Guarda sulla playlist corso di potatura ci sono altri video più specifici dove faccio vedere come funziona il tritalegna 😉 comunque il volume diminuisce tantissimo…
Molti aspettavano che cadevano le olive, perche prima si puntava alla quantita di olio, la resa era altissima a scapito della qualità, adesso si cerca di puntare alla qualità ecco perche si inizia a cogliere anche i primi di ottobre anche se non mature, prima l'olio doveva bastare per tutto l'anno non si poteva comprare come adesso ecco perché si aspetta dicembre che cadevano quasi tutte, altra cosa prima con 8piante si aveva l'olio per tutta la famiglia che dura va un anno, adesso con 80 piante non si riesce a fare la stessa quantità....
Sì, devo dire che però io ho alcune piante che 1 q di olive le fanno e anche di più… certo le rese ai tempi erano 24%, anche perché estraevano l’olio a caldo e ora lo estraggono a freddo, insomma è cambiato tutto… poi nel mio caso inizio presto e finisco tardi quindi vedo tutte le fasi, certo non le raccolgo a terra… ma oggi con impianti che ci sono oggi ed il tipo di estrazione che c’è oggi è difficile arrivare al 17% di resa…
Buongiorno carissimi del mix mezza roventina - vaso policonico. Le piante a inizio video non male ma mancano un po' di frasca poi le altre frasca pochissima e tanto legno. Se non taglia il legno perché dopo fa' legna, il Maestro, possibile che nessuno abbia camini stufe perché la legna d'olivo e' ottima e anche per legna d'opera. Comunque quando non hai punte di riserva vuol dire che hai potato senza pensare al futuro e poi la punta dovrebbe essere forte non un rametto e così farà da comando e poca emissione di talli e la branca principale secondaria terziaria avranno tanta frasca e non devi andare con la scala a 5/6 metri di altezza 3/4 e basta. Troppi polloni lasciati ai ceppi morti per gelo e cosi si allarga la base e si forma un sacco di legno, bastavano 3 polloni per diventare la e branche principali. Comunque ripeto a inizio video le piante non male. Poi quando trituravi cerano succhioni troppo grossi quindi lasciati per nulla sulla pianta per almeno 2/3 anni. Grazie per il video sull' olivicoltura grazie lo considero il regalo di Natale 😊
@@IvanoPolti buongiorno Ivano, allora buon Natale 😅😉👌🤝 le tue considerazioni sono giuste a mio parere, ma devi considerare che abbiamo tantissimi Ulivi, e quindi è difficile gestirli tutti, quindi di solito scappano via in altezza… poi altra considerazione da fare è che in fase di potatura quegli ulivi erano sfogliati e dopo la potatura si devono rivestire, quindi dal punto di vista estetico, la bellezza la raggiungono proprio al momento della raccolta… altro dettaglio è che quei terreni sono diversi perché dove ha visto si coglievano le ulive, sono radi e non sono stati ripiantati anche perché non sono seccati in massa, come nell’altra zona, che è più esposta al vento e dove gli ulivi sono stati addirittura sostituiti e messi in numero eccessivo… anch’io che ho meno Ulivi del maestro i prossimi anno dovrò fare una potatura piuttosto robusta, quest’anno mi sono preso volentieri il raccolto, l’ideale sarebbe fare una potatura annuale, però non è conveniente dal punto di vista del tempo di lavoro. una volta i contadini avevano delle piccolissime estensioni di terra a volte anche meno di un ettaro e ci campavano l’intera famiglia. Se mi lavano il grano sotto facevano l’orto, avevano animali… allora è cambiato tutto e servono ulivete enormi per avere una produzione decente, anche negli anni di mezzo raccolto. Riguardo alle punte di riserva, in effetti, io preferisco averne e poi sceglierne una tanto poi ne appaiono altre dopo due anni alla prossima potatura. Un saluto, carissimo! 👌🤝
@leremita Potare e piante di ulivo come si faceva una volta! Questo è un assunto che non considera le mutate condizioni di produzione. Potare con la scala e spostarla è un impiego di tempo che oggi ha poco senso. Ho seguito alcuni corsi di potatura policonica a vaso e, contrariamente a quanto di pensi, è una tecnica già ampiamente sperimentata nell'anteguerra e poi caduta in disuso quindi ha il pieno diritto di essere annoverata tra le potature antiche. In un uliveto moderno devi agire stando sul terreno con le aste telescopiche e fare pochi tagli ma essenziali e tutti gli anni. In questo modo non si instaura mai l'alternanza di produzione perché non diamo modo alla pianta di limitare la produzione di olive per ricostituire il legno che abbiamo tolto. Il primo comandamento del vaso policonico recita che per potare un ulivo non si debbono impiegare più di 15 min se impieghi di più c'è qualcosa nel tuo modo di potare che non va. Io ho ca. 260 piante e riesco a potarle per conto mio senza altra manodopera. Togliere quei succhioni e ramoscelli è una perdita di tempo abnorme che non ripaga in termini di prodotto, può esser bello (per te) come forma della pianta ma non è essenziale. Se in basso non togli quei rametti che con l'ombra si sono seccati va bene lo stesso perché la pianta li ha già esclusi dal dargli la linfa quindi fai un lavoro che soddisfa il tuo occhio ma la pianta non ne ha alcun giovamento.
