Tutti i Libri che ho abbandonato e perchè 📚
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- เผยแพร่เมื่อ 2 มิ.ย. 2024
- Vi mostro tutti i libri che ho abbandonato nel corso degli anni: alcuni sono dei libri di narrativa contemporanea mentre altri sono dei classici.
Ebbene sì, non tutti i classici possono piacere e ho deciso di confessare la mia resa di fronte ad alcuni di questi 🫣
Un ringraziamento speciale a @Odeon.mp3 per le riprese e la post-produzione audio!
song used: Windy Road - Jazz Ecstasy (motion array.com)
#libri #booktubeitalia #leggere
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📮Ci sono dei classici che avete abbandonato? Sono curiosa di sapere anche cosa ne pensate della questione “abbandoni” in generale, vi leggo con piacere 📖
Leggo ma nn tantissimo Lasciai Nicola Abbagnano intorno ai 20 anni L'ho ripreso molti anni dopo Ci sono momenti La mia lettura saggistica Per i romanzi,pochi,scelgo,mi informo,fiuto,quasi sempre ci vado dentro fino ad amarlo💫Saluti da Panza d'ISCHIA
A mia discolpa ho abbandonato a circa metà libro Cime tempestose. Ci ho provato davvero tantissimo a finirlo, ma purtroppo l'ho trovato davvero pesante e noioso. Personaggi al limite dell'odiabile a mio gusto ahah ho apprezzato invece la storia in generale, l'analisi della psicologia dei personaggi, lo struggimento e la potenza di questo sentimento. Tu l'hai mai letto? ❤ come sempre top video
@@raffaellamastrangelo5992 Cime tempestose lo lessi al liceo in inglese in una versione facilitata e ridotta e già allora, forse complice anche il fatto che fosse in inglese, non lo apprezzai affatto. Ma soprattutto la cosa che mi disturbò fu il fatto che mi era stato descritto come una storia d’amore e invece trovai tutt’altro, infatti vorrei provare a rileggerlo con le giuste aspettative e sotto una luce diversa, ma sicuramente non a breve credo 😅
@@librintazza si esatto! Mi aspettavo tutt'altro sicuramente non è una storia d'amore convenzionale. Anche io un giorno ci riproverò ahah
Io prima non abbandonavo i libri non mi sono piaciuti il processo, la coscienza di zeno ,orgoglio e pregiudizio, piccolo mondo antico , la certosa di Parma ,il Golem e qualche altro
Il vecchio e il mare l'ho abbandonato dopo 7 pagine,non ho intenzione di riprenderlo!
Il vecchio e il mare ha scoraggiato molte persone a quanto pare 😂😂
Incantato Quando come qui ti muovi con tanti libri ognuno accarezzandolo porgendolo pur in sintesi farlo toccare,vedere,viverlo🙂Complimenti Saluti da Panza d'ISCHIA 🎉
Ciao Miriam, rispondo a metà video per dirti che anch'io sono patologica, non do mai via nemmeno i libri che non mi piacciono. È più forte di me😅
Gita al faro mi ha distrutta, ma l'ho portato a termine. È stata una lettura complicata, è vero. Della Wolf poi ho letto Notte e giorno e quelli, invece, mi è piaciuto😊
Io di solito porto sempre a termine le mie letture. Credo che l'unico che ho abbandonato sia Nanà, di Emile Zola, che in realtà è uno dei miei autori classici del cuore. Ora sto rileggendo l'ammazzatoio il cui seguito, appunto, è Nanà, che proverò a riprendere.
Il vecchio e il mare mi è piaciuto molto 😊 mi ha lasciato una sensazione di enorme tenerezza.
Madame Bovary lo lessi da adolescente e ricordo che non fu una lettura facile, ma non ricordo bene la , è passato troppo tempo.
