Buon pomeriggio dottore. So che il contenuto del commento non c'entra con quello del video ma volevo ringraziarla. Oggi ho eseguito la prima prova della maturità in Italinao scegliendo la traccia b1. Si trattava di un testo argomentativo a tema storico in cui invitava a riflettere sull'"equilibrio del terrore" delle armi nucleari nel contesto della guerra fredda. Bisognava argomentare o confutare l'idea sull'utilità di tale strategia nel contesto geopolitico contemporaneao. I suoi spunti nei suoi video sono stati utilissimi, grazie a lei ho approfondito molto e mi sono appassionato alla materia storica; sinceramente avevo iniziato per farmi una cultura personale ma non pensavo mi sarebbero serviti così alla maturità. Grazie
che bello sentir parlare di Udine, della mia regione e di quanto il ricordo di questa campagna è ancora vivo qui nel territorio. Se posso chiedere una cosa, non indugiare ad aggiungere dettagli e aneddoti nelle prossime storie! Continua così!
Quello che affascina di Napoleone è proprio questo azzardo, giocarsi il tutto per tutto,ricorda anche Cesare. Il tenere l'iniziativa,non cedere, principi che non sempre portano alla vittoria. Qui si i fatti gli diedero ragione,e non in Russia dove entrò a Mosca. Ma col tempo i suoi avversari capirono come non fare il suo gioco. Grazie Gioele, bella serie mi ha permesso di conoscere meglio questo gigante della storia.
Aspetto con ansia il giorno in cui faraete una puntata noiosa, tale evento eccezionale prima o poi dovrà accadere: quel giorno giocherò al superenalotto e vincerò
Vedere il proprio paese sulla mappa e pensare alle vite dei propri compaesani dell’epoca rende il racconto ancora più coinvolgente. Complimenti Gioele questa serie è fantastica
L'Arciduca Carlo diventerà il più grande nemico di Napoleone (secondo me), l'unico che davvero poteva tenergli testa. Ma in questa campagna non poté fare nulla di significativo essendo arrivato tardi ma comunque in Germania Moreau e Jourdan li aveva sconfitti.
Appartengo all'Arciduca Carlo Fan Club da quando, a 8-9 anni, ho visto su un libro una foto del bellissimo quadro di Krafft "L'Arciduca Carlo alla battaglia di Aspern." Ho anche visitato il campo di battaglia di Wagram e di Aspern (Aspern praticamente non esiste più, inglobata dentro Vienna, però a Wagram qualcosa ancora si trova). Ma la vera nemesi militare di Napoleone, l'unico che gli ha tenuto testa, sebbene in una campagna brevissima (che ha stra-vinto, insieme ai Prussiani) è il Duca di Wellington. Mi sono iscritto al Duca di Wellington Fan Club abbastanza tardi, quando avevo 16-18 anni, e non credo che ci sia una contraddizione tra ammirare entrambi i comandanti (ho invece restituito la tessera del Napoleone Fan Club anni e anni fa ahahah). Ma trovo piuttosto surreale mettere Carlo davanti a Wellington quando si discute dei nemici di Napoleone. Nessun comandante, neppure Napoleone, ha combattuto una campagna così lunga e complicata, partendo praticamente da zero, come Wellington nella Penisola Iberica. Carlo (purtroppo) non ha mai tenuto testa a Napoleone, anche se a Wagram il suo esercito ha combattuto bene, e non credo che Carlo abbia commesso gravi errori (se mi ricordo bene Rothenberg è invece un pò più critico delle sue scelte e della sua leadership). Aspern (sempre purtroppo) è stata una vittoria a metà, non adeguatamente sfruttata. (Ps: il tono del mio commento è ironico, non voglio essere offensivo, spero si capisca. Ma la mia grande ammirazione e passione per Wellington, l'esercito e la politica britannica del tempo, e anche per l'Arciduca Carlo, è reale).
@@gianlucadamiani6064 Certo, alla fine si tratta di interpretazioni e gusti personali e sono commenti che lasciano il tempo che trovano perché non c'è un metro di giudizio ufficiale. Wellington per quanto mi riguarda viene subito dopo l'Arciduca Carlo perché tengo in considerazione il fatto che Carlo abbia più volte affrontato Napoleone sul campo mentre Wellington se lo trovò davanti solo in Belgio (in Spagna era contro solo i suoi Marescialli) e in quella campagna gran parte del merito per la vittoria finale sull'Imperatore lo deve condividere con i prussiani. Senza l'arrivo di Blücher se la sarebbe vista brutta. Ma appunto, questione di opinioni.
