Storia tragicamente bella esposta con enfasi da chi come tutti noi me compreso ama le "MACCHINE" come al solito grazie PIRATA per questi adorabili viaggi nel tempo
Pensate a ciò che vedeva un visitatore in quei saloni e ciò che vediamo noi oggi negli stessi saloni internazionali, c'è da piangere. Grande Pirata!!! 👏👏👏👏👏
A quel tempo... si andava per saloni e si ammiravano opere d'arte su ruote. In tempi recenti, si va per quei pochi saloni che restano e si guardano tostapane, aspirapolveri etc etc
Nel 1972 mi fu regalato il mio primo modellino di auto in scala non piu' da giocattolo ma "da collezione". Era una Alfa Romeo Osi Scarabeo della Polistyl, arancione, avvitato su una basetta bianca dalla quale non la tolsi se non da adulto. Il mio gioco (avevo 7 anni) era osservarla nei suoi tantissimi particolari. Allora ero convinto che i modellini di automobiline con i quali giocavo rappresentassero auto di fantasia, fatte per far giocare i bambini o, tuttalpiu', riproduzioni di auto protagoniste di film fantasy famosi (la Batmobile). Per me, e per diversi anni, la Osi Scarabeo (prima versione) che mi fu regalata era questo. Anche se riconoscevo tante cose reali, come il motore, in plastica argentata nel modellino, che riproduceva in maniera alquanto fedele il bialbero alfa che io gia' conoscevo dalla Giulia Ti di mio zio. Crescendo capii meglio il significato delle dream car e cercai di comprendere di piu' di questa Scarabeo. Ma il web non esisteva e le informazioni scarseggiavano. Sui libri comprati da adulto finalmente trovai qualcosa. Ma mai avevo trovato tutta la genesi, partendo da motivazioni (atteggiamento di Busso), contesto, basi tecniche. E poi evoluzione ed epilogo. Complimenti davvero: mi hai chiarito dubbi che mi accompagnavano da 50 anni. Durante i quali, comunque, basandomi sulle mie poche informazioni e facendo delle congetture, mi ero creato la mia idea sulla Scarabeo, alla fine non tanto diversa, e non in contrasto con la tua ricostruzione. Grazie e complimenti
La mia passione per questo prototipo è nata, come nel tuo caso, da un modlelino che mi regalarono da piccolo. Il mio era in scala 1/43 ( credo...), tutto in metallo , dettagliatissimo. Passavo il tempo non a giocarci, ma a guardarlo... era, per me, spettacolare. Come per altreauto che ho amato da bambino, nel tempo ho cercato quante più informazioni e immagini possibili. Ed è così che è nato questo nuovo documentario Grazie per averlo apprezzato
@@PirataDesign Io il modellino della Polistil in scala 1:25 ce l' ho ancora mi chiedo per quale motivo lo abbiano fatto di colore arancione visto che l' auto reale era di colore argento
E anche stavolta un video stupefacente! Pirata bisogna fare in modo di rendere fruibili le tue pubblicazioni anche dall'utenza non italiana. Son lavori che meritano la più amplia platea possibile 💪
Grazie, come sempre, per il sincero apprezzamento e per il tuo supporto. Sono consapevole che ampliare il pubblico con contenuti in lingua inglese sarebbe la strada da percorrere e ci ho già provato, ho intenzione di abbinare ai video i sottotitoli in inglese, ma richiede tanto tempo che andrei a togliere alla realizzazione dei video. Devo trovare la quadra 😉
Non smetterò MAI di affermare che l' Alfa Romeo è un mito a 360 gradi. Grande nelle competizioni, nelle auto per il mercato e sempre e comunque NATA PER CORRERE!!! Mi innamorai dell' Alfa Romeo da bimbo, SEMPRE lo sono stato e SEMPRE lo sarò ❤❤❤❤❤
L'Alfa Romeo era una Casa tecnicamente avanti, ma anche una fucina di disegni esoluzioni tecniche all'avanguardia. Con il tempo e le varie vicissitudini ha perso la strada e ora vive, purtroppo solo grazie a quel mito
LA CONOSCEVO e LA SOGNAVO di vederla in garage (gia mi immaginavo di aprire quell'unico sportello sarebbe stata un emozione) perché il mio babbo alfista incallito molto appassionato e collezionista diveva che se fosse andata in produzione l'avrebbe comprata. Ora Se non ci fosse il pirata,che,con un tuffo nel cuore, ci fa ripercorrere anni di elevata qualità tecnica\stilistica tutta italiana bisognerebbe inventarlo, il nostro pirata è diventato un'istituzione dell'automotive... investiamo su quest'uomo che con i suoi sforzi la sua passione,la chiarezza,la competenza, e la qualità dei suoi montaggi ci fa sognare ancora come allora . cominciamo con un abbonamento di massa almeno per ringraziarlo per il suo meticoloso lavoro.....GRAZIE!
La Scarabeo ha fatto sognare tanti. Anche io, da piccolo, ho subito il suo fascino, in forma di un bellissimo modellino che mi regalarono. Un design davvero unico, incredibilmente originale , un capolavoro. Anche se meno famoso di altri, merita. Detto questo: ti ringrazio per la tua presentazione: credo che si capisca quanto lavoro c'è dietro ognuno di questi documentari, che non può in alcun modo essere il frutto di ricerche di un lasso ridotto di tempo, ma sono il compendio di ricerche, aneddoti, conoscenze immagazzinate negli anni e amalgamate da una immensa passione. Realizzare uno di questi documentari richiede tanto tempo , ma credo che il risultato e l' apprezzamento che dimostrare ad ogni uscita mi gratifica e mi spinge ad andare avanti con amore maggiore cura. Il motivo per cui ho attivato gli abbonamenti è un mezzo per aiutarmi non solo a tenere in piedi il canale, ma anche a sostentarmi visto che ormai da un anno non ho un impiego , ma è diventato questo il mio impiego. Che porto avanti con sconfinata passione. Per cui ti ringrazio per aver sottolineato questo aspetto . Grazie !
GRAZIE infinite Pirata per aver raccontato la storia di questo meraviglioso prototipo italico che definire futuristico sarebbe decisamente riduttivo! Che epoca d'oro gli anni sessanta... una sorta di Rinascimento moderno
Caro Sam, video ipnotico come sempre. Di quest’auto non mi ero ma interessato se non per via di un modellino della Polistil. Bravo come sempre e grazie per renderci partecipi delle tue ricerche.
Grazie ancora una volta per l'apprezzamento. Anche per me, la passione per questa vettura è nata da un modlelino che mi regalarono da piccolo.. Mi innamorai immediatamente di quelle forme...
Ciao, Paul e grazie per avere apprezzato anche questo documentario. Un esperto di modellismo come te conosce sicuramente i tanti modleli dell'epoca dedicati alla Scarabeo. Ricambio i saluti. A presto !
Bellissima anche questa vettura e il suo racconto. Sarebbe bello poterla rivedere oggi sperando che “il collezionista” sconosciuto esista davvero. Grazie come sempre pirata
Grazie, come sempre, a te per aver guardato e apprezzato anche questo nuovo documentario dedicato a un prototipo importantissimo, magari meno noto delle solite, ma altrettanto splendido e innovativo. Per quanto riguarda il restauro, ho alcune informazioni , ma non avendo certezza assoluta, nè l'autorizzazione a divulgarle, ho preferito ometterle dal documentario, anche perchè sono comunque abbastanza vaghe
Conoscevo questo modello da un modellino avuto da piccolo, rigalato da mio zio che fu concessionario Alfa Romeo a Firenze, ma non sapevo niente piú. Molte grazie e congratulazione per questo (e tuute le altre) video historico. Complimenti!
Anche nel mio caso, la passione per la Scarabeo è nata grazie a un modellino che mi regalarono da piccolo. Da allora, come per altre auto, ho cercato di raccogliere quante più informazioni e immagini possibili Grazie per l'apprezzamento
@@PirataDesign anche io ricordo un modellino...mi pare arancione, col biscione nero sul cofano ! e ricordo che avevo anche un moellino della Carabo, verde 💥
Riesci sempre a stupirci con vetture ormai dimenticate i che chi non ha vissuto direttamente quegli anni non ha mai visto, ne sentito parlare un plauso come sempre al magistrale lavoro di ricerca e documentazione sempre al 🔝🙏🙏🙏 P.S. ormai non serviranno più i design tanto c’è ChatGPT😭😭
Grazie per aver guardato il nuovo documentario dedicato a una showcar esclusiva, splendida, magari meno nota rispetto ad altri prototipi , ma non per questo meno speciale
Grazie per averlo guardato e apprezzato. Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale ( o ad abbonarti) così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati. Grazie !