Comunque ci sta che ci sono periodi in cui non è il caso di leggere determinati libri. Io dico che sempre che ogni lettura ha il suo tempo, a volte lo capiamo subito, altre volte, invece, soltanto dopo averli cominciati. Ci può stare. Magari quelli che hai descritto in questo video un giorno avranno la loro seconda occasione❤
Ciao Letizia, mi trovi perfettamente d’accordo e infatti per quanto io li abbandoni quando non mi stanno prendendo per alcuni libri sento che potrebbe esserci un periodo migliore per apprezzarli. Ogni lettura, come dici tu, ha il suo periodo, di questo sono convinta.
Josè Saramago mi ha sempre intrigato, il suo modo particolare di scrivere e la sua incredibile creatività nel concepire distopie distortissime.
Per quanto riguarda i classici , non so, a me è piaciuto molto Delitto e castigo di Dostoevskij. Per quanto riguarda gli abbandoni "Madame Bovary" mi ha annoiato parecchio e niente, non lo reggo proprio 😂sarò io. Comunque bel video, mi è piaciuto molto anche il reel. Fanne altri ✨
Ti ringrazio Giulio per il tuo sostegno! ☺️ io la letteratura russa la devo ancora esplorare, Delitto e Castigo mi aspetta sulla libreria, mentre per Madame Bovary purtroppo mi trovi d’accordo 😅 chissà se un giorno ci riproverò per ricredermi sul suo conto 🤷🏻♀️
Hai tutto il diritto di abbandonare qualsiasi libro. La lettura deve essere un piacere, non un obbligo. A ciascun libro il suo momento, e se non arriva ci sono migliaia di altri libri che ti aspettano
Sono d’accordo, ogni libro ha il suo momento✨
Qualcuno dice che i libri non si lasciano mai a metà ma se un libro non ti prende o non ti piace perché accanirsi e perdere tempo? Io ho abbandonato senza pietà Due di due di de Carlo ma credo anche che molto influisce lo stato d'animo del momento
Cecità è un capolavoro e, come dici, angosciante (forse il titolo più angosciante che abbia mai letto, insieme alla Trilogia della città di K).
Lo stile senza punteggiatura è tipico di Saramago.
Vale la pena riprenderlo.
Mi spiace non ti abbia preso Fahrenheit 451. E' distopico, ma di una distopia che in parte si sta avverando. Il prevalere della superficialità, in una società dove a dominare sono le immagini, dove i libri vengono relegati in secondo piano (nel romanzo sono addirittura bruciati) perché consentono all'uomo di riflettere, di sviluppare una coscienza critica, di essere liberi.
Se una notte d'inverno... di Calvino è un altro grande romanzo, fa parte del Calvino che definisco più "cerebrale", il Calvino da metà anni sessanta in poi. A me ha divertito molto l'aspetto metanarrativo dell'opera e la sua abilità nel creare innumerevoli incipit di romanzi che toccano molti generi letterari. Ti consiglio le raccolte di racconti "Le cosmicomiche" e "Ti con Zero".
Il grande Gatsby non era piaciuto alla prima lettura. Riletto ho cambiato opinione.
Di DeLillo ti consiglio almeno altri tre titoli, che sono superiori a Rumore bianco: Americana, Underworld e L'uomo che cade (di questo ne ho parlato sul mio canale). Ha una prosa lirica e sa costruire storie complesse da un punto di vista strutturale (andirivieni temporali, intrecci narrativi). E' uno dei top fra gli autori postmoderni americani.
Fahrenheit 451 l’ho iniziato a leggere che ero piccolina quindi sicuramente in una seconda rilettura andrà meglio! Per quanto riguarda Il Grande Gatsby ero proprio indecisa se ridargli un’altra chance o meno perché come dico nel video molto spesso si tratta di abbandoni di anni fa, quindi nel frattempo sono cambiata e potrei sicuramente apprezzare cose che in passato non ho saputo apprezzare. Per quanto riguarda Don DeLillo grazie per i suggerimenti, non mancherò di recuperare anche la tua recensione!
