Hai detto una cosa giustissima. Di base se non hai problemi con la solitudine, sei una persona che sta bene con la persona che ha accanto e non hai la necessità di diventare amico con chiunque parli per più di 5 minuti, il Giappone allora rappresenta un posto davvero prezioso in cui poter vivere. Io mi sono trasferito nel 2018, con la mia fidanzata che adesso é mia moglie, e onestamente stiamo benissimo. Tokyo é sicura , tranquilla e super organizzata. Mai avuto un problema in comune o in ospedale anche per pratiche importanti. Le amicizie con le persone Giapponesi si devono saper capire, anche se li vedi distanti non vuol dire che non ti apprezzano o non ti vogliono bene, semplicemente il sentimento viene interpretato in maniera diversa e non ha la priorità che ha in Italia ad esempio. Buona fortuna per la ricerca del modo di poterci vivere in maniera stabile, quella é la parte più complicata a livello burocratico, ma anche quello é fattibile
io però vorrei proprio capire come viene gestita la parte lavorativa, mi dicono (chi ha vissuto li) che se non parli la lingua non puoi praticamente lavorare da nessuna parte e in ogni caso daranno la priorità ai loro connazionali, senza contare che occorrono (sempre a quanto mi dicono) professioni importanti o comunque alte specializzazioni, tu che mi dici a riguardo?
A me è successa una cosa ancora più assurdamente bella , sono andato al 6 piano di un negozio che poi ho scoperto essere il negozio sbagliato grazie alla commessa che è praticamente saltata dall'altra parte della scrivania e mi ha accompagnato davanti al negozio in cui dovevo realmente andare. È stata veramente bravissima ❤
Te lo confermo, qualche anno fa, io e mia moglie, due vecchietti in giro di sera per Kyoto che cercavano la via per arrivare a Gjon, provammo a chiedere in inglese ad un ragazzo che aspettava l'autobus per tornare a casa, ben vestito, sicuramente un salary man, si offrii di accompagnarci e ci accompagno' fino all'ingresso del quartiere di Gjon, lo ringraziammo calorosamente scrusandoci per avergli fatto perdere l'autobus, lui si scherni' minimizzando la cosa e dicendo che ne sarebbe passato un altro. Un popolo davvero, davvero gentile....
Riguardo alla solitudine sono d accordo,sono stato criticato perché a me piace andare o stare in momenti di solitudine o cmq dedicarmi a me stesso,per il lavoro e riguardo le amicizie in Italia mi é successo che mi sono licenziato e di conseguenza ho perso gli amici/colleghi di lavoro , Io personalmente la vedo una cosa universale. Apparte questo bene mi sembra che hai trovato quello che stavi cercando , sono contento,mostri tanto coraggio e forza di volontà.😊
Ohi, io "sicurezza, pulizia ed organizzazione" li ho trovati anche molto più vicino a casa, in Alto Adige 😅 Battute a parte, le esperienze di vita ci stanno tutte, specie finché si è giovani, quindi avere fatto bene, poi valuterete col tempo cosa sia meglio per te e per voi. Se non si prova in prima persona, non si può sapere 😉👍
Io credo che sia praticamente impossibile "sentirsi giapponese" ed "essere considerato giapponese" a meno di non essere "nato giapponese" o, in rarissimi casi, essersi integrato da anni grazie ad una serie di fattori assolutamente "unici" (modo di fare, conoscenza lingua, ralazioni familiari acquisite, estrazione sociale/qualifica professionale/situazione economica e, infine, tipo di persone che si frequentano). Personalmente a me va bene così: io amo (a modo mio) il Giappone e mi basta essere libero di visitarlo e di viverlo sempre "a modo mio" rispettandone ovviamente gli usi ed i costumi... mi piace essere considerato, al massimo, un "buon gaijin" e aspirerei ad essere considerato un "gaijin-san" (per citare un occidentale che molto sa a proposito del Giappone) che può essere il massimo "status" che si può sperare di ottenere normalmente. Non ho intenzione di lasciare l'Italia per trasferirmi in Giappone, ma ho intenzione di essere un "assiduo frequentatore" e magari riuscire ad acquistare una piccola casa per trascorrerci delle "vacanze lunghe" un paio di volte l'anno almeno. Per il resto quello che mi aspetto da questo Paese è l' "Omotenashi" (la cultura dell'ospitalità o, quantomeno, l'educazione, la professionalità ed il rispetto per il cliente/turista - che si "comporta bene" - ). Considerazioni interessanti, comunque! 👍
Da italiano all'estero ( Germania) devo dire che approvo molto dei tuoi discorsi come la solitudine, la cultura del silenzio, stranieri rumorosi ecc. Ragazzi forza!
5:43 anche io ed e' stato SOLO qui in Italia , senza green pass. Ps. il Giappone ,come molti altri paesi asiatici , e' Tradizionalista , patriottico e CONSERVATORE....si puo' confondere con la cosa zista che tu pensi di aver visto. Sicuramente non un paese per uno con idee liberali.
Io andrò in Giappone quest'estate e tutti questi video che stai facendo mi stanno dando sempre più hype. Mi ritrovo molto nel loro stile e nel loro modo di vivere e non vedo l'ora di toccare il tutto con mano. Queste tue esperienze personali che condividi sono super preziose, grazie :)
Prima volta che ti vedo, sono restato ad ascoltare perché ovviamente ero interessato, ma debbo dirti che sei davvero molto educata e gradevole! È stato davvero un piacere. Mi sono pure iscritto al tuo canale, perché non riuscivo in alcun modo a postare un commento, spero per difficoltà del mio tel e non mie (è una speranza). Così mi vedrò altri tuoi video. Ciao😃😃😅
Anche a me è capitato di chiedere informazioni su un luogo non molto distante, e la persona a cui l'ho chiesto non era in grado di spiegarmelo, quindi mi ci ha accompagnato. Pazzesco!
Mi è successo più e più volte ed anche a Tokyo, purtroppo a volte lo sono….nel 2008 i turisti erano veramente pochi, però è stato bellissimo girare con la cartina ed i primi video di you tube !
Vabbè Lucilla i bambini che ti guardano strano sono giustificati, sembri un personaggio di un manga a livello estetico grazie al cavolo che generalmente sono tutti gentili e disponibili con te, sono convinto che se ci finissi io con il telefono scarico sarebbe tutta un altra storia, ma anche in Italia eh 😂
Video molto interessante :) Ho pensato spesso di andare in Giappone perché ho sempre trovato la loro cultura molto affascinante. La storia, il cibo, le usanze, anime/manga, videogiochi, e poi i monumenti i peasaggi... meravigliosi! Ovviamente come ogni popolo, ci sono pregi e difetti. Su Twitch negli ultimi anni ho stretto "amicizia" con tanti streamer e vtuber giapponesi. Devo ammettere che la maggior parte di loro sono sempre super entusiasti di conoscerti e comunicare con te. Purtroppo anche tra i giovani la maggior parte non spiccica un po' di inglese. Però studiando un po' di Giapponese e con l'aiuto di un traduttore online sono riuscito a fare tante conoscenze. Ad oggi ho trovato 3 persone che sono dolcissime e simpaticissime, mi scrivono spesso, mi condividono le foto dei loro piatti, mi parlano della loro vita, del più e del meno. Insomma gli amici di penna che tutti vorremmo. Ma devo anche ammettere che non sono mancate le delusioni. Spesso persone che si mostravano super gentili e disponibili in realtà nascondevano la loro frustrazione. Magari perché non apprezzavano un comportamento, o un complimento, o una battuta, e poi magari esplodevano di rabbia all'improvviso, o facevano ghosting/block su tutti i social, e cose così. Perché ai Giapponesi culturalmente non piace essere diretti. Se li stai ferendo o infastidendo in qualche modo, devi capirlo tu. Poi chiaramente attraverso una chat è ancora più difficile e non tutti i Giapponesi sono disposti a "venirti incontro" capire la tua "differenza culturale" e spiegarti che magari per loro quello è un atteggiamento sbagliato. Questo per dire che mi piacerebbe fare un viaggio in Giappone, visitarlo in lungo e in largo, magari anche viverci per un breve periodo, ma non so se riuscirei a viverci per tanto tempo/per sempre. Anche se sono abituato a vivere in solitudine e senza partner, ho bisogno sempre di quei pochi amici ma buoni che ti riempiono il cuore. Ed in Giappone avrei troppa paura a rimanere solo per appunto incomprensioni e differenze culturali.
Certo, nel nostro modo di pensare occidentale è così. Ma loro hanno un'altra cultura. Loro preferiscono sempre il silenzio, evitare il conflitto, e in genere i Giapponesi sono abituati a "leggere il silenzio" e comportarsi di conseguenza. Ovviamente per uno straniero questa cosa può essere molto complicata. Poi in ogni caso esistono persone più dirette e persone che hanno la sensibilità e la consapevolezza di doverti venire in contro per capire le differenze culturali.@@maryvitaofficial
@@anniecyborg No no, non è una questione di cultura occidentale, ma di crescita personale, che va oltre tutte le culture, di rendersi conto di che atteggiamenti sono sani e quali patogeni! La crescita personale porta ad andare incontro alla propria anima al di là di quello che la tua cultura ti ha insegnato!
Sono d'accordo, anche io penso che alcuni atteggiamenti non siano "sani" in ottica di un qualsiasi tipo di relazione. Sta di fatto che loro culturalmente (in linea generale) preferiscono evitare conflitti, non parlare, sperando che l'altra persona capisca. @@maryvitaofficial
L'episodio che racconti al 5:30 e' successo anche a me, con le stesse dinamiche, in un ristorante giapponese... a Vienna!!! Da non credere. C'erano ristoranti Giapponesi e Coreani con solo clientela della stessa nazionalita'. La loro fortuna di aprirli in una citta' cosi' grande ha permesso loro di essere selettivi con la clientela anche all'estero.
Io sono ancora invogliato a visitare il Giappone, e mi é piaciuto che hai voluto condividere sia esperienze positive che negative, capita spesso che online ne parlano come la terra promessa senza difetti quando non é così
@@lucillajiggly molto buona allora, promette bene da visitare, io un po' speravo che ad inglese se la cavicchiavano come noi italiani invece mi sa saranno peggio 😂, fortuna che vado con un tour organizzato, te lucillona come fai a comunicare se non c'é il buon luca?
Sono stato in Giappone la scorsa estate e ti racconto questa: al mattino presto stavo girando per il quartiere di Tokyo dove avevo l'hotel per trovare un posto in cui fare colazione che non fosse il solito combini, erano quasi le 9, in una via traversa vedo un bar con scritto sopra "BAR DEL POPOLO" in italiano. Intanto che leggo il menu che stava fuori (IN ITALIANO) vedo entrare un giapponese, dopo poco lo seguo e il proprietario mi blocca sull'ingresso facendomi la classica X con le mani per dirmi che non potevo entrare, mentre il bar era praticamente vuoto con solo il tizio di prima a fare colazione al bancone. E' successo solo quella volta ma condivido con te che è stato veramente brutto.
