Ha detto tutto il grande Cesare Fiorio , ha espresso ciò che ho sempre pensato e detto su Ayrton, ogni volta e con chiunque !!! Il più forte il più talentioso, esigente con se stesso, l'unico capace di andare al limite e portare al limite ogni mezzo grazie alla dua guida, sensibilità, e capacità di sentire il mezzo. Unico ! Un' Anima meravigliosa e luminosa. Eterno ! Un Mito !
@pietropennesi3616 come sì fa a dire "il più Forte di sempre!?"... l'automobilismo sportivo ha avuto epoche diverse... Le opinioni restano tali. Senna è stato il migliore del suo tempo, appena sopra a Prost. Oggi ci sono altri campioni come Hamilton e Verstappen, che guidano secondo gli standard odierni al Massimo livello. Così come faceva Clark che in quanto a talento puro è stato forse il più grande insieme a Rosemeyer...per non parlare di Antonio e Alberto Ascari, oppure di Caracciola, Fangio & Moss, e del più famoso di tutti : Tazio Nuvolari. Epoche diverse appunto. Ah, io Senna l'ho visto gareggiare dell'inizio della sua carriera fino al suo triste epilogo.... E purtroppo o per fortuna constato che ormai è stato elevato a mito, ben oltre la verità storica....Come i divi di Hollywood... comprendo le lamentele del suo "amico" Alain....
La Williams guidata da Patrese nel 1992 era completamente diversa dalla FW16 guidata da Ayrton. Era la Williams delle sospensioni attive, del TC, aveva linee aerodinamiche azzeccate e stabili, per forza ti potevi abituare alla posizione di guida più stretta e faticosa. La vettura di inizio 1994 non aveva più sospensioni attive, ABS e TC, fu disegnata da Newey con linee aerodinamiche estreme, era instabile e problematica. È inutile chiedere un raffronto a Patrese perché lui ha guidato di fatto vetture diverse da quella messa nelle mani di Senna. Parlare solo di confort nella guida è ridicolo e offensivo perché non stiamo parlando di qualcosa che incise bene o male sulle prestazioni, ma della ragione per cui fu chiesta la modifica che causò l'incidente e quindi la morte di Senna. Non era solo una questione di sterzo più duro, era proprio poter restare in pista per tutto un GP con una guida competitiva. Prost era meglio di Senna solo se lo buttava fuori e poi si faceva parare le terga da Balestre o gli impediva di raggiungere vetture dello stesso livello. Nel 1993 ha vinto ottenendo il veto per Senna in Williams e si è visto a Donington chi era davvero il pilota migliore. Anche con tutti gli errori fatti Senna è stato comunque migliore di Prost nel 1988. Il 1989 è andato come è andato e poi Prost ha vinto solo ottenendo contratti con veti a Senna. Se davvero fosse stato migliore non avrebbe avuto bisogno di questo. Evidentemente sapeva di non essere migliore. Inoltre chi commette errori per impazienza può migliorare imparando a gestire e superare tutto ciò maturando. Chi ha già raggiunto la propria perfezione ed è quello che è senza fare errori, non può fare più di quello che fa. Per questo penso che Prost sia stato un grandissimo campione, ma non più grande di Senna. Senna cresceva e migliorava, Prost no. Grazie per aver postato e reso accessibile questo bellissimo incontro con persone di grande spessore umano che hanno fatto la storia della F1. Un piacere da ascoltare ❤
beh senza tanti giri di parole. se non riesci a battere il tuo compagno di squadra cosa fai? cambi squadra sperando di avere un auto più competitiva rispetto a quella di quello che era il tuo compagno di squadra, ed è quello che ha fatto Prost.
