Siamo al nono episodio della serie e non siamo neanche vicini a finire la Campagna d'Italia, quanta roba, quanto lavoro dietro (considerando poi che in mezzo ci sono tante altre cose), io mi frego le mani in attesa dei prossimi episodi, in bocca al lupo!
Napoleone fu un grande uomo ed un ufficiale di grande spessore, a suo tempo fece errori madornali, Russia, ma a differenza dei tedeschi non poteva sapere cosa voleva dire la Russia in inverno.
Vorrei farvi i complimenti per la bellezza delle vostre pillole. Vi ascolto in macchina ed ogni volta ne scendo migliore di quando ci sono salito. Grazie. E grazie di cuore per questa serie fantastica su Napoleone. Buona continuazione.
Dopo Lodi, per i suoi soldati Napoleone divenne "il piccolo caporale", perché si sporcava anche lui le mani, anche puntando lui stesso i cannoni, compito di un caporale di artiglieria.
Della campagna d'Italia, Lodi e Arcole (due battaglie che hanno in comune un ponte) sono le vittorie più iconiche, Castiglione è la battaglia in cui la strategia napoleonica è stata eseguita alla perfezione, mentre Rivoli è quella che ha deciso la vittoria definitiva di Napoleone sugli austriaci.
L'eroe sconosciuto di Lodi è Pierre-Louis Dupas, un savoiardo, mezzo francese e mezzo italiano che aveva già servito per il Regno di Sardegna, per la Repubblica di Genova e quindi per la Svizzera. Quel giorno a Lodi, come capobattaglione del 2º Reggimento Carabinieri si lanciò alla testa dei suoi 200 uomini, i primi ad attraversare il ponte, che vennero quasi tutti fermati a metà strada. Resistettero però abbastanza per permettere a Berthier e Cervoni di entrare in scena. Dupas sopravvisse e per il suo coraggio ricevette una spada d'onore l'anno successivo e il suo nome è iscritto sull'Arco di Trionfo di Parigi. P.s. Oggi è il 6 marzo, data in cui ci lasciò nel 1823.
Salve a tutti, forse sono ho sbagliato video per dire questa informazione, io abbito a 40 minuti da Marengo, si quella Marengo, in comune di nome Arquata Scrivia, qui non abbiamo la leggenda, probabilmente solo Una leggenda, che dice, ah napoleone ci ha dato alle fiamme il nostro castello dopo essere ritornato a casa nostra che lo avevamo insultato" ci è rimasta solo la torre che in effetti alla base è bruciata, non se se fa riferimento alla prima è alla seconda campagna di napoleone in Italia, no so se è stato un suo dispiegamento o no, se si tratta di storia vera o no, io ve lo dico come informazione senza documento dietro, se vi fa piacere crede sono felice per voi
@@simonegrosso6753È vero. Il 5 maggio 1796 i contadini arquatesi tennero un'imboscata ai francesi e per ritorsione Napoleone ordinò di dare alle fiamme il villaggio.
Ciao, l'immagine a 29:20, che spesso è utilizzata nei video di questa serie, riguarda sì le truppe austriache, ma non degli anni in questione. La fanteria austriaca fino agli anni '10 dell Ottocento utilizzava gli helmet neri con la cresta giallonera. Per via dell'elevato costo di produzione fu poi sostituito con i primi modelli di Shako cilindrici che sono presenti in questa tavola. Diciamo che come immagine va bene quando si tratterà delle battaglie dalla campagna di russia in poi, ma non ora. Nel caso consiglio il sito dell'Associazione Cultura e Rievocazione Imperi che è la più grande realtà italiana e una delle più grandi in Europa che si occupa della storia militare asburgica, per trovare infinite informazioni a riguardo. Saluti!
