Sono molto contento di essere finito qua ed aver ascoltato il tuo video di profonda saggeza. Sono rimasto veramente stupito positivamente. Non ho nulla da aggiunere al tuo sermone perchè è proprio come dici tu ed è una vera bellezza, per me, aver trovato un agicontemplativo (ahah permettimi quest termine). E' da anni che medito ma da poco tempo che sono nel mondo dell'agri-coltura, e trovo l'unione delle due tensioni un potente antidoto al dilagare di questa follia capitaistico-materialista. Mi fermo qua e sicuramente guarderò altro, certo di trovare tanti insegnamenti patici per un novizio come me. Grazie!
io ho provato a tornare alla terra fuggendo dalla vita in citta' e mollando tutto...e dopo un po' mi sono accorto che mi ero portato dietro tutti i miei dilemmi, le mie paure, la mia inquietudine...per cui sono d'accordo con te che non basta tornare alla terra per risolvere le nostre problematiche di uomini moderni ed inquieti...e si puo' raggiungere lo stato di Mu anche stando nel bel mezzo del traffico cittadino...il fatto e' che non c'e' una reale separazione tra cio' che e' suolo, piante, alberi e cio' che e' me...la mia inquietudine interiore la proietto all'esterno dovunque mi trovo...e la stessa cosa avviene per la mia pace interiore...realizzare questo mi ha portato a smettere di idealizzare la terra o il vivere nella natura e a odiare la citta' e le persone che ci vivono...ed iniziare a concentrarmi sul mio modo di vivere...sulla mia consapevolezza del momento presente, sul mio modo di camminare e respirare...sul mio modo di essere e stare al mondo...e tutto ha iniziato ad acquisire una luce nuova...e tuttavia mi sento di dire che stare in mezzo a cose vive e fare una vita piu' semplice e rilassata, aiuta molto questo processo di autoconsapevolezza, rispetto allo stare in mezzo al cemento e alla vita frenetica della citta'...grazie Ale per questo spunto di riflessione e alla tua capacita' di demitizzarmi gli idoli...😅
Dolce Pat grazie a te per la tua presenza, per la tua dedizione verso madre terra, per la condivisione della tua interiorità aprendo una finestra sul tuo percorso di ritorno all'agricoltura. Ti confesso che più riesco a de-mitizzare i miei punti di riferimento, più riesco ad apprezzarli nella loro essenza umana. È così bello riconoscersi e specchiarsi in altri esseri umani
Grazie, col tuo "sermone" hai espresso al meglio quello che avrei avuto difficoltà a sintetizzare in un commento. Ogni altra cosa che avrei aggiunto avrebbe potuto spostare il centro del discorso, bravo e grazie, è una piacevole sensazione ascoltare che, seppur per altre vie, ci siano altri giunti alle mie stesse attuali conclusioni, non tanto per una sensazione di appartenenza ma più un qualcosa di comparabile al sollievo.
Oggi é tornata a trovarmi una particolare inquietudine, assai pesante, rimasta presente tutto il giorno. Ho continuato a lavorare nella terra del campo in cui sto preparando diversi bancali rialzati, dal primo pomeriggio fino al tramonto, con una cara amica. Giusto stamattina ho trovato la prima parte di un documentario con sottotitoli in italiano della rivoluzione del filo di paglia e poi stasera questo tuo, recente. Coincidenza che apprezzo molto, senza aggiungere pesantezza non necessaria, (e per la percezione della quale mi sono trattenuta dallo scusarmi tutto il tempo con le persone con le quali ho interagito / collaborato oggi!). Concordo con le tue interessanti riflessioni sui paradossi. Lungi dal volersi paragonare, casomai confrontare in qualità di esseri umani. Curioso approdare alla ricerca di concetti alla base di discipline di coltivazione evolutiva ragionando sulla qualitá delle domande che ci facciamo in corso dello svolgimento della disciplina stessa. Leggerò volentieri i testi e le letture critiche di Sensei Masanobu Fukuoka; anche a me non convinceva la faciloneria con cui ho recepito il messaggio (diretto e indiretto) "non fare". Nella mia realtá mi impegno a coltivare per prendere parte integrante di un piccolo processo di produzione alimentare, e nel non fare percepisco un concetto molto più misterioso, profondo e intenso, e impegnativo, e non sempre investire nella "propria verità" senza riserve é gioioso. Di certo lo sguardo, il pensiero e il corpo devono poter essere flessibili. Di certo tutto ciò che apprendo e rigenero, e seleziono, e miglioro, e lascio andare, ancora meglio in buona condivisione (seppure esigua o ristretta come un'elite, come dare torto a "quel pesantone di Masanobu!") resta una scuola di azione impagabile per me, di cui sento molto il bisogno, sia concreto che immateriale. Grazie di cuore Alessandro per la tua iper-attivitá negli streaming, soprattutto per la qualità dei contenuti, sempre più elevata.
"lavorare" la terra e' lavorare noi stessi, il paradosso può esser valido a mio avviso, se preso razionalmente e confrontato sulla base delle parole dette. Credo però che il peso che lui ha avuto per tutta la vita sia la conseguenza dell'estremo altruismo nel aver cercato di fare qualcosa per la terra, per le persone, per il mondo, e con le migliori intenzioni perché come hai detto e' stato anche lui un essere umano e il non esser considerato umanamente per un fine superiore, ovvero quello del vivere meglio. Quando si scopre qualcosa che può veramente migliorare la vita di tutti, la salute delle persone, la salute del pianeta,la salute spirituale anche se vogliamo, sfido a non esserne molto frustrati se non si è capiti. Del resto non si può (secondo me ad oggi) essere in pace con se stessi al 100% rimanendo egoisticamente e cinicamente sereni dentro, quando fuori continua ad esserci un mondo malato e di conseguenza anche molte persone anestetizzate. Lo dico proprio perché tutto è uno e tu sei l altro, se si è una cosa sola, non si può essere in pace non essendo ascoltati, altrimenti si chiamerebbe indifferenza interiore, non pace interiore. (ci sarebbe da parlare per ore mi sa 😂)
grazie a te ! Il nostro consiglio è di comprarlo dal tuo libraio di fiducia, per finanziare l'economia locale, ma se intendi comprarlo online sappi che comprandolo dal link nella nostra descrizione, indirettamente, finanzierai in minima parte il nostro canale
Il fatto è che le circostanze della vita variano ma la pace interiore resta a prescindere dalle circostanze. E la pace interiore non dipende da circostanze esterne. Diciamo che diventa un tutt'uno con la vita la pace "interiore". La vita diventa pace con le sue perfette imperfezioni.
Tante volte mi interrogo sul significato di quel secondo principio che in permacultura è "cura delle persone". C'è un mondo dentro di noi, e se per migliorare il nostro rapporto col fuori bastasse lavorare sul fuori...non ci sarebbe un dentro. Non basta stare nella natura no, che non basta. un'altra cosa, io credo, ci vuole... fiducia. Siamo pur sempre natura anche noi, per quanto la cultura nell'uomo lo porti alla percezione di stare da un'altra parte, piuttosto che dentro di essa. Lasciare che le cose accadano, che le cose vadano come devono andare intorno... anche se ci sembrano così sbagliate. Abbandonare la pretesa di controllo, la pretesa che il nostro condizionare l'esterno abbia una piena funzione nel qui ed ora. Il riverbero delle nostre azioni può doverci mettere più di una sola esistenza. Può essere che non vedremo in vita il bene del nostro altruismo. Che venga fagocitato dall'essenza altrui. Ma l'essenza di chiunque continua a persistere nel mondo. C'è una genetica in ogni cosa, in ogni pensiero, in ogni azione. Tutto continua. Non è morto, fukuoka, non morirà mai. Non doveva andarsene deluso, e privo di speranza.
@@supertranquillo è tanto difficile...io lo trovo tanto difficile. Mi trovo, spesso, a non voler accettare la mia unicità, e per questo a tenere lontano da me gli altri diversi (anche loro diversi perché unici). Il nostro modo di pensarci è sempre il frutto di una cultura che ci separa da tutto il resto. Che ci vorrebbe eleggere, ci vorrebbe innalzare, sopra tutto. Allora capisco Fukuoka, che non si è sentito tra gli umani e li ha condannati. Facendolo ha condannato la sua stessa serenità. Chi di noi non si sente in colpa, perché vorrebbe fare ed essere di più, cambiare le cose, dalla sua posizione unica e perfettibile, ma comunque più ragionevole? Ad ogni modo, a parte questo... bello che questo tuo video mi sia comparso proprio poco prima di andare a conoscere Kutluhan e a sentirlo parlare di Fukuoka. Grazie per questa sincronicità
Ciao alessandro volevo chiederti come mai al giorno d' oggi non ci sono riscontri scientifici o dati tabulati che sostengono le tesi di fukuoka per quanto riguarda le quantitá di produzione per ettaro del suo metodo di coltivazione.
