Cascata delle Barche - Cascata della Pacina - Pelone - Trecina - Selva Grande - Monti della Laga

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Quindi tradizionalmente e culturalmente, il nome "Laga" non afferisce all'area settentrionale della catena montuosa come la si intende dal punto di vista geomorfologico (Monte Scalandro, Macera della Morte, Pizzo di Sevo, Pizzo di Moscio, nei comuni di Amatrice, Arquata del Tronto, Valle Castellana, Rocca Santa Maria); come neppure alla Montagna dei Fiori e di Campli, oggi conosciuti come Monti Gemelli e classificati come sottogruppo dei Monti della Laga. Originariamente l'oronimo indicava semplicemente le vaste zone acquitrinose e soggette a temporanei allagamenti della conca di Campotosto, nei cui pressi la cartografia corrente riporta a conferma la Cima della Laghetta. Oggi il nome Monti della Laga è ufficialmente esteso a tutta l'area che a partire dal 1991 è stata sottoposta alla tutela del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.