7 CONSIGLI per chi INIZIA a FARE TREKKING
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- เผยแพร่เมื่อ 4 ต.ค. 2024
- Oggi vediamo 7 consigli per diventare un'escursionista pro.
Che tu faccia trekking, hiking, escursionismo, trekking 1 giorno, trekking 2 giorni o alta via, oggi vediamo 7 consigli per migliorare la tua attrezzatura e passare ad essere un vero escursionista pro.
Buona visione!
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Importantissimo:
- portare acqua a sufficienza (in estate più importante del cibo)
-guardare le previsioni meteo (su più siti)
- energia per gps e telefono
Mi chiedo come facevano 50 anni fa senza tutti quei vestiti , scarpe, zaini e occhiali tecnici?
Direi che sono altre cose più importanti, tipo portarsi acqua, cibo, acendino, piccolo kit di pronto soccorso o almeno cerotti e giacca/ ponccio antipioggia
.
50 anni fa l'escursionismo non era diffuso come oggi, molto spesso non prevedeva uscite di più giorni (se non tra professionisti) e diciamo che non sempre le escursioni finivano nel migliore dei modi.
Il vantaggio principale dei vestiti tecnici è che si asciugano molto velocemente, quindi se ti serve li puoi lavare. Pesando meno e occupando meno spazio ti permettono di muoverti più leggero, riducendo gli infortuni e rendendo il tutto più veloce.
50 anni fa si portavano in giro cose totalmente inutili, a scapito delle spalle e dell'efficienza degli escursionisti.
Un consiglio, che mi sento di fare è la t-shirt in merino, da quando l'ho usata la prima volta a oggi mi sbalordisce ogni volta per la traspirabilità , termoregolazione, asciugatura.
Bel video. Semplice e chiaro. Bravo.
Apprezzo molto questo tipo di video Riccardo. Si! Ti seguo. Detto che pratico da sempre questo genere di attività, e non solo queste, l’errore più grande riguarda la sicurezza. In tempi remoti esistevano solo le cartine, oggi i Gps. Sapere sempre dove ci si trova è fondamentale. Oggi il mercato è ricco di queste attrezzature, l’importante funzionino offline. Le calzature sono un'altro aspetto, sia per la sicurezza, ma anche per il benessere. Le calzature sono molto diverse tra loro, se funzionano male, sopratutto inclini a slogature, vanno buttate anche se costano tanto. Per benessere scelgo gorotex, l’erba bagnata anche solo per l’umidità, rende poco piacevole l’escursione. Altro errore, zaini non a rete. Uno zaino a rete darà il massimo benessere. Ma qui dipende molto dalla capienza. Ma rete tutta la vita. La saggezza aiuterà a rimanere sicuri e assicurare altrettanto divertimento. Buone esperienze a tutti :)
Imparare ad utilizzare correttamente cartina e bussola è vitale in ambiente naturale. Non puoi affidarti alla tecnologia e basta. DEVI essere in grado di fare il punto mappa per determinare la tua posizione, rilevare la posizione di punti trigonometrici sul terreno e sulla mappa, conoscere la differenza tra nord magnetico e nord geografico e saperla compensare, sapere fare una rotta sulla mappa e poi seguirla sul terreno tramite la bussola, sapere interpretare le scale grafiche e determinare le distanze sul terreno, sapere leggere correttamente la mappa e ciò che vi è rappresentato, sapere calcolare il dislivello della tuo percorso dalla mappa tramite le isoipse. Se poi ti appassioni puoi anche imparare a determinare la distanza e la dimensione degli oggetti tramite il reticolo di un cannocchiale, però questo è solo un di più. Dai queste cose sono fondamentali e basta un' infarinatura di geometria e trigonometria per saperle fare.
Queste cose che hai scritto le sa forse il 5% delle persone che vanno in montagna.
Con la tecnologia gps e le mappe digitali si risolvono tutti i problemi
Io so' fare il caffè in montagna, va bene lo stesso?