Perchè sarebbe tempo sprecato. Va bene per il proprio orto domestico o come cura per il corpo, come filosofia di vita ma la realtà è molto meno poetica. Consiglierei di guardare cosa è successo in sri lanka, non dico con l'agricoltura del non fare ma "solo" con l'imposizione del biologico.
@@CarloMartignon ciao :) Non saprei neanche da dove cominciare ad approfondire questa notizia, consiglieresti qualche articolo a riguardo? Grazie mille in anticipo!
@@TakemishiTakahashi Ciao, ti riporto il post dalla pagina Facebook New Agricolture da cui ho appreso la notizia. Chiaramente il commento è un po' di parte però ci sono anche i link ad alcuni articoli che sembrano essere obiettivi. In secondo luogo aggiungo la mia considerazione personale che solo la scienza ci salverà. Ecco il post e i link " Vi ricordate Vandana Shiva, colei che voleva curare la Xylella con gli abbracci? Beh, continua a far danni anche nel resto del mondo. Vi lascio un post della pagina L'Avvocato dell'Atomo 《Lo Sri Lanka ha dichiarato lo stato di emergenza economica dopo una serie di cattivi raccolti che rischiano di precipitare il paese in una carestia molto grave. La situazione è già critica, tanto che il cibo per la popolazione viene razionato dall’esercito. Questa situazione non è stata determinata dal caso o dalla sfortuna: lo Sri Lanka aveva infatti avviato una sperimentazione per l’agricoltura “100% organica”, abolendo OGM, pesticidi e fertilizzanti. La consulente del governo che ha ispirato questo progetto dagli esiti disastrosi è Vandana Shiva, maîtresse a penser dell’ambientalismo mondiale che vive di donazioni filantropiche e consulenze milionarie, tra un selfie con Greta Thunberg e un libro sull’ecofemminismo. Vandana Shiva è anche stata consulente del ministro Fioramonti (governo Conte 2) ed è stata protagonista della campagna contro l’abbattimento degli Ulivi in Puglia: anche in quel caso il suo attivismo ha raggiunto i suoi scopi, e il risultato è stato la desertificazione di mezza regione. Ecco, quando parliamo di ambientalisti radicali e anti-scienza che fanno più danni del global warming ci riferiamo esattamente a gente del genere. Personaggi come Vandana Shiva sono pericolosi e fanno danni enormi, e c’è bisogno più che mai di un ambientalismo che si affranchi da questi cialtroni che si fanno passare per santi pur avendo dei curricula che li renderebbero idonei alla posizione di Cavaliere dell’Apocalisse. L’ambientalismo senza scienza è ecofascismo anti-umano.》 Vi mollo anche un breve articolo che parla della situazione economica del paese, il tutto segnalato dall'amico Giorgio Tidei theprint.in/world/how-sri-lankas-overnight-flip-to-total-organic-farming-has-led-to-an-economic-disaster/728414/?fbclid=IwAR28Vc_hQ5v0mg7w11OqMyrAVm3CBPbCGx-7arwRDC-nG9F0isJKcuWP-Xg Inoltre aggiungo un'altro spezzone di un articolo che spiega cosa potrebbe ulteriormente succedere 《L'impegno del sig. Rajapaksa per rendere l'agricoltura dello Sri Lanka completamente biologica porterà probabilmente a un calo significativo della produzione alimentare interna e provocherà un ulteriore aumento dei prezzi. Inoltre, i vari passi intrapresi dal governo per affrontare la crisi potrebbero effettivamente peggiorare le cose. Il tetto dei prezzi alimentari, ad esempio, può portare a gravi carenze poiché la domanda supera l'offerta al prezzo fissato dal governo. Le persone hanno già dovuto fare la fila per acquistare beni di prima necessità a causa della crescente carenza. Anche le tattiche forti dell'esercito possono avere conseguenze indesiderate. Quando le forniture vengono sequestrate ai commercianti, vi è un minore incentivo per loro a portare nuove forniture sul mercato. Ciò può comportare un ulteriore calo delle forniture e prezzi ancora più elevati per i beni di prima necessità. Vale anche la pena notare che i trader speculativi aiutano a contenere la volatilità dei prezzi allocando razionalmente le scarse scorte nel tempo. Quindi, nella misura in cui le azioni dell'esercito scoraggiano la speculazione, possono portare a una maggiore volatilità dei prezzi dei generi alimentari.》 Qui l'articolo completo www.thehindu.com/business/explained-what-caused-the-sri-lankan-economic-crisis/article36314148.ece/amp/?fbclid=IwAR1OwOQcqn6kyDsk6VVmEBsv205ZMvJ2XKwc7646GcCM5_8Jzf_3a1SEWcs
Nel sistema alienante in cui siamo immersi ci troviamo distaccati dalla produzione del nostro cibo. Noi lo chiamiamo progresso. E' un'alienazione che ci coinvolge a 360° in ogni aspetto della vita e si rispecchia in ogni nostra attitudine, ed è in ultima istanza un'alienazione dalla natura. Noi lo chiamiamo progresso. Probabilmente vedere la coltivazione essenziale come una soluzione industriale alla vita sintetica è fuorviante. Io posso dirti, dalla mia piccolissima esperienza, di aver imparato a far produrre le piante molto di più approcciandomi con rispetto alla terra. Molto. E senza sapere cosa sia un attacco parassitario o una malattia fungina. Ma forse produrre in maniera meno redditizzia di un ogm, con più rischi e con molta variabilità da anno ad anno e da stagione a stagione. E' probabilemente vero che solo la scienza può salvare il mondo sintetico in cui viviamo. Un mondo troppo lontano da quello in cui, romanticamente, Fukuoka viveva. La domanda forse però è un'altra: c'è qualcosa, del nostro mondo sintetico, veramente da salvare?
@@davidebkct potremmo stare ore a parlare di filosofia e agricoltura di fronte ad un boccale di birra. Nel mio piccolo coltivo anche io da quando ho 14 anni il mio più o meno piccolo orto, con metodi ovviamente naturali e produzioni mai totalmente deludenti ma anche poche volte eccelse confrontandomi con gelate, grandinate, cimici, carenze nutritive, talpe, oidio, peronospora, bruchi vari. Però parlo di un hobby, un modo di rilassarmi e di portare avanti le tradizioni, una passione. Il progresso ci ha dato la libertà di scegliere se fare il contadino per produrmi il cibo e vivere o lasciare che un altro contadino e un trattore producano il cibo per me mentre io mi dedico a qualcosa che mi piace di più: il dottore, l ingegnere il falegname l elettricista l operaio il muratore. Una volta se un contadino aveva 10 figli, quei 10 figli lavoravano la terra nella maggioranza dei casi, chi con passione, chi odiandola ardentemente. Non per chissà quale guadagno ma per sopravvivere. Sono d accordo che nella società odierna esitano lavori alienanti o che la stessa società per alcuni possa essere una prigione da cui non se ne esce ma tutto sommato c è una libertà infinitamente maggiore rispetto a prima. Io amo stare nella natura ed essere un tutt'uno con lei ma amo anche viaggiare, guardare un film, mangiare al ristorante, avere una macchina con cui muovermi liberamente. Tutte cose che non potrei fare se vivessimo in una società non progredita e legata all autoproduzione. Spero di non essere uscito troppo dal seminato (espressione azzeccata visto l argomento)
Ciao Alessandro scrivo qui anche se sono fuori tema. Mi aiuteresti a individuare un modello di cippatrice ? Ho un semplice orto domestico e utilizzerei potature legnose per rigenerare il suolo. Ti ringrazio!
ciao Elisa, noi abbiamo questo: amzn.to/3hs436W è elettrico, funziona bene, macina fino a 4,5 cm di diametro ( legno appena potato ) mentre per le canne di bambù è meglio farle seccare per rendere le fibre triturabili dalle lame. Se provi a macinarle da verdi appena raccolte restano molto fibrose e si tritano male. Siamo soddisfatti perché è silenzioso, macinando lentamente. Se il legno che si inserisce risulta troppo duro la macchina si ferma evitando di rompersi ( cosa che invece non succede solitamente con i cippatori a scoppio, ne ho visto rompersi uno sotto ai miei occhi dopo 1 settimana dall'acquisto ) Questo però significa che ci metti un po' di tempo a ottenere grandi quantità di materiale triturato. Se inserisci ramaglie piene di foglie, permetti alla macchina di mangiarsi tutto il fogliame prima di inserire un nuovo ramo, e man mano che cippi controlla che il cestello sul fondo non accumuli materiale fino a tappare il flusso
@@supertranquillo grazie tantissimo! ormai sei un punto di riferimento. apprezzo tantissimo oltre lle tue competenze l'approccio dialogico e la passione per l'esplorazione e la conoscenza.