@@passionenapoleonica Ma si, sono d'accordo al 100%, non esiste una metrica. Aggiungerei poi che Wellington è stato un comandante piuttosto conservatore. Il grande merito di Carlo, IMO, è stato avere trasformato, insieme ai suoi collaboratori, l'esercito Austriaco post-Austerlitz in una macchina da guerra molto efficace, almeno fino al 1859-66. Invece Wellington alla fine ha lasciato le cose un pò come le ha trovate, e come credeva funzionassero (non durante le guerre napoleoniche, quando ovviamente era solo uno dei generali britannici e non poteva cambiare granchè, ma dopo, quando, grazie a Waterloo, il suo credito è diventato immenso ed è stato, per un periodo, comandante in capo dell'esercito). Ma quello che funzionava con lui, o con altri comandanti capaci, non necessariamente funzionava con tutti (i Britannici spesso lo nascondono -tipico ahaha-, ma durante le guerre napoleoniche hanno avuto degli esempi clamorosi di cattive performances, tipo la campagna di Walcheren nel 1809, quella in Olanda nel 1794, o anche quella in Olanda nel 1814, tutte oscurate - direi nascoste - dai grandiosi successi di Wellington). In un certo qual modo credo che i Britannici si siano portati dietro questa visione almeno fino alla grande guerra (o le guerre Boere), quando sono stati costretti a modernizzarsi in pochissimo tempo.
@@gianlucadamiani6064 Per i britannici anche l'invasione francese del Regno di Napoli nel 1806 e la fallita invasione di Capri nel 1808 possono essere viste come dei grossi insuccessi sebbene l'Italia fosse un fronte minore. Wellington era un maestro nella sua strategia attendista, nel combattere per piccoli gruppi, che dette i suoi frutti. Per il resto, commento perfetto.
@@passionenapoleonica hai ragione mi sono dimenticato del sud Italia. In verità la campagna del 1806, in GB è abbastanza ricordata. La toccata e fuga di Sir John Stuart in Calabria, con la sua vittoria a Maida è stata molto celebrata (in un periodo in cui, post-Austerlitz, l'esercito francese sembrava invincibile, anche un piccolo successo come questo fu straordinariamente gonfiato dalla propaganda). Peraltro Maida è un caso interessante perchè molti futuri comandanti peninsulari vi presero parte, come comandanti di battaglione/reggimento (compreso Robert Ross, il generale che nel 1814 sconfisse gli americani a Bladensburg e catturò Washington DC, ma questa è un'altra storia). Ma strategicamente Maida fu completamente ininfluente, i britannici tornarono subito in Sicilia, e l'insurrezione anti-francese fallì rapidamente. Interessante poi che al comando della flotta in Sicilia c'era il leggendario Sir Sidney Smith, che con i marines britannici aveva difeso Acri dall'assedio di Napoleone, insieme ai turchi, ma se ne riparlerà poi. Il tentativo di cattura di Capri quello si, fu un totale fallimento. I britannici volevano davvero impadronirsi dell'isola e trasformarla in una base da cui bloccare Napoli, ma furono ricacciati indietro.
A questo punto, prima della pace di Leoben, nelle menti dei soldati francesi più idealisti dovevano serpeggiare immagini come loro che bivaccano nei giardini del Palazzo di Hofburg mentre i nobili austriaci vengono mandati a Parigi.
In effetti la campagna d'Austria fu un vero azzardo. Hai ragione Napoleone ha sempre giocato sul filo del rasoio e poi la questione di Venezia ceduta all'Austria ha lasciato l'amaro in bocca agli italiani!
Proprio un bel video Gioele, meriterebbe di essere citato lo scontro di Klausen, oggi Chiusa in provincia di Bolzano, dove Dumas si guadagnò il soprannome di Schwarer Taufel(demonio nero) per aver tenuto con un drappello di uomini il ponte sul fiume Isarco davanti alle preponderanti forze austriache.