Anche per me è stato così: da quando, da bambino mi regalarono un modellino... da allora ho raccolto quante più informazioni su questo bellissimo prototipo
Me la ricordo grazie all'album di figurine "Una leggenda chiamata Alfa Romeo" pubblicato da "Topolino" che completai nel lontanissimo 1981 P.S. se ne trovi uno completo ti consiglio di aggiungerlo alla tua collezione di reliquie AR, era bellissimo...ci passavo delle ore a sognarci sopra, "da grande compro questa , questa e questa..." E invece ora che sono grande pago solo delle bollette, commercialista e varie amenità fiscali.
@@loscemodelvillaggio7950 Anche a me: l'ho letteralmente consumato.... Ricordo di averne avuti 2 ... ma ne ho attualmente solo uno.... chissà che fine ha fatto l'altro
Ottimo Pirata!Vettura avveniristica questa Scarabeo,e tra le tante cose,interessante il collegamento tramite rinvio con due coppie coniche a mio parere.Sartorelli per OSI un bravissimo designer. Già nel 52' Busso aveva voluto sperimentare su una monoposto 159 modificata(e se non ricordo male a traz.integrale che rimase prototipo)questa impostazione,posto guida dietro l' asse post.d'accordo con il grande Sanesi(sentire meglio visivamente le reazioni dell' auto!)Di Breuer non mi ricordavo,in ogni caso sempre interessanti e apprezzabile la seconda proposta;credo che ci furono in tutto tre proposte:questa rimane a mio parere la più originale!Questa l'Alfa Romeo dell' epoca,i suoi uomini,le sue idee!Grazie Pirata😁👍👍👍🎖️🇮🇹
Grazie per l'apprezzamento. L'Alfa Romeo era una Casa on cui si sperimentava di tutto e non a caso le sue vetture erano sempre avanti rispetto alla concorrenza. Come mostrato nel documentario, sono 3 le Scarabeo costruite ( o meglio ... 2 e mezzo, visto che la barchetta è rimasta incompiuta). Trovo che quella originale sia la più riuscita, un vero pezzo di design... La seconda, un pò più comune nelle forme, ma comunque meritevole.
@@PirataDesign L' apprezzamento è dovuto Pirata,ci mancherebbe:e si,Alfa Romeo come dici tu,sperimentava,e in generale possiamo anche dire che alcune soluzioni nella produzione furono riprese poi da altri Costruttori... In ogni caso la Scarabeo originale anche per me è la più bella,la più originale.Probabile che per la seconda proposta magari,pensavano ad una semplificazione per una produzione in serie.Busso del resto aveva sempre in testa l'idea di poter produrre una vettura a motore post.centrale di categoria media;in ogni caso hai fatto benissimo a proporre questo video su questa Scarabeo:Alfa Romeo era grande,e grandi i suoi uomini!👍👍👍👋🏻🎖️🇮🇹
Ciao Pirata, bellissimo documentario su una vettura strepitosa. La prima versione era 😢 meravigliosa, un capolavoro di stile come pochi altri. Se penso che quel capolavoro era lungo quanto una Ford Fiesta del 1991, faccio persino fatica a immaginarla dsl vivo: dalle foto sembra una vettura immensa, sotto ogni punto di vista. Avrebbero dovuto produrne una piccola serie, esattamente così com'era, magari trovando il modo di spostare la guida a sinistra. Il prototipo pensato per la commercializzazione, per quanto affascinante, in paragone appare brutto e sgraziato. In Alfa, e non solo, non sono nuovi a cadute di questo genere: il prototipo della Brera era fantastico, la macchina poi commercializzata, per quanto bellissima (ne stavo per acquistare una, ma ho dovuto lasciar stare), non è altrettanto bella. Peccato per la probabile fine ingloriosa di questo esemplare unico: la mania di certi personaggi di mettere mega motori dentro a ogni macchina è veramente riprovevole, soprattutto quando ci si prova con un oggetto unico e perfetto, e non su un rottame da far correre in una gara di dragster. Un vero sacrilegio 😢😢😢 Ale
Ciao e te Ale. Come sempre un intervento ricco di spunti. In effetti la Scarabeo era decisamente munita, ma un pò come tutte le auto del passtao. Proprio stamattina ho visto una Giulietta Ti dei primi anni 6o e.. quela che all'epoca era una berlina da signori a 3 volumi, oggi appare piccola se confrontata, per esempio, a una Golf attuale.... Il prototipo originale, con pochi accorgimenti, come per esempio un leggero aumento del passo, sarebbe stato un'interessante auto da patiti, in piccola serie e, oggi, una ricercatissima sportiva del passato. ma... decisero per accantonarla.. In Alfa ( ma non solo... diciamo che è un vezzo tutto italiano...) di occasioni ne hanno perse tantissime Sulla prassi tutta americana di rovinare queste opere d'arte credo di essermi espresso chiaramente nel documentario.. Ma loro hanno una certa propensione per rovinare le cose armoniche e il bello... basta guardare cosa fanno a livello sociale....
Buongiorno, Pirata. eccellete lavoro, ci hai viziati. Però quanti prototipi interessanti portati a termini e mai industrializzati, questo è uno di loro. Buon lavoro, alla prossima .
Una storia interessantissima e quasi...romantica! Ottimo lavoro , come sempre! Anche se , in ultima analisi, si tratta solo di prodotti industriali, forse la legge avrebbe dovuto proibire l' esportazione di questi prototipi dall' Italia, gia' all' epoca. E la penso cosi' anche per le auto considerate oggi d' epoca. Capisco l' esistenza del mercato libero nella EU ....pero' certi prodotti industriali sono molto di piu' di tali. Sono beni culurali . Sono pezzi della storia moderna italiana.
Hai detto una cosa giusta, nel senso che certe auto uniche, come questa, sono delle vere e proprie opere d'arte e come tali andrebbero trattate. Ma non sarebbe necessaria una legislazione apposita per fare in modo che non vadano disperse in giro per il mondo in balia dei vezzi del collezionista di turno. Basterebbe che chi governa mettesse chi produce o realizza nelle condizioni ottimali , in modo da non dover svendere per fare cassa. E basterebbe che la coscienza per le cose belle permettesse di amarle e preservarle. Grazie a te, come sempre, per l' apprezzamento
Grazie. Non ricordo di aver letto il tuo nome tra i commentatori abituali. Così, se hai piacere, ti invito ad iscriverti al canale, così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati. Grazie !
Ti guardo sempre, forse sei sardo come me e sicuramente alfista come me. I tuoi servizi li guardo con molto interesse perché al contrario di molti altri, hai una bella cultura "alfista" e ciò che dici è un riscontro piacevole di tutti i miei studi relativi al glorioso e invidiato marchio. Continua così bravo davvero!!
Dai qualcosa è rimasta: la testimonianza garantita da quetsi prototipi... e lo scopo di questi documentari è quello di renderli noti.. e di non dimenticare completamente, come vorrebbe qualcuno, quel periodo in cui si lavorava con fantasia e personalità,....
Sarà perché sto andando verso un età da "vecchio", ma ogni tua monografia sulle Alfa per me ha un "valore " doppio. Eravamo imbattibili sul design allora, c'è poco da fare!
@@forrestg.3977 Non è che stai diventando vecchio.. E' l'effetto che fa vedere cosa eravamo in grado di fare e constatare invece il vuoto dei tempi attuali....
Questo credo sia il documentario più completo dedicato alla Scarabeo. Raccoglie informazioni che ho messo insieme da quando, da bambino, mi regalarono un modellino di questo prototipo bellissimo
Ciao. La Bristol è in lista da tempo, maè uno di quei documentari un pò complessi, che richiedono più tempo e attenzione. Per cui ci sto lavorando per gradi...
La prima versione è fantastica, praticamente un'auto stilisticamente intramontabile. La seconda, stranamente, è inguardabile. La perdita del primo prototipo è cosa imperdonabile 😮
La prima versione, quella più pura è semplicemente spettacolare. me ne sono innamorato da bambino quando mi regalarono un automodello... Un vero peccato che attualmente l'originale sia irreperibile, anche se, come ho detto nel documentario, pare che sia in fase di restauro da almeno una ventina d'anni.
Un lavoro documentato, completo e fatto con passione, come sempre. Peccato la pronuncia di termini stranieri molto "personale", come sempre. Avrei dei dubbi su Pùliga (sempre creduto si dicesse Pulìga), mentre sono sicuro che Senesi era Sanesi.
