TOP & FLOP: Perle e Pacchi (SPOILER)

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  • เผยแพร่เมื่อ 31 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 258

  • @flavia9269
    @flavia9269 16 วันที่ผ่านมา +42

    Quanto ci era mancato il tuo Top & Flop🥹

  • @goddess7083
    @goddess7083 16 วันที่ผ่านมา +22

    Sono contenta di aver trovato qualcun altro che la pensi così su Nosferatu, sentivo critiche anche diverse tra loro ma nessuna che affrontasse mai nello specifico la figura di Ellen e dei suoi desideri repressi! La serie su Mussolini la recupererò in futuro ma grazie per questo mini-commento sulle prime puntate, sembra un sacco interessante!!

  • @user-fy8ok5yq3o
    @user-fy8ok5yq3o 6 วันที่ผ่านมา +2

    finalmente qualcuno che condivide le mie idee su emilia perez!
    tutte le recensioni italiane che ho visto non hanno compreso minimamente le criticità che tu hai evidenziato (e che condivido)
    mi permetto inoltre di suggerire il video di Salem Tovar a chiunque sia interessato ad approfondire le polemiche sorte in america riguardo lo stereotipo del messicano, il casting di selena gomez, e le dichiarazioni discutibili della produzione. credo che chi ha recensito il film, avrebbe dovuto tener conto delle critiche legittime dei messicani, invece di farsi ammaliare dal rainbow washing

  • @icnaic91
    @icnaic91 15 วันที่ผ่านมา +10

    Che bello sentire tanta passione, studio, analisi e professionalità... Il tuo punto di vista è sempre stimolante, ti seguo da tanto e ritrovare uno dei tuoi video e sempre una gioia! Grazie Violetta! 💚

  • @glo2499
    @glo2499 13 วันที่ผ่านมา +4

    Pur non intendendomi molto di cinema, la tua passione e il tuo modo di raccontare le cose, mai banale e sempre educato, mi catturano. Sei una ventata d'aria fresca. Grazie di 💛

  • @yuuri1758
    @yuuri1758 16 วันที่ผ่านมา +26

    Il finale di Nosferatu io l'ho visto un po' sia come un sacrificio di Ellen nei confronti del mostro, quindi il libero arbitrio di decidere di non essere salvata da Thomas, ma da sè stessa, lei è padrona di ciò che può fare col suo corpo e quindi di unirsi al mostro e sacrificarsi, per proteggere i suoi cari.
    Però al tempo stesso l'ho vista anche come rappresentazione di ciò che succedeva alle donne a quel tempo; venivano definite isteriche, nel peggior dei casi rinchiuse nei manicomi e poi represse, definite pazze, nel peggior dei casi vi era anche la lobotomia o la sedia elettrica.
    E ciò che accade alla fine l'ho vista come un "Vi aspettavate che lei riuscisse a fuggire dal suo destino? E invece no" e quindi ci fa riflettere proprio su tutto questo concetto, ovvero che comunque vada, anche ai nostri tempi, la donna che mostra impulsi o si mostra diversa da come vorrebbe la società viene repressa (uccisa dal suo stesso desiderio = Ellen che viene uccisa da Orlok).

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +11

      Hai ragione a sottolineare come il finale di Nosferatu possa richiamare le violenze sistemiche che le donne hanno subito (e purtroppo in parte subiscono ancora) quando sfidano i ruoli sociali imposti. Ellen, con il suo desiderio e la sua complessità, incarna sicuramente questa figura “scomoda” che la società tende a reprimere.
      Detto questo, proprio per questo trovo che il finale perda un’occasione preziosa. Certo, Ellen si salva da sola ed esercita una forma di libero arbitrio, ma lo è davvero? Orlok le chiede il consenso, ma poi la minaccia per averlo, per la serie “continua a non darmi il consenso e io continuo a sterminare i tuoi cari e il resto dell’umanità”. Quindi alla fine il sacrificio riafferma lo status quo anziché ribaltarlo. Per me sarebbe stato molto più potente e rivoluzionario se Eggers avesse scelto di sovvertire questa narrativa, mostrando un destino diverso per Ellen: non una donna che si sacrifica (sotto minaccia) per gli altri, ma una che abbraccia i suoi impulsi, accetta la propria oscurità e ne esce più forte. Questo avrebbe davvero scardinato la ciclicità con cui le donne vengono punite per il loro desiderio o la loro ribellione.
      Insomma, apprezzo come Eggers abbia voluto rappresentare la repressione sistemica, ma continuo a pensare che fosse un’occasione perfetta per mostrarci una visione alternativa e più emancipante.

    • @yuuri1758
      @yuuri1758 15 วันที่ผ่านมา +1

      @Violettarocks innanzitutto grazie per aver risposto aaaaa
      comunque verissimo, poteva aver un messaggio più emancipante è un peccato perché ora sono curiosa di come sarebbe potuto essere😭

    • @danielet612
      @danielet612 15 วันที่ผ่านมา

      un film orrendo.

  • @Martina-jr8ji
    @Martina-jr8ji 12 วันที่ผ่านมา +3

    ❤🧡💛💚🩵💙🩷
    Comunque da 36:10 standing ovation, perché noi siamo qui per la tua incredibile competenza nella critica, mica per pareri tipo bello/brutto che lasciano il tempo che trovano

  • @Sonny9-jh8bb
    @Sonny9-jh8bb 9 วันที่ผ่านมา +2

    Per me, chi ti dice che fai troppe sovraletture ha un po' paura di compiere quel passettino in più verso l'infinità di modi in cui poter leggere dentro qualcosa. Tu ce l'hai, per questo ti adoro❤ continua a mostrarci visioni alternative, ti prego!
    Come sempre video super interessante ~

  • @serenalanzo4077
    @serenalanzo4077 16 วันที่ผ่านมา +8

    Mi sei mancata tantissimo. Soffro la mancanza delle live settimanali in cui potevo sentire la tua opinione e quella di Giulia sui profotti appena usciti/visti. So che è importante lavorativamente per Giulia e capisco ma se ti andasse di fare di una live ogni tanto anche da sola o con ospiti per discutere di una nuova uscita ci faresti un regalo bellissimo. ❤😊

  • @VittoriaCopia
    @VittoriaCopia 13 วันที่ผ่านมา +1

    Innanzitutto mi sei mancata un sacco😢… Volevo solo dirti grazie per avermi insegnato a guardare sotto la superficie (cosa che mi sono rigiocata con il ragazzo che seguo per il doposcuola 😊)… Buon anno 💙

  • @simka184
    @simka184 15 วันที่ผ่านมา +4

    Premetto che non condivido la tua opinione su Nosferatu.
    Ma è stato un piacere, come sempre, sentire la tua analisi!
    Sei veramente tanto brava e non vedo l’ora di vedere il tuo film.
    Purtroppo vivo all’estero quindi non so se riuscirò a recuperarlo in sala 😢
    Tra l’altro grazie mille per aver portato alla mia attenzione un contenuto che non conoscevo e recupererò ( la serie con Marinelli ).

  • @oo0gawain0oo53
    @oo0gawain0oo53 16 วันที่ผ่านมา +15

    Grazie Vi, come sempre, per le tue considerazioni e recensioni. Mi è particolarmente interessata la parte riguardo a Nosferatu: avevo capito tutt'altro, sotto il mio punto di vista, il protagonista è il marito e non Ellen. Quello che mi ha fatto pensare questo sono stati vari indizi come quella scena eclatante dove lo psichiatra dell'occulto dichiara apertamente che Ellen è "il mezzo". La mia considerazione riguarda l'abuso che ha subito Thomas , la violenza che è simile per alcune circostanze come a quella di Ellen, e che alla fine prende una vera e propria forma, facendo emergere la consapevolezza che Thomas si stato str***ato dal conte Orlok. Il mio punto di vista si posa sul significato del personaggio di Orlok, meglio direi il ruolo che assume, quello della violenza.
    Il finale non mi lascia soddisfatto nello stesso modo che ha insoddisfatto altri, proprio perché non rende lei davvero libera. Il punto, per me se ci immedesimassimo in Thomas, riguarda solamente l'essere consapevole e quindi riconoscere di aver subito una violenza.
    Comunque trovo interessante le tue opinioni, grazie come sempre ❤❤❤ 🦇🦇🦇

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +25

      Ciao caro 💜è interessante il tuo punto di vista, perché sposta completamente il focus su Thomas e la sua esperienza, cosa che ammetto non avevo considerato con la stessa profondità. Hai ragione nel dire che la figura di Orlok si presta a essere letta come la personificazione della violenza. La tua osservazione sul fatto che Thomas subisca un abuso, e su come questo sia raccontato in parallelo a quello di Ellen, aggiunge una dimensione molto forte. La scena in cui lo psichiatra definisce Ellen “il mezzo” fa pensare che lei sia uno strumento narrativo, quasi sacrificabile, per raccontare qualcos’altro e da questo punto di vista, il tuo ragionamento fila: Thomas emerge come protagonista, in quanto figura che deve fare i conti con il riconoscimento della violenza subita.
      La parte in cui parli di consapevolezza è particolarmente potente. È vero, Thomas arriva a un punto in cui si rende conto di ciò che gli è stato fatto, ma resta una consapevolezza amara, perché non c’è alcuna liberazione o possibilità di riscatto. Questo fa eco alla mia insoddisfazione riguardo al percorso di Ellen: anche lei non trova una vera libertà, nonostante sembri sul punto di abbracciare il suo desiderio e la sua oscurità. In entrambi i casi, c’è una sensazione di incompiutezza, come se Eggers avesse imbastito un discorso molto ambizioso ma poi non avesse avuto il coraggio o la chiarezza per portarlo a termine.
      Mi colpisce il parallelismo che tracci tra Ellen e Thomas, soprattutto pensando a come le dinamiche della violenza e del consenso siano raccontate in modo diverso per loro. Quello che per Ellen diventa un sacrificio (e quindi un atto che rafforza lo status quo) per Thomas è una forma di consapevolezza che rimane intrappolata in sé stessa, senza possibilità di elaborazione o trasformazione. Forse qui si poteva osare di più, rendendo entrambi i personaggi agenti della loro storia anziché vittime di dinamiche che non possono controllare.

    • @oo0gawain0oo53
      @oo0gawain0oo53 16 วันที่ผ่านมา +5

      @@Violettarocks wow hai reso due parole che ho scritto, in una rappresentazione elaborata del discorso. Sei mitica 😍🤩😍

    • @emmanuelmorrone716
      @emmanuelmorrone716 16 วันที่ผ่านมา

      Anche io la penso esattamente così! Per me in generale tutto il rapporto di Ellen con Orlok è un parallelismo con l'abuso subito da Thomas.
      Interpretando nei simboli del sottotesto:
      LUI ha subito un abuso sessuale infantile, ma LEI simboleggia la sua Anima e quindi la parte di lui che ha accesso alle emozioni sepolte nel subconscio.
      LEI mette in allarme di quello che accade ma lui non vuole crederci e si getta nell'eterno ritorno del trauma (se non processi il trauma si ripete, viene stu***rato da Orlock nel castello, i codici con cui viene messa in scena sono letteralmente quelli di un assalto se***uale.)
      L'altra coppia rappresentano l'ombra dei due protagonisti, cioè una coppia che sublima il trauma infantile con iperse**ualità e conformismo sociale, seppelliscono tutti i problemi in nome del conformismo ma alla fine vengono mangiati dal trauma non analizzato.
      Alla fine lei si sacrifica per mettere "in luce" il trauma e quindi risolverlo.
      Le obiezioni che sento sulla parte narrativa è che nel sottotesto ovviamente l'Anima non può morire, quindi il suo sacrificio avrebbe dovuto preludere a una nuova fase del rapporto di coppia.
      Nel testo esplicito della storia invece forse farla morire era più convincente.
      Anche la scena in cui si congiungono in cui la sua pelle è martoriata e vecchia sembra il modo "tattile" in cui un abusato fa esperienza del corpo dell'abusatore.
      Pensate a Mysterious skin di gregg araki dove la mano dell abusatore diventa la mano, la pelle, di un alieno.
      Le persone vittime d abuso inoltre provono spavento, impotenza, e una eccitazione del corpo che subiscono piuttosto che vivere in maniera attiva, quindi hanno un'esperienza dissociativa dal corpo (che Ellen riferisce), un sentore di non essere in controllo delle proprie emozioni e pulsioni, nonché una colpevolizzazione di se stessi (il male nasce dentro di noi?), difficoltà ad avere rapporti sessuali (ellen /il protagonista non ricordo il nome) o al contrario ipersessualità (la coppia amica)
      Il sentimento nero che avvolge la sessualità non è della sessualità in quanto tale ma della sessualità conseguente a un abuso
      Il vampiro è sempre in ombra perché si nega questa realtà finché non viene messo in luce
      Il male che attanaglia la società è l abuso sistematico dei bambinin che la societa ignora e se freud ha coperto questa realtà con il complesso di edipo fortunatamente teorici successivi hanno messo in luce questa realtà, penso a Farenczi Alice Miller e Van Der Kolk

    • @emmanuelmorrone716
      @emmanuelmorrone716 16 วันที่ผ่านมา

      Anche io la penso esattamente così! Per me in generale tutto il rapporto di Ellen con Orlok è un parallelismo con l'abuso subito da Thomas.
      Interpretando nei simboli del sottotesto:
      LUI ha subito un abuso sessuale infantile, ma LEI simboleggia la sua Anima e quindi la parte di lui che ha accesso alle emozioni sepolte nel subconscio.
      LEI mette in allarme di quello che accade ma lui non vuole crederci e si getta nell'eterno ritorno del trauma (se non processi il trauma si ripete, viene stu***rato da Orlock nel castello, i codici con cui viene messa in scena sono letteralmente quelli di un assalto se***uale.)
      L'altra coppia rappresentano l'ombra dei due protagonisti, cioè una coppia che sublima il trauma infantile con iperse**ualità e conformismo sociale, seppelliscono tutti i problemi in nome del conformismo ma alla fine vengono mangiati dal trauma non analizzato.
      Alla fine lei si sacrifica per mettere "in luce" il trauma e quindi risolverlo.
      Le obiezioni che sento sulla parte narrativa è che nel sottotesto ovviamente l'Anima non può morire, quindi il suo sacrificio avrebbe dovuto preludere a una nuova fase del rapporto di coppia.
      Nel testo esplicito della storia invece forse farla morire era più convincente.
      Anche la scena in cui si congiungono in cui la sua pelle è martoriata e vecchia sembra il modo "tattile" in cui un abusato fa esperienza del corpo dell'abusatore.
      Pensate a Mysterious skin di gregg araki dove la mano dell abusatore diventa la mano, la pelle, di un alieno.
      Le persone vittime d abuso inoltre provono spavento, impotenza, e una eccitazione del corpo che subiscono piuttosto che vivere in maniera attiva, quindi hanno un'esperienza dissociativa dal corpo (che Ellen riferisce), un sentore di non essere in controllo delle proprie emozioni e pulsioni, nonché una colpevolizzazione di se stessi (il male nasce dentro di noi?), difficoltà ad avere rapporti sessuali (ellen /il protagonista non ricordo il nome) o al contrario ipersessualità (la coppia amica)
      Il sentimento nero che avvolge la sessualità non è della sessualità in quanto tale ma della sessualità conseguente a un abuso
      Il vampiro è sempre in ombra perché si nega questa realtà finché non viene messo in luce
      Il male che attanaglia la società è l abuso sistematico dei bambinincje la societa ignora e se freud ha coperto questa realtà con il complesso di edipo fortunatamente teorici successivi hanno messo in luce questa realtà, penso a Farenczi Alice Miller e Van Der Kolk