@ buongiorno Paolo, io rispetto e apprezzo il tuo pensiero, sulla potatura ognuno con i suoi olivi scelga la soluzione più adatta anche perché purtroppo tanti sono abbandonati quindi, se qualcuno si prende cura di qualche pianta fa bene… ti volevo solo dire che il maestro ha 2000 piante, ha 70 anni, e a parte il mio aiuto è da solo, ma io stesso ho tante piante, quindi faccio fatica ad aiutarlo… per fare i contadini di mestiere non resta che avere tante piante e sperare in annate buone perché purtroppo le annate storte arrivano e in quel caso per quante piante uno abbia il raccolto è sempre scarso. L’anno scorso devo dire che a differenza mia, il maestro è riuscito ad avere un raccolto assolutamente buono, nonostante le sue tecniche antiche e superate. È stato probabilmente l’unico del Montalbano ad avere un buon raccolto. Io a miei olivi faccio meno, se vai a vedere la playlist corso di potatura ho preso dalla sua tecnica e però per motivi di tempo faccio qualcosa di molto più rapido e senza scala, personalmente la vedo solo come un ingombro, ma io sono come un gatto devo dire la verità. Però, olivi leccini che meritano di essere sviluppati in larghezza di altezza, ad esempio, guarda il video sulla potatura leggera. Dove mostro un solo olivo, leccino, che merita per il raccolto che fornisce ogni anno, attenzioni assolutamente particolari. Naturalmente, se uno ha un impianto moderno, un terreno anche pianeggiante con ulivi tutti uguali è chiaro che viene di comportarsi con una tecnica più razionale, mentre se il terreno è come i miei estremamente pendente e terrazza con habitat diversi per animali diversi con soleggiamento molto diverso, ci viene di adattare la nostra tecnica alla natura della pianta. Quindi, di fatto le condizioni di partenza sono diverse. In ogni caso, io mi complimento con te perché almeno tieni 260 piante bene e con grande cura, se ogni persona avesse almeno 100 piante, non solo di olivo, dico sempre che il mondo sarebbe migliore!
@leremita come dici tu l' importante e' prendersene cura e come ti ho già detto quelle non curate date a hobbisti o professionisti perche olio Evo = salute e soldi Per la potatura annuale e' molto veloce la pianta soffre molto meno e non rischi grosse alternanze produttive ma soprattutto almeno togliere tutti gli anni polloni e succhioni gli ultimi in eccedenza. Comunque le prime piante del video belle. Per gli auguri spero di farteli più avanti o dopo fuga di Mezzanotte....altro film fuga alla vigilia di Natale 😂🙏🤗
@leremita Ho un oliveto piantato Ca. 70 anni fa e con differenti cultivar perché questo era il modo di gestire un frutteto in quegli anni. Tenuto conto che non sono il tipo che cerca il pelo nell' uovo mi sono reso conto che la gestione dei trattamenti è sicuramente proattiva con una singola specie. Le fasi fenologiche di una cultivar avvengono tutte contemporaneamente l vantaggio di fare il trattamento al giusto tempo. Merita di allargare il discorso per la raccolta, dopo l'inolizione, avviene sempre in contemporanea. Tutto ciò non può avvenire quando hai 12 cultivar diverse tra 260 piante.
Mezza roventina e' in pratica un vaso cespugliato l'unica pecca e' che sono rimaste troppe branche primarie addirittura 7/8 e non hanno luce... non le taglia perche' non sa come smaltire la legna? in poco tempo quelle rimaste massimo 4 si rivestirebbero di nuova vegetazione... c'e' da dire che anche l'eta' del "maestro" non stimola al rinnovamento
@fabioc.9905 sì, sostanzialmente hai ragione su tutto… a dire la verità per fortuna, alcune di queste branche tendono ad avere dei funghi e seccano, come ho fatto a vedere in un video di un anno fa poi le tagliavo al piede e rimaneva spazio per le altre… diciamo che dispiace farlo se la branca è sana… ma alla lunga si ridurranno di numero.