@@RiccardoBrotto Probabilmente tu rientri nel restante 95% delle persone che non sa leggere una cartina, altrimenti non daresti un consiglio del genere! Si fanno centinaia di interventi di ricerca all'anno di persone disperse che si sono affidate a telefonini ed app varie, te lo dico per esperienza personale. Quindi i consigli per diventare un escursionista pro li lascerei a chi ne ha le competenze per farlo.
@@RiccardoBrotto spero tu stia scherzando
@@pieroorlandi3892 a dire la verità so usare benissimo le mappe cartacee, anni fa iniziai con quelle perchè non c’erano le app.
Ma, proprio perché conosco la cartografia, consiglio di più l’utilizzo di carte digitali e gps.
Che poi, se vogliamo vedere, anche tutte le guide ecc utilizzano app e mappe digitali perché molto più comode.
Consiglio numero 1: allenati. Non serve andare in alta montagna per allenarsi, puoi benissimo allenarti a casa o andare a camminare attorno alla città se hai montagne vicino.
Consiglio numero 2: portati sempre più acqua di quella che pensi ti servirà e scorte di cibo in forma di comode barrette anche se ti porti un panino per il pranzo principale.
Consiglio numero 3: non serve usare scarponi per trekking sui 2000m, puoi usare tranquillamente trail runners, molto piu comode e leggere.
Consiglio numero 4: meglio spendere di più per buoni oggetti che durano che di meno per oggetti scadenti che poi devi sostituire. Basta una buona maglia termica, un buon pile e un buon guscio con membrana (hard shell) per iniziare. Pantaloncini basta che siano comodi e non in cotone.
"non serve usare scarponi per trekking sui 2000m" ma se hai caviglie deboli/legamenti lassi come i miei, potrebbero aiutare parecchio (oltre fare allenamento mirato, chiaramente)
@@ElleFornasiero Ma se hai caviglie e piedi deboli come li rinforzi se usi scarponi? Contrariamente a quanto si dice gli scarponi non prevengono gli infortuni, se le caviglie sono deboli prima o poi prendi la storta anche con quelli.
Io sono partito da zero (con problemi al ginocchio sinistro) usando trail runner. Facendo cose da principiante e poi sempre piu impegnative mi sono rinforzato, adesso da maggio sto facendo oltre 1000 metri di dislivello (andata) senza problemi anche più volte a settimana.
Mai usato scarponi, al massimo uso scarpe da avvicinamento basse per i terreni più ostili. Per le discese uso quasi sempre un tutore per il ginocchio sinistro.
Brooks Cascadia per la maggior parte delle cose, La Sportiva TX4 bassa per roba più impegnativa.
Se avessi ascoltato i consigli dei Soloni non sarei mai andato in montagna, gli scarponi uccidono ginocchia e caviglie, almeno uccidevano le mie.
Se hai ginocchia e caviglie deboli NON andare in montagna a oltre 2000 metri e NON fare grosso dislivello, soprattutto NON fare discese. Allenati prima su passeggiate brevi in salita o piu lunghe in piano. Aumenta il carico piano piano e solo dopo vai in alta montagna. Non pensare che gli scarponi magicamente risolvano i tuoi problemi fisici. C'è un motivo se praticamente tutti quelli che fanno camminate lunghe in montagna (through hike) non usano scarponi, perche lo scarpone è tecnico, a meno che non vai a fare certe cose non serve a nulla, ti bastano tranquillamente delle trail runner se sai quello che fai.
Ti faccio un esempio pratico, ho fatto il giro delle Tre Cime dalla val fiscalina, 25 km, sali al Locatelli e poi fai il giro sotto il lato nord con molti sassi e giro attorno il lato sud per ritornare poi al Locatelli. Imaggina la fatica se avessi usato scarponi, che non mi sarebero serviti a nulla sul sentiero fatto.