  • @gaiamanferrari
    @gaiamanferrari 16 วันที่ผ่านมา +9

    Comprendo tuo punto di vista su Nosferatu e lo trovo molto interessante, ma, secondo me è comunque un film che si presta a molteplici chiavi di lettura, anche diverse da quella legata al desiderio sessuale femminile. Personalmente io in Ellen ho visto una buona rappresentazione della depressione e di come esse viene vista, sia dalla persona che la vive, che da quelli che la circondano. Secondo me Orlok può rappresentare anche questo: un male che non lascia tregua, che si può allontanare anche con l'aiuto di persone vicine (Thomas), ma che prima o poi torna a perseguitare la sua vittima, con effetti nefasti anche su coloro che la circondano. Il finale è tragico, io ho visto il su!cid!o di Ellen, in parte come un soccombere al proprio male, ma anche come un atto di liberazione sia nei confronti di se stessa che degli altri. Come hai detto anche tu, penso che ci siano più modi di fruire ed interpretare un film, anche a seconda della sensibilità e del vissuto dello spettatore. 😊
    Anche se, in generale, questo Nosferatu mi è piaciuto, ho trovato eccessive le reiterazioni della possessione di Ellen, e anche a me ha dato fastidio la scena del rapporto sessuale tra lei e Thomas, l'ho trovata gratuita e sinceramente anche un po' inutile.
    Per il resto, ho davvero apprezzato questo film per varie ragioni, tra le quali la cura per i dettagli, l'attenzione alle leggende e credenze popolari e (finalmente!) la rappresentazione di un vampiro folklorico sul grande schermo.
    Grazie della recensione Violetta, la aspettavo tantissimo ❤

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +2

      Trovo tutto molto stimolante e pieno di spunti interessanti! Sono d’accordo con te: Nosferatu si presta davvero a molteplici chiavi di lettura, e la tua interpretazione legata alla depressione è potente e ben argomentata. Orlok come incarnazione di un “male” ineluttabile che logora sia la vittima che chi le sta accanto è un parallelo che funziona molto bene, e dà sicuramente spessore alla tua visione del finale. Sul rapporto tra Ellen e Thomas siamo assolutamente sulla stessa lunghezza d’onda: una scena che, più che aggiungere qualcosa alla narrazione, risulta disturbante in modo gratuito!

    • @gaiamanferrari
      @gaiamanferrari 16 วันที่ผ่านมา +1

      @@Violettarocks Grazie mille per la risposta 💕 Il tuo video mi ha fatto vedere Nosferatu sotto una luce diversa, l'ho trovato davvero stimolante!
      E devo dire che la tua idea di un finale con una Ellen vampirizzata è fantastica, ma a quanto pare un po' troppo coraggiosa anche per il regista di The Witch 😅

  • @maurosandomenico
    @maurosandomenico 16 วันที่ผ่านมา +3

    ❤ ho apprezzato molto M il figlio del secolo e sono d'accordo che parla molto di noi e dei nostri tempi. Sei sempre interessante da ascoltare, dai ottimi spunti di riflessione

  • @Sacrane
    @Sacrane 15 วันที่ผ่านมา +9

    36:42 Te lo giuro: all’intervallo, un amico, con cui sono andato che aveva già visto Nosferatu, mi ha chiesto cosa ne stessi pensando, e io gli ho risposto “aspetto di vedere come finisce”, perché mi ero reso già conto dell scrittura piatta e un po’ cliché. Uscito dalla sala, mi fa la stessa domanda. Io non sapevo come esprimere quella sensazione di vuoto che mi aveva lasciato, come se non avesse arricchito per niente. C’è da dire che mi ero caricato di aspettative e mi aspettavo una storia molto più audace rispetto a quella che è stata raccontata.. ma ahimè, non è stato così. Probabilmente i registi che vogliono osare per davvero sono davvero pochi, il che è molto triste. Grazie Violetta, che come al solito scavi nel profondo e riesci ad analizzare quello che non arriva subito se si preferisce rimanere sul lato superficiale! ❤️

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +2

      Esatto è un po’ quello che ho provato anch’io. Quando ci si avvicina a un film di Eggers (o comunque a un regista con una visione così personale) è naturale avere aspettative alte, perché sai che può (e spesso sa) osare. Però in questo caso, è mancato quel coraggio che avrebbe davvero reso Nosferatu memorabile e diverso. Come dici tu, sembra che ci siano sempre meno registi pronti a rischiare per raccontare storie audaci, che vadano davvero a fondo. Ma è anche vero che parlare di questi film e analizzarli è un modo per tenere viva la conversazione su ciò che vorremmo vedere, e magari spingere il cinema verso scelte più coraggiose. Grazie per essere sempre così attento e curioso 😊Un abbraccio grande!

    • @Sacrane
      @Sacrane 15 วันที่ผ่านมา +1

      Menomale che c’è qualcuno che ha ancora speranza nel cinema. Grazie a te per essere sempre così professionalmente delicata! Un abbraccio grandissimo 🥺❤️ non vedo l’ora di leggere il tuo nome nella programmazione delle sale dei cinema di Milano.

  • @laurabrunetto5951
    @laurabrunetto5951 11 วันที่ผ่านมา +2

    Fresca di Nosferatu. Condivido alcune tue riflessioni riguardo l'esagerazione di elementi ipersessuali o di scene non necessarie. Tuttavia, non mi ha dato fastidio vedere Ellen in questa ottica: nonostante l'aggiunta del legame con Orlok, mi è sembrato che Eggers abbia voluto mantenere la visione tragica e gotica dei precedenti. Ci ho visto una volontà vera e propria come omaggio, in cui non c'è stato bisogno di aggiungere elementi femministi "moderni", perché questa è la fine classica del film di Nosferatu. Al netto delle aggiunte, si mantiene strutturalmente molto fedele al film sia del 22 che del 79. Quindi non ho preteso più di quello che ho visto e l'ho trovato poetico nella sua messinscena. Vero che sarebbe stato interessante ma sarebbe stato un rischio. Si è preferito omaggiare e non rivoluzionare. Per esempio Coppola lo ha fatto con il suo Dracula ma già vediamo una evoluzione e una romanticizzazione rispetto al romanzo, Mina li funziona come protagonista centrale perché si dà davvero spazio alla dinamica con Dracula e la loro storia d'amore che, ricordiamo, manca totalmente nel libro. L'atmosfera gotica, al netto di tutto, mi mancava. Fotografia, costumi, un vero esercizio di stile!

  • @davidemorelli88
    @davidemorelli88 16 วันที่ผ่านมา +2

    Oh V! Buon anno! Che bello sentire le tue opinioni ❤ di questi ho visto solo Nosferatu che ho apprezzato moltissimo dal lato tecnico (fotografia, sonoro, regia devo dire impressionanti) e apprezzato con riserve in generale. Devo dire che alcuni fattori li ho notati anche grazie alla tua analisi (e di questo ti ringrazio sempre) ma nel complesso mi è piaciuto davvero. Uno dei nei per me è stato scadere un pelino anche nei jumpscare, uno su tutti telefonato e abbastanza gratuito (la classica inquadratura che si sposta per poi tornare mostrando qualcosa).
    Recupererò M sicuramente, anche se dato il periodo attuale molte cose sono certo che mi uggeranno assai.
    Un abbraccio grande 💜

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +1

      Buon anno a te Davide 💜 Sono contenta che tu abbia apprezzato Nosferatu dal punto di vista tecnico, su quello siamo assolutamente d’accordo: fotografia, sonoro e regia sono un vero spettacolo, non si discute. E mi fa piacere sapere che la mia analisi ti abbia aiutato a notare qualcosa di più, è sempre il mio obiettivo! 😊 Sui jumpscare... concordo, un paio erano un po’ telefonati e forse evitabili, soprattutto considerando che Eggers non ha bisogno di quel tipo di artifici per tenere alta la tensione. Ma capisco che possa essere una scelta per richiamare un certo tipo di pubblico. M, è una visione densa, ma molto interessante (e sì, ahimè, il parallelo con l’attualità è inevitabile). Ti abbraccio forte ✨

    • @davidemorelli88
      @davidemorelli88 16 วันที่ผ่านมา

      @@Violettarocks 🤗❤️

  • @ignaziolombardo3667
    @ignaziolombardo3667 16 วันที่ผ่านมา +4

    Sei sempre ON POINT. Quanto amo sentire le tue recensioni, piene di professionalità, profondità, amore per il dettaglio e impatto culturale. 🫶🏻🩷

  • @mina_ophelia.Moonbeam
    @mina_ophelia.Moonbeam 16 วันที่ผ่านมา +3

    Brava Violetta, come sempre! Anch'io sono d'accordo con te su tutto. Parlando di M , io lo sto apprezzando davvero molto. veramente interessate questa rappresentazione di Mussolini,: Fotografia fantastica, angosciante e buia come il periodo e il movimento che stava nascendo, con questi intervalli da cinegiornale, che enfatizzano ulteriormente la storicità degli accadimenti. Speriamo si mantenga su questo ottimo livello. Ottimo inizio d'anno, bravissima, introspettiva e obiettiva come sempre che riesce a dare punti di vista che spesso si discostano dall'opinione comune. Ti adoro. baci

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +1

      🥰 Grazie mille per le tue parole, mi hai fatto davvero sorridere! Sono felice che tu stia apprezzando M, è vero: la fotografia e quei tocchi da cinegiornale sono davvero perfetti per ricreare l’atmosfera di quel periodo storico così cupo e inquietante. Speriamo davvero che la qualità si mantenga alta anche nei prossimi episodi, c’è tanto potenziale! Un abbraccio grande e buon inizio anno anche a te! 💜✨

  • @littledream76
    @littledream76 5 ชั่วโมงที่ผ่านมา

    È senpre un piacere ascoltarti analizzare le opere artistiche, ogni volta imparo qualcosa! Grazie 💙💚💛

  • @cynthiamessore4610
    @cynthiamessore4610 16 วันที่ผ่านมา +6

    Grazie Violetta, perché mi hai spiegato perfettamente perché tutte le scenette e gli ansiti della Depp mi hanno solo cringiato durante tutto il film 🙂‍↕️ per non parlare della scena in cui lei lo svirilizza e lui quindi deve dimostrarle che può soddisfarla in maniera aggressiva. Lì il facepalm mi è partito automatico

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +2

      🤦‍♀🤦‍♀🤦‍♀ comprendo

    • @francescadomenicaverduci5561
      @francescadomenicaverduci5561 14 วันที่ผ่านมา

      Mi permetto una considerazione su questa scena in particolare...a me è sembrato piuttosto evidente, durante la visione del film, che Ellen e Thomas in quella parentesi fossero entrambi sotto "charme" di Nosferatu. Infatti durante quell' atto sessuale Thomas si rende conto che Ellen è ancora posseduta (si muove da sola continuando a simulare un atto che lui ha interrotto dopo aver avuto di nuovo la visione di una lei mostruosa. Visione che aveva quando Nosferatu beveva da lui). Lei piange, dice di essere sporca e lui la abbraccia e le dice "no, mai" e che ucciderà il mostro che sta facendo loro tutto questo...per proteggere lei, per proteggere loro. Thomas non le fa violenza volontariamente, se fosse stato così avrebbe ripreso dopo per "vincere" su Nosferatu ...e invece no, la abbraccia, la consola e piange con lei. Thomas, per tutto il film, non rappresenta mai quel tipo di mascolinità, motivo per cui si sente inferiore, motivo per cui Ellen lo ha scelto come marito... proprio perché "safe" rispetto agli uomini figli del loro tempo (come ad esempio è Friedrich)

  • @andreabelardi7219
    @andreabelardi7219 16 วันที่ผ่านมา +3

    Come sempre, ti ascolterei per ore! :)
    In Ilary ho visto una volontà di avvicinarsi ad una narrazione stile Kardashian ma, in assenza di drammi o picchi di trash, si è autoridotta ad una semplice sequenza di "Ilary che fa cose" (che a me va bene comunque, perché lei mi spezza).
    Di Emilia Perez, invece, penso che sia un film semplice (per non dire basico) e relativamente godibile, quindi molto Netflixiano, ma senza alcuna nota di vero merito a parte l'interpretazione di Zoe Saldana!

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา

      Zoe Saldana straordinaria, concordo!

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      L'importante che non sia acido :P Mi fa ridere quel "Netflixiano", immagino nato dal fatto che i diritti di distribuzione in Nordamericano siano di Netflix (che mi ricorda chi diceva che Joker 2 era un musical legal per farlo "commerciale").

  • @saramontenovo888
    @saramontenovo888 16 วันที่ผ่านมา +5

    Ciao Violetta! Avrei qualche riflessione e qualche domanda da fare su Nosferatu 😊. Ho trovato molto interessante la tua lettura del film che, avendo letto Dracula, credo che in realtà sia anche la chiave di lettura che si usa per il libro. Mi chiedevo però quali erano, a questo punto, gli intenti di Eggers nel fare il film, cioè se il suo intento era quello di rifare il film di Murnau (tenendo comunque prensenti il film di Herzog e il Dracula di Coppola, per come dice lui stesso) allora forse ci è riuscito, se invece il suo intento era quello di dare un lieto fine (almeno per Ellen) secondo me rischiava di farlo diventare una copia del film di coppola o a questo punto era meglio non chiamarlo Nosferatu e fare direttamente una trasposizione del Dracula letterario, che invece finisce bene. Qui mi manca un po' di storia del cinema, di solito che lettura si da' al film di Murnau? (che io ho recuperato solo di recente). Una cosa che mi preme sottolineare, anche se credo che nel film sia piuttosto chiara, è che Orlock si comporta, secondo me, proprio come un predatore, uno stu****tore e che quindi il fatto che le possessioni di ellen siano così forti è proprio perché sono violenze perpetrate e continue quindi non più il desiderio che aveva espresso all'inizio. Se avessi visto questo film come un Romeo e Giuletta dark (come fa un po' coppola, a mio parere) mi sarebbe dispiaciuto. Far diventare ellen una signora del male per me non sarebbe stato un bel finale, mi viene da dire che Il Dracula originale a questo punto non andava cambiato di una virgola. La scelta che fa ellen a me ha ricordato tanto la Vanessa di Penny Dreadful, che forse non sono finali che puntano al lieto fine (anche se per vanessa in qualche modo lo era) ma forse tendono a rimarcare che l'umanità così come è ora è condannata, condannata a facilitare la vita ai mostri e diventare mostri noi stessi (come ci dimostra la nostra cronaca nera) se non cambiamo rotta. (Il marito dell'amica di ellen non fa proprio una cosa bellissima al funerale di sua moglie, eppure nessuno ha battuto un ciglio). Questo film è più una constatazione che una storia che doveva finire bene. Non so, io ci ho visto questo, mi piacerebbe sapere come la pensi 😊.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +2

