Ricordo che quando sentii la storia per la prima volta rimasi colpita dal particolare della camera da letto, forse anche perchè io usando molto la mia stanza non lo avrei sopportato. Al tuo elenco aggiungerei anche Alfred Hitchcock, che nel suo celebre telefilm "Alfred Hitcock presenta" (mi sto riferendo alla serie tv in bianco e nero) dedicò una puntata a questo caso: si intitola "La sorella maggiore" (The older sister), e in questa puntata si sposa la teoria che in realtà la colpevole sarebbe stata Emma, che soffriva di doppia personalità. Non conoscevo gli altri film e serie tv e spero di recuperarli.
Anche a me aveva molto colpito il particolare della camera da letto comunicante, d'altronde io sono uno per la privacy al 100%, ed è da qui che ho iniziato anch'io a valutare l'ipotesi che Lizzie, pur non avendo subito degli abusi fisici, era comunque ridotta in una situazione ai limiti della sopportazione, considerando anche che, per la condizione femminile in quei tempi, lei aveva una "vita mancata", perché aveva superato i trenta senza essere riuscita a crearsi un proprio nucleo familiare e economico indipendente, e visto il potere che il padre esercitava sui figli, era ovvio che Andrew Borden fosse la causa prima della sua condizione. La puntata di "Alfred Hitchcock presenta" di cui parli, la recuperai dopo aver realizzato il video e devo dire, le interpretazioni e l'atmosfera era da dieci e lode (considerando che durava circa mezz'ora come puntata, ma si vedeva che si prendeva un po' di libertà, dal momento che Emma non avrebbe mai potuto materialmente commettere gli omicidi, essendo ospite di parenti in quei giorni. Ti consiglio caldamente il film e la serie tv con Christina Ricci (per quanto la serie tv sia un'opera di fantasia dall'inizio alla fine), ma per chi l'ha vista bambina nei panni di Mercoledì Addams, non si può mancare di vederla nei panni di una serial killer di classe XD
Penso sia colpevole, aveva movente, opportunità e non aveva alibi, ritengo valida la teoria della sua complicità con la domestica, spiegherebbe anche il motivo per cui ha commesso il delitto pur non essendo sola in casa e non temendo così di poter essere scoperta, evidentemente aveva la complicità della domestica.
E' vero, la tesi della complicità con la domestica sembra essere quella più lineare e che più spiegherebbe l'agire di Lizzie. Si incastrerebbe bene anche col fatto che la domestica venne licenziata mentre era in corso il processo.
Vorrei aggiungere che anche l'uso dell'ascia è un indizio di colpevolezza, la stessa arma usata dal padre per l'uccisione degli amati piccioni. Grazie dellapprezzamento.
@@gaetanaporpora4024 verissimo; si sposerebbe bene anche con l'interpretazione psicologica del delitto, con la liberazione totale dalla figura opprimente del "padre padrone", tolto di mezzo con la stessa arma con la quale lui ha fatto del male alla figlia.
Lizie prende un ascia e il capo al padre sfascia. Io la conoscevo cosi'. Comunque, morale della favola, il padre e' morto, e chi lo sa' forse senza saperlo, Lizie ha esaudito un desiderio inconfessato del padre, con la sua morte, non consumare piu', non spendere piu'. Chi lo sa', il desiderio di tutti gli avari, mantenere intatto il proprio patrimonio, l'unico amore della loro vita, per i secoli dei secoli, finche' reincarnazione non li ricongiunga, in un altra vita di risparmi, per un ricordo perenne di se stessi, non morire mai.
Ricordo che quando sentii la storia per la prima volta rimasi colpita dal particolare della camera da letto, forse anche perchè io usando molto la mia stanza non lo avrei sopportato. Al tuo elenco aggiungerei anche Alfred Hitchcock, che nel suo celebre telefilm "Alfred Hitcock presenta" (mi sto riferendo alla serie tv in bianco e nero) dedicò una puntata a questo caso: si intitola "La sorella maggiore" (The older sister), e in questa puntata si sposa la teoria che in realtà la colpevole sarebbe stata Emma, che soffriva di doppia personalità. Non conoscevo gli altri film e serie tv e spero di recuperarli.
Anche a me aveva molto colpito il particolare della camera da letto comunicante, d'altronde io sono uno per la privacy al 100%, ed è da qui che ho iniziato anch'io a valutare l'ipotesi che Lizzie, pur non avendo subito degli abusi fisici, era comunque ridotta in una situazione ai limiti della sopportazione, considerando anche che, per la condizione femminile in quei tempi, lei aveva una "vita mancata", perché aveva superato i trenta senza essere riuscita a crearsi un proprio nucleo familiare e economico indipendente, e visto il potere che il padre esercitava sui figli, era ovvio che Andrew Borden fosse la causa prima della sua condizione.
La puntata di "Alfred Hitchcock presenta" di cui parli, la recuperai dopo aver realizzato il video e devo dire, le interpretazioni e l'atmosfera era da dieci e lode (considerando che durava circa mezz'ora come puntata, ma si vedeva che si prendeva un po' di libertà, dal momento che Emma non avrebbe mai potuto materialmente commettere gli omicidi, essendo ospite di parenti in quei giorni.
Ti consiglio caldamente il film e la serie tv con Christina Ricci (per quanto la serie tv sia un'opera di fantasia dall'inizio alla fine), ma per chi l'ha vista bambina nei panni di Mercoledì Addams, non si può mancare di vederla nei panni di una serial killer di classe XD
Penso sia colpevole, aveva movente, opportunità e non aveva alibi, ritengo valida la teoria della sua complicità con la domestica, spiegherebbe anche il motivo per cui ha commesso il delitto pur non essendo sola in casa e non temendo così di poter essere scoperta, evidentemente aveva la complicità della domestica.
E' vero, la tesi della complicità con la domestica sembra essere quella più lineare e che più spiegherebbe l'agire di Lizzie. Si incastrerebbe bene anche col fatto che la domestica venne licenziata mentre era in corso il processo.
Vorrei aggiungere che anche l'uso dell'ascia è un indizio di colpevolezza, la stessa arma usata dal padre per l'uccisione degli amati piccioni. Grazie dellapprezzamento.
@@gaetanaporpora4024 verissimo; si sposerebbe bene anche con l'interpretazione psicologica del delitto, con la liberazione totale dalla figura opprimente del "padre padrone", tolto di mezzo con la stessa arma con la quale lui ha fatto del male alla figlia.
@@Lusio1991 Sono assolutamente d'accordo, la tua spiegazione è ineccepibile.
@@gaetanaporpora4024 Grazie a te per avermi fatto notare questo dettaglio dell'arma del delitto :D
Lizie prende un ascia e il capo al padre sfascia. Io la conoscevo cosi'. Comunque, morale della favola, il padre e' morto, e chi lo sa' forse senza saperlo, Lizie ha esaudito un desiderio inconfessato del padre, con la sua morte, non consumare piu', non spendere piu'. Chi lo sa', il desiderio di tutti gli avari, mantenere intatto il proprio patrimonio, l'unico amore della loro vita, per i secoli dei secoli, finche' reincarnazione non li ricongiunga, in un altra vita di risparmi, per un ricordo perenne di se stessi, non morire mai.