LA MORTE DI IVAN IL'IC di L Tolstoj

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  • เผยแพร่เมื่อ 22 มิ.ย. 2019
  • “La storia della vita di Ivan’Ilic era la più semplice, la più comune, la più terribile.”
    Così Tolstoj ci introduce nel mondo di un uomo qualunque. Ivan non ha nessun pregio o difetto in particolare, il suo carattere si può sintetizzare nel modo di fare di chi “… eseguiva coscienziosamente tutto quello che riteneva suo dovere. Ed egli identificava il suo dovere con ciò che era ritenuto tale dalle persone altolocate.”
    Colto nel pieno della vita, Ivan dopo una semplice caduta incomincia un cammino di presa di coscienza della propria morte e il confronto con essa diventa scintilla che fa esplodere le contraddizioni di un sistema sociale basato sul “comunemente corretto, piacevole e decoroso”.
    Ivan afferma un istante prima della fine “è finita la morte”. La morte si vive. Il confronto con un appuntamento così imprescindibile può essere occasione di vita. La morte non è la morte, morti sono tutti gli altri, morto era Ivan prima che questo virus della malattia lo andasse a visitare.
    Lo spazio e il tempo raccontano la presa di coscienza di Ivan.
    Una stanza con le fattezze di un salotto. Il mondo che Ivan ha sempre inseguito si sintetizza in quel palcoscenico delle loro vite.
    Il tempo della degenerazione della malattia.
    Il tempo perché quella stanza si riveli per quello che realmente è.
    Il tempo perché Ivan divenga telecamera del carosello umano che vagola sempre più atterrito di fronte la sua metamorfosi.
    Ivan ci mostra il degrado fisico, psichico dell’uomo di fronte alla morte. Il “decoro” è analizzato, non nella sua descrizione, ma nella sua decostruzione. Quello a cui si assiste è un crollo delle strutture e una fuoriuscita di uno “scandaloso” che permetta lo sfondare di porte sigillate da sempre.
    Tutto viene spazzato via dall’urlo finale del malato. Dopo rimane soltanto il silenzio. Il silenzio dell’ascolto.
    legge valter zanardi
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ความคิดเห็น • 19

  • @fabriziofabioneri3799
    @fabriziofabioneri3799 5 หลายเดือนก่อน

    Senza parole.grazie❤

  • @pasquamevi827
    @pasquamevi827 3 ปีที่แล้ว +1

    Ho apprezzato molto l'interpretazione nella lettura, grazie!

  • @mauramarcer8175
    @mauramarcer8175 ปีที่แล้ว

    Questa è l'opera di Tolstoj che preferisco, oltre a La confessione 🙏🌹😘

  • @beriofromm1056
    @beriofromm1056 ปีที่แล้ว

    Sempre attuale, per divenire un classico. Grazie seguo i suoi canali da ormai 4 anni circa, e trovo la scelta delle letture siano tra le più ricercate e varie..☯️🙏

  • @carloviola4034
    @carloviola4034 4 ปีที่แล้ว

    Emozionante...parola per parola.... grazie

  • @tittimarino501
    @tittimarino501 4 ปีที่แล้ว

    Grata come sempre.

  • @erik-rw4oo
    @erik-rw4oo 4 ปีที่แล้ว

    Grazie per questa lettura.

  • @mauroferralis191
    @mauroferralis191 3 ปีที่แล้ว

    Molto bello grazie Valter

  • @alessandrobonatospagnolo6395
    @alessandrobonatospagnolo6395 3 ปีที่แล้ว

    Molto interessante, la ringrazio per la lettura

  • @francescotrifogli6201
    @francescotrifogli6201 4 ปีที่แล้ว

    Splendido.

  • @paolodenuzzo2418
    @paolodenuzzo2418 3 ปีที่แล้ว +2

    Il racconto più bello della letteratura mondiale. La luce della verità si fa strada, lenta e inesorabile, nel ginepraio, quasi inestricabile, della menzogna che avviluppa la vita del protagonista e di quella di coloro che gli stanno incontro, medici compresi. Ivan, pur conoscendola fin dai primi sviluppi della malattia, le oppone una corazza di illusioni e false speranze, fino a quando il dolore diventa talmente intenso da metterlo di fronte alla realtà della morte ineluttabile. Questa presa di coscienza avanza in lui giorno per giorno, settimana per settimana, mese per mese, come se fosse salito su un treno dal quale non è possibile scendere se non al capolinea. E difatti il giorno della sua morte è anche quello il protagonista conquista la verità tutta intera senza infingimenti. . A causa della malattia Ivan Ilic si spoglia delle convenzioni sociali in cui ha trascorso gran parte della vita, delle falsità in cui ha immerso il suo modo di essere, di fare, di agire, per arrivare nudo, ma non disperato, sulla soglia dell' eternità. La morte come liberazione non solo dalla malattia e dal dolore, ma soprattutto come un ritorno a sé stesso.
    I'm

    • @valterzanardiraccontandoti
      @valterzanardiraccontandoti  3 ปีที่แล้ว +2

      Grazie per questo bel commento ad racconto gradioso

    • @biancagalaverna
      @biancagalaverna 2 ปีที่แล้ว

      "Per arrivare nudo, ma non disperato, sulla soglia dell'eternità"... Fantastico! Ed è sulla soglia della fine di tutto, quando manca solo un'ora, un minuto, un attimo, che il tempo si dilata e lui non sente più il dolore, quello riguarda altri ma non lui... Perché lui ha tutto il tempo per adesso... Amarli tutti

  • @carloguada1936
    @carloguada1936 3 ปีที่แล้ว

    grazie grazie grazie

  • @peterstrianus1790
    @peterstrianus1790 4 ปีที่แล้ว +1

    Una lezione di vita.

  • @danilalisci3384
    @danilalisci3384 4 ปีที่แล้ว

    Grazie per la lettura! Che edizione ha impiegato lei? Io possiedo quella Adelphi, con la traduzione di Tommaso Landolfi.

  • @stefanogiuly
    @stefanogiuly 3 ปีที่แล้ว +4

    I Russi, immortali...

  • @agent23476
    @agent23476 4 ปีที่แล้ว +1

    Lettura e interpretazione da10

  • @giorgiovasone102
    @giorgiovasone102 4 ปีที่แล้ว

    ollare ollare