Ciao Gioele, la serie su Napoleone e quella sui imperatori romani, sono le mie preferite. Mi piace su Napoleone l'accuratezza con descrivi, il personaggio e le sue Battaglie. A proposito di Battaglie, ti segnalo un ottimo libro del bravissimo Andrea Frediani, dal titolo: LE BATTAGLIE DI NAPOLEONE "ED. Newpton-compton. E molto completo, e descrive Napoleone, sia on i sui ati positivi, ed oscuri. Magari lo regalo a Ridley Scott, magari leggendolo avvrebe migluorato il suo peasimo e rancoroso, da uon inglese, sul Suo Napoleon. Mi dispiace ma a me questo regista non mi e mai piaciuto.
questa serie su napoleone è molto bella è un periodo storico che conosco poco visto che mi sono sempre appassionato ad altri periodi storici ma è difficile non appassionarsi a napoleone specialmente se raccontato bene come in questa serie ho preso il libro di barbero sulla battaglia di waterloo spinto da questa serie
Nelle memorie di Sant'Elena: «L'ho trovato che era un pigmeo e l'ho lasciato che era un gigante». Stava parlando di Jean Lannes. ;-) Al Ponte di Lodi N. si impossessò dei primi due cannoni che trovò, li portò al ponte e, nonostante il fuoco nemico a mitraglia, li posizionò ad aprire il fuoco contro gli austriaci impedendo loro di distruggere il ponte. A proposito dei bollettini l'esagerazione sistematica delle perdite nemiche e la minimizzazione delle proprie sarebbe stata una costante di tutte le campagne, e dopo tutto gli autori classici a lui così cari facevano lo stesso. E lo faceva con tutti, persino in privato con Giuseppina, non ritenendo di essere sotto giuramento quando stilava i bollettini militari. Non va nemmeno criticato o biasimato per questo: dopo tutto era una forma di propaganda, fin dai tempi di Sun Tzu la disinformazione è un'arma bellica, e Churchill non la pensava diversamente. L'unico errore di N. era forse era esagerare in modo endemico, allora si diceva "mentire come un bollettino" nel linguaggio comune. Quando poteva N. mandava alla popolazione le prove concrete, mandando gli stendardi catturati da esporre a Les Invalides. Ma per tutta la sua carriera dimostrò una straordinaria capacità di presentare le notizie terribili come se fossero solo cattive, le cattive come sgradite ma accettabili, quelle accettabili come buone e quelle buone trionfali. Nasce la megalomania. Ma poteva permetterselo.
Ciao Gioele grazie per il tuo impegno costante; butto la’ un’idea, sarebbe interessante fare una puntata per questa serie (o in una pillola) sul passaggio della Valtellina e contadi limitrofi dal dominio delle tre leghe grigioni alla Repubblica cisalpina nel 1797…anche questa come tante e’ una storia in genere poco conosciuta, ciao grazie ancora!
@@laBibliotecadiAlessandria intanto segnalo questa conferenza sul tema, e’ abbastanza buona come introduzione alla questione, dal minuto 9 in poi: th-cam.com/video/mxNVpJfMF6A/w-d-xo.htmlsi=tQUrEOKE21ZdVUCZ Eventualmente potrei poi aiutare con la segnalazione di altre fonti se la cosa dovesse suscitare il tuo interesse. Siamo una provincia un po’ più marginale rispetto a più grandi eventi della storia d’Italia, pero’ ricca di storia, (per esempio ci sarebbe anche il famoso “Sacro Macello” e le guerre per la Valtellina durante la fase delle guerre di religione che si lega a più grandi eventi geopolitici del 1600).
Vorrei approfittare delle conoscenze di questa meravigliosa community per chiedere se qualcuno ha libri o fonti da consigliare per approfobdimenti dettagliati su questa parte della campagna (come l'aneddoto di Lannes che trova il traghetto a Piacenza). P.s. davvero tanti complimenti per il video!