@@librintazza grazie 😊
Con Gatsby cambiai proprio opinione: alla prima lettura lo trovai noioso, alla seconda il contrario (non è comunque un libro che mi ha stregato)
Ciao! Secondo me dovresti leggere solo quello che ti va e che ti piace! A me è capitato di aver finito libri che sapevo giá dalla prima metà che non mi sarebbero piaciuti, sempre con il pensiero che magari andando avanti avrei cambiato idea, lí per lí sembrava che ci stesse come cosa ma poi a distanza di tempo non ha avuto molto senso 🫠 Anche perché non mi hanno lasciato nulla se non noia e fastidio 😅 Almeno ho capito cosa non mi piace, ognuno ha i suoi gusti😊 un saluto!
@@bekkat3366 Ciao, esatto è questione di gusti o anche, a volte, di periodi. Non escludo di riprovarci con alcuni titoli se ne sentirò il richiamo al momento giusto, però ecco, tendenzialmente non mi forzo quando un libro non mi sta piacendo e penso sia giusto così, almeno nel mio caso 😊
@@librintazza Si é vero ^^per me se è solo un periodo sbagliato, poi lo riesco a leggere con piacere piú avanti, se proprio invece non mi riesce di finirlo o non mi piace dopo averlo letto, lo metto nelle cabine libro 😊
Mentre guardavo il video, è arrivo il momento di Madame Bovary, sono rimasta sorpresa e mi è venuto da sorridere perché lo sto leggendo proprio ora, stessa edizione tra l'altro. E ogni giorno mi piace sempre di più 😅 ci trovo di tutto, psicologia, filosofia, antropologia. Probabilmente diventerà uno dei miei preferiti.
Forse bisogna essere predisposti, in fondo dipende in gran parte dal nostro stato d'animo come recepiamo le letture, e in generale è del tutto soggettivo.
Per quanto riguarda Il vecchio e il mare, sono andata avanti contro voglia, e non ne è valsa la pena per me. Purtroppo infatti fatico a lasciare libri e abbandonarli, ma voglio migliorare😅
E infine Narciso e Boccadoro, forse a tratti un po' pesante, ma l'ho adorato! Ne conservo ancora il ricordo, ogni tanto ripenso a quel libro e al suo significato.
Inoltre anche a me piace molto il genere distopico. Bel canale, sono contenta di essere approdata qui 😊
Ciao Rossella, benvenuta sul canale 🥰 sì, anche io credo si tratti di questione di predisposizione adatta e giusto stato d’animo perché ci sono stati dei libri oggettivamente pesanti che però ho amato perché li ho letti nel periodo giusto. Narciso e Boccadoro rimane un mio grande cruccio perché me ne ero avvicinata proprio per le tematiche, così come Siddharta ma purtroppo non è proprio scattata la scintilla, ma mai dire mai!
Io non amo molto i classici. Li ho studiati a scuola, all'università, ma proprio non ce la faccio, specie se sono tomi. Di quelli che hai citato ho mollato anche io Cecità, Madame Bovary, il vecchio e il mare e anche Gramellini.
Non mi vergogno di non aver letto troppi classici perché la lettura non è una gara e non devo rispondere a nessuno di quello che leggo. Quindi, fossi in te, non mi farei il problema.
Buona lettura.
Invece Se una notte d'inverno un viaggiatore mi era piaciuto molto a differenza di tanti altri di Calvino.
