D‘accordo, la mia impressione e‘ che ormai ci allena sempre più‘ in palestra che con il pallone tra i piedi. 40 anni fa non esistevano fisici palestrati
@@stevepet5292 Infatti i risultati si vedono anche dal punto di vista tecnico, giocatori di alta classifica che fanno fatica a stoppare un pallone sono sempre più comuni.
Che si giochi troppo è pleonastico a mio avviso...ma è una cosa solamente soggettiva secondo me...a me non piace per niente...ma per me non c'entra molto con gli infortuni, se non in termini puramente statistici... Il problema per me non è QUANTO si gioca ma COME si gioca...il calcio di oggi è fisicamente esasperato...con carichi e sforzi che sono il doppio di 30 anni fa...non tutti li sopportano alla stessa maniera...
Io non sopporto gli allenatori che dicono che si gioca troppo... io li accontenterei...facciamo la metà delle partite e loro lascino giù metà dello stipendio... poi vediamo se le dichiarazioni rimangono uguali. Grande Gio! Sei sempre il migliore!
antonio conte ct si lamentava per il poco spazio dato alla nazionale, lo stesso tecnico allenatore del napoli si lamenta di dover dare giocatori alla nazionale, non è il primo anno che ci si lamenta delle troppe partite, per ovviare al problema il primo provvedimento è stato modificare la supercoppa da una a due partite, il secondo aumentare le partite di champions, il terzo mondiali per club, finche il calcio persegue l'obbiettivo di avere maggiori introiti per dare maggiori ingaggi ai calciatori, che i giocatori si rompano pure vengono pagati anche per quello, per me è importante che non riducano le 20 squadre in A. Comunque secondo me è l'intensità di gioco che con l'aumento della frequenza causa l'infortunio, sul confronto col passato guardiamo il rovescio della medaglia, un pasquale bruno un gentile un brio un vierchowood oggi giocherebbero 15 minuti a partita poi rigore espulso, oggi gli attaccanti non possono essere toccati
@@marcosemprecomunquegranata5042 Anche io spero si rimanga a 20 in Serie A. Sui contatti fisici in realtà non sono molto d'accordo sai? È vero che adesso estraggono i cartellini per nulla rispetto al passato, però un attaccante adesso è costretto molto spesso a vincere duelli fisici con i difensori avversari anche lontano dall'area di rigore. Prima non era raro vedere 3-4 dribbling al limite dell'area o in area, adesso sono una rarità, sia perché la técnica è diminuita, sia perché i difensori sono migliorati. Prima erano forti solo i difensori delle big, adesso ci sono ottimi difensori un po' ovunque e, anzi, spesso performano meglio rispetto a quelli delle big. Comunque il confronto con il passato lascia molto il tempo che trova, sono cambiate veramente troppe cose.
Video interessante, bravo! Molto importante il dato che riporti del calcio femminile e del periodo della stagione/momenta della partita in cui avviene l'infortunio. Zapata: ha avuto tanti infortuni in carriera ma sempre solo muscolari. Nel suo caso specifico potrebbe davvero essere stata la stanchezza che lo ha portato a fare un movimento sbagliato (infortunio a fine partita dove il Toro ha giocato a lungo in inferiorità numerica lasciando Zapata da solo in attacco). A guardare il video mi è venuta l'ipocondria, la prossima partita di calcio con gli amici venerdì sera col cucco che faccio scatti e cambi di direzione! 😆 23:25 tocchiamoci tutti!
@@ilfisarmonicistapazz Sì Zapata ha avuto molti problemi di natura muscolare, ma significa che a livello muscolare è molto fragile e comunque i legamenti sono "protetti" dai muscoli. Poi chiaramente le mie sono solamente considerazioni generali con alcuni dati statistici presi come riferimento.
L'utilizzo dei campi sintetici, anche solo per gli allenamenti, o nelle fasi di crescita dei calciatori (settori giovanili) incidono negativamente, sia a livello di trauma, sia a livello di cronicizzazione di stress ai tendini. Poi sono anche coincidenze.
