎉 fanculo sto concetto autolesionista
Non sono d'accordo.
Mi è successo ho usato ti perdono del tuo atteggiamento con il buon senso ....perché gli altri potremmo essere noi.ma facciamone tesoro........ma non è servito a niente comunque ego ........eccc
poi ci sono io che vivo all'ombra del mantra..."per chi ci crede, dio perdona, io no"
Perdonare è stato il più grande errore della mia vita
L’Amministratore Delegato tanto tempo fa disse: porgi l’altra guancia 😊
Nella bibbia c'è anche il dente per dente
Mi piacerebbe che parlassi del caso dei fratelli Menéndez di cui parlano tutti avere un parere professionale sarebbe utile
Per perdono si intende cio che e stato...e come mettere acqua ossigenata su ferite,che diventeranno cicatrici.
Col cavolo. Il perdono non esiste non è possibile e parlarne richiede una tale maturità e disponibilità da essere quasi sempre impossibile tra un uomo e una donna. Ma anche tra un uomo e un uomo. Un po' meglio tra una donna e una donna.