Grazie, un video veramente bello su un argomento super interessante!! Sono rimasta colpita sia dall'ingegnosità dei Romani, sia dal gesto estremo degli Zeloti. Mi ha fatto venire voglia di leggere "La guerra giudaica"!
Grazie, mi fa molto piacere che il video sia piaciuto e che spinga a fare ulteriori ricerche. Il mio obiettivo è proprio questo, stimolare la curiosità. 😊
La storia di Masada mi ha sempre provocato un misto di sentimenti contrastanti. Da un lato faccio fatica ad inquadrare gli zeloti: di primo acchito la mia tentazione è sempre quella di bollarli come degli estremisti, quasi dei terroristi ante litteram; però non posso negare di essere affascinato dal loro amor patrio, certamente estremo, ma puro, privo di secondi fini. E questo vale per tutti coloro che sacrificano la propria vita per la loro patria. (Vado volontariamente fuori argomento e chiedo scusa per questo: oggi, purtroppo, c'è una tendenza diffusa a considerare l'idea di patria come qualcosa di antiquato, di sbagliato, addirittura di fascista. Credo che questo derivi dalla confusione che si fa tra nazionalismo e patriottismo. Nazionalismo significa dire "noi siamo superiori e quindi tutti devono essere sottomessi a noi, nessuno può stare davanti a noi". E' da qui che arrivano i vari slogan tipo "America first" o "prima gli italiani". Patriottismo significa, invece, amare la propria patria, cioè il posto dove affondano le proprie radici, dove c'è l'origine della propria cultura, della propria civiltà, della propria spiritualità. Nella consapevolezza che non esistono una cultura, una civiltà e una spiritualità superiori alle altre, ma che tutte hanno pari dignità e che ogni popolo ha il sacrosanto diritto di difendere le proprie, così come di difenderne la culla, cioè, appunto, la patria. Ecco perché non c'è nulla di antiquato, di sbagliato e men che meno di fascista nella parola patria. Oltretutto - e chiudo questa lunghissima digressione - "Patria o muerte!" non sono certamente le parole di un fascista.) Dall'altro lato, pur identificandomi sempre con i romani, perché mi sento erede di quella cultura e di quella civiltà, considero la "questione giudaica" una macchia nella gloriosa storia di Roma: forse è quella l'unica volta in cui Roma si comporta in modo intollerante. Ovviamente il mio è il discorso di un uomo del XXI secolo e sono perfettamente consapevole che la società ebraica - così profondamente permeata dal pensiero religioso (monoteista) e dall'epica del popolo eletto - fosse un problema non piccolo per l'autorità imperiale e che per qualsiasi cittadino romano gli ebrei (o, per lo meno, "certi" ebrei, quelli non ellenizzati, quelli che non andavano alle terme) fossero potenzialmente pericolosi, perché mettevano in discussione la stessa essenza dell'impero romano, ragion per cui, con loro, non bisognasse andare tanto per il sottile. Chiedo scusa ancora per il pistolotto, ma il video è particolarmente interessante e stimolante. Grazie mille!
Ottimo intervento, apprezzo molto questi "pistolotti". In effetti concordo in pieno con la tua analisi su nazionalismo e patriottismo, troppe volte confusi per meri fini politici e troppo spesso abbinati a strani concetti storici privi di fondamento, così come trovo molto azzeccata l'analisi sulla situazione ebraica. I Romani raramente si sono espressi contro le religioni degli altri popoli e quelle poche volte che lo hanno fatto è stato per motivi di mantenimento di ordine pubblico (il loro ovviamente). Contro gli Ebrei i Romani non agirono diversamente rispetto ad altri popoli loro contemporanei: giustamente a noi, persone del XXI secolo, il loro modo di agire fa inorridire (sarebbe grave pensarla diversamente) ma bisogna sempre calarsi nella mentalità dell'epoca. La vicenda di Masada, in sé, è un chiaro segno della volontà politica e propagandistica di Roma e, nello scrivere il video, ho provato a immedesimarmi nei sentimenti degli uni e degli altri partecipanti, rimanendo colpito dalla logica spietata dietro al gesto dei Sicarii. Un gesto estremo paradossalmente per salvare i propri cari dalla prigionia. Ti ringrazio molto anche per il commento positivo sul video: ti assicuro che non è stato facile scriverlo e montarlo. Spero piaccia tanto quanto è piaciuto a me crearlo. P.s. sarebbe bello, un giorno, poter parlare di persona di questi argomenti: li potremmo sviscerare molto più approfonditamente.