Grazie caro Alessandro, che bello questo video. Mi devo assolutamente congraturare con te per ciò che hai detto che condivido col cuore e con tutto il mio essere. Posso solo aggiungere che così come non è divinizzabile un grande maestro come Fukuoka, (altrettanto i veri maestri non si fanno divinizzare), altrettanto la vita va vissuta, va glorificata, altrimenti ci si rinsecchisce in sé stessi, così Fukuoka glorifica la madre terra, quello è il suo ambito, è il suo luogo ove passare il tempo della vita e lui lo vive fino in fondo portando con sé però quella meravigliosa consapevolezza di esistere luminosa e mistica, che pochi rari esseri conoscono (certo per loro mancanza perché le opportunità ci sono sempre per ogni essere). Secondo me il caro Fukuoka si è indispettito perché le domande rendevano evidente che i suoi discepoli non avevano compreso il senso profondo del "Mu". Che stupidini. 😊❤️❤️
@@supertranquillo condividere l'indispettirsi di Fukuoka oppure no. Intanto non c'eravamo e questo è già un divario incolmabile. Inoltre è un problema squisitamente di Fukuoka conoscere di sé stesso la propria rabbia, di che qualità fosse, la sua propria natura profonda oppure semplicemente un mezzo per destare gli altri. Forse questa è la differenza tra un grande maestro che sa utilizzare la rabbia solo come mezzo esteriore senza lasciarsi travolgere interiormente, ovviamente, perché già libero da questo sentimento. Ne ho avuto esperienza ma capita in uno stato di sincerità dell'animo ed ha comunque un fine benevolo. A volte può capitare di usarla per svegliare chi è dormiente. Se ti parlo di "Mu" e tu mi chiedi una ricetta vuol dire che ti devi svegliare e uno dei modi per farlo è fare:"Bau"! Ma non è detto che Fukuoka fosse tanto elevato, sicuramente soffriva nel vedere l'incapacità di abbandonarsi degli esseri. Non ho comunque interesse a difendere Fukuoka. So solo che qualcuno toccherà questo "Mu" e non sarà chi mai si arrabbia ma piuttosto chi lo diventerà in toto ed anche arrabbiandosi per necessità manterrà comunque un grande sorriso di amorevolezza interiore. Certamente solo provandolo su se stessi si può dire che il "Mu" esiste. Ti abbraccio è sempre bello vedere il tuo volto e ascoltare le tue parole. 🌸❤️
@@supertranquillo comunque tu sei già un illuminato nei tuoi pensieri e riflessioni. La cosa che più mi ha colpito di ciò che hai detto è che non basta fare il contadino o vivere nella natura per crescere fortemente nella consapevolezza e del resto, direi, che non basta essere monaco o discepolo di del Guru o fare yoga per illuminarsi. Ciò che però è paradossale contiene più punti di vista veri che sommati portano più vicino all' essenziale che tutto accomuna. A presto e grazie ancora❤️
Vorresti un amico che viene a trovarti tre volte al giorno chiedendoti come stai, chiedendoti cosa fai, pettinandoti quando sei spettinato o legandoti le scarpe quando sono slacciate? Forse no. Vorresti un amico che quando sei affamato ti offre del buon cibo e una buona compagnia? Forse si. Per me non c'è forse molto altro da dire sull'agricoltura (a parole)
Grazie davide per le tue preziose parole, sento che esse portano un significato che va oltre ciò che ora riesco a comprendere. Le porterò con me nei prossimi giorni con fiducia di assorbirle gradualmente
@@supertranquillo ti dico come lo capisco io. Il primo ti "sistema" come farebbe un vetrinista sul manichino di un negozio. Quindi non lo chiamerei neppure amico, ma qualcuno che si occupa della tua bella presenza. Il secondo partecipa, condivide la sua vita con la tua, alimenta benessere (suo e tuo) risponde a tuoi bisogni. Ecco io credo che lavorando la terra con lo spirito del secondo amico entrambi traiamo benessere (terra e uomo). Tradizionalmente invece nella terra ci si accanisce a creare solamente ordine ed efficienza.
..Caspita!..capisco la sua frustrazione..il messaggio arriva con dei tempi che non possiamo prestabilire..il tempo della Natura è giusto, spetta agli esseri umani entrarne oppure no in sinergia..la coscienza non è il cervello, quest'ultimo ne è un tramite..il mondo è bello perchè è vario, non facciamolo diventare avariato..💌 grazie per le condivisioni
Ho appena scoperto il tuo canale. Mi piace molto il formato, senza troppi tagli, senza velocità accellerata, senza jingles vari, solo 15 minuti di "conversazione". Riguardo a Fukuoka, capisco benissimo frustrazione che l'ha seguita tutta la vita. Ma purtroppo, noi occidentali che siamo "fuori" dal suo mondo perché non lo abbiamo mai sperimentato, sentiamo come se fosse utopico e poco applicabile alle nostre realtà. Lo scrive uno che Fukuoka, lo ammira. Ho una piccola azienda agricola di 6 ettari, ecco cosa mi viene subito in mente quando penso all'agricoltura del non fare: - Come pago l'INPS, il commercialista e tutti questi costi fissi dai quali non si può scappare, se mi abbandono al modello di Fukuoka? - Il suo modello sarebbe stato veramente sostenibile se non avesse avuto un esercito di discepoli pronti a fornire manodopera a costo 0 pur di imparare da lui..? Avrei fatto innervosire Fukuoka con queste domande, ma non posso farne a meno di pensarci! E se trovano risposta o soluzione, sarei il primo a sperimentare il suo metodo/la sua filosofia a più larga scala in fattoria!
Benvenuto e grazie di cuore per il tuo commento. Le tue parole centrano un punto fondamentale, quando si ha la necessità di produrre, per un motivo o per un altro, non ci si può limitare a lanciare palline di semi su un orizzonte B infestato dalla gramigna. La playlist "Dall'orto all'agroforesta" è stata pensata per introdurre lo spettatore verso un metodo pratico, applicabile in modo sistematico, che garantisce risultati nel breve periodo. Ovviamente se si può metterlo in pratica con la compagnia di amici e conoscenti ben venga, ma lo si può realizzare anche da soli con i propri mezzi, senza poggiarsi necessariamente sulla manodopera altrui. Ad oggi credo che fukuoka abbia avuto un ruolo importante nel fungere da richiamo verso la terra, ma è un apritore di strada, come un'erba pioniera. Una volta scoperto fukuoka bisogna andare avanti ed evolvere, come passare dalle erbe agli arbusti e poi agli alberi ( in termini di balzi evolutivi ecosistemici )
Una delle cose più belle e profonde che trovo nel metodo di Fukuoka,al dilà della pratica è il seguire la legge della natura e quindi entrare in una connessione che se profonda può portare a stati di silenzio interiore. "Non è difficile trovare l'illuminazione ma è difficile mantenerla" Molte persone fanno esperienza di silenzio mentale ma non vuol dire essere bene centrati ed soprattutto equilibrati. Ad esempio lo Yoga insegna che bisogna raggiungere tutti i suoi stadi se si vuole arrivare al Sarori (Illuminazione) e quindi la chiave è l'equilibrio generale. Solo un aspetto può portare beneficio ma non credo grandissime cose perché non è completo. Prendiamo il buono comunque..😊 Bel video grazie
questo video spiega alcuni passi del libro senza aver capito il libro stesso..che dire,interessante ma da prendere con le molle.fukuoka sarebbe indispettito come quando gli allievi chiedevano quanto grande dovevano essere le palline di argilla..indispettito perche non si e' capito(non hai capito) cosa voleva dire.si capisce bene che prendi la parte intellettuale senza capire la parte pratica.l imperfezione di cui tu parli è esattamente quello che non hai capito.Nel libro non si parla di coltivare la terra per "ritrovare se stessi", si parla di un metodo ineccepibile dove non si usano tecniche moderne di impoverimento del terreno che devono essere abbandonate perche portano la natura ad impoverirsi..fukuoka sostiene che la natura debba fare il suo corso e che senza fargli" niente"(il non fare del titolo..),tu possa coltivare con il massimo dei risultati,senza uso di diserbanti e cose chimiche,dato che hai preparato il terreno in modo che le abbia gia le sostanze necessarie,senza aggiungere(fare) niente..il risultato non è immediato,ma nell arco di qualche anno(2,3,4?)hai un orto ecosostenibile (senza dover aggiungere niente ripeto per l ennesima volta...).in sostanza lo fa incazzare il fatto che non si capisca che nessun terreno debba essere pompato/arato/lavorato per avere prodotti migliori perche, dimostrazione pratica nel il suo orto/campo/terreno, è cosi!e questa è pura osservazione della natura.Fra l altro,cosi mi mandi definitivamente affanculo, in tutta la prima parte del libro si parla di come il mondo occidentale sia legato troppo all intelletto e non all empirico(mia abbreviazione ma gia sono troppo prolisso..)..si e legati al significato delle cose e non al loro senso. legati ad un significato acquisito da studi ed educazione che deformano il vero io di molte cose.conclusione:se sa pessi un minimo di piante /natura /animali, gia potresti comprenderlo meglio,sicuramente capiresti il suo essere indispettito ma non troppo. non troppo perche sa benissimo che come te ,tante altre persone potrebbero avvicinarsi ma sono ancora "limitate" ad una visione classica,di studi accademici fatti solo sui libri e slegata del mondo della sua natura,che e un tutto un insieme di eventi,di mometi,di stagione,di raccolti.un saluto con rispetto.