Non sono medico, faccio l'elettricista. Il numero delle partite sono sicuramente aumentate rispetto a una ventina di anni fa: i campionati sono passati da 18 a 20 squadre, il numero di coppe europee e di partecipanti ad esse è notevolmente aumentato, si è creato il mondiale per club (del quale personalmente non ne sentivo il bisogno) e perfino le partite delle nazionali sono aumentate. Posso anche scommettere che per come funziona l'economia occidentale nel futuro le partite continueranno ad aumentare. Detto ciò, non penso che la causa degli infortuni siano le troppe partite, ma credo che le più partite anche a causa dei tempi di viaggio che poco vengono menzionati, facciano diminuire la quantità e la qualità degli allenamenti. Una soluzione che propongo è quella di mettere un tetto massimo per le presenze di un giocatore. Ad esempio 30 partite di campionato e 6 nei gironi delle coppe europee. In questo modo obblighi tutti al turn-over e metti tutte le squadre sullo stesso livello. Per quanto riguarda i Pokemon, ho iniziato a giocarci nel 98 e da allora non ho più smesso. Credo che Pokemon belli e Pokemon brutti siano presenti in tutte le generazioni, ma dalla quinta alla settima c'è stato un calo dell'ispirazione e di conseguenza della bellezza (cioè, hanno fatto un Pokemon partendo da un lampadario, uno partendo da un castello di sabbia... ma per favore!), ma nelle ultime due generazioni mi sento di poter dire che sono migliorati!
Il tetto sulle partite potrebbe essere interessante, ma renderebbe francamente complesso gestire la rosa, inserisci forse troppi fattori di costruzione rosa e di schieramento delle formazioni. Sui Pokèmon, concordo con la tua disamina dei trend sulle generazioni, però a me Chandelure piace! E trovo figa anche la linea evolutiva. Poi fin da ragazzino sono sempre stato Team Digimon :D
@@federicodoria292 Assolutamente vero, infatti si fa per parlare e difatti anche molti medici sono in conflitto sulle cause di questo aumento degli infortuni.
D‘accordo, la mia impressione e‘ che ormai ci allena sempre più‘ in palestra che con il pallone tra i piedi. 40 anni fa non esistevano fisici palestrati
@@stevepet5292 Infatti i risultati si vedono anche dal punto di vista tecnico, giocatori di alta classifica che fanno fatica a stoppare un pallone sono sempre più comuni.
Che si giochi troppo è pleonastico a mio avviso...ma è una cosa solamente soggettiva secondo me...a me non piace per niente...ma per me non c'entra molto con gli infortuni, se non in termini puramente statistici...
Il problema per me non è QUANTO si gioca ma COME si gioca...il calcio di oggi è fisicamente esasperato...con carichi e sforzi che sono il doppio di 30 anni fa...non tutti li sopportano alla stessa maniera...
Io non sopporto gli allenatori che dicono che si gioca troppo... io li accontenterei...facciamo la metà delle partite e loro lascino giù metà dello stipendio... poi vediamo se le dichiarazioni rimangono uguali. Grande Gio! Sei sempre il migliore!
@@tiralatripla Eh vero.
antonio conte ct si lamentava per il poco spazio dato alla nazionale, lo stesso tecnico allenatore del napoli si lamenta di dover dare giocatori alla nazionale, non è il primo anno che ci si lamenta delle troppe partite, per ovviare al problema il primo provvedimento è stato modificare la supercoppa da una a due partite, il secondo aumentare le partite di champions, il terzo mondiali per club, finche il calcio persegue l'obbiettivo di avere maggiori introiti per dare maggiori ingaggi ai calciatori, che i giocatori si rompano pure vengono pagati anche per quello, per me è importante che non riducano le 20 squadre in A. Comunque secondo me è l'intensità di gioco che con l'aumento della frequenza causa l'infortunio, sul confronto col passato guardiamo il rovescio della medaglia, un pasquale bruno un gentile un brio un vierchowood oggi giocherebbero 15 minuti a partita poi rigore espulso, oggi gli attaccanti non possono essere toccati
@@marcosemprecomunquegranata5042 Anche io spero si rimanga a 20 in Serie A.
