MA 'STE CHITARRE VINTAGE, ALLA FINE, NE VALE LA PENA? Facciamo il punto.
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- เผยแพร่เมื่อ 15 พ.ย. 2023
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Fatemi sapere la vostra, mi raccomando. Facciamo un po' di dibattito!
Probabilmente nessuno ha azzeccato qualcosa negli anni 50. Tutto ti sembra perfetto perché il tuo orecchio ti fa sentire e ripercorrere cose per te acquisite e storicamente corrette. Tutto qui!
A parità di elettronica, setup, scala, gauge, hardware e comportamento meccanico alla tensione del manico, TUTTO il resto è solo bias cognitivo e sensazioni varie
@@mariocappful hai ragione, ma quando si suona la sensazione di comunione con lo strumento è fondamentale, indipendentemente da cosa la genera. La polarizzazione è un agente molto potente.
Io amo le chitarre relicate (bene) ma assolutamente NON per l'illusione di avere una vintage. Le amo proprio dal punto di vista estetico, a prescindere. E inoltre ti permettono di stare molto più tranquillo senza paranoie di dove appoggiarle, se la sbatti, se ci strisci, etc. Il relic è davvero liberatorio: della chitarra poi quasi non tene frega un c**zo.
Sono d’accordissimo
Farò la voce fuori dal coro, ma per il mio punto di vista il vintage è l ago che sposta la bilancia tra lo strumento del musicista e quello del collezionista, personalmente sono molto più attratto da uno strumento solido, affidabile, e soprattutto che è nato e cresciuto con me, di cui conosco ogni millimetro quadrato. Non mi alletta l'idea di portare in giro uno strumento di quel pregio (e di quel costo) per suonarlo davanti a gente che nel 80% dei casi non capisce la differenza tra una fender e una squier😊
Sono totalmente d'accordo sul discorso "a me dice una cosa e magari a te no". Ti porto come esempio la famosa Burst di Joe Perry, che vendette per vile denaro e fu per qualche anno di proprietà di Slash. Ecco, Joe Perry la amava (e poi Slash gliela restituì anni dopo come regalo) ma Slash disse che invece rispetto alle sue Les Paul non sapeva cosa farsene, non era il suo suono. Eppure, è una Burst del '59. E come dici sempre tu, ci sono chitarre vintage che fanno schifo o perché uscite male o perché conservate male. Io ho un conoscente collezionista con moglie americana che quindi negli anni '70 e '80 è riuscito a comprare in USA delle chitarre vecchie a cifre tutto sommato accettabili, tipo una Black Beauty '57 e una Strato '62 e cose simili. Io le ho provate queste due che ho citato: la Strato buona, davvero buona...ma la Les Paul smorta. Avrebbe bisogno di riavvolgere i pickup perché pure con una Plexi a cannone ha un output ridicolo, ma chi si prende la responsabilità di mettere mano a uno strumento che costa quanto un appartamento col rischio di sì farla suonare bene, ma di ridurne il valore? La questione è secondo me tutta qui: oggi sono investimenti, non strumenti da usare. A meno che tu non sia Joe Bonamassa...
Io amo il vintage e apprezzo il relic fatto bene, soprattutto quello gibson. Il motivo è che lo strumento vissuto ha un fascino ed un' estetica che quasi ti ispira grandezza e superiorità, come se il fatto di aver suonato per anni l'avesse migliorata nel tempo.
Ciao Ale i tuoi video sono sempre grande fonte d ispirazione per me e per il mio canale. Non vedo l’ora di conoscerti domenica di persona 😍🎸
Sono un appassionato del relic, ma il vintage e' un'altra cosa; il vintage non e' solo uno strumento "invecchiato" ad arte, ma e' tutta la storia che quei segni si portano dietro e che rendono quello strumento qualcosa di speciale. La potremmo chiamare, con tutte le eccezioni del caso, l'anima dello strumento
Pino Daniele disse che di chitarre vintage ne aveva, ma per suonare in concerto una Suhr nuova gli dava tutta l' affidabilità necessaria. Sono daccordo con lui totalmente, e aggiungo anche la qualità, oltre all' affidabilità...
Penso tu sappia da cosa è nato il fenomeno del relic: molti chitarristi professionisti avevano l'abitudine di dare le chitarre nuove ai roadie, per farle suonare e renderle vissute, soprattutto per quanto riguarda il manico. La scintilla fu Keith Richards: si racconta che, ricevendo delle chitarre nuove di pacca dal Custom Shop Fender chiese, più o meno: "Non è che potete renderle un po' più vissute?" Per il vintage in generale, ci sono due considerazioni: con i decenni il legno si assesta (molti evitano accuratamente di smontare gli strumenti) e perde liquidi (quindi peso); quindi cambia la risonanza dei legni. I pickup perdono funzionalità e si addolciscono. Seconda considerazione: Buddy Holly suonava Stratocaster del 54-56 nuove di pacca, Clapton "invecchiate di 10 anni, Hendrix nuove del 1965-70. Ah, così per dire, ho scritto la tesi di laurea, tanti anni fa dal titolo: "Tradizione, innovazione, endorsement: le chiavi del vantaggio competitivo nel settore delle chitarre elettriche?"
