È evidente che ci sono delle similitudini. E oltre allo stoicismo ce ne sono anche con la filosofia (o stile di vita) degli spartani. Se non l'hai già letto ti consiglio "Le virtù di Sparta", di Plutarco.
Nel Karate Shotokai il Maestro Tetsuji Murakami parlava del concetto dell'Irimi, "sentire" prima l'avversario e cercare di riempire il suo vuoto che sarà evidente, quando la tecnica passa dal pensiero all'azione, in quel momento ci sarà un vuoto, ed è quel vuoto che dovremo riempire con il nostro attacco.
Grazie per l'interessantissimo esempio. Credo che ogni disciplina abbia il proprio modo di spiegare il concetto, ma penso che l'azione concreta sia quella che hai descritto.
Ascolto e riascolto queste tue parole che mi portano a elaborare pensiero intanto che il nastro scorre, ma che poi non rimane nella mente. Così ricomincio l'ascolto, ancora e ancora
Volevo fare i complimenti al canale che tratta in maniera approfondita "la via del guerriero". Il raggiungimento di quello stato di coscienza di cui si parla nel video rappresenta il primo livello di combattimento ( Mushin). Non ha niente a che vedere con cinture colorate medaglie o gare sportive. Bruce Lee ne parla nei suoi testi ma anche altri autori ne hanno parlato. Si tratta di uno stato che si ottiene dopo molti anni di pratica con allenamento, studio e meditazione. Dopo aver raggiunto questo stato di coscienza é lo spirito che fa passare l'energia attraverso l'anima e si manifesta attraverso il corpo. La mente razionale e anche il subconscio vengono letteralmente bypassati, a quel punto è lo Spirito che combatte attraverso l'unione di corpo-anima e spirito. Quindi gli automatismi intesi come i principi fondamentali del combattimento vengono utilizzati dallo Spirito. Non é facile da spiegare a chi non ha raggiunto tale stato perchè non si tratta di un acquisizione materiale ma SPIRITUALE.
Ti ringrazio molto per i complimenti e per il messaggio, nel quale hai argomentato un concetto molto profondo. Come hai giustamente fatto notare, un simile livello è molto complesso da raggiungere. Spesso mi domando se sia una cosa fattibile per ogni praticante a patto che ci sia il giusto impegno, oppure se la nostra costituzione fisica e mentale determini a priori il livello a cui possiamo aspirare.
@@bunbu-menteecorpo Il tuo dubbio è lecito, soprattutto per un praticante. In realtà ogni spirito ha una sua storia personale quindi non si può generalizzare. Per alcuni sarà più facile che per altri a seconda dell'evoluzione personale. C'è da aggiungere però una variabile, una volta i samurai del Giappone medioevale si trovavano molto spesso esposti a combattimenti dove l'unica via d'uscita era o la morte dell'avversario o la loro fine. Quindi oltre a raggiungere quel particolare stato di coscienza che comunque non tutti raggiungevano si trovavano ad essere quasi "obbligati ad utilizzarlo mentre oggi soprattutto nella società occidentale di oggi è francamente poco probabile ritrovarsi in una situazione di questo genere(per fortuna). Negli sport da combattimento non ci si avvicina mai a quel livello di violenza che risulta da un "vero combattimento". Quindi bisognerebbe aggiungere questo "ostacolo" agli altri derivanti dalla pratica assidua delle arti marziali. Comunque vedo che sei ben disposto e molto ben preparato nei confronti della "via del guerriero" e questo è già di per se un ottimo risultato.💫💫
Il tuo video mi ha fatto riflettere, in effetti la mente che blocca il corpo o lo rallenta. Mi è già capitato a me e miei compagni di allenamento nella mia pratica marziale, ma mi è successo anche nella vita di tutti i giorni. Credo ricercherò questo libro, penso mi aiuterà a livello marziale e come crescita interiore. Kmq ti faccio i miei complimenti per i video che fai, sempre molto di qualità e fanno riflettere. Aspetto a presto il prossimo. 🙏🏻
Felicissimo di sapere che il video ti sia piaciuto. Ti consiglio caldamente la lettura di questo libro, credo ci siano diverse edizioni italiane, alcune delle quali anche piuttosto recenti. Anche a me capita spesso quello che hai provato in allenamento: nel momento in cui penso a cosa fare è già troppo tardi. Per questo penso che gli scritti di Takuan siano molto attuali. Presentano delle situazioni che la maggior parte di noi ha a che fare tutti i giorni. Ti ringrazio per i complimenti, e spero di riuscire a pubblicare presto il prossimo video.
