Buongiorno, mi potrebbe spiegare perché la poesia si definisce composta da endecasillabi se nel secondo verso l'ultimo accento si trova sul dodicesimo verso?
Non sono un'autorità in merito ma, immagino che la confusione dipenda dalla sinalefe a inizio verso, cioè il conteggio dovrebbe essere: che or, vol-ge, l'an-no, so-vra, que-sto, col-le. Di base, questo è lecito nonostante la punteggiatura del verso. Si potrebbe, ad ogni modo discutere, a mio avviso, di quanto sia ragionevole parlare di sinalefe in presenza di una virgola che separa il "che" dal "or", siccome la pausa imposta dalla virgola rafforza il distacco delle due sillabe nella lettura. Non me ne vogliano gli amici letterati, ma certe volte mi pare che le figure metriche vengano applicate ad hoc tanto per far quadrare il conto, più che per una questione fonetica.
Giacomo Leopardi "Alla luna" (Italia 2/4)
th-cam.com/video/xpr5l7Hp608/w-d-xo.html
❣️🌖
Buongiorno, mi potrebbe spiegare perché la poesia si definisce composta da endecasillabi se nel secondo verso l'ultimo accento si trova sul dodicesimo verso?
Non mi pare: il secondo verso ha undici sillabe e l'ultimo accento è regolarmente sulla penultima (cól-le).
Non sono un'autorità in merito ma, immagino che la confusione dipenda dalla sinalefe a inizio verso, cioè il conteggio dovrebbe essere:
che or, vol-ge, l'an-no, so-vra, que-sto, col-le.
Di base, questo è lecito nonostante la punteggiatura del verso. Si potrebbe, ad ogni modo discutere, a mio avviso, di quanto sia ragionevole parlare di sinalefe in presenza di una virgola che separa il "che" dal "or", siccome la pausa imposta dalla virgola rafforza il distacco delle due sillabe nella lettura. Non me ne vogliano gli amici letterati, ma certe volte mi pare che le figure metriche vengano applicate ad hoc tanto per far quadrare il conto, più che per una questione fonetica.
@notspaso6644 Grazie mille per il commento! :)
@@lucaaquadro Grazie a lei, professore!