@@mariorossi9887 Prost era un grandissimo, ma il motivo per cui ho sempre preferito Senna è che Prost vinceva troppo poco per meriti in pista negli ultimi anni, mentre Senna era un pilota pazzesco in tutte le situazioni e incarnava l'essenza stessa della F1, la velocità assoluta. Prost non sapeva guidare bene sul bagnato, non era il massimo in qualifica (delle 33 pole 13 le ha fatte nel 1993 con la FW15C quando la MP4/8 di Senna era 2 secondi a giro più lenta), andava bene se aveva un'ottima vettura, punto. Era perfetto, poi quando arrivò uno come Senna risultò difficile restare i migliori. Con Senna ha cominciato a fare casino, secondo me. Non che prima fosse filato tutto liscio, se senti Arnoux non è che ne conservi un ricordo bellissimo. Però era un gran pilota, veloce in gara, pulito etc. Senna arrivato in McLaren era più passionale e portato a fare ogni tanto degli errori evitabili, perché voleva vincere sempre in ogni gara, era più giovane, più aggressivo, più portato a cercare di forzare i limiti. Quindi sbagliava di più, ma aveva oggettivamente prestazioni migliori di Prost ed era in crescita. Il francese era troppo intelligente per non averlo capito. Secondo me più che tutti gli screzi pregressi a Suzuka 1989, le varie polemiche su Imola e bla bla bla, a far stare male in squadra Prost alla McLaren con Senna come compagno era il fatto che il Professore avesse perfettamente capito chi era Senna come pilota e quanto la sua determinazione ossessiva fosse pericolosa per la propria (del francese) carriera di campione. Non a tutti ovviamente, c'era chi lo trovava controverso, ma il brasiliano piaceva di più alla gente in generale, pubblico e costruttori compresi. Se Prost voleva batterlo doveva trovarsi una vettura migliore di quella del brasiliano e sperare di riuscire a relegarlo su una più lenta o più inaffidabile. Gli riuscì per il 1993 e per carità non dico fosse illegittimo, anche le strategie di questo tipo sono parte del gioco, però se vinci così sei campione solo dei numeri sull'albo d'oro. Essere campioni in senso sportivo è altro. Agendo così Prost ha detto a tutti che, anche se vinceva lui (grazie con una vettura due secondi a giro più veloce e affidabile come la FW15C si doveva addormentare al volante per non riuscirci), il vero campione era l'altro. Pure Senna, pare, mise una specie di veto a Warwick per il 1986 in Lotus, ma stiamo parlando di principianti che se si bruciano prima di arrivare rischiano di restare eterne promesse, non di campioni affermati su macchine da titolo. Se devi ancora ricorrere a certi metodi dopo tre titoli qualcosa non va. Secondo testimonianze di molti Senna campione era il contrario, avrebbe fatto carte false per riavere Prost in squadra come compagno perché vincere non gli bastava, voleva sapere di essere il migliore e per questo voleva essere sicuro di poter battere ad armi pari il rivale più forte. Due diversi livelli e modi di essere ossessionati dalla vittoria
Veramente non riusci a interpretarlo, definendolo comunque "una stella di prima grandezza". Lo scrive lo stesso Ferrari nel libro "Piloti che gente" pag. 117
Ha detto tutto il grande Cesare Fiorio , ha espresso ciò che ho sempre pensato e detto su Ayrton, ogni volta e con chiunque !!! Il più forte il più talentioso, esigente con se stesso, l'unico capace di andare al limite e portare al limite ogni mezzo grazie alla dua guida, sensibilità, e capacità di sentire il mezzo. Unico ! Un' Anima meravigliosa e luminosa. Eterno ! Un Mito !
Immensamente immenso
@pietropennesi3616 come sì fa a dire "il più Forte di sempre!?"... l'automobilismo sportivo ha avuto epoche diverse... Le opinioni restano tali. Senna è stato il migliore del suo tempo, appena sopra a Prost. Oggi ci sono altri campioni come Hamilton e Verstappen, che guidano secondo gli standard odierni al Massimo livello. Così come faceva Clark che in quanto a talento puro è stato forse il più grande insieme a Rosemeyer...per non parlare di Antonio e Alberto Ascari, oppure di Caracciola, Fangio & Moss, e del più famoso di tutti : Tazio Nuvolari.
Epoche diverse appunto.
Ah, io Senna l'ho visto gareggiare dell'inizio della sua carriera fino al suo triste epilogo.... E purtroppo o per fortuna constato che ormai è stato elevato a mito, ben oltre la verità storica....Come i divi di Hollywood... comprendo le lamentele del suo "amico" Alain....
AMAZING ❤ GRAZIE❤ AYRTON SENNA ❤ 1994-2024 ALWAYS ❤
La Williams guidata da Patrese nel 1992 era completamente diversa dalla FW16 guidata da Ayrton. Era la Williams delle sospensioni attive, del TC, aveva linee aerodinamiche azzeccate e stabili, per forza ti potevi abituare alla posizione di guida più stretta e faticosa. La vettura di inizio 1994 non aveva più sospensioni attive, ABS e TC, fu disegnata da Newey con linee aerodinamiche estreme, era instabile e problematica. È inutile chiedere un raffronto a Patrese perché lui ha guidato di fatto vetture diverse da quella messa nelle mani di Senna. Parlare solo di confort nella guida è ridicolo e offensivo perché non stiamo parlando di qualcosa che incise bene o male sulle prestazioni, ma della ragione per cui fu chiesta la modifica che causò l'incidente e quindi la morte di Senna. Non era solo una questione di sterzo più duro, era proprio poter restare in pista per tutto un GP con una guida competitiva.
Prost era meglio di Senna solo se lo buttava fuori e poi si faceva parare le terga da Balestre o gli impediva di raggiungere vetture dello stesso livello. Nel 1993 ha vinto ottenendo il veto per Senna in Williams e si è visto a Donington chi era davvero il pilota migliore. Anche con tutti gli errori fatti Senna è stato comunque migliore di Prost nel 1988. Il 1989 è andato come è andato e poi Prost ha vinto solo ottenendo contratti con veti a Senna. Se davvero fosse stato migliore non avrebbe avuto bisogno di questo. Evidentemente sapeva di non essere migliore. Inoltre chi commette errori per impazienza può migliorare imparando a gestire e superare tutto ciò maturando. Chi ha già raggiunto la propria perfezione ed è quello che è senza fare errori, non può fare più di quello che fa. Per questo penso che Prost sia stato un grandissimo campione, ma non più grande di Senna. Senna cresceva e migliorava, Prost no.