Come avrebbe detto Metternich, nel 1796 l'Italia era «soltanto un'espressione geografica». Nonostante una cultura condivisa ed un linguaggio comune che andava nascendo il Veneto e Venezia erano province austriache, Mantova era occupata dall'esercito asburgico, la Toscana, Modena, Lucca e Parma erano governate da duchi e granduchi austriaci; gli Stati Pontifici erano di proprietà del papa; Napoli e la Sicilia costituivano un unico regno governato dal Borbone Ferdinando IV, e Piemonte e Sardegna erano sotto la monarchia savoiarda. Ma ora la Lombardia, pur se protettorato francese, era una repubblica autonoma. Nel triennio 1796-99 andò affermandosi una nuova cultura politica italiana, basata sulle idee napoleoniche molto poco ancorate a quelle giacobine rivoluzionarie e durante il triennio N. consentì di esercitare un potere limitato che però consentiva di smorzare il giacobinismo zelante dei conquistatori. Vale la pena di notare che, a parte pochi mesi in Lombardia nell'estate 1796, in quel periodo non ci furono ribellioni di massa contro il governo napoleonico, cosa che si sarebbe invece verificata in Tirolo e in Spagna. I metodi di governo francesi sembravano più consoni di quanto fossero stati quelli austriaci. E senza dimenticare i numerosi provvedimenti di modernizzazione: dove N. aboliva l'Inquisizione, pratiche feudali oscure, regolamenti antisemitici, dove chiudeva ed aboliva i ghetti, portava illuminismo autentico e diritti civili alle popolazioni. Per farsi riconoscere come autorità governativa doveva avere collaborazione, e non sottomissione. La Repubblica Cispadana nasce allora, e pochi anni dopo la Repubblica Cisalpina. I germogli dell'Italia che verrà.
A Lodi fu anche distrutta la statua di San Giovanni Nepomuceno, rimangono la testa ed una copia fatta in fretta nel 1790, comunque bel video assolutamente! Spero vivamente che l'amministrazione Lodigiana abbia la brillante idea di rimettere ciò che avanza della statua sul ponte magari con l'aiuto di uno dei nostri artisti locali. 😊
Naturalmente all'inizio stai parlando del grande Jean Lannes. Partito granatiere, divenuto Maresciallo di Francia e grande condottiero. Al netto delle relazioni professionali, lui e Napoleone erano grandi amici.
Se fosse un videogioco potremmo anche provare a giocarci.ma mi chiedo come funziona questo cervello che ha di mira conquista o distruzione! Come medico cosa può suggerire? È comunque molto valida questa esposizione.grazie
Il soprannome di "Piccolo caporale" pare si riferisse al fatto che fosse un comandante molto giovane e inesperto, rispetto alla maggior parte degli altri generali di quell'epoca. È anche vero che Napoleone, rispetto ai suoi granatieri, era davvero "piccolo" (1.68 cm), quindi ci può essere una duplice interpretazione per questo appellativo.
@@laBibliotecadiAlessandria sì sì, mi sono dimenticato di aggiungerlo, ma pensavo fosse sottinteso. Non sarebbe stato molto carino da parte dei suoi soldati se avessero usato quel nomignolo a mo' di scherno. 😅
Buongiorno Doctor ! Il maresciallo André Massena era famoso già dalla battaglia i Rivoli veronese nella 1^ campagna d'Italia, ove egli fu il vero artefice della vittoria. Io non sono un fan di Napoleone, com'avrà visto in altri miei precedenti commenti, sebbene sia stato a Les Invalides e sia nato a Rivoli veronese. Possiedo il libro "Il piccolo Caporale" di Gianni Rocca. Non è che lei potrebbe attenzionare la Batt. di Rivoli e pubblicarla nel dettaglio come ha fatto molto bene con quella del ponte di Lodi ?
La posizione degli austriaci era difficile . Il ducato di milano , parte dell'impero austriaco era circondato da territori non austriaci . A nord la svizzera , ad est la repubblica veneta stato indipendente dall'austria ( comprese brescia e bergamo ) , a sud i ducati di parma e piacenza ( influenzati da parentele asburgo austriache ma ufficialmente dei borboni spagnoli ) . A ovest dai savoia . Il ducato di milano era una enclave , per cui gli austriaci avevano difficolta ' a ricevere rifornimenti e rimasero imbrigliati in questa sacca . E' da approfondire poi l'adesione della popolazione del nord ovest italia all'esercjto di napoleone . Io stesso ho un avo della legion d onoure medaglia d oro di sant elena che era cittadino del ducato di milano e che combatte' nel regimento scelto di Napoleone . Quanti piemontesi , liguri , lombardi riusci' Napoleone a portare con se nel suo esercito ? La popolazione era neutrale o piu dalla parte francese o austriaca ?