Bel video come sempre con spunti su cui riflettere per capire un po' di più noi stessi anche.
Io penso che una chitarra relic o vintage la prenderei perchè mi piace già solo a guardarla ; perchè mi piace il suono e perchè è comoda suonarla. Però, forse, la mia chitarra dovrebbe "invecchiare con me" e solo allora guardandone i segni mi emozionerei molto ma molto di più . Naturalmente ognuno ha le sue idee e preferenze.
Comunque l'importante è sempre riuscire ad appassionarsi a qualsiasi cosa si faccia nella vita.
Io sono gasatissimo per l'inizio dell' SHG sabato 18.
Ho vissuto circa 20 anni a Milano e dintorni e la mia prima volta all' SHG sarà quest'anno che vivo ormai da 4 anni a Pisa.
Quindi viva le passioni e buon divertimento a tutti 🤘
Mi aspetto un video in cui anche tu Ale the GasTube proverai senza vedere certe chitarre. Chissà, chissà 🤔😁?!?!
Ho avuto la fortuna di provare/ ascoltare, da un collezionista, telecaster del 52, 54 e 60, stratocaster dal 59 al 63 tutte attaccate a bassman tweed originale e al deluxe reverb blackface originale. Mai sentito un suono cosi'!! Incredibile per dinamica, spazialità' e timbrica. Ho la fortuna di avere una telecaster del 1969 completamente originale e, almeno per i miei gusti e le mie orecchie, nessuna custom shop che ho regge il confronto. Proprio un'altro livello
Tre motivi a sostegno del relic: 1) estetica, in particolare chi ama il rock ama anche avere un look “trasandato”, lo stesso motivo per cui molti acquistano jeans nuovi già strappati o scoloriti da fabbrica , 2) pratico, se lo strumento sembra già rovinato si ha meno paura di utilizzarlo o portarselo in giro, ci si sente più a proprio agio; 3) economico, al momento di vendere lo strumento gli ulteriori graffi involontari non si distinguono da quelli di fabbrica quindi , almeno su questo aspetto, non vanno a svalutare il valore dello strumento.
Bravo bravo bravooooo ottima analisi ti auguro 1000000 di iscritti
Un elemento importante è proprio la stagionatura che ha subito un legno che ha 50/70 anni.. il legno si è 'pietrificato' eliminando tutta l'umidità interna, normalmente diventa molto più risonante ..
Concordo assolutamente, hai detto cose giuste. Super!
Oooh! Finalmente qualcuno che mostra la Stratocaster maple cap '68 NERA come quella di Hendrix, Gilmour e Blackmore! Un modello a mio avviso snobbato in favore di quella bianca, ma che in realtà è stato il vero "mulo da soma" di tutti e tre i chitarristi sopracitati, nei loro tempi d'oro!
Hai perfettamente ragione. Il custom shop grazie al cielo, dopo che anni fa mi ero perso l'occasione di accaparrarmi una Blackmore tribute (rarissima e modello mai più rivisto sul mercato dell'usato), ha rieditato nuovamente la 68 nera l'anno scorso e stavolta non ho perso l'occasione. Che magnifica chitarra, mi riporta esattamente a Hendrix e Blackmore.
il relic se fatto davvero bene è fascino stile , ha un non so chè che boh non ho parole ... mi da l'ideo del vissuto che possobo raccontare la loro storia atteverso di te. come la saggezza delle persone anziane che hanno molto da insegnare attraverso la loro esperienza.
Mi farà davvero tanto piacere incontrarti e salutarti. Ivan da Palermo😊👋🎸❤️
Sono troppo vecchio per amare il vintage.Mi è capitato di trovare e ammirare chitarre d'annata in vari negozi, ma le ho sempre considerate intoccabili pezzi da museo o da collezionista. Sono anche stato al SHG due anni fa e ho passato in rassegna le chitarre "anziane" in esposizione (e alcune anche in vendita). Anche per quelle non è scattata la scintilla, ma ho voluto approfondire il discorso e ascoltarne qualcuna (suonarle io no, avrei solo fatto pietà) per avere un quadro più completo.
Mi sento un po' snob e fuori dal coro e credo che ci sia un bel po' di "hype" nei loro confronti.
Dunque, onore alle chitarre d'epoca (come radio, auto, bici, armi eccetera), ma le lascio a le apprezza.
A mio modo di vedere, i "commenti" possono esprimere benissimo punti di vista assolutamente soggettivi, mentre il "dibattito" ha la necessità di svolgersi lungo percorsi condivisi; se ognuno di noi ha idee personalissime che reputa giuste, ma che un altro non capisce, SU COSA, esettamente, si dovrebbe "dibattere"?
Quindi, per poter "dibattere" occorre prima scindere totalmente idee soggettive ed idee oggettive, e dibattere solo sulle seconde.
Quello che di oggettivo abbiamo é riassumibile essenzialmente nei seguenti punti:
1) estetica e tecnica costruttiva di base sono fondamentalmente immutate da quando é nata la chitarra elettrica
2) nei decenni si é comunque assistito ad un'evoluzione tesa a MIGLIORARE le tecniche di base, sia in senso estetico, sia in senso funzionale
3) la tecnica di base con la quale si suona la chitarra é anch'essa rimasta immutata; certi nuovi aspetti ad es. dello shredding possono essere stati AGGIUNTI, ma non hanno cambiato nulla. Parimenti, la teoria nusicale é rimasta la stessa.