Questa è la mia esperienza.
Sono un appassionato di fotografia, e voglio iniziare a fare delle passeggiate in montagna per scattare qualche foto ai paesaggi o agli animali.
Per questo tempo fa ho cercato dei bastoncini con l'attacco a vite sull'impugnatura per poterci fissare la macchina fotografica.
Vedendo il tuo video mi è venuto in mente che sul secondo bastoncino potrei attaccarci un faretto led, così avrei la luce in caso di emergenza ma potrei pure usarlo per illuminare qualche dettaglio nei boschi! 😄
Grazie dei consigli!
Io sono partito abbastanza bene come attrezzatura, l'unico errore è che alla mia primissima escursione sono salito su serra dolcedorme, 2267 mt che è la vetta più alta del sud Italia. Mille mt di dislivello per 18 km. Gli ultimi 500 mt prima della vetta gli ho fatti in un oretta 🤣.
E' curioso osservare la veemenza di chi esalta le cartine quasi come se fossero dei totem. Come vecchio babbione posso confrontare il tempo delle escursioni con solo cartine rispetto a quello del gps (su cellulare o apparecchio). I pregi dei gps rispetto alle cartine sono evidenti. Mi è capitato di fare la cresta del Bregagno avvolta improvvisamente dalle nuvole basse con visibilità ridottasi a pochi metri e grazie al gps potevo scegliere senza problemi i vari sentieri che in quell'area sono spesso tracce, pur non vedendo materialmente dove portavano; lo svantaggio del gps è lo schermo di dimensioni ridotte rispetto a una cartina e soprattutto che se si guasta o sei in mezzo a un fitto bosco potrebbe lasciarti letteralmente "a piedi"; io le cartine le uso per avere lo sguardo di insieme e stabilire dove andare, poi le porto più che altro per scaramanzia
Spesso le cartine non hanno indicati molti sentieri, anche se puliti e perfettamente praticabili; per quanto riguarda le mappe elettroniche, personalmente trovo che spesso tralasciano cose importanti, come le fonti di acqua potabile. Il gps è sempre con me e mi ha tolto molte volte dai guai: spesso le tracce hanno tratti poco visibili ed è proprio lì, guarda caso, che latitano i segnavia e così si finisce fuori tracciato e, per ritrovare velocemente la traccia, il gps è la soluzione ideale, dato che, oltre alla posizione, mostra anche la direzione di marcia e ci suggerisce se ci stiamo allontanando o avvicinando alla nostra traccia.
Una cosa non esclude l' altra, ovvio che nel 2024 mi avvalgo di tutto ciò che la tecnologia mi mette a disposizione, ma una ridondanza come una cartina non pesa e non ha batterie che si scaricano.
Ti faccio un parallelo, vado a fare immersioni subacquee e ovviamente lo strumento primario è il computer da immersione ma nella tasca del gav tengo la cara vecchia tabella di decompressione e sull altro polso l' orologio.
No è questione di scontro tra filosofie generazionali o dogmi,è solo buon senso.
@@lucabottinelli7519 certo, ma quando leggo in un post "DEVI essere in grado di fare il punto mappa per determinare la tua posizione, rilevare la posizione di punti trigonometrici sul terreno e sulla mappa, ..." francamente resto alquanto perplesso per tanta veemente assertività. La cosa più importante è conoscere dove ti trovi quando ti perdi perché ad esempio un sentiero "segnato" ... sparisce (e quanti ce ne sono almeno in Alto Lario occidentale); ho voluto cercare come si fa su una cartina; ho trovato il video "Triangolare la propria posizione, azimut reciproco e declinazione", sicuramente interessante, ma che partiva dalla necessità di avere dei punti di riferimento. A me è capitato solo una volta di essere rimasto in panne col GPS in un fitto bosco e quindi lì non ne sarei uscito comunque. E una volta uscito il gps è ripartito. Certo, la cartina me la porto dietro perché dà una visuale molto più ampia del gps (così come mi porto la batteria di ricambio), ma fra le due cose per la mia esperienza non c'è proprio partita, come tra lavare i panni a mano e con la lavatrice.