@leremita Si alla lunga si ridurranno di numero e tutte andranno incontro a patologie e o scapperanno in alto in cerca di luce... tagliale prima possibile e quelle che lascerai ben disposte nel gradiente ti ringrazieranno!
@ lo posso fare con le piante che hanno i polloni ributtati, lasciarne al massimo tre sarebbe l’ideale, ma con le piante che mi hanno messo fitte che avrai visto in un video che ho fatto tempo fa (nelle mie terre è anche peggio in alcuni punti) lì non posso far nulla perché non si può ridurre il numero di piante, quindi mi tocca tenerle basse…
@@frankwells7520 perdonami, ma io mi metto nei panni delle persone che magari vivono in un paese vicino e il vento gli porta addosso la colonna di fumo, non è divertente… tanti mi hanno detto che tritare la legna non è poi così male e come soluzione è piuttosto sensata, anche perché riporta gran parte dei nutrienti alla pianta e non in atmosfera… semmai si potrebbe fare del cippato per alimentare delle stufe a legna e questo è sensato, ma con un minimo di filtri per evitare di appestare i vicini…
@ io credo che usino un altro tipo di trinciato in genere usano scarti di lavorazione del legname perché le foglie di ulivo e le frasche ad esempio probabilmente non si prestano molto, tuttavia si potrebbero utilizzare…
@@maurofucci1087 la tecnica attuale del vaso policonico non è la roventina, anche se deriva da quella. Roventini ha dato un inizio alla tecnica di potatura dell’ulivo, ma lo sviluppo attuale della tecnica del vaso policonico è un po’ diverso… oltretutto la mezza roventina è una strategia che ha preso una direzione diversa per adattarsi ad ulivi particolarmente complessi come abbiamo in Toscana, specialmente dopo le gelate del 56 e dell’85…
La colpa non è dell’ulivo, ma di chi lo ha selezionato così… un leccio non va potato, una querce non va potata, un ulivo secca e viene riassorbito dal bosco scomparendo se il contadino non pulisce sotto almeno una volta l’anno e non pota, a causa proprio della selezione artificiale che ha puntato su piante più produttive e meno rustiche.
@leremita il proverbio dice.. "L' ulivo benedetto brucia verde brucia secco" e anche le palme benedette dal prete si dice vadano bruciate e mai buttate tra i rifiuti.. ..col cippato bisogna inventarci qualcosa dai.. come pacciamatura non torna coi proverbi😀 P.s Io dico ulivo per la pianta oliva per il frutto da cui l' olio.. o alla rovescia quando mi sbaglio.. o no..😀
@@luigiagentilini223 buongiorno carissima, come hai visto anche noi a volte non siamo sicurissimi, ci sbagliamo perché se dal frutto si vede benissimo la varietà della pianta, nel periodo in cui non ci sono i frutti dobbiamo vedere la foglia e il tipo di frasca, non è proprio immediato 😉
@@pelobiancopelo1629 tra l’altro, ricollegandosi al tuo tentativo di fare con lo Strettoio una specie di pellet, invece che lasciarlo marcire sotto le piante, si può tranquillamente provare in caso di bisogno se non fosse disponibile della legna vera e propria, a far seccare le frasche, soprattutto le foglie sono particolarmente generose punto di vista energetico, e riuscire a fare in modo che restino insieme con una forte compressione e poi creare dei cubetti di ramaglie seccate che sarebbero ottime per alimentare stufe e scaldarsi… volendo si può fare anche senza niente, il problema è riuscire a trattenere le foglie che cadono poco tempo dopo il taglio… a questo scopo, il tritalegna potrebbe essere utile perché ammontica questo tipo di cippato che con il nostro trita legna è piuttosto grossolano, si potrebbe farlo seccare e poi utilizzarlo direttamente per scaldarsi o cucinare qualcosa…
Scusa ma le legna tritata dove era non su vede, sparisce?
