@@antoniogardelli7991 grazie Antonio, ma il mio target è la Formula 1. Il Gr. C però rappresenta una delle più belle epoche dell'automobilismo sportivo!
Avevo solo sentito dire dello scarso apprezzamento per tale soluzione. Grazie, il video merita davveor! 🙂 😉 Rinnovo il suggerimento a fare un video sulle vetture di Manfred Winkelhock e su di lui stesso.
Buongiorno, avrei una curiosità che - però - esula dall'argomento implementazione del 4wd in F1. Riguarda l'aspetto del frazionamento e dell'architettura dei propulsori. Ho letto - di recente - che i giapponesi della Honda studiarono - ad inizio anni 60 - un propulsore a 32 cilindri con architettura ad X per un eventuale impiego in F1. Ovviamente la cosa non andò in porto per ragioni di complessità ed affidabilità tecnico/meccanica. Ciò sarebbe andato ben oltre il limite concretamente raggiunto nella massima formula; ovvero: frazionamento a 16c. ed architetture a V di 135°, di 180° o ad H. Lei ha mai avuto sentore in merito a quanto succitato? La ringrazio e le porgo distinti saluti.
@@fabioturone7391 buongiorno Fabio, grazie per il suo intervento. Sinceramente non sono a conoscenza di questo studio, da parte di Honda, di un motore a 32 cilindri ! Questo non esclude affatto che i giapponesi abbiano realmente pensato di realizzare un simile propulsore. L'esperienza poi del BRM H16 insegna che comunque "a tutto c'è un limite" 😄
@@cuoreinpista, si è vero la BRM con l'H16 si spinse piuttosto oltre ... tuttavia - se non ricordo male - quel motore (su telaio Lotus) un Gp c.que lo vinse. Pur conscio dei grossi limiti dimensionali, di peso, di attriti interni, di eccessiva complessità, di consumi, ... ecc. ... non nego che la timbrica che scaturisce dagli scarichi di un 16c. (specie se a V) è - per i miei gusti personali - una sinfonia molto affascinante (penso - in particolare - a quella emessa dal motore della BRM Type 15). Andando invece all'argomento del video, mi sono ricordato di avere letto che anche il compianto Ing. Mauro Forghieri pensò d'implementare la trazione integrale sulla F1 312B del 1970 (propulsa dal famoso 12c a V di 180°). La vettura nacque predisposta per il 4wd, ma poi non se ne fece più nulla perchè - nel frattempo - la Federazione bandì il 4x4 (al progetto contribuì anche il giovane Ing. Stefano Iacoponi).
@@cuoreinpista, nel novero dei propulsori con frazionamenti ed architetture particolari pensati per la F1, ci sarebbe da menzionare anche il Ferrari 3 litri radiale (o stellare) a 18 cilindri, progettato nel 1967 da Franco Rocchi. Con grande rammarico del progettista, non se ne fece nulla. Nel 1969 - tuttavia - ci riprovò; stavolta si trattò di un 12 cilindri Ferrari stellare (detto "diadema"), ma ci si limitò alla fusione del basamento. Rocchi riuscì a realizzare finalmente un motore radiale a 12 cilindri per l'inaffidabile e poco competitiva Life 190 del 1990.
la McGuire non l'avevo mai sentita nominare... grazie per averci fatto scoprire questa perla nascosta del passato. saluti, Tommaso da Imola.
@@Tommy27ZB ciao Tommaso, finalmente qualcosa che non sai 😄
A parte gli scherzi, sono contento che l'hai apprezzato
Ciao Andrea aspetto da te un vdeo top sulle favolose gr/c anni 80/90 continua cosi👍
@@antoniogardelli7991 grazie Antonio, ma il mio target è la Formula 1. Il Gr. C però rappresenta una delle più belle epoche dell'automobilismo sportivo!
Ok👍
Avevo solo sentito dire dello scarso apprezzamento per tale soluzione. Grazie, il video merita davveor! 🙂 😉
Rinnovo il suggerimento a fare un video sulle vetture di Manfred Winkelhock e su di lui stesso.
@@angelospricigo6191 grazie a te, Angelo, anche del suggerimento su Winkelhock, che, come detto in precedenza, non mancherà 😉
Ciao argomento molto interessante, una curiosità da appassionato di modellismo e di F1, ma quanti modellini hai ?
@@massimocecchini-fv8lj ciao Massimo, grazie. Per mia moglie sono già troppi, per me non sono mai abbastanza 😄
Me lo immagino anch'io ho lo stesso problema
@@massimocecchini-fv8lj 😄😅
Buongiorno, avrei una curiosità che - però - esula dall'argomento implementazione del 4wd in F1.
Riguarda l'aspetto del frazionamento e dell'architettura dei propulsori.
Ho letto - di recente - che i giapponesi della Honda studiarono - ad inizio anni 60 - un propulsore a 32 cilindri con architettura ad X per un eventuale impiego in F1. Ovviamente la cosa non andò in porto per ragioni di complessità ed affidabilità tecnico/meccanica. Ciò sarebbe andato ben oltre il limite concretamente raggiunto nella massima formula; ovvero: frazionamento a 16c. ed architetture a V di 135°, di 180° o ad H.
Lei ha mai avuto sentore in merito a quanto succitato?
La ringrazio e le porgo distinti saluti.
@@fabioturone7391 buongiorno Fabio, grazie per il suo intervento. Sinceramente non sono a conoscenza di questo studio, da parte di Honda, di un motore a 32 cilindri ! Questo non esclude affatto che i giapponesi abbiano realmente pensato di realizzare un simile propulsore. L'esperienza poi del BRM H16 insegna che comunque "a tutto c'è un limite" 😄
@@cuoreinpista, si è vero la BRM con l'H16 si spinse piuttosto oltre ... tuttavia - se non ricordo male - quel motore (su telaio Lotus) un Gp c.que lo vinse.
Pur conscio dei grossi limiti dimensionali, di peso, di attriti interni, di eccessiva complessità, di consumi, ... ecc. ... non nego che la timbrica che scaturisce dagli scarichi di un 16c. (specie se a V) è - per i miei gusti personali - una sinfonia molto affascinante (penso - in particolare - a quella emessa dal motore della BRM Type 15).
Andando invece all'argomento del video, mi sono ricordato di avere letto che anche il compianto Ing. Mauro Forghieri pensò d'implementare la trazione integrale sulla F1 312B del 1970 (propulsa dal famoso 12c a V di 180°). La vettura nacque predisposta per il 4wd, ma poi non se ne fece più nulla perchè - nel frattempo - la Federazione bandì il 4x4 (al progetto contribuì anche il giovane Ing. Stefano Iacoponi).
@@fabioturone7391 sì, solo il Grande Jim Clark fu capace di far vincere l'H16, con la sua Lotus 43 a Watkins Glen nel 1966
@@cuoreinpista, nel novero dei propulsori con frazionamenti ed architetture particolari pensati per la F1, ci sarebbe da menzionare anche il Ferrari 3 litri radiale (o stellare) a 18 cilindri, progettato nel 1967 da Franco Rocchi. Con grande rammarico del progettista, non se ne fece nulla. Nel 1969 - tuttavia - ci riprovò; stavolta si trattò di un 12 cilindri Ferrari stellare (detto "diadema"), ma ci si limitò alla fusione del basamento.
Rocchi riuscì a realizzare finalmente un motore radiale a 12 cilindri per l'inaffidabile e poco competitiva Life 190 del 1990.
@@fabioturone7391 la libertà d'azione e la fantasia che avevano i motoristi di una volta, non sono purtroppo minimamente paragonabili alla F.1 attuale