Secondo me al libro manca una domanda perché il ragionamento sia completo: ma la gente ascolta i dischi che compra? Perché secondo me non è detto, non è una cosa da dare per scontata. Può essere semplicemente un legare all'artista un simbolismo che ti fa dire "ok, compro l'album", come un bisogno di avere qualcosa di tangibile per "Fear Of Missing Out". Appunto come dicevi tu, con Spotify e i vari servizi di streaming il discorso cambia, lì ascolti o non ascolti. Sarebbe interessante vedere il discorso con artisti diametralmente opposti, ovvero che tutti ascoltano e tutti dicono di amare, ma poi magari non vendono tanto. Detto questo, mi hai fatto venire una voglia assurda di recuperare questo saggio. Convinta!
Da critico musicale, posso assicurare che lo snobismo musicale è una delle piaghe dell'umanità. Chiudere le porte in maniere aprioristica a determinata musica è un atteggiamento piuttosto immaturo, soprattutto per chi lo fa di mestiere, anche se OVVIAMENTE tutti noi abbiamo delle preferenze e tutti noi abbiamo qualcosa che esula totalmente dai nostri gusti. Spesso però è anche questione di ignoranza (dobbiamo dirlo in tutta franchezza, suvvia), perché per esempio si tende a pensare che musica pop = Rihanna, quando per "pop" si dovrebbe intendere un melting pop composito ed eterogeneo, che va dal classico "puttan-pop" americano al dream-pop (genere incredibilmente bello, che ha molto in comune con la shoegaze che rientra invece nell'ambito rock underground), al brit-pop (avremmo bisogno di una vita per parlarne), per non parlare, poi, delle varie diramazioni elettroniche, come synth-pop ed elettropop. Pop non vuol dire necessariamente mainstream e mainstream non vuol dire necessariamente schifezza. Interessante quindi l'esperimento fatto dall'autore, che ha avuto il coraggio di giocare proprio su una sua debolezza, mettendosi alla prova e fornendo un'interpretazione sociale e oggettiva del fenomeno Celine Dion. Leggerò l'e-book. P.S. Marquee Moon è un capolavoro di cui si parla sempre troppo poco.
Per me il video, e da quello che mi pare di intendere anche il libro, si soffermano troppo sul significato delle canzoni e di quello che vogliono trasmettere con le parole. Per quanto mi riguarda posso dire che ascolto il pop sentimentale/commerciale di artisti, in genere donne, come Celine, Whitney o, per fare un nome più attuale, Ariana Grande non tanto per quello che le parole delle loro canzoni vogliono trasmettere quanto per godere del suono delle loro voci. Penso che comprerei un disco di tali artiste persino se i testi non fossero altro che liste della spesa o inventari solo per poterle sentire destreggiarsi in orecchiabili ma vocalmente complesse canzonette d'amore. Una band che, pur avendo un successo planetario da decine di anni, ha sfornato perlopiù canzoni che trattano emozioni "semplici" quali amore o gelosia sono gli Abba. Quest'ultimi hanno basato, a mio parere, il loro successo su melodie molto orecchiabili, anche aiutato dalle voci delle cantanti Agnetha e Frida, e a quanto pare ha funzionato. Anche produrre musica facilmente apprezzabile è un'abilità dopotutto.
Condivido questo tipo di analisi, molto spesso bolliamo certa musica ma in realtà la stessa ha un target e un budget molto preciso, io personalmente da anni sono attratto dalla costruzione musicale per cui anche se un messaggio può parere banale, se mi piace come suona acquista valore.
Due anni fa la classe del liceo di mia sorella ha ospitato una ragazza canadese per uno scambio interscolastico. Mia sorella, una volta, l'ha portata a casa e abbiamo chiacchierato per capire un po' in Canada come percepissero la cultura del nostro Paese ... L'unico cantante italiano di cui conosceva almeno una canzone era Gigi D'Alessio. SONO IMPAZZITA.
Oh no eccone un altro che dovrò leggere assolutamente 😭 con una recensione come questa, poi! Matteo, visto che parliamo di musica ne approfitto per farti una domanda: conosci Joji? L'ho scoperto da poco e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, io lo trovo un personaggio molto interessante, specialmente considerando il contrasto tra la sua musica dalla spiccata sensibilità introspettiva e il suo passato da youtuber di commedia nera di cattivo gusto.
Mentre per quanto riguarda cosa considerare arte e cosa no? Io e una mia amica ci siamo confrontate, e io sono sempre dell'idea che essa debba partire da una certa sensibilità creativa ed esportare qualcosa di nuovo, ma per lei è tutto ciò che può suscitare emozioni allo stesso modo (come anche una canzone di Max Pezzali). Forse bisognerebbe farne un video a parte.. Tu cosa ne pensi?
