Buonasera. Ho visualizzato ora il video, non so se sono ancora in tempo utile per avere una risposta, non proprio in argomento, ma pertinente ad edifici ante 1967. Devo vendere un monolocale in un edificio probabilmente di fine'800, in edificio centro storico cittadino, zona A. Acquistato nel 1984 - Il monolocale misura mq 23- altezza m.2,70 - due ampie finestre interfacciate. Nell' '86 ho ricavato un bagnetto nel locale, con disegno da geometra e pratica per concessione edilizia in Comune svolta in fai da te. Risultato odierno in procinto di vendita : costruzione abusiva. Il geometra attualmente interpellato in merito, afferma che, con sanatoria perdo il diritto all'agibilità originaria in centro storico. DOMANDA : è vero quanto detto da geometra? E se invece procedo a una demolizione 'ripristino stato dei luoghi', posso conservare l'agibilità originaria data dalla zona A in centro storico? E' molto importante per me saperlo ai fini della vendita, e non riesco a troivare una risposta. Grazie se vorrà darmela lei.
Come sempre molto intertessante, e si scoprono sempre nuove perspettive (il contrario sarebbe il colmo per le prefessioni tecniche in edilizia) anche se e un tema che hai affrontato diverse volte, ne approffitto in un video precedente, e non riesco a ritrovarlo, avevi trattato un tema delicato riguardo una lieve distinzione che c'era tra il nulla osta (o forse un altro tipo di autorizzazione) rilasciato dopo verifica e sopralluogo della PA che accertava il rispetto delle norme di settore ed invece quelli rilasciati dopo che sia il progettista dichiararne il rispetto, e facevi la distinzione tra i due regimi e non mi ricordo i adiettivi che avevi usato erano due termini che si sentono pochissimo nell'ambito un po come il concetto di deducente e percipiente nel mondo delle perizie.
@@carlopagliai l'indizio non mi scatena niente in memoria, avrei dovuto prendere l'appunto, managgia a me e la mia memoria, ho dato priorità al concetto "giuridico" piu che al contesto edilizio, ma mi pare che era relativo a vecchie autorizzazione, un concetto parallelo simile, per quanto riguarda il concetto "giuridico", forse si trova nel contesto dell'agibilità, una volta veniva rilasciata dopo il sopralluogo di un dipendente della PA, e ora viene invece dichiarata da un libero professionista.... regime dichiarativo vs accertativo .... no niente non riesco a ricordarmi
Info interessantissime ma relativamente alla definizione "ante67" questa è applicabile su manufatti iniziati prima del 1/9/67 o completati entro tale data? Grazie anticipatamente della risposta
Trattasi di civile abitazione i cui lavori sono iniziati nel 65 con regolare licenza edilizia ma ultimati dopo il 67 il tutto purtroppo in difformità rispetto al progetto iniziale, con aumento di volume ed in barba al parere contrario sulla variante espresso dalla Sovrintendenza Io non ero neanche nato ed ora ho questa grana da gestire... sempre se esiste una possibile soluzione
Mi trovo con altri parenti nella stessa situazione del signore che ha proposto la domanda, per una casa ereditata abbiamo una licenza di costruzione del marzo 66, dove mancano degli accessori diretti rilevati invece in una verifica di classamento da parte di un tecnico del A.d.E nel marzo 73 , in cui disegno del tecnico corrisponde allo stato attuale della casa. Ora il nostro dubbio è , nell'86 la casa è stata venduta da nostro nonno a nostra zia( da cui abbiamo ereditato) e nell'85 c'è stato il famoso condono , dove potremmo trovarne traccia se eventualmente fosse stato richiesto prima della vendita
Ciao carlo ho un casale di campagna zona agricola vecchio ante 67 provincia di salerno mi hanno detto che posso accatastarlo posso sfruttare la cubatura per abbattimento e ricostruzione posso usufruire di ampliamento o piano casa l immobile e di una 20 metri quadri
Salve Carlo, io ho un problema di questo tipo: pratiche edilizie inesistenti in Comune, planimetria catastale del 1960 e stato di fatto difforme da essa. La logica mi porta a pensare di aggiornare la planimetria catastale, o la vecchia planimetria mi diventa probatoria? Anche se il catasto si dice che non lo sia. Potrei in questo caso aggiornare la planimetria per corretta rappresentazione grafica? Anche perche sulla base di quale stato vado a sanare l'immobile o ad accertarne la conformità? Grazie se puoi rispondermi. Quando ho un dubbio leggo sempre ciò che scrivi. 😊💪🏼
@@carlopagliai il problema è il fatto che trovo una situazione difforme o non illegittima rispetto a una conformità urbanistica che non esiste, A meno che io non faccio una sanatoria sulla planimetria catastale depositata. Non ho in questo modo una base sulla quale costruire la mia "sanatoria", se non la base catastale.