Posto che i punti 1) e 3) sono evidenti ed inconfutabili, ed il punto 2) é documentato da articoli e video (anche tuoi) che sottolineano come i livelli costruttivi si innalzino costantemente, dal punto di vista oggettivo suonare una chitarra vintage significa semplicemente suonare una chitarra assimilabile a quelle moderne, ma costruita peggio e per di più usurata.
Se allora vogliamo apprezzare il vintage dobbiamo imboccare altre strade, che ci portano verso altre destinazioni, percorrendo la vasta pianura della soggettività
E la soggettività ci dice che l'essere umano ha nostalgia del passato. E che tale nostalgia lo porta a restaurare mobili, collezionare automobili d'epoca, dare valore al "modernariato", o procurarsi oggetti il cui uso é ormai desueto; io stesso colleziono calcolatrici scientifiche (anche se poi ovviamente, non le uso)
E la chitarra si inserirebbe in questo filone, più vicina ai mobili che alle auto d'epoca; se infatti un'automobile che abbia cento anni si guida in una maniera diversa da una odierna, un cassettone dell'Ottocento si adopera esattamente come un mobile dell'Ikea. E una chitarra moderna si adopera come una di cinquanta anni fa.
Sono più vecchio di te, e la mia generazione (in fondo anche la tua) é cresciuta con il rock come colonna sonora. Il rock dell'epoca d'oro era presente dentro le automobili, alle feste, negli HiFi di casa... persino in discoteca.
I protagonisti del rock non erano pertanto solo "musicisti"; sono stati un punto di riferimento nella nostra vita.
Pertanto, per noi unendo tale concetto alla nostalgia per il passato che ogni essere umano prova, non é solo "normale" provare fascino per una chitarra vintage: é, semplicemente INEVITABILE.
Poi, l'essere umano tende anche a vedere connessioni occulte ove in realtà vi sarebbero al più delle coincidenze, a creare artificiosamente relazioni inesistenti; così, la semplice nostalgia per il passato e le informazioni che da esso provengono, evocate da una chitarra, nella nostra mente divengono "mojo", entità fisicamente inesistente e logicamente indimostrabile, ma alla quale tutti si rivolgono come fosse un fenomeno fisico reale.
Questa "ispirazione" evocata da ricordi, nostalgia ed immagini del passato é il motivo per il quale se mi trovo in mano una Les Paul vintage chiara con il top fiammato, nelle mani scatta in automatico "Stairway to Heaven", che invece, com'é noto, fu registrata con una Telecaster...
Ciao Alessandro,bellissimo video !grazie infinite. Personalmente a me le chitarre relic non piacciono,anzi io se sono rovinate non riesco a suonarle. Però mi piacciono molto le chitarre vintage rimaste intonse esteticamente e poi il suono che hanno è meraviglioso. Ad esempio io con le mie chitarre oltre che non suonarle se ho abiti con bottoni cerniere a vista e fibie della cintura,sto attento se la maglia ha un disegno acrilico perchè anche i tessuti acrilici rigano la chitarra e poi non le faccio provare a nessuno specie la mia gibson les paul salash signature edizine limitata del 2020. lo so sono esagerato!
Grazie per i tuoi video interessanti .
Devo essere un po’ duro qui, ma meglio che sentiate un’opinione diversa anche per variare le voci…
Beh, vi dico che è tutta una questione psicologica. Posso dire questo perché sono stato in vari ambienti non solo rock/chitarristici, anche su altri generi e in contesti culturali totalmente diversi, in ognuno dei contesti culturali ci sono delle narrazioni e dei concetti di “sacro” che influenzano moltissimo la percezione della realtà e la narrazione collettiva della subcultura.
In ambito chitarristico, c’è una fortissima cultura e sacralità verso tutto ciò che è vecchio o che comunque appartiene ad un certo range di anni (dal ‘30 agli ‘80).
C’è una narrazione collettiva su questo che ha vari effetti, è responsabile ad esempio del decadimento stesso della musica rock, in quanto in questa cultura i soggetti vengono indirizzati a perseguire il passato, fossilizzarsi sul passato, copiarlo, omaggiarlo, restando chiusi nella loro bolla e questo li porta ad estraniarsi dal mercato, a non considerare l’idea di diventare qualcuno o fare qualcosa di innovativo (anzi, spesso chi lo fa viene anche criticato), quindi l’attività chitarristica si limita perlopiù ad omaggiare o replicare l’idolo chitarristico di turno dei decenni scorsi, questo porta ad un appiattimento dell’offerta musicale e dell’ audacia degli stessi autori, e quindi al decadimento del settore.
L’altro effetto è appunto l’idealizzazione del passato che produce appunto distorsioni cognitive.
Avendo studiato psicologia ne ho seguiti davvero molti di studi ed esperimenti sulla condizionabilità e in generale sulle alterazioni percettive derivate da cultura o ideali.
Quello più famoso (che però in realtà è uno dei tanti essenzialmente simili) è stato quello del vino.
