Da medico, sono completamente d'accordo con Luca: assecondare ogni desiderata o arrabbattarsi per eliminare ogni minimo ostacolo dalla vita dei nostri figli (maschi e femmine) impedirà loro di formarsi come individui maturi. Perché la Vita è imparare ad affrontare le difficoltà. Quello che dobbiamo saper fare noi da genitori è aiutarli rialzarsi, a guarire dalle ferite, a superare i traumi e le delusione insegnando loro a trovare "la lezione" nell'errore
A volte per imparare a rialzarsi serve una terapia. I genitori non possono risolvere qualsiasi malessere interiore, esattamente come non possono guarire qualsiasi malessere fisico. Se davvero sei un medico quello che hai scritto è piuttosto grave.
Applausi da in piedi! Fare sentire i ragazzi sempre al centro del mondo assecondando ogni loro richiesta è il modo migliore per crescere dei disadattati. Il neuropsichiatra che suggerisce di far uscire la classe se è un problema per l'interrogato...chissà quanti avrà contribuito a crearne!
" una genìa di gente che a scuola combinava poco di costruttivo, la mia, eppure mai nessuno si era mai rifiutato di andarci, a scuola. perchè la scuola era divertente eccitante social , perchè a scuola si giocava si ascoltava qualcosa che si trovava interessante si trollava si veniva trollati e quindi si imparavano le battute per la prossima volta e le si buscava dal registro e dai compagni che manco ti sfioravano e si vinceva quella volta che eureka ,senza sapere come , avevi capito, eri riuscito, avevi costruito. quando uno di noi diceva che non ci voleva andare , allora ci si allertava chè c era qualcosa che, proprio, non andava. era sempre la certezza di non potercela fare. però la possibilità di non farlo , di non andarci, non era contemplata, perchè veniva prospettata la visione del giorno dopo : ci si diceva _guardati, sei tu domani ,sei tu che non hai risolto che ti piangi addosso in pigiama che ti sbrodoli di televisione e certezza che, domani, farà ancora più male_ . non so se funzionasse solo per la mia genìa, ma la visione apocalittica di me che domani starò ancora messa come oggi che sto male mi fa andare a scuola con la voglia di prendere a pugni la certezza di non potercela fare. "
Mi è piaciuto molto la tua riflessione e mi hai ricordato una mia amica che metteva senape ai piedi per non andare a scuola, secondo lei alzava la temperatura 😂😂😂
Tesoro, ti seguo e sono praticamente sempre in accordo con te, stavolta no, vorrei che tu leggessi qualcosa sull' autismo e soprattutto sull' ASPERGER. Buon fine settimana 👍🙋♀️
@@franciscagulli9411e un genitore come fa ad accorgersi che il figlio ha una patologia se ad ogni manifestazione di disagio lo punisce? Perché la strategia vecchio stile sarebbe più o meno questa, eh...
Il "mondo di fenomeni patologici" sta venendo fuori perché grazie a questa attenzione si riesce a diagnosticare disturbi dell'apprendimento, disturbi dello spettro autistico, adhd e compagnia cantante prima che distruggano la vita degli interessati, impedendo loro una carriera scolastica, lavorativa, ed una vita sociale. Per quanto riguarda la minore pressione psicologica sugli studenti (che sia la penna di un colore diverso o soluzioni più importanti) magari potresti dare un'occhiata veloce al numero degli abbandoni scolastici e dei suicidi fra gli studenti universitari. Poi ti dicono che non si può dire niente...o forse, magari si può dire tutto ma se prima di dar fiato alla bocca si ragionasse due secondi si eviterebbe di dire banalità inutili. Non per altro, ma giusto per evitare di rafforzare tali cazzate nella mente dei campionissimi (che per carità che schifo le fragilità) che infatti ti commentano pieni di soddisfazione il video.
Eravamo in tanti così, e sono in tanti così anche oggi. E, parlo per i miei, a scuola ci vanno anche quei giorni in cui non ne hanno voglia! PS. Da genitore che cerca di comportarsi come auspichi (anche con i "a me fa male il culo, vestiti e vai a scuola"), GRAZIE!
Ricordo di quando mia figlia maggiore,ora ha 25 anni, faceva la terza elementare e pure lei aveva 1000 mal di pancia per non andare a scuola. Soprattutto se c'era la maestra di matematica. Una mattina si alza e mi dice che non stava bene e le pizzicavano due bollicine sulla pancia. Era quasi giugno e il giorno prima era stata a giocare in mezzo ad un prato per cui l' ho liquidata con un " ti avrà morso un insetto, vestiti e vai a scuola. " Era varicella. Nel giro di 5 ore era piena di bollicine dalla testa ai piedi 😬. Devo dire che li un po' mamma di merda mi sono sentita.😅
Non è il tuo campo. A volte ci sono davvero dei problemi che richiedono una terapia. Il fatto che ai nostri tempi c'era la pretesa di risolvere tutto con le punizioni, non significa che tutto venisse effettivamente "risolto". Ti ricordo che i ragazzi di adesso sono rimasti chiusi in casa per un anno e mezzo, cosa che ai nostri tempi era perfino difficile da immaginare.