Che bello vedere le mappe delle mie zone e conoscere i percorsi (e ho una vaga idea di com'erano all'epoca), che grande colpaccio del Napoleone. Purtroppo so che ora inizieranno gli episodi che sono una pugnalata al cuore. Ps ogni volta che tu dici: "aveva fatto sapere, gli fu riferito, venne a sapere" io immagino quel disgraziato a cavallo che fa su e giù per strade sterrate bagnate innevate, per portare le lettere con i messaggi 🤣 quelli sono i veri eroi
Questa e come le precedenti pillole di storia, per i tantissimi fatti storicamente accaduti meriterebbero una serie (più che meritata),sul palinsesto televisivo.
Piccola curiosità: la città di Palmanova venne chiamata cosí proprio da Napoleone (prima si chiamava semplicemente Palma), quando ci fece costruire la terza cinta muraria attorno alla fortezza. Ancora oggi è possibile visitare le fortificazioni e le polveriere di quell'epoca
Al Tagliamento N. mise in atto il cosiddetto "ordine misto", una via di mezzo tra l'attacco in linea e l'attacco in colonna, adatto a terreni impervi inadeguati per formazioni regolari. Fece lo stesso poco dopo attraversando l'Isonzo ed entrando in Austria. In entrambe le occasioni fu N. stesso ad intervenire personalmente per mettere a punto una formazione che combinasse la potenza di fuoco di un battaglione in linea con il peso d'attacco di due battaglioni in colonna.
Pazzo come lui non se ne vedono tutti i giorni....avanza,vinca delle scaramuccie e spaventa gli Austriaci... Ottimo video ora aspetto di capire perché Venezia e stata inglobata dagli austriaci(poco raccontata a scuola)
Interessante capire come le truppe di Napoleone macinassero km più velocemente degli altri . Con anche l'artiglieria? La velocità infatti era un arma di Napoleone . Ma dovrebbero esserci anche degli aspetti tecnici oltre al carattere impaziente del generalissimo ...
Come ha detto sotto uno scorso video Gioele, fondamentale era tenere la catena di comando corta per permettere ai comandati di avere molta autonomia. Napoleone separava sempre le forze facendole restare coordinate per renderle più autonome e rapide. Un ruolo fondamentale lo ricopriva la cavalleria, la quale oltre alla ricognizione, alla schermaglia, alla protezione dei fianchi e delle retroguardie, permetteva di raccogliere informazioni rapidamente e di mantenere il nemico sotto pressione costante. A questo aggiungiamo una logistica efficiente attraverso l'uso di magazzini di rifornimento e delle risorse locali e l'equipaggiamento perché alle truppe veniva ordinato di portare solo il necessario, con carichi leggeri, per permettere appunto marce più veloci e trasportare con più facilità l'artiglieria leggera. E poi chiaramente la disciplina e l'addestramento.
Questa mossa mi ricorda l'apparente follia di Cesare nell'invadere l'Italia con una sola legione all'inizio della guerra civile. Una mossa azzardata, ma totalmente inaspettata e in grado di sbilanciare il nemico.
Buon pomeriggio dottore. So che il contenuto del commento non c'entra con quello del video ma volevo ringraziarla.
Oggi ho eseguito la prima prova della maturità in Italinao scegliendo la traccia b1. Si trattava di un testo argomentativo a tema storico in cui invitava a riflettere sull'"equilibrio del terrore" delle armi nucleari nel contesto della guerra fredda. Bisognava argomentare o confutare l'idea sull'utilità di tale strategia nel contesto geopolitico contemporaneao.
I suoi spunti nei suoi video sono stati utilissimi, grazie a lei ho approfondito molto e mi sono appassionato alla materia storica; sinceramente avevo iniziato per farmi una cultura personale ma non pensavo mi sarebbero serviti così alla maturità.
Grazie
Ne sono lieto e in bocca al lupo per la maturità in generale!
che bello sentir parlare di Udine, della mia regione e di quanto il ricordo di questa campagna è ancora vivo qui nel territorio. Se posso chiedere una cosa, non indugiare ad aggiungere dettagli e aneddoti nelle prossime storie! Continua così!
