Nathan Never 22 - Demoni (L'albo dei record!)
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- เผยแพร่เมื่อ 7 ก.พ. 2025
- Soggetto e sceneggiatura: Antonio Serra
Disegni: Pino Rinaldi
Copertina: Claudio Castellini
L'enigmatico Shoji DeVille si presenta a sorpresa a casa di Nathan Never, chiedendo il suo aiuto per combattere i "demoni" che dovrebbero portare il mondo alla distruzione. Prima di andarsene, Shoji lascia a Nathan una maschera antica che gli permetterà di distinguere gli esseri umani dai mostri. Ma quando Nathan la indossa per fare uno scherzo, vede Legs Weaver con un volto diabolico. La battaglia tra angeli e demoni è già cominciata?
Grazie per tutte le informazioni che ci fornisci 😊🤗
Grazie, per me è un divertimento molto gratificante, se poi è apprezzato meglio ancora 🙂
Che figata!
Questo purtroppo mi manca. Ma sono fiducioso che un giorno riuscirò a recuperare tutta la serie regolare.
Non è un numero indimenticabile, però come sai leggere Nathan in ordine cronologico è tutt'altra cosa. Piano piano ci riuscirai anche tu 🙂
Un fumetto italiano che raggiungeva le 300.000 copie, se penso alla situazione odierna mi viene da piangere
@@NickDeLarge92 un tempo il fumetto era un media popolare, pure fumetti come Kriminal vendevano centinaia di migliaia di copie, poi il mondo si e’ ingrandito e sono subentrate altre forme di intrattenimento. Credo che l’importante sia custodire questo patrimonio fumettistico, magari provando a raccontarlo e a preservarlo nel tempo.
@agenziaalfa2678 correttissimo, spero di vedere presto il tuo progetto cronologico su Nathan dato che lo sto leggendo in ordine e sono intorno al n.40, sarebbe una gran cosa!
@@NickDeLarge92 lo faro’ assolutamente ma e’ un progetto da inquadrare con attenzione, serve trovare una formula corretta per non perdersi nel mare delle testate spin-off che fanno comunque parte del mondo neveriano
Ricordi bellissimi... una vita fa (albi letti sull'autobus per andare alle superiori), disegni bellissimi che sicuramente colpirono (alcuni volti di Nathan mi sembra non li disegnò Rinaldi...).
Una domanda Alex: leggo Martin Mystere e con ritardo sto recuperando i numeri di NN (che non leggo più da anni) del recente crossover. è importante secondo te recuperare anche "Il segreto di Altrove" per apprezzare meglio il team up?
@@marcopiervincenzi6464 sarebbe preferibile, ma non penso sia strettamente necessario.
Da lettore occasionale di Nathan Never il mio giudizio non vale quanto il tuo e di altri. Infatti,sarei propenso a dare un giudizio forse eccessivamente positivo alla storia, che ho trovato estremamente curiosa,stimolante e molto più attuale di quanto, credo, si possa immaginare. Sempre per quello che può valere il mio giudizio, ho notato che la straordinaria bravura degli sceneggiatori storici di Nathan Never non dipenda solamente dalla qualità fantascientifica delle loro storie (oggi,se si vuole parlare di letteratura fantascientifica italiana, il solo nome che si può fare è quello di Nathan Never e dei suoi ideatori),ma anche da due altri fattori: la capacità di scandagliare in maniera ottimale la complessità dei personaggi (forse questo aspetto è un po’ carente in questa storia), e il fatto di rivelarsi particolarmente “profetici” (e qui Serra credo che abbia veramente fatto centro). Forse tiro le intenzioni dello sceneggiatore un po’ troppo “per i capelli”,ma il tema del tentativo di inserire dei microchips nella mente o nel corpo umano è di un’attualità impressionante. La storia è stata scritta nel 1993,ben trentuno anni fa! Eppure questo tema dei microchips che dovrebbero condizionare la libertà dell’uomo è, praticamente, all’ordine del giorno, in particolare da quando esplose la pandemia. Il tema è un cavallo di battaglia sostenuto per lo più dagli aderenti alle teorie complottiste: secondo queste teorie, il “sistema” che vuole controllare tutto e tutti (ma proprio tutto e tutti!) si servirebbe di pretesti montati ad arte (anche qui il riferimento alla simbologia delle maschere sarebbe meritevole di ampia e approfondita discussione: l’ultima frase pronunciata da Nathan può valere più di mille parole…) per inserire nell’essere umano tramite vaccini o quant’altro questi microchips che ci renderebbero più assuefatti a sottometterci a esso. Ho sempre personalmente ritenuto “border line” queste idee. Tuttavia, che vi sia un sistema ideologico e/o di potere che tenta di condizionarci in vari modi usando i più sofisticati sistemi mediatici tecnologici e digitali (ma non a livelli di microchips inseriti nella pelle umana!) mi pare estremamente realistico; d’altra parte non sarebbe una novità: in tutta la storia umana chi detiene il potere ha sempre cercato di condizionare le opinioni della gente. Ma aver avuto l’idea del microchip nel 1993 per me non è stata solo geniale, ma profetica. Nessuna obiezione neanche per me sui balloons troppo verbosi, purché non si arrivi a certi estremi come nel fumetto “L’uomo che uccise Ernesto Che Guevara”, appartenente al secondo ciclo di storie ideate e disegnate da Magnus che avevano per protagonista “Lo sconosciuto”. Più che un fumetto con qualche pagina del diario di Che Guevara, l’ho trovato una riedizione del diario di Che Guevara corredata da qualche fumetto.