Io ho comprato una casa senza agibilita perche nn e mai ristruttorato se nn esteticamente....e per messa a norma del camino e alto 2.65 e il bagno e 2 mq e alto 2 metri e 30....posso metterlo a reddito con affitto breve?
Temo che sia necessaria una regolarizzazione in quanto non ritengo inquadrabili nelle tolleranze edilizie, per maggiori approfondimenti consiglio il mio libro su Amazon: amzn.to/4ajC0jq
Trattasi di civile abitazione i cui lavori sono iniziati nel 65 con regolare licenza edilizia ed ultimati nel 68. Il problema è che il costruttore, in barba al parere contrario della Sovrintendenza che all'epoca bocciò la variante di progetto ha comunque ultimato i lavori con aumento di volume e quindi in difformità al progetto inzialmente autorizzato. Quindi lavori iniziati nel 65 con regolare licenza e conclusi nel 68 con una sostanziale difformità
ingegnere,purtroppo, l'assemblea condominiale ha chiesto un parere legale su quanto ho dichiarato per iscritto sulla irregolarità del fabbricato in cui risiedo consistente nel mancato Stato Legittimo unito anche alla presenza di abusi edilizi ed urbanistici per la chiusura di balconi realizzando verande ai balconi e parte di terrazzo distruggendo l'armonia delle linee architettoniche delle facciate del dell'immobile.
@@carlopagliai Ero dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale di Tricarico (MT), vincitore di concorso nel 1971 in pensione dal 2004 e risiedo a Matera,città d'origine.
Buonasera. Ho visualizzato ora il video, non so se sono ancora in tempo utile per avere una risposta, non proprio in argomento, ma pertinente ad edifici ante 1967. Devo vendere un monolocale in un edificio probabilmente di fine'800, in edificio centro storico cittadino, zona A. Acquistato nel 1984 - Il monolocale misura mq 23- altezza m.2,70 - due ampie finestre interfacciate. Nell' '86 ho ricavato un bagnetto nel locale, con disegno da geometra e pratica per concessione edilizia in Comune svolta in fai da te. Risultato odierno in procinto di vendita : costruzione abusiva. Il geometra attualmente interpellato in merito, afferma che, con sanatoria perdo il diritto all'agibilità originaria in centro storico. DOMANDA : è vero quanto detto da geometra? E se invece procedo a una demolizione 'ripristino stato dei luoghi', posso conservare l'agibilità originaria data dalla zona A in centro storico? E' molto importante per me saperlo ai fini della vendita, e non riesco a troivare una risposta. Grazie se vorrà darmela lei.
Come sempre molto intertessante, e si scoprono sempre nuove perspettive (il contrario sarebbe il colmo per le prefessioni tecniche in edilizia) anche se e un tema che hai affrontato diverse volte, ne approffitto in un video precedente, e non riesco a ritrovarlo, avevi trattato un tema delicato riguardo una lieve distinzione che c'era tra il nulla osta (o forse un altro tipo di autorizzazione) rilasciato dopo verifica e sopralluogo della PA che accertava il rispetto delle norme di settore ed invece quelli rilasciati dopo che sia il progettista dichiararne il rispetto, e facevi la distinzione tra i due regimi e non mi ricordo i adiettivi che avevi usato erano due termini che si sentono pochissimo nell'ambito un po come il concetto di deducente e percipiente nel mondo delle perizie.
Forse ti riferisci alla asseverazione di conformità rilasciata dal Tecnico anche nel Permesso di costruire
@@carlopagliai l'indizio non mi scatena niente in memoria, avrei dovuto prendere l'appunto, managgia a me e la mia memoria, ho dato priorità al concetto "giuridico" piu che al contesto edilizio, ma mi pare che era relativo a vecchie autorizzazione, un concetto parallelo simile, per quanto riguarda il concetto "giuridico", forse si trova nel contesto dell'agibilità, una volta veniva rilasciata dopo il sopralluogo di un dipendente della PA, e ora viene invece dichiarata da un libero professionista.... regime dichiarativo vs accertativo .... no niente non riesco a ricordarmi
Info interessantissime ma relativamente alla definizione "ante67" questa è applicabile su manufatti iniziati prima del 1/9/67 o completati entro tale data? Grazie anticipatamente della risposta
Dipende per quale regime: commerciabilità o costruttivo?
