Salve dottoressa grazie per il suo contributo, sono in separazione mia moglie lavora e io sono da poco senza lavoro, la casa è di mia proprietà e abbiamo un bimbo di 11 anni, mia moglie lavora dal lunedi al venerdi parte alle 7:30 e rientra alle 19:30 quindi mi occupo sempre io del bimbo prelevandolo a scuola alle 13:00 facendogli il pranzo ecc. Possiamo ipotizzare un affidamento condiviso con collocamento al padre presso la casa coniugale? Lungi da me sottrarre il figlio alla mamma però lei per motivi di lavoro non c'è e credo non si possa ipotizzare un affidamento paritario e anche se generalmente il figlio viene sempre collocato presso la madre credo che questo sia un caso dove il padre si occupa principalmente del figlio ed abbia diritto ad essere il genitore collocatario, che ne pensa? Grazie
mi dispiace molto doverla contraddire ma nella prassi giudiziaria il fatto che uno dei genitori abbia più tempo libero non rappresenta una ragione per la quale il giudice colloca il figlio presso quel genitore.lei oltretutto dice di essere da poco senza lavoro e dunque è auspicabile che lei troverà una nuova occupazione prima o dopo. ovviamente la sua domanda sarebbe legittima e quindi potrebbe valere la pena formularla e portarla avanti.credo però che sarebbe più utile cercare un accordo sulla base di una trattativa seria e assistita dagli avvocati. Spesso trovare un accordo è la soluzione migliore per tutti.
@@avvocatoritarossi la ditta dove lavoravo ha chiuso ed è dura ritrovare lavoro a 57 anni ma mi sto impegnando molto, quindi il giudice potrebbe preferire affidare il figlio alla madre che dovrà mettere una babysitter, cioè il padre al momento è libero ma si preferisce far stare il figlio con estranei a pagamento ho capito bene? Se sarà così lo trovo inquietante e ingiusto ma da questo paese e le sue istituzioni mi aspetto di tutto. Ovvio che è preferibile mettersi d'accordo ma non sempre è possibile, grazie comunque della sua risposta
@@stellasabbadin succederà molto probabilmente, come sempre avviene, che i S.S. relazioneranno al tribunale che Lei non è collaborativa e, dunque, che non è un bravo genitore. Le consiglio vivamente di partecipare
"io comprendo bene che rivendicare tempi paritetici ha un profondo valore per questi padri" ...da qui si capisce la sua mentalità...ovviamente non paritaria...
La Sua è un’interpretazione del tutto libera ma soggettiva. Questi video esprimono non la mia opinione personale ma lo stato dell’arte. Essendo avvocato io assisto sia padri sia madri. Riconosco, in ogni caso, che ancora oggi ci sono disparità di trattamento. Credo anche che non si debba fare di tutta l’erba un fascio. Grazie per il Suo commento.
Io sono un padre separato, con affido condiviso in essere...con quindi,PARI DIRITTI E DOVERI GENITORIALE, nell'esclusivo interesse del minore, dato che mio figlio ha 12 anni. Ma di PARITÀ non c'è niente, io come padre, ho solo doveri e pari a 0 i diritti... La madre, l'esatto contrario...!!! Il tutto, visionato dai servizi sociali della tutela minori di Cremona... Ma non sono minimamente aiutato da loro, pur pagando le tasse allo stato, e quindi, contribuisco economicamente al loro elargimento di stipendio!!!!! Ma nonostante questo, sono un padre ESCLUSO dalla genitorialità, e soprattutto VITTIMA DELLE ASSISTENTI SOCIALI MINORILI!!!!! CHE AIUTANO SOLO LA MADRE E BASTA!!!!!!!!!! questo SCHIFO DEVE FINIRE.
Concordo. Tuttavia i problemi a cui Lei fa riferimento sono causati anche dall’atteggiamento dei giudici che hanno continuato a seguire i vecchi schemi ante riforma. Così tanti padri rivendicano una maggiore considerazione e rispetto per la loro posizione e il diritto dei propri figli a ricevere un apporto ugualmente importante da entrambi i genitori. E anche loro hanno ragione. Grazie x il Suo commento
Chiara e qualificata esposizione del trattato rappresentato.
grazie come sempre !