Interessante e mi piacerebbe approfondire il discorso con te. Tu che definizione pensi possa essere più appropriata? Te lo chiedo perché molti studi su questo libro in particolare descrivono "l'automatismo" come uno stato in cui le azioni e i pensieri umani vengono eseguiti senza un intento volontario, come battere le palpebre e camminare. Nelle arti marziali ciò dovrebbe verificarsi allo stesso modo, senza che il praticante "pensi" a quello che sta per fare, ma agisca e basta.
@@bunbu-menteecorpo provo: la mente vive nel tempo e c'è differenza tra non mente e senza mente. L'automatismo è ingannabile, l'essere nel momento presente permette di non farsi influenzare dalle mente/cuore/emozioni e rimanere in contatto diretto con il proprio avversario. In pratica la fantomatica "armonia" tra i contendenti...il mito dei due samurai che si fronteggiano senza attaccarsi e concludono lo scontro senza sferrare nemmeno un colpo...
Grazie mille per aver argomentato in maniera approfondita. Ho capito quello a cui fai riferimento. Anche nel Kendō moderno, disciplina molto dinamica, alcune volte capita di vedere maestri di alto livello fronteggiarsi in quello che è chiamato gokaku-geiko (allenamento tra pari) senza sferrare alcun colpo per i 3 minuti di gara, con l'incontro che finisce in parità.
@@bunbu-menteecorpo be era un esempio 😅 Faccio riferimento sopratutto a uno stato di coscienza alterato che, per assurdo, può capitare anche nei lavori domestici😅
@@bunbu-menteecorpo be era un esempio 😅 Faccio riferimento sopratutto a uno stato di coscienza alterato che, per assurdo, può capitare anche nei lavori domestici😅
Questa conoscenza è favolosa. Grazie
Ti ringrazio molto. Felice che il video ti sia piaciuto.
Ho sempre trovato un riscontro nella filosofia zen nello stoicismo
Grazie per avermi dato la conferma e per aver fatto crescere la mia cultura 👍
Allora sono contento di sapere che non sia il solo a pensarla in questo modo. Grazie a te per la doppia conferma!
È evidente che ci sono delle similitudini. E oltre allo stoicismo ce ne sono anche con la filosofia (o stile di vita) degli spartani. Se non l'hai già letto ti consiglio "Le virtù di Sparta", di Plutarco.
Grazie per quello che fai
Grazie a per il supporto Franco!
Nel Karate Shotokai il Maestro Tetsuji Murakami parlava del concetto dell'Irimi, "sentire" prima l'avversario e cercare di riempire il suo vuoto che sarà evidente, quando la tecnica passa dal pensiero all'azione, in quel momento ci sarà un vuoto, ed è quel vuoto che dovremo riempire con il nostro attacco.
Grazie per l'interessantissimo esempio. Credo che ogni disciplina abbia il proprio modo di spiegare il concetto, ma penso che l'azione concreta sia quella che hai descritto.
@@bunbu-menteecorpo grazie 🙏
Ascolto e riascolto queste tue parole che mi portano a elaborare pensiero intanto che il nastro scorre, ma che poi non rimane nella mente. Così ricomincio l'ascolto, ancora e ancora
Grazie davvero per aver guardato più volte il video. Lieto di sapere che sia stato di tuo interesse.
S'impara con il corpo non con la mente. La mente resta calma
Volevo fare i complimenti al canale che tratta in maniera approfondita "la via del guerriero". Il raggiungimento di quello stato di coscienza di cui si parla nel video rappresenta il primo livello di combattimento ( Mushin). Non ha niente a che vedere con cinture colorate medaglie o gare sportive. Bruce Lee ne parla nei suoi testi ma anche altri autori ne hanno parlato. Si tratta di uno stato che si ottiene dopo molti anni di pratica con allenamento, studio e meditazione. Dopo aver raggiunto questo stato di coscienza é lo spirito che fa passare l'energia attraverso l'anima e si manifesta attraverso il corpo. La mente razionale e anche il subconscio vengono letteralmente bypassati, a quel punto è lo Spirito che combatte attraverso l'unione di corpo-anima e spirito. Quindi gli automatismi intesi come i principi fondamentali del combattimento vengono utilizzati dallo Spirito. Non é facile da spiegare a chi non ha raggiunto tale stato perchè non si tratta di un acquisizione materiale ma SPIRITUALE.
Ti ringrazio molto per i complimenti e per il messaggio, nel quale hai argomentato un concetto molto profondo. Come hai giustamente fatto notare, un simile livello è molto complesso da raggiungere. Spesso mi domando se sia una cosa fattibile per ogni praticante a patto che ci sia il giusto impegno, oppure se la nostra costituzione fisica e mentale determini a priori il livello a cui possiamo aspirare.