@@alealphaaaronyansgems9190 ciao! Si la penso come te, la lettura non è assolutamente una gara a chi legge di più o a chi legge meglio e tanti di questi titoli so che non li rileggerò mentre per altri sono combattuta perché sono consapevole del fatto che si tratta di tempistiche e momenti sbagliati, chissà che un giorno io non li sappia apprezzare di più se me ne sentirò attratta, non mi pongo limiti sotto questo punto di vista 🥰
@@librintazza ma sí forse un giorno li riprenderemo. Io avevo letto Madame Bovary al liceo, in francese, lo odiavo. Ora l'ho ricomprato in italiano sperando che mi vengaa voglia di riprovarlo. Quando ti parlavo dei tempi intendevo non solo i nostri tempi "spirituali", i gusti personali etc ma anche una sensibilità rispetto agli argomenti che ha a che fare con la storia, i cambiamenti sociali. 100 anni, 200 anni hanno cambiato moltissimo il nostro modo di vedere le cose, i generi, i ruoli. Anche l'idea di classico va rivista. Quando scrivevano non sapevano che sarebbero diventati classici, a volte quelle opere venivano sospese, cancellate, nascoste. Chi ha deciso che quello sia un classico? Anche a questo in parte mi oppongo. Chi ha deciso per me. Sembrerà arrogante, ma un libro è buono se lo è per me, se mi tocca corde profonde, se mi permette di scoprire cose che non sapevo, se mi fa riflettere in un altro modo. Come dici non siamo tutti uguali quindi i libri per noi non sono tutti uguali.
Buona lettura.
È un discorso un po’ complesso e secondo me bisogna separare l’idea di classico da quella di apprezzamento personale. Un classico diventa tale quando anche dopo secoli è in grado di riportare una certa universalità di sentimenti e pensieri oppure può diventare classico nel momento in cui ha il merito di canonizzare un dato stile, un dato genere o quando riesce a sintetizzare il sentire di un’intera epoca, di un’intera generazione, divenendo così un simbolo a tutti gli effetti, continuando ad essere letto per secoli oltre la sua pubblicazione. Ma questo non toglie che in quanto classico può benissimo non piacere, non è detto che solo perché è tale allora debba necessariamente essere apprezzato, perché a quel punto subentrano anche i gusti e le preferenze personali, subentra ciò che ciascuno cerca nei libri a seconda delle sue esigenze e desideri specifici ed è un sacrosanto diritto di ogni lettore quello di odiare anche libri classici 🙌
@@librintazza se ne potrebbe parlare per ore.
Comunque... mi piace molto il tuo approccio ai libri. Grazie.
Buone letture. 📚
Beh dai fino a pagina 20 😂
Ti consiglio di leggere prima Le intermittenze della morte e poi riprendere Cecità, perchè quest'ultimo è molto bello e l'altro potrebbe non essere all'altezza. Io infatti Le intermittenze lo lessi dopo proprio perchè stregata dalla scrittura ecc, ma restai abbastanza delusa
Ciao Angela, ti ringrazio per la dritta! L'altro mi ispira molto, quindi a questo punto credo farò come mi consigli🥰
@@librintazza figurati! E' bello scambiarsi suggerimenti che possono migliorare la lettura =)
io ho abbandonato a meno della metà Misery di Stephen King. ci ho provato ma niente, forse mi aspettavo piu azione e meno pensieri del protagonista
Ti capisco perfettamente! Anche io anni fa cominciai Misery e lo abbandonai nelle primissime pagine proprio, però secondo me perché non è il libro giusto per iniziare con Stephen King, o almeno credo, perché poi ho letto 22/11/63 e mi è piaciuto molto, infatti io ho intenzione di ridargli una chance e scoprire altro dell’autore ✨
@@librintazza dai allora provo a dare un'occhiata a 22/11/63 e vedere se mi ispira. Per assassinio sull'orient express un po' ti capisco. Io l'ho recuperato poco tempo fa e devo ammettere che l'ho finito un po' a fatica. La parte dove ci sono gli interrogatori di tutte le persone presenti sul treno è un po' noiosa e dispersiva, ti confonde perché sono tante informazioni e i personaggi sono tanti. Devo dire che ho apprezzato il film di più (l'ultima versione di poco tempo fa con Johnny Depp)