Io, in Giappone, devo dire che ho avuto un'esperienza molto positiva. Tuttavia, la mia era un'esperienza strettamente turistica e a breve termine, quando ci sono stata per cca. una settimana a Tokyo nel 2019 (penso che questo sia un dettaglio importante, pensando a ciò che ha seguito negli anni successivi in tutto il mondo e le conseguenze che abbiamo ora). Lo so per dato di fatto che, una volta cominciato a vivere, vedi anche i lati, diciamo, meno spensierati di questa esperienza. C'è da dire, però, che io non ero sola, ero con mio marito (lui coreano) che veniva scambiato lui stesso per un giapponese a prima vista, quindi il mio punto di partenza era decisamente diverso rispetto a chi sta solo o non ha amici asiatici nel gruppo. (Sì, sono al corrente della relazione non troppo positiva tra la Corea e il Giappone, ci vivo in Corea dal 2010, però è anche vero che la gente è molto influenzata da ciò che si ritrova davanti agli occhi, specialmente se non vengono da te a chiedere dettagli). Essendo io stessa introversa e timida, evitavo di chiedere aiuto agli estranei, cercavo di arrangiarmi con le varie app, linee di guida della città ecc. Tuttavia, la gente di strada ti nota e vede che stai cercando di trovare o fare qualcosa e varie volte erano loro stessi ad offrirsi per fornirti aiuto, sempre gentilissimi ed efficaci. Per quanto riguarda la lingua, il mio livello di giapponese non è proprio a 0, ma non basta per riuscire ad interagire casualmente con la gente o nei negozi. Ho cercato, quindi, di parlare inglese quando dovevo fare interazioni, però, dalla mia bocca usciva il coreano, spontaneamente, la cosa era più difficile da controllare di quanto pensassi e mi ha colta un po' di sorpresa. 😅 Per questo mi sentivo anche un po' a disagio, ma non perché erano i giapponesi a farmi sentire così, ma perché sono io molto cosciente riguardo me stessa. Mi sentivo anche molto "starstruck", come si direbbe in inglese. Solo che la "celebrità" in questione non era una persona famosa di successo di cui sei fan, ma un luogo con tale importanza personale. Spero di poter tornarci un giorno. Questa gita mi è rimasta così impressa nella mente, che ci facevo frequentemente dei sogni sul tema di Tokyo e del Giappone. 🥰 Ci vivo vicino, nella Corea del Sud, però bisogna avere i soldi, organizzare bene gli impegni e dare maggiore importanza alle priorità, che, ovviamente, sarebbe la mia famiglia in Europa. Però, in un futuro non troppo lontano, spero che potrò dividere un po' di soldi e tempo per fare ulteriori visite a questo bellissimo paese che è il Giappone! ♡
Por lo que he escuchado, la relacion entre Japón y Corea ha mejorado mucho en los últimos años, y la gente más joven no le tienen resentimiento al otro país. ¿Has notado este cambio durante tu experiencia? Tambien me gustaría preguntarte sobre tu experiencia en Corea y las diferencias culturales que observaste en Japón. Gracias :)
Alla fine è sempre molto complesso dare una visione "generale" e sempre valida, concordo con alcune tue esperienze, non ho mai vissuto episodi di "emarginazione" (userei questo più che il forte "assismo"), ma anzi quasi sempre la grande disponibilità ad aiutare, per assurdo vista come una sorta di "dovere". All'epoca del primo viaggio, nel 2000, quindi proma del "boom" degli anni successivi alla nostra richiesta di aiuto per trovare un hotel, la signora che fermammo in strada cercò per vari minuti di capire le indicazioni in nostro possesso (altro che smartphone e google maps, all'epoca era tanto avere un indirizzo scritto in romanji) ma senza riuscirsi e si scusò non so quanto per la sua "mancanza". Ma il Giappone è anche quel posto dove i bambini piccoli, magari la comitiva di scolari dell'asilo con le maestre ti passa accanto e ti guardava stranito ma al contempo, sempre nel 2000, al secondo giorno fummo fermati per strada a Kyoto da un gruppetto di ragazzine delle medie che per una ricerca scolastica d'inglese dovevano "intervistare" degli stranieri e notavi insieme quella spigliata, magari la capogruppo e quella più timida che quasi si nascondeva dietro le altre. Ma l'apoteosi fu alla fine della vacanza a Tokyo quando fummo fermati da 2 giapponesi che ci chiesero indicazioni davanti alla stazione centrale sulla direzione per arrivare al palazzo imperiale.... e finimmo per aiutarle visto che c'eravamo stati per chi non lo sa è lì in zona, basta andare sempre dritti, anche se non lo si vede dalla piazza della stazione essendo coperto dai palazzi. Un controsenso degno del paese in cui per primi al mondo la massima modernità convive con l'antico.
6:45 anch’io avevo problemi a prendere un certo treno per la Tokyo tower, ho chiesto col traduttore a dei ragazzi e questi prontamente si sono adoperati addirittura per accompagnarmi! Incredibile. Normalmente non mi fiderei ma in quel caso li ho seguiti ciecamente, ero molto tranquillo. 😊
Grazie per il video, bello, spontaneo, l'ho trovato molto interessante, vorrei visitare il JP nei prossimi anni. Riguardo all'aspetto sociale, sono sincero, ad eccezione di un altro paese latino, "la sensazione dell'emigrato" anche a distanza di anni persiste spesso/sempre. In paesi multietnici (USA/UK/FR etc.) le persone tendono a frequentare solo persone della micro o macro etnia. La socialità é un tema delicato perché incide sulla nostra salute psicofisica, in sostanza la nostra foto interna dipende da chi e da cosa abbiamo intorno, l'isolamento puó anche favorire la creatività ma al prezzo dell'equilibrio psico fisico nel lungo periodo. C'é un dato un pó triste legato al Giappone che potrebbe essere legato a questo loro particolare automatismo sociale. Al di la di tutto questo Lucilla, il primo tempo potresti creare o frequentare gruppi di Expats, o gruppi cmq "internazionali" così da unire utile e dilettevole nell attesa di avere amici del sol levante. Riguardati
Io sono appena tornato dal Giappone. 1) Sono stato cacciato da un negozio, pieno di gente, dicendomi che erano chiusi (e c'era un cartello con su scritto aperto 24 h) 2) se sei straniero, quando ti siedi in metropolitana i giapponesi si spostano, quando si siedono i giapponesi non si muovono 3) e capitato che non sono stato accettato in un izakaya (anche grandicello) 4) spesso non si può prenotare nei ristoranti senza un numero e un indirizzo Giapponesi 5) in treno, quello dietro di te ha girato il posto a sedere (possono girare di 180° per puntare sempre nel verso di marcia) e ha iniziato ad abbassare il sedile colpendo ripetutamente il mio sedile (palesemente a posta) Ecco, il razzismo lo ho avvertito abbastanza e non è stato piacevole. Certo, non é la regola, ma quando succede te lo fanno pesare
Io e mia moglie siamo stati in Giappone tre settimane. Una volta abbiamo chiesto a un passante( in inglese) indicazioni perché non trovavamo un indirizzo e lui ci ha portati esattamente davanti al portone senza dire una parola in inglese o in italiano. Un bel sorriso e via. Io invece sono stato mandato via con lo stesso gesto che hai mostrato tu da una Izakaya (spero si scriva cosi) . Il fatto è che certi locali sono solo per giapponesi e per un gaijin non c'è modo di entrarvi. È così e basta, non so se sia per discriminazione o altro ma ho sentito e letto di questa cosa tantissime volte
io quando sono andato a tokyo ho riconosciuto due yakuza e gli ho chiesto se potessi fargli le foto ( a gesti) sono stati molto gentili. mi è capitato di chiedere anche un informazione per ritornare in hotel a una ragazza e mi accompagnato le personalmente per almeno 2 km a gentilezza potrebbero insegnare tanto
La mia prima volta in Giappone (1990), a Kyoto (o forse Nara, non ricordo di preciso) mi perdo e trovo un ristorantino (abbastanza economico, non turistico, un po' fuorimano, in una zona semi boscosa e un po' isolata). Entro e dico (nel mio quasi inesistente giapponese di fortuna): "Nani taberu?" Mi portano un menù scritto in giapponese ed io: "Wakari masen!". Al chè la cameriera, gentilissima mi fa cenno di seguirla in cucina dove mi fa vedere cosa c'è e indicare quello che scelgo. Questa la mia esperienza personale, decisamente positiva! Non so... forse è la mia (relativa) timidezza che è stata "captata" dalla cameriera e che rende anche me un pochino, diciamo, "giapponese"... 🙂
Questa cosa che hai detto sul turismo scarso in giappone mi ha stupito molto. Ci credo, e ha anche senso nel senso che è molto lontano dai paesi occidentali e quindi costoso e difficile da raggiungere. Ma ho sempre pensato che fosse una tradizionale meta turistica, mi ha un pò sconvolto
Ciao trovo i tuoi video moltissimo interessanti, io seguo serie giappinesi e guardo sempre le live su tiktok di un ragazzo giapponese. Molto carino nei modi , le prime volte mi salutava in italiano . Ti posso chiedere se vai un video sui vari rapporti amorosi giapponesi famiglia e storie matrimoni, c è una ragazza su tiktok ha parlato malisdimo dei uomini giapponesi , che sono freddi con la famiglia , non sono propensi akl amore e si sposano per convenienza? Secsai qualcosa poi fare un video . Grazie baci❤
Comunque abito in svizzera e mi ritrovo con le caratteristiche che cerchi. Fattostà che il giappone è sicuramente un bellissimo paese, un giorno sarebbe bellissimo andarci. Se posso una domanda, ma per imparare il giapponese ti sei preparata con qulche libro o corso, oppure sei andata direttamente senza saperlo parlare?
Io vivo/lavoro in Giappone da 7 anni (6 ad Akita, 1 a Tokyo) e non ho mai avuto esperienze di '...zismo', e anche sul luogo di lavoro mi trattano benissimo. Un mio amico di Kyoto ha avuto esperienze simili alle tue, quindi penso sia un problema di quella citta` 😅
Ho un'ipotesi riguardo all'episodio che ti è accaduto. Non è che magari le persone dentro erano "particolari" ? E magari avevano chiesto tutto il ristorante per loro ? Un consiglio d'affari importante ? O addirittura persone appartenenti alla malavita o simili ? Magari non ce l'avevano con voi, ma dovevano già gestire una situazione dentro che era complicata.
No, a molti altri italiani è successo. Il ristoratore si è rifiutato di darci spiegazioni, nonostante Luca parlasse bene giapponese. Non ci sono scusanti purtroppo, anche le persone giapponesi della nostra età che abbiamo conosciuto ci hanno confermato questo “razzismo velato” di alcuni ristoranti, soprattutto a Kyoto.
Fa veramente strano sentire che in Giappone, che noi ci immaginiamo come il luogo della modernità, siano così chiusi nel loro mondo e nelle loro abitudini. Complimenti per il video, spero che ne farai altri e buon proseguimento in questa esperienza "extra-maremmana" 🙂
Sono stato in Giappone nel 2010 quando avevo 21 anni, non avevo smartphone solo cartina cartacea in mano e chiedevo info ai giapponesi. Me la sono cavata con pochissimo inglese(che conoscevano praticamente solo a Ginza o qualche ragazzo giovane) e comunicavo tramite la cartina e tramite i disegni 😂, cmq tutti super carinissimi ❤ Oggi con il GPS alla mano dev'essere una passeggiata muoversi lì
Ciao Lucilla, video molto interessante. Volevo chiederti, ho sentito spesso dire da persone che hanno visitato il Giappone per motivi di lavoro, che i migliori ristoranti tradizionali dove si accede alla VERA cucina nipponica che spesso esula dal sushi e dai piatti comunemente presentati ai turisti, sono poco visibili agli stranieri e del tutto inaccessibili a meno che non si vada con un giapponese che prenota e ti presenta come ospite. Questo, a detta di chi conosco, perché non hanno molto piacere a condividere con gli stranieri questo aspetto molto intimo e i luoghi dove magari vanno con la famiglia per le occasioni speciali. Ti risulta?
la mia esperienza in Giappone invece è stata abbastanza positiva, anche nei ristoranti ci hanno sempre ben accolti ed era anche semplice ordinare perché specialmente nelle zone più turistiche, all'entrata del ristorante, cè una macchinetta dove decidi cosa mangiare, paghi e ti vai a sedere sul primo tavolo disponibile. Questo vale sia per Tokyo che a Kyoto che come dice te, quest'ultima è parecchio più tradizionalista.