Guarda sulla playlist corso di potatura ci sono altri video più specifici dove faccio vedere come funziona il tritalegna 😉 comunque il volume diminuisce tantissimo…
Molti aspettavano che cadevano le olive, perche prima si puntava alla quantita di olio, la resa era altissima a scapito della qualità, adesso si cerca di puntare alla qualità ecco perche si inizia a cogliere anche i primi di ottobre anche se non mature, prima l'olio doveva bastare per tutto l'anno non si poteva comprare come adesso ecco perché si aspetta dicembre che cadevano quasi tutte, altra cosa prima con 8piante si aveva l'olio per tutta la famiglia che dura va un anno, adesso con 80 piante non si riesce a fare la stessa quantità....
Sì, devo dire che però io ho alcune piante che 1 q di olive le fanno e anche di più… certo le rese ai tempi erano 24%, anche perché estraevano l’olio a caldo e ora lo estraggono a freddo, insomma è cambiato tutto… poi nel mio caso inizio presto e finisco tardi quindi vedo tutte le fasi, certo non le raccolgo a terra… ma oggi con impianti che ci sono oggi ed il tipo di estrazione che c’è oggi è difficile arrivare al 17% di resa…
Buongiorno carissimi del mix mezza roventina - vaso policonico.
Le piante a inizio video non male ma mancano un po' di frasca poi le altre frasca pochissima e tanto legno.
Se non taglia il legno perché dopo fa' legna, il Maestro, possibile che nessuno abbia camini stufe perché la legna d'olivo e' ottima e anche per legna d'opera.
Comunque quando non hai punte di riserva vuol dire che hai potato senza pensare al futuro e poi la punta dovrebbe essere forte non un rametto e così farà da comando e poca emissione di talli e la branca principale secondaria terziaria avranno tanta frasca e non devi andare con la scala a 5/6 metri di altezza 3/4 e basta.
Troppi polloni lasciati ai ceppi morti per gelo e cosi si allarga la base e si forma un sacco di legno, bastavano 3 polloni per diventare la e branche principali.
Comunque ripeto a inizio video le piante non male.
Poi quando trituravi cerano succhioni troppo grossi quindi lasciati per nulla sulla pianta per almeno 2/3 anni.
Grazie per il video sull' olivicoltura grazie lo considero il regalo di Natale 😊
@@IvanoPolti buongiorno Ivano, allora buon Natale 😅😉👌🤝 le tue considerazioni sono giuste a mio parere, ma devi considerare che abbiamo tantissimi Ulivi, e quindi è difficile gestirli tutti, quindi di solito scappano via in altezza… poi altra considerazione da fare è che in fase di potatura quegli ulivi erano sfogliati e dopo la potatura si devono rivestire, quindi dal punto di vista estetico, la bellezza la raggiungono proprio al momento della raccolta… altro dettaglio è che quei terreni sono diversi perché dove ha visto si coglievano le ulive, sono radi e non sono stati ripiantati anche perché non sono seccati in massa, come nell’altra zona, che è più esposta al vento e dove gli ulivi sono stati addirittura sostituiti e messi in numero eccessivo… anch’io che ho meno Ulivi del maestro i prossimi anno dovrò fare una potatura piuttosto robusta, quest’anno mi sono preso volentieri il raccolto, l’ideale sarebbe fare una potatura annuale, però non è conveniente dal punto di vista del tempo di lavoro. una volta i contadini avevano delle piccolissime estensioni di terra a volte anche meno di un ettaro e ci campavano l’intera famiglia. Se mi lavano il grano sotto facevano l’orto, avevano animali… allora è cambiato tutto e servono ulivete enormi per avere una produzione decente, anche negli anni di mezzo raccolto. Riguardo alle punte di riserva, in effetti, io preferisco averne e poi sceglierne una tanto poi ne appaiono altre dopo due anni alla prossima potatura. Un saluto, carissimo! 👌🤝
@leremita Potare e piante di ulivo come si faceva una volta! Questo è un assunto che non considera le mutate condizioni di produzione. Potare con la scala e spostarla è un impiego di tempo che oggi ha poco senso. Ho seguito alcuni corsi di potatura policonica a vaso e, contrariamente a quanto di pensi, è una tecnica già ampiamente sperimentata nell'anteguerra e poi caduta in disuso quindi ha il pieno diritto di essere annoverata tra le potature antiche. In un uliveto moderno devi agire stando sul terreno con le aste telescopiche e fare pochi tagli ma essenziali e tutti gli anni. In questo modo non si instaura mai l'alternanza di produzione perché non diamo modo alla pianta di limitare la produzione di olive per ricostituire il legno che abbiamo tolto. Il primo comandamento del vaso policonico recita che per potare un ulivo non si debbono impiegare più di 15 min se impieghi di più c'è qualcosa nel tuo modo di potare che non va. Io ho ca. 260 piante e riesco a potarle per conto mio senza altra manodopera. Togliere quei succhioni e ramoscelli è una perdita di tempo abnorme che non ripaga in termini di prodotto, può esser bello (per te) come forma della pianta ma non è essenziale. Se in basso non togli quei rametti che con l'ombra si sono seccati va bene lo stesso perché la pianta li ha già esclusi dal dargli la linfa quindi fai un lavoro che soddisfa il tuo occhio ma la pianta non ne ha alcun giovamento.