Graze per avere guardato a apprezzato anche questo documentario. Su Sanesi hai ragione... non so perchè, ma da sempre ho creduto che si chiamasse Senesi e così l'ho riportato nel testo e quindi nel documentario. Per Puliga invece è correttissimo il modo in cui l'ho pronunciato. E' un cognome di origine latina, ancora presente in Sardegna ( Satta Puliga era originario di un paese delle mie parti... e un signore che abitava di fronte a casa mia, un vero signore venuto amancare tanti anni fa, aveva lo stesso cognome ed era lontano parente dell'ingegnere dell'Alfa)
ciao , questa vettura era decisamente rivoluzionata questa due posti una coupè raffinata negli anni 60 che la 33 vinse 2 mondiali alle Mans era perfetta in quel periodo peccato che non era mai stata fatta la produzione di serie stradale,Dopo che il progetto riguardante l'Alfa Romeo Tipo 33 fu trasferito alla Autodelta, Giuseppe Busso propose a Orazio Satta Puliga e al suo team di progettazione la costruzione di una nuova vettura sportiva con motore posteriore. L'auto doveva usare lo stesso telaio tubolare della 33, ma doveva essere più economica e leggera rispetto ai modelli precedenti prodotti, La Scarabeo fu dotata del motore a quattro cilindri in linea dalla Alfa Romeo GTA. Il propulsore venne montato trasversalmente nella parte posteriore della vettura, in blocco alla frizione e al cambio. Con l'intenzione di limitare il più possibile i costi, il sistema sospensivo si basava su quello della Renault R8. Il telaio di tipo tubolare era derivato dalla Tipo 33.Il design del corpo dello Scarabeo fu affidato alle Officine Stampaggi Industriali. Grazie al design altamente aerodinamico, la vettura era in grado di raggiungere una velocità massima di circa 200 km/h. Dopo essere stata esposta al Salone di Parigi del 1966, fu costruito un secondo prototipo con un design più semplice. Fu realizzato anche terzo prototipo con carrozzeria del tipo barchetta ma non fu mai totalmente completato. Nonostante la raffinatezza del progetto, l'intenzione di produrre in serie la Scarabeo venne scartata a favore del programma di corse dell' Auto delta. Il secondo e il terzo prototipo sono custoditi all'interno del Museo Alfa Romeo. bravo complimenti
Sempre piaciuta, davvero splendida! Sartorelli… un’altro di quelli di cui si parla troppo poco, l’ennesimo maestro. La scarabeo è praticamente l’evoluzione telaistica ed estetica della Giulia tz, e che evoluzione! Bellissimi i disegni ed i dettagli del telaio, una semiscocca credo inedita per il tempo… Sulla OSI mi hai anticipato…bella realtà che come spesso accade è durata troppo poco, ma calderone di talenti…come Tjaarda.
Come ho raccontato in risposta ad altri commenti, mi sono innamorato di questa vettura quando, da piccolo, mi regalarono il modlelino.. ne avevo tanti, ma questa era una delle mie preferite, soprattutto tra quelle che non utilizzavo per giocarci, ma solo per guardarle . Più che evoluzione delle Giulietta TZ è una derivazione della 33, visto che ne utilizza parte del telaio e alcune soluzioni delo stesso, ma anche la collocazione del motore al posteriore, anche se in posizione trasversale e non longitudinale. Su sartorelli e sulla OSI concordo: un designer noto solo ad alcuni addetti del settore, ma che ha contribuito a tante auto dal design intelligente e innovativo, e una piccola azienda dalla vita troppo breve, ma segnata da realizzazioni memorabili
@@PirataDesign derivazione 33 sicuramente, senza ombra di dubbio…però la coda kamm e il motore mi ricordano tanto la giulia TZ… e non so perché ma anche la Canguro…che è comunque una derivata TZ…
@@alberto_davoli L'unica cosa in comune con le Giulia è il motore, che comunque era decisamente rivisitato nella costruzione per pter accogliere anche il cambio. Per il resto restano progetti assolutamente differenti.sia per tipologia che per scopo.
@@PirataDesign si si assolutamente differenti…a cominciare dallo schema meccanico… esteticamente le trovo “parenti”, ma più che altro per la coda tronca che ho sempre amato come soluzione.
@@alberto_davoli nel caso delle TZ la coda tronca era nata da ricerche aerodinamiche empiriche, ricerche che hanno dato risultati sul campo. Nel caso della Scarabeo è stata la soluzione estetica più mirata per chiudere il posteriore di un telaio dalle proporzioni strane...
buonasera. nulla da aggiungere perchè il pirata, particolarmente ispirato, ha detto tutto il possibile ed in maniera mirabile. il pirata è sempre il pirata......like 231.
Questa proprio non la conoscevo; confesso che il tipo di auto lunga davanti ma corta dietro tipo BMW Z3 coupè non mi piace; facendo sembrare le auto delle station Wagon "a canne mozze" dandogli un aspetto sproporzionato; però sotto alla carrozzeria questa auto ha un telaio spettacolare; e solo in italia si sarebbe potuto pensare di trasformare la struttura ad H portante nel serbatoio della macchina; semplicemente geniale
ha un design originale, forse fin troppo, sicuramente un pò forzato nelle proporzioni, ma a mio avviso, Sartorelli ha realizzato una linea fuori da tutti gli schemi, ma abbastanza riuscita
@@PirataDesign risponde all'esigenza di estremizzare il concetto della "tutto dietro"; anche se il telaio ad H che funge da serbatoio centralizza i pesi ed il cofano slanciato carica aerodinamicamente l'avantreno; se vogliamo anche la Lancia Stratos è figlia di questa filosofia; anche se è più centralizzata; perchè lp sappiamo tutti se vuoi andare forte o bilanci 50 e 50 davanti e dietro o centralizzi; sproporzionare troppo davanti o troppo dietro portano le auto ad avere dei difetti intrinsechi da cui non si scappa; per fare due esempi estremi e di successo; le porsche tutto in dietro o la honda civic type R tutto avanti; sono due auto eccellenti nel loro genere ma per quanto potranno essere raffinate manterrano comunque i difetti intrinsechi del genere di appartenenza mentre quando si parte da un sistema transaxel o da un sistema centralizzato con poche modifiche si riesce ad equilibrarle e renderle neutre nel comportamento
Buonasera Pirata, Ad onore del vero non ricordo un parabrezza così curvo in unico pezzo prima di quest'auto, poi in effetti come detto arriverà la Stratos. Fino al montante B tutto ok, poi la parte posteriore è veramente particolare, preferisco la 2a versione in shooting brake, che trovo in generale possa essere una vettura bella e pratica quando si desideri una Gt 2+2 a tutto campo; ovviamente visto la collocazione del motore sulla Scarabeo, era solo una questione estetica. Nn conoscevo Breuer e come design bella sua barchetta. Come ho detto altre volte, pur considerando problematiche costruttive, di logistica, ecc.... ritengo che l'Alfa Romeo, pur essendo stata una società statale italiana, a livello tecnico ed anche di prodotto finale, è stata in grado di rivaleggiare con la gran parte delle marche e per quanto riguarda i modelli ed i prototipi ne ha costruito/o sono stati interpretati in numero notevole, non mi sovvengono altri marchi europei così prolifici.
Buonasera a te. Parbrezza come questi... se ne sono visti diversi, ma tutti dopo ala Scarabeo. C'è solo un caso contemporaneo : quello della Vauxhall XVR , uscita qualche mese prima del prototipo concepito da Sartorelli, ma in questo caso il cristallo è diviso in 4 sezioni ( se non ricordo male), anche se visivamente è molto simile alla Scarabeo(ma anche la disposizione dei volumi è simile....). Tra le 3 versioni della Scarabeo, ho una insana passione per quella originale da Salone, forse perchè da piccolo, mi regalarono un bellissimo modellino in metallo che ha acceso la scintilla per questa sportiva originalissima. Forse, un passo leggermente più lungo avrebbe addolcito l'insieme delle forme, ma a me.. piace tantissimo anche così. Credo anche che sia una di quelle forme che rendono meglio dal vivo che in bidimensione.... Breuer è l'autore del design della 128 Coupè del 1971, ma ha collaborato a tante Fiat degli anni '70.Ha inoltre realizzato prototipi interessanti, come la Opac su meccanica Maserati 224 ( o 222 ? ) e la MY Pomme rivisitazione del concetto di spiaggina molto simpatico.. L' Alfa finchè ha potuto è stata una Casa in cui design esperimentazione tecnica andavano di pari passo... Come diceva Enzo Ferrari riferito agli uomini dell'Alfa " quelli li sono in grado d fare anche i guanti alle mosche...." Poi.....