Lo stesso e identico vino, versato in due bottiglie uguali ma con delle etichette diverse: un’etichetta volutamente di basso livello, che appariva come qualcosa di scadente, e un’altra etichetta estremamente curata e che faceva riferimento al mondo del vivo artigianale Made in Italy.
Stesso vino, etichette diverse.
I due vini sono stati fatti assaggiare ad un ampio campione di persone, chiedendo loro cosa ne pensassero, se sentivano differenze e quale gli piaceva di più.
Inutile dire che la stragrande maggioranza delle persone ha detto di aver trovato molto più buono il vino con l’etichetta più altolocata.
Figuriamoci che qui la differenza era data solo da un particolare relativo al senso comune, pensiamo invece quale possa essere il livello di influenzabilità di una cultura molto radicale e sacra del vintage come in ambito chitarristico, che fa riferimento ad una narrazione molto sentita dai chitarristi.
È chiaro che a livello di percezione ci sarà un totale disastro.
Ma mi ci gioco la testa che ad un confronto A/B al buio al suono tra una Stato ‘50 da 20.000 euro e una Squier moderna da quattro soldi, non riuscirebbero a distinguere quale sia l’una e quale l’altra.
Detto ciò, posso però confermare una cosa che dice GasTube nel video, ovvero che una chitarra piuttosto che un’altra a livello psicologico può portarti a suonare più in un certo modo, o addirittura meglio.
È riconosciuto che a livello scientifico quando siamo più motivati e soddisfatti di ciò che abbiamo, tendiamo anche ad avere performance migliori.
Poi oddio, dipende anche dai casi, se stai suonando una chitarra vintage che percepisci di altissimo valore potresti anche essere teso per la paura di snaturarla e quindi suonare peggio, è sempre soggettivo.
Rimane comunque sempre una questione psicologica.
Ora il dilemma etico che mi da fastidio è quello economico.
Diciamo che mi da abbastanza fastidio che si vendano dei rottami a cifre esorbitanti, anche più di 20.000 euro, facendo leva sulle distorsioni cognitive e generalmente sull’ingenuità di qualche appassionato, penso sia una forma di manipolazione, non troppo distante dal gioco d’azzardo, in cui si sfrutta allo stesso modo l’ingenuità del soggetto spingendolo a credere di poter diventare ricco.
Sono un fautore del “mercato etico”, quindi molto contrario rispetto a tutti quei fenomeni di marketing in cui si fa leva sui bisogni oppure sulle distorsioni cognitive per lucrare sull’ingenuità (o in alcuni casi sulla disperazione) delle persone.
Il culto delle chitarre vintage vendute a prezzi esorbitanti per me è una truffa, nella mia prospettiva di mercato etico, quindi non è una cosa che appoggio così come non appoggio la forma di culto.
Preferirei si valorizzassero i tanti talenti italiani, liutai, che producono chitarre davvero di altissima qualità, innovative e con un’estetica formidabile, e che costano poco rispetto a quelle vintage, costo proporzionato rispetto alla qualità e ai materiali.
Ma questo ahimè è proprio un problema del sistema economico, ha poco senso prendersela specificatamente col mercato delle chitarre.
Era solo uno spunto di riflessione.
Ciao Alessandro, a me piace il "vintage" e mi da pure una certa sicurezza... Penso che i buoni (quando non ottimi) strumenti "vecchi" abbiano 'dentro' una loro esperienza e ce la vogliano (o possano) trasmettere... Quando li suoni tu gli aggiungi la tua storia, ma se li sai 'sentire' anche il tuo livello personale, ovviamente, ne trae giovamento.
Anche su di me il relic, anche sintetico su strumenti economici, funziona tantissimo, mi predispone psicologicamente a lasciarmi andare di più, a suonare più 'sporco' senza mai avere attenzione allo strumento e concentrarmi di più sulla musica.. super efficace sempre e comunque..
il relic non funziona, il vissuto di uno strumento non si fa in laboratorio.
Ciao Ale, hai avuto modo di provare le chitarre fatte da Paoletti?. Il vintage è un mondo affascinante come la macchina del tempo. Mi occupo di liuteria, per me, una chitarra di pregio e valore va tenuta come si deve, anche se non risuona come ci si aspettava. Sé poi suona anche bene, una suonata ogni tanto ti riporterà indietro nel tempo. Complimenti per la passione e l' impegno.
Credo che il relic sia più una moda degli ultimi anni …
Preferisco avere uno strumento nuovo che invecchia con me 😊
Faresti un video approfondimento su questa classic vibe?