Ho teovato un parallellismo nell' auzdiolibro o libro di tich nath han che troverai anvhe qui su you tube.. Se dal 2:02 fino al 2:05 circa lo troverai....e chiato che fukuoka avesse avuto una sorta di risveglio, e che abbia capito come tante cose dopo questo evento.. Ciao
La connessione con le persone è importantissima ed è quello che mancava a fukuoka, di fatti il sistema è sempre più basato su quello, creare disconnessione tra le persone, ripartire dalla connessione con la terra è fondamentale, ma dovremmo farlo tutti...
Lo yin e yang è un tema antichissimo cinese, dalla quale poi hanno preso spunto tante altre filosofie orientali, ma il credere che siano un dualismo, che siano messi uno contri l'altro, questo concetto lo abbiamo reinventato noi da pochi decenni, nei testi antichi cinesi (che sono stati scritti 2500 anni fa ma hanno basi di 5mila) non si parla di yin e yang come due cose separate e che si specchiano tra loro, quella è una cosa che abbiamo che abbiamo fatto noi occidentali per fare in modo che li traducessimo come 'bene' e 'male', ma questa cosa nel Daodejing (Il testo originale) non c'è.
Ciao Alessandro 🙏 è quasi un'anno che ti seguo, i tuoi video mi stanno insegnando molto, per la prima volta dopo anni di lavoro nel mio piccolo orto (1000m) ho incominciato a produrre i miei semi ( cipolle, fagioli e pomodori) coltivo da sempre senza concimi e veleni 😊 grazie sei un grande 🙏 un saluto da Patrizia da Trento 🤗🤗🤗
Ciao Patrizia, benvenuta. Sono felice di leggere le tue parole. Tutto ciò che divulghiamo col progetto Campomadre è finalizzato a questo, e il fatto di sapere che ne stai traendo beneficio, conferisce un senso al nostro intero lavoro. Un saluto a te e buon attimo presente
grazie mille per questi video pazzeschi. posso chiederti se sai qual è il titolo dello stesso libro di Larry Korn in inglese? è: 'One-Straw Revolutionary: The Philosophy and Work of Masanobu Fukuoka' by Larry Korn? grazie mille! e grazie per questi contenuti educativi e interessanti.
Secondo me non è tutto corretto quel che dici. Soprattutto hai circondato di parole il fatto principale senza dare una effettiva risposta. Non sono pienamente d’accordo con te.
@@supertranquillo certamente. Vorrei iniziare con lo scusarmi se il mio commento è risultato freddo alla lettura, continuerei argomentandolo. Sono d’accordo sul fatto che la quiete non la trovi semplicemente stando in natura e lavorandola. Secondo me Sensei voleva far passare il messaggio fondamentale di lasciare tutto quello che il mondo ha messo intorno alla semplice agricoltura appesantendola con l’economia, produzione e quantità e quindi sviluppando tecniche malsane per arricchire quel che hai. Voleva far abbandonare questo pensiero che si è sviluppato e quindi essere in pace, di conseguenza lasciare tutto il mondo che c’è fuori e concentrarsi con il proprio spirito interiore, no con il “se stesso” che hai tradotto te, è un’altra cosa, molto differente. Rinnovare lo spirito per contemplare bene la natura senza preconcetti (qui mi ricollego alla metafora del nulla, quando sei vuoto da tutto è più facile adottare la sua logica e quella naturale). Si arrabbiava, giustamente, secondo me perché la gente si è rovinata con tutte questi pensieri in più e non concepiva che un messaggio così semplice non veniva compreso, nonostante il pensiero così elementare. Ogni uno di noi è essere umano. Io ho aperto un’azienda agricola con lo stesso suo messaggio e ho chiuso amaramente per i preconcetti sociali. Ho sbagliato molto anche io, ma il mondo è così ormai. Concludo che l’essere umano ormai vive di materia e lo spirito è stato lasciato indietro. Per ciò tante cose vengono sottovalutate e mi lascia anche a me l’amaro in bocca. Ps: seguo i tuoi video e mi piacciono anche, grazie per la tua sapienza condivisa e spero di non essere stata pesante. Ma essendo super tranquillo l’avrai letta con la giusta chiave eheheh. Arrivederci!
Non dimentichiamoci che Fukuoka, era venuto da una impronta altamente acadêmica, racionale ed egoica. Ha fato tanto per contradire sua esperienza formativa. Contudo le proprie pretesse ed alto critichi, sono rimaste fortemente racionali. Non importa, era umano con una grandissima aprocio universali, 💚
“Così, mentre la mente è aperta alla ricettività, possiamo aggiungere a ciò che consideriamo schemi o credenze delle conoscenze: la nostra vera identità, il nostro centro e di conseguenza la profonda gratitudine per il tutto”
Fukuoka non si indispettì, semplicemente enfatizzo il suo dissenso cosciente del fatto che fosse necessario; non si può escludere che semplicemente si sia sentito di farlo in buona fede. umano si, vecchio e furbo anche ahahahah
è umano pensare a quello che disse Fukuoka, proprio per questo non è per forza un paradosso ma ha una sua logica la sua vita. anche lui era umano, ma anche noi
Mi spiace ma nn siamo supertranquilli il contrario in tempi di dittatura sanitaria è difficile prenderla sul ridere se si è dalla parte della verità e della giustizia...
Parlare di Fukuoka è sempre interessante e, qualche riflessione è sempre piacevole farla. Fukuoka alla fine della sua esistenza, come si evince dall'ultimo libro " la rivoluzione di Dio....." aveva ormai assunto una visione filosofica della vita ed aveva, a ragione, identificato Dio nella Natura. La consapevolezza profonda di cui si parla nei testi di Fukuoka consente il superamento di ogni divisione/contrapposizione/divisione tra gli esseri viventi e la Natura circostante. A questo punto il concetto del Sé è superato ( del resto la contrapposizione tra il Sé ed il non Sé è probabilmente il fattore che avvelena l'esistenza degli esseri umani che percepiscono tutto ciò che li circonda come entità separate dal Sé ed in quanto tali oggetto di prevaricazione/predazione/conquista). Fukuoka in base alle esperienze fatte ed avendo una cultura orientale aveva sicuramente sviluppato la profonda consapevolezza , quella che annulla ogni differenza, penetrando la realtà e riconoscendo Dio nella Natura. Non c'è una via da mostrare e percorrere perché la via sarebbe altro dal Sé è si ricadrebbe in una contrapposizione, l'essere è già la via si deve "solo" essere profondamente consapevoli. Il paradosso di Fukuoka non è da spiegare o interpretare perché è nella" consapevole" Natura delle cose.
❤️ciò che è dentro è fuori . Rigenerare se stessi e il proprio suolo spirituale consapevolmente porta a rigenerare anche “l’esterno” 😊 video e parole perfette per questo periodo cosi intenso che stiamo vivendo .
![[TH] FS vs BME - VCT Ascension Pacific - Lower Bracket Final](http://i.ytimg.com/vi/wnygqsR2Fig/mqdefault.jpg)
Sono molto contento di essere finito qua ed aver ascoltato il tuo video di profonda saggeza. Sono rimasto veramente stupito positivamente. Non ho nulla da aggiunere al tuo sermone perchè è proprio come dici tu ed è una vera bellezza, per me, aver trovato un agicontemplativo (ahah permettimi quest termine). E' da anni che medito ma da poco tempo che sono nel mondo dell'agri-coltura, e trovo l'unione delle due tensioni un potente antidoto al dilagare di questa follia capitaistico-materialista. Mi fermo qua e sicuramente guarderò altro, certo di trovare tanti insegnamenti patici per un novizio come me. Grazie!
Benvenuto, o bentornato 🍀
io ho provato a tornare alla terra fuggendo dalla vita in citta' e mollando tutto...e dopo un po' mi sono accorto che mi ero portato dietro tutti i miei dilemmi, le mie paure, la mia inquietudine...per cui sono d'accordo con te che non basta tornare alla terra per risolvere le nostre problematiche di uomini moderni ed inquieti...e si puo' raggiungere lo stato di Mu anche stando nel bel mezzo del traffico cittadino...il fatto e' che non c'e' una reale separazione tra cio' che e' suolo, piante, alberi e cio' che e' me...la mia inquietudine interiore la proietto all'esterno dovunque mi trovo...e la stessa cosa avviene per la mia pace interiore...realizzare questo mi ha portato a smettere di idealizzare la terra o il vivere nella natura e a odiare la citta' e le persone che ci vivono...ed iniziare a concentrarmi sul mio modo di vivere...sulla mia consapevolezza del momento presente, sul mio modo di camminare e respirare...sul mio modo di essere e stare al mondo...e tutto ha iniziato ad acquisire una luce nuova...e tuttavia mi sento di dire che stare in mezzo a cose vive e fare una vita piu' semplice e rilassata, aiuta molto questo processo di autoconsapevolezza, rispetto allo stare in mezzo al cemento e alla vita frenetica della citta'...grazie Ale per questo spunto di riflessione e alla tua capacita' di demitizzarmi gli idoli...😅
Dolce Pat grazie a te per la tua presenza, per la tua dedizione verso madre terra, per la condivisione della tua interiorità aprendo una finestra sul tuo percorso di ritorno all'agricoltura. Ti confesso che più riesco a de-mitizzare i miei punti di riferimento, più riesco ad apprezzarli nella loro essenza umana. È così bello riconoscersi e specchiarsi in altri esseri umani
Una considerazione molto profonda e vera. Spero che nel frattempo tu sia riuscito nel processo di catarsi.