Ritengo che il Giappone (dalle esperienze sentite di altri italiani che ci vivono) , sia letteralmente un altro mondo, troppo lontano dalle nostre abitudini sociali occidentali. Per quanto riguarda la sicurezza, l'ordine e la precisione ci sono molti altri paesi in Europa che ti danno tanto, guardiamo solo alla Svizzera (dove vivo dal 2010), un paese paragonabile per sicurezza, ordine e ricchezza al Giappone. Un paese socialmente molto più vivo, multietnico e sicuramente con prospettive di crescita personali e professionali maggiori. Perché scegliere il Giappone? Sicuramente per la cultura millenaria e per appunto il rispetto che c'è per la persona e la sua privacy, tralascierei manga e anime come motivazione che ,a meno di non essere un idol o lavori simili, non è una motivazione così forte per venirci a vivere. Quindi mi piacerebbe capire quale altra motivazione spinga un italiano ad andarci a vivere? Un qualcosa che non possa trovare già in Europa.
Beh oddio, la Svizzera rispetto al Giappone è minuscola. Già solo questo potrebbe essere un punto a favore del paese del sol levante... la Svizzera è circa 41.000 km mentre il Giappone 378.000 km... significa che comunque hai modo di vedere tantissimi paesaggi e panorami diversi mentre in Svizzera per bella che sia dopo poco avresti già visto tutto! Poi, sicuramente, il Giappone è molto più moderno della Svizzera, tolto appunto il discorso sul lato socievole che magari è più ristretto in Giappone, ma ti dico che un mio amico a pochi passi dalla Svizzera (quindi senza che ti dico il posto preciso, capisci che è in Italia ma vicino al confine...) si è visto questa scena sulla propria pelle: andavano in hotel per prendere la camera prenotata online, alla reception c'era un tizio a parlare con quello della reception IN ITALIANO. Si sono avvicinati, gli hanno detto "abbiamo prenotato una camera online" e questi due con occhi sbalorditi hanno iniziato a dirgli che non parlavano in italiano, iniziando poi a parlare in tedesco tra di loro. Ripeto che lui li aveva chiaramente sentiti parlare in italiano prima... quindi direi che il Giappone non è l'unico ad essere così chiuso verso gli stranieri... e ripeto che ancora era in Italia! in ultimo personalmente ti direi che in Svizzera vedi poco più che baite e vallate, in Giappone hai templi, ma anche grattacieli, hai l'oceano, ma anche le foreste... insomma non c'è paragone suvvia... senza tralasciare il fatto che la Svizzera è conosciuta per gli orologi e il cioccolato mentre il Giappone per tutta la tecnologia che ha portato al mondo.
La mia passione per il bujutsu/budo (arti marziali giapponesi), manga, anime, libri sulla mitologia e storia giapponese eccetera eccetera. Per me saranno un punto di partenza (per lo meno il mio) per conoscere molto meglio in futuro la cultura nipponica, ma non sarà facile, sto facendo tutto da autodidatta x il momento, ma ne varrà la pena 😊😊
Confermo lo stupore che provano nel vederti, accade solo nei paesini sperduti, mi è successo quando da solo mi sono fatto un giro al monte mitake, mi salutavano tutti, mi sono sentito come un alieno che stava facendo un pitstop sulla terra. Devo dire che alcuni hanno provato anche timore, mi è capitato di aiutare a tirare su da terra un ragazzo, che insieme ad un suo amico ridevano ubriachi laceri, si sono come freezzati di botto, terrorizzati, boh io volevo solo aiutare. Un altro caso strano quando ho dato 500 yen ad un tizio giapponese che chiedeva aiuto in metro x comprarsi il biglietto, mi si è letteralmente buttato ai piedi x ringraziarmi. È successo anche a me di essere rifiutato nei locali, mi dicevano, no european people!, ma devo dire che non mi ha dato fastidio. Bellissimo il Giappone, sono curioso nel sapere di come ti troverai nel lungo periodo, so già che comunque ti troverai bene.
Ciao, bel video complimenti. Riguardo "se non hai il cel sei finito" non penso questo, ma lo capisco, non so quanti anni hai mai sei giovanissima e immagino nata con il cel già esistente. Era normale, per "noi vecchietti" ancora oggi, andare In Giappone e in qualsiasi altra parte del mondo senza cellulare perché non esisteva ed era tutto più figo. Secondo me la solitudine l' ha portata proprio la tecnologia perché prima per forza avevi rapporti umani con tutti quelli che incontravi sul cammino. Buona vita a tutti e provare a staccarvi da cel ogni tanto, fa bene!!!
3:20 l'ost di Persona 5 😭 11:38 beh oddio questo è successo anche a me ma in Italia, perché ognuno poi ha la sua vita, magari due persone vivono a parecchi chilometri di distanza e pian piano si perdono un po' i contatti...
Bravissima e direi coraggiosa perché non tratti le più note "stranezze" di quel particolare paese che visitato per qualche settimana al massimo appare e rimane impresso per l'ineccepibile perfezione del suo packaging... A volte l'estrema attenzione al virtuosismo estetico,esteriore, cela tutt' altro e può servire in realtà solo a camuffare,a nascondere contenuti meno limpidi dei loro fiumi di pensieri inespressi; o le loro case e ville con giardini maniacalmente curati, poi piene di polvere secolare laddove l' occhio non vede. Ricordi per caso quel viaggiatore francese in camicia rossa che girava il mondo con una telecamera puntata addosso,in una serie intitolata " vengo a dormire a casa tua". Riuscì a farsi ospitare su tutte le latitudini e la puntata del suo tentativo in Giappone,credo che spieghi bene la condizione emotiva in cui vive quel paese che ahimè, anche per una diretta è profonda esperienza personale, sembra essere si perfetto ma come manicomio ! Complimenti ancora per il tuo interessante canale.
Desidero tantissimo visitare il Giappone, credo che potrei restarci degli anni, potendolo visitare per esteso, ma senza soldi e nessunissima abilità linguistica resterà per sempre un sogno.
Ciao, volevo solo fare un appunto sul razzismo in Giappone: è molto presente anche se magari più implicito e diverso da quello occidentale. Ti consiglio di non sottovalutare il problema, tendenzialmente non hanno nulla contro gli italiani ma in Giappone gli stranieri (anche se parlano giapponese) rimangono stranieri
@@ElPavesaroTergestin Infatti anche secondo me rimanere uno straniero non è di per sè un male, solo sarebbe auspicabile essere uno straniero accolto, e non trattato con rifiuto ed esclusione!
@@maryvitaofficial E perché dovrebbe essere accolto? perché un cittadino dovrebbe accettare chi invade e impoverisce il proprio Paese? Non trovi che sia un comportamento disumano per la totale mancanza di senso di Stato e di comunità?
Grazie, molto interessante. Andrò in Giappone a maggio, quindi vedrò di munirmi di e-sim e traduttore 😉 ..e per fortuna che vado con un amico che ci è già stato 😅
Sono stato in Giappone molti anni fa (una quarantina) però ripensandoci ho trovato molte cose immutate. La gentilezza e l'organizzazione innanzitutto. Per quanto riguarda l'inglese, per quanto lo studino, lo parlano mediamente male (peggio di noi italiani) e preferiscono far finta di non parlarlo affatto. Al contrario, se parli un po' di giapponese, si fanno in quattro per aiutarti. Una cosa buffa dei giapponesi che mi ha colpito all'epoca è la loro scarsa capacità di orientamento. È capitato infatti che dopo aver chiesto informazioni siamo stati noi a portare a destinazione il giapponese cui l'avevamo chiesto (ad Hiroshima lo abbiamo portato noi al Parco della Pace. Lui stava andando nella direzione opposta... 😂) Per loro fortuna oggi c'è GoogleMaps! 😉
Da anni sono interessato a visitare il Giappone, ma i costi e la lingua mi hanno sempre frenato. Posso immaginare bene cosa significa doversi barcamenare in un'ambiente dove le persone non capiscono l'inglese, quando sono stato in russia è stato simile (scritte in russo...). Anche il russo come il giapponese per noi sono lingue molto complicate da imparare, serve una grandissima forza di volontà, quindi per chi riesce ad impararle , tanto di cappello :)
@@pietroventimiglia5269 ah non pensavo, comunque sono molto diversi i russi dai giapponesi, in realtà anche i russi ti aiutano se chiedi, però generalmente si fanno i fatti propri come in tutti i paesi del nord europa in generale
Confermo che i giapponesi sono super disponibili. Hanno solo il "difetto" di essere molto timidi e si non sapere l'inglese. Ma anche noi spesso siamo stati accompagnati direttamente sul Posto da persone appena viste
Una domanda se per caso sai, ma in giappone per una persona che è molto specializzata nel suo lavoro e con esperienza riesce a trovare abbastanza facilmente lavoro li? cmq bel video e spero porterai altro sul giappone o aggiornamenti :)
Purtroppo non so darti una risposta affidabile in quanto non sono abbastanza informata sull’argomento, l’unica cosa che posso dirti con certezza è che dovrai comunque avere una buona padronanza con la lingua giapponese 😊
Naturalmente dipende dal tipo di lavoro, ma in generale se hai almeno 10 anni di esperienza in un determinato settore oppure hai una laurea ed in generale conosci molto bene il giapponese, allora puoi trovare!
Io da italiano sono in Giappone da 2 mesi e ci resto per sempre almeno spero 🤞 comunque non FRAINTENDETEMI ma la parte della solitudine in parte è vero ma la trovo un comportamento molto ma molto responsabile per se stessi perché sanno comunque come si sta in un modo e in un altro che sia in compagnia o fidanzati ec…
La croce fatta con le braccia è per me il simbolo del mio viaggio in giappone, ma lì eravamo matti anche noi a voler cercare posto nei ristoranti in sei/sette, infatti ci sono bastati due giorni per poi capire di dover cambiare strategia. Ho visto tanta solitudine è vero, ma anche tanta gentilezza. Voglio raccontare un episodio avvenuto in un ristorante di sushi, in cui una signora anziana con (suppongo) il marito, vedendoci mangiare sashimi senza soia/sale si è sentita in dovere di spiegarci tutto il metodo con cui affrontare le portate di sushi, mimando i gesti e parlando in giapponese al cuoco di fronte a noi, che successivamente provvedeva a spiegarci nel loro più semplice inglese base cosa ci stava cercando di dire. Il tutto mentre il marito sorrideva dolcemente vedendoci impacciati nell'utilizzo delle bacchette. È stato davvero come avere dei nonnini dall'altra parte del mondo prendersi cura di noi, non me lo scorderò mai. Altra cosa sì, in molti momenti la metro di Tokyo sembrava la metro B di Roma, su quello facciamo proprio schifo. Se non ci facciamo sentire da tutti quando parliamo dei cavoli nostri non siamo contenti. Anche se devo ammettere che colorare un po' con le voci quei tristi silenziosi treni non è malissimo, bisogna solo trovare una giusta via di mezzo.