      Ehi! Provo a rispondere un po’ per punti, così non rischio di perdermi nulla!
      Gli intenti di Eggers: Credo che il suo obiettivo fosse proprio quello di reinterpretare Nosferatu, non solo come omaggio al film di Murnau, ma anche come una rilettura che dialoga con Herzog e Coppola. Tuttavia, se Murnau e Herzog puntavano a una rappresentazione archetipica del male e del desiderio (con un linguaggio visivo molto espressionista), Eggers sembra voler aggiungere una dimensione psicologica e sociopolitica. Questo può essere un punto di forza, ma anche il tallone d’Achille del suo film, perché il suo Nosferatu finisce per rimanere in bilico tra l’omaggio e il desiderio di sovversione.
      Il riferimento a Coppola è interessante, perché Dracula (quello del 1992) sceglie deliberatamente di trasformare la storia in una tragedia romantica. Ma qui Eggers sembra voler fare l’opposto: depurare Nosferatu da qualunque romanticismo. Orlok è descritto in modo inequivocabile come un predatore, un simbolo del male distruttivo, più vicino alla peste che a un amante oscuro. In questo senso, il film di Eggers si avvicina di più alla lettura originaria di Murnau, dove il vampiro rappresentava una minaccia incombente che doveva essere eliminata per salvare la comunità.
      La lettura di Murnau: il vampiro è una forza distruttiva che si abbatte su una comunità inerme. Ellen è il perno della narrazione, e il suo sacrificio è l’atto eroico che salva tutti, ma a costo della sua vita. È una rappresentazione molto più lineare e archetipica rispetto a quella di Eggers, che aggiunge strati di psicologia e complessità morale. In Murnau, il sacrificio di Ellen era un riflesso di un immaginario collettivo che vedeva nella donna un simbolo di purezza e redenzione, qualcosa che oggi appare anacronistico ma che all’epoca rispondeva a una precisa visione del mondo.
      Orlok come predatore è un’interessante la lettura del fatto che Orlok si comporti come un predatore e che le possessioni di Ellen siano una manifestazione di violenze continue. Forse uno dei suoi aspetti più disturbanti: la rappresentazione di una violenza che si insinua nei confini dell’intimità e che lascia cicatrici profonde. È qui che, secondo me, Eggers poteva fare di più per sottolineare il legame tra il desiderio iniziale di Ellen e la trasformazione di Orlok in una figura mostruosa. Se all’inizio lui rappresenta la sua curiosità e il suo desiderio di emancipazione, il modo in cui questo viene corrotto e trasformato in abuso meritava un’esplorazione più sottile che invece manca del tutto.
      Il paragone con Vanessa Ives l’ho adorato! Anche lì c’è un personaggio che abbraccia l’oscurità, ma in quel caso il finale sembra molto più consapevole: Vanessa sceglie la sua strada come un atto di liberazione, accettando il proprio destino. Ellen, invece, non sembra avere lo stesso controllo. Il suo sacrificio è dettato da necessità più che da scelta, e questo lo rende meno appagante dal punto di vista narrativo. Per quanto io non avessi amato neanche il finale di Penny Dreadful. La sensazione è che Eggers abbia voluto raccontare una tragedia, ma senza davvero lasciare al personaggio la possibilità di trasformare la sua condizione in qualcosa di rivoluzionario o liberatorio.
      È vero che il film può essere letto come una constatazione amara sulla natura umana. Orlok rappresenta una violenza sistemica, che si insinua nelle vite di tutti, e i personaggi attorno a Ellen (come il marito dell’amica) mostrano quanto la società sia complice nel perpetuarla. Tuttavia, questa visione pessimista rischia di essere frustrante per lo spettatore, perché manca un’alternativa, una possibilità di redenzione o cambiamento. Forse questo è proprio il messaggio di Eggers: che l’umanità, così com’è, è intrappolata in un ciclo di violenza e oppressione. Ma personalmente trovo che, senza una scintilla di speranza o rivoluzione, il film perda parte del suo potenziale emotivo.

  • @annacaterinamanzotti2071
    @annacaterinamanzotti2071 14 วันที่ผ่านมา +2

    Nosferatu mi è piaciuto moltissimo, e più che leggerci un sottotesto del mostruoso femminile ho letto un’allegoria sulla salute mentale.infatti così facendo il il film fila benissimo. Creando una dicotomia tra la visione illuminista dell’epoca (non del tutto superata ancora oggi ) e il mistico, ergo la mente umana. Essendo così criptico e pieno di metafore e allegorie è inevitabile che ognuno abbia una visione diversa. La tua temo sia troppo radicale e incompleta. rimango comunque una tua grande ammiratrice.

  • @_sacchini_
    @_sacchini_ 16 วันที่ผ่านมา +18

    Dio che bello finalmenteeee.
    Quanto sei mancata 🥲

  • @roby4032
    @roby4032 16 วันที่ผ่านมา +10

    Violè grazie, hai risolto i miei dubbi su Emilia Pérez
    Sempre on point
    Inoltre volevo scrivere un commento su quello che dici al min 36:00
    Siamo stati educati a scuola che per parlare di una poesia, di un libro o di un quadro con cognizione di causa era necessario contestualizzarlo a livello storico, culturale e artistico. Il cinema e la musica non sono diversi da questo punto di vista, cambia solo il mezzo espressivo. Approfittiamo di questo periodo storico che permette di raggiungere facilmente più spunti di riflessione invece di chiuderci a riccio. Anche questo è il bello dell'arte.
    Fine commento retorico
    Violetta ti si vuole bene

  • @LuigiCippone
    @LuigiCippone 12 วันที่ผ่านมา +1

    Ciao Vi, prima di tutto ti faccio i complimenti, al di là di questo video ma più in generale, perchè si percepisce la tua professionalità nelle tue analisi mai banali e molto spesso mi offri un punto di vista che non avevo considerato e sul quale mi soffermo a riflettere. Vorrei chiederti un consiglio. Ogni tanto scrivo qualche storiella, mi piace e spero che un giorno io possa scrivere qualcosa di importante. Mi sto formando da autodidatta sui manuali di sceneggiatura e scrittura creativa che vengono citati qua e là sul web (e in realtà avrei anche voglia di chiederti consiglio riguardo questi). In questo video hai nominato "il mostruoso femminile" più volte e ho pensato che preferirei evitare di scrivere, anche ingenuamente o per poca empatia o dandolo per scontato, un pessimo personaggio femminile. Quali manuali o opere in generale mi consiglieresti di recuperare?

  • @lalamyne
    @lalamyne 16 วันที่ผ่านมา +4

    Sono estremamente felice di aver trovato qualcuno che condivide la mia posizione su Nosferatu, ma se posso permettermi ho una piccola critica alla tua interpretazione della scena in cui Ellen "sfida" il marito a soddisfarla. Io non l'ho percepita come una gratificazione del male gaze, anche se in parte posso comprendere perchè si possa leggere in questo modo. Piuttosto, l'ho percepita come una sorta di tentativo disperato di Ellen di chiedersi se potesse esistere per lei un mondo in cui potesse essere sia una moglie fedele al proprio uomo (che non la soddisfa, per il suo carattere distaccato), sia di donna liberata e accettante dei propri impeti più profondi. Per me, lo sfidarlo a fare meglio del conte, era una sorta di "teasing", spronarlo e sperarando che lui... "could have matched her freak" (?) perchè chiaramente lei vive i suoi desideri come fuori luogo (a causa delle pressioni della società) e forse, se il marito avesse effettivamente dimostrato la stessa passione, lei avrebbe potuto dirsi soddisfatta della sua vita e del loro rapporto, qualcuno che la vede per com'è e che vuole lo stesso.
    Invece, tristemente, per lui è stato più un vedere chi ce l'ha più grosso, facendolo per se stesso, per il suo ego di marito.
    Inoltre attenzione a dire che "questo" non è il desiderio erotico femminile, perchè non c'è giusto o sbagliato. Forse non è il tuo, ma non vuol dire che si stia parlando di una cosa unica per tutte.
    Dire che il desiderio femminile si appaga erotizzando il corpo maschile per me è abbastanza bruttino come discorso... Non necessariamente le donne vogliono vedere l'uomo erotizzato, in questo modo non solo quindi mettiamo lo ancora una volta spotlight sull'uomo (che anche basta), ma è anche abbastanza binaria ed etero come cosa.
    Non direi che una donna che sa e sente di essere disperatamente desiderata sia sinonimo di oggettificazione, ma parliamo piuttosto di stimolare un ego che normalmente nel sesso etero raramente riceve attenzione e focus completo, risultando in una soddisfazione immensa. Il desiderio erotico femminile più volte tende a corrispondere ad auto esplorazione, all'accettare di potersi concedere attenzioni, di essere toccate e soddisfatte senza che venga richiesto nulla in cambio, non in quanto oggetto, ma in quanto protagonista e non come contorno.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา

      Capisco il tuo punto di vista sulla scena tra Ellen e il marito, e apprezzo che tu abbia visto in quel momento un tentativo da parte di Ellen di capire se poteva conciliare il suo desiderio con il ruolo di moglie fedele. È una lettura interessante, ma, personalmente, per me la scena non è riuscita a trasmettere quella sfumatura. La trovo più vicina a una manifestazione del male gaze, proprio perché l’atto di "teasing" che descrivi finisce per essere raccontato più dal punto di vista del marito che da quello di Ellen, con una rappresentazione che, per me, manca di quella profondità che avrebbe potuto dare maggiore risalto al suo desiderio come donna.
      Sul discorso del desiderio erotico femminile, hai ragione a dire che non è una cosa universale e che può essere vissuto in mille modi diversi. Non volevo certo ridurre il tutto a una formula valida per tutte, ma piuttosto evidenziare che spesso nel cinema (e questo film non fa eccezione) il desiderio femminile viene raccontato quasi esclusivamente attraverso la lente maschile: il corpo femminile oggettificato, i gemiti esasperati, il piacere raccontato visivamente come "performance" piuttosto che come esperienza soggettiva.
      Quando parlo di erotizzare i corpi maschili, non intendo certo spostare semplicemente lo spotlight sull’uomo, ma bilanciare la rappresentazione per restituire spazio al desiderio femminile vissuto attivamente, come soggetto, e non solo come oggetto. Non credo sia “bruttino” proporre questa riflessione, quanto piuttosto una provocazione per rompere lo schema dominante.
      Detto ciò, sono d’accordo che il desiderio femminile possa e debba essere raccontato in tutte le sue complessità, anzi, ma magari! Questo intendo. Inclusa la ricerca di attenzioni e di esplorazione personale, senza ridursi a una sola visione.

    • @lalamyne
      @lalamyne 14 วันที่ผ่านมา +1

      @@Violettarocks Farei attenzione alla comunicazione e riascolterei quella parte, se il tuo goal era, come dici ora, "di bilanciare la rappresentazione per restituire spazio al desiderio femminile vissuto attivamente" perchè forse quella sezione non era chiarissima... sento che nel video arriva un messaggio piuttosto distante da quello che hai comunicato ora, se non addirittura opposto.
      Come dicevo, sembra tu stia dicendo che il modo di rappresentare l'erotismo femminile lontano dal male gaze, sia di mostrare gli uomini desiderati e erotizzare il loro corpo, perchè altrimenti sarebbe un oggettificare la donna e forse andrebbe un po' rielaborato.
      Grazie comunque per la risposta Vi, passa un buon weekend! 🌷

  • @leonardocolacino4045
    @leonardocolacino4045 9 วันที่ผ่านมา

    Ciao Violetta, per quanto riguarda Emilia Perez, che ne pensi di come è stato affrontato il tema del rapporto con i figli e Jessi di Emilia? Io ho apprezzato che il lato del carattere da "boss mafioso" (che ciò che vuole ottiene) rispunti fuori nel finale, a significare che nonostante gli sforzi di redenzione, il passato che decidiamo di non affrontare ci si ripresenterà prima o poi! Che è quello che poi porterà SPOILER alla morte dell'eroina. In quest'ottica vedi la morte più significativa?

  • @DisavventureInBici
    @DisavventureInBici 8 วันที่ผ่านมา +1

    Ho un dubbio riguardo le tue opinioni su Nosferafu.
    Ho visto il film recente, ho visto il precedente del '69, purtroppo non ho ancora visto l'originale di Murnau (cercherò di rimediare, ma intanto ho cercato la trama).
    Dici che il regista non ha osato fino in fondo, non ha sovvertito la narrativa della donna immolata etc etc...che è tutto vero ma, essendo questo il remake di un film precedente, la critica non dovrebbe andare a Murnau, che per primo l'ha fatta morire?
    O avresti "preteso" (tra virgolette) che la nuova pellicola sovvertisse il finale di quella originale?
    Avresti quindi voluto una reinterpretazione, anziché un remake?
    Perché se remake deve essere, mi aspetto che la trama (almeno i punti salienti) siano gli stessi, se mi ribalti il finale fai qualcosa di diverso...
    Oppure, non può averlo abbracciato fino in fondo, lasciandosi andare ad esso ignroandone volutamente le conseguenze, facendosene bruciare fino all'ultimo? Mentre scrivo la mia mente va a chi apre il cubo di Lemarchand di Hellraiser, con i suoi "demoni" che ti fanno "godere" fino all'annichilimento di corpo ed anima.
    In ultimo , tra i due sposi, non ci ho visto una scena di stupro. Sicuramente di stupido orgoglio da parte di lui, ma che si trasforma in una ritrovata intimità da parte di entrambi. Selvaggia e "maschile" nella rappresentazione, sì, ma consenziente.