Napoleone portava sempre con sé mappe dettagliate e si affidava a esperti geografi e cartografi per studiare il terreno e pianificare le sue mosse. Raccoglieva sempre informazioni sulla geografia e sul clima di un determinato territorio e mandava esploratori in avanscoperta, anche oltre le linee nemiche per sapere dei loro movimenti.
Esattamente: cartografia e informazioni. Aveva un'ottima rete informativa e gli stati maggiori divisionali trasmettevano le singole notizie ai sotto comandanti. Oggi è scontato che le informazioni siano condivise, ma al tempo non lo era: l'informatore era un personaggio che riferiva solo al comandante il quale spesso - quando non sapeva interpretarle o non era convinto - teneva per se le notizie. Berthier e Thiébault (il vice di Solignac, capo di sm di Massena) scrissero uno dei primi manuali di stato maggiore in cui era descritto il ruolo dell'intelligence dalla selezione degli informatori al loro trattamento e alle 'ricompense'. Parliamo naturalmente di servizi operativi, condotti cioè sul campo.
@@giovannipunzo5617 Esatto, bravissimo. Berthier in particolare ha svolto per tutta la sua carriera un lavoro mastodontico e tante vittorie di Napoleone non sarebbero state tali o almeno non così nette senza la sua presenza.
@@passionenapoleonica In un rapporto al Direttorio Bonaparte parla dell'«infatigable» Berthier che in una sola notte esaminò tutta la corrispondenza sequestrata di principi ed esiliati francesi sparsi tra Venezia, Firenze e Roma, e anche corrispondenza cifrata e in lingua inglese di notevole interesse: ossia 'le intercettazioni' dell'epoca. Un maestro ... PS E tra l'altro Victor Léopold Berthier (1770-1807), fratello del generale, era un ufficiale topografo... giocavano in casa, insomma.
@@passionenapoleonica In un rapporto al Direttorio Bonaparte parla dell'«infatigable» Berthier che in una sola notte esaminò tutta la corrispondenza sequestrata di principi ed esiliati francesi sparsi tra Venezia, Firenze e Roma, e anche corrispondenza cifrata e in lingua inglese di notevole interesse: ossia 'le intercettazioni' dell'epoca. Un maestro ... PS E tra l'altro Victor Léopold Berthier (1770-1807), fratello del generale, era un ufficiale topografo... giocavano in casa, insomma.
Siamo al nono episodio della serie e non siamo neanche vicini a finire la Campagna d'Italia, quanta roba, quanto lavoro dietro (considerando poi che in mezzo ci sono tante altre cose), io mi frego le mani in attesa dei prossimi episodi, in bocca al lupo!
Pregusto le prossime 90
Napoleone fu un grande uomo ed un ufficiale di grande spessore, a suo tempo fece errori madornali, Russia, ma a differenza dei tedeschi non poteva sapere cosa voleva dire la Russia in inverno.
Sono nato e vissuto a Lodi ed è la prima volta che sento una spiegazione della battaglia così dettagliata. Grazie!
Vorrei farvi i complimenti per la bellezza delle vostre pillole. Vi ascolto in macchina ed ogni volta ne scendo migliore di quando ci sono salito. Grazie. E grazie di cuore per questa serie fantastica su Napoleone. Buona continuazione.
Grazie mille a te
Dopo Lodi, per i suoi soldati Napoleone divenne "il piccolo caporale", perché si sporcava anche lui le mani, anche puntando lui stesso i cannoni, compito di un caporale di artiglieria.
Della campagna d'Italia, Lodi e Arcole (due battaglie che hanno in comune un ponte) sono le vittorie più iconiche, Castiglione è la battaglia in cui la strategia napoleonica è stata eseguita alla perfezione, mentre Rivoli è quella che ha deciso la vittoria definitiva di Napoleone sugli austriaci.
Grande lavoro per questi video, complimenti🙏
L'eroe sconosciuto di Lodi è Pierre-Louis Dupas, un savoiardo, mezzo francese e mezzo italiano che aveva già servito per il Regno di Sardegna, per la Repubblica di Genova e quindi per la Svizzera. Quel giorno a Lodi, come capobattaglione del 2º Reggimento Carabinieri si lanciò alla testa dei suoi 200 uomini, i primi ad attraversare il ponte, che vennero quasi tutti fermati a metà strada. Resistettero però abbastanza per permettere a Berthier e Cervoni di entrare in scena. Dupas sopravvisse e per il suo coraggio ricevette una spada d'onore l'anno successivo e il suo nome è iscritto sull'Arco di Trionfo di Parigi.