"Anche se devo ammettere che colorare un po' con le voci quei tristi silenziosi treni non è malissimo" Non è un'ammissione, non è una verità assoluta. A te piace il frastuono, ad altri no. Ci sta che a loro piacciano silenziosi i treni. Mica ti vietano di metterti gli auricolari e ascoltarti quel che ti pare a 140 decibel. Se devo scegliere tra un treno giapponese "tristemente" silenzioso e un treno italiano infestato da maranza con le casse a tutto volume, o che si urlano addosso da mezzo metro di distanza.... scelgo il "triste" treno tranquillo subito, altrochè!
Il problema non è quando non si siedono vicino a tè, ma quando si alzano di scatto dopo che ti sei seduto tu, capitato ad una amica nella metropolitana di Tokyo, io testimone basito. Saluti
Sono stato in Giappone 15 giorni e ho trovato un paese molto sicuro tanto da vedere bambini soli prendere la metropolitana a Tokyo Dei ragazzini mi hanno chiesto di fare delle foto con me pensa che io avevo capito di fargli io le foto e li ho capito che forse non avevano visto molti stranieri nella loro vita Sono stato anche a kioto ma sono stato fortunato perché non ho avuto episodi come tu hai descritto certò è che il Giappone è un paese meraviglioso ma molto chiuso solo in questi ultimi anni si sta aprendo un po’ più al turismo È un paese che merita di essere visitato ed io dopo molti anni ho realizzato il mio sogno Pensa che quando ho iniziato a leggere manga e guardare anime non immaginavo proprio che ci sarebbe stato un boom del genere Scusa se mi sono dilungato avrei ancora molto da scrivere ma è meglio tagliare qui Buon serata e spero di vedere qualcosa del tuo viaggio e delle cose che hai comprato
Sicurezza, pulizia, organizzazione: anche la Svizzera :) Spoiler: ho abitato per 5 anni ad HCMC, sicura, non troppo pulita pulita, poco organizzata. Per me rimane la città TOP :)
Io stavo ipotizzando di riprendere a studiare giapponese per poi trasferirmi lì in futuro lavorando come programmatore, purtroppo però soffro ancora di depressione...
Ho visto questo video per caso e devo dire che è molto interessante. Ho un buon giudizio della cultura giapponese, mi sembra un popolo molto civile e rispettoso del prossimo, cosa che in Italia si sta perdendo.
Sono in vacanza in Giappone e anche a me pochi giorni fa è capitata una situazione simile alla tua dove sono stata ignorata e rifiutata in un cafe a Tokyo, solo perché ero straniera 😞 (tra l’altro un cafe suggerito da Dario Moccia 😂) È stata l’unica esperienza negativa e tutto il resto è stato positivo, ma concordo con te che è stato davvero terribile.
bel video, qualcosa la sapevo riguardo al Giappone. ogni paese ha i suoi pregi e difetti, i suoi perché. Se avessi tonnellate di soldi, non andrei in Giappone, comprerei un arcipelago e ci andrei ad abitare, lontano da burocrazie e boiate simili.
5:52 Questo non è niente. Quello che tu hai subito a Kioto, io l'ho subito in Italia e per gli stessi tuoi motivi (a quanto pare). Come vedi c'è sempre di peggio.
In alcuni locali a Kyoto si può accedere solo se introdotti da altri clienti regolari,un po' come nei club. Cmq a Kyoto se parli cinese non ci sono problemi.😂
L'episodio del ristorante è capitato anche a me e mio marito a Kanazawa, che non è molto turistica, i ben 5 ristoranti di fila... Alla fine abbiamo cenato in albergo con la roba del konbini perché non ci faceva sedere nessuno
A maggio vado per la prima volta in Giappone da solo, non vedo l’ora. La solitudine per quelle due settimane che resto non mi spaventa, tanto starò a girare tutto il tempo. Spero di non avere problemi con internet 😂
Qualche anno fa ero insieme a 3 amici. 4 omaccioni a prima vista non super raccomandabili eppure una ragazzina sconosciuta è stata gentilissima con noi ed allungare il proprio tragitto per accompagnarci in un posto nascostissimo
Non lo so quanto possa essere sicuro il Giappone, se non ricordo male tempo fa nei treni c'erano le carrozze separate uomini e donne per cercare di limitare il fenomeno del groping. Onestamente non so se fosse una leggenda metropolitana, non mi sono mai informato dato che non avevo intenzione di andare in Giappone e non so adesso com'è la situazione attuale, quindi potrei sbagliarmi, comunque ovviamente di auguro di non avere problemi in tal senso
Il Giappone è letteralmente uno dei paesi con il minor tasso di criminalità al mondo, io in tre mesi non mi sono mai sentita in pericolo e più volte ho visto ragazze da sole anche nelle strade più isolate 😊 I bambini e bambine addirittura vanno in giro da soli nei mezzi pubblici e nelle strade di Tokyo, anche perché ci sono telecamere praticamente ovunque e la sicurezza è impeccabile.
Io vivo in Giappone ed è vero. Penso che rimanga molto più sicuro dell’Italia. Nonostante questo, anche io prendo il treno riservato alle donne. Si, il groping e le foto scattate alle ragazze è molto diffuso, purtroppo. Ma il problema delle aggressioni sessuali è un problema mondiale, in Giappone è più subdolo, se mi spiego. Ad esempio, i cellulari hanno il suono anche se sono silenziati. In Giappone danno tanta importanza alla privacy, ed è una cosa che personalmente mi piace molto. Ma, ripeto, in Giappone c’è ancora un ordine ed è ancora generalmente sicuro.
Io non potrei mai vivere in Giappone perché non sono molto brava a interpretare le sottigliezze del non detto, sono una comunicatrice diretta e tendo ad aspettarmi lo stesso dagli altri. Di conseguenza, nell'interagire con i giapponesi anche a distanza, ho avuto spesso problemi perché perché non sempre dicono chiaramente quello che pensano, e quindi se inavvertitamente dicevo qualcosa che per loro non andava bene, non mi offrivano alcuna spiegazione o opportunità di chiarimento ma semplicemente sparivano. Rispetto la loro cultura e so che non è questione di falsità o vigliaccheria come sarebbe magari da noi, è piuttosto una mentalità legata alla cortesia e alla riservatezza, però essere ghostati per un eventuale errore talmente sottile che nemmeno scervellandoti per mesi riesci a capire non è piacevole. Dunque non è certamente il paese per me, sono troppo schietta e troppo incapace di leggere la mente di chi non dice pane al pane e vino al vino.
ciao Camiila, secondo me è normale essere visti un po’ come degli alieni se vai dall’altro capo del mondo, probabilmente alcune persone avranno anche del timore nei confronti degli stranieri. Per quanto riguarda il sentirsi degli ospiti in casa d’altri, beh se andiamo in giappone è esattamente quello che siamo e pretendere che loro si adattino a noi occidentali con indicazioni in inglese mi pare un po’ troppo. Prima o poi vorrei andarci anche io 💪🏻
Beh oddio se lavori in un hotel a Tokyo o in un ristorante un minimo d’inglese secondo me è giusto saperlo. Non c’entra nulla con il “pretendere” che si adattino a noi. Altrimenti non lavori al pubblico in un contesto dove sei in contatto anche con i turisti, per come la vedo io 😊 Avere almeno una conoscenza base dell’inglese non mi pare tanto assurdo. Poi ognuno può avere il suo pensiero, ci mancherebbe! Comunque non mi chiamo Camilla ahah
Il problema della scarsa integrazione e della solitudine dei Giapponesi però è da considerare se si vuole andare li a vivere da soli. Un conto è trasferirsi in Giappone con un'altra persona, un altro è andare li da soli.
Non pensavo che i giapponesi sapessero poco l'inglese. Ho sempre pensato che mediamente fossero colti, anche perchè c'è molta severità nelle loro scuole e che quindi conoscessero almeno l'inglese di base, soprattutto i giovani.
Una volta chi andava in giro per il mondo imparava e parlava le lingue delle Nazioni ospitanti; è la prima forma di rispetto del viaggiatore. Non c'è nessun livello di cultura nel saper parlare l'inglese, forse molte lingue ma non una lingua imposta con la violenza come lo fu per il latino e tante altre. E' una fissa degli italiani degli ultimi 30 anni questa, un complesso di inferiorità cosa che evidentemente i giapponesi non hanno.
Hai detto una cosa giustissima. Di base se non hai problemi con la solitudine, sei una persona che sta bene con la persona che ha accanto e non hai la necessità di diventare amico con chiunque parli per più di 5 minuti, il Giappone allora rappresenta un posto davvero prezioso in cui poter vivere. Io mi sono trasferito nel 2018, con la mia fidanzata che adesso é mia moglie, e onestamente stiamo benissimo. Tokyo é sicura , tranquilla e super organizzata. Mai avuto un problema in comune o in ospedale anche per pratiche importanti. Le amicizie con le persone Giapponesi si devono saper capire, anche se li vedi distanti non vuol dire che non ti apprezzano o non ti vogliono bene, semplicemente il sentimento viene interpretato in maniera diversa e non ha la priorità che ha in Italia ad esempio. Buona fortuna per la ricerca del modo di poterci vivere in maniera stabile, quella é la parte più complicata a livello burocratico, ma anche quello é fattibile
Ti ringrazio! ✨
P😊
io però vorrei proprio capire come viene gestita la parte lavorativa, mi dicono (chi ha vissuto li) che se non parli la lingua non puoi praticamente lavorare da nessuna parte e in ogni caso daranno la priorità ai loro connazionali, senza contare che occorrono (sempre a quanto mi dicono) professioni importanti o comunque alte specializzazioni, tu che mi dici a riguardo?
A me è successa una cosa ancora più assurdamente bella , sono andato al 6 piano di un negozio che poi ho scoperto essere il negozio sbagliato grazie alla commessa che è praticamente saltata dall'altra parte della scrivania e mi ha accompagnato davanti al negozio in cui dovevo realmente andare. È stata veramente bravissima ❤
Te lo confermo, qualche anno fa, io e mia moglie, due vecchietti in giro di sera per Kyoto che cercavano la via per arrivare a Gjon, provammo a chiedere in inglese ad un ragazzo che aspettava l'autobus per tornare a casa, ben vestito, sicuramente un salary man, si offrii di accompagnarci e ci accompagno' fino all'ingresso del quartiere di Gjon, lo ringraziammo calorosamente scrusandoci per avergli fatto perdere l'autobus, lui si scherni' minimizzando la cosa e dicendo che ne sarebbe passato un altro. Un popolo davvero, davvero gentile....
Riguardo alla solitudine sono d accordo,sono stato criticato perché a me piace andare o stare in momenti di solitudine o cmq dedicarmi a me stesso,per il lavoro e riguardo le amicizie in Italia mi é successo che mi sono licenziato e di conseguenza ho perso gli amici/colleghi di lavoro , Io personalmente la vedo una cosa universale.
Apparte questo bene mi sembra che hai trovato quello che stavi cercando , sono contento,mostri tanto coraggio e forza di volontà.😊
Ohi, io "sicurezza, pulizia ed organizzazione" li ho trovati anche molto più vicino a casa, in Alto Adige 😅
Battute a parte, le esperienze di vita ci stanno tutte, specie finché si è giovani, quindi avere fatto bene, poi valuterete col tempo cosa sia meglio per te e per voi. Se non si prova in prima persona, non si può sapere 😉👍
Südtirol*
Io credo che sia praticamente impossibile "sentirsi giapponese" ed "essere considerato giapponese" a meno di non essere "nato giapponese" o, in rarissimi casi, essersi integrato da anni grazie ad una serie di fattori assolutamente "unici" (modo di fare, conoscenza lingua, ralazioni familiari acquisite, estrazione sociale/qualifica professionale/situazione economica e, infine, tipo di persone che si frequentano).
