A me piace Bernhardt, ma capisco il punto. Cioè capisco che possa non risultare magnetico. Quello che ci trovo io (Il Soccombente direi che è uno dei migliori che ho letto, in questo senso) è soprattutto un ipnotico flusso di coscienza, magistralmente portato avanti con discorsi indiretti che si susseguono incastrandosi uno nell'altro e con un suo ritmo specifico, molto riconoscibile, quasi onirico. Un altro Thomas (Ligotti) diceva in un'intervista che aveva preso da Bernhardt questo suo uso incredibile della prima persona, ribattezzandola "prima persona forte". Se hai presente Ligotti, in effetti si nota questa corrispondenza. Anche nei suoi racconti ci si immerge in un fluido come se si entrasse nella sua testa. L'effetto è ipnotico. Come tutte le cose ipnotiche può anche causare sonnolenza, questo è vero. Ma per me resta un grande, Perturbamento mi è piaciuto molto (ma non saprei dirti perché).
Ciao Andrea, ti ringrazio di cuore per aver detto il tuo punto di vista. Riparto dall' ultima cosa che hai detto, è legittimissimo che ti sia piaciuto Perturbamento, anche senza sapere il motivo. Infatti credo che sia sempre un fatto di gusti. So chi è Ligotti, ma di suo non ho letto ancora niente, perchè " l'horror " non è un genere che frequento molto. Di recente mi sono aperto, dopo tanti anni di chiusura, ai vecchi libri di King, perchè ha fondato degli archetipi rimanendo dentro il genere orrorifico. ( Finora di horror e dintorni, ho letto solo King e Poe, e nessun altro ) Prima o poi arriverò a Ligotti, e terrò a mente questo parallelismo molto interessante con Bernhard. Probabilmente il prossimo di Bernhard che potrei leggere è esattamente il Soccombente, e magari ne riparleremo
Buonasera Flavio, l'ultimo libro di Bernhard letto, qualche anno fa, 'Il nipote di Wittgenstein'. Mi piacque assai. Il suo stile, il suo narrare, mi pare, si esplica attraverso l'invettiva e la ripetizione.
Per ora ho letto due libri di Bernhard... Perturbamento è uno di questi... e l'altro è Il soccombente... prova con quest'ultimo, io l'ho trovato straordinario. Hai ragione, non è un grande narratore, un grande romanziere, ma perchè il suo ambito è quello teatrale... questi lunghi monologhi, questi flussi di coscienza continui derivano tutto da lì... queste continue riprese, queste ripetizioni che possono rendere esausto il povero lettore è il suo tratto distintivo... è un ritmo ossessivo, ossessionante, ma sono caratteristiche tipiche da chi arriva dalla scena teatrale. Sei bravissimo, ti seguo sempre... conosci Eudora Welty, sicuramente sì... è fra le muse, nel senso che ha influenzato la scrittura di Truman Capote... io l'ho scoperta da non molto, ora sto leggendo Una coltre di verde. Ciao, buona serata!
Ciao Massimo, ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento. Conosco la Welty, ho letto un suo solo libro, trovato fortunosamente in una biblioteca, "Nozze sul delta". Ma tanti anni fa, poteva essere il 2009 ! Mi segno il tuo consiglio su Bernhard, grazie mille⭐🌟
@flaviomontelli1305 Una visione del mondo in cui i fortunati hanno il talento o sono geni, mentre gli altri, i normali, quelli nella media devono soccombere nel mare della mediocrità perché mai riusciranno a raggiungere i geni.
Di Bernhard ho letto alcuni romanzi e come dici non è un narratore, perché, credo, non gli interessa esserlo. Sono state letture per me ostiche, ma anche affascinanti perché ha uno stile che ricorda un lungo e ossessivo monologare (può essere respingente). p.s. meno male che non ha insaporito il bimbo lessato: poteva sfociare nel cannibalismo 😅
Ciao Flavio, in base a quel poco che hai letto cosa consiglieresti di questo scrittore? Questo Perturbamento, o l'altro libro di racconti ? Grazie mille
Grazie per questo video! 🌲
A me piace Bernhardt, ma capisco il punto. Cioè capisco che possa non risultare magnetico. Quello che ci trovo io (Il Soccombente direi che è uno dei migliori che ho letto, in questo senso) è soprattutto un ipnotico flusso di coscienza, magistralmente portato avanti con discorsi indiretti che si susseguono incastrandosi uno nell'altro e con un suo ritmo specifico, molto riconoscibile, quasi onirico. Un altro Thomas (Ligotti) diceva in un'intervista che aveva preso da Bernhardt questo suo uso incredibile della prima persona, ribattezzandola "prima persona forte". Se hai presente Ligotti, in effetti si nota questa corrispondenza. Anche nei suoi racconti ci si immerge in un fluido come se si entrasse nella sua testa. L'effetto è ipnotico. Come tutte le cose ipnotiche può anche causare sonnolenza, questo è vero. Ma per me resta un grande, Perturbamento mi è piaciuto molto (ma non saprei dirti perché).