P.s. Oggi è il 6 marzo, data in cui ci lasciò nel 1823.
Coincidenze????? Si
Salve a tutti, forse sono ho sbagliato video per dire questa informazione, io abbito a 40 minuti da Marengo, si quella Marengo, in comune di nome Arquata Scrivia, qui non abbiamo la leggenda, probabilmente solo Una leggenda, che dice, ah napoleone ci ha dato alle fiamme il nostro castello dopo essere ritornato a casa nostra che lo avevamo insultato" ci è rimasta solo la torre che in effetti alla base è bruciata, non se se fa riferimento alla prima è alla seconda campagna di napoleone in Italia, no so se è stato un suo dispiegamento o no, se si tratta di storia vera o no, io ve lo dico come informazione senza documento dietro, se vi fa piacere crede sono felice per voi
@@simonegrosso6753È vero. Il 5 maggio 1796 i contadini arquatesi tennero un'imboscata ai francesi e per ritorsione Napoleone ordinò di dare alle fiamme il villaggio.
Mio dio, grazie mille per la risposta, lo sempre sentito in via di racconto, non pensovo che fosse reale, grazie mille mi hai dato una gioia
@@simonegrosso6753 Di nulla!
Molto Bene. Da Adesso quando quando passerò per il ponte di Lodi mi ricorderò di questa battaglia napoleonica.
Complimenti per questa fantastica serie, inoltre è stato interessante scoprire la storia di Laharpe mio connazionale 🇨🇭
E' strano ma bello sentire così nel dettaglio la storia di Napoleone. E siamo ancora agli inizi!
Ciao, l'immagine a 29:20, che spesso è utilizzata nei video di questa serie, riguarda sì le truppe austriache, ma non degli anni in questione. La fanteria austriaca fino agli anni '10 dell Ottocento utilizzava gli helmet neri con la cresta giallonera. Per via dell'elevato costo di produzione fu poi sostituito con i primi modelli di Shako cilindrici che sono presenti in questa tavola.
Diciamo che come immagine va bene quando si tratterà delle battaglie dalla campagna di russia in poi, ma non ora.
Nel caso consiglio il sito dell'Associazione Cultura e Rievocazione Imperi che è la più grande realtà italiana e una delle più grandi in Europa che si occupa della storia militare asburgica, per trovare infinite informazioni a riguardo. Saluti!
Grazie!
Grazie, è uno di quei appuntamenti settimanali che aspetto come aspettavo Friends in quarta superiore😅
Ottimo lavoro!
Che bella questa serie! ❤
Non vedevo l'ora che si arrivasse la battaglia del ponte di Lodi, oggi me lo guardo😊
Bellissimo video
Ciao Gioele, la serie su Napoleone e quella sui imperatori romani, sono le mie preferite. Mi piace su Napoleone l'accuratezza con descrivi, il personaggio e le sue Battaglie. A proposito di Battaglie, ti segnalo un ottimo libro del bravissimo Andrea Frediani, dal titolo: LE BATTAGLIE DI NAPOLEONE "ED. Newpton-compton. E molto completo, e descrive Napoleone, sia on i sui ati positivi, ed oscuri. Magari lo regalo a Ridley Scott, magari leggendolo avvrebe migluorato il suo peasimo e rancoroso, da uon inglese, sul Suo Napoleon. Mi dispiace ma a me questo regista non mi e mai piaciuto.
Io al liceo: ancora Napoleone, che noia!
Io oggi dopo una pillola de La biblioteca di Alessandria: ancora Napoleone! Fighissimo!
questa serie su napoleone è molto bella
è un periodo storico che conosco poco visto che mi sono sempre appassionato ad altri periodi storici
ma è difficile non appassionarsi a napoleone specialmente se raccontato bene come in questa serie
ho preso il libro di barbero sulla battaglia di waterloo spinto da questa serie
"Non mi considero più un semplice generale, ma un uomo chiamato a decidere le sorti dei popoli."