  • @UnaCanzoncina
    @UnaCanzoncina 15 วันที่ผ่านมา +1

    Violetta era una settimana che venivo sul canale alla ricerca dei tuoi nuovi video critici ❤

  • @sara-siu
    @sara-siu 14 วันที่ผ่านมา

    💖💖 Concordo con te su Nosferatu ed Emilia Perez, M il figlio del secolo appena iniziato non vedo l'ora di continuare con le puntate, mentre per Ilary ancora non l'ho vista

  • @gennyflys
    @gennyflys 15 วันที่ผ่านมา

    Sempre un piacere ascoltarti Vi! Ormai praticamente prima di andare al cinema per un film su cui sono indecisa aspetto il tuo parere, che sia video qui su Instagram o altro di scritto, garanzia. Visto la mia affinità con la tua prospettiva, è sempre bello sentire che c'è qualcuno che guarda in profondità come fai tu ci si sente meno soli (chiamateci pure pesantone!❤, fiere di esserlo)... Grazie Vi ❤❤❤

  • @rhaenyraetargaryen
    @rhaenyraetargaryen 16 วันที่ผ่านมา +30

    Sono tra chi ha interpretato il finale di Nosferatu in modo decisamente diverso dal tuo. Capisco tutte le argomentazioni (che come sempre riporti in modo eccelso), ma non può semplicemente trattarsi di un finale... tragico? A me è sembrato così. Ellen accetta la sua sessualità, il suo desiderio, accetta anche Orlok come amante e se stessa come sacerdotessa dell'oscurità. Ma l'unico modo per salvare la città è che muoiano entrambi. Certo lei avrebbe potuto salvarsi, ma evidentemente non era il volere dell'autore. Un finale diverso da quello tradizionale del viaggio dell'eroina non lo rende meno appagante, per me. È pieno di storie tragiche maschili, per cui perché non dovremmo trovare interessanti anche storie tragiche femminili? Non penso che Eggers abbia lasciato una metafora a metà, ha scelto esattamente il finale che voleva per questa storia.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +15

      Intanto grazie per il tuo commento, sempre riflessivo e rispettoso! 😊Mi fa piacere vedere come Nosferatu abbia suscitato interpretazioni diverse, e capisco perfettamente il tuo punto di vista sul finale. È vero, potrebbe essere letto come un semplice finale tragico, e se ti ha emozionato così, è assolutamente valido. Ma permettimi di dirti perché personalmente non riesco ad abbracciare questa lettura.
Hai ragione la tragedia ha sicuramente il suo posto in tutte le narrazioni, maschili o femminili, ma è sempre il COME e non il COSA. Il contesto di Nosferatu e il modo in cui si inserisce nel panorama più ampio delle storie femminili rende il finale più problematico per me.
      Mi spiego: le storie tragiche maschili tendono a celebrare l’eroismo del protagonista, spesso costruendo un’aura di sacrificio nobile o inevitabile, che in qualche modo rafforza il mito del personaggio. Invece, le storie tragiche femminili storicamente si concludono con la punizione o l’annientamento del personaggio che osa sfidare le norme sociali o abbracciare la propria individualità. Questo crea una narrazione punitiva: la donna che si emancipa o esplora il desiderio deve pagare con la vita. Nel caso di Ellen, anche se accetta il suo desiderio e il suo legame con Orlok, il suo sacrificio finale pur essendo eroico nel salvare la città, conferma il paradigma secondo cui la donna non può essere insieme libera e viva. Questo è il punto che mi lascia insoddisfatta: il suo percorso, che avrebbe potuto culminare in una vera rivoluzione personale e sociale, si chiude invece con la riaffermazione dello status quo. Lei muore, Orlok muore, e il mondo torna com’era, senza cambiare nulla.
      La questione non è tanto che una storia femminile non possa essere tragica, ma che le storie tragiche femminili raramente sfuggono a questa logica punitiva. E questo è un problema culturale che non riguarda solo Eggers, ma tutto il contesto narrativo in cui lui opera. Eggers è bravissimo a creare immagini potenti e un immaginario suggestivo, ma qui, per me, ha lasciato incompiuto un discorso che aveva il potenziale di essere davvero sovversivo.

    • @thebookcaseofmymind849
      @thebookcaseofmymind849 16 วันที่ผ่านมา +2

      @@ViolettarocksA questo proposito: se la figura di Ellen fosse stata dipinta fin dall’inizio come un tipo di persona diversa (più inquadrata, non tormentata, non attirata dall’oscurità), ma il finale fosse stato uguale, la sfumatura dello stesso si sarebbe avvicinata di più alle classiche narrazioni eroiche tragiche maschili? O è il suo femminile a portare con sé un certo tipo di narrazione? Mi arrovello su Nosferatu da giorni, finalmente trovo delle discussioni interessanti ❤

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +4

      @thebookcaseofmymind849 Mi piace che tu stia cercando di scavare ancora più a fondo in questo tema. Se Ellen fosse stata dipinta come un personaggio “non tormentato”, più inquadrato, forse sì, il finale avrebbe potuto avvicinarsi alle narrazioni eroiche maschili tragiche.
      Pensa a personaggi maschili come Ettore nell’Iliade o William Wallace in Braveheart: uomini che accettano il loro destino, anche tragico, per un bene superiore, lasciando un’eredità morale e un messaggio forte. La loro morte non è percepita come una punizione, ma come una nobilitazione del personaggio e della causa che rappresentano. Ma Ellen, per come viene rappresentata, porta già con sé un bagaglio simbolico diverso. Il suo femminile (tormentato, oscuro, e legato a desideri inaccettabili per la società patriarcale) rende la sua tragica fine inevitabilmente punitiva nel contesto culturale in cui si inserisce la storia. Non è solo una questione del singolo personaggio, ma di ciò che culturalmente rappresenta: una donna che esplora il proprio desiderio, che abbraccia l’oscurità e rifiuta le convenzioni sociali.
      E qui torniamo a un problema più ampio: la tradizione narrativa ha spesso relegato le donne che osano trasgredire (sia in senso morale che simbolico) a destini punitivi. Non è che una storia tragica femminile non possa esistere o essere potente (pensa a Medea o Anna Karenina) ma troppe di queste storie sembrano affermare che l’unica conseguenza possibile per una donna che sfida le norme è la morte o l’annientamento.
      Eggers qui aveva la possibilità di sovvertire questo paradigma, di creare un finale che fosse davvero rivoluzionario. Poteva scegliere di trasformare Ellen in un personaggio che, pur abbracciando il suo lato oscuro e i suoi desideri, sopravviveva, cambiava il mondo intorno a sé, ribaltava le regole. Invece, il sacrificio di Ellen riporta tutto allo status quo: la società si salva, ma non evolve. Ellen, pur accettando il proprio desiderio, deve morire per espiare quella stessa accettazione.

    • @thebookcaseofmymind849
      @thebookcaseofmymind849 15 วันที่ผ่านมา

      @@Violettarocks Grazie per la risposta e per aver dato una struttura più chiara al motivo per cui, pur avendo apprezzato moltissimo il film, mi ha lasciato un retrogusto amaro. Il personaggio di Ellen è in qualche modo “dissonante”, non fa un’evoluzione in linea con i presupposti. Forse ricordo male il Nosferatu originale ma non mi pare che Ellen, in quel caso, fosse altrettanto tormentata fin dal principio, fattore che la rende più “eroica” nel senso più classico del termine (come sopra). Qui nel personaggio sono insiti degli elementi che, con il finale che rimane uguale all’originale, non si esprimono a pieno. Non so se per la nostra sensibilità da 2025 o a livello strutturale. Sinceramente, penso più la seconda.

    • @danielet612
      @danielet612 15 วันที่ผ่านมา

      si ma ti faccio una domanda : chi ha deciso di salvare la città?? il finale sembra buttato li perchè non riusciva concludere...un film di EMME!!!!

  • @ariannaferraudo6697
    @ariannaferraudo6697 15 วันที่ผ่านมา

    Grazie Violetta! Ovviamente la tua reference e la tua analisi vanno dritte dritte nella mia ultima puntata in radio

  • @lacasalingadimoabit2317
    @lacasalingadimoabit2317 13 วันที่ผ่านมา

    Ho visto Nosferatu ieri e sinceramente anche io sono rimasta un po' delusa, visto che da un paio di recensioni mi era stato prospettato con al centro la figura di Ellen. Mi ha lasciato un po' vuota, ma non riuscivo a spiegarmi bene il perché. Grazie, Vi, di avermi aiutato a dare una forma a quello che non ero ancora riuscita a razionalizzare. Specialmete dopo due horror recenti che mettono al centro la sovversione del sistema patriarcale come 'The Substance' e 'Heretic', da 'Nosferatu' mi aspettavo di più. Ma forse avevo delle aspettative troppo alte

  • @trincona6646
    @trincona6646 16 วันที่ผ่านมา

    Ciao V, grazie per questo bellissimo video, lo aspettavo in gloria! Sono d’accordo con la tua interpretazione di Nosferatu, anche se io alla fine ho amato il film, fatta eccezione per la figura di Orlok, probabilmente il doppiaggio non gli ha reso giustizia, (spero di poterlo vedere in originale il prima possibile) e i baffoni anche per me sono stati un po’ too much, ma conoscendo il regista, sicuramente era un effetto voluto. Detto questo, presumo, come ha già scritto qualcuno nei commenti, che Eggers avesse un po’ le mani legate questa volta, ho letto che lui voleva fare Nosferatu da un bel po di tempo, ma gli bocciavano sempre il progetto, e probabilmente per riuscire a trasporlo ha dovuto accettare alcuni “obblighi”, come quello di non modificare il finale. Che comunque, se pensi che nel finale del film del 70, la protagonista si sacrifica perché pura di cuore ma il marito diventa vampiro dopo la morte di Nosferatu, rendendo inutile tutto, direi che ci è andata abbastanza bene 😅😅

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา

      Ciao! 😊 Sono felice che il film ti sia piaciuto, e sì, sicuramente vedere Nosferatu in lingua originale potrebbe aiutare a cogliere meglio le sfumature di Orlok (anche se quei baffoni resteranno comunque un argomento divisivo, ahaha 😄). Comunque immagino che qualche compromesso sia stato inevitabile per farlo arrivare sul grande schermo. Ad ogni modo speravo che Eggers, con il suo stile, potesse rompere il ciclo e darci un finale davvero rivoluzionario. Ma chi lo sa, magari nei prossimi lavori! Un abbraccio! 💜✨

  • @ginevrabetti3203
    @ginevrabetti3203 16 วันที่ผ่านมา +2

    Che bello, non vedo l'ora di ascoltare la tua sua M. Io ho già spolpettato le prime quattro puntate e sono rimasta folgorata. Bellissima serie, straordinario Marinelli.

  • @k14d1u5
    @k14d1u5 6 วันที่ผ่านมา

    Da come eri partita nell'introduzione al commento di Emilia Perez, mi aspettavo peggio, anche se in effetti non ne è uscito benissimo ahahahahahahahahah comunque apprezzo sempre la tua chiarezza nelle tue critiche, mi spiace che sia stata così ;)

  • @chrbianca
    @chrbianca 15 วันที่ผ่านมา +1

    Bonjour Violetta! Ti devo dire che sono veramente d'accordo con la tua analisi di Emilia Perez: hai detto tutto ciò che ho pensato uscita dalla sala. Inoltre, cosa ne pensi del fatto che, pur cercando di mettere la storia di transizione in un contesto particolare, estremo, in realtà si stia comunque raccontando di un percorso di transizione privilegiato? Di una persona che - a prescindere da tutto - ha i soldi per fare qualsiasi cosa come e quando vuole. È vero che non si deve ridurre alla mera chirurgia il cambio di genere, cosa che per altro il film comunque fa (vagiinooplaaaastiiiccc, laringooplastiiccc), però sappiamo bene che la disponibilità economica è importante e spesso limitante per i soggetti e le famiglie di persone transgender, per tutta una serie di aspetti, a partire dal supporto psicologico che può servirti per raggiungere la serenità anche prima di poter fare certe scelte più fisiche. Inoltre ho trovato surreale che la vita di Emilia non fosse praticamente cambiata di una virgola dopo questa "rinascita" proprio in virtù del fatto che Emilia c'ha i sordi. Non lo so, anche questa cosa non mi ha convinta. Forse darle la possibilità pratica di poter fare tutto era voluto anche per evitare di raccontarlo come un percorso tragico, però - visto come si comportano alla fine - dubito l'intento fosse quello.
    Grazie per i tuoi video sempre ricchi di spunti interessanti
    📽

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +2

      Hai centrato un punto che merita davvero una riflessione approfondita. È vero il percorso di transizione raccontato in Emilia Perez è effettivamente privilegiato, e questo crea una dissonanza rispetto alla realtà della maggior parte delle persone transgender, che spesso devono affrontare ostacoli economici, burocratici e psicologici enormi.
      La disponibilità economica di Emilia, se da un lato le permette di vivere una "rinascita" senza limiti pratici, dall’altro toglie complessità e autenticità alla narrazione.
      Concordo anche sul fatto che il privilegio economico poteva essere usato come un modo per evitare una narrazione tragica, ma poi il film smentisce se stesso con il finale. Questo mi fa pensare che non ci sia stata una reale intenzione di rappresentare un percorso emancipatorio o realistico. Anzi, si cade in cliché e contraddizioni, riducendo il tutto a una spettacolarizzazione di un tema che avrebbe meritato una cura maggiore.
      Grazie a te per il commento!! ♥♥

  • @ritatipaldi7223
    @ritatipaldi7223 16 วันที่ผ่านมา +2

    Grazie per il lavoro che fai, ti ascolto sempre con piacere e trovo le tue recensioni interessanti, ascoltarti mi porta sempre a nuovi stimoli. 💜

  • @biricoccola
    @biricoccola 12 วันที่ผ่านมา

    Da grande ignorante di cinema quale sono, grazie, ascoltarti è sempre molto arricchente.

  • @francescabrancato5788
    @francescabrancato5788 12 วันที่ผ่านมา

    Violetta torna a fare più contenuti come questo! Ci mancano, sono i migliori di questo genere!

  • @Roberto-so9rl
    @Roberto-so9rl 15 วันที่ผ่านมา

    Ciao Violetta! E' sempre una gioia imbattersi in un tuo nuovo video! Sono tendenzialmente uno spettatore "silente" ma ci tenevo a darti uno spunto, per quanto possibile, su Emilia Perez. Partendo dal presupposto che ho apprezzato davvero molto il film, a mio giudizio registicamente molto superiore o certi (per non dire molti) altri candidati, sono d'accordo con molte delle tue riflessioni sul tema tranne che su quella relativa alla rappresentazione "maschio=cattivo e violento" "donna=materna e sensibile". Credo, infatti, che il film fornisca numerosi elementi per portarci a riflettere sul fatto che all'interno di un unico essere umano, uomo o donna che sia, convivano diverse anime: Manitas, ad esempio, è violento ed aggressivo perchè costretto dal contesto in cui è nato (per sua stessa ammissione) ma, anche prima della sua transizione, ama i suoi figli ed è molto effettuoso con loro; allo stesso modo Emilia si dimostra violenta ed aggressiva con la "moglie" quando scopre che questa vuole risposarsi e portarle via i bambini. Il tema della genitorialità è sempre centrale, a mio avviso, nel cuore della protagonista, sia prima che dopo la transizione. Il carattere della protagonista mi pare sostanzialmente invariato, seppur declinato in manifestazioni profondamente diverse, la cui diversità mi pare dipendere più dal tentativo di redenzione che dal cambio di sesso. Magari la mia lettura è molto lontana dalle intenzioni del regista e/o degli sceneggiatori ma onestamente non ho percepito la dicotomia di cui lamentavi. Grazie come sempre per i tuoi fantastici video e alla prossima!

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +1

      Ciao Roberto, fa sempre piacere quando spettatori "silenti" decidono di condividere le loro riflessioni!
      Capisco la tua lettura e trovo interessante il tuo spunto sul tema della genitorialità, che indubbiamente attraversa il film. Tuttavia, la mia critica non verte tanto sul fatto che Emilia e Manitas siano due persone completamente diverse, ma su come il film scelga di rappresentare certi aspetti legati al genere in modo molto binario.
      Hai ragione quando sottolinei che Manitas è affettuoso con i figli già prima della transizione, ma il film costruisce comunque una narrativa dove l'aggressività è legata principalmente al suo essere uomo e la redenzione al diventare donna. Anche la scena che citi, dove Emilia diventa aggressiva con la ex moglie, è costruita con un dettaglio che secondo me amplifica il binarismo: il cambiamento di voce, che torna "maschile" per sottolineare la sua rabbia. È una scelta registica che veicola un messaggio implicito problematico, legando certi comportamenti a caratteristiche di genere.
      Sono d'accordo che dentro ogni essere umano convivano più anime e che il tema della redenzione sia centrale, ma il modo in cui viene rappresentato nel film finisce per rafforzare stereotipi di genere, anche se non era questa l'intenzione. E proprio perché il tema è così importante e delicato, mi sarebbe piaciuto vedere un approccio più sfaccettato e meno schematico.
      Grazie ancora per il tuo messaggio e per la riflessione! Alla prossima! 😊✨

  • @vincenzoesposito6423
    @vincenzoesposito6423 16 วันที่ผ่านมา

    Tanti cuori per queste analisi meravigliose, complimenti Vi!❤️🩷🧡💛💚💙🩵💜🤎🖤🩶🤍

  • @lz7411
    @lz7411 6 วันที่ผ่านมา +1

    30:49 ma probabilmente il film rende solo la situazione attuale. Infatti il cinema è figlio del suo tempo e ne legge la società: avesse dato la svolta che descrivi, che sicuramente è interessante e preferibile sia nel film sia nella realtà, non sarebbe stato rappresentativo.. potrebbe averlo fatto apposta @violetta?