Grazie per aver postato e reso accessibile questo bellissimo incontro con persone di grande spessore umano che hanno fatto la storia della F1. Un piacere da ascoltare ❤
beh senza tanti giri di parole. se non riesci a battere il tuo compagno di squadra cosa fai? cambi squadra sperando di avere un auto più competitiva rispetto a quella di quello che era il tuo compagno di squadra, ed è quello che ha fatto Prost.
@mariorossi9887 dimostrando di valere meno
@@marbet2395 da ammiratore di Prost bisogna ammetterlo, anche se Prost era il suo antagonista
@@mariorossi9887 Prost era un grandissimo, ma il motivo per cui ho sempre preferito Senna è che Prost vinceva troppo poco per meriti in pista negli ultimi anni, mentre Senna era un pilota pazzesco in tutte le situazioni e incarnava l'essenza stessa della F1, la velocità assoluta. Prost non sapeva guidare bene sul bagnato, non era il massimo in qualifica (delle 33 pole 13 le ha fatte nel 1993 con la FW15C quando la MP4/8 di Senna era 2 secondi a giro più lenta), andava bene se aveva un'ottima vettura, punto. Era perfetto, poi quando arrivò uno come Senna risultò difficile restare i migliori. Con Senna ha cominciato a fare casino, secondo me. Non che prima fosse filato tutto liscio, se senti Arnoux non è che ne conservi un ricordo bellissimo. Però era un gran pilota, veloce in gara, pulito etc. Senna arrivato in McLaren era più passionale e portato a fare ogni tanto degli errori evitabili, perché voleva vincere sempre in ogni gara, era più giovane, più aggressivo, più portato a cercare di forzare i limiti. Quindi sbagliava di più, ma aveva oggettivamente prestazioni migliori di Prost ed era in crescita. Il francese era troppo intelligente per non averlo capito. Secondo me più che tutti gli screzi pregressi a Suzuka 1989, le varie polemiche su Imola e bla bla bla, a far stare male in squadra Prost alla McLaren con Senna come compagno era il fatto che il Professore avesse perfettamente capito chi era Senna come pilota e quanto la sua determinazione ossessiva fosse pericolosa per la propria (del francese) carriera di campione. Non a tutti ovviamente, c'era chi lo trovava controverso, ma il brasiliano piaceva di più alla gente in generale, pubblico e costruttori compresi. Se Prost voleva batterlo doveva trovarsi una vettura migliore di quella del brasiliano e sperare di riuscire a relegarlo su una più lenta o più inaffidabile. Gli riuscì per il 1993 e per carità non dico fosse illegittimo, anche le strategie di questo tipo sono parte del gioco, però se vinci così sei campione solo dei numeri sull'albo d'oro. Essere campioni in senso sportivo è altro. Agendo così Prost ha detto a tutti che, anche se vinceva lui (grazie con una vettura due secondi a giro più veloce e affidabile come la FW15C si doveva addormentare al volante per non riuscirci), il vero campione era l'altro. Pure Senna, pare, mise una specie di veto a Warwick per il 1986 in Lotus, ma stiamo parlando di principianti che se si bruciano prima di arrivare rischiano di restare eterne promesse, non di campioni affermati su macchine da titolo. Se devi ancora ricorrere a certi metodi dopo tre titoli qualcosa non va. Secondo testimonianze di molti Senna campione era il contrario, avrebbe fatto carte false per riavere Prost in squadra come compagno perché vincere non gli bastava, voleva sapere di essere il migliore e per questo voleva essere sicuro di poter battere ad armi pari il rivale più forte. Due diversi livelli e modi di essere ossessionati dalla vittoria
Fantastici i tuoi commenti. D'accordo al 100 per 100. Ayrton simply the best...
Pino fa dire a Jo una cosa che non ha detto. È lui che non ha mai amato Ayrton
Pino Allievi pessimo quando si parla del miglior pilota di sempre.
No, Pino, Newey in Italia non c'è arrivato...
1:19:01 Non ci va! 😅
Certamente il più forte della sua generazione
Anche per me Senna e Schumi inarrivabili, peccato non averli visti contro per tutti gli anni 90. Forse solo Verstappen al loro livello
Non sapevo che Enzo Ferrari non l'avesse apprezzato. Mi dispiace molto. Però 1000 punti a Piero ,il figlio.
Veramente non riusci a interpretarlo, definendolo comunque "una stella di prima grandezza". Lo scrive lo stesso Ferrari nel libro "Piloti che gente" pag. 117