Trattasi di civile abitazione i cui lavori sono iniziati nel 65 con regolare licenza edilizia ma ultimati dopo il 67 il tutto purtroppo in difformità rispetto al progetto iniziale, con aumento di volume ed in barba al parere contrario sulla variante espresso dalla Sovrintendenza
Io non ero neanche nato ed ora ho questa grana da gestire... sempre se esiste una possibile soluzione
Mi trovo con altri parenti nella stessa situazione del signore che ha proposto la domanda, per una casa ereditata abbiamo una licenza di costruzione del marzo 66, dove mancano degli accessori diretti rilevati invece in una verifica di classamento da parte di un tecnico del A.d.E nel marzo 73 , in cui disegno del tecnico corrisponde allo stato attuale della casa. Ora il nostro dubbio è , nell'86 la casa è stata venduta da nostro nonno a nostra zia( da cui abbiamo ereditato) e nell'85 c'è stato il famoso condono , dove potremmo trovarne traccia se eventualmente fosse stato richiesto prima della vendita
Dovreste fare verifiche certamente presso gli uffici comunali, consiglio caldamente di dare incarico a un tecnico professionista
Ciao carlo ho un casale di campagna zona agricola vecchio ante 67 provincia di salerno mi hanno detto che posso accatastarlo posso sfruttare la cubatura per abbattimento e ricostruzione posso usufruire di ampliamento o piano casa l immobile e di una 20 metri quadri
Andrebbe studiato il caso per benino con le vostre norme regionali e piano regolatore comunale
Salve Carlo, io ho un problema di questo tipo: pratiche edilizie inesistenti in Comune, planimetria catastale del 1960 e stato di fatto difforme da essa. La logica mi porta a pensare di aggiornare la planimetria catastale, o la vecchia planimetria mi diventa probatoria? Anche se il catasto si dice che non lo sia. Potrei in questo caso aggiornare la planimetria per corretta rappresentazione grafica? Anche perche sulla base di quale stato vado a sanare l'immobile o ad accertarne la conformità? Grazie se puoi rispondermi. Quando ho un dubbio leggo sempre ciò che scrivi. 😊💪🏼
Il solo accatastamento non va a sanare quanto urbanisticamente di forme o illegittimo
@@carlopagliai il problema è il fatto che trovo una situazione difforme o non illegittima rispetto a una conformità urbanistica che non esiste, A meno che io non faccio una sanatoria sulla planimetria catastale depositata. Non ho in questo modo una base sulla quale costruire la mia "sanatoria", se non la base catastale.
Io ho comprato una casa senza agibilita perche nn e mai ristruttorato se nn esteticamente....e per messa a norma del camino e alto 2.65 e il bagno e 2 mq e alto 2 metri e 30....posso metterlo a reddito con affitto breve?
Credo che troverete utile questo video th-cam.com/users/livexWVYzpzRcfc?si=e7nBk9hh16e9X1Dy
Salve, ho un appartamento ante 1967 con finestre spostate di 10 cm rispetto al progetto...posso venderlo senza problemi o cosa devo fare? Grazie
Temo che sia necessaria una regolarizzazione in quanto non ritengo inquadrabili nelle tolleranze edilizie, per maggiori approfondimenti consiglio il mio libro su Amazon: amzn.to/4ajC0jq
Trattasi di civile abitazione i cui lavori sono iniziati nel 65 con regolare licenza edilizia ed ultimati nel 68. Il problema è che il costruttore, in barba al parere contrario della Sovrintendenza che all'epoca bocciò la variante di progetto ha comunque ultimato i lavori con aumento di volume e quindi in difformità al progetto inzialmente autorizzato.
Quindi lavori iniziati nel 65 con regolare licenza e conclusi nel 68 con una sostanziale difformità
Video interessante, ma continuamente interrotto dalla pubblicità che fa perdere il filo del discorso.
Si ho notato anch’io
ingegnere,purtroppo,
l'assemblea condominiale ha chiesto un parere legale su quanto ho dichiarato per iscritto sulla irregolarità del fabbricato in cui risiedo consistente nel mancato Stato Legittimo unito anche alla presenza di abusi edilizi ed urbanistici per la chiusura di balconi realizzando verande ai balconi e parte di terrazzo distruggendo l'armonia delle linee architettoniche delle facciate del dell'immobile.
Capisco
@@carlopagliai
Ero dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale di Tricarico (MT), vincitore di concorso nel 1971 in pensione dal 2004 e risiedo a Matera,città d'origine.