Personalmente a me va bene così: io amo (a modo mio) il Giappone e mi basta essere libero di visitarlo e di viverlo sempre "a modo mio" rispettandone ovviamente gli usi ed i costumi... mi piace essere considerato, al massimo, un "buon gaijin" e aspirerei ad essere considerato un "gaijin-san" (per citare un occidentale che molto sa a proposito del Giappone) che può essere il massimo "status" che si può sperare di ottenere normalmente.
Non ho intenzione di lasciare l'Italia per trasferirmi in Giappone, ma ho intenzione di essere un "assiduo frequentatore" e magari riuscire ad acquistare una piccola casa per trascorrerci delle "vacanze lunghe" un paio di volte l'anno almeno. Per il resto quello che mi aspetto da questo Paese è l' "Omotenashi" (la cultura dell'ospitalità o, quantomeno, l'educazione, la professionalità ed il rispetto per il cliente/turista - che si "comporta bene" - ).
Considerazioni interessanti, comunque! 👍
stai crescendo in fretta su youtube, complimenti
Da italiano all'estero ( Germania) devo dire che approvo molto dei tuoi discorsi come la solitudine, la cultura del silenzio, stranieri rumorosi ecc. Ragazzi forza!
5:43 anche io ed e' stato SOLO qui in Italia , senza green pass.
Ps. il Giappone ,come molti altri paesi asiatici , e' Tradizionalista , patriottico e CONSERVATORE....si puo' confondere con la cosa zista che tu pensi di aver visto.
Sicuramente non un paese per uno con idee liberali.
Io andrò in Giappone quest'estate e tutti questi video che stai facendo mi stanno dando sempre più hype. Mi ritrovo molto nel loro stile e nel loro modo di vivere e non vedo l'ora di toccare il tutto con mano. Queste tue esperienze personali che condividi sono super preziose, grazie :)
è da pazzi andare in Giappone d'estate, troppo caldo e troppo umido
Prima volta che ti vedo, sono restato ad ascoltare perché ovviamente ero interessato, ma debbo dirti che sei davvero molto educata e gradevole! È stato davvero un piacere. Mi sono pure iscritto al tuo canale, perché non riuscivo in alcun modo a postare un commento, spero per difficoltà del mio tel e non mie (è una speranza). Così mi vedrò altri tuoi video. Ciao😃😃😅
Anche a me è capitato di chiedere informazioni su un luogo non molto distante, e la persona a cui l'ho chiesto non era in grado di spiegarmelo, quindi mi ci ha accompagnato. Pazzesco!
Mi è successo più e più volte ed anche a Tokyo, purtroppo a volte lo sono….nel 2008 i turisti erano veramente pochi, però è stato bellissimo girare con la cartina ed i primi video di you tube !
Vabbè Lucilla i bambini che ti guardano strano sono giustificati, sembri un personaggio di un manga a livello estetico grazie al cavolo che generalmente sono tutti gentili e disponibili con te, sono convinto che se ci finissi io con il telefono scarico sarebbe tutta un altra storia, ma anche in Italia eh 😂
Video molto interessante :)
Ho pensato spesso di andare in Giappone perché ho sempre trovato la loro cultura molto affascinante. La storia, il cibo, le usanze, anime/manga, videogiochi, e poi i monumenti i peasaggi... meravigliosi! Ovviamente come ogni popolo, ci sono pregi e difetti.
Su Twitch negli ultimi anni ho stretto "amicizia" con tanti streamer e vtuber giapponesi. Devo ammettere che la maggior parte di loro sono sempre super entusiasti di conoscerti e comunicare con te. Purtroppo anche tra i giovani la maggior parte non spiccica un po' di inglese. Però studiando un po' di Giapponese e con l'aiuto di un traduttore online sono riuscito a fare tante conoscenze.
Ad oggi ho trovato 3 persone che sono dolcissime e simpaticissime, mi scrivono spesso, mi condividono le foto dei loro piatti, mi parlano della loro vita, del più e del meno. Insomma gli amici di penna che tutti vorremmo.
Ma devo anche ammettere che non sono mancate le delusioni. Spesso persone che si mostravano super gentili e disponibili in realtà nascondevano la loro frustrazione. Magari perché non apprezzavano un comportamento, o un complimento, o una battuta, e poi magari esplodevano di rabbia all'improvviso, o facevano ghosting/block su tutti i social, e cose così. Perché ai Giapponesi culturalmente non piace essere diretti. Se li stai ferendo o infastidendo in qualche modo, devi capirlo tu. Poi chiaramente attraverso una chat è ancora più difficile e non tutti i Giapponesi sono disposti a "venirti incontro" capire la tua "differenza culturale" e spiegarti che magari per loro quello è un atteggiamento sbagliato.
Questo per dire che mi piacerebbe fare un viaggio in Giappone, visitarlo in lungo e in largo, magari anche viverci per un breve periodo, ma non so se riuscirei a viverci per tanto tempo/per sempre.
Anche se sono abituato a vivere in solitudine e senza partner, ho bisogno sempre di quei pochi amici ma buoni che ti riempiono il cuore. Ed in Giappone avrei troppa paura a rimanere solo per appunto incomprensioni e differenze culturali.
Che bel commento, sembra scritto da me guarda. Condivido al 100% ogni singola parola, aver avuto questa coscienza e cognizione di causa non è da tutti
Comunque questo modo di fare non è buono. Non "devi capirlo tu" se all'altra persona dà fastidio, deve dirtelo lei!
Certo, nel nostro modo di pensare occidentale è così. Ma loro hanno un'altra cultura. Loro preferiscono sempre il silenzio, evitare il conflitto, e in genere i Giapponesi sono abituati a "leggere il silenzio" e comportarsi di conseguenza. Ovviamente per uno straniero questa cosa può essere molto complicata.
Poi in ogni caso esistono persone più dirette e persone che hanno la sensibilità e la consapevolezza di doverti venire in contro per capire le differenze culturali.@@maryvitaofficial
@@anniecyborg No no, non è una questione di cultura occidentale, ma di crescita personale, che va oltre tutte le culture, di rendersi conto di che atteggiamenti sono sani e quali patogeni! La crescita personale porta ad andare incontro alla propria anima al di là di quello che la tua cultura ti ha insegnato!
Sono d'accordo, anche io penso che alcuni atteggiamenti non siano "sani" in ottica di un qualsiasi tipo di relazione.
Sta di fatto che loro culturalmente (in linea generale) preferiscono evitare conflitti, non parlare, sperando che l'altra persona capisca.
@@maryvitaofficial
Grazie Lu bel video, mi sarà utile in un futuro, spero non molto lontano, dove andrò in Giappone
commento come una nota citazione di un noto film: "Io non ho ascoltato la storia, io l'ho vissuta." bravissima!
L'episodio che racconti al 5:30 e' successo anche a me, con le stesse dinamiche, in un ristorante giapponese... a Vienna!!!
Da non credere. C'erano ristoranti Giapponesi e Coreani con solo clientela della stessa nazionalita'. La loro fortuna di aprirli in una citta' cosi' grande ha permesso loro di essere selettivi con la clientela anche all'estero.
Ottimo video, grazie!!!
Un giorno ci verremo anche noi 🤓
Io sono ancora invogliato a visitare il Giappone, e mi é piaciuto che hai voluto condividere sia esperienze positive che negative, capita spesso che online ne parlano come la terra promessa senza difetti quando non é così
Detto onestamente però, credo che di difetti ne abbia veramente pochi rispetto ad altri posti che ho visitato 😂
@@lucillajiggly molto buona allora, promette bene da visitare, io un po' speravo che ad inglese se la cavicchiavano come noi italiani invece mi sa saranno peggio 😂, fortuna che vado con un tour organizzato, te lucillona come fai a comunicare se non c'é il buon luca?
@@alexfruitpunch959Uso il traduttore dal telefono ✌🏻
Grazie del Video cara ❤
Ciao Lucilla, bellissimo video. 🔝🔝👏🎬💥🥰👍
Sono stato in Giappone la scorsa estate e ti racconto questa:
al mattino presto stavo girando per il quartiere di Tokyo dove avevo l'hotel per trovare un posto in cui fare colazione che non fosse il solito combini, erano quasi le 9, in una via traversa vedo un bar con scritto sopra "BAR DEL POPOLO" in italiano. Intanto che leggo il menu che stava fuori (IN ITALIANO) vedo entrare un giapponese, dopo poco lo seguo e il proprietario mi blocca sull'ingresso facendomi la classica X con le mani per dirmi che non potevo entrare, mentre il bar era praticamente vuoto con solo il tizio di prima a fare colazione al bancone.
E' successo solo quella volta ma condivido con te che è stato veramente brutto.
Ok questa sembra una barzelletta però, per quanto è assurda ahahah
mmh secondo me era solo per giapponesi con il nome falso in italiano
Allucinante.
Forse volevano parlare di qualcosa di "losco"? Chissà...
Anch'io quando andai in Giappone, al ritorno dalla vacanza mi chiesero come mi vedevano i giapponesi, gli risposi: come tutti, con gli occhi.
Io, in Giappone, devo dire che ho avuto un'esperienza molto positiva.
Tuttavia, la mia era un'esperienza strettamente turistica e a breve termine, quando ci sono stata per cca. una settimana a Tokyo nel 2019 (penso che questo sia un dettaglio importante, pensando a ciò che ha seguito negli anni successivi in tutto il mondo e le conseguenze che abbiamo ora). Lo so per dato di fatto che, una volta cominciato a vivere, vedi anche i lati, diciamo, meno spensierati di questa esperienza.
C'è da dire, però, che io non ero sola, ero con mio marito (lui coreano) che veniva scambiato lui stesso per un giapponese a prima vista, quindi il mio punto di partenza era decisamente diverso rispetto a chi sta solo o non ha amici asiatici nel gruppo. (Sì, sono al corrente della relazione non troppo positiva tra la Corea e il Giappone, ci vivo in Corea dal 2010, però è anche vero che la gente è molto influenzata da ciò che si ritrova davanti agli occhi, specialmente se non vengono da te a chiedere dettagli).
Essendo io stessa introversa e timida, evitavo di chiedere aiuto agli estranei, cercavo di arrangiarmi con le varie app, linee di guida della città ecc. Tuttavia, la gente di strada ti nota e vede che stai cercando di trovare o fare qualcosa e varie volte erano loro stessi ad offrirsi per fornirti aiuto, sempre gentilissimi ed efficaci.
Per quanto riguarda la lingua, il mio livello di giapponese non è proprio a 0, ma non basta per riuscire ad interagire casualmente con la gente o nei negozi. Ho cercato, quindi, di parlare inglese quando dovevo fare interazioni, però, dalla mia bocca usciva il coreano, spontaneamente, la cosa era più difficile da controllare di quanto pensassi e mi ha colta un po' di sorpresa. 😅 Per questo mi sentivo anche un po' a disagio, ma non perché erano i giapponesi a farmi sentire così, ma perché sono io molto cosciente riguardo me stessa.