Non è che negli anni 50’ e 60’ “avevano beccato il suono giusto”, semplicemente per noi “quel” suono è quello giusto, perché le basi del rock e tutti i pezzi fondamentali sono stati creati con quegli strumenti. Inconsciamente da li in poi si è sempre cercato di ricreare quel suono (generi nuovi a parte….😂)
Ho chitarre di oltre 20 anni che prima o poi presenterò se vorrai mostrarle… pensavo fossero “vecchie” e scopro che sono (quasi) vintage, pensavo fossero un po’ “rovinate” (molto usate, con molto rispetto) e scopro che forse si dice “relic”. Stanno invecchiando con me e sono I MIEI strumenti. Rimpiango ancora amaramente la Greco LP del 1982 lawsuite, venduta come un pirla. Quando trovi “la quadra” è come trovare la donna della tua vita: alta o bassa, mora o bionda eccetera, è lei ebbasta 😊
Possiedo soprattutto CS vos e nos, ma anche tre relic. Il relic molti lo giudicano solo dal lato estetico, ma non è così semplice: in realtà la sua stessa presenza altera il mercato sia a livelli di prezzi che di offerta. Sul primo aspetto trascina i prezzi in su e sul secondo comporta un impoverimento dell'offerta di strumenti integri, poiché closet classic (ultra light aged), journeyman (light aged), heavy relic (heavy aged), super heavy relic (ultra heavy aged) si sono presi quasi tutto il mercato. Tristezza assoluta. Io alla fine le tre relic le ho comprate solo per assenza di produzione degli stessi modelli in finitura vos. Due sono con tastiera in palissandro perché, passi pure l'invecchiamento artificiale del body, ma le tastiere in acero con quei segnacci di finto invecchiamento mi fanno vomitare (sostanzialmente simulano le unghiate contro l'acero nelle prime posizioni). La terza grazie al cielo è in acero perché il CS su quel modello ci ha risparmiato almeno la tastiera ed è stupenda così perché è di una meravigliosa qualità e sarebbe stata una disgrazua vederlo fintamente rovinato.
Vogliamo poi dire che la maggior parte dei possessori di relic sono contenti perché così possono maltrattare lo strumento e nessuno se ne accorge? Ma quanto è squallida questa cosa? Praticamente pagano per farsi rovinare la chirarra da qualcuno perché non hanno il coraggio di farlo loro e perché così non perde valore. Praticamente spirito più anti rock non esiste. L'imborghesimento totale mascherato da rock.
Sugli strumenti nos Fender spalma invece uno strato di lacca di cui molti farebbero davvero a meno, ma niente, Fender è sorda e crede che chi non vuole tutta quella lacca vuole un manico artificialmente rovinato. All'idea di farlo morbidamente satinato Fender non ci arriva (e anche quando li dichiara satinati, in realtà ci sono strati di lacca, meno ma ci sono). Grazie al cielo ci pensano Suhr, Schecter CS, Tom Anderson e Music Man, che fanno chitarre strepitose. Solo che in Italia siamo ignoranti e quindi questi strumenti non li seguiamo. Un vero peccato.
W le macchie di sugo!!
A me piacciono perché hanno un certo stile e un certo suono difficile da riprodurre ma mi fermo li .
Alcuni pickup non vengono prodotti più allo stesso modo e le vernici nitro sono belle da vedere se in buone condizioni .
Però dal punto di vista pratico / economico etc non vale proprio la pena di spendere così tanto per uno strumento vintage ricercato se lo devi suonare spesso .
Il legno si deteriora con il tempo non ci sta niente da fare , ci sono nuove tecniche di costruzione (manico a 5 pezzi per evitare warping etc), truss road doppio in titanio, meccaniche autobloccanti , pickup molto più silenziosi / precisi in frequenza e i macchinari CNC di ora fanno miracoli x.x.
Quindi le chitarre nuove hanno per forza performance migliori , durata nel tempo maggiori , suoni più puliti etc etc .. io da musicista preferisco le chitarre moderne ma se mi fanno provare una strato vintage del 1957 la suono ahahah . Bel video cmq :😎
Il vintage ha a che fare, molto, con il collezionismo. Il collezionismo é un mondo che esula dallo strumento di per sè in quanto "strumento musicale". Ci sono tanti tipi di collezionisti, quelli ricchi e tamarri, quelli ricchi e amabili, quelli sempre sulla soglia di entrare in quel mondo ma che proprio non ce la fanno..e molti altri. Se ne può parlare per ore ed ore ma come hai detto non si arriverà mai ad un punto chiaro, e specialmente per rispondere alla tua domanda "ne vale la pena?" non esiste una risposta secca. Esistono risposte piú facili. Ne vale la pena? sí perché nel bene e nel male é un investimento a guadagnare. Ovviamente non si tratta solo di investimento economico e quindi il discorso qui si complica. Prova ad affacciarti al mondo delle acustiche vintage e diventerai matto :-) Io ho avuto sotto mano delle acustiche vintage pazzesche, di una raritá assoluta e posso assicurarti che prima di comprenderle devi comprendere un codice di comportamento, un linguaggio fatto di comunicazione, di conoscenza, di studio e cortesia, di contatti giusti. Dopo aver imparato questo, puoi iniziare a comprendere meglio il senso di una D28 del 37 ad esempio. È un mondo estremamente di nicchia e complesso. Io non sono un collezionista in quanto non il potere finanziario per esserlo. Ho avuto peró la fortuna enorme di incrociare sulla mia strada dei collezionisti importanti e dei liutai come Willi Hankes...e mi fermo qui :-)
Ci vediamo domenica e ti faccio provare la mia😂😂😂😂
Premessa: la tua felpa non è sporca ma è relicata: "sugo over adidas purple" 🤣. Detto questo: il mondo del vintage è estremamente interessante soprattutto, come dici tu, per la storia che uno strumento di 50-60-70 anni si porta dietro. E' un mondo a parte, una forma d'arte che si interseca con quello della musica pur non sovrapponendocisi perfettamente. Sostengo (forse per giustificare il fatto che le vorrei tutte 😄) ormai da tempo che per me ogni chitarra, è come un'opera d'arte, ovviamente ce ne sono di più economiche, di più costose... e poi ci sono i Picasso e i Van Gogh. In fondo, come ci mostri qui su questo bellissimo canale, oggi ci sono un'infinità di strumenti bellissimi, per tutte le tasche, con cui studiare, comporre e suonare, la chitarra vintage la vedo più come un investimento in un oggetto d'arte, antico, che si sposa con una passione: la musica. Alla domanda "ne vale la pena?" io risponderei "no se intesa come semplice strumento musicale" "si se intesa come forma di investimento in un prezioso oggetto di collezione".
