Riflessione molto preziosa. Seguo il suo canale da anni ed ammiro la costanza e l’impegno che dedica alla sua missione divulgativa. Grazie mille! Michele
Io credo che effettivamente la maggior parte dell'umanità faccia schifo, e le persone che tu descrivi siano solo un'esigua minoranza. Però, tale "maggioranza inconsapevole" è tale poiché è stata indotta a diventarlo. È dunque compito di ciascun uomo "di buona volontà" guardare al tanto che ancora c'è di bello in questa nostra attuale esistenza, e cercare di diffonderlo, di influenzare positivamente il maggior numero di persone. Grazie per le tue preziose riflessioni.
Le città in realtà sono sia il bello che il brutto, un po' come la vita. In realtà se uno pensa a Parigi la prima cosa che gli viene in mente è la torre Eiffel, se pensa a Roma la prima cosa che immagina sono il Colosseo e il Cupolone. Se invece uno si trasferisce a Roma o a Parigi per lavoro, deve vivere la quotidianità e lì il discorso si complica un po'. Se poi si è molto fortunati allora è diverso. Dipende molto dal lavoro che si fa, dal luogo in cui si vive, dal quartiere, dalle relazioni sentimentali e sociali che si hanno. Nel corso del tempo credo che sia soprattutto per queste motivazioni che si possa arrivare ad amare o detestare il luogo dove si vive o dove si è nati. Certo se ciò che ci circonda esteticamente è oggettivamente bello, come il centro di Roma o di Parigi, Londra eccetera è già molto. La bellezza salverà il mondo, come disse Dostoevskij, ma a lungo termine è più la bellezza dei rapporti umani, d'amore o d'amicizia a salvarci la vita, più della bellezza estetica e artistica di un determinato luogo.
Riflessione molto preziosa.
Seguo il suo canale da anni ed ammiro la costanza e l’impegno che dedica alla sua missione divulgativa.
Grazie mille!
Michele
Bella riflessione, cercare il bello, soprattutto in questi tempi
Io credo che effettivamente la maggior parte dell'umanità faccia schifo, e le persone che tu descrivi siano solo un'esigua minoranza. Però, tale "maggioranza inconsapevole" è tale poiché è stata indotta a diventarlo. È dunque compito di ciascun uomo "di buona volontà" guardare al tanto che ancora c'è di bello in questa nostra attuale esistenza, e cercare di diffonderlo, di influenzare positivamente il maggior numero di persone. Grazie per le tue preziose riflessioni.
Le città in realtà sono sia il bello che il brutto, un po' come la vita.
In realtà se uno pensa a Parigi la prima cosa che gli viene in mente è la torre Eiffel, se pensa a Roma la prima cosa che immagina sono il Colosseo e il Cupolone.
Se invece uno si trasferisce a Roma o a Parigi per lavoro, deve vivere la quotidianità e lì il discorso si complica un po'. Se poi si è molto fortunati allora è diverso. Dipende molto dal lavoro che si fa, dal luogo in cui si vive, dal quartiere, dalle relazioni sentimentali e sociali che si hanno.
Nel corso del tempo credo che sia soprattutto per queste motivazioni che si possa arrivare ad amare o detestare il luogo dove si vive o dove si è nati. Certo se ciò che ci circonda esteticamente è oggettivamente bello, come il centro di Roma o di Parigi, Londra eccetera è già molto.
La bellezza salverà il mondo, come disse Dostoevskij, ma a lungo termine è più la bellezza dei rapporti umani, d'amore o d'amicizia a salvarci la vita, più della bellezza estetica e artistica di un determinato luogo.