@ buongiorno Paolo, io rispetto e apprezzo il tuo pensiero, sulla potatura ognuno con i suoi olivi scelga la soluzione più adatta anche perché purtroppo tanti sono abbandonati quindi, se qualcuno si prende cura di qualche pianta fa bene… ti volevo solo dire che il maestro ha 2000 piante, ha 70 anni, e a parte il mio aiuto è da solo, ma io stesso ho tante piante, quindi faccio fatica ad aiutarlo… per fare i contadini di mestiere non resta che avere tante piante e sperare in annate buone perché purtroppo le annate storte arrivano e in quel caso per quante piante uno abbia il raccolto è sempre scarso. L’anno scorso devo dire che a differenza mia, il maestro è riuscito ad avere un raccolto assolutamente buono, nonostante le sue tecniche antiche e superate. È stato probabilmente l’unico del Montalbano ad avere un buon raccolto. Io a miei olivi faccio meno, se vai a vedere la playlist corso di potatura ho preso dalla sua tecnica e però per motivi di tempo faccio qualcosa di molto più rapido e senza scala, personalmente la vedo solo come un ingombro, ma io sono come un gatto devo dire la verità. Però, olivi leccini che meritano di essere sviluppati in larghezza di altezza, ad esempio, guarda il video sulla potatura leggera. Dove mostro un solo olivo, leccino, che merita per il raccolto che fornisce ogni anno, attenzioni assolutamente particolari. Naturalmente, se uno ha un impianto moderno, un terreno anche pianeggiante con ulivi tutti uguali è chiaro che viene di comportarsi con una tecnica più razionale, mentre se il terreno è come i miei estremamente pendente e terrazza con habitat diversi per animali diversi con soleggiamento molto diverso, ci viene di adattare la nostra tecnica alla natura della pianta. Quindi, di fatto le condizioni di partenza sono diverse. In ogni caso, io mi complimento con te perché almeno tieni 260 piante bene e con grande cura, se ogni persona avesse almeno 100 piante, non solo di olivo, dico sempre che il mondo sarebbe migliore!
@leremita come dici tu l' importante e' prendersene cura e come ti ho già detto quelle non curate date a hobbisti o professionisti perche olio Evo = salute e soldi
Per la potatura annuale e' molto veloce la pianta soffre molto meno e non rischi grosse alternanze produttive ma soprattutto almeno togliere tutti gli anni polloni e succhioni gli ultimi in eccedenza.
Comunque le prime piante del video belle.
Per gli auguri spero di farteli più avanti o dopo fuga di Mezzanotte....altro film fuga alla vigilia di Natale 😂🙏🤗
@leremita Ho un oliveto piantato Ca. 70 anni fa e con differenti cultivar perché questo era il modo di gestire un frutteto in quegli anni. Tenuto conto che non sono il tipo che cerca il pelo nell' uovo mi sono reso conto che la gestione dei trattamenti è sicuramente proattiva con una singola specie. Le fasi fenologiche di una cultivar avvengono tutte contemporaneamente l vantaggio di fare il trattamento al giusto tempo. Merita di allargare il discorso per la raccolta, dopo l'inolizione, avviene sempre in contemporanea. Tutto ciò non può avvenire quando hai 12 cultivar diverse tra 260 piante.
Mezza roventina e' in pratica un vaso cespugliato l'unica pecca e' che sono rimaste troppe branche primarie addirittura 7/8 e non hanno luce... non le taglia perche' non sa come smaltire la legna? in poco tempo quelle rimaste massimo 4 si rivestirebbero di nuova vegetazione... c'e' da dire che anche l'eta' del "maestro" non stimola al rinnovamento
@fabioc.9905 sì, sostanzialmente hai ragione su tutto… a dire la verità per fortuna, alcune di queste branche tendono ad avere dei funghi e seccano, come ho fatto a vedere in un video di un anno fa poi le tagliavo al piede e rimaneva spazio per le altre… diciamo che dispiace farlo se la branca è sana… ma alla lunga si ridurranno di numero.
