#1: Gilles Deleuze, Félix Guattari, Mille piani: Introduzione e Rizoma

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 10

  • @Turbid.
    @Turbid. 3 หลายเดือนก่อน +2

    Che lettura meravigliosa

  • @Tecnocrazia
    @Tecnocrazia 24 วันที่ผ่านมา +1

    grazie!

  • @C.Dniel_
    @C.Dniel_ 3 ปีที่แล้ว +3

    Reivindiquen su patria y su nación!
    Francia fue cuna del modernismo, no pierdan ese bagaje importantísimo. saludos

  • @Axelsson2
    @Axelsson2 4 ปีที่แล้ว +4

    Complimenti per la competenza e la passione ma sarebbe proprio bello trovare un grande divulgatore di filosofia che parli anche ai non specialisti!

  • @Nulla.Iperreale
    @Nulla.Iperreale ปีที่แล้ว +4

    Non ho capito letteralmente nulla

  • @primulerossa409
    @primulerossa409 4 ปีที่แล้ว +5

    Grazie per queste pubblicazioni su TH-cam.
    Il cenno che Vignola fa a " Il Fascismo della patata" è però troppo sbrigativo in quanto è proprio nella critica che Badiou fa a Delauze che si rivela il nemico appetibile e non Il più lontano ed acerbo Analitico a cui si riferiva il Paolo all' inizio.
    Perché più appetibile?
    Perché al giusto grado di somiglianza.
    Siamo nel piano, le concatenazioni fuggono verso il significante rizomatico , ma nessun salto il rizoma può fare per sollevarsi dal piano, e allora dove fuggono le linee? Nel significante Vuoto , il reale Lacaniano, allora abbiamo ritrovato l'Uno, si, si anche Lacan si affretta a dire Non-Uno, ma è non-Uno dal punto di vista endogeno, rimane Uno come Topos esogeno. E questo neoUno sorge e risorge storicamente, Badiou si riferiva al Cile di Allende che trovava l'Uno nella dittatura dopo la stagione della poesia (rizomatica?, più patatica sigfredica).
    Deleuze non può essere che nel piano perché il rizoma è un altro modo di dire neurone, la linea è il dendrite, il piano è l'encefalo.
    Su un tale piano non c'è antagonismo, nessun due.
    Eppure....Vignola sei uno sciamano, ma sul piano non c'è traccia di sciamani.

  • @francescofeninno9670
    @francescofeninno9670 3 ปีที่แล้ว +2

    L'imperativo SIATE, intorno al minuto 28, è l'autoconfutazione di Deleuze. E' un ordine e quindi attiene al cosmo, all'ordine, allo stato. Il nomade Deleuze fa di sè qualcosa che *sta* e quindi non sfugge alla tentazione di esistere.

  • @mangustaexpress2511
    @mangustaexpress2511 3 ปีที่แล้ว +1

    ciao, grazie per le registrazioni, mi sono capitate con sincronismo perfetto. Mi sento fortunato ad aver trovato le vostre lezioni, complimenti vivissimi a tutti e tutte. Paolo, che bello il tuo discorso sul rizoma come Fuga della linea.
    Wall of text!
    TLDR: un vortice di percorsi e connessioni tra Deleuze & Guattari e Wliiam S. Burroughs.
    É marginale rispetto alla lezione e mi regalo una divagazione perché la vostra registrazione è feconda: non ho capito la parte della critica a Burroughs, in cui viene individuato come non capace di molteplicitá. Ma poi, Carmelo bene é riuscito ad essere molteplice con il suo non-essere tanto spiattellato? Non conosco (ancora!) Deleuze e Guattari da conoscere il contesto specifico da cui si sviluppa la critica ma secondo me è un misunderstanding, o meglio, un problema di coordinate.
    Burroughs forse non riesce ad essere molteplicità più o meno per gli stessi motivi di Carmelo Bene, che anzi mette la sua personalità ancora più in primo piano. Per come lo vedo io, zio Bill incarna SVARIATE molteplicitá. All'epoca della critica non era ancora chiaro quanto la scrittura di Burroughs partisse da un rizoma artistico generativo interdiscplinare che si muove tra collage, pittura con fucile a pompa, magia, sogni, dream machine. Il concetto di Third mind, la sintesi di due individui, who is the third who walks besides you Burroughs + Gysin, Deleuse + Guattari. Il pasto nudo e la trilogia Nova sono cresciuti a partire dallo stesso archivio: le 20mila pagine dattiloscritte del Word Hoard.
    I cut-up non sono che uno degli strumenti che Burroughs impiega al fine di scardinare dell'io per sfuggire al Controllo, all'algebra del bisogno totale. La sua molteplicità ha sempre lo stesso nemico: i totalitarismi, i giochi, la guerra. L'opera di WSB si configura come una rete di coordinate di controllo e punti nevralgici e istruzioni per colpirle. La sua linea non perde mai i punti A e B bensí li scandaglia e mappa incessantemente.
    La linea diventa bussola, indaga sulle rotte del controllo e del bisogno totali. Rabdomanzia tossica.
    Burroughs ha perso le sue tenute e la casa molto presto, a favore di una vita deterritorializzata, in fuga, in Sud America, a Tangeri, a Londra, prima del suo ritorno a New York e poi Kansas.
    Il corpus di WSB è decentralizzato in frammenti di varie dimensioni, da cui ogni lettore si fará una collana, tenuta insieme da una feroce coerenza stilistica e dal sapere sempre chi è il nemico, il totalitarismo, traendo identità dal l'N-1 nei suoi confronti.
    Forse Burroughs utilizza ricursione e la sottrazione piuttosto che addizione e moltiplicazione. Ogni frammento, dai romanzi agli esperimenti con cut-up e fold-in, alle interviste alle lettere) non dovrebbe essere decontestualizzato dall'intero corpus. Vista anche la fascinazione di WSB per Science and Sanity: An Introduction to Non-Aristotelian Systems and General Semantics di Korzybski, l'incontro tra Deleuze & Guattari e Burroughs apre un vortice di percorsi e connessioni, sono contento di aver incontrato Mille piani.

  • @andreaaliverti8959
    @andreaaliverti8959 3 ปีที่แล้ว +1

    Ne p