Se i legni sono adatti e sono invecchiati senza subire troppo stress, se diversi fattori sono conversi in positivo nel senso della vibrazione e trasmissione del suono tra le parti, vintage è preferibile.
Secondo me.
Questo video è durato troppo poco😭 Il Vintage lo adoro, non mi chiedere il perché, esteticamente tanta roba, e a livello di suono le sento suonare diverse, effetto placebo? Non so. Una Riproduzione non suonerà mai come una reale, un pickup che ha captato per 50 anni non lavorerà come quando era nuovo...Respiri la Storia dello strumento, l'odore, e poi se è vero che i CNC non c'erano, è vero però che ne venivano sfornate poche rispetto ad oggi e il controllo qualità era più attento, e poi come hai detto te, non essendo nuove ma rovinate dal tempo, le suoni senza paura di rovinarle, e fai uscire il meglio che hai nelle tue dita, poi non dimentichiamoci che nell' immaginario collettivo di tutti noi, siamo convinti che le cose di una volta erano fatte meglio... Sarà davvero così? Il bello è proprio non avere una risposta a tutto questo😃🎸❤️
Questi video sono sempre molto interessanti 🎸🤘
Grazie Lorenzo!
Da architetto che si occupa di restauro ho particolarmente apprezzato il paragone 😅 bravo!
Ahah ho appena finito la ristrutturazione di casa 😂
ed evidentemente l'hai ristrutturata con gusto@@TheGasTube (scusa rispondo con il profilo della band causa devices non troppo in accordo tra loro 😅), Filippo Altafini
RELIC : ESSERE o apparire ?
personalmente sarei onorato e orgoglioso di possedere uno strumento che, magari, ha 50-60 anni !
con tutte le tracce (medaglie) che l'uso e il tempo gli hanno lasciato.
Con una "releccatura" di fabbrica mi sembrerebbe di fare l'amore con una bambola di plastica, sembra (poco) ma non è !!
Suono : anni e anni di sudore lacrime e sangue lasciano un impronta nello strumento E' il suo DNA
Interessante l'argomento
Grazie
Pensa, The Edge dice proprio che le canzoni sono dentro le chitarre; per esempio, VERTIGO "è uscita" da una Telecaster che il suo Roadie (Dallas Shoo) gli aveva portato per provare.
Partendo dal presupposto che ormai il vintage, dati i prezzi, è appannaggio meramente di collezionisti, vige la regola non scientifica che ogni chitarra più che portarti a suonare in un certo modo (perché ognuno suona volente o nolente a modo suo), come dici tu, ti suggerisce come è quali note suonare. Vero che conta psicologicamente l’ estetica, ma conta, a mio parere, molto di più la risposta al tocco in funzione dell’ attacco e della dinamica e delle frequenze sempre in funzione del tocco che ti dà questa o quella chitarra.
Tutte seghe mentali da chitarristi ovviamente. Se si registra, all’ ascolto, suonano tutte simili ma dato che noi le suoniamo, le piccole differenze sonore nel playing contano eccome
Ovviamente il legno fa tanto ma devo dire che l'elettronica non va assolutamente sottovalutata, un po' di rame in più o in meno vuol dire tanto, anche solo andando a misurare con i tester i vari circuiti.
Certi strumenti sono come il placebo, funzionano perché ci crediamo, ma la cosa vera è che funzionano. Non so se mi spiego. La percezione che abbiamo dello steumento è molto più forte dello strumento stesso e ci tira fuori cose che non riusciremmo a fare se non ci credessimo.
È difficile come discorso, ma ormai a quasi 50 anni e 42 di musica (e di fotografia) ho capito che il feeling con lo strumento va al di là delle caratteristiche tecniche che contano si, ma poi prendi in braccio la chitarra la senti addosso, la guardi, metti le mani sulla tastiera, dai una plettrata e capisci subito di che si tratta.
La musica non è ingegneria... è un'Arte e l'Arte si nutre di ispirazione. Perchè scelgo una Strato moderna in Olimpic White piuttosto che in Cherry Red? Perchè il colore che scelgo per il mio strumento non solo "mi piace di più", ma mi "trasmette" qualcosa, mi "parla" e mi stimola a suonare in un certo modo che mi è più consono. Mi ispira.