Napoleone dopo la battaglia di Lodi
Parole profetiche.
@@Miroku901 Era diventato talmente sicuro di sé che credeva che sarebbe arrivato molto in alto. La fortuna lo ha parecchio assistito.
@@passionenapoleonica La fortuna assiste gli audaci.
@@Miroku901 Audentes Fortuna iuvat, cittadino.
@@passionenapoleonica be napoleone stesso ammetteva che era "meglio avere generali fortunati che generali bravi”
Nelle memorie di Sant'Elena: «L'ho trovato che era un pigmeo e l'ho lasciato che era un gigante». Stava parlando di Jean Lannes. ;-)
Al Ponte di Lodi N. si impossessò dei primi due cannoni che trovò, li portò al ponte e, nonostante il fuoco nemico a mitraglia, li posizionò ad aprire il fuoco contro gli austriaci impedendo loro di distruggere il ponte.
A proposito dei bollettini l'esagerazione sistematica delle perdite nemiche e la minimizzazione delle proprie sarebbe stata una costante di tutte le campagne, e dopo tutto gli autori classici a lui così cari facevano lo stesso. E lo faceva con tutti, persino in privato con Giuseppina, non ritenendo di essere sotto giuramento quando stilava i bollettini militari. Non va nemmeno criticato o biasimato per questo: dopo tutto era una forma di propaganda, fin dai tempi di Sun Tzu la disinformazione è un'arma bellica, e Churchill non la pensava diversamente.
L'unico errore di N. era forse era esagerare in modo endemico, allora si diceva "mentire come un bollettino" nel linguaggio comune. Quando poteva N. mandava alla popolazione le prove concrete, mandando gli stendardi catturati da esporre a Les Invalides. Ma per tutta la sua carriera dimostrò una straordinaria capacità di presentare le notizie terribili come se fossero solo cattive, le cattive come sgradite ma accettabili, quelle accettabili come buone e quelle buone trionfali.
Nasce la megalomania. Ma poteva permetterselo.
Ciao Gioele grazie per il tuo impegno costante; butto la’ un’idea, sarebbe interessante fare una puntata per questa serie (o in una pillola) sul passaggio della Valtellina e contadi limitrofi dal dominio delle tre leghe grigioni alla Repubblica cisalpina nel 1797…anche questa come tante e’ una storia in genere poco conosciuta, ciao grazie ancora!
Mi segno se trovo materiale
@@laBibliotecadiAlessandria intanto segnalo questa conferenza sul tema, e’ abbastanza buona come introduzione alla questione, dal minuto 9 in poi:
th-cam.com/video/mxNVpJfMF6A/w-d-xo.htmlsi=tQUrEOKE21ZdVUCZ
Eventualmente potrei poi aiutare con la segnalazione di altre fonti se la cosa dovesse suscitare il tuo interesse. Siamo una provincia un po’ più marginale rispetto a più grandi eventi della storia d’Italia, pero’ ricca di storia, (per esempio ci sarebbe anche il famoso “Sacro Macello” e le guerre per la Valtellina durante la fase delle guerre di religione che si lega a più grandi eventi geopolitici del 1600).
Grazie ❤❤❤
Molti anni dopo la battaglia di Lodi, un umilissimo Napoleone dirà: "Fu solo alla sera di Lodi, che cominciai a ritenermi un uomo superiore."
Vorrei approfittare delle conoscenze di questa meravigliosa community per chiedere se qualcuno ha libri o fonti da consigliare per approfobdimenti dettagliati su questa parte della campagna (come l'aneddoto di Lannes che trova il traghetto a Piacenza).
P.s. davvero tanti complimenti per il video!
Come avrebbe detto Metternich, nel 1796 l'Italia era «soltanto un'espressione geografica». Nonostante una cultura condivisa ed un linguaggio comune che andava nascendo il Veneto e Venezia erano province austriache, Mantova era occupata dall'esercito asburgico, la Toscana, Modena, Lucca e Parma erano governate da duchi e granduchi austriaci; gli Stati Pontifici erano di proprietà del papa; Napoli e la Sicilia costituivano un unico regno governato dal Borbone Ferdinando IV, e Piemonte e Sardegna erano sotto la monarchia savoiarda.