Mi sentivo anche molto "starstruck", come si direbbe in inglese. Solo che la "celebrità" in questione non era una persona famosa di successo di cui sei fan, ma un luogo con tale importanza personale.
Spero di poter tornarci un giorno. Questa gita mi è rimasta così impressa nella mente, che ci facevo frequentemente dei sogni sul tema di Tokyo e del Giappone. 🥰 Ci vivo vicino, nella Corea del Sud, però bisogna avere i soldi, organizzare bene gli impegni e dare maggiore importanza alle priorità, che, ovviamente, sarebbe la mia famiglia in Europa. Però, in un futuro non troppo lontano, spero che potrò dividere un po' di soldi e tempo per fare ulteriori visite a questo bellissimo paese che è il Giappone! ♡
Por lo que he escuchado, la relacion entre Japón y Corea ha mejorado mucho en los últimos años, y la gente más joven no le tienen resentimiento al otro país. ¿Has notado este cambio durante tu experiencia? Tambien me gustaría preguntarte sobre tu experiencia en Corea y las diferencias culturales que observaste en Japón. Gracias :)
Alla fine è sempre molto complesso dare una visione "generale" e sempre valida, concordo con alcune tue esperienze, non ho mai vissuto episodi di "emarginazione" (userei questo più che il forte "assismo"), ma anzi quasi sempre la grande disponibilità ad aiutare, per assurdo vista come una sorta di "dovere".
All'epoca del primo viaggio, nel 2000, quindi proma del "boom" degli anni successivi alla nostra richiesta di aiuto per trovare un hotel, la signora che fermammo in strada cercò per vari minuti di capire le indicazioni in nostro possesso (altro che smartphone e google maps, all'epoca era tanto avere un indirizzo scritto in romanji) ma senza riuscirsi e si scusò non so quanto per la sua "mancanza".
Ma il Giappone è anche quel posto dove i bambini piccoli, magari la comitiva di scolari dell'asilo con le maestre ti passa accanto e ti guardava stranito ma al contempo, sempre nel 2000, al secondo giorno fummo fermati per strada a Kyoto da un gruppetto di ragazzine delle medie che per una ricerca scolastica d'inglese dovevano "intervistare" degli stranieri e notavi insieme quella spigliata, magari la capogruppo e quella più timida che quasi si nascondeva dietro le altre.
Ma l'apoteosi fu alla fine della vacanza a Tokyo quando fummo fermati da 2 giapponesi che ci chiesero indicazioni davanti alla stazione centrale sulla direzione per arrivare al palazzo imperiale.... e finimmo per aiutarle visto che c'eravamo stati per chi non lo sa è lì in zona, basta andare sempre dritti, anche se non lo si vede dalla piazza della stazione essendo coperto dai palazzi.
Un controsenso degno del paese in cui per primi al mondo la massima modernità convive con l'antico.
Bellissimo video, pure con il theme di Persona 5 di sottofondo🤩
6:45 anch’io avevo problemi a prendere un certo treno per la Tokyo tower, ho chiesto col traduttore a dei ragazzi e questi prontamente si sono adoperati addirittura per accompagnarmi! Incredibile. Normalmente non mi fiderei ma in quel caso li ho seguiti ciecamente, ero molto tranquillo. 😊
Bel video e ottima scelta della musica di sottofondo
Grazie per il video, bello, spontaneo, l'ho trovato molto interessante, vorrei visitare il JP nei prossimi anni. Riguardo all'aspetto sociale, sono sincero, ad eccezione di un altro paese latino, "la sensazione dell'emigrato" anche a distanza di anni persiste spesso/sempre. In paesi multietnici (USA/UK/FR etc.) le persone tendono a frequentare solo persone della micro o macro etnia. La socialità é un tema delicato perché incide sulla nostra salute psicofisica, in sostanza la nostra foto interna dipende da chi e da cosa abbiamo intorno, l'isolamento puó anche favorire la creatività ma al prezzo dell'equilibrio psico fisico nel lungo periodo. C'é un dato un pó triste legato al Giappone che potrebbe essere legato a questo loro particolare automatismo sociale. Al di la di tutto questo Lucilla, il primo tempo potresti creare o frequentare gruppi di Expats, o gruppi cmq "internazionali" così da unire utile e dilettevole nell attesa di avere amici del sol levante. Riguardati
Grazie, video interessante! Sei toscana, vero ?! 😅😁☺️
Hahahahaha.
Stupendo:
"ah Fireneze, Milànò, RRoma.. ahhhhhh". Me fai mori'!
😮 Che scoperta! Non lo avrei mai immaginato
Io sono appena tornato dal Giappone.
1) Sono stato cacciato da un negozio, pieno di gente, dicendomi che erano chiusi (e c'era un cartello con su scritto aperto 24 h)
2) se sei straniero, quando ti siedi in metropolitana i giapponesi si spostano, quando si siedono i giapponesi non si muovono
3) e capitato che non sono stato accettato in un izakaya (anche grandicello)
4) spesso non si può prenotare nei ristoranti senza un numero e un indirizzo Giapponesi
5) in treno, quello dietro di te ha girato il posto a sedere (possono girare di 180° per puntare sempre nel verso di marcia) e ha iniziato ad abbassare il sedile colpendo ripetutamente il mio sedile (palesemente a posta)
Ecco, il razzismo lo ho avvertito abbastanza e non è stato piacevole.
Certo, non é la regola, ma quando succede te lo fanno pesare
Io e mia moglie siamo stati in Giappone tre settimane. Una volta abbiamo chiesto a un passante( in inglese) indicazioni perché non trovavamo un indirizzo e lui ci ha portati esattamente davanti al portone senza dire una parola in inglese o in italiano. Un bel sorriso e via. Io invece sono stato mandato via con lo stesso gesto che hai mostrato tu da una Izakaya (spero si scriva cosi) . Il fatto è che certi locali sono solo per giapponesi e per un gaijin non c'è modo di entrarvi. È così e basta, non so se sia per discriminazione o altro ma ho sentito e letto di questa cosa tantissime volte
io quando sono andato a tokyo ho riconosciuto due yakuza e gli ho chiesto se potessi fargli le foto ( a gesti) sono stati molto gentili.
mi è capitato di chiedere anche un informazione per ritornare in hotel a una ragazza e mi accompagnato le personalmente per almeno 2 km
a gentilezza potrebbero insegnare tanto
se erano yakuza non si facevano fare foto saranno stati qualcuno che le imita
@@fuerto84 erano la una funzione religiosa con tutta la famiglia ..
@@marcolorenziphoto praticamente è come se un giapponese si facesse il selfie con totò riina 🤣
@@lucanoyz7876 ma io sono un fotografo, documento
Questo fatto dei telegiornali è l'esatto opposto di qui in Italia dove praticamente il 90% è cronaca nera
La mia prima volta in Giappone (1990), a Kyoto (o forse Nara, non ricordo di preciso) mi perdo e trovo un ristorantino (abbastanza economico, non turistico, un po' fuorimano, in una zona semi boscosa e un po' isolata). Entro e dico (nel mio quasi inesistente giapponese di fortuna): "Nani taberu?" Mi portano un menù scritto in giapponese ed io: "Wakari masen!". Al chè la cameriera, gentilissima mi fa cenno di seguirla in cucina dove mi fa vedere cosa c'è e indicare quello che scelgo. Questa la mia esperienza personale, decisamente positiva! Non so... forse è la mia (relativa) timidezza che è stata "captata" dalla cameriera e che rende anche me un pochino, diciamo, "giapponese"... 🙂
Questa cosa che hai detto sul turismo scarso in giappone mi ha stupito molto. Ci credo, e ha anche senso nel senso che è molto lontano dai paesi occidentali e quindi costoso e difficile da raggiungere.
Ma ho sempre pensato che fosse una tradizionale meta turistica, mi ha un pò sconvolto
2:11 è vero, l’ho notato anch’io purtroppo. E mi ha sorpreso abbastanza devo dire
ciao Lucilla bel video
Ciao trovo i tuoi video moltissimo interessanti, io seguo serie giappinesi e guardo sempre le live su tiktok di un ragazzo giapponese. Molto carino nei modi , le prime volte mi salutava in italiano . Ti posso chiedere se vai un video sui vari rapporti amorosi giapponesi famiglia e storie matrimoni, c è una ragazza su tiktok ha parlato malisdimo dei uomini giapponesi , che sono freddi con la famiglia , non sono propensi akl amore e si sposano per convenienza? Secsai qualcosa poi fare un video . Grazie baci❤
Uscirà un video del genere presto ✌🏻❤️
Comunque abito in svizzera e mi ritrovo con le caratteristiche che cerchi. Fattostà che il giappone è sicuramente un bellissimo paese, un giorno sarebbe bellissimo andarci. Se posso una domanda, ma per imparare il giapponese ti sei preparata con qulche libro o corso, oppure sei andata direttamente senza saperlo parlare?
beh lei è andata con il fidanzato che lo parla bene ed intanto lo sta imparando ma dice che è dura e per ora non lo sa parlare
@@fuerto84 oh okay, grazie della risposta!
Io vivo/lavoro in Giappone da 7 anni (6 ad Akita, 1 a Tokyo) e non ho mai avuto esperienze di '...zismo', e anche sul luogo di lavoro mi trattano benissimo. Un mio amico di Kyoto ha avuto esperienze simili alle tue, quindi penso sia un problema di quella citta` 😅
Ho un'ipotesi riguardo all'episodio che ti è accaduto. Non è che magari le persone dentro erano "particolari" ? E magari avevano chiesto tutto il ristorante per loro ? Un consiglio d'affari importante ? O addirittura persone appartenenti alla malavita o simili ? Magari non ce l'avevano con voi, ma dovevano già gestire una situazione dentro che era complicata.
No, a molti altri italiani è successo. Il ristoratore si è rifiutato di darci spiegazioni, nonostante Luca parlasse bene giapponese. Non ci sono scusanti purtroppo, anche le persone giapponesi della nostra età che abbiamo conosciuto ci hanno confermato questo “razzismo velato” di alcuni ristoranti, soprattutto a Kyoto.
Fa veramente strano sentire che in Giappone, che noi ci immaginiamo come il luogo della modernità, siano così chiusi nel loro mondo e nelle loro abitudini. Complimenti per il video, spero che ne farai altri e buon proseguimento in questa esperienza "extra-maremmana" 🙂
Grazie! ✨
Sono stato in Giappone nel 2010 quando avevo 21 anni, non avevo smartphone solo cartina cartacea in mano e chiedevo info ai giapponesi.
Me la sono cavata con pochissimo inglese(che conoscevano praticamente solo a Ginza o qualche ragazzo giovane) e comunicavo tramite la cartina e tramite i disegni 😂, cmq tutti super carinissimi ❤
Oggi con il GPS alla mano dev'essere una passeggiata muoversi lì
Ciao Lucilla, video molto interessante. Volevo chiederti, ho sentito spesso dire da persone che hanno visitato il Giappone per motivi di lavoro, che i migliori ristoranti tradizionali dove si accede alla VERA cucina nipponica che spesso esula dal sushi e dai piatti comunemente presentati ai turisti, sono poco visibili agli stranieri e del tutto inaccessibili a meno che non si vada con un giapponese che prenota e ti presenta come ospite. Questo, a detta di chi conosco, perché non hanno molto piacere a condividere con gli stranieri questo aspetto molto intimo e i luoghi dove magari vanno con la famiglia per le occasioni speciali. Ti risulta?