Sempre grande sostegno a questa bellissima iniziativa ❤❤❤ grazie Biblioteca di Alessandria 😊 buona domenica a chi passa di qua
Quello che affascina di Napoleone è proprio questo azzardo, giocarsi il tutto per tutto,ricorda anche Cesare. Il tenere l'iniziativa,non cedere, principi che non sempre portano alla vittoria. Qui si i fatti gli diedero ragione,e non in Russia dove entrò a Mosca. Ma col tempo i suoi avversari capirono come non fare il suo gioco. Grazie Gioele, bella serie mi ha permesso di conoscere meglio questo gigante della storia.
Sì, ma a Lipsia è Waterloo questi medesimi principi portarono alla disfatta... non esiste mai la formula perfetta.
Aspetto con ansia il giorno in cui faraete una puntata noiosa, tale evento eccezionale prima o poi dovrà accadere: quel giorno giocherò al superenalotto e vincerò
Concordo, mi siedo sulla riva del fiume ed attendo!😂
Potrebbe non succedere mai😏
Vedere il proprio paese sulla mappa e pensare alle vite dei propri compaesani dell’epoca rende il racconto ancora più coinvolgente. Complimenti Gioele questa serie è fantastica
Un' altra, straordinaria puntata dedicata al mio idolo. 💝 P.s.: Buon 1° Messidoro, cittadino Gio.🟦⬜🟥
Bravo, bella pillola. Poi come la racconti tu, è fantastico
❤❤❤❤❤❤
Solo questa fase della campagna meriterebbe un film a parte...vero Mr. Scott?
Una nuova e bellissima puntata della saga napoleonica ❤ grazie Gioele ❤🌹
L'Arciduca Carlo diventerà il più grande nemico di Napoleone (secondo me), l'unico che davvero poteva tenergli testa. Ma in questa campagna non poté fare nulla di significativo essendo arrivato tardi ma comunque in Germania Moreau e Jourdan li aveva sconfitti.
Appartengo all'Arciduca Carlo Fan Club da quando, a 8-9 anni, ho visto su un libro una foto del bellissimo quadro di Krafft "L'Arciduca Carlo alla battaglia di Aspern." Ho anche visitato il campo di battaglia di Wagram e di Aspern (Aspern praticamente non esiste più, inglobata dentro Vienna, però a Wagram qualcosa ancora si trova). Ma la vera nemesi militare di Napoleone, l'unico che gli ha tenuto testa, sebbene in una campagna brevissima (che ha stra-vinto, insieme ai Prussiani) è il Duca di Wellington. Mi sono iscritto al Duca di Wellington Fan Club abbastanza tardi, quando avevo 16-18 anni, e non credo che ci sia una contraddizione tra ammirare entrambi i comandanti (ho invece restituito la tessera del Napoleone Fan Club anni e anni fa ahahah). Ma trovo piuttosto surreale mettere Carlo davanti a Wellington quando si discute dei nemici di Napoleone. Nessun comandante, neppure Napoleone, ha combattuto una campagna così lunga e complicata, partendo praticamente da zero, come Wellington nella Penisola Iberica. Carlo (purtroppo) non ha mai tenuto testa a Napoleone, anche se a Wagram il suo esercito ha combattuto bene, e non credo che Carlo abbia commesso gravi errori (se mi ricordo bene Rothenberg è invece un pò più critico delle sue scelte e della sua leadership). Aspern (sempre purtroppo) è stata una vittoria a metà, non adeguatamente sfruttata. (Ps: il tono del mio commento è ironico, non voglio essere offensivo, spero si capisca. Ma la mia grande ammirazione e passione per Wellington, l'esercito e la politica britannica del tempo, e anche per l'Arciduca Carlo, è reale).
@@gianlucadamiani6064 Certo, alla fine si tratta di interpretazioni e gusti personali e sono commenti che lasciano il tempo che trovano perché non c'è un metro di giudizio ufficiale. Wellington per quanto mi riguarda viene subito dopo l'Arciduca Carlo perché tengo in considerazione il fatto che Carlo abbia più volte affrontato Napoleone sul campo mentre Wellington se lo trovò davanti solo in Belgio (in Spagna era contro solo i suoi Marescialli) e in quella campagna gran parte del merito per la vittoria finale sull'Imperatore lo deve condividere con i prussiani. Senza l'arrivo di Blücher se la sarebbe vista brutta. Ma appunto, questione di opinioni.