Una condivisione di grande qualità la tua. Ti ringrazio di cuore ❤
Grazie di cuore a te 🍀
Grazie, col tuo "sermone" hai espresso al meglio quello che avrei avuto difficoltà a sintetizzare in un commento.
Ogni altra cosa che avrei aggiunto avrebbe potuto spostare il centro del discorso, bravo e grazie, è una piacevole sensazione ascoltare che, seppur per altre vie, ci siano altri giunti alle mie stesse attuali conclusioni, non tanto per una sensazione di appartenenza ma più un qualcosa di comparabile al sollievo.
Oggi é tornata a trovarmi una particolare inquietudine, assai pesante, rimasta presente tutto il giorno.
Ho continuato a lavorare nella terra del campo in cui sto preparando diversi bancali rialzati, dal primo pomeriggio fino al tramonto, con una cara amica. Giusto stamattina ho trovato la prima parte di un documentario con sottotitoli in italiano della rivoluzione del filo di paglia e poi stasera questo tuo, recente. Coincidenza che apprezzo molto, senza aggiungere pesantezza non necessaria, (e per la percezione della quale mi sono trattenuta dallo scusarmi tutto il tempo con le persone con le quali ho interagito / collaborato oggi!). Concordo con le tue interessanti riflessioni sui paradossi. Lungi dal volersi paragonare, casomai confrontare in qualità di esseri umani.
Curioso approdare alla ricerca di concetti alla base di discipline di coltivazione evolutiva ragionando sulla qualitá delle domande che ci facciamo in corso dello svolgimento della disciplina stessa. Leggerò volentieri i testi e le letture critiche di Sensei Masanobu Fukuoka;
anche a me non convinceva la faciloneria con cui ho recepito il messaggio (diretto e indiretto) "non fare".
Nella mia realtá mi impegno a coltivare per prendere parte integrante di un piccolo processo di produzione alimentare, e nel non fare percepisco un concetto molto più misterioso, profondo e intenso, e impegnativo, e non sempre investire nella "propria verità" senza riserve é gioioso.
Di certo lo sguardo, il pensiero e il corpo devono poter essere flessibili.
Di certo tutto ciò che apprendo e rigenero, e seleziono, e miglioro, e lascio andare, ancora meglio in buona condivisione (seppure esigua o ristretta come un'elite, come dare torto a "quel pesantone di Masanobu!") resta una scuola di azione impagabile per me, di cui sento molto il bisogno, sia concreto che immateriale.
Grazie di cuore Alessandro per la tua iper-attivitá negli streaming, soprattutto per la qualità dei contenuti, sempre più elevata.
Grazie a te per il tuo inestimabile apprezzamento :) ne sono felice
"lavorare" la terra e' lavorare noi stessi, il paradosso può esser valido a mio avviso, se preso razionalmente e confrontato sulla base delle parole dette. Credo però che il peso che lui ha avuto per tutta la vita sia la conseguenza dell'estremo altruismo nel aver cercato di fare qualcosa per la terra, per le persone, per il mondo, e con le migliori intenzioni perché come hai detto e' stato anche lui un essere umano e il non esser considerato umanamente per un fine superiore, ovvero quello del vivere meglio. Quando si scopre qualcosa che può veramente migliorare la vita di tutti, la salute delle persone, la salute del pianeta,la salute spirituale anche se vogliamo, sfido a non esserne molto frustrati se non si è capiti. Del resto non si può (secondo me ad oggi) essere in pace con se stessi al 100% rimanendo egoisticamente e cinicamente sereni dentro, quando fuori continua ad esserci un mondo malato e di conseguenza anche molte persone anestetizzate. Lo dico proprio perché tutto è uno e tu sei l altro, se si è una cosa sola, non si può essere in pace non essendo ascoltati, altrimenti si chiamerebbe indifferenza interiore, non pace interiore. (ci sarebbe da parlare per ore mi sa 😂)
Condivido la riflessione che fai nella parte finale del video🙏
Laura ciao, sono molto felice che tu condivida quanto espresso 🌼
Interessante ed istruttivo. Un altro libro da aggiungere alla lista di quelli da leggere. Grazie Alessandro :-)
grazie a te ! Il nostro consiglio è di comprarlo dal tuo libraio di fiducia, per finanziare l'economia locale, ma se intendi comprarlo online sappi che comprandolo dal link nella nostra descrizione, indirettamente, finanzierai in minima parte il nostro canale
Il fatto è che le circostanze della vita variano ma la pace interiore resta a prescindere dalle circostanze. E la pace interiore non dipende da circostanze esterne. Diciamo che diventa un tutt'uno con la vita la pace "interiore". La vita diventa pace con le sue perfette imperfezioni.
Tante volte mi interrogo sul significato di quel secondo principio che in permacultura è "cura delle persone".
C'è un mondo dentro di noi, e se per migliorare il nostro rapporto col fuori bastasse lavorare sul fuori...non ci sarebbe un dentro.
Non basta stare nella natura no, che non basta.
un'altra cosa, io credo, ci vuole... fiducia.
Siamo pur sempre natura anche noi, per quanto la cultura nell'uomo lo porti alla percezione di stare da un'altra parte, piuttosto che dentro di essa.
Lasciare che le cose accadano, che le cose vadano come devono andare intorno... anche se ci sembrano così sbagliate. Abbandonare la pretesa di controllo, la pretesa che il nostro condizionare l'esterno abbia una piena funzione nel qui ed ora.
Il riverbero delle nostre azioni può doverci mettere più di una sola esistenza. Può essere che non vedremo in vita il bene del nostro altruismo.
Che venga fagocitato dall'essenza altrui. Ma l'essenza di chiunque continua a persistere nel mondo. C'è una genetica in ogni cosa, in ogni pensiero, in ogni azione. Tutto continua.
Non è morto, fukuoka, non morirà mai. Non doveva andarsene deluso, e privo di speranza.
Leggendo il tuo commento mi affiora alla memoria un aforisma di Prem Rawat:
"nel tuo giardino interiore, semina il seme della gioia"
@@supertranquillo è tanto difficile...io lo trovo tanto difficile.
Mi trovo, spesso, a non voler accettare la mia unicità, e per questo a tenere lontano da me gli altri diversi (anche loro diversi perché unici).
Il nostro modo di pensarci è sempre il frutto di una cultura che ci separa da tutto il resto. Che ci vorrebbe eleggere, ci vorrebbe innalzare, sopra tutto.
Allora capisco Fukuoka, che non si è sentito tra gli umani e li ha condannati. Facendolo ha condannato la sua stessa serenità.
Chi di noi non si sente in colpa, perché vorrebbe fare ed essere di più, cambiare le cose, dalla sua posizione unica e perfettibile, ma comunque più ragionevole?
Ad ogni modo, a parte questo... bello che questo tuo video mi sia comparso proprio poco prima di andare a conoscere Kutluhan e a sentirlo parlare di Fukuoka.
Grazie per questa sincronicità
Ciao posso sapere come si inizia partendo da un pezzo di terra mai coltivato in collina ? Grazie
Ciao alessandro volevo chiederti come mai al giorno d' oggi non ci sono riscontri scientifici o dati tabulati che sostengono le tesi di fukuoka per quanto riguarda le quantitá di produzione per ettaro del suo metodo di coltivazione.
Perchè sarebbe tempo sprecato. Va bene per il proprio orto domestico o come cura per il corpo, come filosofia di vita ma la realtà è molto meno poetica. Consiglierei di guardare cosa è successo in sri lanka, non dico con l'agricoltura del non fare ma "solo" con l'imposizione del biologico.
@@CarloMartignon ciao :) Non saprei neanche da dove cominciare ad approfondire questa notizia, consiglieresti qualche articolo a riguardo? Grazie mille in anticipo!
@@TakemishiTakahashi Ciao, ti riporto il post dalla pagina Facebook New Agricolture da cui ho appreso la notizia. Chiaramente il commento è un po' di parte però ci sono anche i link ad alcuni articoli che sembrano essere obiettivi. In secondo luogo aggiungo la mia considerazione personale che solo la scienza ci salverà.
Ecco il post e i link
" Vi ricordate Vandana Shiva, colei che voleva curare la Xylella con gli abbracci? Beh, continua a far danni anche nel resto del mondo.
Vi lascio un post della pagina L'Avvocato dell'Atomo
《Lo Sri Lanka ha dichiarato lo stato di emergenza economica dopo una serie di cattivi raccolti che rischiano di precipitare il paese in una carestia molto grave. La situazione è già critica, tanto che il cibo per la popolazione viene razionato dall’esercito.