@@albertobenotto7774ti ha telefonato per metterti al corrente di quello che voleva dire? Ha ridicolizzato l'opinione di un neuropsichiatra su un argomento che può aver a che fare con la neuropsichiatria. Ti rendi conto che la sua unica argomentazione è quello che faceva lui quando andava a scuola? Un'epoca in cui per diagnosticarti una depressione dovevi penzolarti dal balcone coi polsi tagliati? La scuola cinquant'anni fa era un incubo, per forza nessuno ci voleva andare, ma oggi è praticamente la vita sociale della maggior parte dei ragazzini. Chi oggi non vuole andare a scuola (nel senso che non vuole andarci mai) sta sperimentando un qualche tipo di disagio che è meglio approfondire.
Gente che non ha risolto il disagio esistenziale che deriva dal confrontarsi col “diverso da te” superiore, uguale o inferiore a te poco rilevante; odio, invidia, amore, apatia, empatia ecc. vanno superati da piccoli, da adolescenti. Serve a misurare le persone, ma soprattutto noi stessi, quanto consentire la prevaricazione senza ribellarsi e astenersi dal farla patire ad altri. Io andavo a scuola volentieri; vederemadri sbraitarecon le portiere spalancate e quelli che si spostavano verso la portiera chiusa perché non volevano scendere.
Primo , sono drogati di schermi -videogiochi già da piccoli e quindi meglio stare a casa a giocare. Secondo, quanti genitori instillano nei bambini il piacere e la necessità della conoscenza condividendo con loro letture o documentari? Terzo, è una moda oggi ,da parte di tutti, trattare i bambini come dei re e sottostare ad ogni loro richiesta per non sentirsi in colpa. Dai, chi ha mai sentito chiedere dalla mamma" Cosa vuoi mangiare?" Oppure essere vestiti dai genitori anche a 9/10anni?Naturalmente i bambini con difficoltà sono individuabili anche prima di andare a scuola ad una attenta osservazione, poi gli insegnanti lo comunicheranno alla famiglia. Il fatto è che molti genitori non accettano che il bimbo debba essere seguito in modo particolare, per loro è una sconfitta, una colpa, una vergogna, anche se è un bene per il / la bimb*/ragazz*. Chi è insegnante come me, potrebbe raccontare centinaia di casi e di colloqui informativi con i genitori...Facciamo in modo che crescano sereni, sicuri di sé, con le conoscenze necessarie, ma senza viziarli chè fa solo loro del male.
Proprio ieri sono sbottato davanti ad alcune mamme che pensavano di lasciare a casa i figli perchè non erano pronti (secondo loro) per la verifica di matematica (compresa la madre di mio figlio).
Secondo me sei troppo influenzato dal tuo punto di vista. Ci sono persone che vivono con grande disagio il periodo scolastico e sviluppano un senso di schifo tale per cui a una certa abbandonano persino gli studi. Non si parla dell'interrogazione a cui lo studentello normale, magari un po' svogliato, si vuole sottrarre, ma di un malessere molto forte, acuito da una continua presa per il culo da parte di altri studenti e anche dai professori che fanno di tutto per trattarti da persona non normale, facendoti sentire ancora più a disagio.
Sai la laurea e la specializzazione? Sì, quella cosa che studi anni per diventare uno specialista per poi dover spiegare i concetti che hai studiato a gente che non ci capisce niente, ma vuole insegnarti il tuo mestiere? Ecco, quella.
Il miglior podcast che hai fatto
Da medico, sono completamente d'accordo con Luca: assecondare ogni desiderata o arrabbattarsi per eliminare ogni minimo ostacolo dalla vita dei nostri figli (maschi e femmine) impedirà loro di formarsi come individui maturi. Perché la Vita è imparare ad affrontare le difficoltà. Quello che dobbiamo saper fare noi da genitori è aiutarli rialzarsi, a guarire dalle ferite, a superare i traumi e le delusione insegnando loro a trovare "la lezione" nell'errore
A volte per imparare a rialzarsi serve una terapia. I genitori non possono risolvere qualsiasi malessere interiore, esattamente come non possono guarire qualsiasi malessere fisico. Se davvero sei un medico quello che hai scritto è piuttosto grave.