  • @leonardogenovese1544
    @leonardogenovese1544 12 วันที่ผ่านมา +1

    Grazie vi, su nosferatu mi sa che hai visto un altro film

  • @MaxCalifornia86
    @MaxCalifornia86 14 วันที่ผ่านมา

    💙Per quanto riguarda il finale di Nosferatu per me poteva essere spiegato meglio. Sono curioso di vedere se la versione estesa in home video aggiungerà parti significative. Per quanto riguarda M il figlio del secolo anche a me sta piacendo molto. Finora ho apprezzato molto come Joe Wright in questi primi due episodi abbia deciso di mostrarci il Benito Mussolini interpretato magistralmente da Luca Marinelli.

  • @ElseWoodstock
    @ElseWoodstock 10 วันที่ผ่านมา

    È vero ci sono alcune persone che possono non comprendere o condividere le tue recensioni o alcuni spunti, me comprese. Ma è innegabile che Violetta sia l'unica a portare recensione valutando le tematiche sociali del film. La recensione che hai fatto qui di Nosferatu è da 10 e lode e vedo, ovviamente, come siano per lo più recensori maschi che gridano al capolavoro.

  • @mikylove9715
    @mikylove9715 9 วันที่ผ่านมา +1

    Ciao V...io arrivo con l'ultimo treno a commentare ma sono riuscita solo adesso a vedere, sempre con molto piacere, il tuo video....anzi ti diró di più sei l'unica per cui apro youtube😂...detto ciò mi interessava tanto la recensione di nosferatu! E ho trovato la tua riflessione appagante ma anche leggere i vari commenti e le varie chiavi di lettura di altri utenti, perché io sono andata a vedere il film da sola e non sono riuscita a confrontarmi con qualcuno per dare un senso a quello che ho visto! Faccio una piccola premessa in generale il film mi è piaciuto ma ammetto che sono andata con aspettative molto più alte... come molti anch'io sono uscita dalla sala insoddisfatta...come se mancasse qualcosa...ed ho pensato forse è questa la sensazione che ha voluto far provare il regista... la repressione sessuale! Come se stessi per raggiungere l'apice del piacere ma si blocca rendendoti frustrata! E piuttosto che abbracciarla e soddisfarla... la fai morire con te! Il tutto chiudendosi con una rappresentazione disgustosa del conte!Detto ciò ho trovato poco coinvolgente l'ossessione tra il conte ed ellen ma anche tra lei e thomas! Comunque chiudo qui altrimenti il mio commento diventa un papiro! Detto ciò ascoltandoti pensavo che sarebbe bellissimo andare al cinema con te! Ti abbraccio

  • @alicegambella6962
    @alicegambella6962 15 วันที่ผ่านมา +1

    Devo recuperare assolutamente M., sono felice che per ora l'impressione sia stata positiva. Non ho dubbi, purtroppo, che i collegamenti col presente siano tanti.
    Grazie per queste recensioni e approfondimenti 😊.

  • @angelicarobimarga7939
    @angelicarobimarga7939 12 วันที่ผ่านมา

    Comunque V, mi erano mancati tantissimo i tuoi top e flop, non ce li toglierei mai più! ❤

  • @Giovanni-rc1hs
    @Giovanni-rc1hs 15 วันที่ผ่านมา +1

    Mi hai stra incuriosito sulla serie di Mussolini, la dovrò troppo vedere 💚💚💚

  • @unodipassaggio-t5l
    @unodipassaggio-t5l 16 วันที่ผ่านมา +4

    Su Nosferatu: in questo film personalmente faccio fatica a vedere Ellen come rappresentazione del femminile tutto, mi sembra che, invece, lei sia tanto schiacciata dalle convenzioni sociali del suo tempo da accettare anche di "macchiarsi" con il Male rappresentato da Nosferatu. Ma è lei e solo lei che lo fa, perché lei e solo lei lo può fare. Il problema, naturalmente, è che poi però il male colpisce anche tutti gli altri, anche se si potrebbe dare la lettura del contrappasso: la società opprime le donne, ergo è la società a pagarla. Sembra che Eggers ci abbia combattuto, con i significati simbolici questo film, che infatti non reggono molto, una volta che si inizia a pensarci su.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา

      Capisco la sensazione, Eggers sembra aver buttato tantissimi significati simbolici nel calderone di Nosferatu, ma senza riuscire a legarli in un discorso davvero coerente. Proprio come dici tu, più ci pensi, meno regge!
      Il fatto che solo Ellen possa “macchiarsi” di quel male potrebbe anche essere letto come una critica alla società patriarcale. È vero che la società opprime le donne, ma se il prezzo di questa oppressione ricade su tutti, allora il film avrebbe potuto sfruttare questa dinamica in modo più incisivo. Invece, tutto rimane a metà strada: Ellen è sacrificata, la società è punita, ma il sistema resta intatto. Non c’è un ribaltamento, né un’innovazione che dia alla storia una nuova prospettiva. Il risultato, per me, è che il simbolismo finisce per confondere più che arricchire. È come se Eggers avesse avuto buone intuizioni, ma non le avesse sviluppate fino in fondo.

  • @madonnacerbiatta9350
    @madonnacerbiatta9350 16 วันที่ผ่านมา +5

    Su Nosferatu non sono proprio d'accordo! Anche se oggettivamente anche io sono rimasta un po' male, per alcuni vuoti tematici che hanno impoverito la protagonista, ed anche il vampiro stesso... MA: (mia opinione)
    Eggers già in the VVitch inserì un finale di gloriosa emancipazione femminile, con Thomasine che scardinava tutto, si elevava potente e libera abbracciando i suoi "demoni" e danzando con loro...qui secondo me ha voluto dare una direzione diversa, terribile e tristemente realistica... alla fine, l'unico personaggio maschile che sembra rendersi conto di quanto fosse meschino il male gaze dell'epoca, è quello di Dafoe.. che infatti dice proprio ad Ellen: saresti stata una grande sacerdotessa, in tempi antichi, ma oggi, purtroppo, devi di nuovo sacrificarti, perché solo tu puoi salvarci, scegliendo liberamente di morire e sconfiggere il "mostro" (mostro che gli uomini non sanno gestire, ma che è fatto della stessa natura "oscura" di Ellen, l'inconscio ). Un po' come se la nostra cultura (patriarcale) esiste ancora, oggi, proprio grazie a questo sacrificio di donne libere, che hanno la potenza di poter salvare gli uomini... io ci ho visto un evidente male gaze, consapevole, non è un film che descrive il punto di vista di Ellen, ma quello degli uomini che la circondano... la dicotomia è: oscurità-inconscio-erotismo femminile (Ellen e Orlock), e illuminismo-luce scientifica-razionalità maschile che risolve tutto con la logica, e che non vuole comprendere lati più misteriosi, oscuri, mortiferi e inconsci che sono comunque parte della natura, e dell'umano. Il personaggio di Dafoe fa un po' da tramite, incarnando un maschile che prova a comprendere, che si fa domande senza giudizio...ma non viene ascoltato, anzi viene allontanato proprio dagli uomini razionali. Oggi, ancora, soffochiamo queste pulsioni inconsce: per questo Ellen muore, ancora oggi, Ellen dovrebbe morire...
    per il resto, completamente d'accordo con te... ho amato milioni di volte di più il finale di the VVitch, in cui la donna finalmente ha assunto potere e emancipazione reale.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +2

      Si ci sta l’idea che il film racconti più il punto di vista degli uomini che circondano Ellen, piuttosto che il suo. E ti direi: esatto! È proprio qui che, secondo me, il film si perde. Se Eggers voleva davvero esplorare questo sguardo maschile e criticarlo, la scelta di sacrificare Ellen come ultima soluzione rischia di rafforzare esattamente quella narrativa patriarcale che sembra voler denunciare. Il fatto che solo il sacrificio di Ellen possa salvare il mondo perpetua l’idea che il ruolo della donna sia quello di martire, di figura che deve rinunciare a se stessa per il bene comune.
      Mi piace il paragone che fai con The Witch, un finale che io ho amato proprio per la sua potenza emancipatoria. Lì Eggers riusciva a ribaltare completamente il sistema di valori imposto dalla società, mentre qui sembra quasi arrendersi al “realismo” della nostra cultura patriarcale. Capisco che possa essere una scelta narrativa consapevole, ma penso che la rappresentazione conti, e ribadire questo trope del sacrificio femminile, per quanto criticato nel sottotesto, finisce per normalizzarlo ulteriormente.
      Sul personaggio di Dafoe concordo con te, è una figura interessante che cerca di fare da ponte tra due mondi, ma anche qui, la sua marginalizzazione riflette un film che sembra non avere il coraggio di spingersi fino in fondo nelle sue critiche. È come se Eggers si fosse trattenuto, e questo rende il film meno incisivo rispetto a quello che poteva essere.

    • @MrZoppy87
      @MrZoppy87 15 วันที่ผ่านมา

      @@Violettarocks Io nel finale ho visto Ellen che abbraccia il mostro fino al sorgere del sole ovvero mette a nudo e in pubblico la sua ombra che viene così prosciugata perchè non c'è più vergogna. Il suo sacrificio per me consiste nell'esposizione sociale non nella soppressione dei suoi istinti, anche perchè andrebbe nella direzione opposta a tutto quello che il film ha raccontato fino a quel momento. La morte di Orlok è evidente e sofferente quella di Ellen non sono nemmeno sicuro che sia esplicitata, si nota anche nella scena finale, lei con un espressione beata che abbraccia teneramente un Orlok scheletrico e avvizzito. Io ci ho visto esattamente il finale che avresti voluto.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +1

      @@MrZoppy87 È interessante come il cinema possa essere letto in modi così diversi. Tuttavia, non posso fare a meno di notare che il finale che hai descritto, per quanto affascinante, per me non corrisponde del tutto a ciò che il film ha effettivamente mostrato.
      Il sacrificio di Ellen viene raccontato come un annientamento: sia Orlok che lei periscono, e il mondo ritorna al suo stato iniziale, senza che nulla di veramente sovversivo o rivoluzionario avvenga. La "morte" di Ellen non è solo simbolica o ambigua; è chiaramente il culmine della sua repressione, con il mostro che viene sconfitto solo attraverso la sua "estinzione."
      Il film sembra dunque perpetuare il tropo punitivo, quello in cui la donna che osa affrontare la propria ombra, i propri desideri e il proprio potere, deve pagare con la vita. È proprio qui che mi sono sentito insoddisfatto: invece di vederla trionfare ed emergere trasformata, il suo sacrificio ristabilisce lo status quo, senza ribaltarlo. Mi fa piacere che tu abbia trovato una lettura più positiva, ma per me il film ha lasciato una sensazione di incompletezza proprio per questa scelta narrativa.

    • @madonnacerbiatta9350
      @madonnacerbiatta9350 15 วันที่ผ่านมา

      @@Violettarocksgrazie della risposta ❤❤❤❤ adoro le tue prospettive ed è bellissimo avere tanti spunti di riflessione interessanti da una vera professionista, grazie per i tuoi contenuti 🙏

    • @MrZoppy87
      @MrZoppy87 12 วันที่ผ่านมา

      @ Ti ringrazio per la risposta così approfondita. Indubbiamente il finale è molto ambiguo e si apre a diverse interpretazioni, capisco il tuo disappunto per un epilogo quantomeno oscuro della protagonista. Quello di cui però proprio non mi capacito è come tu possa vedere una atto di repressione in quella scena... scena inoltre che mi viene da confrontare con quella iniziale, e anche con quella di Thomas l'ultima notte al castello, dove il piacere viene interrotto da apparizioni disturbanti mentre la scena finale sembra essere l'unica dove il piacere arriva fino all'estasi senza interruzioni.
      Detto questo spero solo che tu dia un altra possibilità al film in futuro perché sono convinto che meriti più visioni e che potresti rivalutarlo. Io l'ho già visto tre volte(mai successo prima) e credo che per quanto concerne la lettura del finale sia molto importante capire il significato degli specchi, cosa che ancora mi sfugge ma che è onnipresente nelle scene più importanti come in quella finale. Magari tu hai qualche idea? Io stavo pensando a un senso di autoconsapevolezza e introspezione.
      Voglio concludere cogliendo l'occasione per farti i complimenti perché ti seguo sempre e le tue analisi rimangono per me tra le migliori e più competenti! Anche in questo caso.

  • @elga988
    @elga988 5 วันที่ผ่านมา

    Peccato per l’errore nella scena del secondo episodio di M dove lui vestito da aviatore parla al suo popolo,prima togliendosi i guanti e poi per tutto il discorso li indossa,poi non li ha poi li ri-ha peccato davvero. Però gran serie e Marinelli io lo trovo fantastico

  • @nectorino
    @nectorino 16 วันที่ผ่านมา +3

    Vorrei fare una piccola precisazione, anzi due.
    Nosferatu è la trasposizione cinematografica della versione *teatrale* di Dracula, che differisce *notevolmente* dal romanzo!
    Detto questo, il Conte nel romanzo (questo va sottolineato perché è uns delle differenze suddette) rappresenta tutto il peggio che un uomo può essere. È un mostro sotto ogni punto di vista! I peli sui palmi delle mani rappresentano un eccessivo onanismo; Dracula, nella prima stesura del romanzo succhia il dito tagliato di Jonathan Harker (fu lo stesso Stoker ad auto censurarsi e cambiare la scena); abbiamo altri riferimenti più o meno velati sul bisessualismo di Dracula e di altri personaggi.
    In generale tutto il romanzo trasuda sessualità da ogni "poro".

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา

      In realtà, da che so io Nosferatu (intendo quello dei ’22 quello di Murnau) non è la trasposizione della versione teatrale di Dracula, ma un adattamento cinematografico del romanzo di Bram Stoker, realizzato senza autorizzazione e per evitare problemi legali con gli eredi di Stoker, i nomi e alcuni dettagli furono modificati (Dracula diventò Orlok, Harker diventò Hutter, ecc.). Però se hai qualche fonte a supporto, mi farebbe piacere approfondire! 😊Molto interessanti tutte le altre suggestioni sul Dracula originale!