Grande Roccardo, un video sulle app trekking e come pianificare?
Me lo segno tra i prossimi video da fare
Io devo dire che sono stato abb.bravo. Nel senso che mi sono molto documentato attraverso tuoi video e quelli di altri youtuber, e mi sono attrezzato sin da subito. C'è da dire però che avevo smesso di fare hiking da tantissimi anni e ho ripreso solo recentemente. Quindi l'età mi ha aiutato a essere più "disciplinato". Quando ero più giovane.. beh ho commesso tutti quelli che hai detto 😂
Documentarsi é sempre la soluzione migliore, anche se gli insegnamenti che si hanno quando si sbaglia non li si dimentica mai
La maglietta di ricambio 😂👌anche sempre mi raccomando
Non sono alle prime armi....ma come dico io non si finisce mai di imparare...👍👍👍
Io direi di aggiungere il fatto di non RIASCHIARE gente !! Guardate sempre dove mettete i piedi... anche quest anno ne stiamo "recuperando " parecchi...
Usavo la maglietta di cotone 😅
Ci siamo passati tutti 🙈
Anch'io.... schiena sempre fradicia e ghiacciata, la maglia in cotone rimaneva bagnata per sempre.
Quasi tutto ok, TRANNE l'ultimo punto. La cartina SEMPRE dietro, ovviamente sapendola usare. E magari una bussola!!!
Ah, secondo me FONDAMENTALE: kit di primo soccorso.
Personalmente ho sempre avuto problemi con le cartine, visto che molte sono aggiornate a prima che io nascessi.
@@RiccardoBrotto Eh, ma è tua responsabilità di 'escursionista pro' sapere di quando sono le cartine! 😁
La mia regola: dopo 4 o 5 anni bisogna vedere se ce ne sono di aggiornate. Peraltro, abbiamo la fortuna di avere cartografi ottimi (e io non amo molto quello che inizia con K, anche se so che in certe zone lavora bene).
Ciò detto, spero mi perdonerai la mia piccola critica e... in che zona hai fatto il video? Vedo delle montagne molto belle...
Sul kit pronto soccorso sono d'accordo. Sulla questione della cartina invece no.
Per carità.. belle, e nolstalgiche, ma totalmente fuori dal tempo. Da anni le mappe cartacee non sono aggiornate con una verifica sul campo, ma si basano o sulle mappe precedenti (quindi se ci sono errori continuano a riportarli... ho mappe della "T" aggiornate che riportano sentieri ormai inesistenti da 10 anni) o - guarda caso - sulle mappature satellitari (digitali).
Già in questo momento ti potrei tirare fuori a memoria un paio di sentieri, anche parecchio lunghi, che sono inagibili da 5-6 mesi a causa dei dissesti ambientali lungo il percorso. Sulle mappe cartacee, se va bene, sarà segnalato solo fra qualche anno, salvo non venga ripristinato il percorso ed in quel caso tutto sarà passato in fanteria. Sulle mappe digitali è stato segnalato nel giro dei 2 settimane ed altrettanto verrà "rirpistinato" velocemente qual ora vengano fatti i lavori di sistemazione.
La bussola? Anche se hai una cartina è totalmente inutile se non hai visibilità del territorio per fare le triangolazioni visive. Un apparato GPS moderno ti dice invece dove sei in tempo zero con la precisione di 5 metri (e non in scala 1:25000).