@@giudam94 io infatti Assassinio sull’ Orient Express volevo ricominciarlo proprio perché poi ne voglio vedere l’adattamento cinematografico! Diciamo che sicuramente i gialli hanno molta meno tensione dei thriller quindi potrebbero risultare più lenti, però vorrei recuperarlo come libro perché secondo me nel mio caso era semplicemente un periodo no. Di 22/11/63 ne parlo nell’ultimo video e ho linkato anche il video di Selvaggia Sostegni che per quanto riguarda King è molto più esperta di me 😊
Il video l'ho guardato anche se avevo votato per l'altra opzione 😜 Ho abbandonato dopo un centinaio di pagine " Tenera è la notte" di Fitzgerald, il grande Gatsby a me invece era piaciuto, questo invece mi è sembrato troppo ampolloso, la scrittura troppo ricercata perciò poco spontanea, mi ha irritato.Mentre il Tristam Shandy di Stern, che al contrario, ha una scrittura piacevolissima e divertente, ho dovuto abbandonarlo a malincuore, purtroppo era una citazione dietro l'altra e una satira su personaggi, politici, artisti, nobili del tempo, che, non conoscendoli, mi faceva perdere il senso di interi capitoli. Se si legge per piacere e svago, allora il lettore a mio parere, ha il sacrosanto diritto di interrompere qualsiasi libro, ci sono ancora milioni di libri meravigliosi che non abbiamo letto, trovo inutile perdere il nostro tempo in letture che non sono nelle nostre corde 👋👋
Innanzitutto grazie lo stesso per aver votato, anche se ha vinto l’altra fazione 😆 per il resto mi trovi molto d’accordo! Tenera è la notte mi intrigava, pensa, ma se mi dici così a questo punto non so 😅
Mio Dio, non riesco a farmi una ragione del fatto che tu abbia potuto abbandonare Il signore delle mosche, Fahrenheit 451 (che a me, forse, è piaciuto anche più di 1984), La signora Dolloway, Madame Bovary, Il grande Gatsby e Narciso e Boccadoro (carcere a vita per questo dislike). Sono tutti capisaldi assoluti della mia biblioteca personale e dei libri che consiglierei di leggere a chi voglia impegnarsi un filino nelle proprie letture. Ovviamente i gusti sono gusti, e confermo che ci sono dei momenti della vita in cui alcune letture risultano più complicate. Ergo, ti consiglio di provare a riprenderli in mano fra un po' di anni, non subito, magari fra 5-10, perchè il loro valore intrinseco è oggettivo e grandissimo. L'unico libro che non sono proprio riuscito a leggere è stato L'uomo senza qualità di Musil, un tomo enciclopedico scritto in una maniera estremamente particolare: dopo 100 pagine ho dovuto abbandonarlo perchè era troppo per me.
Sapevo che qualcuno si sarebbe scandalizzato per questi abbandoni 🙈 però le due distopie so per certo che le riprenderò, soprattutto perché Fahrenheit 451 l’ho letto al liceo, quindi un bel po’ di anni fa ormai 😅😅 per gli altri non escludo affatto di riprenderli in mano in periodi più propizi anche se Narciso e Boccadoro è stato quello con cui ho avuto più difficoltà di tutti, proprio non sono riuscita ad entrarci in sintonia 🤷🏻♀️
@@librintazza Hesse è, in assoluto, uno dei miei autori preferiti, probabilmente nella mia top 5 assieme a Dostoevskij, Tolstoj, Zola e J. Austen (anche se è dura fare classifiche). Il lupo della steppa è un libro che mi ha segnato profondamente, così come Siddharta e Demin, in gioventù, ma sono i suoi racconti ad avermi appassionato totalmente, autunnali, nichilisti, soolitari, riflessivi, frutto di un pensatore che non si riconosceva più nella società in cui viveva e di cui non voleva far più parte. Racconti dolorosi ma di un'umanità e profondità eccezionali, per me senza uguali nel panorama mondiale del classico (e non solo). Se vorrai cimentarti nei racconti, consiglio vivamente anche quelli di Rilke (straordinari perchè lui è principalmente poeta e drammaturgo) e, per andare su qualcosa di più recente (ma non troppo), i racconti di Julio Ramon Ribeyro, enorme e sottovalutato scrittore sudamericano di Lima capace di una sorta di "naturalismo contemporaneo" in cui la solitudine, la povertà e la desolazione (ma anche la grande umanità dei protagonisti) la fanno da padrone. Scusa se sono stato prolisso e un po' off topic.