Che brutta cosa...
quando si va a casa di altri bisogna anche accettare il fatto di non essere benvenuti
la mia esperienza in Giappone invece è stata abbastanza positiva, anche nei ristoranti ci hanno sempre ben accolti ed era anche semplice ordinare perché specialmente nelle zone più turistiche, all'entrata del ristorante, cè una macchinetta dove decidi cosa mangiare, paghi e ti vai a sedere sul primo tavolo disponibile. Questo vale sia per Tokyo che a Kyoto che come dice te, quest'ultima è parecchio più tradizionalista.
Ritengo che il Giappone (dalle esperienze sentite di altri italiani che ci vivono) , sia letteralmente un altro mondo, troppo lontano dalle nostre abitudini sociali occidentali. Per quanto riguarda la sicurezza, l'ordine e la precisione ci sono molti altri paesi in Europa che ti danno tanto, guardiamo solo alla Svizzera (dove vivo dal 2010), un paese paragonabile per sicurezza, ordine e ricchezza al Giappone. Un paese socialmente molto più vivo, multietnico e sicuramente con prospettive di crescita personali e professionali maggiori. Perché scegliere il Giappone? Sicuramente per la cultura millenaria e per appunto il rispetto che c'è per la persona e la sua privacy, tralascierei manga e anime come motivazione che ,a meno di non essere un idol o lavori simili, non è una motivazione così forte per venirci a vivere.
Quindi mi piacerebbe capire quale altra motivazione spinga un italiano ad andarci a vivere? Un qualcosa che non possa trovare già in Europa.
La cultura della solitudine, almeno per me sarebbe così
Beh oddio, la Svizzera rispetto al Giappone è minuscola. Già solo questo potrebbe essere un punto a favore del paese del sol levante... la Svizzera è circa 41.000 km mentre il Giappone 378.000 km... significa che comunque hai modo di vedere tantissimi paesaggi e panorami diversi mentre in Svizzera per bella che sia dopo poco avresti già visto tutto!
Poi, sicuramente, il Giappone è molto più moderno della Svizzera, tolto appunto il discorso sul lato socievole che magari è più ristretto in Giappone, ma ti dico che un mio amico a pochi passi dalla Svizzera (quindi senza che ti dico il posto preciso, capisci che è in Italia ma vicino al confine...) si è visto questa scena sulla propria pelle: andavano in hotel per prendere la camera prenotata online, alla reception c'era un tizio a parlare con quello della reception IN ITALIANO. Si sono avvicinati, gli hanno detto "abbiamo prenotato una camera online" e questi due con occhi sbalorditi hanno iniziato a dirgli che non parlavano in italiano, iniziando poi a parlare in tedesco tra di loro. Ripeto che lui li aveva chiaramente sentiti parlare in italiano prima... quindi direi che il Giappone non è l'unico ad essere così chiuso verso gli stranieri... e ripeto che ancora era in Italia!
in ultimo personalmente ti direi che in Svizzera vedi poco più che baite e vallate, in Giappone hai templi, ma anche grattacieli, hai l'oceano, ma anche le foreste... insomma non c'è paragone suvvia... senza tralasciare il fatto che la Svizzera è conosciuta per gli orologi e il cioccolato mentre il Giappone per tutta la tecnologia che ha portato al mondo.
La mia passione per il bujutsu/budo (arti marziali giapponesi), manga, anime, libri sulla mitologia e storia giapponese eccetera eccetera. Per me saranno un punto di partenza (per lo meno il mio) per conoscere molto meglio in futuro la cultura nipponica, ma non sarà facile, sto facendo tutto da autodidatta x il momento, ma ne varrà la pena 😊😊
Confermo lo stupore che provano nel vederti, accade solo nei paesini sperduti, mi è successo quando da solo mi sono fatto un giro al monte mitake, mi salutavano tutti, mi sono sentito come un alieno che stava facendo un pitstop sulla terra.
Devo dire che alcuni hanno provato anche timore, mi è capitato di aiutare a tirare su da terra un ragazzo, che insieme ad un suo amico ridevano ubriachi laceri, si sono come freezzati di botto, terrorizzati, boh io volevo solo aiutare.
Un altro caso strano quando ho dato 500 yen ad un tizio giapponese che chiedeva aiuto in metro x comprarsi il biglietto, mi si è letteralmente buttato ai piedi x ringraziarmi.
È successo anche a me di essere rifiutato nei locali, mi dicevano, no european people!, ma devo dire che non mi ha dato fastidio.
Bellissimo il Giappone, sono curioso nel sapere di come ti troverai nel lungo periodo, so già che comunque ti troverai bene.
la cosa di essere rifiutati all'ingresso succede anche in italia, solo che non se ne parla
Ciao, bel video complimenti. Riguardo "se non hai il cel sei finito" non penso questo, ma lo capisco, non so quanti anni hai mai sei giovanissima e immagino nata con il cel già esistente. Era normale, per "noi vecchietti" ancora oggi, andare In Giappone e in qualsiasi altra parte del mondo senza cellulare perché non esisteva ed era tutto più figo. Secondo me la solitudine l' ha portata proprio la tecnologia perché prima per forza avevi rapporti umani con tutti quelli che incontravi sul cammino. Buona vita a tutti e provare a staccarvi da cel ogni tanto, fa bene!!!
3:20 l'ost di Persona 5 😭
11:38 beh oddio questo è successo anche a me ma in Italia, perché ognuno poi ha la sua vita, magari due persone vivono a parecchi chilometri di distanza e pian piano si perdono un po' i contatti...
Bravissima e direi coraggiosa perché non tratti le più note "stranezze" di quel particolare paese che visitato per qualche settimana al massimo appare e rimane impresso per l'ineccepibile perfezione del suo packaging...
A volte l'estrema attenzione al virtuosismo estetico,esteriore, cela tutt' altro e può servire in realtà solo a camuffare,a nascondere contenuti meno limpidi dei loro fiumi di pensieri inespressi; o le loro case e ville con giardini maniacalmente curati, poi piene di polvere secolare laddove l' occhio non vede.
Ricordi per caso quel viaggiatore francese in camicia rossa che girava il mondo con una telecamera puntata addosso,in una serie intitolata " vengo a dormire a casa tua". Riuscì a farsi ospitare su tutte le latitudini e la puntata del suo tentativo in Giappone,credo che spieghi bene la condizione emotiva in cui vive quel paese che ahimè, anche per una diretta è profonda esperienza personale, sembra essere si perfetto ma come manicomio !
Complimenti ancora per il tuo interessante canale.
Desidero tantissimo visitare il Giappone, credo che potrei restarci degli anni, potendolo visitare per esteso, ma senza soldi e nessunissima abilità linguistica resterà per sempre un sogno.
Ciao, volevo solo fare un appunto sul razzismo in Giappone: è molto presente anche se magari più implicito e diverso da quello occidentale. Ti consiglio di non sottovalutare il problema, tendenzialmente non hanno nulla contro gli italiani ma in Giappone gli stranieri (anche se parlano giapponese) rimangono stranieri
Per loro sarai sempre uno straniero. Niente da fare.
@@yokohashiguchi6309 Come è giusto che sia. Purtroppo solo in Occidente gli invasori vengono visti addirittura con simpatia.
@@ElPavesaroTergestin Infatti anche secondo me rimanere uno straniero non è di per sè un male, solo sarebbe auspicabile essere uno straniero accolto, e non trattato con rifiuto ed esclusione!
@@maryvitaofficial E perché dovrebbe essere accolto? perché un cittadino dovrebbe accettare chi invade e impoverisce il proprio Paese? Non trovi che sia un comportamento disumano per la totale mancanza di senso di Stato e di comunità?
@@maryvitaofficial E invece per me ci sta che vogliano dei locali tutti per loro. E' casa loro dopotutto. Sono comunque pochi.
Ciao Lucilla, ti consiglio vivamente di contattare Takashi Mori ( Giappolia TV ) per qualche dritta 😉, è una persona squisita quindi vai tranquilla!
Grazie del consiglio 😊
Grazie, molto interessante. Andrò in Giappone a maggio, quindi vedrò di munirmi di e-sim e traduttore 😉 ..e per fortuna che vado con un amico che ci è già stato 😅
Dovrei andare a vivere in Giappone: adoro il silenzio, la cortesia, parlare piano, non gridare, difficile la lingua
Sono stato in Giappone molti anni fa (una quarantina) però ripensandoci ho trovato molte cose immutate.
La gentilezza e l'organizzazione innanzitutto.
Per quanto riguarda l'inglese, per quanto lo studino, lo parlano mediamente male (peggio di noi italiani) e preferiscono far finta di non parlarlo affatto.
Al contrario, se parli un po' di giapponese, si fanno in quattro per aiutarti.
Una cosa buffa dei giapponesi che mi ha colpito all'epoca è la loro scarsa capacità di orientamento.
È capitato infatti che dopo aver chiesto informazioni siamo stati noi a portare a destinazione il giapponese cui l'avevamo chiesto (ad Hiroshima lo abbiamo portato noi al Parco della Pace. Lui stava andando nella direzione opposta... 😂) Per loro fortuna oggi c'è GoogleMaps! 😉
Da anni sono interessato a visitare il Giappone, ma i costi e la lingua mi hanno sempre frenato. Posso immaginare bene cosa significa doversi barcamenare in un'ambiente dove le persone non capiscono l'inglese, quando sono stato in russia è stato simile (scritte in russo...). Anche il russo come il giapponese per noi sono lingue molto complicate da imparare, serve una grandissima forza di volontà, quindi per chi riesce ad impararle , tanto di cappello :)
@@pietroventimiglia5269 ah non pensavo, comunque sono molto diversi i russi dai giapponesi, in realtà anche i russi ti aiutano se chiedi, però generalmente si fanno i fatti propri come in tutti i paesi del nord europa in generale
Confermo che i giapponesi sono super disponibili. Hanno solo il "difetto" di essere molto timidi e si non sapere l'inglese. Ma anche noi spesso siamo stati accompagnati direttamente sul Posto da persone appena viste
Saludos desde Mexico!
Una domanda se per caso sai, ma in giappone per una persona che è molto specializzata nel suo lavoro e con esperienza riesce a trovare abbastanza facilmente lavoro li? cmq bel video e spero porterai altro sul giappone o aggiornamenti :)
Purtroppo non so darti una risposta affidabile in quanto non sono abbastanza informata sull’argomento, l’unica cosa che posso dirti con certezza è che dovrai comunque avere una buona padronanza con la lingua giapponese 😊
Naturalmente dipende dal tipo di lavoro, ma in generale se hai almeno 10 anni di esperienza in un determinato settore oppure hai una laurea ed in generale conosci molto bene il giapponese, allora puoi trovare!
Dipende dal lavoro a cui sei interessato, valutiamo caso per caso.
Io da italiano sono in Giappone da 2 mesi e ci resto per sempre almeno spero 🤞 comunque non FRAINTENDETEMI ma la parte della solitudine in parte è vero ma la trovo un comportamento molto ma molto responsabile per se stessi perché sanno comunque come si sta in un modo e in un altro che sia in compagnia o fidanzati ec…
il canale perfetto di youtube non esis......
sento un forte richiamo da sempre ma non sono mai riuscito ad andarci in giappone ... tipo come se nella scorsa vita fossi li ahab
Torna a casa Lessy che ci manchi tanto!Che te ne fai dell‘ordine e dell‘organizzazione?Torna in Italia,sposati e fai tanti figli belli come te.