@@passionenapoleonica Ma si, sono d'accordo al 100%, non esiste una metrica. Aggiungerei poi che Wellington è stato un comandante piuttosto conservatore. Il grande merito di Carlo, IMO, è stato avere trasformato, insieme ai suoi collaboratori, l'esercito Austriaco post-Austerlitz in una macchina da guerra molto efficace, almeno fino al 1859-66. Invece Wellington alla fine ha lasciato le cose un pò come le ha trovate, e come credeva funzionassero (non durante le guerre napoleoniche, quando ovviamente era solo uno dei generali britannici e non poteva cambiare granchè, ma dopo, quando, grazie a Waterloo, il suo credito è diventato immenso ed è stato, per un periodo, comandante in capo dell'esercito). Ma quello che funzionava con lui, o con altri comandanti capaci, non necessariamente funzionava con tutti (i Britannici spesso lo nascondono -tipico ahaha-, ma durante le guerre napoleoniche hanno avuto degli esempi clamorosi di cattive performances, tipo la campagna di Walcheren nel 1809, quella in Olanda nel 1794, o anche quella in Olanda nel 1814, tutte oscurate - direi nascoste - dai grandiosi successi di Wellington). In un certo qual modo credo che i Britannici si siano portati dietro questa visione almeno fino alla grande guerra (o le guerre Boere), quando sono stati costretti a modernizzarsi in pochissimo tempo.
@@gianlucadamiani6064 Per i britannici anche l'invasione francese del Regno di Napoli nel 1806 e la fallita invasione di Capri nel 1808 possono essere viste come dei grossi insuccessi sebbene l'Italia fosse un fronte minore. Wellington era un maestro nella sua strategia attendista, nel combattere per piccoli gruppi, che dette i suoi frutti. Per il resto, commento perfetto.
@@passionenapoleonica hai ragione mi sono dimenticato del sud Italia. In verità la campagna del 1806, in GB è abbastanza ricordata. La toccata e fuga di Sir John Stuart in Calabria, con la sua vittoria a Maida è stata molto celebrata (in un periodo in cui, post-Austerlitz, l'esercito francese sembrava invincibile, anche un piccolo successo come questo fu straordinariamente gonfiato dalla propaganda). Peraltro Maida è un caso interessante perchè molti futuri comandanti peninsulari vi presero parte, come comandanti di battaglione/reggimento (compreso Robert Ross, il generale che nel 1814 sconfisse gli americani a Bladensburg e catturò Washington DC, ma questa è un'altra storia). Ma strategicamente Maida fu completamente ininfluente, i britannici tornarono subito in Sicilia, e l'insurrezione anti-francese fallì rapidamente. Interessante poi che al comando della flotta in Sicilia c'era il leggendario Sir Sidney Smith, che con i marines britannici aveva difeso Acri dall'assedio di Napoleone, insieme ai turchi, ma se ne riparlerà poi. Il tentativo di cattura di Capri quello si, fu un totale fallimento. I britannici volevano davvero impadronirsi dell'isola e trasformarla in una base da cui bloccare Napoli, ma furono ricacciati indietro.
Molto bravo
A questo punto, prima della pace di Leoben, nelle menti dei soldati francesi più idealisti dovevano serpeggiare immagini come loro che bivaccano nei giardini del Palazzo di Hofburg mentre i nobili austriaci vengono mandati a Parigi.
In effetti la campagna d'Austria fu un vero azzardo. Hai ragione Napoleone ha sempre giocato sul filo del rasoio e poi la questione di Venezia ceduta all'Austria ha lasciato l'amaro in bocca agli italiani!
Sempre grazie 🙂
Proprio un bel video Gioele, meriterebbe di essere citato lo scontro di Klausen, oggi Chiusa in provincia di Bolzano, dove Dumas si guadagnò il soprannome di Schwarer Taufel(demonio nero) per aver tenuto con un drappello di uomini il ponte sul fiume Isarco davanti alle preponderanti forze austriache.
Anche conosciuto come l'Orazio Coclite del Tirolo, soprannome datogli da Napoleone stesso.