Ma ora la Lombardia, pur se protettorato francese, era una repubblica autonoma.
Nel triennio 1796-99 andò affermandosi una nuova cultura politica italiana, basata sulle idee napoleoniche molto poco ancorate a quelle giacobine rivoluzionarie e durante il triennio N. consentì di esercitare un potere limitato che però consentiva di smorzare il giacobinismo zelante dei conquistatori. Vale la pena di notare che, a parte pochi mesi in Lombardia nell'estate 1796, in quel periodo non ci furono ribellioni di massa contro il governo napoleonico, cosa che si sarebbe invece verificata in Tirolo e in Spagna. I metodi di governo francesi sembravano più consoni di quanto fossero stati quelli austriaci. E senza dimenticare i numerosi provvedimenti di modernizzazione: dove N. aboliva l'Inquisizione, pratiche feudali oscure, regolamenti antisemitici, dove chiudeva ed aboliva i ghetti, portava illuminismo autentico e diritti civili alle popolazioni. Per farsi riconoscere come autorità governativa doveva avere collaborazione, e non sottomissione.
La Repubblica Cispadana nasce allora, e pochi anni dopo la Repubblica Cisalpina. I germogli dell'Italia che verrà.
A Lodi fu anche distrutta la statua di San Giovanni Nepomuceno, rimangono la testa ed una copia fatta in fretta nel 1790, comunque bel video assolutamente! Spero vivamente che l'amministrazione Lodigiana abbia la brillante idea di rimettere ciò che avanza della statua sul ponte magari con l'aiuto di uno dei nostri artisti locali. 😊
Ora ho paura... La caduta del leone alato è sempre più vicina
Grazie.
Grazie mille, veramente molto generoso! Li useremo al meglio per il canale
Naturalmente all'inizio stai parlando del grande Jean Lannes. Partito granatiere, divenuto Maresciallo di Francia e grande condottiero. Al netto delle relazioni professionali, lui e Napoleone erano grandi amici.
😮
❤ grazie
"Berthier, un papero che avevo trasformato in un'aquila".
"Lannes, le Roland de l'Armée".
Cit.: dalle Memorie di Napoleone.
Mannaggia Gioele, come nel più classiche delle soap opera hai lasciato il suspance😅
Se fosse un videogioco potremmo anche provare a giocarci.ma mi chiedo come funziona questo cervello che ha di mira conquista o distruzione! Come medico cosa può suggerire? È comunque molto valida questa esposizione.grazie
Teoricamente qui la Francia si stava difendendo da una guerra altrui
Il soprannome di "Piccolo caporale" pare si riferisse al fatto che fosse un comandante molto giovane e inesperto, rispetto alla maggior parte degli altri generali di quell'epoca. È anche vero che Napoleone, rispetto ai suoi granatieri, era davvero "piccolo" (1.68 cm), quindi ci può essere una duplice interpretazione per questo appellativo.
In realtà le fonti lo citano come un nomignolo affettuoso
@@laBibliotecadiAlessandria sì sì, mi sono dimenticato di aggiungerlo, ma pensavo fosse sottinteso. Non sarebbe stato molto carino da parte dei suoi soldati se avessero usato quel nomignolo a mo' di scherno. 😅
Rue du Pont de Lodi, Île-de-France, Paris
Buongiorno Doctor ! Il maresciallo André Massena era famoso già dalla battaglia i Rivoli veronese nella 1^ campagna d'Italia, ove egli fu il vero artefice della vittoria. Io non sono un fan di Napoleone, com'avrà visto in altri miei precedenti commenti, sebbene sia stato a Les Invalides e sia nato a Rivoli veronese. Possiedo il libro "Il piccolo Caporale" di Gianni Rocca. Non è che lei potrebbe attenzionare la Batt. di Rivoli e pubblicarla nel dettaglio come ha fatto molto bene con quella del ponte di Lodi ?
Si, ci arriveremo. Rivoli è successiva a Lodi
Per me tutti i grandi uomini del passato hanno avuto la fortuna di circondarsi di persone valide...
Forse il passaggio a sud del Po intendete per " la stretta di Stradella " al confine con Castelsangiovanni del il ducato di Parma e Piacenza
I carabinier somigliavano già un po', come tipo di impiego, alla cavalleria confederata di Stuart e Forrest.