@@PirataDesign Direi che la Opel Gt sino al 2°montante sia la Vauxhall rivista in maniera da essere prodotta a cifre consone ad un prodotto di serie. Ti ringrazio per le note su Breuer, riguardo l'Opac spider ho trovato un documento che parla del motore 8V della 3200, gli interni dalle foto direi che sono invece il classico Biturbo degli anni '90, linea molto pulita, posteriormente con quella fanaleria assomiglia un po' troppo ad una Ferrari. Riguardo alla R4 Ma Pomme, penso di aver visto qualcosa di simile nel muso, particolare la parte di irrobustimento esterna vista come elemento di design; per il resto Renault con R4 Frog fece un modello di nicchia ad un costo economico.
@@Nordenkapp Sulla Opac ora ricordo: aveva l'intera meccanica delle ultime evoluzioni del progetto Biturbo ( quindi 22.4 e Racing), ma il motore utilizzato sulla Shamal. Breuer, ha realizzato, come detto tante auto interessanti. la più famosa è proprio la 128 Coupè, con la quale, a mio avviso, ha realizzato un piccolo capolavoro perchè è riuscito a disegnare un piccolo coupè dallo stile tipicamente italiano, nel quale è riuscito a miscelare particolari tipici delle muscle-car americane, come la nervatura sulla fiancata che poi defluiisce verso il terzo volume compatto e personale. ma anche altre sue realizzaizoni sono degne di nota. La My Pomme è un progetto che , credo, proposto a un prezzo ragionevole avrebbe avuto un buon riscontro. Ricordo la Frog... simpaticissima, anche se era offerta a un prezzo un pò elevato, ma giustificato dalla produzione artigianale e dall'esclusività di un modello tirato in poche centinaia di unità. Per diverso tempo l'ho avuta nel mirino.. ma le richieste assurde mi hanno fatto desistere. Un mio conoscente ne ha una che.... gli è stata regalata da un facoltoso signore che la utilizzava ( pochissimo..) quando apriva la sua villa in Costa Smeralda...
@@PirataDesignIn effetti ricordo il cambio generazionale tra 128 coupè e 128 3p; tra l'altro se nel 1°caso ci furono vendite interessanti ed un intensa atività sportiva, nel 2° si parla di dosi omeopatiche e per quel che so, nessuno si cimento mai in gare. Era un tempo in cui c'era chi correva con la Simca 1000 Rallye (in Francia con step di potenza fino alla 3a versione), quindi traiamone le conclusioni, renderla più pratica col portellone non fu la scelta giusta. Frog e più ancora la Mehari, vetture che sono decollate nei prezzi a livelli assurdi, se proprio devo pensare ad una R4, una Sinpar, ma anche in questo caso lascia stare il prezzo, non ne vale la pena, si trova altro a quelle cifre.
@@Nordenkapp La 128 Coupè, che trovo davvero riuscita, non solo come design, ma nell'intera filosofia , è una vettura che conosco abbastanza bene: quando ero adolescente, ne arrivò una in famiglia, aveva gi 12/13 anni, ma andava ancora alla grande.... Ricordo che era ben costruita, che nonostante la cilindrata di 1100cc ( poi portata a 1300...) andava davvero veloce e aveva un telaio riuscito. la successiva 3p non raggiunse il successo di questa versione, ma so che anche su strada aveva una dinamica leggermente differente, probabilmente a causa del taglio posteriore che indeboliva la scocca. ma anche esteticamente non era riuscitissima, anche se ha comunque un suo perchè.... Un signore che ora non c'è più ne aveva una dell'ultima versione Sport, quella con le scritte adesive sulla fiancate.. La teneva come una reliquia....E, nonostante fosse un pò eccessiva... a me piaceva... Per le vetture " esotiche" le quotazioni già da tempo hanno raggiunto cifre assurde... Guarda anche la Mini Moke..... E , in effeti, per quanto simpatiche, per quei soldi comprerei sicuramente altro...
@@PirataDesign Siamo in pochi ad aver capito che le AUTO sono libertà e questi non contenti di togliercela vogliono distruggerne anche il significato creativo.
Come prassi per i miei documentari, prima di realizzare gli audio, quando ho dubbi sulla pronuncia di termini che non ho sentito prima, cerco sempre la versione corretta. Per Bòrgaro Torinese, ho trovato entrambe le versioni: questa, corretta( come deduco dal tuo commento) e quella utilizzata nel documentario, che, a orecchio, mi sembrava più giusta
Grazie per l'apprezzamento ! Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale, così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati. Grazie !
@@PirataDesign ma grazie a te per queste bellissime ed interessanti monografie, veramente ben realizzate. Mi iscrivo solo ora al canale, anche se ho già visto una gran parte delle tue produzioni. Continua così, stai facendo un gran lavoro assai ben documentato, di interesse assoluto. CIAO !
Complimenti per documento veramente ben fatto. L'apertura particolare dell'abitacolo mi ricorda molto una vettura che amavo da ragazzo, ossia la Puma GTV. Non so se ci siano altre macchine che si aprono con questo sistema
Grazie per averlo guardato e apprezzato. Conosco bene la Puma GTV che si basava su un' altra kit-car inglese costruita anche in Brasile e che aveva quel sistema di apertura. Ti invito, se ancora non l' hai fatto e se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati. Grazie!
@@PirataDesign si, la Puma GTV e la 033 erano fortemente ispirate alla Sterling Nova inglese e, a sua volta, alla versione australiana Eureka. E come dici tu brasiliana. La Puma a loro differenza aveva l'apertura incernierata sul cofano mentre le altre usavano un sistema a pistoncini che praticamente faceva salire il tetto verso l'alto, a volte anche con un motorino elettrico. Tra l'altro, molti anni fa, da ragazzetto stavo per comprarne una ad Oristano, che persi per aver indugiato un po' troppo nella trattativa. E fu forse un bene alla fine. Complimenti di nuovo, al prossimo video👍
Storia tragicamente bella esposta con enfasi da chi come tutti noi me compreso ama le "MACCHINE" come al solito grazie PIRATA per questi adorabili viaggi nel tempo
Grazie, come sempre, per il tuo apprezzamento e in tuoi interventi ricchi di passsione ed enfasi
Pensate a ciò che vedeva un visitatore in quei saloni e ciò che vediamo noi oggi negli stessi saloni internazionali, c'è da piangere. Grande Pirata!!! 👏👏👏👏👏
Non si fanno neanche saloni adesso. Tutto è cambiato, 😢
A quel tempo... si andava per saloni e si ammiravano opere d'arte su ruote. In tempi recenti, si va per quei pochi saloni che restano e si guardano tostapane, aspirapolveri etc etc
@@PirataDesign😂😂😂😂
Nel 1972 mi fu regalato il mio primo modellino di auto in scala non piu' da giocattolo ma "da collezione". Era una Alfa Romeo Osi Scarabeo della Polistyl, arancione, avvitato su una basetta bianca dalla quale non la tolsi se non da adulto. Il mio gioco (avevo 7 anni) era osservarla nei suoi tantissimi particolari. Allora ero convinto che i modellini di automobiline con i quali giocavo rappresentassero auto di fantasia, fatte per far giocare i bambini o, tuttalpiu', riproduzioni di auto protagoniste di film fantasy famosi (la Batmobile). Per me, e per diversi anni, la Osi Scarabeo (prima versione) che mi fu regalata era questo. Anche se riconoscevo tante cose reali, come il motore, in plastica argentata nel modellino, che riproduceva in maniera alquanto fedele il bialbero alfa che io gia' conoscevo dalla Giulia Ti di mio zio. Crescendo capii meglio il significato delle dream car e cercai di comprendere di piu' di questa Scarabeo. Ma il web non esisteva e le informazioni scarseggiavano. Sui libri comprati da adulto finalmente trovai qualcosa. Ma mai avevo trovato tutta la genesi, partendo da motivazioni (atteggiamento di Busso), contesto, basi tecniche. E poi evoluzione ed epilogo. Complimenti davvero: mi hai chiarito dubbi che mi accompagnavano da 50 anni. Durante i quali, comunque, basandomi sulle mie poche informazioni e facendo delle congetture, mi ero creato la mia idea sulla Scarabeo, alla fine non tanto diversa, e non in contrasto con la tua ricostruzione. Grazie e complimenti
La mia passione per questo prototipo è nata, come nel tuo caso, da un modlelino che mi regalarono da piccolo.
Il mio era in scala 1/43 ( credo...), tutto in metallo , dettagliatissimo. Passavo il tempo non a giocarci, ma a guardarlo... era, per me, spettacolare.
Come per altreauto che ho amato da bambino, nel tempo ho cercato quante più informazioni e immagini possibili. Ed è così che è nato questo nuovo documentario
Grazie per averlo apprezzato
@@PirataDesign Io il modellino della Polistil in scala 1:25 ce l' ho ancora mi chiedo per quale motivo lo abbiano fatto di colore arancione visto che l' auto reale era di colore argento
Appena posso lo guardo con calma...... Sarà sicuramente educativo!!!