92 minuti di applausi da parte del corpo docente!
Applausi da in piedi! Fare sentire i ragazzi sempre al centro del mondo assecondando ogni loro richiesta è il modo migliore per crescere dei disadattati. Il neuropsichiatra che suggerisce di far uscire la classe se è un problema per l'interrogato...chissà quanti avrà contribuito a crearne!
" una genìa di gente che a scuola combinava poco di costruttivo, la mia, eppure mai nessuno si era mai rifiutato di andarci, a scuola.
perchè la scuola era divertente eccitante social , perchè a scuola si giocava si ascoltava qualcosa che si trovava interessante si trollava si veniva trollati e quindi si imparavano le battute per la prossima volta e le si buscava dal registro e dai compagni che manco ti sfioravano e si vinceva quella volta che eureka ,senza sapere come , avevi capito, eri riuscito, avevi costruito.
quando uno di noi diceva che non ci voleva andare , allora ci si allertava chè c era qualcosa che, proprio, non andava.
era sempre la certezza di non potercela fare.
però la possibilità di non farlo , di non andarci, non era contemplata, perchè veniva prospettata la visione del giorno dopo : ci si diceva _guardati, sei tu domani ,sei tu che non hai risolto che ti piangi addosso in pigiama che ti sbrodoli di televisione e certezza che, domani, farà ancora più male_ .
non so se funzionasse solo per la mia genìa, ma la visione apocalittica di me che domani starò ancora messa come oggi che sto male mi fa andare a scuola con la voglia di prendere a pugni la certezza di non potercela fare. "
Creiamo un mondo di persone fragili che non saranno in grado di affrontare le difficoltà della vita con tutte le prevedibili conseguenze
condivisibile ma scontato e,tutto sommato , un grande luogo comune
Mi è piaciuto molto la tua riflessione e mi hai ricordato una mia amica che metteva senape ai piedi per non andare a scuola, secondo lei alzava la temperatura 😂😂😂
Tesoro, ti seguo e sono praticamente sempre in accordo con te, stavolta no, vorrei che tu leggessi qualcosa sull' autismo e soprattutto sull' ASPERGER. Buon fine settimana 👍🙋♀️
ma, questa e veramente una patologia, tutta un'altra cosa! 1 saluto!
@@franciscagulli9411e un genitore come fa ad accorgersi che il figlio ha una patologia se ad ogni manifestazione di disagio lo punisce? Perché la strategia vecchio stile sarebbe più o meno questa, eh...
@@RobyKobayashi non ho dito che il figlio debbe essere punito!!!! lei non ha capito!!
@@franciscagulli9411 non lo hai detto tu, lo ha detto (indirettamente) lui.
@@RobyKobayashi grazie per la risposta, ero preocupata!! buona pasqua!
Condivido pienamente 😊
Il "mondo di fenomeni patologici" sta venendo fuori perché grazie a questa attenzione si riesce a diagnosticare disturbi dell'apprendimento, disturbi dello spettro autistico, adhd e compagnia cantante prima che distruggano la vita degli interessati, impedendo loro una carriera scolastica, lavorativa, ed una vita sociale.
Per quanto riguarda la minore pressione psicologica sugli studenti (che sia la penna di un colore diverso o soluzioni più importanti) magari potresti dare un'occhiata veloce al numero degli abbandoni scolastici e dei suicidi fra gli studenti universitari. Poi ti dicono che non si può dire niente...o forse, magari si può dire tutto ma se prima di dar fiato alla bocca si ragionasse due secondi si eviterebbe di dire banalità inutili.
Non per altro, ma giusto per evitare di rafforzare tali cazzate nella mente dei campionissimi (che per carità che schifo le fragilità) che infatti ti commentano pieni di soddisfazione il video.
Chapeau
Eravamo in tanti così, e sono in tanti così anche oggi. E, parlo per i miei, a scuola ci vanno anche quei giorni in cui non ne hanno voglia!
PS. Da genitore che cerca di comportarsi come auspichi (anche con i "a me fa male il culo, vestiti e vai a scuola"), GRAZIE!
Ricordo di quando mia figlia maggiore,ora ha 25 anni, faceva la terza elementare e pure lei aveva 1000 mal di pancia per non andare a scuola. Soprattutto se c'era la maestra di matematica. Una mattina si alza e mi dice che non stava bene e le pizzicavano due bollicine sulla pancia. Era quasi giugno e il giorno prima era stata a giocare in mezzo ad un prato per cui l' ho liquidata con un " ti avrà morso un insetto, vestiti e vai a scuola. " Era varicella. Nel giro di 5 ore era piena di bollicine dalla testa ai piedi 😬. Devo dire che li un po' mamma di merda mi sono sentita.😅
La febbre a 40 il giorno dell'interrogazione... quanti ricordi🥲
Non è il tuo campo. A volte ci sono davvero dei problemi che richiedono una terapia. Il fatto che ai nostri tempi c'era la pretesa di risolvere tutto con le punizioni, non significa che tutto venisse effettivamente "risolto". Ti ricordo che i ragazzi di adesso sono rimasti chiusi in casa per un anno e mezzo, cosa che ai nostri tempi era perfino difficile da immaginare.