Ora so che qualcuno se ne uscirà con il "ma se finisci la batteria, se ti cade e lo rompi o qualcuno si pensa di lanciare le bombe sui satelliti sei fregato". Ha ragione se le cose fossero così banali. Ma in realtà oggi gli apparati dedicati hanno autonomie di settimane se non mesi, molti si ricaricano con la luce del sole, sono talmente resistenti che puoi usarli per piantar chiodi sui muri, costano veramente poco e un buon trekker ha generalmente una rindondanza di questi apparati (quasi sempre la rindondanza minima è Smartphone + Smartwach e se si va via in gruppo questa si moltiplica). Senza contare che quelli più specialistici dal costo di 200 euro all'anno (nemmeno tanto se uno fa trekking almeno una volta al mese), hanno pure la comunicazione satellitare bilaterale e trasmissione della posizione in tempo reale con i familiari.
Sulla questione dei satelliti che vengono abbattuti, spenti o sulle tempeste solari che bruciano tutti i satelliti (si... ho ricevuto anche queste osservazioni), con tutta onestà ritengo che se si verifica una di queste situazioni significa che difficilmente saremo in montagna a fare trekking per svago perché abbiamo ben altri problemi sociali, molto più gravi, da affrontare.
Per come la vedo io, chi continua a consigliare le mappe cartacee lo fa prevalentemente perché non ha dimestichezza con la tecnologia attuale. Ciò detto, spero perdonerai sltrettanto la mia piccola osservazione (non cirtica). 🤙
Non potevi spiegarlo meglio👏👏
@@AlessioFurlan Alessio, TUTTE le osservazioni sono interessanti, e devo dirtelo, anche se magari non te lo aspetti: molte delle tue le condivido. Faccio qualche annotazione, confidando nella pazienza di Riccardo (che non mi ha però ancora detto in che montagne ha girato il video, voglio farci un giro!).
Prima di tutto, tirata di orecchi! Non ti sei accorto che ho detto 'carta e bussola' ma mi son dimenticato 'altimetro'! 😄
Chi sono io? Beh, escursionista, ovviamente, ma utente da un decennio di app per escursionisti, manutentore di sentieri e collaboratore delle Sezioni Vicentine del CAI per la parte di cartografia (a proposito, stiamo ultimando la prossima revisione della carta dell'Altopiano di Asiago, esce entro maggio, un po' di pubblicità non guasta) e del SOSVE per la segnalazione delle tracce relative ai percorsi sotto mia tutela a fine di immissione nel catasto nazionale sentieri (c'è in piedi una cooperazione tra il CAI e la fondazione che gestisce OSM). Considerato poi che, non ostante l'età, sviluppo software distribuito, comprenderai come la mia visione non sia ancorata al passato, anzi.
Premesse fondamentali: le carte sono una fotografia istantanea, non sono aggiornate; ovvio che se vuoi aver notizie aggiornare devi sentire chi gestisce i percorsi per conoscere il loro stato, e ti posso tranquillamente dire che purtroppo non tutti sono così precisi. Per dire, io sono CERTO dei percorsi riportati nelle carte recenti - leggi, dopo Vaia - della mia zona, perché 1) sono tutti mappati con sistemi GPS (e te lo dice uno di quelli che già nel 2016 hanno fatto in lungo e in largo i sentieri della zona con rilevatori GPS sulle spalle) e 2) so come noi teniamo aggiornato il nostro partner cartografico (proprio Tabacco) circa le varianti. Il che mi spinge a due considerazioni. Primo: a volte il cartografo è ondivago: personalmente ho segnalato correzioni che ho trovato dopo un mese riportate nella versione online della carta; in altri casi, e qui son d'accordo, il cartografo pubblica delle cose non aggiornate, ma qui mi vien da domandarmi come mai la collaborazione con chi conosce il territorio non funziona, più che non prendermela col cartografo.
Secondo, mappe online. Ci sono errori anche li: per dire, io continuo a segnalare l'inserimento di un sentiero che esiste, tabellato e numerato da decenni, e in OSM continuo a non vederlo; esattamente come non vedo ancora due varianti che sono tabellate e numerate da metà dello scorso anno. Cosa voglio dire: carta o non carta, mi ripeto, se voglio avere notizie realmente aggiornate circa un percorso è meglio che senta chi si occupa - o si dovrebbe occupare - della sua gestione.
