La lunga pace chiamata guerra fredda | Lucio Caracciolo

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 พ.ย. 2024
  • Tra il 1945, fine della seconda guerra mondiale, e il 1991, scomparsa dell’Urss, l’equilibrio planetario e specialmente europeo è retto su due blocchi guidati da Unione Sovietica e Stati Uniti d’America. Equilibrio del terrore, certo, ma insieme struttura largamente concordata dalle potenze superiori per evitare l’apocalissi nucleare e consolidare la presa sui rispettivi imperi.

    Si parlerà di:
    Come si determina l’equilibrio della guerra fredda (1945-1949).
    Il punto di vista sovietico, da Stalin a Gorbaciov.
    Il punto di vista americano, da Truman a Bush senior.
    Il caso Germania, fulcro del bipolarismo.
    Perché l’Italia contava nella guerra fredda.
    Relatore
    Lucio Caracciolo dirige la rivista italiana di geopolitica «Limes». Giornalista, ha lavorato al settimanale «Nuova Generazione» dal 1973 al 1975, al quotidiano «la Repubblica» dal 1976 al 1983. È stato caporedattore di «MicroMega» dal 1986 al 1995. Scrive per «la Repubblica» e per il settimanale «l’Espresso». Ha tenuto corsi e seminari di geopolitica in alcune università. Dal 2009 al 2020 ha insegnato Studi strategici all’Università Luiss di Roma e dal 2017 Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. Ha scritto tra l'altro Alba di guerra fredda (1986, Laterza), Euro no: non morire per Maastricht (1997), Terra incognita (2001, Laterza) e America vs. America (2011, Laterza), Storia contemporanea, con Adriano Roccucci (Le Monnier, 2017).

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