Sui contatti fisici in realtà non sono molto d'accordo sai? È vero che adesso estraggono i cartellini per nulla rispetto al passato, però un attaccante adesso è costretto molto spesso a vincere duelli fisici con i difensori avversari anche lontano dall'area di rigore. Prima non era raro vedere 3-4 dribbling al limite dell'area o in area, adesso sono una rarità, sia perché la técnica è diminuita, sia perché i difensori sono migliorati. Prima erano forti solo i difensori delle big, adesso ci sono ottimi difensori un po' ovunque e, anzi, spesso performano meglio rispetto a quelli delle big.
Comunque il confronto con il passato lascia molto il tempo che trova, sono cambiate veramente troppe cose.
Video interessante, bravo! Molto importante il dato che riporti del calcio femminile e del periodo della stagione/momenta della partita in cui avviene l'infortunio.
Zapata: ha avuto tanti infortuni in carriera ma sempre solo muscolari. Nel suo caso specifico potrebbe davvero essere stata la stanchezza che lo ha portato a fare un movimento sbagliato (infortunio a fine partita dove il Toro ha giocato a lungo in inferiorità numerica lasciando Zapata da solo in attacco).
A guardare il video mi è venuta l'ipocondria, la prossima partita di calcio con gli amici venerdì sera col cucco che faccio scatti e cambi di direzione! 😆
23:25 tocchiamoci tutti!
@@ilfisarmonicistapazz Sì Zapata ha avuto molti problemi di natura muscolare, ma significa che a livello muscolare è molto fragile e comunque i legamenti sono "protetti" dai muscoli. Poi chiaramente le mie sono solamente considerazioni generali con alcuni dati statistici presi come riferimento.
L'utilizzo dei campi sintetici, anche solo per gli allenamenti, o nelle fasi di crescita dei calciatori (settori giovanili) incidono negativamente, sia a livello di trauma, sia a livello di cronicizzazione di stress ai tendini. Poi sono anche coincidenze.
@@lorenzogreco4738 Vero, ho notato anche io che ci sono troppi campi sintetici.
Non sono medico, faccio l'elettricista. Il numero delle partite sono sicuramente aumentate rispetto a una ventina di anni fa: i campionati sono passati da 18 a 20 squadre, il numero di coppe europee e di partecipanti ad esse è notevolmente aumentato, si è creato il mondiale per club (del quale personalmente non ne sentivo il bisogno) e perfino le partite delle nazionali sono aumentate. Posso anche scommettere che per come funziona l'economia occidentale nel futuro le partite continueranno ad aumentare. Detto ciò, non penso che la causa degli infortuni siano le troppe partite, ma credo che le più partite anche a causa dei tempi di viaggio che poco vengono menzionati, facciano diminuire la quantità e la qualità degli allenamenti.
Una soluzione che propongo è quella di mettere un tetto massimo per le presenze di un giocatore. Ad esempio 30 partite di campionato e 6 nei gironi delle coppe europee. In questo modo obblighi tutti al turn-over e metti tutte le squadre sullo stesso livello.
Per quanto riguarda i Pokemon, ho iniziato a giocarci nel 98 e da allora non ho più smesso. Credo che Pokemon belli e Pokemon brutti siano presenti in tutte le generazioni, ma dalla quinta alla settima c'è stato un calo dell'ispirazione e di conseguenza della bellezza (cioè, hanno fatto un Pokemon partendo da un lampadario, uno partendo da un castello di sabbia... ma per favore!), ma nelle ultime due generazioni mi sento di poter dire che sono migliorati!
Il tetto sulle partite potrebbe essere interessante, ma renderebbe francamente complesso gestire la rosa, inserisci forse troppi fattori di costruzione rosa e di schieramento delle formazioni.
Sui Pokèmon, concordo con la tua disamina dei trend sulle generazioni, però a me Chandelure piace! E trovo figa anche la linea evolutiva.
Poi fin da ragazzino sono sempre stato Team Digimon :D
Ciaoooo 😉
@@sarano939 👋
CORRELATION IS NOT CAUSATION
@@federicodoria292 Assolutamente vero, infatti si fa per parlare e difatti anche molti medici sono in conflitto sulle cause di questo aumento degli infortuni.