Questa situazione non è stata determinata dal caso o dalla sfortuna: lo Sri Lanka aveva infatti avviato una sperimentazione per l’agricoltura “100% organica”, abolendo OGM, pesticidi e fertilizzanti.
La consulente del governo che ha ispirato questo progetto dagli esiti disastrosi è Vandana Shiva, maîtresse a penser dell’ambientalismo mondiale che vive di donazioni filantropiche e consulenze milionarie, tra un selfie con Greta Thunberg e un libro sull’ecofemminismo. Vandana Shiva è anche stata consulente del ministro Fioramonti (governo Conte 2) ed è stata protagonista della campagna contro l’abbattimento degli Ulivi in Puglia: anche in quel caso il suo attivismo ha raggiunto i suoi scopi, e il risultato è stato la desertificazione di mezza regione.
Ecco, quando parliamo di ambientalisti radicali e anti-scienza che fanno più danni del global warming ci riferiamo esattamente a gente del genere.
Personaggi come Vandana Shiva sono pericolosi e fanno danni enormi, e c’è bisogno più che mai di un ambientalismo che si affranchi da questi cialtroni che si fanno passare per santi pur avendo dei curricula che li renderebbero idonei alla posizione di Cavaliere dell’Apocalisse.
L’ambientalismo senza scienza è ecofascismo anti-umano.》
Vi mollo anche un breve articolo che parla della situazione economica del paese, il tutto segnalato dall'amico Giorgio Tidei
theprint.in/world/how-sri-lankas-overnight-flip-to-total-organic-farming-has-led-to-an-economic-disaster/728414/?fbclid=IwAR28Vc_hQ5v0mg7w11OqMyrAVm3CBPbCGx-7arwRDC-nG9F0isJKcuWP-Xg
Inoltre aggiungo un'altro spezzone di un articolo che spiega cosa potrebbe ulteriormente succedere
《L'impegno del sig. Rajapaksa per rendere l'agricoltura dello Sri Lanka completamente biologica porterà probabilmente a un calo significativo della produzione alimentare interna e provocherà un ulteriore aumento dei prezzi. Inoltre, i vari passi intrapresi dal governo per affrontare la crisi potrebbero effettivamente peggiorare le cose. Il tetto dei prezzi alimentari, ad esempio, può portare a gravi carenze poiché la domanda supera l'offerta al prezzo fissato dal governo. Le persone hanno già dovuto fare la fila per acquistare beni di prima necessità a causa della crescente carenza.
Anche le tattiche forti dell'esercito possono avere conseguenze indesiderate. Quando le forniture vengono sequestrate ai commercianti, vi è un minore incentivo per loro a portare nuove forniture sul mercato. Ciò può comportare un ulteriore calo delle forniture e prezzi ancora più elevati per i beni di prima necessità. Vale anche la pena notare che i trader speculativi aiutano a contenere la volatilità dei prezzi allocando razionalmente le scarse scorte nel tempo. Quindi, nella misura in cui le azioni dell'esercito scoraggiano la speculazione, possono portare a una maggiore volatilità dei prezzi dei generi alimentari.》
Qui l'articolo completo www.thehindu.com/business/explained-what-caused-the-sri-lankan-economic-crisis/article36314148.ece/amp/?fbclid=IwAR1OwOQcqn6kyDsk6VVmEBsv205ZMvJ2XKwc7646GcCM5_8Jzf_3a1SEWcs
Nel sistema alienante in cui siamo immersi ci troviamo distaccati dalla produzione del nostro cibo. Noi lo chiamiamo progresso. E' un'alienazione che ci coinvolge a 360° in ogni aspetto della vita e si rispecchia in ogni nostra attitudine, ed è in ultima istanza un'alienazione dalla natura. Noi lo chiamiamo progresso. Probabilmente vedere la coltivazione essenziale come una soluzione industriale alla vita sintetica è fuorviante. Io posso dirti, dalla mia piccolissima esperienza, di aver imparato a far produrre le piante molto di più approcciandomi con rispetto alla terra. Molto. E senza sapere cosa sia un attacco parassitario o una malattia fungina. Ma forse produrre in maniera meno redditizzia di un ogm, con più rischi e con molta variabilità da anno ad anno e da stagione a stagione.
E' probabilemente vero che solo la scienza può salvare il mondo sintetico in cui viviamo. Un mondo troppo lontano da quello in cui, romanticamente, Fukuoka viveva. La domanda forse però è un'altra: c'è qualcosa, del nostro mondo sintetico, veramente da salvare?
@@davidebkct potremmo stare ore a parlare di filosofia e agricoltura di fronte ad un boccale di birra. Nel mio piccolo coltivo anche io da quando ho 14 anni il mio più o meno piccolo orto, con metodi ovviamente naturali e produzioni mai totalmente deludenti ma anche poche volte eccelse confrontandomi con gelate, grandinate, cimici, carenze nutritive, talpe, oidio, peronospora, bruchi vari. Però parlo di un hobby, un modo di rilassarmi e di portare avanti le tradizioni, una passione. Il progresso ci ha dato la libertà di scegliere se fare il contadino per produrmi il cibo e vivere o lasciare che un altro contadino e un trattore producano il cibo per me mentre io mi dedico a qualcosa che mi piace di più: il dottore, l ingegnere il falegname l elettricista l operaio il muratore. Una volta se un contadino aveva 10 figli, quei 10 figli lavoravano la terra nella maggioranza dei casi, chi con passione, chi odiandola ardentemente. Non per chissà quale guadagno ma per sopravvivere. Sono d accordo che nella società odierna esitano lavori alienanti o che la stessa società per alcuni possa essere una prigione da cui non se ne esce ma tutto sommato c è una libertà infinitamente maggiore rispetto a prima. Io amo stare nella natura ed essere un tutt'uno con lei ma amo anche viaggiare, guardare un film, mangiare al ristorante, avere una macchina con cui muovermi liberamente. Tutte cose che non potrei fare se vivessimo in una società non progredita e legata all autoproduzione. Spero di non essere uscito troppo dal seminato (espressione azzeccata visto l argomento)
Ciao Alessandro scrivo qui anche se sono fuori tema. Mi aiuteresti a individuare un modello di cippatrice ? Ho un semplice orto domestico e utilizzerei potature legnose per rigenerare il suolo. Ti ringrazio!
ciao Elisa, noi abbiamo questo:
amzn.to/3hs436W
è elettrico, funziona bene, macina fino a 4,5 cm di diametro ( legno appena potato ) mentre per le canne di bambù è meglio farle seccare per rendere le fibre triturabili dalle lame. Se provi a macinarle da verdi appena raccolte restano molto fibrose e si tritano male.
Siamo soddisfatti perché è silenzioso, macinando lentamente. Se il legno che si inserisce risulta troppo duro la macchina si ferma evitando di rompersi ( cosa che invece non succede solitamente con i cippatori a scoppio, ne ho visto rompersi uno sotto ai miei occhi dopo 1 settimana dall'acquisto )
Questo però significa che ci metti un po' di tempo a ottenere grandi quantità di materiale triturato.
Se inserisci ramaglie piene di foglie, permetti alla macchina di mangiarsi tutto il fogliame prima di inserire un nuovo ramo, e man mano che cippi controlla che il cestello sul fondo non accumuli materiale fino a tappare il flusso
@@supertranquillo grazie tantissimo! ormai sei un punto di riferimento. apprezzo tantissimo oltre lle tue competenze l'approccio dialogico e la passione per l'esplorazione e la conoscenza.
Grazie Elisa per le tue inestimabili parole di apprezzamento, ne sono molto felice. Un abbraccio
Grazie caro Alessandro, che bello questo video. Mi devo assolutamente congraturare con te per ciò che hai detto che condivido col cuore e con tutto il mio essere.
Posso solo aggiungere che così come non è divinizzabile un grande maestro come Fukuoka, (altrettanto i veri maestri non si fanno divinizzare), altrettanto la vita va vissuta, va glorificata, altrimenti ci si rinsecchisce in sé stessi, così Fukuoka glorifica la madre terra, quello è il suo ambito, è il suo luogo ove passare il tempo della vita e lui lo vive fino in fondo portando con sé però quella meravigliosa consapevolezza di esistere luminosa e mistica, che pochi rari esseri conoscono (certo per loro mancanza perché le opportunità ci sono sempre per ogni essere).
Secondo me il caro Fukuoka si è indispettito perché le domande rendevano evidente che i suoi discepoli non avevano compreso il senso profondo del "Mu". Che stupidini. 😊❤️❤️
Condivido le tue parole, e forse nemmeno lui, perché, ipotizzo, se sei nel MU non ti puoi indispettire (per così poco)
@@supertranquillo condividere l'indispettirsi di Fukuoka oppure no. Intanto non c'eravamo e questo è già un divario incolmabile.