Lo stesso vale per lo strumento vintage, che magari è pure passato per le mani di importanti musicisti. Suoneresti allo stesso modo una strato moderna piuttosto che una appartenuta ad Hendrix o a Gilmour? (magari!!!!).
Essere musicisti (ed artisti in generale) amatori o professionisti non importa... significa essere delle sottilissime carte veline che vibrano al più leggero soffio delle emozioni.
A mio avviso la grande differenza tra strumenti vintage rispetto ai nuovi sta nella imperfezione delle vintage. La produzione “artigianale” e non standardizzata, pertanto con un intervento umano nettamente superiore a quanto avviene con la produzione industriale creava strumenti unici. Ognuna di queste chitarre ha una propria personalità nettamente riconoscibile, sensazione che difficilmente si prova con strumenti moderni, che probabilmente sono anche costruiti meglio sotto l’aspetto liuteristico. Ed infine, sono chitarre che raccontano una storia, di proprietari, anedotti etc. Valgono il prezzo richiesto? Probabilmente no, però il prezzo lo fa il mercato.
La felpa reliccata al sugo!😂
Quella là dietro non è la Tom Delonge?🤩
Felpa sporca 🔝 t vogliamo così
Premesso che "de gustibus non est disputandum" vado controcorrente: non amo ne' il Relic (che ritengo finto e che posso giustificare solo per chi vedrebbe deprezzarsi uno strumento costoso per qualche segnetto) ne' il vintage (che, se vero Vintage, starebbe bene in un museo). Gli strumenti di oggi sono sicuramente più performanti, forse dovremmo solo ritrovare il gusto di meritarceli quei segni e quelle botte che fanno di una qualsiasi chitarra la Nostra Chitarra.
Il suono giusto è quello che ti piace, quello che ti porta… per quanto riguarda il relic, è nuovamente come dici tu, ti da l’idea che lo strumento abbia già una sua storia e a te non resta che continuarla… è un po’ come le automobili di una volta che prima di spremerle al massimo bisognava rodargli il motore… con una relic, ti sembra di avere una chitarra già rodata, con la sua storia e pronta da spremere lasciandoti guidare… EMOZIONI
Il vintage é come il nonno che ti racconta le sue avventure di guerra!❤
nessuno avrebbe notato la macchia di sugo. di personalità comunque! bella lì
Sabato scorso sono andato al concerto di Yngwie Malmsteen. Ma prima sono andato in negozio a comprare una Les Paul '59 Murphy Lab. Ho detto tutto.
AHAHAHAH GRANDE!!!
I am waiting for the day when 1980s vintage models will come. I will have a great sadness because I will feel really old. 😂
sia detto con affetto (SONO UN TUO FAN) il problema non è tanto la macchia di sugo, quanto l'accostamento viola/senape....agghiacciante.
AHAHAHAH VERO
Solo le case antiche hanno un'anima (Rilke)
Ma c'è una Fender Tom Delonge li dietro? 🤩
Opssss
La macchia di sugo non si vedeva, ma avendola fatta notare ho passato il video a zoomare per cercarla 😢
Mi piace il vintage, ma quando compro nuovo, potendo scegliere non vorrei il relic, capisco che possa piacere, esattamente come jeans strappati ma non li comprerei. Se suona davvero bene passo sopra all'aspetto ma in linea di massima non cerco il relic
Penso che il valore "intrinseco" di certi strumenti sia imputare a più fattori, ma due forse più importanti:
una è legata alla trasformazione da artigianale a industriale o semiindustriale delle produzioni,
L'altra alle crisi che a cavallo del 60/70 portarono a carenze di materiali di pregio. Da là non siamo più tornati inidietro, nel senso che sta andando sempre peggio su quel fronte, non solo nel nostro "settore".
E pensate che comunque stiamo parlando di strumenti relativamente recenti. Pensate alle generazioni che verranno, se ancora qualcuno suonerà la chitarra, che si beccano le strat prodotte 200 anni prima
Ale, per la miseria, la macchia mica si vedeva!
...e poi dovevi dire che la maglia era così perchè vintage!
Ciao Ale , personalmente non vedo l'ora che la mia chitarra di adesso (stratocaster) si rovini e cominci a relicarsi "naturalmente" con l'utilizzo .
Bello il vintage...ma il relic no....è tutta finzione come dici anche te 😊😊
Mastro Cesco è una colonna portante.
io al relic dico NO 😂
Al pubblico che ascolta in club, palazzetti salta subito all'orecchio quando sul palco suonano strumenti di 70 anni fa. Parte la ola come no.
Le chitarre vecchie tutte non solo quelle di marca se usate hanno le fibre che si compattano le micro bolle di aria e resina e le vibrazioni si muovono nel legno in modo diverso prendete strumenti che vi dicono qualcosa meglio se vecchi e non serve che ci sia scritto fender o Gibson
Secondo me però non hai trattato bene il discorso dell'affidabilità di uno strumento. Magari in un tour sia per il valore ma anche soprattutto per l'affidabilità, preferirei utilizzare chitarre nuove.
Oltre che di musica sono appassionato di fotografie e i limiti ci sono anche lì, anzi forse molti di più e i limiti ci aiutano a pensare e riflettere su quelli che stiamo facendo e ci aiutano a sfruttare al meglio l'attrezzatura
Verissimo!!
