Leopardi: Dialogo di Plotino e di Porfirio

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  • เผยแพร่เมื่อ 24 ส.ค. 2024
  • Videoappunto di italiano sull’Operetta Morale Dialogo di Plotino e Porfirio di Giacomo Leopardi che viene spiegata anche in questo appunto: www.skuola.net...
    Dialogo di Plotino e Porfirio rientra tra le Operette morali di Giacomo Leopardi che è stata scritta intorno al 1827. La tematica che viene affrontata all’interno dell’opera è la convenienza del suicidio. Il dialogo portante avviene tra due filosofi i quali sono i protagonisti: si tratta di Plotino e Porfirio, entrambi facente parte della scuola di Platone. Il dialogo viene iniziato dalla figura di Plotino, il quale afferma che il suo seguace di nome Porfirio vorrebbe porre fine alla sua vita attraverso il suicidio. Per questo motivo Plotino invita Porfirio a parlarne con lui in modo tale da comprendere se quel gesto fosse la cosa giusta da fare.
    A questo punto Porfirio gli risponde affermando che tutto ciò che appartiene alla vita, come gli stessi sentimenti che prova un uomo, tra cui anche il dolore, sono illusori e quindi la cosa più giusta da fare secondo lui è quella di mettere un punto a tutto attraverso il suicidio.
    In questo caso la morte diventa una vera e propria cura, una sorta di medicina per ciò che prova ogni uomo. Proprio per questo motivo non è necessario avere un atteggiamento di paura nei confronti della morte, come spesso hanno tutti.
    Plotino risponde dicendo che se la maggior parte degli uomini azzardassero al suicidio, come soluzione a tutti i loro problemi, ci sarebbero dei problemi riguardo alla continuità della specie umana e quindi tutto ciò significherebbe andare contro quello che la natura ha prefissato sin dalle origini.
    Inoltre Porfirio ribadisce che la natura, come entità, ha rilasciato all’uomo alcune sensazioni come l’odio e la paura della morte ma la stessa natura tende sempre a raggiungere la felicità che però viene vista come irraggiungibile; pertanto è consentito all’uomo la possibilità di ridurre la propria esistenza, colma di dolore attraverso la morte.
    Successivamente Plotino dice che è certo che l’uomo durante la sua esistenza ha vissuto sofferenze ed è proprio per questo che il male condurrà l’uomo per tutto lo svolgimento della vita e la felicità sarà raggiunta in modo involontario.
    Questo discorso si riattacca alla teoria del piacere attraverso il quale la voglia di raggiungerlo termina solamente con il raggiungimento della morte. Proprio per questo Porfirio dice che la vita dell’uomo sulla terra non ha nessun motivo perché non c’è la speranza di raggiungere la felicità.
    Plotino risponde a Porfirio dicendo che togliersi la vita può solo cancellare tutti i dolori personali ma, dall’altra parte, va ad incrementare i dispiaceri della propria famiglia. La soluzione per ridurre la sofferenza personale è quella di condividerla con altre persone.
    Collegata a questa poesia, ritroviamo “il canto Notturno del Pastore errante dell’Asia” in cui si afferma che l’esistenza del pastore è un continuo soffrire fino ad arrivare al punto di morte.
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