Ho provato a seguire il discorso, ma mi distraevo sempre 😅
Come ti capisco
Scusa Lucilla, la parola che censuri sarebbe 'Marxsisti'? non ho ben capito
No la parola è razzisti
@@francescosimone2996 ok grazie non capivo
La croce fatta con le braccia è per me il simbolo del mio viaggio in giappone, ma lì eravamo matti anche noi a voler cercare posto nei ristoranti in sei/sette, infatti ci sono bastati due giorni per poi capire di dover cambiare strategia. Ho visto tanta solitudine è vero, ma anche tanta gentilezza.
Voglio raccontare un episodio avvenuto in un ristorante di sushi, in cui una signora anziana con (suppongo) il marito, vedendoci mangiare sashimi senza soia/sale si è sentita in dovere di spiegarci tutto il metodo con cui affrontare le portate di sushi, mimando i gesti e parlando in giapponese al cuoco di fronte a noi, che successivamente provvedeva a spiegarci nel loro più semplice inglese base cosa ci stava cercando di dire. Il tutto mentre il marito sorrideva dolcemente vedendoci impacciati nell'utilizzo delle bacchette. È stato davvero come avere dei nonnini dall'altra parte del mondo prendersi cura di noi, non me lo scorderò mai.
Altra cosa sì, in molti momenti la metro di Tokyo sembrava la metro B di Roma, su quello facciamo proprio schifo. Se non ci facciamo sentire da tutti quando parliamo dei cavoli nostri non siamo contenti. Anche se devo ammettere che colorare un po' con le voci quei tristi silenziosi treni non è malissimo, bisogna solo trovare una giusta via di mezzo.
"Anche se devo ammettere che colorare un po' con le voci quei tristi silenziosi treni non è malissimo"
Non è un'ammissione, non è una verità assoluta. A te piace il frastuono, ad altri no.
Ci sta che a loro piacciano silenziosi i treni. Mica ti vietano di metterti gli auricolari e ascoltarti quel che ti pare a 140 decibel.
Se devo scegliere tra un treno giapponese "tristemente" silenzioso e un treno italiano infestato da maranza con le casse a tutto volume, o che si urlano addosso da mezzo metro di distanza.... scelgo il "triste" treno tranquillo subito, altrochè!
Il problema non è quando non si siedono vicino a tè, ma quando si alzano di scatto dopo che ti sei seduto tu, capitato ad una amica nella metropolitana di Tokyo, io testimone basito.
Saluti
Mi dispiace molto per ciò che è successo alla tua amica
3:15 perfetto, mi trasferisco domani.
Sono stato in Giappone 15 giorni e ho trovato un paese molto sicuro tanto da vedere bambini soli prendere la metropolitana a Tokyo
Dei ragazzini mi hanno chiesto di fare delle foto con me pensa che io avevo capito di fargli io le foto e li ho capito che forse non avevano visto molti stranieri nella loro vita
Sono stato anche a kioto ma sono stato fortunato perché non ho avuto episodi come tu hai descritto certò è che il Giappone è un paese meraviglioso ma molto chiuso solo in questi ultimi anni si sta aprendo un po’ più al turismo
È un paese che merita di essere visitato ed io dopo molti anni ho realizzato il mio sogno
Pensa che quando ho iniziato a leggere manga e guardare anime non immaginavo proprio che ci sarebbe stato un boom del genere
Scusa se mi sono dilungato avrei ancora molto da scrivere ma è meglio tagliare qui
Buon serata e spero di vedere qualcosa del tuo viaggio e delle cose che hai comprato
Sicurezza, pulizia, organizzazione: anche la Svizzera :)
Spoiler: ho abitato per 5 anni ad HCMC, sicura, non troppo pulita pulita, poco organizzata. Per me rimane la città TOP :)
Io stavo ipotizzando di riprendere a studiare giapponese per poi trasferirmi lì in futuro lavorando come programmatore, purtroppo però soffro ancora di depressione...
Ho visto questo video per caso e devo dire che è molto interessante.
Ho un buon giudizio della cultura giapponese, mi sembra un popolo molto civile e rispettoso del prossimo, cosa che in Italia si sta perdendo.
Sono in vacanza in Giappone e anche a me pochi giorni fa è capitata una situazione simile alla tua dove sono stata ignorata e rifiutata in un cafe a Tokyo, solo perché ero straniera 😞 (tra l’altro un cafe suggerito da Dario Moccia 😂)
È stata l’unica esperienza negativa e tutto il resto è stato positivo, ma concordo con te che è stato davvero terribile.
Mi dispiace tantissimo!
bel video, qualcosa la sapevo riguardo al Giappone. ogni paese ha i suoi pregi e difetti, i suoi perché. Se avessi tonnellate di soldi, non andrei in Giappone, comprerei un arcipelago e ci andrei ad abitare, lontano da burocrazie e boiate simili.
Ad avercele tonnellate di soldi 😂😂
5:52 Questo non è niente. Quello che tu hai subito a Kioto, io l'ho subito in Italia e per gli stessi tuoi motivi (a quanto pare). Come vedi c'è sempre di peggio.
In alcuni locali a Kyoto si può accedere solo se introdotti da altri clienti regolari,un po' come nei club. Cmq a Kyoto se parli cinese non ci sono problemi.😂
L'episodio del ristorante è capitato anche a me e mio marito a Kanazawa, che non è molto turistica, i ben 5 ristoranti di fila... Alla fine abbiamo cenato in albergo con la roba del konbini perché non ci faceva sedere nessuno
Sei propio Bona amore mio ❤
e per questo che sono tutti gentili con lei, se fosse racchia 🤔dubito che .......
@@saverioimperiali3174 infatti puoi solo dubitare...
Anche se mi piacerebbe visitarlo, per come sono fatto non oserei mai fare così tante ore di volo 😂
Per la storia del ristorante potrebbe essere anche che i tavoli erano già tutti prenotati anche se era mezzo vuoto?
Purtroppo no, semplicemente non ci hanno fatto entrare in quanto stranieri. È già successo ad altre persone 😔
A maggio vado per la prima volta in Giappone da solo, non vedo l’ora. La solitudine per quelle due settimane che resto non mi spaventa, tanto starò a girare tutto il tempo. Spero di non avere problemi con internet 😂
Io ti consiglio di attivare online una esim, io mi sto trovando molto bene ed ho Internet illimitato ✌🏻
Un ristorante del genere merita di chiudere e succederà a breve, ne sono certo
Qualche anno fa ero insieme a 3 amici. 4 omaccioni a prima vista non super raccomandabili eppure una ragazzina sconosciuta è stata gentilissima con noi ed allungare il proprio tragitto per accompagnarci in un posto nascostissimo
Persona 5 ost?
Esatto ✌🏻✨
@@lucillajiggly 💞💞
Non lo so quanto possa essere sicuro il Giappone, se non ricordo male tempo fa nei treni c'erano le carrozze separate uomini e donne per cercare di limitare il fenomeno del groping. Onestamente non so se fosse una leggenda metropolitana, non mi sono mai informato dato che non avevo intenzione di andare in Giappone e non so adesso com'è la situazione attuale, quindi potrei sbagliarmi, comunque ovviamente di auguro di non avere problemi in tal senso
Il Giappone è letteralmente uno dei paesi con il minor tasso di criminalità al mondo, io in tre mesi non mi sono mai sentita in pericolo e più volte ho visto ragazze da sole anche nelle strade più isolate 😊
I bambini e bambine addirittura vanno in giro da soli nei mezzi pubblici e nelle strade di Tokyo, anche perché ci sono telecamere praticamente ovunque e la sicurezza è impeccabile.
@@lucillajiggly Grazie per l'info
Io vivo in Giappone ed è vero. Penso che rimanga molto più sicuro dell’Italia.
Nonostante questo, anche io prendo il treno riservato alle donne. Si, il groping e le foto scattate alle ragazze è molto diffuso, purtroppo. Ma il problema delle aggressioni sessuali è un problema mondiale, in Giappone è più subdolo, se mi spiego.
Ad esempio, i cellulari hanno il suono anche se sono silenziati. In Giappone danno tanta importanza alla privacy, ed è una cosa che personalmente mi piace molto.
Ma, ripeto, in Giappone c’è ancora un ordine ed è ancora generalmente sicuro.
@@yokohashiguchi6309 grazie per la tua testimonianza
Ho vissuto il japan negli anni 90..vi erano ancora meno stranieri..ma ho imparato molto dai giapponesi....
CIao l'ho notato anche io quando ci sono andato che il livello di inglese purtroppo è un po basso. Grazie per i tuoi video!
Io non potrei mai vivere in Giappone perché non sono molto brava a interpretare le sottigliezze del non detto, sono una comunicatrice diretta e tendo ad aspettarmi lo stesso dagli altri. Di conseguenza, nell'interagire con i giapponesi anche a distanza, ho avuto spesso problemi perché perché non sempre dicono chiaramente quello che pensano, e quindi se inavvertitamente dicevo qualcosa che per loro non andava bene, non mi offrivano alcuna spiegazione o opportunità di chiarimento ma semplicemente sparivano. Rispetto la loro cultura e so che non è questione di falsità o vigliaccheria come sarebbe magari da noi, è piuttosto una mentalità legata alla cortesia e alla riservatezza, però essere ghostati per un eventuale errore talmente sottile che nemmeno scervellandoti per mesi riesci a capire non è piacevole. Dunque non è certamente il paese per me, sono troppo schietta e troppo incapace di leggere la mente di chi non dice pane al pane e vino al vino.
ciao Camiila, secondo me è normale essere visti un po’ come degli alieni se vai dall’altro capo del mondo, probabilmente alcune persone avranno anche del timore nei confronti degli stranieri. Per quanto riguarda il sentirsi degli ospiti in casa d’altri, beh se andiamo in giappone è esattamente quello che siamo e pretendere che loro si adattino a noi occidentali con indicazioni in inglese mi pare un po’ troppo. Prima o poi vorrei andarci anche io 💪🏻
Beh oddio se lavori in un hotel a Tokyo o in un ristorante un minimo d’inglese secondo me è giusto saperlo. Non c’entra nulla con il “pretendere” che si adattino a noi. Altrimenti non lavori al pubblico in un contesto dove sei in contatto anche con i turisti, per come la vedo io 😊 Avere almeno una conoscenza base dell’inglese non mi pare tanto assurdo.
Poi ognuno può avere il suo pensiero, ci mancherebbe!
Comunque non mi chiamo Camilla ahah
@@lucillajiggly scusami Lucilla 🙏🏻😅
Persona 5 royal di sottofondo è un must!
Il problema della scarsa integrazione e della solitudine dei Giapponesi però è da considerare se si vuole andare li a vivere da soli. Un conto è trasferirsi in Giappone con un'altra persona, un altro è andare li da soli.
Forza Lucy, resistete! Mi spiace siate partiti!
e pensa ad un Meridionale quando va in patania! lingue diverse, usi e costumi diversi etc etc
Non pensavo che i giapponesi sapessero poco l'inglese. Ho sempre pensato che mediamente fossero colti, anche perchè c'è molta severità nelle loro scuole e che quindi conoscessero almeno l'inglese di base, soprattutto i giovani.
Una volta chi andava in giro per il mondo imparava e parlava le lingue delle Nazioni ospitanti; è la prima forma di rispetto del viaggiatore. Non c'è nessun livello di cultura nel saper parlare l'inglese, forse molte lingue ma non una lingua imposta con la violenza come lo fu per il latino e tante altre. E' una fissa degli italiani degli ultimi 30 anni questa, un complesso di inferiorità cosa che evidentemente i giapponesi non hanno.