Salve dottoressa grazie per il suo contributo, sono in separazione mia moglie lavora e io sono da poco senza lavoro, la casa è di mia proprietà e abbiamo un bimbo di 11 anni, mia moglie lavora dal lunedi al venerdi parte alle 7:30 e rientra alle 19:30 quindi mi occupo sempre io del bimbo prelevandolo a scuola alle 13:00 facendogli il pranzo ecc. Possiamo ipotizzare un affidamento condiviso con collocamento al padre presso la casa coniugale? Lungi da me sottrarre il figlio alla mamma però lei per motivi di lavoro non c'è e credo non si possa ipotizzare un affidamento paritario e anche se generalmente il figlio viene sempre collocato presso la madre credo che questo sia un caso dove il padre si occupa principalmente del figlio ed abbia diritto ad essere il genitore collocatario, che ne pensa? Grazie
mi dispiace molto doverla contraddire ma nella prassi giudiziaria il fatto che uno dei genitori abbia più tempo libero non rappresenta una ragione per la quale il giudice colloca il figlio presso quel genitore.lei oltretutto dice di essere da poco senza lavoro e dunque è auspicabile che lei troverà una nuova occupazione prima o dopo. ovviamente la sua domanda sarebbe legittima e quindi potrebbe valere la pena formularla e portarla avanti.credo però che sarebbe più utile cercare un accordo sulla base di una trattativa seria e assistita dagli avvocati. Spesso trovare un accordo è la soluzione migliore per tutti.
@@avvocatoritarossi la ditta dove lavoravo ha chiuso ed è dura ritrovare lavoro a 57 anni ma mi sto impegnando molto, quindi il giudice potrebbe preferire affidare il figlio alla madre che dovrà mettere una babysitter, cioè il padre al momento è libero ma si preferisce far stare il figlio con estranei a pagamento ho capito bene? Se sarà così lo trovo inquietante e ingiusto ma da questo paese e le sue istituzioni mi aspetto di tutto. Ovvio che è preferibile mettersi d'accordo ma non sempre è possibile, grazie comunque della sua risposta
due pesi e due misure. Gli interessi del bambino sono menzionati di continuo solo sulla carta. Meglio considerare un mediatore che un avvocato
X conttarla?
se non vado agli incontri con i figli dagli assistenti sociali cosa succede?
@@stellasabbadin succederà molto probabilmente, come sempre avviene, che i S.S. relazioneranno al tribunale che Lei non è collaborativa e, dunque, che non è un bravo genitore. Le consiglio vivamente di partecipare
"io comprendo bene che rivendicare tempi paritetici ha un profondo valore per questi padri" ...da qui si capisce la sua mentalità...ovviamente non paritaria...
La Sua è un’interpretazione del tutto libera ma soggettiva. Questi video esprimono non la mia opinione personale ma lo stato dell’arte. Essendo avvocato io assisto sia padri sia madri. Riconosco, in ogni caso, che ancora oggi ci sono disparità di trattamento. Credo anche che non si debba fare di tutta l’erba un fascio. Grazie per il Suo commento.
Io sono un padre separato, con affido condiviso in essere...con quindi,PARI DIRITTI E DOVERI GENITORIALE, nell'esclusivo interesse del minore, dato che mio figlio ha 12 anni. Ma di PARITÀ non c'è niente, io come padre, ho solo doveri e pari a 0 i diritti... La madre, l'esatto contrario...!!! Il tutto, visionato dai servizi sociali della tutela minori di Cremona... Ma non sono minimamente aiutato da loro, pur pagando le tasse allo stato, e quindi, contribuisco economicamente al loro elargimento di stipendio!!!!! Ma nonostante questo, sono un padre ESCLUSO dalla genitorialità, e soprattutto VITTIMA DELLE ASSISTENTI SOCIALI MINORILI!!!!! CHE AIUTANO SOLO LA MADRE E BASTA!!!!!!!!!! questo SCHIFO DEVE FINIRE.
Al minuto 3 si afferma che
Concordo. Tuttavia i problemi a cui Lei fa riferimento sono causati anche dall’atteggiamento dei giudici che hanno continuato a seguire i vecchi schemi ante riforma. Così tanti padri rivendicano una maggiore considerazione e rispetto per la loro posizione e il diritto dei propri figli a ricevere un apporto ugualmente importante da entrambi i genitori. E anche loro hanno ragione. Grazie x il Suo commento