Video caricato 1 min fa ed ed io eccomi qui
Che bello vedere le mappe delle mie zone e conoscere i percorsi (e ho una vaga idea di com'erano all'epoca), che grande colpaccio del Napoleone. Purtroppo so che ora inizieranno gli episodi che sono una pugnalata al cuore. Ps ogni volta che tu dici: "aveva fatto sapere, gli fu riferito, venne a sapere" io immagino quel disgraziato a cavallo che fa su e giù per strade sterrate bagnate innevate, per portare le lettere con i messaggi 🤣 quelli sono i veri eroi
Che meraviglia questi video Gioele come farò quando finiranno 😢
Beh ci vorrà parecchio con questo ritmo 😸😸
Sei bravissimo
Incredibile pensare come Napoleone si sia giocato il tutto per tutto arrivando a Leoben.
Questa e come le precedenti pillole di storia, per i tantissimi fatti storicamente accaduti meriterebbero una serie (più che meritata),sul palinsesto televisivo.
Sempre più interessante questa storia.
Piccola curiosità: la città di Palmanova venne chiamata cosí proprio da Napoleone (prima si chiamava semplicemente Palma), quando ci fece costruire la terza cinta muraria attorno alla fortezza. Ancora oggi è possibile visitare le fortificazioni e le polveriere di quell'epoca
Ancora una volta ben fatto.
un'altra super puntata!
Vìctor con l'accento sulla i non si può sentire però! 😂
Bella narrazione
grande puntata napoleone un grande giocatore riesce sempre a tirare l asso dalla manica e un po di fortuna non guasta mai grazie gioele🎉🎉🎉
Bravooo
Al Tagliamento N. mise in atto il cosiddetto "ordine misto", una via di mezzo tra l'attacco in linea e l'attacco in colonna, adatto a terreni impervi inadeguati per formazioni regolari. Fece lo stesso poco dopo attraversando l'Isonzo ed entrando in Austria. In entrambe le occasioni fu N. stesso ad intervenire personalmente per mettere a punto una formazione che combinasse la potenza di fuoco di un battaglione in linea con il peso d'attacco di due battaglioni in colonna.
parlando di Napoleone sarebbe interessante un approfondimento sulla rivoluzione di Haiti (anche se iniziata prima dell'epopea napoleonica)
Sembra un opera teatrale: Aspettando Moreau 😂
Come si spostano le truppe? A piedi ?
Si
Leoben ha l'accento sulla o
Pazzo come lui non se ne vedono tutti i giorni....avanza,vinca delle scaramuccie e spaventa gli Austriaci...
Ottimo video ora aspetto di capire perché Venezia e stata inglobata dagli austriaci(poco raccontata a scuola)
Interessante capire come le truppe di Napoleone macinassero km più velocemente degli altri . Con anche l'artiglieria? La velocità infatti era un arma di Napoleone . Ma dovrebbero esserci anche degli aspetti tecnici oltre al carattere impaziente del generalissimo ...
Come ha detto sotto uno scorso video Gioele, fondamentale era tenere la catena di comando corta per permettere ai comandati di avere molta autonomia. Napoleone separava sempre le forze facendole restare coordinate per renderle più autonome e rapide. Un ruolo fondamentale lo ricopriva la cavalleria, la quale oltre alla ricognizione, alla schermaglia, alla protezione dei fianchi e delle retroguardie, permetteva di raccogliere informazioni rapidamente e di mantenere il nemico sotto pressione costante. A questo aggiungiamo una logistica efficiente attraverso l'uso di magazzini di rifornimento e delle risorse locali e l'equipaggiamento perché alle truppe veniva ordinato di portare solo il necessario, con carichi leggeri, per permettere appunto marce più veloci e trasportare con più facilità l'artiglieria leggera. E poi chiaramente la disciplina e l'addestramento.
Quindi serie sugli Stati africani quale ha vinto ? Se è il Congo belga farai un video ?
Si il Congo, faremo una serie dopo quella libica, credo da settembre/ottobre
@@laBibliotecadiAlessandria
Aspetto impaziente il giorno in cui potrò infamare il re del Belgio Leopoldo II
Questa mossa mi ricorda l'apparente follia di Cesare nell'invadere l'Italia con una sola legione all'inizio della guerra civile. Una mossa azzardata, ma totalmente inaspettata e in grado di sbilanciare il nemico.