@@bunbu-menteecorpo Il tuo dubbio è lecito, soprattutto per un praticante. In realtà ogni spirito ha una sua storia personale quindi non si può generalizzare. Per alcuni sarà più facile che per altri a seconda dell'evoluzione personale. C'è da aggiungere però una variabile, una volta i samurai del Giappone medioevale si trovavano molto spesso esposti a combattimenti dove l'unica via d'uscita era o la morte dell'avversario o la loro fine. Quindi oltre a raggiungere quel particolare stato di coscienza che comunque non tutti raggiungevano si trovavano ad essere quasi "obbligati ad utilizzarlo mentre oggi soprattutto nella società occidentale di oggi è francamente poco probabile ritrovarsi in una situazione di questo genere(per fortuna). Negli sport da combattimento non ci si avvicina mai a quel livello di violenza che risulta da un "vero combattimento". Quindi bisognerebbe aggiungere questo "ostacolo" agli altri derivanti dalla pratica assidua delle arti marziali. Comunque vedo che sei ben disposto e molto ben preparato nei confronti della "via del guerriero" e questo è già di per se un ottimo risultato.💫💫
Grazie per l’approfondimento!
Il tuo video mi ha fatto riflettere, in effetti la mente che blocca il corpo o lo rallenta. Mi è già capitato a me e miei compagni di allenamento nella mia pratica marziale, ma mi è successo anche nella vita di tutti i giorni. Credo ricercherò questo libro, penso mi aiuterà a livello marziale e come crescita interiore. Kmq ti faccio i miei complimenti per i video che fai, sempre molto di qualità e fanno riflettere. Aspetto a presto il prossimo. 🙏🏻
Felicissimo di sapere che il video ti sia piaciuto. Ti consiglio caldamente la lettura di questo libro, credo ci siano diverse edizioni italiane, alcune delle quali anche piuttosto recenti.
Anche a me capita spesso quello che hai provato in allenamento: nel momento in cui penso a cosa fare è già troppo tardi. Per questo penso che gli scritti di Takuan siano molto attuali. Presentano delle situazioni che la maggior parte di noi ha a che fare tutti i giorni.
Ti ringrazio per i complimenti, e spero di riuscire a pubblicare presto il prossimo video.
Bentornato 🙏🏼❤️
Grazie per l'attesa!
Grazie Sandro!
Grazie mille per il supporto!
Beh, se non è una coincidenza questa...ho appena raccontato qualcosa (ovviamente molto meno bene di te) dello stesso libro. Grazie!
Allora mi fa piacere sapere che quest'argomento sia di interesse per molti altri. Grazie a te per aver visto il video!
No mente
Esattamente. Un concetto semplice da esprimere a parole, ma difficile da applicare...
In realtà non ha nulla a che vedere con l'automatismo però 😎
Interessante e mi piacerebbe approfondire il discorso con te. Tu che definizione pensi possa essere più appropriata?
Te lo chiedo perché molti studi su questo libro in particolare descrivono "l'automatismo" come uno stato in cui le azioni e i pensieri umani vengono eseguiti senza un intento volontario, come battere le palpebre e camminare. Nelle arti marziali ciò dovrebbe verificarsi allo stesso modo, senza che il praticante "pensi" a quello che sta per fare, ma agisca e basta.
@@bunbu-menteecorpo provo: la mente vive nel tempo e c'è differenza tra non mente e senza mente. L'automatismo è ingannabile, l'essere nel momento presente permette di non farsi influenzare dalle mente/cuore/emozioni e rimanere in contatto diretto con il proprio avversario. In pratica la fantomatica "armonia" tra i contendenti...il mito dei due samurai che si fronteggiano senza attaccarsi e concludono lo scontro senza sferrare nemmeno un colpo...
Grazie mille per aver argomentato in maniera approfondita. Ho capito quello a cui fai riferimento. Anche nel Kendō moderno, disciplina molto dinamica, alcune volte capita di vedere maestri di alto livello fronteggiarsi in quello che è chiamato gokaku-geiko (allenamento tra pari) senza sferrare alcun colpo per i 3 minuti di gara, con l'incontro che finisce in parità.
@@bunbu-menteecorpo be era un esempio 😅 Faccio riferimento sopratutto a uno stato di coscienza alterato che, per assurdo, può capitare anche nei lavori domestici😅
@@bunbu-menteecorpo be era un esempio 😅 Faccio riferimento sopratutto a uno stato di coscienza alterato che, per assurdo, può capitare anche nei lavori domestici😅