Piccola curiosità durante la campagna d'Italia Napoleone è passato nei territori che or fanno parte della mia città nella periferia est di milano
2:20 ho capito a chi si riferisce la citazione, a Lannes
La posizione degli austriaci era difficile . Il ducato di milano , parte dell'impero austriaco era circondato da territori non austriaci . A nord la svizzera , ad est la repubblica veneta stato indipendente dall'austria ( comprese brescia e bergamo ) , a sud i ducati di parma e piacenza ( influenzati da parentele asburgo austriache ma ufficialmente dei borboni spagnoli ) . A ovest dai savoia . Il ducato di milano era una enclave , per cui gli austriaci avevano difficolta ' a ricevere rifornimenti e rimasero imbrigliati in questa sacca . E' da approfondire poi l'adesione della popolazione del nord ovest italia all'esercjto di napoleone . Io stesso ho un avo della legion d onoure medaglia d oro di sant elena che era cittadino del ducato di milano e che combatte' nel regimento scelto di Napoleone . Quanti piemontesi , liguri , lombardi riusci' Napoleone a portare con se nel suo esercito ? La popolazione era neutrale o piu dalla parte francese o austriaca ?
Come si chiama il vostro avo? ha documentazione in merito? Potrebbe fornirmi più informazioni via mail? Grazie!
In questa fase non vi furono arruolamenti, ma negli anni successivi reggimenti italiani presero parte alle campagne
Sei un cazzo di mito ti adoro
quando ho visto che scott non ha messo questo episodio fondativo del mito di napoleone ho capito che il film sarebbe stato una merda
Come faceva Napoleone a ad avere sempre sotto controllo il fattore geografico? Cioè dove andare e quando farlo?
Napoleone portava sempre con sé mappe dettagliate e si affidava a esperti geografi e cartografi per studiare il terreno e pianificare le sue mosse. Raccoglieva sempre informazioni sulla geografia e sul clima di un determinato territorio e mandava esploratori in avanscoperta, anche oltre le linee nemiche per sapere dei loro movimenti.
Esattamente: cartografia e informazioni. Aveva un'ottima rete informativa e gli stati maggiori divisionali trasmettevano le singole notizie ai sotto comandanti. Oggi è scontato che le informazioni siano condivise, ma al tempo non lo era: l'informatore era un personaggio che riferiva solo al comandante il quale spesso - quando non sapeva interpretarle o non era convinto - teneva per se le notizie. Berthier e Thiébault (il vice di Solignac, capo di sm di Massena) scrissero uno dei primi manuali di stato maggiore in cui era descritto il ruolo dell'intelligence dalla selezione degli informatori al loro trattamento e alle 'ricompense'. Parliamo naturalmente di servizi operativi, condotti cioè sul campo.
@@giovannipunzo5617 Esatto, bravissimo. Berthier in particolare ha svolto per tutta la sua carriera un lavoro mastodontico e tante vittorie di Napoleone non sarebbero state tali o almeno non così nette senza la sua presenza.
@@passionenapoleonica In un rapporto al Direttorio Bonaparte parla dell'«infatigable» Berthier che in una sola notte esaminò tutta la corrispondenza sequestrata di principi ed esiliati francesi sparsi tra Venezia, Firenze e Roma, e anche corrispondenza cifrata e in lingua inglese di notevole interesse: ossia 'le intercettazioni' dell'epoca. Un maestro ... PS E tra l'altro Victor Léopold Berthier (1770-1807), fratello del generale, era un ufficiale topografo... giocavano in casa, insomma.
@@passionenapoleonica In un rapporto al Direttorio Bonaparte parla dell'«infatigable» Berthier che in una sola notte esaminò tutta la corrispondenza sequestrata di principi ed esiliati francesi sparsi tra Venezia, Firenze e Roma, e anche corrispondenza cifrata e in lingua inglese di notevole interesse: ossia 'le intercettazioni' dell'epoca. Un maestro ... PS E tra l'altro Victor Léopold Berthier (1770-1807), fratello del generale, era un ufficiale topografo... giocavano in casa, insomma.
Massena?
No, Lannes