Inoltre è un problema squisitamente di Fukuoka conoscere di sé stesso la propria rabbia, di che qualità fosse, la sua propria natura profonda oppure semplicemente un mezzo per destare gli altri. Forse questa è la differenza tra un grande maestro che sa utilizzare la rabbia solo come mezzo esteriore senza lasciarsi travolgere interiormente, ovviamente, perché già libero da questo sentimento. Ne ho avuto esperienza ma capita in uno stato di sincerità dell'animo ed ha comunque un fine benevolo. A volte può capitare di usarla per svegliare chi è dormiente. Se ti parlo di "Mu" e tu mi chiedi una ricetta vuol dire che ti devi svegliare e uno dei modi per farlo è fare:"Bau"! Ma non è detto che Fukuoka fosse tanto elevato, sicuramente soffriva nel vedere l'incapacità di abbandonarsi degli esseri.
Non ho comunque interesse a difendere Fukuoka. So solo che qualcuno toccherà questo "Mu" e non sarà chi mai si arrabbia ma piuttosto chi lo diventerà in toto ed anche arrabbiandosi per necessità manterrà comunque un grande sorriso di amorevolezza interiore.
Certamente solo provandolo su se stessi si può dire che il "Mu" esiste.
Ti abbraccio è sempre bello vedere il tuo volto e ascoltare le tue parole.
🌸❤️
@@supertranquillo comunque tu sei già un illuminato nei tuoi pensieri e riflessioni. La cosa che più mi ha colpito di ciò che hai detto è che non basta fare il contadino o vivere nella natura per crescere fortemente nella consapevolezza e del resto, direi, che non basta essere monaco o discepolo di del Guru o fare yoga per illuminarsi.
Ciò che però è paradossale contiene più punti di vista veri che sommati portano più vicino all' essenziale che tutto accomuna.
A presto e grazie ancora❤️
Perché accoppiare la coltivazione della terra a quella di noi stessi. La prima è agricoltura, la seconda filosofia.
entrambe sono vita
Ma ste palline come si fanno?
argilla in polvere, semi, acqua, impastare, modellare, seccare, lanciare
@@supertranquillo grazie
Vorresti un amico che viene a trovarti tre volte al giorno chiedendoti come stai, chiedendoti cosa fai, pettinandoti quando sei spettinato o legandoti le scarpe quando sono slacciate? Forse no.
Vorresti un amico che quando sei affamato ti offre del buon cibo e una buona compagnia? Forse si.
Per me non c'è forse molto altro da dire sull'agricoltura (a parole)
Grazie davide per le tue preziose parole, sento che esse portano un significato che va oltre ciò che ora riesco a comprendere. Le porterò con me nei prossimi giorni con fiducia di assorbirle gradualmente
@@supertranquillo ti dico come lo capisco io. Il primo ti "sistema" come farebbe un vetrinista sul manichino di un negozio. Quindi non lo chiamerei neppure amico, ma qualcuno che si occupa della tua bella presenza. Il secondo partecipa, condivide la sua vita con la tua, alimenta benessere (suo e tuo) risponde a tuoi bisogni. Ecco io credo che lavorando la terra con lo spirito del secondo amico entrambi traiamo benessere (terra e uomo). Tradizionalmente invece nella terra ci si accanisce a creare solamente ordine ed efficienza.
..Caspita!..capisco la sua frustrazione..il messaggio arriva con dei tempi che non possiamo prestabilire..il tempo della Natura è giusto, spetta agli esseri umani entrarne oppure no in sinergia..la coscienza non è il cervello, quest'ultimo ne è un tramite..il mondo è bello perchè è vario, non facciamolo diventare avariato..💌 grazie per le condivisioni
Ma da quando in Italia avete iniziato a dire “ wow!” Manco dall’Italia dal 2009 e ricordo che non si diceva, ma si diceva “ accidenti!”
Sono nato nel 1992 e ai miei tempi si diceva "acciderbolina" o "accipigna"
@@supertranquillo che ti è successo? Sembri di avere di piu, sei stato male
Ho appena scoperto il tuo canale. Mi piace molto il formato, senza troppi tagli, senza velocità accellerata, senza jingles vari, solo 15 minuti di "conversazione".
Riguardo a Fukuoka, capisco benissimo frustrazione che l'ha seguita tutta la vita. Ma purtroppo, noi occidentali che siamo "fuori" dal suo mondo perché non lo abbiamo mai sperimentato, sentiamo come se fosse utopico e poco applicabile alle nostre realtà. Lo scrive uno che Fukuoka, lo ammira.
Ho una piccola azienda agricola di 6 ettari, ecco cosa mi viene subito in mente quando penso all'agricoltura del non fare:
- Come pago l'INPS, il commercialista e tutti questi costi fissi dai quali non si può scappare, se mi abbandono al modello di Fukuoka?
- Il suo modello sarebbe stato veramente sostenibile se non avesse avuto un esercito di discepoli pronti a fornire manodopera a costo 0 pur di imparare da lui..?
Avrei fatto innervosire Fukuoka con queste domande, ma non posso farne a meno di pensarci! E se trovano risposta o soluzione, sarei il primo a sperimentare il suo metodo/la sua filosofia a più larga scala in fattoria!
Benvenuto e grazie di cuore per il tuo commento.
Le tue parole centrano un punto fondamentale, quando si ha la necessità di produrre, per un motivo o per un altro, non ci si può limitare a lanciare palline di semi su un orizzonte B infestato dalla gramigna.
La playlist "Dall'orto all'agroforesta" è stata pensata per introdurre lo spettatore verso un metodo pratico, applicabile in modo sistematico, che garantisce risultati nel breve periodo.
Ovviamente se si può metterlo in pratica con la compagnia di amici e conoscenti ben venga, ma lo si può realizzare anche da soli con i propri mezzi, senza poggiarsi necessariamente sulla manodopera altrui.
Ad oggi credo che fukuoka abbia avuto un ruolo importante nel fungere da richiamo verso la terra, ma è un apritore di strada, come un'erba pioniera. Una volta scoperto fukuoka bisogna andare avanti ed evolvere, come passare dalle erbe agli arbusti e poi agli alberi ( in termini di balzi evolutivi ecosistemici )
Una delle cose più belle e profonde che trovo nel metodo di Fukuoka,al dilà della pratica è il seguire la legge della natura e quindi entrare in una connessione che se profonda può portare a stati di silenzio interiore.
"Non è difficile trovare l'illuminazione ma è difficile mantenerla"
Molte persone fanno esperienza di silenzio mentale ma non vuol dire essere bene centrati ed soprattutto equilibrati.
Ad esempio lo Yoga insegna che bisogna raggiungere tutti i suoi stadi se si vuole arrivare al Sarori (Illuminazione) e quindi la chiave è l'equilibrio generale. Solo un aspetto può portare beneficio ma non credo grandissime cose perché non è completo.
Prendiamo il buono comunque..😊
Bel video grazie
questo video spiega alcuni passi del libro senza aver capito il libro stesso..che dire,interessante ma da prendere con le molle.fukuoka sarebbe indispettito come quando gli allievi chiedevano quanto grande dovevano essere le palline di argilla..indispettito perche non si e' capito(non hai capito) cosa voleva dire.si capisce bene che prendi la parte intellettuale senza capire la parte pratica.l imperfezione di cui tu parli è esattamente quello che non hai capito.Nel libro non si parla di coltivare la terra per "ritrovare se stessi", si parla di un metodo ineccepibile dove non si usano tecniche moderne di impoverimento del terreno che devono essere abbandonate perche portano la natura ad impoverirsi..fukuoka sostiene che la natura debba fare il suo corso e che senza fargli" niente"(il non fare del titolo..),tu possa coltivare con il massimo dei risultati,senza uso di diserbanti e cose chimiche,dato che hai preparato il terreno in modo che le abbia gia le sostanze necessarie,senza aggiungere(fare) niente..il risultato non è immediato,ma nell arco di qualche anno(2,3,4?)hai un orto ecosostenibile (senza dover aggiungere niente ripeto per l ennesima volta...).in sostanza lo fa incazzare il fatto che non si capisca che nessun terreno debba essere pompato/arato/lavorato per avere prodotti migliori perche, dimostrazione pratica nel il suo orto/campo/terreno, è cosi!e questa è pura osservazione della natura.Fra l altro,cosi mi mandi definitivamente affanculo, in tutta la prima parte del libro si parla di come il mondo occidentale sia legato troppo all intelletto e non all empirico(mia abbreviazione ma gia sono troppo prolisso..)..si e legati al significato delle cose e non al loro senso. legati ad un significato acquisito da studi ed educazione che deformano il vero io di molte cose.conclusione:se sa pessi un minimo di piante /natura /animali, gia potresti comprenderlo meglio,sicuramente capiresti il suo essere indispettito ma non troppo. non troppo perche sa benissimo che come te ,tante altre persone potrebbero avvicinarsi ma sono ancora "limitate" ad una visione classica,di studi accademici fatti solo sui libri e slegata del mondo della sua natura,che e un tutto un insieme di eventi,di mometi,di stagione,di raccolti.un saluto con rispetto.
E se quello che non ha capito fossi tu?
@@supertranquillo ci sta!
Perdona la mia supponenza.