Nathan è stato precursore del nostro futuro, forse la cultura personale dei tre ideatori li ha aiutati ad immaginare come sarebbe un mondo non troppo lontano dal nostro due secoli dopo. Hanno azzeccato praticamente tutto e stanno continuando a farlo, al netto di qualche ingenuità degli anni 90 (ad esempio l'uso delle VHS e dei floppy disc). Negli anni '90 loro prevedevano già la digitalizzazione dell'editoria, addirittura attraverso decreti governativi, cosa che per certi versi sta già avvenendo in modo naturale ai nostri tempi. Un giorno Nathan sarà studiato, perché un universo del genere non esiste per nessun altro fumetto italiano (e forse europeo).
@@agenziaalfa2678 Sono totalmente d'accordo. Tra l'altro, la questione della digitalizzazione dell'editoria è presente, seppur appena accennata, nell'albo speciale "Caccia al ladro" appena presentato sul canale "C'era una volta il classico". Nathan Never davvero meriterebbe studi e tesi di laurea, e andrebbe fatto studiare a scuola come parte del programma di letteratura! E' triste constatarne il graduale, ma inesorabile e preoccupante calo, dal momento che, per me, come ho scritto nel mio commento al fumetto presentato sull'altro canale (due fumetti di Serra e del 1993! Curiosa contemporaneità la vostra...), non dipende dalla crisi dell'editoria, ma dal fatto che la gente non vuole più riflettere e porsi domande: costa troppa fatica. Altrimenti, il fumetto lo si comprerebbe ben volentieri addirittura correndo in edicola! Spero che riuscirai a fare il canale cronologico su Nathan Never. Per me, sarebbe davvero interessante.
@ Non credo che farò un canale cronologico su Nathan, ma penso che si potrebbe creare una playlist molto particolare. Comunque oggi un autore mi ha scritto in privato per dirmi che Nathan gode tutto sommato di buona salute, per cui abbiamo davanti ancora degli anni in cui goderci le sue avventure.
@@agenziaalfa2678 Menomale. Spero, soprattutto, che lo storico, oltre che il presente, di Nathan Never sia reso accattivante per i giovani. Hanno molto bisogno di essere aiutati anzitutto a porsi le domande giuste della vita, più che a trovarvi risposte. E Nathan Never può davvero aiutarli molto in questo. Grazie ancora.
Sono arrivato oggi al 200, devo dire che mi sono fatto un bel regalo di compleanno quest’estate…
Bravo! Stai leggendo anche gli spin-off?
Assolutamente si, che mi sarei perso se non lo avessi fatto…
Ieri sera ho letto Calliope da AA, che spettacolo…
Grande, li ho tutti e tre come nuovi, anche se la carta ai bordi e' un po' ingiallita.....😉 ..... Adesso voglio vedere che effetto mi fa rileggerli a 57 anni 😂
Leggere i vecchi albi restituisce sempre una grande emozione, anche perché oggi abbiamo tutti una consapevolezza diversa. Spero di riuscire ad iniziare presto l'intera rilettura cronologica.
@@agenziaalfa2678 Bella mossa 😉
io invece guardacaso sto proprio recuperando quella saga che parla sui dinosauri solo che ho reciperato il 23 e il 115 e 116 e poi altri numeri che parlano di questo argomento
la parte iniziale è quasi l'inizio di Devilman, il primo della trilogia remake
Interessante, purtroppo non conosco la trilogia che dici.
@@agenziaalfa2678 il primo della trilogia si chiama "Devilman la Nascita" ed è il primo di tre
Me lo devo rileggere perché non lo ricordo, devo dire che in questo l'app bonelli è comodissima.
Parlando di action figure, ricordo che qualche tempo fa su facebook qualcuno aveva pubblicato il modello 3d fatto veramente da dio... Non si potrebbe sollecitare qualcuno in Bonelli a interessarsi?
si potrebbe anche fare un crowdfunding, non sarebbe male...sempre in accordo con Bonelli naturalmente.
@@agenziaalfa2678 Penso che saremmo tanti vista la qualità del prodotto
Letto ma nn mi ricordo la storia,qualche mese fa ho iniziato dal nr 101 e sono arrivato al 400;prima o poi riprenderò dal nr 1 fino al 100(sono passati molti anni da quando iniziai la lettura di questi albi);su NNever spesso ci sono storie belle che fanno pensare ,collezionando tutte le serie Bonelli posso fare dei paragoni e le storie di NN siano tra le più belle anche come disegni, ciao a presto
Ovviamente concordo e penso che un giorno tutto il mondo di Nathan Never riceverà i crediti che merita.
Sono rimasto sbalordito quando ai mercatini per il n 1 di Nathan mi hanno chiesto 5euro 😮dopo tutti questi anni di pubblicazione pensavo valesse molto di più.
"" in piano affettivo altra storia"".
I numeri vecchi di NN non prenderanno mai troppo valore, perché la loro tiratura è stata altissima, proprio per prevenire la speculazione tra collezionisti. Aggiungici che il n.1 di Nathan vendette molto di più di DD, quindi in giro ce ne sono ancora tantissimi.
Rinaldi fu il mentore di Castellini