Fai con comodo: aspetto come sempre il tuo parere sulla protagonista e sul documentario
E anche stavolta un video stupefacente! Pirata bisogna fare in modo di rendere fruibili le tue pubblicazioni anche dall'utenza non italiana. Son lavori che meritano la più amplia platea possibile 💪
Grazie, come sempre, per il sincero apprezzamento e per il tuo supporto.
Sono consapevole che ampliare il pubblico con contenuti in lingua inglese sarebbe la strada da percorrere e ci ho già provato, ho intenzione di abbinare ai video i sottotitoli in inglese, ma richiede tanto tempo che andrei a togliere alla realizzazione dei video. Devo trovare la quadra 😉
Non smetterò MAI di affermare che l' Alfa Romeo è un mito a 360 gradi. Grande nelle competizioni, nelle auto per il mercato e sempre e comunque NATA PER CORRERE!!! Mi innamorai dell' Alfa Romeo da bimbo, SEMPRE lo sono stato e SEMPRE lo sarò ❤❤❤❤❤
L'Alfa Romeo era una Casa tecnicamente avanti, ma anche una fucina di disegni esoluzioni tecniche all'avanguardia. Con il tempo e le varie vicissitudini ha perso la strada e ora vive, purtroppo solo grazie a quel mito
Bellissimo, come orami siamo abituati..... Anche di questa vettura sapevo poco, grazie ✌️
Grazie a te per la fiducia, l' apprezzamento e il supporto!!!
Bravo Sam , un documentario bello e interessante su automobili di un periodo straordinario. Oggi è un po diverso. Viva quegli anni. Grazie.
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato.
Un'altra testimonianza di un'epoca irripetibile
Sempre video interessantissimi
Grazie !
LA CONOSCEVO e LA SOGNAVO di vederla in garage (gia mi immaginavo di aprire quell'unico sportello sarebbe stata un emozione) perché il mio babbo alfista incallito molto appassionato e collezionista diveva che se fosse andata in produzione l'avrebbe comprata. Ora Se non ci fosse il pirata,che,con un tuffo nel cuore, ci fa ripercorrere anni di elevata qualità tecnica\stilistica tutta italiana bisognerebbe inventarlo, il nostro pirata è diventato un'istituzione dell'automotive... investiamo su quest'uomo che con i suoi sforzi la sua passione,la chiarezza,la competenza, e la qualità dei suoi montaggi ci fa sognare ancora come allora . cominciamo con un abbonamento di massa almeno per ringraziarlo per il suo meticoloso lavoro.....GRAZIE!
La Scarabeo ha fatto sognare tanti. Anche io, da piccolo, ho subito il suo fascino, in forma di un bellissimo modellino che mi regalarono. Un design davvero unico, incredibilmente originale , un capolavoro. Anche se meno famoso di altri, merita.
Detto questo: ti ringrazio per la tua presentazione: credo che si capisca quanto lavoro c'è dietro ognuno di questi documentari, che non può in alcun modo essere il frutto di ricerche di un lasso ridotto di tempo, ma sono il compendio di ricerche, aneddoti, conoscenze immagazzinate negli anni e amalgamate da una immensa passione. Realizzare uno di questi documentari richiede tanto tempo , ma credo che il risultato e l' apprezzamento che dimostrare ad ogni uscita mi gratifica e mi spinge ad andare avanti con amore maggiore cura. Il motivo per cui ho attivato gli abbonamenti è un mezzo per aiutarmi non solo a tenere in piedi il canale, ma anche a sostentarmi visto che ormai da un anno non ho un impiego , ma è diventato questo il mio impiego. Che porto avanti con sconfinata passione. Per cui ti ringrazio per aver sottolineato questo aspetto .
Grazie !
Un ennesimo capolavoro! Complimenti Pirata ❤
Grazie !
GRAZIE infinite Pirata per aver raccontato la storia di questo meraviglioso prototipo italico che definire futuristico sarebbe decisamente riduttivo! Che epoca d'oro gli anni sessanta... una sorta di Rinascimento moderno
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato.
La Scarabeo.... una delle protagoniste dell'epoca d'oro dello stile italiano.
Sempre un piacere guardare i tuoi video molto accurati😮😮😉😉👏👏👏👏
GRAZIE !
Caro Sam, video ipnotico come sempre. Di quest’auto non mi ero ma interessato se non per via di un modellino della Polistil. Bravo come sempre e grazie per renderci partecipi delle tue ricerche.
Grazie ancora una volta per l'apprezzamento.
Anche per me, la passione per questa vettura è nata da un modlelino che mi regalarono da piccolo..
Mi innamorai immediatamente di quelle forme...
Modello fantastico, un modello così bello non viene prodotto oggi, ottimo video. saluti da Cracovia 👍
Ciao, Paul e grazie per avere apprezzato anche questo documentario.
Un esperto di modellismo come te conosce sicuramente i tanti modleli dell'epoca dedicati alla Scarabeo.
Ricambio i saluti.
A presto !
Bellissima anche questa vettura e il suo racconto. Sarebbe bello poterla rivedere oggi sperando che “il collezionista” sconosciuto esista davvero. Grazie come sempre pirata
Grazie, come sempre, a te per aver guardato e apprezzato anche questo nuovo documentario dedicato a un prototipo importantissimo, magari meno noto delle solite, ma altrettanto splendido e innovativo.
Per quanto riguarda il restauro, ho alcune informazioni , ma non avendo certezza assoluta, nè l'autorizzazione a divulgarle, ho preferito ometterle dal documentario, anche perchè sono comunque abbastanza vaghe
Conoscevo questo modello da un modellino avuto da piccolo, rigalato da mio zio che fu concessionario Alfa Romeo a Firenze, ma non sapevo niente piú. Molte grazie e congratulazione per questo (e tuute le altre) video historico. Complimenti!
idem pure per me grazie pirata
Anche nel mio caso, la passione per la Scarabeo è nata grazie a un modellino che mi regalarono da piccolo. Da allora, come per altre auto, ho cercato di raccogliere quante più informazioni e immagini possibili
Grazie per l'apprezzamento
@@PirataDesign anche io ricordo un modellino...mi pare arancione, col biscione nero sul cofano !
e ricordo che avevo anche un moellino della Carabo, verde 💥
Riesci sempre a stupirci con vetture ormai dimenticate i che chi non ha vissuto direttamente quegli anni non ha mai visto, ne sentito parlare un plauso come sempre al magistrale lavoro di ricerca e documentazione sempre al 🔝🙏🙏🙏
P.S. ormai non serviranno più i design tanto c’è ChatGPT😭😭
Grazie per aver guardato il nuovo documentario dedicato a una showcar esclusiva, splendida, magari meno nota rispetto ad altri prototipi , ma non per questo meno speciale
Secondo me è un progetto geniale... Grazie Pirata, grande video
Prototipo originale e, a mio avviso, splendico.
Grazie come di consueto per il tuo apprezzamento
Che AUTOMOBILE, che Tempi, che Italia, che Documentario!!!
Grazie !
Favolosa🔝 grande video.
Grazie mile Pirata !!!!!! Sai bene come scegliere i protagonisti
Ciao e ben tornato e... grazie per il cosnueto apprezzamento !
Top come sempre ✨👏🏻👏🏻
Ben tornato e grazie per l'apprezzamento !
Ottimo video e buon canale.
Grazie per averlo guardato e apprezzato. Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale ( o ad abbonarti) così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
@@PirataDesign FATTO !!!
@@admcmlxxii2662 grazie per la fiducia!
Uno shooting Brake anni 60 delizioso.
Ciao, Riccardo, ben tornato.
Grazie per aver guardato e apprezzato anche questo documentario
Sta cosa mi affascina da che sono al mondo......❤️🍀🇮🇹che macchina.....
Anche per me è stato così: da quando, da bambino mi regalarono un modellino... da allora ho raccolto quante più informazioni su questo bellissimo prototipo
Ah... like in anticipo a mani basse
Me la ricordo grazie all'album di figurine "Una leggenda chiamata Alfa Romeo" pubblicato da "Topolino" che completai nel lontanissimo 1981
P.S. se ne trovi uno completo ti consiglio di aggiungerlo alla tua collezione di reliquie AR, era bellissimo...ci passavo delle ore a sognarci sopra, "da grande compro questa , questa e questa..."
E invece ora che sono grande pago solo delle bollette, commercialista e varie amenità fiscali.
Grazie per la fiducia !