Detto questo, come mi comporto io? nello zaino normalmente ho carta, bussola e altimetro, perché è un sistema di backup che posso usare senza batteria e perché mi consentono una visione di insieme della zona - certo che, anche una carta, bisogna saperla usare - ; e poi ho nello smartphone le mie brave app escursionistiche; al momento: TabaccoMapp (buona per la base cartografica, ma vecchia come app), AlpineQuest (il mio primo amore), OruxMaps (che te lo dico a fà! 😄) e Mapy (buona base cartografica, non a livello di Tabacco, ma non così distante).
Errore da principiante che facevo è stato sicuramente lo zaino, avevo uno zaino militare da 70l per fare uscite da un giorno😂
Ottimo video, molto utile! Per quanto riguarda le borracce per l'acqua (no inverno) prediligi l'alluminio o la plastica?
Ciao Riccardo, ci sono indicazioni per chi porta gli occhiali riguardo agli occhiali da sole? Quelli di cui parli mi risulta che non possono essere realizzati graduati e costringono a portare le lenti a contatto per il giorno intero... l'alternativa sono quelli da città..
Ricordo ancora un trekking in cui feci tutti gli errori di cui hai parlato 😂 scarpe da ginnastica con storte e crampi lancinanti alle gambe, zaino eastpack e ritorno col buio e la lampadina del cellulare 😂 Da quel momento ho iniziato a documentarmi e la volta successiva avevo scarpe, zaino e bastoncini da trekking…e una lampada frontale 😎
In primis è la testa...tante volte l'abito non fa il monaco ma ovviamente l'equipaggiamento è necessario (vestiario e scarponi in primis)
Io mi dimenticavo di portarmi da mangiare.
Tornavo a casa che svuotavo la dispensa!
primo su tutti : comincia gradualmente con piccole escursioni ,sentieri comodi e ben tracciati poi aumenta ma con calma ,la montagna è lì che ti aspetta a mettertelo in quel posto 😂
La mappa cartacea deve essere sempre portata e bisogna saperla utilizzare. Il GPS è comodi ma non indispensabile.
Personalmente, per esperienza, la penso al contrario: un gps é molto più utile di una cartina per mille motivi.
@@RiccardoBrotto Komoot purtroppo è basato su Openstreetmap e quindi è abbastanza inaffidabile (chiunque può modificarlo e inserirci tracce incorrette o imprecise). Va bene per la pianificazione ma oltre a non essere leggibile per quanto riguarda la difficoltà del terreno, rischi di intraprendere sentieri inesistenti o non mantenuti. Molto meglio le carte classiche che puoi trovare su app come Avenza o Outdoractive (versione premium che poi in sostanza visualizzano mappe cartacee). Si paga si, ma quelli che vanno a controllare i sentieri e ad assicurarsi che una informazione sia corretta dovranno pur mangiare. Sul momento è comoda l'app che ti ubica immediatamente tramite GPS, ma una mappa cartacea spalancata ti da una visione d'insieme e una comodità di pianificazione che uno schermo non ti può oggettivamente dare. Poi una volta che si imparano ad usare, le mappe cartacee battono 10 a 0 qualsiasi applicazione. Ombreggiature, quote, isoipse, terreno, morene, nevai è tutta lettura necessaria a pianificare correttamente una escursione e questo komoot o wikiloc non ce l'hanno. Se poi non si sanno usare ammetto che l'app è migliore.
Quando diluvia, o quando nevica o quando tira vento una mappa cartacea deve essere proprio bella da usare. Come ho fatto in questi anni a non usarla mai. 🫤
Mappa cartacea, bellissime e quasi indistruttibili, quelle su carta tipo tyvek, le batterie si scaricano la carta no.