Ciao Andrea, ti ringrazio di cuore per aver detto il tuo punto di vista. Riparto dall' ultima cosa che hai detto, è legittimissimo che ti sia piaciuto Perturbamento, anche senza sapere il motivo. Infatti credo che sia sempre un fatto di gusti. So chi è Ligotti, ma di suo non ho letto ancora niente, perchè " l'horror " non è un genere che frequento molto. Di recente mi sono aperto, dopo tanti anni di chiusura, ai vecchi libri di King, perchè ha fondato degli archetipi rimanendo dentro il genere orrorifico. ( Finora di horror e dintorni, ho letto solo King e Poe, e nessun altro ) Prima o poi arriverò a Ligotti, e terrò a mente questo parallelismo molto interessante con Bernhard. Probabilmente il prossimo di Bernhard che potrei leggere è esattamente il Soccombente, e magari ne riparleremo
IL PRINCIPE 😴😴😴
Buonasera Flavio, l'ultimo libro di Bernhard letto, qualche anno fa, 'Il nipote di Wittgenstein'. Mi piacque assai.
Il suo stile, il suo narrare, mi pare, si esplica attraverso l'invettiva e la ripetizione.
Per ora ho letto due libri di Bernhard... Perturbamento è uno di questi... e l'altro è Il soccombente... prova con quest'ultimo, io l'ho trovato straordinario.
Hai ragione, non è un grande narratore, un grande romanziere, ma perchè il suo ambito è quello teatrale... questi lunghi monologhi, questi flussi di coscienza continui derivano tutto da lì... queste continue riprese, queste ripetizioni che possono rendere esausto il povero lettore è il suo tratto distintivo... è un ritmo ossessivo, ossessionante, ma sono caratteristiche tipiche da chi arriva dalla scena teatrale.
Sei bravissimo, ti seguo sempre... conosci Eudora Welty, sicuramente sì... è fra le muse, nel senso che ha influenzato la scrittura di Truman Capote... io l'ho scoperta da non molto, ora sto leggendo Una coltre di verde.
Ciao, buona serata!
Ciao Massimo, ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento. Conosco la Welty, ho letto un suo solo libro, trovato fortunosamente in una biblioteca, "Nozze sul delta". Ma tanti anni fa, poteva essere il 2009 ! Mi segno il tuo consiglio su Bernhard, grazie mille⭐🌟
Io lessi Il soccombente e mamma mia ci ho i brividi a pensarci.
@flaviomontelli1305 Una visione del mondo in cui i fortunati hanno il talento o sono geni, mentre gli altri, i normali, quelli nella media devono soccombere nel mare della mediocrità perché mai riusciranno a raggiungere i geni.
Di Bernhard ho letto alcuni romanzi e come dici non è un narratore, perché, credo, non gli interessa esserlo.
Sono state letture per me ostiche, ma anche affascinanti perché ha uno stile che ricorda un lungo e ossessivo monologare (può essere respingente).
p.s. meno male che non ha insaporito il bimbo lessato: poteva sfociare nel cannibalismo 😅
Ciao Flavio, in base a quel poco che hai letto cosa consiglieresti di questo scrittore? Questo Perturbamento, o l'altro libro di racconti ? Grazie mille
Considerando che l'ho letto 20 anni fa, e me lo ricordo pallidamente, direi comunque il libro di racconti, L'imitatore di voci. Grazie a te
Il soccombente è forse il suo libro migliore. Ma è sempre Bernhard, col suo stile gelido e cerebrale. Son gusti...
I mangia a poco