@@loscemodelvillaggio7950 Ho anche io quell'album !
@@PirataDesign mi faceva letteralmente sognare ad occhi aperti....
@@loscemodelvillaggio7950 Anche a me: l'ho letteralmente consumato.... Ricordo di averne avuti 2 ... ma ne ho attualmente solo uno.... chissà che fine ha fatto l'altro
Ci sono dei vecchi modellini, su questo modello.
E' proprio grazie a uno di quelli, regalatomi da bambino, che è nata la mia passione per la Scarabeo
Ottimo Pirata!Vettura avveniristica questa Scarabeo,e tra le tante cose,interessante il collegamento tramite rinvio con due coppie coniche a mio parere.Sartorelli per OSI un bravissimo designer.
Già nel 52' Busso aveva voluto sperimentare su una monoposto 159 modificata(e se non ricordo male a traz.integrale che rimase prototipo)questa impostazione,posto guida dietro l' asse post.d'accordo con il grande Sanesi(sentire meglio visivamente le reazioni dell' auto!)Di Breuer non mi ricordavo,in ogni caso sempre interessanti e apprezzabile la seconda proposta;credo che ci furono in tutto tre proposte:questa rimane a mio parere la più originale!Questa l'Alfa Romeo dell' epoca,i suoi uomini,le sue idee!Grazie Pirata😁👍👍👍🎖️🇮🇹
Grazie per l'apprezzamento.
L'Alfa Romeo era una Casa on cui si sperimentava di tutto e non a caso le sue vetture erano sempre avanti rispetto alla concorrenza.
Come mostrato nel documentario, sono 3 le Scarabeo costruite ( o meglio ... 2 e mezzo, visto che la barchetta è rimasta incompiuta). Trovo che quella originale sia la più riuscita, un vero pezzo di design...
La seconda, un pò più comune nelle forme, ma comunque meritevole.
@@PirataDesign L' apprezzamento è dovuto Pirata,ci mancherebbe:e si,Alfa Romeo come dici tu,sperimentava,e in generale possiamo anche dire che alcune soluzioni nella produzione furono riprese poi da altri Costruttori...
In ogni caso la Scarabeo originale anche per me è la più bella,la più originale.Probabile che per la seconda proposta magari,pensavano ad una semplificazione per una produzione in serie.Busso del resto aveva sempre in testa l'idea di poter produrre una vettura a motore post.centrale di categoria media;in ogni caso hai fatto benissimo a proporre questo video su questa Scarabeo:Alfa Romeo era grande,e grandi i suoi uomini!👍👍👍👋🏻🎖️🇮🇹
Ciao Pirata, bellissimo documentario su una vettura strepitosa.
La prima versione era 😢 meravigliosa, un capolavoro di stile come pochi altri.
Se penso che quel capolavoro era lungo quanto una Ford Fiesta del 1991, faccio persino fatica a immaginarla dsl vivo: dalle foto sembra una vettura immensa, sotto ogni punto di vista.
Avrebbero dovuto produrne una piccola serie, esattamente così com'era, magari trovando il modo di spostare la guida a sinistra.
Il prototipo pensato per la commercializzazione, per quanto affascinante, in paragone appare brutto e sgraziato.
In Alfa, e non solo, non sono nuovi a cadute di questo genere: il prototipo della Brera era fantastico, la macchina poi commercializzata, per quanto bellissima (ne stavo per acquistare una, ma ho dovuto lasciar stare), non è altrettanto bella.
Peccato per la probabile fine ingloriosa di questo esemplare unico: la mania di certi personaggi di mettere mega motori dentro a ogni macchina è veramente riprovevole, soprattutto quando ci si prova con un oggetto unico e perfetto, e non su un rottame da far correre in una gara di dragster. Un vero sacrilegio 😢😢😢
Ale
Ciao e te Ale.
Come sempre un intervento ricco di spunti.
In effetti la Scarabeo era decisamente munita, ma un pò come tutte le auto del passtao. Proprio stamattina ho visto una Giulietta Ti dei primi anni 6o e.. quela che all'epoca era una berlina da signori a 3 volumi, oggi appare piccola se confrontata, per esempio, a una Golf attuale....
Il prototipo originale, con pochi accorgimenti, come per esempio un leggero aumento del passo, sarebbe stato un'interessante auto da patiti, in piccola serie e, oggi, una ricercatissima sportiva del passato.
ma... decisero per accantonarla..
In Alfa ( ma non solo... diciamo che è un vezzo tutto italiano...) di occasioni ne hanno perse tantissime
Sulla prassi tutta americana di rovinare queste opere d'arte credo di essermi espresso chiaramente nel documentario..
Ma loro hanno una certa propensione per rovinare le cose armoniche e il bello... basta guardare cosa fanno a livello sociale....
Buongiorno, Pirata. eccellete lavoro, ci hai viziati. Però quanti prototipi interessanti portati a termini e mai industrializzati, questo è uno di loro. Buon lavoro, alla prossima .
Buongiorno a te e , come sempre, grazie per il consueto apprezzamento !
grazie pirata sempre forza alfa romeo
Questa ti piacerà....
A me intriga la storia della ASA 1000gt detta la Ferrarina
si pure a me ,mai vista da vicina...speriamo il pirata lo fara.........@@massimilianorighi6427
Grazie per il video
Che bellissima auto, grazie
Grazie a te per aver guardato e apprezzato questo documentario dedicato a una concept-car spettacolare
Una storia interessantissima e quasi...romantica! Ottimo lavoro , come sempre!
Anche se , in ultima analisi, si tratta solo di prodotti industriali, forse la legge avrebbe dovuto proibire l' esportazione di questi prototipi dall' Italia, gia' all' epoca. E la penso cosi' anche per le auto considerate oggi d' epoca. Capisco l' esistenza del mercato libero nella EU ....pero' certi prodotti industriali sono molto di piu' di tali. Sono beni culurali . Sono pezzi della storia moderna italiana.
Hai detto una cosa giusta, nel senso che certe auto uniche, come questa, sono delle vere e proprie opere d'arte e come tali andrebbero trattate.
Ma non sarebbe necessaria una legislazione apposita per fare in modo che non vadano disperse in giro per il mondo in balia dei vezzi del collezionista di turno. Basterebbe che chi governa mettesse chi produce o realizza nelle condizioni ottimali , in modo da non dover svendere per fare cassa. E basterebbe che la coscienza per le cose belle permettesse di amarle e preservarle.
Grazie a te, come sempre, per l' apprezzamento
Bravo complimenti
Grazie.
Non ricordo di aver letto il tuo nome tra i commentatori abituali. Così, se hai piacere, ti invito ad iscriverti al canale, così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
Ti guardo sempre, forse sei sardo come me e sicuramente alfista come me. I tuoi servizi li guardo con molto interesse perché al contrario di molti altri, hai una bella cultura "alfista" e ciò che dici è un riscontro piacevole di tutti i miei studi relativi al glorioso e invidiato marchio. Continua così bravo davvero!!
Ennesimo documentario stratosferico Pirata!
Abbiamo avuto un periodo d'oro in quegl'anni...... purtroppo non c'è rimasto più nulla, ahimè !!!
Dai qualcosa è rimasta: la testimonianza garantita da quetsi prototipi... e lo scopo di questi documentari è quello di renderli noti.. e di non dimenticare completamente, come vorrebbe qualcuno, quel periodo in cui si lavorava con fantasia e personalità,....
Sarà perché sto andando verso un età da "vecchio", ma ogni tua monografia sulle Alfa per me ha un "valore " doppio.
Eravamo imbattibili sul design allora, c'è poco da fare!
@@forrestg.3977 Non è che stai diventando vecchio.. E' l'effetto che fa vedere cosa eravamo in grado di fare e constatare invece il vuoto dei tempi attuali....
Perfetto una super Alfa, credo che nel libro di automobili sull'Alfa Romeo del 1982 ci siano delle foto con una piccola descrizione. 👍
Questo credo sia il documentario più completo dedicato alla Scarabeo. Raccoglie informazioni che ho messo insieme da quando, da bambino, mi regalarono un modellino di questo prototipo bellissimo
Che bella...ma dove le trovi tutte queste foto e informazioni??? Complimenti 👍
Grazie !
ciao pirata volevo chiederti quando porterai il video della bristol. complimenti sempre per il video esaustivo
Ciao.
La Bristol è in lista da tempo, maè uno di quei documentari un pò complessi, che richiedono più tempo e attenzione. Per cui ci sto lavorando per gradi...
@@PirataDesign grazie mille della disponibilità
La prima versione è fantastica, praticamente un'auto stilisticamente intramontabile. La seconda, stranamente, è inguardabile. La perdita del primo prototipo è cosa imperdonabile 😮
La prima versione, quella più pura è semplicemente spettacolare. me ne sono innamorato da bambino quando mi regalarono un automodello...
