Frank Zappa’s Style 18: ‘alla Zappa’ (?), crazy auditions, ‘visual’ power of music, sound collages
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ม.ค. 2025
- Magic Fingers (200 Motels)
Cosa significa ‘Alla Zappa’? (stile Zappa)
“Termine per indicare un ritmo che utilizza una breve nota sul tempo, seguita da una nota tre volte più lunga. Sinonimo di "Scotch Snap" (Theodore Karp, Dictionary of Music)
oppure
“Ritmi e tempi in continua evoluzione in un brano musicale pianificato su larga scala e a lungo termine, concepito come un'opera d'arte totale assoluta che può essere smontata in parti e rimontata in modi diversi. Sinonimo di "Gypsy Stile mutante" (Tremendo Zark. Dictionary of Musical Freakery)
(Jazz, novembre/dicembre 1974)
“A me piace una musica complessa e ritmicamente sostenuta”.
(FZ, Muzak, novembre 1973)
"Mi piace l'idea di una musica in cui sia possibile battere il piede a tempo e ascoltare contemporaneamente cose che si muovono in irritante contrasto con il ritmo di base". (FZ)
“Quando sono andato più a fondo nella musica di Zappa, ho sempre trovato grossi motivi di interesse. Mi piace molto, ad esempio, il suo atteggiamento ritmico. Usa moltissimi elementi jazzistici ma adattati ad un contesto sinfonico o rockettaro; per capirci meglio, li usa tutti in battere e non in levare, una caratteristica molto bizzarra. E poi un uso timbrico molto interessante, insieme alla grande scioltezza nel mettere insieme diversi generi”.
(Eugenio Colombo, jazzista - Mangiare Musica, giugno 1994)
Dopo la pubblicazione di un cd intitolato “The Best Band You Never Heard In Your Life” venni a sapere che le selezioni per entrare a far parte delle formazioni stabili di Zappa erano qualcosa di folle: solo i migliori strumentisti in circolazione potevano avere qualche speranza di accedervi, ovviamente dopo ore e ore di prove. Solo per il tour mondiale del 1982, che durò la bellezza di 6 mesi, ogni musicista del suo ottetto doveva sapere assolutamente a memoria ogni battuta di 165 composizioni; partiture di una difficoltà pazzesca, infarcite di rivoluzioni ritmiche, di tempi forsennati e di arditi esperimenti ‘analogici’ di ciò che, di lì a poco, Zappa avrebbe poi messo in opera su computer componendo elaborazioni di musica informatizzata, rifacendosi alle composizioni di Edgar Varèse. Una volta, sul nostro palco, per provare il suono dell’impianto, Frank disse solo un numero di pagina, un numero di battuta e contò fino a 4. Tutti iniziarono a suonare all’unisono da un punto qualsiasi nel bel mezzo di una composizione di oltre 15 minuti. Lui si girò compiaciuto, come ogni volta che la band iniziava esattamente da dove voleva lui. Quel concerto bolzanino fu per me un’autentica illuminazione.
(Vittorio Albani, Musica Jazz, dicembre 2020)
La musica di Zappa ha un potere ‘visivo’ comprovato dall’amore di Frank per il cinema. Il suo delirante film 200 Motels è forse la prova più calzante. Alla base del film, la vita e le disavventure di una rock band on the road: niente di più vivido e reale.
“I dialoghi del film sono tratti da cose che ho sentito dire agli altri nel corso degli anni, fin dagli inizi” (FZ). Era, infatti, pratica consolidata di Frank quella di registrare le conversazioni dei suoi musicisti per poi considerarle materiale su cui lavorare. E’ forse questa la magia della musica di Zappa: un fluire continuo e disciplinato di elementi raccolti dalla realtà e cuciti insieme, proprio come fa un montatore di film. I vari take, le voci e le parole di altri vengono uniti insieme, in modo artificiale, dando origine a qualcosa di nuovo. E’ per questo che la musica di Zappa, nella sua apparente follia, è in realtà quanto di più calcolato e studiato si possa concepire nel rock.
(Classix n.21 - marzo-aprile 2009)
Strutturalmente, i Mothers of Invention sono più vicini al cinema di qualsiasi altra forma d'arte, in particolare il cinema di Jean-Luc Godard. La musica dei Mothers è un collage sonoro, proprio come i film di Godard sono collage visivi e sonori.
Il collage è l'unica forma d'arte "moderna" praticabile; i Mothers e Godard sono gli unici artisti popolari di una qualche pertinenza che lo utilizzano correttamente. L'era elettronica è un'era di collage. Le nostre prospettive non sono più unilaterali ma caleidoscopiche. Il nostro ambiente è più complesso, più totale. Siamo costantemente alimentati da informazioni sensoriali ed extrasensoriali da tutte le parti.
Frank Zappa ha rivoluzionato il popolare collage sonoro. Monta i suoi pezzi esattamente come si farebbe con un film: cioè, non montando immagini o suoni ma il tempo. Il montaggio di un nastro audio o di un film è l'atto del montaggio del tempo. Pochi musicisti o cineasti lo capiscono.
Gli assemblaggi sonori di Zappa sono ritmati e orchestrati. Lo stile di Zappa può affinare la nostra percezione, renderci ascoltatori migliori ed il suo uso del linguaggio colloquiale è ispirato.
(Los Angeles Free Press, 21 giugno 1968 by Gene Youngblood)
“Frank è probabilmente la persona più creativa del pianeta; scrive cose per strumenti che neanche sono stati ancora inventati”.
(Captain Beefheart, Jam, settembre 2005)