Fukuoka praticava la presenza mentale ed il ricordo di sé.
Oppure è solo l'idea che abbiamo di lui?
Ho teovato un parallellismo nell' auzdiolibro o libro di tich nath han che troverai anvhe qui su you tube.. Se dal 2:02 fino al 2:05 circa lo troverai....e chiato che fukuoka avesse avuto una sorta di risveglio, e che abbia capito come tante cose dopo questo evento.. Ciao
La connessione con le persone è importantissima ed è quello che mancava a fukuoka, di fatti il sistema è sempre più basato su quello, creare disconnessione tra le persone, ripartire dalla connessione con la terra è fondamentale, ma dovremmo farlo tutti...
Bravo Ale... trovare la serenità non è facile. Sicuramente avvicinarsi alla terra aiuta molto... ma certo non basta😊
Lo yin e yang è un tema antichissimo cinese, dalla quale poi hanno preso spunto tante altre filosofie orientali, ma il credere che siano un dualismo, che siano messi uno contri l'altro, questo concetto lo abbiamo reinventato noi da pochi decenni, nei testi antichi cinesi (che sono stati scritti 2500 anni fa ma hanno basi di 5mila) non si parla di yin e yang come due cose separate e che si specchiano tra loro, quella è una cosa che abbiamo che abbiamo fatto noi occidentali per fare in modo che li traducessimo come 'bene' e 'male', ma questa cosa nel Daodejing (Il testo originale) non c'è.
Universal Awareness
Ciao Alessandro 🙏 è quasi un'anno che ti seguo, i tuoi video mi stanno insegnando molto, per la prima volta dopo anni di lavoro nel mio piccolo orto (1000m) ho incominciato a produrre i miei semi ( cipolle, fagioli e pomodori) coltivo da sempre senza concimi e veleni 😊 grazie sei un grande 🙏 un saluto da Patrizia da Trento 🤗🤗🤗
Ciao Patrizia, benvenuta. Sono felice di leggere le tue parole. Tutto ciò che divulghiamo col progetto Campomadre è finalizzato a questo, e il fatto di sapere che ne stai traendo beneficio, conferisce un senso al nostro intero lavoro. Un saluto a te e buon attimo presente
No vabbè l'avviso del sermone in arrivo è geniale👏👏👏
grazie mille per questi video pazzeschi.
posso chiederti se sai qual è il titolo dello stesso libro di Larry Korn in inglese? è: 'One-Straw Revolutionary: The Philosophy and Work of Masanobu Fukuoka' by Larry Korn? grazie mille! e grazie per questi contenuti educativi e interessanti.
grazie a te per il tuo apprezzamento
non so se il titolo in inglese sia quello, non mi sono mai informato
Secondo me non è tutto corretto quel che dici. Soprattutto hai circondato di parole il fatto principale senza dare una effettiva risposta. Non sono pienamente d’accordo con te.
Puoi argomentare meglio la tua ipotesi?
@@supertranquillo certamente. Vorrei iniziare con lo scusarmi se il mio commento è risultato freddo alla lettura, continuerei argomentandolo. Sono d’accordo sul fatto che la quiete non la trovi semplicemente stando in natura e lavorandola. Secondo me Sensei voleva far passare il messaggio fondamentale di lasciare tutto quello che il mondo ha messo intorno alla semplice agricoltura appesantendola con l’economia, produzione e quantità e quindi sviluppando tecniche malsane per arricchire quel che hai. Voleva far abbandonare questo pensiero che si è sviluppato e quindi essere in pace, di conseguenza lasciare tutto il mondo che c’è fuori e concentrarsi con il proprio spirito interiore, no con il “se stesso” che hai tradotto te, è un’altra cosa, molto differente. Rinnovare lo spirito per contemplare bene la natura senza preconcetti (qui mi ricollego alla metafora del nulla, quando sei vuoto da tutto è più facile adottare la sua logica e quella naturale).
Si arrabbiava, giustamente, secondo me perché la gente si è rovinata con tutte questi pensieri in più e non concepiva che un messaggio così semplice non veniva compreso, nonostante il pensiero così elementare. Ogni uno di noi è essere umano.
Io ho aperto un’azienda agricola con lo stesso suo messaggio e ho chiuso amaramente per i preconcetti sociali. Ho sbagliato molto anche io, ma il mondo è così ormai.
Concludo che l’essere umano ormai vive di materia e lo spirito è stato lasciato indietro. Per ciò tante cose vengono sottovalutate e mi lascia anche a me l’amaro in bocca.
Ps: seguo i tuoi video e mi piacciono anche, grazie per la tua sapienza condivisa e spero di non essere stata pesante. Ma essendo super tranquillo l’avrai letta con la giusta chiave eheheh.
Arrivederci!
Grazie sono commossa!!!!
Io credo che "L' Agricoltura del non fare" lo abbiano capito veramente in pochi...
Alla grande !!!
Non dimentichiamoci che Fukuoka, era venuto da una impronta altamente acadêmica, racionale ed egoica. Ha fato tanto per contradire sua esperienza formativa. Contudo le proprie pretesse ed alto critichi, sono rimaste fortemente racionali. Non importa, era umano con una grandissima aprocio universali, 💚
“Così, mentre la mente è aperta alla ricettività, possiamo aggiungere a ciò che consideriamo schemi o credenze delle conoscenze: la nostra vera identità, il nostro centro e di conseguenza la profonda gratitudine per il tutto”
Alla grande !!
Grande fiducia di questo per me , per te e per tutti coloro che hanno colto, colgono e coglieranno la preziosità di ciò che dici e che riporti
Troppa vanità n questo video
"tutto è vanità" cit. Nicola Samorì
Invece della paglia io uso il cippato. Manna dal cielo. iniziato dopo aver guardato back to eden.
Grazie, un video che fa riflettere 🙏
ne sono felice :) grazie a te
Ma fammi capire una cosa solo per curiosità .. a quale arte marziale partecipi ??
nel mio caso preferisco parlare di arte terrestre: "agricoltura" ovvero "l'arte di coltivare i campi"
@@supertranquillo dai dai non fare Il Modesto .. tu dissi in in video l’anno scorso “ le sacre arti marziali “ ..
Va bene dai ne riparleremo in futuro
apprezzo l'aikido ma non l'ho mai praticato
@@supertranquillo aaaaahhhh vedo il mio intuito non sbagliarsi .. grazie per la risposta . Se apprezzi aikido apprezzerai anche il tai-jutsu
Bravo Alessandro!
Grazie Dario :)
Ottima analisi. Grazie
Bel video
Grazie Elvira siamo felici del tuo apprezzamento
Grazie Elvira siamo felici del tuo apprezzamento
Fukuoka non si indispettì, semplicemente enfatizzo il suo dissenso cosciente del fatto che fosse necessario; non si può escludere che semplicemente si sia sentito di farlo in buona fede. umano si, vecchio e furbo anche ahahahah
è umano pensare a quello che disse Fukuoka, proprio per questo non è per forza un paradosso ma ha una sua logica la sua vita. anche lui era umano, ma anche noi
Mi spiace ma nn siamo supertranquilli il contrario in tempi di dittatura sanitaria è difficile prenderla sul ridere se si è dalla parte della verità e della giustizia...
Ora più che mai occorre perseguire il MU
@@supertranquillo ?madonnauntrice?
Parlare di Fukuoka è sempre interessante e, qualche riflessione è sempre piacevole farla.
Fukuoka alla fine della sua esistenza, come si evince dall'ultimo libro " la rivoluzione di Dio....." aveva ormai assunto una visione filosofica della vita ed aveva, a ragione, identificato Dio nella Natura. La consapevolezza profonda di cui si parla nei testi di Fukuoka consente il superamento di ogni divisione/contrapposizione/divisione tra gli esseri viventi e la Natura circostante. A questo punto il concetto del Sé è superato ( del resto la contrapposizione tra il Sé ed il non Sé è probabilmente il fattore che avvelena l'esistenza degli esseri umani che percepiscono tutto ciò che li circonda come entità separate dal Sé ed in quanto tali oggetto di prevaricazione/predazione/conquista).
Fukuoka in base alle esperienze fatte ed avendo una cultura orientale aveva sicuramente sviluppato la profonda consapevolezza , quella che annulla ogni differenza, penetrando la realtà e riconoscendo Dio nella Natura.
Non c'è una via da mostrare e percorrere perché la via sarebbe altro dal Sé è si ricadrebbe in una contrapposizione, l'essere è già la via si deve "solo" essere profondamente consapevoli.
Il paradosso di Fukuoka non è da spiegare o interpretare perché è nella" consapevole" Natura delle cose.
❤️ciò che è dentro è fuori . Rigenerare se stessi e il proprio suolo spirituale consapevolmente porta a rigenerare anche “l’esterno” 😊 video e parole perfette per questo periodo cosi intenso che stiamo vivendo .
Ecco, questo sì! Da dentro a fuori. La rigenerazione è centrifuga :) Grazie dolce Barbara per le tue parole di apprezzamento. Un abbraccio
@@supertranquillo 🤗