A me recorda Lo squalificato di Dasai Osamu. Per me non è estremo solo per il gusto di esserlo. L'ho trovato interessante e pieno di spunti di riflessione; gli eventi narrati sono uno spunto per aprire riflessioni piu ampie. Bella recensione, complimenti!
Ho appena finito "I teresstri", dopo aver letto La ragazza del covenience store" sono rimasto scioccato, mentre nel primo libro c'era una persona tutto sommato "strana", ma con cui era facile empatizzare se si appartiene alla minoranza dei "diversi", qui si nota subito che è tutto sbagliato, più volte durante la lettura ti viene voglia di entrare nella vicenda per fermare quello che sta succedendo, per impedire gli abusi e non puoi far altro che continuare a voltare pagina. Per quanto alcune immagini siano crude e grottesche, non si può far altro che giungere al finale, che purtroppo non mi ha particolarmente soddisfatto, ma è come se fosse un segno particolare degli autori giapponesi (o per lo meno quelli che conosco io) il fatto di lasciarti a bocca asciutta senza appagare appieno la tua soddisfazione. Adesso sto leggendo "Heaven" di Mieko Kawakami e c'è qualche scena di bullismo spietato di cui parli anche riferendoti ai manga '2000, se non l'hai ancora fatto, ti consiglio di provare a leggerlo!
Che bella recensione, bravissima! Poi citare George Asakura e i suoi manga devastanti..che ricordi, che male! Come tematiche femministe, soprattutto sulla questione sessuali e l'identità di donna, mi ricorda molto Mieko Kawakami e il Seni e Uova.
A me recorda Lo squalificato di Dasai Osamu.
Per me non è estremo solo per il gusto di esserlo. L'ho trovato interessante e pieno di spunti di riflessione; gli eventi narrati sono uno spunto per aprire riflessioni piu ampie. Bella recensione, complimenti!
Mi fai morire come racconti le cose 😂 ti ascolterei per ore...
Ho appena finito "I teresstri", dopo aver letto La ragazza del covenience store" sono rimasto scioccato, mentre nel primo libro c'era una persona tutto sommato "strana", ma con cui era facile empatizzare se si appartiene alla minoranza dei "diversi", qui si nota subito che è tutto sbagliato, più volte durante la lettura ti viene voglia di entrare nella vicenda per fermare quello che sta succedendo, per impedire gli abusi e non puoi far altro che continuare a voltare pagina. Per quanto alcune immagini siano crude e grottesche, non si può far altro che giungere al finale, che purtroppo non mi ha particolarmente soddisfatto, ma è come se fosse un segno particolare degli autori giapponesi (o per lo meno quelli che conosco io) il fatto di lasciarti a bocca asciutta senza appagare appieno la tua soddisfazione. Adesso sto leggendo "Heaven" di Mieko Kawakami e c'è qualche scena di bullismo spietato di cui parli anche riferendoti ai manga '2000, se non l'hai ancora fatto, ti consiglio di provare a leggerlo!
Che bella recensione, bravissima! Poi citare George Asakura e i suoi manga devastanti..che ricordi, che male!
Come tematiche femministe, soprattutto sulla questione sessuali e l'identità di donna, mi ricorda molto Mieko Kawakami e il Seni e Uova.
…che prima o poi farà capolino da queste parti.