Su questo io ho ricevuto una risposta interessante. Si stava discutendo se Yoko Ono che urla e mugugna per otto minuti sia da considerarsi "arte" e un tipo ha detto: "nel momento in cui mi devi spiegare perchè quella cosa è arte, ecco lì non è più arte"
@@cosimosamori7120 posizione interessante. Oltretutto credo che l'arte sia arte a prescindere dagli osservatori. O lo diventa appena suscita delle emozioni?
È un po' un discorso circolare. In un opera l'artista non trasmette solo un'emozione ma anche impegno, tempo, passione e duro lavoro, tutte cose necessarie per colpire il "fruitore". Per trasmettere un'emozione non basta buttare giù due note malinconiche o qualche frase sdolcinata e chiunque abbia provato a fare arte un tantino seriamente lo sa, che sia musica, disegno e anche scrittura.
@@cosimosamori7120 in verità un'emozione può essere suscitata anche con due accordi e un testo facilone... Questo dipende tutto appunto dall'ascoltatore. Però non credo che questo rechi un'accezione "artistica" al prodotto...
io non ho mai definito musica di merda quella degli altri, casomai l'incontrario è successo più di una volta, ma me ne sono sempre fregata perché ho detto: se la mia è musica di merda, figuriamoci la loro hahaha non oso immaginare
Secondo me al libro manca una domanda perché il ragionamento sia completo: ma la gente ascolta i dischi che compra? Perché secondo me non è detto, non è una cosa da dare per scontata. Può essere semplicemente un legare all'artista un simbolismo che ti fa dire "ok, compro l'album", come un bisogno di avere qualcosa di tangibile per "Fear Of Missing Out". Appunto come dicevi tu, con Spotify e i vari servizi di streaming il discorso cambia, lì ascolti o non ascolti. Sarebbe interessante vedere il discorso con artisti diametralmente opposti, ovvero che tutti ascoltano e tutti dicono di amare, ma poi magari non vendono tanto. Detto questo, mi hai fatto venire una voglia assurda di recuperare questo saggio. Convinta!
Da critico musicale, posso assicurare che lo snobismo musicale è una delle piaghe dell'umanità. Chiudere le porte in maniere aprioristica a determinata musica è un atteggiamento piuttosto immaturo, soprattutto per chi lo fa di mestiere, anche se OVVIAMENTE tutti noi abbiamo delle preferenze e tutti noi abbiamo qualcosa che esula totalmente dai nostri gusti. Spesso però è anche questione di ignoranza (dobbiamo dirlo in tutta franchezza, suvvia), perché per esempio si tende a pensare che musica pop = Rihanna, quando per "pop" si dovrebbe intendere un melting pop composito ed eterogeneo, che va dal classico "puttan-pop" americano al dream-pop (genere incredibilmente bello, che ha molto in comune con la shoegaze che rientra invece nell'ambito rock underground), al brit-pop (avremmo bisogno di una vita per parlarne), per non parlare, poi, delle varie diramazioni elettroniche, come synth-pop ed elettropop.
Pop non vuol dire necessariamente mainstream e mainstream non vuol dire necessariamente schifezza.
Interessante quindi l'esperimento fatto dall'autore, che ha avuto il coraggio di giocare proprio su una sua debolezza, mettendosi alla prova e fornendo un'interpretazione sociale e oggettiva del fenomeno Celine Dion.
Leggerò l'e-book.
P.S. Marquee Moon è un capolavoro di cui si parla sempre troppo poco.
Per me il video, e da quello che mi pare di intendere anche il libro, si soffermano troppo sul significato delle canzoni e di quello che vogliono trasmettere con le parole. Per quanto mi riguarda posso dire che ascolto il pop sentimentale/commerciale di artisti, in genere donne, come Celine, Whitney o, per fare un nome più attuale, Ariana Grande non tanto per quello che le parole delle loro canzoni vogliono trasmettere quanto per godere del suono delle loro voci. Penso che comprerei un disco di tali artiste persino se i testi non fossero altro che liste della spesa o inventari solo per poterle sentire destreggiarsi in orecchiabili ma vocalmente complesse canzonette d'amore. Una band che, pur avendo un successo planetario da decine di anni, ha sfornato perlopiù canzoni che trattano emozioni "semplici" quali amore o gelosia sono gli Abba. Quest'ultimi hanno basato, a mio parere, il loro successo su melodie molto orecchiabili, anche aiutato dalle voci delle cantanti Agnetha e Frida, e a quanto pare ha funzionato. Anche produrre musica facilmente apprezzabile è un'abilità dopotutto.