Un vero peccato che attualmente l'originale sia irreperibile, anche se, come ho detto nel documentario, pare che sia in fase di restauro da almeno una ventina d'anni.
Un lavoro documentato, completo e fatto con passione, come sempre.
Peccato la pronuncia di termini stranieri molto "personale", come sempre.
Avrei dei dubbi su Pùliga (sempre creduto si dicesse Pulìga), mentre sono sicuro che Senesi era Sanesi.
Graze per avere guardato a apprezzato anche questo documentario.
Su Sanesi hai ragione... non so perchè, ma da sempre ho creduto che si chiamasse Senesi e così l'ho riportato nel testo e quindi nel documentario.
Per Puliga invece è correttissimo il modo in cui l'ho pronunciato. E' un cognome di origine latina, ancora presente in Sardegna ( Satta Puliga era originario di un paese delle mie parti... e un signore che abitava di fronte a casa mia, un vero signore venuto amancare tanti anni fa, aveva lo stesso cognome ed era lontano parente dell'ingegnere dell'Alfa)
ciao , questa vettura era decisamente rivoluzionata questa due posti una coupè raffinata negli anni 60 che la 33 vinse 2 mondiali alle Mans era perfetta in quel periodo peccato che non era mai stata fatta la produzione di serie stradale,Dopo che il progetto riguardante l'Alfa Romeo Tipo 33 fu trasferito alla Autodelta, Giuseppe Busso propose a Orazio Satta Puliga e al suo team di progettazione la costruzione di una nuova vettura sportiva con motore posteriore. L'auto doveva usare lo stesso telaio tubolare della 33, ma doveva essere più economica e leggera rispetto ai modelli precedenti prodotti, La Scarabeo fu dotata del motore a quattro cilindri in linea dalla Alfa Romeo GTA. Il propulsore venne montato trasversalmente nella parte posteriore della vettura, in blocco alla frizione e al cambio. Con l'intenzione di limitare il più possibile i costi, il sistema sospensivo si basava su quello della Renault R8. Il telaio di tipo tubolare era derivato dalla Tipo 33.Il design del corpo dello Scarabeo fu affidato alle Officine Stampaggi Industriali. Grazie al design altamente aerodinamico, la vettura era in grado di raggiungere una velocità massima di circa 200 km/h. Dopo essere stata esposta al Salone di Parigi del 1966, fu costruito un secondo prototipo con un design più semplice. Fu realizzato anche terzo prototipo con carrozzeria del tipo barchetta ma non fu mai totalmente completato.
Nonostante la raffinatezza del progetto, l'intenzione di produrre in serie la Scarabeo venne scartata a favore del programma di corse dell' Auto delta. Il secondo e il terzo prototipo sono custoditi all'interno del Museo Alfa Romeo. bravo complimenti
Ciao Andrea, grazie per avere guardato e apprezzato anche questo nuovo documentario
@@PirataDesign ciao, di niente al prossimo nuovo documentario
Altro video strepitoso! Complimenti.
Grazie !
@@PirataDesign dovrebbero farti un monumento 😂
Sempre piaciuta, davvero splendida!
Sartorelli… un’altro di quelli di cui si parla troppo poco, l’ennesimo maestro.
La scarabeo è praticamente l’evoluzione telaistica ed estetica della Giulia tz, e che evoluzione!
Bellissimi i disegni ed i dettagli del telaio, una semiscocca credo inedita per il tempo…
Sulla OSI mi hai anticipato…bella realtà che come spesso accade è durata troppo poco, ma calderone di talenti…come Tjaarda.
Come ho raccontato in risposta ad altri commenti, mi sono innamorato di questa vettura quando, da piccolo, mi regalarono il modlelino.. ne avevo tanti, ma questa era una delle mie preferite, soprattutto tra quelle che non utilizzavo per giocarci, ma solo per guardarle .
Più che evoluzione delle Giulietta TZ è una derivazione della 33, visto che ne utilizza parte del telaio e alcune soluzioni delo stesso, ma anche la collocazione del motore al posteriore, anche se in posizione trasversale e non longitudinale.
Su sartorelli e sulla OSI concordo: un designer noto solo ad alcuni addetti del settore, ma che ha contribuito a tante auto dal design intelligente e innovativo, e una piccola azienda dalla vita troppo breve, ma segnata da realizzazioni memorabili
@@PirataDesign derivazione 33 sicuramente, senza ombra di dubbio…però la coda kamm e il motore mi ricordano tanto la giulia TZ… e non so perché ma anche la Canguro…che è comunque una derivata TZ…
@@alberto_davoli L'unica cosa in comune con le Giulia è il motore, che comunque era decisamente rivisitato nella costruzione per pter accogliere anche il cambio. Per il resto restano progetti assolutamente differenti.sia per tipologia che per scopo.
@@PirataDesign si si assolutamente differenti…a cominciare dallo schema meccanico… esteticamente le trovo “parenti”, ma più che altro per la coda tronca che ho sempre amato come soluzione.
@@alberto_davoli nel caso delle TZ la coda tronca era nata da ricerche aerodinamiche empiriche, ricerche che hanno dato risultati sul campo. Nel caso della Scarabeo è stata la soluzione estetica più mirata per chiudere il posteriore di un telaio dalle proporzioni strane...
🏁🏴☠️🏁🏴☠️🏁🏴☠️
La prima versione non è una semplice auto ma bensì un opera d'arte
Sono dello stesso parere....
Alalisi interessante e precisa come sempre 👏🏻👏🏻👏🏻
Ps: Bòrgaro non Borgàro
Grazie per aver apprezzato anche questo documentario.
Riguardo il tuo PS: hai ragione, mi era già stato segnalato...
buonasera. nulla da aggiungere perchè il pirata, particolarmente ispirato, ha detto tutto il possibile ed in maniera mirabile. il pirata è sempre il pirata......like 231.
Buonasera a te e grazie per il consueto apprezzamento
Questa proprio non la conoscevo; confesso che il tipo di auto lunga davanti ma corta dietro tipo BMW Z3 coupè non mi piace; facendo sembrare le auto delle station Wagon "a canne mozze" dandogli un aspetto sproporzionato; però sotto alla carrozzeria questa auto ha un telaio spettacolare; e solo in italia si sarebbe potuto pensare di trasformare la struttura ad H portante nel serbatoio della macchina; semplicemente geniale
ha un design originale, forse fin troppo, sicuramente un pò forzato nelle proporzioni, ma a mio avviso, Sartorelli ha realizzato una linea fuori da tutti gli schemi, ma abbastanza riuscita
@@PirataDesign risponde all'esigenza di estremizzare il concetto della "tutto dietro"; anche se il telaio ad H che funge da serbatoio centralizza i pesi ed il cofano slanciato carica aerodinamicamente l'avantreno; se vogliamo anche la Lancia Stratos è figlia di questa filosofia; anche se è più centralizzata; perchè lp sappiamo tutti se vuoi andare forte o bilanci 50 e 50 davanti e dietro o centralizzi; sproporzionare troppo davanti o troppo dietro portano le auto ad avere dei difetti intrinsechi da cui non si scappa; per fare due esempi estremi e di successo; le porsche tutto in dietro o la honda civic type R tutto avanti; sono due auto eccellenti nel loro genere ma per quanto potranno essere raffinate manterrano comunque i difetti intrinsechi del genere di appartenenza mentre quando si parte da un sistema transaxel o da un sistema centralizzato con poche modifiche si riesce ad equilibrarle e renderle neutre nel comportamento
Buonasera Pirata,
Ad onore del vero non ricordo un parabrezza così curvo in unico pezzo prima di quest'auto, poi in effetti come detto arriverà la Stratos.
Fino al montante B tutto ok, poi la parte posteriore è veramente particolare, preferisco la 2a versione in shooting brake, che trovo in generale possa essere una vettura bella e pratica quando si desideri una Gt 2+2 a tutto campo; ovviamente visto la collocazione del motore sulla Scarabeo, era solo una questione estetica.
Nn conoscevo Breuer e come design bella sua barchetta.
Come ho detto altre volte, pur considerando problematiche costruttive, di logistica, ecc.... ritengo che l'Alfa Romeo, pur essendo stata una società statale italiana, a livello tecnico ed anche di prodotto finale, è stata in grado di rivaleggiare con la gran parte delle marche e per quanto riguarda i modelli ed i prototipi ne ha costruito/o sono stati interpretati in numero notevole, non mi sovvengono altri marchi europei così prolifici.
Buonasera a te.