A me il relic piace….ma ben inteso non perché mi piacciano le chitarre martoriate artificialmente.
Le chitarre un po’ verniciate e un po’ no mi attraggono!
Non ci posso fare nulla e se questo passa da lavorazioni artificiali “finte” me lo faccio andare bene.
È un po’ come l’effetto mattone a vista nelle pareti…è ovvio che è artificiale ma non per questo deve essere denigrato perché non originale dell’800
piacciono e tutti le vogliono….inutile girarci intorno…sia vintage vere che relic…..
Mah...questa è un'antica diatriba: nuovo o vecchio? O magari nuovo che sembra vecchio? Secondo me dipende dall'uso, spiego: se ti serve suonare e avere un suono di un certo tipo lo otterrai dalla chitarra nuova come da quella vecchia. Se ti oltre che a suonarla vuoi intraprendere un hobbies da collezionista allora ovviamente non si pone la scelta. Andando però a verificare il suono, la resa e altri mille parametri si è provato più volte strumentalmente che non ci sono differenze apprezzabili fra strumenti nuovi e vintage dello stesso tipo e il valore che li differenzia è quello che gli diamo noi, la sensazione particolare è quella che proviamo noi e sempre noi siamo quelli che pensano di sentire quel non so chè di diverso che non esiste. Quindi se a noi va bene così non vedo perché non andare su strumenti vintage se invece vogliamo semplicemente ottenere un suono allora una squier sarà più che sufficiente. 😊
Premetto: relic per me mai.
Sul vintage hai portato molti argomenti pesanti a favore, concreti, razionali e non fideistici. Poi conta il "pacchetto", il mezzo più il pilota: penso che la magia nasca da lì.
Aggiungo: i limiti spingono la creatività in tutte le arti, ed è cosa nota. Ma allora anche quelli di una chitarra scadente? No, non la so la risposta.
Il relic spesso è eccessivo, ce ne sono certi che neanche pestando la chitarra sull'amplificatore, li fai. Reliccano con lo strumento smontato quando in realtà i danni si fanno con la chitarra intera con le corde montate. Personalmente preferisco lo strumento intonso. Avere tra le mani uno strumento vintage deve essere bellissimo ma ormai è cosa per pochi danarosi e fortunati.
Eh certo, come andare con una ventenne ed una sessantenne😜
Per quanto mi riguarda la storia del vintage/relic è puro marketing basato sull'effetto suggestivo/evocativo/emulativo che uno strumento vecchio e rovinato o nuovo e rovinato anche più del vecchio provoca.
Boh per me ogni graffio sulla chitarra deve essere legato a una storia, uscita graffiata dal negozio… mmm non mi trasmette storia, solo una moda estetica… preferisco graffiarla “sbatterla” farla invecchiare con me e che mi faccia leggere nei suoi danni un percorso fatto insieme…I ricordi.
Per il relic, no, non mi piace. Lo strumento mimpiace vintage, ma non "finto", l'usura deve essere frutto dell'esperienza dello strumento, dellanvita dellk strumento. Per me e ripeto "per me", il relic su uno strumentk nuovo non è vita, è come comprare un'autk huova presa a martellate dal produttore... anche no... sempre secondo come la vedo io.
vintage si, relic no. di concetto. poi de gustibus
Vedremmo se ti piaceranno le mie Harley Benton tra 50 anni!? Saranno vintage e secondo ste pippe mentali suoneranno divinamente, e sarà vero, perché suonano pari pari a tutte le chitarre, ogni volta che recensici una nuova chitarra suonano tutte a chitarra elettriche e punto. Ormai hai oggi sono tutte buone.
Come hai anticipato tu non si arriverà mai ad un punto. Di sicuro il fascino di strumenti vintage é innegabile. Come un buon vino d' annata bisogna saperlo godere peró poi finisce, le chitarre invece non muoiono mai si restaurano e poi insieme alle produzioni moderne ( per me esagerate come numeri) credo che i piú bravi e professionisti si procurano chitarre vintage perché sono piú stimolati e possono avvalersi di un sound retro' ,per distinguersi ,magari poi non é cosi ma é importante percepirlo.
Spoiler strato tom delonge
Opsssss
Sono meglio per i miei gusti da chitarrista e hanno una storia
Unpopular opinion: sono chitarre vecchie che suonano vecchie e spompe
Primo 😅
Eccolooo
Il relic mi turba-mas ...e la vita è mercato.
Mi dà fastidio tutta questa filosofia sul relic...vintage... è solo business...perché parlare sempre e solo di fender e Gibson?... tanto
Mah, ci sono vintage che suonano male anche se sono chitarrone così come nuove che suonano male e vintage che suonano da paura e nuove pure...il vintage ha il fascino ovviamente che è innegabile
Hai portato la macchia di sugo in video vergogna
Scusa
Nel vintage alcuni pro se la facevano costruire come volevano negli anni passati. E li gia la chitarra aveva un suono tutto suo. Cosa che succede ancora oggi. Nn avrai mai un suono identico anche su chitarre stesso anno vintage. Ora gia un po di piu anche se....