Condivido questo tipo di analisi, molto spesso bolliamo certa musica ma in realtà la stessa ha un target e un budget molto preciso, io personalmente da anni sono attratto dalla costruzione musicale per cui anche se un messaggio può parere banale, se mi piace come suona acquista valore.
Ridendo e scherzando, ci sono ancora persone a cui non piacciono gli Smiths.
INACCETTABILE.
matteo fumagalli onestamente non mi fido di quelle persone
Due anni fa la classe del liceo di mia sorella ha ospitato una ragazza canadese per uno scambio interscolastico. Mia sorella, una volta, l'ha portata a casa e abbiamo chiacchierato per capire un po' in Canada come percepissero la cultura del nostro Paese ... L'unico cantante italiano di cui conosceva almeno una canzone era Gigi D'Alessio. SONO IMPAZZITA.
Essere la prima a mettere like ad un video di Matteo Fumagalli 😍😍 si è appena avverato uno dei propositi per il 2019!
Oh no eccone un altro che dovrò leggere assolutamente 😭 con una recensione come questa, poi!
Matteo, visto che parliamo di musica ne approfitto per farti una domanda: conosci Joji? L'ho scoperto da poco e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, io lo trovo un personaggio molto interessante, specialmente considerando il contrasto tra la sua musica dalla spiccata sensibilità introspettiva e il suo passato da youtuber di commedia nera di cattivo gusto.
Gloria anche io l’ho scoperto da poco, ma credo che i suoi album siano davvero super interessanti e molto belli... ballads 1 in particolare!
@@ilariabonelli2659 sono d'accordo con te, lo trovo un artista davvero unico e interessante! Anche a me piace molto Ballads 1
Ascoltate le prime canzoni di joji sono molto più lo-fi e meno pop
Dopo aver sentito "On ne Change Pas" in "Mommy" di Xavier Dolan non posso che adorare
Per me Canada = Neil Young, Rush e Leonard Cohen
Ti adoro e ti seguo da tantissimo!!! Ma mi sa che è arrivata l’ora di comprarti una nuova videocamera 😂🙈
i video interessanti come solo tu li sai fare
"musica facilona, strappalacrime, goffa, con lei che per far vedere come canta bene, urla le note di petto": Laura Pausini any1?
Mi hai convinta, lo compro.
Benissimo! 😍😍😍
Mia sorella alle superiori ha avuto il periodo Gigi D'Alessio che tortura! Ascoltava solo lui, mio papà l'ha sopranominato Gigi Lesso 😂😂😂
Mentre per quanto riguarda cosa considerare arte e cosa no? Io e una mia amica ci siamo confrontate, e io sono sempre dell'idea che essa debba partire da una certa sensibilità creativa ed esportare qualcosa di nuovo, ma per lei è tutto ciò che può suscitare emozioni allo stesso modo (come anche una canzone di Max Pezzali). Forse bisognerebbe farne un video a parte.. Tu cosa ne pensi?
Su questo io ho ricevuto una risposta interessante.
Si stava discutendo se Yoko Ono che urla e mugugna per otto minuti sia da considerarsi "arte" e un tipo ha detto: "nel momento in cui mi devi spiegare perchè quella cosa è arte, ecco lì non è più arte"
@@cosimosamori7120 posizione interessante. Oltretutto credo che l'arte sia arte a prescindere dagli osservatori. O lo diventa appena suscita delle emozioni?
È un po' un discorso circolare. In un opera l'artista non trasmette solo un'emozione ma anche impegno, tempo, passione e duro lavoro, tutte cose necessarie per colpire il "fruitore".
Per trasmettere un'emozione non basta buttare giù due note malinconiche o qualche frase sdolcinata e chiunque abbia provato a fare arte un tantino seriamente lo sa, che sia musica, disegno e anche scrittura.
@@cosimosamori7120 in verità un'emozione può essere suscitata anche con due accordi e un testo facilone... Questo dipende tutto appunto dall'ascoltatore. Però non credo che questo rechi un'accezione "artistica" al prodotto...
io non ho mai definito musica di merda quella degli altri, casomai l'incontrario è successo più di una volta, ma me ne sono sempre fregata perché ho detto: se la mia è musica di merda, figuriamoci la loro hahaha non oso immaginare
Sulla falsariga di questo consiglio "L'ultimo disco dei mohicani" di Maurizio Blatto, che però parla dei fissati con la musica
E poi ci sono io che ritengo di ascoltare musica di merda e me ne vanto! 😂
Gli altri no ascoltano musica di merda! Non ascoltano proprio musica! Gigi d'alessio non è musica!
Bitchyy comment