Infatti Luca si riferiva ai ragazzi che NON hanno patologie o problemi che richiedono la terapia.
@@albertobenotto7774ti ha telefonato per metterti al corrente di quello che voleva dire? Ha ridicolizzato l'opinione di un neuropsichiatra su un argomento che può aver a che fare con la neuropsichiatria. Ti rendi conto che la sua unica argomentazione è quello che faceva lui quando andava a scuola? Un'epoca in cui per diagnosticarti una depressione dovevi penzolarti dal balcone coi polsi tagliati? La scuola cinquant'anni fa era un incubo, per forza nessuno ci voleva andare, ma oggi è praticamente la vita sociale della maggior parte dei ragazzini. Chi oggi non vuole andare a scuola (nel senso che non vuole andarci mai) sta sperimentando un qualche tipo di disagio che è meglio approfondire.
Gente che non ha risolto il disagio esistenziale che deriva dal confrontarsi col “diverso da te” superiore, uguale o inferiore a te poco rilevante; odio, invidia, amore, apatia, empatia ecc. vanno superati da piccoli, da adolescenti. Serve a misurare le persone, ma soprattutto noi stessi, quanto consentire la prevaricazione senza ribellarsi e astenersi dal farla patire ad altri.
Io andavo a scuola volentieri; vederemadri sbraitarecon le portiere spalancate e quelli che si spostavano verso la portiera chiusa perché non volevano scendere.
😂😂😂
Ciao Luca, sembra di sentir parlare Crepet. Valuta tu se è una buona cosa.
Ho pensato la stessa identica cosa, ed è un peccato sentire una persona preparata come Luca Bizzarri fare discorsi simili.
@@f4indie47decisamente non è preparato su questo argomento. Ma proprio per niente.
Primo , sono drogati di schermi -videogiochi già da piccoli e quindi meglio stare a casa a giocare. Secondo, quanti genitori instillano nei bambini il piacere e la necessità della conoscenza condividendo con loro letture o documentari? Terzo, è una moda oggi ,da parte di tutti, trattare i bambini come dei re e sottostare ad ogni loro richiesta per non sentirsi in colpa. Dai, chi ha mai sentito chiedere dalla mamma" Cosa vuoi mangiare?" Oppure essere vestiti dai genitori anche a 9/10anni?Naturalmente i bambini con difficoltà sono individuabili anche prima di andare a scuola ad una attenta osservazione, poi gli insegnanti lo comunicheranno alla famiglia. Il fatto è che molti genitori non accettano che il bimbo debba essere seguito in modo particolare, per loro è una sconfitta, una colpa, una vergogna, anche se è un bene per il / la bimb*/ragazz*.
Chi è insegnante come me, potrebbe raccontare centinaia di casi e di colloqui informativi con i genitori...Facciamo in modo che crescano sereni, sicuri di sé, con le conoscenze necessarie, ma senza viziarli chè fa solo loro del male.
Proprio ieri sono sbottato davanti ad alcune mamme che pensavano di lasciare a casa i figli perchè non erano pronti (secondo loro) per la verifica di matematica (compresa la madre di mio figlio).
È utile far capire loro che basta
un istante per perdere tutto.
92 minuti di applausi!
Secondo me sei troppo influenzato dal tuo punto di vista. Ci sono persone che vivono con grande disagio il periodo scolastico e sviluppano un senso di schifo tale per cui a una certa abbandonano persino gli studi. Non si parla dell'interrogazione a cui lo studentello normale, magari un po' svogliato, si vuole sottrarre, ma di un malessere molto forte, acuito da una continua presa per il culo da parte di altri studenti e anche dai professori che fanno di tutto per trattarti da persona non normale, facendoti sentire ancora più a disagio.
Siamo sicuri , che il neuropsichiatra, capisce qualche cosa? Non dei bambini , ma di ogni cosa.
Concordo , l'unica certezza è la loro inutilità.
non esagerare!! 1 saluto!
Sai la laurea e la specializzazione? Sì, quella cosa che studi anni per diventare uno specialista per poi dover spiegare i concetti che hai studiato a gente che non ci capisce niente, ma vuole insegnarti il tuo mestiere? Ecco, quella.