Ciao Riccardo, io dimentico sempre i bastoncini, o meglio sono sono abituato ad usarli, hai qualche consiglio su marca e modello? ottimi video come sempre
Servono anche rispetto per la natura, per gli animali, per le persone, educazione e buon umore 🙂
spero non ti aggrediscano come è successo a me mentre ero con gli sci c'erano due "tomba"improvvisati che usavano un sacco come slittino li dissi di stare attenti e affittarne uno... mi linciarono quasi
Una cartina e bussola è sempre importante averle perché non hanno problemi di batteria, però mi rendo conto che non si possono possedere le cartine di ogni luogo. Come è consigliabile avere un gps o telefono con mappe scaricate per poterle vedere offline dato che spesso non c’è rete in montagna.
Basta stampare.
Consiglio anche una protezione per la testa. Maglietta di cotone le uso ancora oggi😅ma devo passare oltre
Intendi un casco?
@@RiccardoBrottocappello o berretta per evitare di scottarsi la testa
Ahooo!!! Ma la prima regola di iniziare a praticare la Montagna gradualmente e con adeguata preparazione fisica dov'è finita?? S'è persa in mezzo a tutti sti gadget?? 🥴
Sono ancora neofita del trekking ma, praticando da diversi anni podismo, trail running e ciclismo (strada ed mtb), sono abbastanza consapevole dell'importanza dei tuoi consigli. Per l'abbigliamento come pantaloni lunghi uso quelli della tuta ma specifici per il running, in quanto sono gli unici con cui mi trovo bene come vestibilità. Con il freddo metto sotto calzamaglia. So che il tessuto non è così resistente alle abrasioni, ma non facendo alpinismo ed arrampicata al momento penso possano essere accettabili. Errore così grave?!
Dipende da te, se ti fanno sudare allora andrei su qualcosa specifico da trekking, altrimenti possono anche andare bene
@@RiccardoBrotto no anzi, essendo specifici per la corsa, sono molto leggeri, elastici e traspiranti, per quello mi trovo bene.
vado in montagna da quando so camminare questi consigli sono si giusti ma superflui
Posso chiederti come fai per gli occhiali da sole da montagna se porti anche gli occhiali da vista? Esistono graduati o bisogna farsi fare le lenti apposta?
guarda questo video che spiego tutto: th-cam.com/video/BxjFLcgPZRg/w-d-xo.html
mi permetto di segnalare che in quasi tutti gli ottici ci sono anche degli ottimi sovraocchiali da sole polarizzati e avvolgenti, che uso normalmente anche per guidare. Costano 50-60 euro (accertarsi che siano polarizzati) Certo non sono adatti se si vuole preservare l'aspetto "glamour"
Quale applicazione consigli che può sostituire le mappe?
Io mi trovo molto bene con Komoot
Ciao ti consiglio anche alpinequest, solamente che è compatibile solo per android 😢
Primo scarponcino €.19,00 da Decathlon
Super!
SEMPRE la carta; e il telefono carico
Potresti dirmi di che marca sono i pantaloni verdi a 0:43?
Li trovi qui:
th-cam.com/video/RuX0db0abmU/w-d-xo.html
@@RiccardoBrotto grazie, ci faccio un pensiero. Belli
Perché no i bastoni ahaha?
Che modello di zaino è a 0:28?
questo: th-cam.com/video/tH3lWfIqwuw/w-d-xo.htmlsi=mP8PemCJhQi6hs5v
Comunque PRO significa professionista.
Che applicazione usi per il cellure x sapere i vari percorsi ???
Io mi trovo molto bene con Komoot
Ciao ti consiglio anche alpinequest, solamente che è compatibile solo per android 😢
Io da anni locus map.
maps 3d
DaI pantalonI I I I I,
de gustibus... a parte quando le previsioni indicano acqua, oppure vado sulla neve, jeans sempre. anche e sopratutto per andare a funghi.