@@antonio8750 assolutamente non sei stato né prolisso né off topic, anzi! Da come parli di Hesse mi stai quasi facendo venire i ripensamenti 😅 ma soprattutto grazie per i tuoi preziosi consigli, mi piace scoprire nuove cose soprattutto da parte chi è molto più esperto in materia. Questo è l’aspetto che mi piace di più dell’aver aperto questo canale: ricevere preziosi spunti che altrimenti non avrei avuto modo di avere. È sempre stimolante il confronto che si crea da esperienze diverse a mio avviso.
@@librintazza Ti ringrazio di quel "più esperto", ma in realtà non lo sono affatto. Ho avuto la fortuna di avere un padre docente universitario che mi ha spinto alla lettura senza mai imporla (mio fratello, infatti, non ha mai letto un romanzo in vita sua o poco ci manca), e alla letteratura ci sono arrivato tardi, solo attorno ai 20 anni, perchè prima avevo altre cose gggiovani da fare. Ad ogni modo, sono uno di quei (rari?) casi patologici che leggono quasi esclusivamente classici (anche contemporanei, più o meno, maritenuti classici) e snobbano quasi totalmente la letteratura contemporanea (se così la possiamo definire) da libreria. Il fatto è che, personalmente, non leggo per puro divertimento, per passare il tempo o per appassionarmi a una trama particolare, bensì leggo per arricchirmi, di conseguenza trovo meravigliosi tutti quegli autori "difficili" che spesso hanno scritto "mattoni" complicati da leggere perchè di una profondità enorme e spesso poco apprezzata, perchè richiedono impegno mentale e temporale. Sono però libri che ti possono cambiare come persona, modificano il tuo modo di pensare e di concepire la vita, anche se hanno scritto 100 o 200 anni fa. Se sono la persona che sono oggi, lo devo anche a libri come Delitto e castigo di Dostoevkij, Resurrezione di Tolstoj, Padri e figli di Turgenev e Il lupo della steppa di Hesse. Ecco perchè cerco sempre di consigliare i classici, perchè la loro leggendaria profondità è in grado di trascendere i tempi, andare oltre le mode e diffondere un messaggio universale senza tempo che può fare la differenza nella vita della gente ; )
@@antonio8750 su quello che dici ti do pienamente ragione, ci sono dei libri in grado di cambiarti, farti riflettere e arricchirti e molto spesso sono classici della letteratura ma a me piace leggere anche la narrativa contemporanea o titoli più leggeri se così vogliamo chiamarli, di intrattenimento ecco. Per me la lettura è sia passatempo, intrattenimento, svago che studio personale, tutto questo a seconda del periodo in cui mi trovo😅
Appena ho sentito Cecità ho interrotto il video 😢
Ciao Rosaria, perché?
@@librintazza ero ironica, perché hai abbandonato tanti libri che a me sono piaciuti tantissimo. comunque Cecità è un capolavoro assoluto. Riprendilo
Eh immaginavo di urtare la sensibilità delle persone che invece hanno amato quei libri, purtroppo non è scattata la scintilla per alcuni ma non è escluso che io ci ritorni nel corso degli anni se me ne sentirò attratta. Cecità è uno di quei casi in cui l’abbandono è stato obbligato dal mio stato d’animo ma ho assolutamente intenzione di riprenderlo ☺️
"Dracula" finiscilo, è davvero un peccato! Sarai sempre in tempo se vorrai a rileggerlo da capo.
Per Dracula mi dispiace davvero tanto! È uno degli abbandoni per cui mi infastidisco di più perché come dico nel video è ingiustificato, semplicemente un periodo storto, ma me ne dispiaccio perché mi stava piacendo! Ma conto di riprenderlo in qualche modo ✨