@@inviaggioconlarcheologo Hai perfettamente ragione: quando si parla di storia antica e di pensiero (filosofico, giuridico, politico...) antico, non bisogna mai fare l'errore di decontestualizzare. Altrimenti è un attimo usare Socrate (il mio amato Socrate) come testimonial dei moderni regimi autoritari! Comunque piacerebbe anche a me parlare di queste cose di persona: io sono soltanto un autodidatta, per quanto riguarda le discipline classiche, soprattutto storia antica, dalla Roma repubblicana al XIV secolo, e filosofia greca (il mio "cursus studiorum", invece, è stato improntato pressoché interamente su discipline contemporanee, socio-psicologiche e giuridico-economiche), ma sono una persona curiosa, che non si stanca mai di conoscere. Ovviamente perché so di non sapere! 😸 😸 😸
@@marcofantini10 sinceramente non la vedo come una macchia. Erano stati chiamati in giudea. I giudei arano abbastanza aggressivi (barabba era uno zelota così come molti) diciamo che gli ebrei hanno mal interpretato i loro scritti per aizzare rivolte. Scatebabdo una pioggia di sangue.
@@centvriovii8355 Una macchia, come dicevo nel commento, guardandola da una prospettiva moderna. Però spiegavo anche che, nell'ottica del tempo, quello di Roma risultava un comportamento giustificato dai fatti. Per quanto io rimanga un "pacifista", come Cicerone. 😉
Grazie, un video veramente bello su un argomento super interessante!! Sono rimasta colpita sia dall'ingegnosità dei Romani, sia dal gesto estremo degli Zeloti. Mi ha fatto venire voglia di leggere "La guerra giudaica"!
Grazie, mi fa molto piacere che il video sia piaciuto e che spinga a fare ulteriori ricerche. Il mio obiettivo è proprio questo, stimolare la curiosità. 😊
Bravissimo
Grazie, mi fa molto piacere. A breve arriveranno altri video. 😄
Come vorrei essere li
A Masada ci sono stato. Ci sono ancora i muretti dei campi d'assedio romani. Fortezza formidabile.
Vero! Come si vede nel video, si sono conservati molto bene e ci danno un'idea perfetta dell'assedio romano.
La storia di Masada mi ha sempre provocato un misto di sentimenti contrastanti. Da un lato faccio fatica ad inquadrare gli zeloti: di primo acchito la mia tentazione è sempre quella di bollarli come degli estremisti, quasi dei terroristi ante litteram; però non posso negare di essere affascinato dal loro amor patrio, certamente estremo, ma puro, privo di secondi fini. E questo vale per tutti coloro che sacrificano la propria vita per la loro patria. (Vado volontariamente fuori argomento e chiedo scusa per questo: oggi, purtroppo, c'è una tendenza diffusa a considerare l'idea di patria come qualcosa di antiquato, di sbagliato, addirittura di fascista. Credo che questo derivi dalla confusione che si fa tra nazionalismo e patriottismo. Nazionalismo significa dire "noi siamo superiori e quindi tutti devono essere sottomessi a noi, nessuno può stare davanti a noi". E' da qui che arrivano i vari slogan tipo "America first" o "prima gli italiani". Patriottismo significa, invece, amare la propria patria, cioè il posto dove affondano le proprie radici, dove c'è l'origine della propria cultura, della propria civiltà, della propria spiritualità. Nella consapevolezza che non esistono una cultura, una civiltà e una spiritualità superiori alle altre, ma che tutte hanno pari dignità e che ogni popolo ha il sacrosanto diritto di difendere le proprie, così come di difenderne la culla, cioè, appunto, la patria. Ecco perché non c'è nulla di antiquato, di sbagliato e men che meno di fascista nella parola patria. Oltretutto - e chiudo questa lunghissima digressione - "Patria o muerte!" non sono certamente le parole di un fascista.) Dall'altro lato, pur identificandomi sempre con i romani, perché mi sento erede di quella cultura e di quella civiltà, considero la "questione giudaica" una macchia nella gloriosa storia di Roma: forse è quella l'unica volta in cui Roma si comporta in modo intollerante. Ovviamente il mio è il discorso di un uomo del XXI secolo e sono perfettamente consapevole che la società ebraica - così profondamente permeata dal pensiero religioso (monoteista) e dall'epica del popolo eletto - fosse un problema non piccolo per l'autorità imperiale e che per qualsiasi cittadino romano gli ebrei (o, per lo meno, "certi" ebrei, quelli non ellenizzati, quelli che non andavano alle terme) fossero potenzialmente pericolosi, perché mettevano in discussione la stessa essenza dell'impero romano, ragion per cui, con loro, non bisognasse andare tanto per il sottile. Chiedo scusa ancora per il pistolotto, ma il video è particolarmente interessante e stimolante. Grazie mille!