Parbrezza come questi... se ne sono visti diversi, ma tutti dopo ala Scarabeo. C'è solo un caso contemporaneo : quello della Vauxhall XVR , uscita qualche mese prima del prototipo concepito da Sartorelli, ma in questo caso il cristallo è diviso in 4 sezioni ( se non ricordo male), anche se visivamente è molto simile alla Scarabeo(ma anche la disposizione dei volumi è simile....).
Tra le 3 versioni della Scarabeo, ho una insana passione per quella originale da Salone, forse perchè da piccolo, mi regalarono un bellissimo modellino in metallo che ha acceso la scintilla per questa sportiva originalissima. Forse, un passo leggermente più lungo avrebbe addolcito l'insieme delle forme, ma a me.. piace tantissimo anche così.
Credo anche che sia una di quelle forme che rendono meglio dal vivo che in bidimensione....
Breuer è l'autore del design della 128 Coupè del 1971, ma ha collaborato a tante Fiat degli anni '70.Ha inoltre realizzato prototipi interessanti, come la Opac su meccanica Maserati 224 ( o 222 ? ) e la MY Pomme rivisitazione del concetto di spiaggina molto simpatico..
L' Alfa finchè ha potuto è stata una Casa in cui design esperimentazione tecnica andavano di pari passo...
Come diceva Enzo Ferrari riferito agli uomini dell'Alfa " quelli li sono in grado d fare anche i guanti alle mosche...."
Poi.....
@@PirataDesign Direi che la Opel Gt sino al 2°montante sia la Vauxhall rivista in maniera da essere prodotta a cifre consone ad un prodotto di serie.
Ti ringrazio per le note su Breuer, riguardo l'Opac spider ho trovato un documento che parla del motore 8V della 3200, gli interni dalle foto direi che sono invece il classico Biturbo degli anni '90, linea molto pulita, posteriormente con quella fanaleria assomiglia un po' troppo ad una Ferrari.
Riguardo alla R4 Ma Pomme, penso di aver visto qualcosa di simile nel muso, particolare la parte di irrobustimento esterna vista come elemento di design; per il resto Renault con R4 Frog fece un modello di nicchia ad un costo economico.
@@Nordenkapp Sulla Opac ora ricordo: aveva l'intera meccanica delle ultime evoluzioni del progetto Biturbo ( quindi 22.4 e Racing), ma il motore utilizzato sulla Shamal.
Breuer, ha realizzato, come detto tante auto interessanti. la più famosa è proprio la 128 Coupè, con la quale, a mio avviso, ha realizzato un piccolo capolavoro perchè è riuscito a disegnare un piccolo coupè dallo stile tipicamente italiano, nel quale è riuscito a miscelare particolari tipici delle muscle-car americane, come la nervatura sulla fiancata che poi defluiisce verso il terzo volume compatto e personale. ma anche altre sue realizzaizoni sono degne di nota. La My Pomme è un progetto che , credo, proposto a un prezzo ragionevole avrebbe avuto un buon riscontro.
Ricordo la Frog... simpaticissima, anche se era offerta a un prezzo un pò elevato, ma giustificato dalla produzione artigianale e dall'esclusività di un modello tirato in poche centinaia di unità.
Per diverso tempo l'ho avuta nel mirino.. ma le richieste assurde mi hanno fatto desistere.
Un mio conoscente ne ha una che.... gli è stata regalata da un facoltoso signore che la utilizzava ( pochissimo..) quando apriva la sua villa in Costa Smeralda...
@@PirataDesignIn effetti ricordo il cambio generazionale tra 128 coupè e 128 3p; tra l'altro se nel 1°caso ci furono vendite interessanti ed un intensa atività sportiva, nel 2° si parla di dosi omeopatiche e per quel che so, nessuno si cimento mai in gare. Era un tempo in cui c'era chi correva con la Simca 1000 Rallye (in Francia con step di potenza fino alla 3a versione), quindi traiamone le conclusioni, renderla più pratica col portellone non fu la scelta giusta.
Frog e più ancora la Mehari, vetture che sono decollate nei prezzi a livelli assurdi, se proprio devo pensare ad una R4, una Sinpar, ma anche in questo caso lascia stare il prezzo, non ne vale la pena, si trova altro a quelle cifre.
@@Nordenkapp La 128 Coupè, che trovo davvero riuscita, non solo come design, ma nell'intera filosofia , è una vettura che conosco abbastanza bene: quando ero adolescente, ne arrivò una in famiglia, aveva gi 12/13 anni, ma andava ancora alla grande.... Ricordo che era ben costruita, che nonostante la cilindrata di 1100cc ( poi portata a 1300...) andava davvero veloce e aveva un telaio riuscito.
la successiva 3p non raggiunse il successo di questa versione, ma so che anche su strada aveva una dinamica leggermente differente, probabilmente a causa del taglio posteriore che indeboliva la scocca.
ma anche esteticamente non era riuscitissima, anche se ha comunque un suo perchè....
Un signore che ora non c'è più ne aveva una dell'ultima versione Sport, quella con le scritte adesive sulla fiancate.. La teneva come una reliquia....E, nonostante fosse un pò eccessiva... a me piaceva...
Per le vetture " esotiche" le quotazioni già da tempo hanno raggiunto cifre assurde...
Guarda anche la Mini Moke.....
E , in effeti, per quanto simpatiche, per quei soldi comprerei sicuramente altro...
💎🙏 !!!!!
Speravo nell’arma! Comunque sempre ottime scelte
Ho già pubblicato la storia dell' Arna TI ... Auto che ho avuto modo di guidare e ti dico che ferma non era..... Anzi...
Anche io avevo il modellino arancione
MI sa che tra gli iscritti al canale lo avevano in tanti !
Il mio era argento, non ricordo di che casa fosse
Quando si facevano auto ed i dirigenti non si chiamavano TAVARES e non erano PORTOGHESI noti costruttori di auto :^DD
Tutto vero
@@PirataDesign Siamo in pochi ad aver capito che le AUTO sono libertà e questi non contenti di togliercela vogliono distruggerne anche il significato creativo.
non sapevo niente di questa alfa,visto tante cose dopo messe sulla 33 stradale...chissa dove ora la scarabeo... ti ringrazio pirata...
Pensavo che un Alfista come te la conoscesse !
Bòrgaro Torinese
Come prassi per i miei documentari, prima di realizzare gli audio, quando ho dubbi sulla pronuncia di termini che non ho sentito prima, cerco sempre la versione corretta. Per Bòrgaro Torinese, ho trovato entrambe le versioni: questa, corretta( come deduco dal tuo commento) e quella utilizzata nel documentario, che, a orecchio, mi sembrava più giusta
bravissimo !
Grazie per l'apprezzamento !
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale, così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
@@PirataDesign ma grazie a te per queste bellissime ed interessanti monografie, veramente ben realizzate. Mi iscrivo solo ora al canale, anche se ho già visto una gran parte delle tue produzioni. Continua così, stai facendo un gran lavoro assai ben documentato, di interesse assoluto. CIAO !
Complimenti per documento veramente ben fatto. L'apertura particolare dell'abitacolo mi ricorda molto una vettura che amavo da ragazzo, ossia la Puma GTV. Non so se ci siano altre macchine che si aprono con questo sistema
Grazie per averlo guardato e apprezzato.
Conosco bene la Puma GTV che si basava su un' altra kit-car inglese costruita anche in Brasile e che aveva quel sistema di apertura.
Ti invito, se ancora non l' hai fatto e se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie!
@@PirataDesign sono iscritto da un bel po' e trovo sempre i tuoi video molto accurati e piacevoli da vedere👍
@@nicoladanzi8185 Grazie !
@@PirataDesign si, la Puma GTV e la 033 erano fortemente ispirate alla Sterling Nova inglese e, a sua volta, alla versione australiana Eureka. E come dici tu brasiliana. La Puma a loro differenza aveva l'apertura incernierata sul cofano mentre le altre usavano un sistema a pistoncini che praticamente faceva salire il tetto verso l'alto, a volte anche con un motorino elettrico. Tra l'altro, molti anni fa, da ragazzetto stavo per comprarne una ad Oristano, che persi per aver indugiato un po' troppo nella trattativa. E fu forse un bene alla fine. Complimenti di nuovo, al prossimo video👍
Molto bella
Design unico e, a mio avviso, davvero splendido
Grazie Pirata! Abbraccio
Ciao, Comandante.
Grazie e ... ricambio l'abbraccio
Sto piangendo......l'italia di oggi è lo scheletro di se stessa.
L'italia è morta da tempo, ma in pochi se ne sono accorti.
E gli italiani, o meglio, una alta percentuale.... dormono sonni tranquilli