    • @nectorino
      @nectorino 16 วันที่ผ่านมา

      @Violettarocks sì, il libro "Storie di Vampiri" della Netwon & Compton a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco. Mi pare che la stessa cosa venga detta in qualche Almanacco legato a Dylsn Dog, ma dovrei controllare. (Ti mando un Mp su instsgram in questi giorni)

  • @RememberFrogs
    @RememberFrogs 16 วันที่ผ่านมา

    Che bello il mostruoso femminile! Un saggio davvero interessante, che consiglio vivamente agli amanti dell'horror e non solo.
    Poi la tua analisi di Nosferatu, puntuale e appagante come al solito! Anche io ho avuto la sensazione di un'occasione sprecata, finendo con il sacrificio di Ellen e l'ennesima repressione del desiderio femminile come atto salvifico (ci avete rotto i coglioni, anche basta) e avrei anzi preferito vederla trionfare nel male 😅
    P.s. pure io ho pensato subito alla canzone dei baffoni quando ho visto Orlok 😂

  • @valentinamanca5596
    @valentinamanca5596 15 วันที่ผ่านมา

    Ci piacerebbe tanto sentire una tua recensione/riflessione su Diamanti

  • @tomieverything
    @tomieverything 15 วันที่ผ่านมา

    Sei sempre sul pezzo💜

  • @Jojo-st3vi
    @Jojo-st3vi 16 วันที่ผ่านมา +2

    Sono d'accordo per Nosferatu, ed effettivamente anche io ho supposto una possibile bisessualità di Thomas che, in primis , sembra fortemente turbato dall'""eccentricità "" di Ellen. Pur essendo un personaggio positivo è abbastanza evidente che sia un uomo molto vicino alle pratiche sociali che non mette in discussione, un po' per carattere e un po' per ingenuità. Anche lui , a mio avviso, venendo a contatto con Orlok (istitivo e oscuro) cambia approccio. Banalmente per la prima volta ascolta la moglie e le dà ragione apertamente (cosa che in più punti Ellen sembra soffrire molto perché sa di essere nel giusto e non vuole chinare la testa). Un particolare importante secondo me è il dialogo che ha con l'amica vicino al lago (o mare) in cui le chiede se anche lei si sente una bambola vuota, appiattita dagli schemi sociali che la vogliono solo come moglie bella e devota che farà tanti bambini. Oltre al desiderio sessuale, c'è anche proprio la volontà di essere un individuo a tutto tondo. Per quanto concerne il finale, anche io penso che il suo sacrificio sia castrante e un poco banale anche se non so immaginarmi un finale diverso perché , e credo che questo un po' confermi le tue teorie, sembra il più """"naturale""" con l'equilibrio che si ripristina etc. Magari se avesse sconfitto Orlok ma con dei passaggi diversi ? In modo più attivo senza puntare al sacrificio ultimo ma non saprei come poi sarebbe risultato da messo in scena.

    • @cramerfloro5936
      @cramerfloro5936 16 วันที่ผ่านมา

      Concordo colle proposte per il finale: quando ho visto la scena del dialogo tra Orlok ed Ellen, che riprende la sfida tra i due del film di Herzog, ho sperato così intensamente che avremmo avuto un finale diverso, dato che a quel punto era stato confermato che Ellen avesse una qualche forza spiritica/primordiale, dalla quale il conte era attratto, ma con la quale lei avrebbe anche potuto combatterlo. E invece no, il giorno dopo lei e Thomas sono scacciati di casa e i dottori passano il tempo a osservare cadaveri e seguire Knock, senza andare a controllare le due vittime recenti e in grado di comunicare. Così un’intera giornata che avrebbero potuto passare a pianificare un contrattacco sfuma e alla fine si va per il sacrificio finale utilizzato anche da Murnau e Herzog. Incredibilmente frustrante, anche se per un certo senso realisticamente tragico? Mah, mi è abbastanza piaciuto, ma che col tempo e le doti che c’erano, un altro metodo speravo si potesse trovare.
      (Rileggendolo mi accorgo che durante la ricerca dei dottori, trovano il libro degli solomonari con il metodo di ammazzare Nosferatu. Quindi la loro ricerca HA un’importanza per la trama, ma solo se vuoi andare veramente con quel sacrificio. Eh!)

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +1

      @Jojo-st3vi Concordo con te sulla lettura di Thomas: è un personaggio che, pur avendo qualche evoluzione, rimane comunque legato a una mentalità rigida e tradizionale. Trovo interessante il tuo punto sul cambiamento che avviene in lui: la scena del lago con l’amica di Ellen è particolarmente significativa, e sottolinea come anche lui, seppur in ritardo rispetto a Ellen, inizi a interrogarsi su questi ruoli imposti. È un passaggio che avrebbe potuto essere sviluppato di più, rendendo la sua trasformazione ancora più evidente.
      Sulla volontà di Ellen di essere un individuo a tutto tondo sono pienamente d’accordo. È uno degli aspetti più potenti del personaggio: il suo rifiuto di piegarsi a una società che la vuole ridurre a un ruolo prestabilito. È proprio per questo che trovo il finale del sacrificio così problematico. Come dici tu, sembra “naturale” nel senso che ripristina un equilibrio, ma è proprio questo equilibrio che, a mio avviso, andrebbe messo in discussione. Eggers aveva l’opportunità di raccontare una storia diversa, in cui Ellen potesse sconfiggere Orlok senza dover rinunciare alla sua vita o al suo desiderio. Un finale in cui lei fosse attiva, anziché sacrificarsi, avrebbe davvero ribaltato la narrativa tradizionale e reso il film più incisivo.

  • @lucafiorani4729
    @lucafiorani4729 16 วันที่ผ่านมา

    Ho visto i quindici minuti dedicati all'opera di Eggers.
    Nonostante io non sia d'accordo con la tua interpretazione generale, trovo la tua analisi degna di nota. Gradito e ottimo il riferimento a Jude Ellison S. Doyle, non sento citare spesso quell'imponente testo! 😄
    Un cordiale saluto. 🫡😃

  • @carmelamacera
    @carmelamacera 10 วันที่ผ่านมา

    Ma Emilia Perez mica voleva raccontare il transgender! Il regista voleva raccontare il cambiamento, e come la vita delle persone ,per quanto possono cambiare ,ti riserva alla fine il conto SPOILER
    .
    .
    .
    .
    . perché,per quanto una persona vuole cambiare vita come fa' Emilia che non vuole più fare parte del cartello , comunque gli affetti la richiamano a sé ,l'attirano .
    Io non amo gli horror,ma Nosferatu mi attirava,e niente ,sapevo la storia che il primo Nosferatu ha dovuto lottare per i diritti da parte degli eredi di Bram Stoker,ma appena ho visto che la storia era identica al Dracula di Coppola, alla fine ho mollato ,niente a che vedere con il film di Coppola, nonostante gli attori siano strairdinari .
    Mi è piaciuta molto la tua recensione su Nosferatu , però proprio perché è molto simile a Dracula ,sarebbe stato interessante analizzare le differenze tra i due film .

  • @Emma-kq8qy
    @Emma-kq8qy 12 วันที่ผ่านมา

    io avrei anche accettato la morte finale di nosferatu, intendendolo magari non come il desiderio in sé quanto la vergogna e la repressione del desiderio, il problema è che la morte di Helen insieme a lui svaluta anche questa interpretazione

  • @Ghintix
    @Ghintix 16 วันที่ผ่านมา

    le pausa pranzo migliori, quelle con Violetta 😍 🧡

  • @fairyemma7201
    @fairyemma7201 16 วันที่ผ่านมา

    Allo stacco improvviso su Giorgia sono quasi caduta dalla sedia dal ridere 🤣
    Comunque io avevo davvero apprezzato The Northman (nonostante l’abbia guardato per modo di dire, avevo un’amica che mi avvisava di coprirmi gli occhi ogni volta che si avvicinava uno squartamento) ed ero incuriosita da Nosferatu. Mi viene il dubbio che in questo caso Eggers sia stato un po’ “immobilizzato” da questioni produttive: questo film sembra stare avendo una risonanza mediatica più grande degli altri suoi, il che mi fa temere che abbia scarificato un po’ di libertà creativa in favore di una maggiore sponsorizzazione del suo lavoro. Nel senso, mi chiedo se non siano stati eventuali produttori a chiedere di inserire o togliere determinati sviluppi di trama. Non è una giustificazione eh, è solo una riflessione sul fatto che, nonostante la tematica e il tono di Nosferatu siano ostici per il grande pubblico, i suoi primi tre film veramente non se li è considerati nessuno, mentre questo sta ricevendo un sacco di promozione, il che vuol dire che ci hanno provato a renderlo più “generalista”, a costo di perdere un po’ della complessità che The Northman aveva (gli altri due non ho ancora avuto il fegato di vederli, sono debole)
    Ma è anche probabile (un’ipotesi non esclude l’altra) che il buon Roberto sia molto bravo ad esplorare le contraddizioni della figura maschile patriarcale e che con l’esperienza femminile debba fare ancora un po’ di pratica

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +2

      Ahaha, capisco benissimo il tuo rapporto con The Northman (anche io a volte ho avuto bisogno di una “copertura visiva” per certi momenti 😅). La tua riflessione è molto interessante e assolutamente plausibile: il maggiore risalto mediatico di Nosferatu rispetto ai suoi lavori precedenti potrebbe aver influenzato alcune scelte, magari per renderlo più accessibile al grande pubblico. E sì, forse questo possa aver sacrificato parte della libertà creativa di Eggers, che nei suoi film precedenti sembrava totalmente libero di seguire le sue visioni più audaci e complesse. Sono anche d’accordo con la tua ipotesi: Eggers è un maestro nel destrutturare la figura maschile patriarcale (pensa solo a The Lighthouse o The Northman), ma sembra ancora un po’ incerto quando si tratta di raccontare esperienze femminili. Forse è solo questione di pratica, come dici tu. Speriamo che i prossimi progetti lo portino a esplorare queste tematiche con la stessa profondità che ha dimostrato altrove!

    • @fairyemma7201
      @fairyemma7201 16 วันที่ผ่านมา

      Roberto crediamo in te😂

  • @giusepperomeo7469
    @giusepperomeo7469 6 วันที่ผ่านมา

    !SPOILER NOSFERATU! Il sacrificio di Ellen l’ho visto come necessario dal momento che la società in cui si svolge la storia non accetta questo aspetto della vita. Lei non può che morire dove per lei spazio non c’è. Succedeva anche nelle tragedie greche, come nelle Argonautiche di Apollonio Rodio, dove Eracle, veicolo di valori anacronistici nella società di riferimento, semplicemente scompare, parte per un viaggio dal quale non ritorna. La potenza del messaggio sta proprio in questa dinamica, secondo me

  • @roncallica
    @roncallica 16 วันที่ผ่านมา

    Grazie Vi per il tuo lavoro ed ecco un ❤

  • @alessandromina8557
    @alessandromina8557 16 วันที่ผ่านมา

    Completamente daccordo con il discorso finale su Nosferatu riguardo alla valenza politica e sociale delle narrazioni 💛
    Prendendo le parole di Alan Goldman, l'interpretazione non fa altro che "massimizzare il valore artistico di un'opera" e risponde alla domanda "se assumessimo questa metafora come vera, comprenderemo di più dell'opera?". La risposta è quasi sempre sì, arricchente.
    Per quanto riguarda la rappresentazione trans ti consiglio di recuperare la seconda stagione di Squid Game, nella quale è presente una donna trans che simbolicamente ha una rappresentazione che ho apprezzato, soprattutto nel contesto fortemente rigido della cultura coreana (al netto della scelta di un attore cisgender per il ruolo, nonostante abbiano fornito chiare spiegazioni in merito). La scrittura del personaggio a mio parere riesce ad evitare alcuni scogli narrativi, benché lo screen time sia notevolmente diverso rispetto a quello di Emilia Perez.

  • @boywithdrama4172
    @boywithdrama4172 16 วันที่ผ่านมา +1

    Quanto mi erano mancati i tuoi top & flop!
    Ho visto le serie e i film di cui parli? Non ancora. Ho visto tutto il video? Ovviamente sì.
    Per quanto riguarda Emilia Perez la rappresentazione stereotipata delle donne trans non è neanche l'unico problema. In un'intervista lo stesso Audiard ha ammesso di non aver studiato la cultura messicana perché riteneva di saperne abbastanza (spoiler: gli stessi messicani si stanno lamentando della rappresentazione stereotipata dei messicani). Concordo che ognuno è libero di parlare degli argomenti che vuole, e non solo di quello che ha vissuto/visto in prima persona, però quantomeno un minimo di studio prima di trattare argomenti che non conosci lo ritengo necessario lol

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +1

      Ciaooo BOYYY!! Grazie mille, mi fa sempre piacere sapere che i miei Top & Flop ti mancavano! 😊 Riguardo a Emilia Perez, hai ragione: la rappresentazione stereotipata non si ferma alle donne trans, ma si estende a tutta la cultura messicana. Questa dichiarazione di Audiard mi lascia di stucco, non lo sapevo, perché se c’è una cosa su cui non puoi improvvisare è la rappresentazione culturale. Un minimo di ricerca sarebbe stato fondamentale, e invece… eccoci qui con le critiche che piovono da tutte le parti (giustamente!). Grazie per aver guardato tutto il video, sei un tesoro come sempre! 💜 Un abbraccio grande!

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      I delirio dei sudamericani su Perez a causa del razzismo, transfobia e una mancanza di cultura cinematografica è stato davvero delirante.

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      Peraltro scopro che in Messico esce a fine mese, fra una settimana. Hanno organizzato una shitstorm contro Karla Sofía Gascón senza nemmeno vedere il film, hanno solo visto "musical su un boss cartello transngeder" e sono partiti.