Ottimo intervento, apprezzo molto questi "pistolotti". In effetti concordo in pieno con la tua analisi su nazionalismo e patriottismo, troppe volte confusi per meri fini politici e troppo spesso abbinati a strani concetti storici privi di fondamento, così come trovo molto azzeccata l'analisi sulla situazione ebraica. I Romani raramente si sono espressi contro le religioni degli altri popoli e quelle poche volte che lo hanno fatto è stato per motivi di mantenimento di ordine pubblico (il loro ovviamente). Contro gli Ebrei i Romani non agirono diversamente rispetto ad altri popoli loro contemporanei: giustamente a noi, persone del XXI secolo, il loro modo di agire fa inorridire (sarebbe grave pensarla diversamente) ma bisogna sempre calarsi nella mentalità dell'epoca.
La vicenda di Masada, in sé, è un chiaro segno della volontà politica e propagandistica di Roma e, nello scrivere il video, ho provato a immedesimarmi nei sentimenti degli uni e degli altri partecipanti, rimanendo colpito dalla logica spietata dietro al gesto dei Sicarii. Un gesto estremo paradossalmente per salvare i propri cari dalla prigionia.
Ti ringrazio molto anche per il commento positivo sul video: ti assicuro che non è stato facile scriverlo e montarlo. Spero piaccia tanto quanto è piaciuto a me crearlo.
P.s. sarebbe bello, un giorno, poter parlare di persona di questi argomenti: li potremmo sviscerare molto più approfonditamente.
@@inviaggioconlarcheologo Hai perfettamente ragione: quando si parla di storia antica e di pensiero (filosofico, giuridico, politico...) antico, non bisogna mai fare l'errore di decontestualizzare. Altrimenti è un attimo usare Socrate (il mio amato Socrate) come testimonial dei moderni regimi autoritari! Comunque piacerebbe anche a me parlare di queste cose di persona: io sono soltanto un autodidatta, per quanto riguarda le discipline classiche, soprattutto storia antica, dalla Roma repubblicana al XIV secolo, e filosofia greca (il mio "cursus studiorum", invece, è stato improntato pressoché interamente su discipline contemporanee, socio-psicologiche e giuridico-economiche), ma sono una persona curiosa, che non si stanca mai di conoscere. Ovviamente perché so di non sapere! 😸 😸 😸
@@marcofantini10 sinceramente non la vedo come una macchia. Erano stati chiamati in giudea. I giudei arano abbastanza aggressivi (barabba era uno zelota così come molti) diciamo che gli ebrei hanno mal interpretato i loro scritti per aizzare rivolte. Scatebabdo una pioggia di sangue.
@@centvriovii8355 Una macchia, come dicevo nel commento, guardandola da una prospettiva moderna. Però spiegavo anche che, nell'ottica del tempo, quello di Roma risultava un comportamento giustificato dai fatti. Per quanto io rimanga un "pacifista", come Cicerone. 😉