@leremita Si alla lunga si ridurranno di numero e tutte andranno incontro a patologie e o scapperanno in alto in cerca di luce... tagliale prima possibile e quelle che lascerai ben disposte nel gradiente ti ringrazieranno!
@ lo posso fare con le piante che hanno i polloni ributtati, lasciarne al massimo tre sarebbe l’ideale, ma con le piante che mi hanno messo fitte che avrai visto in un video che ho fatto tempo fa (nelle mie terre è anche peggio in alcuni punti) lì non posso far nulla perché non si può ridurre il numero di piante, quindi mi tocca tenerle basse…
A me sono sempre piaciuti i falò e l'odore di legna che brucia. F4ncvl0 alle nuove regole
@@frankwells7520 perdonami, ma io mi metto nei panni delle persone che magari vivono in un paese vicino e il vento gli porta addosso la colonna di fumo, non è divertente… tanti mi hanno detto che tritare la legna non è poi così male e come soluzione è piuttosto sensata, anche perché riporta gran parte dei nutrienti alla pianta e non in atmosfera… semmai si potrebbe fare del cippato per alimentare delle stufe a legna e questo è sensato, ma con un minimo di filtri per evitare di appestare i vicini…
@leremitaanche il trinciato serve per fare il combustibile delle stufe, o sbaglio?
@ io credo che usino un altro tipo di trinciato in genere usano scarti di lavorazione del legname perché le foglie di ulivo e le frasche ad esempio probabilmente non si prestano molto, tuttavia si potrebbero utilizzare…
Scusate ma il roventini nn è quello del vaso policonico? Penso vhe hai fatto un po di confusione!
@@maurofucci1087 la tecnica attuale del vaso policonico non è la roventina, anche se deriva da quella. Roventini ha dato un inizio alla tecnica di potatura dell’ulivo, ma lo sviluppo attuale della tecnica del vaso policonico è un po’ diverso… oltretutto la mezza roventina è una strategia che ha preso una direzione diversa per adattarsi ad ulivi particolarmente complessi come abbiamo in Toscana, specialmente dopo le gelate del 56 e dell’85…
Sarà, ma io in tutte le pratiche amputative ci vedo qualcosa di perverso
La colpa non è dell’ulivo, ma di chi lo ha selezionato così… un leccio non va potato, una querce non va potata, un ulivo secca e viene riassorbito dal bosco scomparendo se il contadino non pulisce sotto almeno una volta l’anno e non pota, a causa proprio della selezione artificiale che ha puntato su piante più produttive e meno rustiche.
Buon giorno Alessio
Interessante questo video
Bello anche saper riconoscere le varie specie di piante, frantoio,moratino.leccino x me son tutti uguali
@leremita il proverbio dice.. "L' ulivo benedetto brucia verde brucia secco" e anche le palme benedette dal prete si dice vadano bruciate e mai buttate tra i rifiuti.. ..col cippato bisogna inventarci qualcosa dai.. come pacciamatura non torna coi proverbi😀
P.s
Io dico ulivo per la pianta oliva per il frutto da cui l' olio.. o alla rovescia quando mi sbaglio.. o no..😀
@@luigiagentilini223 buongiorno carissima, come hai visto anche noi a volte non siamo sicurissimi, ci sbagliamo perché se dal frutto si vede benissimo la varietà della pianta, nel periodo in cui non ci sono i frutti dobbiamo vedere la foglia e il tipo di frasca, non è proprio immediato 😉
@@pelobiancopelo1629 tra l’altro, ricollegandosi al tuo tentativo di fare con lo Strettoio una specie di pellet, invece che lasciarlo marcire sotto le piante, si può tranquillamente provare in caso di bisogno se non fosse disponibile della legna vera e propria, a far seccare le frasche, soprattutto le foglie sono particolarmente generose punto di vista energetico, e riuscire a fare in modo che restino insieme con una forte compressione e poi creare dei cubetti di ramaglie seccate che sarebbero ottime per alimentare stufe e scaldarsi… volendo si può fare anche senza niente, il problema è riuscire a trattenere le foglie che cadono poco tempo dopo il taglio… a questo scopo, il tritalegna potrebbe essere utile perché ammontica questo tipo di cippato che con il nostro trita legna è piuttosto grossolano, si potrebbe farlo seccare e poi utilizzarlo direttamente per scaldarsi o cucinare qualcosa…