  • @kronk2.094
    @kronk2.094 15 วันที่ผ่านมา

    Ciao, Violetta. Appena visto Nosferatu, e devo dirti di essere rimasto molto più convinto da questo che da The Northman (carino, ma secondo me il vero film che Egger ha più "sacrificato" nei suoi sottotesti, almeno di quelli da lui diretti fino a oggi).
    Detto ciò, posto che io non ho la conoscenza della rappresentazione femminile con cui tu ci delizi ogni video, devo dirti di averlo trovato un film ricchissimo di letture, e soprattutto di ambiguità. Nel senso, senza star lì ad andare nel dettaglio, perchè altrimenti esce un papiro, io ho trovato in Orlok la classica rappresentazione del predatore sessuale, che si approfitta di coloro che vede come degli outcasts per dar loro un senso di falsa liberazione, trasformandoli in realtà in oggetti dei propri voleri: Knock, un omosessuale represso, e palesissimo nel suo sottotesto, ridotto a un esile burattino e privato di tutta la sua dignità, per poi essere ucciso "penetrato" da Sievers, apparentemente un portatore di luce, ma in realtà figura profondamente inquietante a sua volta, come dimostra in quella stessa scena; e la stessa Ellen, apparentemente liberata e appagata da questo suo legame con Orlok, è in realtà "una bambola alla mercè del suo volere", parole sue nella scena della passeggiata con Anna; lo stesso rapporto che Anna ha col marito, nel corso della pellicola, perde ogni accenno di delicatezza, e Friedrich appare quasi appagato, sul finale, di poterne abusare del cadavere: quale migliore incarnazione della remissività femminile, del resto, se non il cadavere della propria moglie? Una perversione per lui mortale, così come mortale è la perversione di Orlok per Ellen.
    Ripeto che questa è solo la mia personale interpretazione, e ne è solo una minima parte (non mi dilungo sui diecimila sottotesti queer-coded, o su come vengano rappresentati gli uomini di Wisburg)... ma spero che a te faccia piacere darle un'occhiata, nel caso, e possa aggiungere qualcosa così come a me ha aggiunto qualcosa la tua.
    P.S. Prenoto il biglietto per Il Migliore dei Mali, appena ho dato nuovamente fondo alla graphic novel 😉

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +1

      Devo dire che apprezzo molto il modo in cui hai analizzato i personaggi e i loro rapporti, soprattutto il parallelo che tracci tra Orlok come predatore sessuale e le dinamiche di manipolazione e controllo che si manifestano con Knock ed Ellen.
      Il dettaglio su Friedrich e Anna, e il sottotesto macabro del finale, è molto interessante. È vero che il film gioca su una rappresentazione che opprime e corrompe, non solo le donne ma anche gli uomini che ne fanno parte, trasformandoli in strumenti di quella stessa violenza sistemica.
      Per quanto riguarda Orlok, è qui che il mio punto di vista si discosta un po’: nonostante condivida l’idea che sia un predatore, continuo a vedere nel legame tra lui ed Ellen una rappresentazione del desiderio femminile che viene soffocata dalla società patriarcale, anziché unicamente una dinamica di abuso. La frase “una bambola alla mercè del suo volere” è sicuramente significativa, ma credo che il sacrificio di Ellen per liberarsi di Orlok non sia solo la sconfitta di un predatore, quanto anche una riaffermazione di quello stesso sistema che opprime.
      P.s. Grazie per la fiducia per Il Migliore dei Mali ❤❤

  • @cramerfloro5936
    @cramerfloro5936 16 วันที่ผ่านมา +2

    Non mi trovo del tutto d’accordo sull’interpretazione che Orlok rappresenti esclusivamente il desiderio femminile. Se Ellen di sicuro trova più liberazione ed espressione insieme a lui, lui non è tanto una forza emancipante quanto la presenti. La sua è fame, appetito; è lui a cercare di possedere Ellen attraverso il contratto, come un oggetto, una casa; quando succhia il sangue a Thomas, lo blocca, gli impedisce di muoversi, di agire; quando Ellen si ricorda di lui, non lo descrive semplicemente come vergogna imposta dal padre, ma anche come ricordo di dolore, di un trauma. Francamente, è più a Orlok che assocerei il sentore dello stupro, rispetto alla scena tra Ellen e Thomas, che, nonostante non soddisfi il desiderio femminile, non credo soddisfi neanche quello maschile (sebbene certo, fa più parte del male gaze). Con tutto ciò, la sessualità che Orlok rappresenta per me è anche una maschile, una che cerca di controllare, possedere, forzare. In questo modo, Orlok ed Ellen rappresentano un po’ due punti opposti e uguali di istintività e desiderio: uno maschile, che riesce ad insinuarsi nella "società civilizzata", denunciando i valori primitivi degli altri, pur mantenendo esso i suoi (il titolo nobiliare, la compravendita di una donna); e uno femminile, che potrebbe affrontare l’altro, ma che viene schiacciato e oppresso dalla società patriarcale.
    Nonostante tutto ciò, Eggers comunque permette la sconfitta di Orlok solo attraverso il sacrificio della donna dai desideri espressi e liberati. Io l’unica motivazione per questa soluzione che ristabilisce meramente lo status quo, la trovo nel fatto che l’abbiano utilizzata anche gli altri due Nosferatu. Eggers non riesce o non vuole creare una nuova versione che sia veramente emancipante.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +2

      Sono d’accordo che Orlok possa essere letto come una figura complessa, e la tua interpretazione della sua "fame" come un desiderio di controllo e possesso è valida. È vero che rappresenta una sessualità predatoria e coercitiva, e il parallelismo che fai tra i due desideri (quello maschile di Orlok e quello femminile di Ellen) è interessante. Entrambi vengono schiacciati da una società patriarcale che non consente espressioni autentiche, anche se i loro percorsi sono ovviamente molto diversi.
      Per quanto riguarda la mia interpretazione, non intendevo dipingere Orlok esclusivamente come una forza emancipante, al contrario, il suo rapporto con Ellen è ambiguo e fortemente problematico. È proprio questa ambivalenza che, per me, Eggers poteva sfruttare meglio per dare una svolta diversa alla storia. Se da un lato Orlok simboleggia il desiderio represso e il trauma, dall’altro Ellen viene ridotta al suo sacrificio per sconfiggerlo, senza che ci sia un vero ribaltamento dello status quo.
      Sono d’accordo con te sul fatto che il sacrificio di Ellen riecheggi i precedenti Nosferatu, ma qui sta proprio il problema: Eggers aveva la possibilità di fare qualcosa di nuovo e invece ha scelto di mantenere una struttura narrativa che, oggi, rischia di sembrare obsoleta e poco incisiva. Anche solo un’interpretazione che mostrasse Ellen come pienamente consapevole del suo potere e in controllo del suo destino sarebbe stata più appagante e coerente con i temi di emancipazione che il film sembra voler sfiorare.

  • @MartaCremaschi
    @MartaCremaschi 16 วันที่ผ่านมา +13

    Daje Violè, mi sentivo l'unica al mondo ad aver trovato una scrittura così così in Nosferatu. Per quanto mi riguarda è stato troppo The Lighthouse e troppo poco The Witch: le aspettative erano alte, ma sono rimasta abbastanza delusa!
    Grazie di aver esposto in modo chiaro e preciso quelle che erano le mie stesse perplessità.
    Edit: io trovo che la tendenza all'oscurità ed alla dannazione di Ellen raccontata sul piano letterale (con tanto di scenette all'esorcista) sia troppo ingombrante. È vero che, come nei più classici horror, tutto gira attorno al suo risveglio sessuale e al suo diventare donna, ma al tempo stesso Eggers racconta in modo indiscutibilmente negativo i momenti di oscurità di Ellen, il suo essere destinata alla mostruosità. Quindi boh, non so neanche se chiamarlo wannabe femminista, ha raccontato in modo apertamente negativo e soprattutto stigmatizzante ogni momento in cui Ellen soccombe all'oscurità, con tanto di grande dolore e infelicità da parte sua. E questo anche prima della punizione finale! Sappiamo che il finale è appunto una punizione, e non un semplice finale drammatico, proprio per come è stato raccontato il personaggio di Ellen durante il film: i suoi momenti di incontro col demone non sono raccontati in modo empowering ma in modo tragico e macchiettistico, come se stesse soccombendo a qualcosa di tremendo e malvagio.
    Per questo, quando si scambia il bacio finale con Orlok, la musica trionfale stride: perché fino a quel momento era stato raccontato tutto come qualcosa di profondamente Disturbante.
    Penso che Eggers si sia mosso in modo del tutto inconsapevole e/o maldestro (non so se sia meglio o peggio), la metafora si contraddice da sola, ma tanto i film bro si spippettano sull'estetica...
    Per quanto riguarda Emilia Perez, negli Stati Uniti (che su gender studies e race studies mi dispiace ma sono avanti anni luce) sta venendo massacrato non solo per la macchiettistica rappresentazione e il pessimo spagnolo, ma anche per i tremendi numeri musicali.
    Quindi non sei la sola ad averlo trovato incomprensibilmente sopravvalutato!

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +4

      Commento ricco e pieno di spunti interessanti! 😊 Hai colto perfettamente molte delle cose che mi hanno lasciato perplessa, soprattutto riguardo alla rappresentazione di Ellen e al modo in cui Eggers ha gestito il suo arco narrativo.
      Sono completamente d’accordo con te sul fatto che la tendenza all’oscurità di Ellen venga trattata in modo apertamente negativo e stigmatizzante. È proprio questo che mi ha lasciato un senso di amarezza: i momenti in cui lei si connette con la sua “mostruosità” non sono raccontati come un percorso di empowerment o scoperta, ma come una discesa tragica verso qualcosa di malvagio e incontrollabile. Questo, secondo me, tradisce completamente il potenziale del personaggio e della metafora stessa.
      Come dici tu, la musica trionfale nel bacio finale stride terribilmente con la narrazione che lo precede, creando una dissonanza che non sembra voluta, ma piuttosto il risultato di una visione poco coerente. E sono d’accordo anche sul fatto che non si capisca se Eggers sia inconsapevole o semplicemente maldestro in questa rappresentazione. La sensazione è che abbia voluto costruire un discorso complesso, ma sia finito per contraddirsi, lasciando una metafora che si sbriciola sotto il peso dell’estetica, per quanto sia innegabilmente affascinante.
      E come dici tu, questo purtroppo lo rende perfetto per quei “film bro” che si concentrano solo sulla forma senza badare alla sostanza.

Per quanto riguarda Emilia Perez, hai ragione: su gender e race studies sono decisamente più avanti, e si vede anche dal tipo di critiche che emergono.

    • @MartaCremaschi
      @MartaCremaschi 16 วันที่ผ่านมา

      Siamo perfettamente d'accordo, grazie per questo video 💞

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      Sta venendo massacrato solo su Twitter dove ci sono i sudamericani indignati perché hanno un europeo ha osato fare un "musical" su un boss di un cartello messicano, credendo che sia una commedia perché conoscono solo commedie musicali. A meno che questa polemica diventi mainstream (possibile, forse probabile, su RT è calato del 15% perché RT raccoglie anche i giornali sudamericani), vincerà senza problemi Miglior film internazionale e qualche altro premio.

  • @maragosta
    @maragosta 15 วันที่ผ่านมา +1

    Riguardo allo sguardo femminile sarebbe interessante se facessi un approfondimento sui drama coreani, che erano stati analizzati anche da Michela Murgia in quanto al loro interno quelli che vengono sessualizzati sono principalmente i corpi maschili e il punto di vista è sempre molto femminile, cosa difficile da trovare nelle produzioni occidentali. Es. Nei drama coreani succede sempre che l’uomo entra nella stanza e le donne si girano ad ammirarlo, mai il contrario. La donna rimane sempre coperta, è l’uomo che mostra il suo corpo. E così via. Se non li hai ancora scoperti te li consiglio

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +1

      Grazie mille per lo spunto, non avevo mai riflettuto sul fatto che i drama coreani potrebbero avere uno sguardo femminile così marcato, soprattutto rispetto alle produzioni occidentali. Il dettaglio che citi, dove sono gli uomini a essere ammirati e ad avere i corpi più esposti, è sicuramente un elemento che ribalta alcune dinamiche a cui siamo abituati.
      Ammetto di non avere ancora esplorato questo genere, ma mi hai incuriosito e potrei fare qualche ricerca o guardare qualcosa per farmi un'idea più precisa.
      Dimmi un k-drama che a te piace!

  • @nectorino
    @nectorino 16 วันที่ผ่านมา

    Ciao Vi, buon anno!

  • @laurannaB.
    @laurannaB. 16 วันที่ผ่านมา +1

    ❤️🧡💛💚🩵💙💜🤍🩷♥️ super Violetta🎉

  • @tubassobtubassob4906
    @tubassobtubassob4906 16 วันที่ผ่านมา +3

    Ma Nosferatu finisce in quel modo lì, finiscono nello stesso modo anche gli altri Nosferatu.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +5

      È vero che i precedenti Nosferatu finiscono nello stesso modo, con il sacrificio di Ellen che porta alla distruzione del vampiro. Però se ci pensi non significa che non si possa discutere di un possibile finale alternativo o della scelta di Eggers di mantenere quella stessa struttura narrativa.
      Il cinema è un linguaggio in evoluzione, e ogni regista che si confronta con un’opera classica può decidere di reinterpretarla o sovvertirla. Proprio perché Eggers è noto per la sua capacità di rileggere miti e archetipi in chiave nuova, credo che valga la pena chiedersi se un finale diverso avrebbe potuto offrire qualcosa di più contemporaneo o sorprendente.
      Non si tratta di negare la tradizione, ma di esplorare le possibilità di narrazione che il cinema offre.

  • @LucriArteMontagna
    @LucriArteMontagna 16 วันที่ผ่านมา +1

    La clip dei baffoni mi ha ucciso😂

  • @bellablack6937
    @bellablack6937 8 วันที่ผ่านมา

    Per quanto riguarda Nosferatu sono d'accordo su tutto, tranne la figura del marito e quell'amplesso lì... io non l'ho vista tutta questa freddezza, onestamente. Anzi. Per me è fin troppo "principe azzurro", letteralmente l'uomo perfetto. Io non capisco cosa gli sarebbe costato renderlo un personaggio più borghesotto, o molto semplicemente un avaro. Un uomo che chiaramente ama la moglie ma avaro di sentimenti e nei soldi (e infatti la vende per l'oro). Lo si poteva tranquillamente far pentire dopo. Invece no, lui non sa bene cosa sta firmando, non si rende conto bla bla.
    Per quanto riguarda il loro amplesso, al contrario, io non ci ho visto affatto il male gaze, anzi. Io l'ho visto come il primo momento in cui FINALMENTE lui la prende come lei vuole essere presa e infatti lei mi sembra più che consenziente e anzi chiaramente gode, chiaramente lo incita ("fagli vedere il nostro amore" = "fammi vedere il nostro amore").

  • @bryn739
    @bryn739 16 วันที่ผ่านมา

    Ciao Violetta, sei molto brava ma a volte riduci le cose a macrotemi che non c'entrano nel contesto: Emilia Pèrez - è vero che servirebbero più storie su personaggi trans a lieto fine, ma questo è anche un film di gangster e attivismo in una zona del mondo molto precaria dove attivisti e giornalisti fanno spesso una brutta fine. Il film ha tutte le criticità che hai detto, ma secondo me è miope attaccarsi alla morte della protagonista per criticarlo. L' argomento c'è, è presente e bisogna parlarne per risolverlo, ma tirarlo in ballo quando non è pertinente mi sembra pericoloso perché rischia di smorzarne la validità. In questo caso credo che l'intento del finale fosse una pretesa di realismo (non riuscito, e siamo d'accordo, ma per altri motivi legati al personaggio di Jessie) piuttosto che di punizione: infatti Emilia viene santificata sul finale.
    Invece, per quanto mi sia piaciuto molto Nosferatu, sono d'accordo che sarebbe stato piu iconico rendere Ellen un'immortale che abbraccia la propria femminilità.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา

      Capisco la tua riflessione su Emilia Pérez e l’idea che la morte della protagonista possa essere vista come una pretesa di realismo. Tuttavia, quando si parla di rappresentazione, specialmente di comunità marginalizzate come quella trans, ogni scelta narrativa ha un peso specifico. Dire che è miope criticare la morte della protagonista in un contesto del genere, secondo me, sottovaluta quanto i tropi narrativi abbiano un impatto diretto sulle percezioni culturali. Il problema non è la morte di Emilia di per sé, ma il fatto che sia l’ennesima aggiunta a una lunga lista di personaggi trans, come spiego nel video, che vengono puniti o martirizzati, mentre i racconti di resilienza o emancipazione sono quasi inesistenti.
      Inoltre, il tuo ragionamento sul realismo del finale non mi convince. La zona del mondo che il film racconta (il Messico) è senza dubbio complessa, ma questo non giustifica una rappresentazione che scivola in stereotipi e tropi logori. Anzi il film è stato aspramente criticato proprio per la sua stereotipizzazione del Messico.
      Se l’intento fosse stato il realismo, allora avremmo avuto personaggi più sfaccettati, dialoghi più curati e un contesto sociale rappresentato con maggiore autenticità. La santificazione finale di Emilia, poi, non elimina il problema: il suo sacrificio perpetua l’idea che una persona trans debba soffrire o morire per redimere il proprio percorso, anziché trovare una propria forma di felicità.
      Sono felice che su Nosferatu siamo d’accordo: trasformare Ellen in un’immortale avrebbe dato al film una carica simbolica e un impatto molto più potente!

