VITTORIO SGARBI MICHELANGELO

แชร์
ฝัง
  • เผยแพร่เมื่อ 1 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 3

  • @manuelabarutta8494
    @manuelabarutta8494 4 หลายเดือนก่อน

    👏👏👏

  • @enricodeangelis8460
    @enricodeangelis8460 4 หลายเดือนก่อน

    Per Sgarbi come per la maggioranza delle persone, lo stupore, la meraviglia si colloca su opere costruite dall'uomo, statue, quadri, chiese, le stesse città vengono classificate in base a questa eredità artistica dell'uomo. Senza nulla togliere merito al talento degli autori ma privilegiare i musei e restare indifferenti dinanzi alle bellezze della natura, mi lascia perplesso esterrefatto. File interminabili dinanzi ai musei mi fa porre la domanda è questa la bellezza? Una cornice pitturato, un sasso lavorato, una imponente cattedrale? Io credo di no. La bellezza è qualcosa che vive, sempre fresca, sempre nuova, qui siamo dinanzi a opere straordinarie, certamente che testimoniano il talento dell'uomo, ma che c'entra tutto ciò con la bellezza, si tratta pur sempre di cose, morte, la bellezza può essere solo viva.

    • @tpz32
      @tpz32 4 หลายเดือนก่อน +1

      La natura è data, cio non vuol
      Dire che ci si debba rimanere indifferenti, anzi, la natura è il teatro entro cui si manifesta la coscienza umana, nei suoi caratteri più alti e quelli più oscuri. Ciò che stupisce delle opere d’arte umane (non tutte, ma quelle di epoche in cui la coscienza era qualcosa di importante e fondante della vita dell’uomo) è proprio il mistero della coscienza, che è in grado di trasmettere messaggi la cui spiegazione razionale da millenni fa acqua da tutte le parti, per dirla “terra terra”. L’arte è invocazione, preghiera, è completo affidamento a ciò che ci è concesso. Forse, per il fatto che siamo in una epoca di dati, prove e cecità rispetto all’oltre-la-prova, l’arte classica oggigiorno viene blasfemizzata e se possibile cancellata, a favore di trovate che provocano reazioni di pancia e che non impegnano la mente nell’autointerrogarsi. Il solo porsi davanti alla Pietà di Michelangelo innesca una serie di domande, da far venire il mal di testa, fino al pianto.