  • @elenamontalbano9323
    @elenamontalbano9323 16 วันที่ผ่านมา

    Grazie 💙💚🧡💛

  • @filippolasala7776
    @filippolasala7776 13 วันที่ผ่านมา

    e io ancor non ho capito che colore hai gli occhi?

  • @lemnox0015
    @lemnox0015 16 วันที่ผ่านมา +1

    Sul discorso che hai fatto relativamente al discorso maschile e femminile credo che non sia questo il momento per parlarne. Ilary ha fatto successo grazie a Totti, che ha fatto successo grazie al proprio lavoro e talento. Sono due cose diverse, non c'entra il genere della persona ma il modo in cui è diventata famosa. Personalmente trovo offensivo fare questo paragone in questo contesto, soprattutto considerando i modi subdoli della conduttrice per attirare attenzione mediatica

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +7

      Dissento completamente: dire che Ilary abbia fatto successo solo grazie a Totti non rende giustizia alla sua carriera: ha iniziato come conduttrice e showgirl ben prima di essere associata al nome di suo marito, e ha continuato a costruire un percorso professionale solido e indipendente.
      Dire che il suo successo dipenda esclusivamente dalla relazione con Totti è riduttivo e sminuente.
      Quello che ho sottolineato nel video non è che OGNI donna accanto a un uomo famoso venga automaticamente ridotta a “moglie di,” ma che troppo spesso, nel discorso pubblico, le donne vengono definite in relazione agli uomini della loro vita, indipendentemente dai loro meriti o dal loro lavoro. E questo è un problema sistemico, non un attacco personale o un discorso “fuori luogo”.
      Il genere c’entra eccome, perché storicamente questa narrazione ha colpito soprattutto le donne.
      Riguardo ai “modi subdoli” che attribuisci a Ilary, permettimi di dire che la percezione mediatica è influenzata da molti fattori, non ultimo il modo in cui il gossip e la narrativa di massa tendono a costruire storie intorno alle figure femminili. Dare per scontato che una donna “attiri attenzione mediatica” in modo subdolo senza considerare come viene costruita la sua immagine è, a mio avviso, come minimo poco equo. Spero che questa spiegazione chiarisca meglio il mio punto di vista.

    • @lemnox0015
      @lemnox0015 15 วันที่ผ่านมา

      ​@@Violettarocksva bene, lo chiarisce, però credo che tu sia un pochino di parte. Non ho mai letto riviste che parlavano di lei per distorcere la sua storia, io mi limito a vedere quello che fa lei in TV e non. Ci sono altre donne per cui ritengo il tuo discorso validissimo, per lei no. Però capisco che tu sia una sua fan e lo rispetto

  • @LaPrincipessina90
    @LaPrincipessina90 10 วันที่ผ่านมา

    Eri mancata ❤

  • @marmarem53
    @marmarem53 7 วันที่ผ่านมา

    Bravissima

  • @pouringthemilk
    @pouringthemilk 16 วันที่ผ่านมา

    violè se vuoi vedere un bellissimo film a tematica trans ti consiglio "i saw the tv glow"! :)

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา +1

      Anche senza "bellissimo", quello è davvero un film "a tematica trans".

  • @Mach.6
    @Mach.6 11 วันที่ผ่านมา

    💜💜💜

  • @aqualcunopiaceclassico3201
    @aqualcunopiaceclassico3201 16 วันที่ผ่านมา

    Io ho adorato Emilia Peréz, ma- e sembrerà assurdo leggerlo- non trovo punti della tua recensione con cui dissento. Trovo che abbia una sceneggiatura un po' raffazzonata che non sempre colpisce al centro, però credo che non interessasse nemmeno farlo. Io l'ho visto più come un film sulla possibilità di poter avere una seconda vita, di poter cambiare e vivere in un altro modo diventando un altro sé, facendola in una maniera effettivamente stereotipizzata con il dualismo maschile-aggressivo/femminile-gentile, forse anche per essere accessibile a un pubblico più ampio. E visto solo in quella maniera per me il film ha funzionato tanto. Ci sono dei temi che avrebbe potuto affrontare, dato che li aveva anche buttati in mezzo, ma meglio vederli usati come puro mezzo narrativo/setting che serviva per drammaticità che vederli affrontati in maniera stupida.
    M mi ha lasciato perplesso e combattutto. Ci sono che mi sono piaciute tanto e altre che mi hanno fatto storcere il naso (tipo la rottura della quarta parete). Idem Marinelli, molto convincente in alcune cose, in altre un po' macchietta parodistica.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  16 วันที่ผ่านมา +2

      Capisco il tuo punto di vista su Emilia Perez: se lo si guarda come una storia sulla possibilità di reinventarsi e vivere una seconda vita, con una lettura più leggera, effettivamente può funzionare. Penso però che, dato il contesto e i temi che sfiora, un approccio meno stereotipato avrebbe reso il messaggio più incisivo e significativo. Anche il dualismo maschile-aggressivo/femminile-gentile poteva essere rivisitato per rompere certi cliché, senza per forza rinunciare all’accessibilità. Ma capisco perché ti abbia colpito, ed è bello che riesca a comunicare qualcosa anche con le sue imperfezioni!
      Su M, ti capisco: la rottura della quarta parete è divisiva, e Marinelli cammina su un filo sottile tra caricatura e rappresentazione. Per me però funziona, sono più propensa per il “si” e funziona anche mostrare un Mussolini meschino e patetico, ma capisco come a tratti possa sembrare troppo "carico." Sono curiosa delle prossime puntate..!!

    • @aqualcunopiaceclassico3201
      @aqualcunopiaceclassico3201 16 วันที่ผ่านมา

      @@Violettarocks Innanzitutto grazie per aver risposto 😍😍. Sarà che conoscendo abbastanza la fimografia di Audiard, son riuscito subito a mettere il focus più sull'aspetto singolo del personaggio che sul sociale. Emilia Perez mi ha ricordato molto Il Profeta, dove Audiard fa un po' lo stesso lavoro seppur con un un altro tema, ma anche Deephan, dove le banlieu e l'immigrazione sono solo un setting per la storia del personaggio singolo.
      Curioso anche io di continuare M, perché nel complesso mi ha abbastanza convinto. Spero che non ci sia un'implosozione di camp (diciamo che a mettermi dubbi è anche il mio rapporto odi et amo con Wright).

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      Ma il "dualismo maschile-aggressivo/femminile-gentile" non c'è, si comporta nella stessa maniera, prima e dopo il fingere la propria morte.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +2

      @@emanuele676 Non sono d’accordo: Emilia Perez è costruito su un evidente binarismo maschile/femminile, che purtroppo è una delle sue maggiori debolezze. Il film gioca con questa contrapposizione in modo abbastanza superficiale: Manitas è rappresentato come il boss aggressivo, autoritario e violento, mentre Emilia, una volta completata la transizione, incarna lo stereotipo della donna gentile, empatica e materna, a tal punto da fondare una onlus.
      Questo dualismo non solo è palesemente presente, ma è anche accentuato da scelte narrative che sottolineano come la transizione sia ridotta a una questione di "prima maschio cattivo, poi femmina buona". È un approccio che semplifica e stereotipizza sia l’identità di genere che i ruoli associati a mascolinità e femminilità.

Inoltre quando Emilia si arrabbia, eccola che torna addirittura a parlare come pre-transizione, proprio a sottolineare una dicotomia binaria molto forte. Non ci hai fatto caso?
      Capisco che possa non saltare all’occhio a una prima visione, ma proprio per questo è importante parlarne.

    • @aqualcunopiaceclassico3201
      @aqualcunopiaceclassico3201 15 วันที่ผ่านมา

      @Violettarocks Concordo abbastanza con quello che dici, soprattutto sulle debolezze, che sono evidenti. Infatti è ben lontano dall'essere un film perfetto. Però, secondo me, questo è Audiard. I suoi film sono tutti racconti di personaggi oppressi che cercano la libertà spesso in condizioni di disagio, che però non vengono mai approfondite e rimangono a livello base o stereotipo. Ma perché gli interessa raccontare altro, fondamentalmente. Quindi mi son seduto in sala già con l'aspettativa che la condizione sociale e il tema della transessualità non sarebbero andati oltre lo stereotipo. Secondo me l'aspettativa in un film fa tanto.

  • @angelicarobimarga7939
    @angelicarobimarga7939 12 วันที่ผ่านมา

    Sono caduta a terra quando è apparso l'edit di Meloni AHAHAHAHAHAH

  • @marcofilippone2341
    @marcofilippone2341 16 วันที่ผ่านมา

    Salve a tutti. Io credo che Nosferatu sia un chiaro monito alla classe imprenditoriale a non cedere al romanticismo con i popolani. Ricalcando la vicenda tra Briatore e la Gregoraci, il film narra la perigliosa deviazione della routine di un privilegiato, che per tempi immemori usa le fanciulle di basso rango per soddisfare i suoi appetiti, ma appena romanticizza una di esse su di lui piomba l’inesorabile rovina. La ragazza che sogna l’alta società, il conte che e’ chiuso in se stesso in una dimensione che i povery non percepiscono, tra le nebbie della ricchezza, il pericolo che il conte corre nel far accedere alla sua persona gente di rango inferiore. Chi e’ la vittima qui? Il povero Conte che cerca calore umano o la scalatrice sociale che lo attira a se’ (lui fa migliaia di Km e lei a stento si alza dalla poltrona)? La scena finale e’ struggente: lui ebbro di quel piacere che non si accorge della trappola rappresentata dalle sue braccia che lo trattengono fino all’epilogo tragico: un divorzio senza accordi prematrimoniali che lascia lui distrutto ed esposto e lei santificata e con la reputazione da santa, sulla quale Netflix farà una docu-serie. Questo film, sovvenzionato dai soldi degli spettatori, ovvero il popolo, e’ un chiaro grido alle classi imprenditoriali alle quali suggerisce un messaggio semplice ma forte : Affittatele, ma non sposatele. Quanti imprenditori si sono rovinati con l’amore? Nosferatu li mette in guardia. Questa e’ la mia modesta interpretazione.

    • @Violettarocks
      @Violettarocks  15 วันที่ผ่านมา +2

      Devo ammettere che la tua interpretazione di Nosferatu come monito agli imprenditori mi ha lasciato senza parole… siamo sul piano del surreale, ma non si può dire che non sia una lettura originale, anche se personalmente non credo che Briatore e Gregoraci siano mai stati nei pensieri di Eggers durante la lavorazione del film 😅
      Che dire ehm.. si apprezza lo spirito creativo e il modo in cui hai trasformato il film in un’analisi socio-economica a tema “scalata sociale.”
      Sicuramente Nosferatu si presta a interpretazioni diverse, ma in questo caso il cuore della storia è altrove: il desiderio represso, la lotta contro un destino già scritto e la critica al patriarcato. Forse non c’è un “grido alle classi imprenditoriali,” ma sicuramente hai dato un tocco unico alla discussione! Sicuramente mi hai fatto sorridere.

  • @88Dede
    @88Dede 16 วันที่ผ่านมา

    Ciao V
    Nosferatu, 10 per gli effetti speciali per il film 8 1/2

  • @NoxAles
    @NoxAles 16 วันที่ผ่านมา +1

    Io Nosferatu l'ho apprezzato molto, anche se non è al livello di The Lighthouse e The Witch. Ma va be', io ho un animo goth, son di parte.
    Emilia Perez, invece, l'ho trovato bruttissimo: noioso, con canzoni poco memorabili e dai testi che sembrano tradotti male dall'inglese, con una rappresentazione problematica sia del Messico sia della questione dei Desaparecidos sia delle persone trans e del percorso di affermazione di genere, con un modo semplicissimo e goffo di santificare una boss del crimine organizzato solo perché donna (trans, ma pur sempre donna, e quindi daje di stereotipi di genere sull'essere buona e pura, mentre gli uomini sono violenti perché uomini), e con buchi di trama parecchio vistosi che minano gravemente la verosimiglianza logica della storia. Ho apprezzato solo il comparto tecnico. Direi quindi che tutto sommato io e te, V, siamo d'accordo.

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      Se hai capito che viene santificata perché donna credo tu debba riguardare il film, hai proprio capito un messaggio sbagliato. Anche perché immagino tu stia traducendo una critica sudamericana, "una rappresentazione problematica della questione dei Desaparecidos" significa nulla considerando pure che il tema compare per il tempo di due canzoni e viene trattato in una maniera normale, peraltro citando pure un avvenimento vero. Forse senza nemmeno guardare il film, visto che "la donna essere buona e pura, mentre gli uomini sono violenti perché uomini" è letteralmente l'inverso di quello mostrato nel film, la protagonista è possessiva, gelosa, violenta e una (ex) criminale, era solo una sua illusione che lo sia diventata solo per colpa della società, per sopravvivere come donna transessuale.

  • @fabyvibes
    @fabyvibes 16 วันที่ผ่านมา

    Spaziale come al solito🩷💛🩵

  • @beatricetoscano2247
    @beatricetoscano2247 16 วันที่ผ่านมา

    Perfettamente d'accordo con te su Nosferatu

  • @marcofacciolini5693
    @marcofacciolini5693 12 วันที่ผ่านมา

    ❤️🧡💛💚💙💜🤎🤍 il cuoricino nero no però...🎉

  • @chiaragrenzi8009
    @chiaragrenzi8009 14 วันที่ผ่านมา

    💙💙

  • @giorgioguerra5320
    @giorgioguerra5320 16 วันที่ผ่านมา +2

    Il tema di Perez non mi è sembrato che fosse centrale a livello di tematica trans, serviva per la storia, molto peculiare. A me non piace l'idea che siccome c'è la transizione, allora tutto quello che hai fatto di male prima non è dimenticato ma, insomma, mettiamoci una pietra sopra. Hai ammazzato e fatto ammazzare e torturare? E vabbè, l'ho, fatto con un altro sesso, niente galera.

    • @emanuele676
      @emanuele676 16 วันที่ผ่านมา

      Ma infatti non è un film "a tema trans". E' come dire che è un film che parla di razzismo perché c'è una attrice nera. Alla fine del film (SPOILER!, giusto per sicurezza) non muore "una persona transessuale", muore un malvagio in cerca di sé e di redenzione. Poi si, è un finale sbagliato, troncato, anticlimatico, un peccato. Forse andava mostrato meglio lei che muore per il suo tentativo di avere il possesso della sua ex famiglia. Magari senza esplosione nel bagagliaio lol Peraltro ricordo che muore anche l'ex moglie (oltre al tizio nuovo compagno).
      P.S. La seconda metà del film parla proprio di come lei elabora quello che ha fatto prima, cioè l'associazione. Credo che ci sia pure una canzone (o si sono limitati a parlarne, devo riguardarlo in originale).

  • @danielaorsino1670
    @danielaorsino1670 12 วันที่ผ่านมา

    💛

  • @alicegambella6962
    @alicegambella6962 15 วันที่ผ่านมา

    💜💜💜💜💜💜💜

  • @m.e.t.i1338
    @m.e.t.i1338 11 วันที่ผ่านมา

    per me e meglio Valentina Barbiero al GiallapaShow ahhahaha