Bello sentire parlare di antica medicina Araba nei giorni moderni , Consiglio di leggere il libro del profeta Ibn al Quayym dove tra laltro si parla anche della nigella saitiva . Gli arabi sulla medicina hanno tanto da insegnare
Buona sera Dottore,il video più completo sull'argomento. Da qualche mese faccio delle tisane con i semi di cumino nero,e volevo chiederle se lo considera un metodo valido. O meglio assumere direttamente i semi magari nell' insalata o nei cibi caldi? Meglio assumerli interi o macinati? E infine quanti gr.di semi consiglia al giorno? Grazie per le preziose info
Buongiorno, La tisana con i semi non è un metodo molto efficace per estrarre il fitocomplesso della Nigella sativa. È preferibile utilizzare i semi tritati da soli a dosaggi variabili, tuttavia non ci sono linee guida ufficiali. In genere si parla di dosaggi compresi tra 0,5 e 2 g al giorno Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
Veramente completo e dettagliato nonché ben strutturato. Complimenti. Mi sa dire gentilmente se come antistaminico meglio in forma di compresse o la forma d'olio in bottiglia? La ringrazio anticipatamente per il suo cortese riscontro.
Buongiorno, La ringrazio di cuore per i suoi complimenti. Per quanto riguarda l'olio di cumino non ha importanza la forma (capsule o olio sfuso), ma eventualmente la titolazione in timochinone o le caratteristiche dell'olio (qualità, ecc.). Inoltre dipende dalle preferenze personali e dalla propria sensibilità; talvolta le capsule sono meglio tollerate rispetto all'olio sfuso per via del sapore che quest'ultimo lascia in bocca. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
Buongiorno, Ad oggi è molto difficile rispondere a questa domanda. Da una parte la Nigella sativa è dotata di evidenti proprietà fito-estrogene come dimostrano vari studi condotti sia su modello animale che sull'essere umano. Dall'altra questa pianta medicinale si è dimostrata potenzialmente utile per limitare la progressione del tumore al seno come mostra una revisione scientifica. Ulteriori studi clinici in vitro mostra un potenziale effetto benefico della Nigella sativa nel favorire la riduzione della massa tumorale. Precauzionalmente potrei dirle di evitare di assumere il cumino nero in questi casi. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia: • Korak, T., Ergül, E., & Sazci, A. (2020). Nigella sativa and cancer: A review focusing on breast cancer, inhibition of metastasis and enhancement of natural killer cell cytotoxicity. Current pharmaceutical biotechnology, 21(12), 1176-1185. • Parhizkar, S., Latiff, L. A., & Parsa, A. (2016). Effect of Nigella sativa on reproductive system in experimental menopause rat model. Avicenna Journal of Phytomedicine, 6(1), 95. • Sana, S., Umair, H. M., & Saeed, M. (2021, November). Effect of Nigella sativa on Estradiol Levels and Menopausal Symptoms in Post-Menopausal Females. In Proceedings (Vol. 35, No. 4, pp. 36-40).
Gent.le dott. Moggio molto professionale e interessante. vorrei acquistare il suo libro ma su Amazon non è più disponibile. Sa darmi altre indicazioni? Grazie
Buongiorno, La ringraziamo per il suo interesse; il libro uscirà tra circa una settimana in seconda edizione dopo il successo della prima. Cordiali saluti, Segreteria Voxal Corporation
Quindi contenedo acido palmitico si può dire che non è una spezia completamete salutare... Tra l'altro ho sentito che tale acido è associato ad effetti metastatizzanti: è vero?
Buonasera, L’acido palmitico è un acido grasso saturo presente comunemente in molti alimenti a percentuali variabili (es. olio di oliva 15%, olio di palma 45%, burro di cacao 25%, ecc.). L’olio di cumino contiene percentuali simili all’olio di oliva per quanto riguarda l’acido palmitico. Il problema non è l’acido palmitico o la presenza di altri acidi grassi saturi (es. acido stearico), ma la quantità di olio che si introduce con la dieta. Premesso che oltre il 30% della popolazione in Italia è in sovrappeso (17 milioni in sovrappeso e circa 4 milioni obesi), in questa condizione qualsiasi tipo di acido grasso saturo può trovare terreno fertile per causare potenziali danni. Ci tengo tuttavia a precisare che siamo ben lontani nel comprendere il ruolo dell’acido palmitico nel corpo umano, poiché i suoi effetti variano in relazione alle caratteristiche degli individui. Alcune ricerche hanno dimostrato che diete arricchite di acido palmitico tendono a ridurre le concentrazioni di colesterolo totale e di LDL in soggetti normocolesterolemici. Di contro studi sul metabolismo in soggetti obesi, riportano che gli acidi grassi saturi stimolano i processi infiammatori modulando diverse vie (es. recettore Toll-like, proteina C chinasi, sintesi IL-6, sviluppo di radicali liberi, recettori NOD-like, ecc.). L’acido palmitico in individui in sovrappeso o obesi può contribuire notevolmente al peggioramento delle sindromi metaboliche, ma è sempre la quantità che fa la differenza in relazione alle condizioni cliniche della persona. In questi ultimi anni si è rivalutato molto il ruolo degli acidi grassi saturi e si è messa in discussione anche i loro effetti cardiovascolari e la loro cancerogenicità. Per quanto riguarda l’attività oncogena dell’acido palmitico, anche qui le ricerche sono discordanti. Per alcuni tipi di tumori si è presumibilmente scoperta una correlazione in vitro con la progressione della malattia, come nel caso del tumore al pancreas. Ma in altri tumori, o addirittura in altri studi, sembra addirittura che l’acido palmitico svolga un ruolo antitumorale, inducendo la morte programmata della cellula ed arrestando il ciclo di replicazione. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia: • Sundram, K., Hayes, K. C., & Siru, O. H. (1994). Dietary palmitic acid results in lower serum cholesterol than does a lauric-myristic acid combination in normolipemic humans. The American journal of clinical nutrition, 59(4), 841-846. • Qiu, T., Yang, X., Wang, J., Pan, C., Chu, X., Xiong, J., ... & Zhang, J. (2022). Obesity-induced elevated palmitic acid promotes inflammation and glucose metabolism disorders through GPRs/NF-κB/KLF7 pathway. Nutrition & Diabetes, 12(1), 23. • Zhou, H., Urso, C. J., & Jadeja, V. (2020). Saturated fatty acids in obesity-associated inflammation. Journal of inflammation research, 1-14. • Wang, X., Zhang, C., & Bao, N. (2023). Molecular mechanism of palmitic acid and its derivatives in tumor progression. Frontiers in oncology, 13, 1224125.
Salve dottore ,complimenti per il video molto esaustivo. Vorrei pergerLe un paio di quesiti: 1) considerato che i semi di nigella provengono prevalentemente dall'Egitto,sarebbe opportuno sterilizzarli in forno ad una temperatura di 60 gradi? 2) è preferibile utilizzare i semi tritati o l'olio ? GRAZIE!!
Buongiorno, La ringrazio di cuore per i complimenti e sono felice che i video siano di interesse. 1) Purtroppo non si può sterilizzare ad una temperatura di 60°C, e temperature troppo elevate (121°C per 15-20 minuti, distruggerebbero il fitocomplesso della nigella). Di norma i prodotti alimentari o gli integratori alimentari presenti in commercio rispondono alla normativa vigente e quindi le erbe devono essere controllate secondo l'assetto microbiologico, inquinanti, radioattività e micotossine. Dico "di norma" perchè esistono furbetti che immettono in commercio, bypassando i canali ufficiali, prodotti che non rispondono alle normative alimentari o degli integratori. Comunque se si acquistano i prodotti da canali ufficiali, questi problemi non sussistono. 2) Purtroppo non esiste una risposta definitiva a questa domanda. Sia la polvere dei semi che l'olio hanno dato buoni risultati nei trial clinici. La cosa fondamentale sarebbe avere una titolazione del timochinone, ma ben difficilmente viene eseguita sull'olio e sui semi. Esistono in commercio estratti secchi titolati e questi prodotti rappresentano una evoluzione rispetto ai prodotti fitoterapici o alimentari di base. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio
Buongiorno, L'integrazione di olio di cumino nero o di timochinone possono essere potenzialmente utili per preservare le funzioni del sistema nervoso come mostra una revisione di 18 studi clinici*. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio *Cascella, M., Bimonte, S., Barbieri, A., Del Vecchio, V., Muzio, M. R., Vitale, A., ... & Cuomo, A. (2018). Dissecting the Potential Roles of Nigella sativa and Its Constituent Thymoquinone on the Prevention and on the Progression of Alzheimer's Disease. Frontiers in aging neuroscience, 10, 16.
Finalmente un lessico professionale.
Bello sentire parlare di antica medicina Araba nei giorni moderni , Consiglio di leggere il libro del profeta Ibn al Quayym dove tra laltro si parla anche della nigella saitiva . Gli arabi sulla medicina hanno tanto da insegnare
video molto specifico e davvero interessante, grazie
Grazie per le informazioni
Si molto grazie
Edificante! Grazie
Buona sera Dottore,il video più completo sull'argomento.
Da qualche mese faccio delle tisane con i semi di cumino nero,e volevo chiederle se lo considera un metodo valido.
O meglio assumere direttamente i semi magari nell' insalata o nei cibi caldi?
Meglio assumerli interi o macinati?
E infine quanti gr.di semi consiglia al giorno?
Grazie per le preziose info
Buongiorno,
La tisana con i semi non è un metodo molto efficace per estrarre il fitocomplesso della Nigella sativa. È preferibile utilizzare i semi tritati da soli a dosaggi variabili, tuttavia non ci sono linee guida ufficiali. In genere si parla di dosaggi compresi tra 0,5 e 2 g al giorno
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
@@VoxalCorporationper non perdere i principi attivi è il caso di metterli in frigo una volta macinati oppure conviene sempre macinarli sul momento?
Buongiorno,
Conviene sempre macinarli al momento
Cordiali saluti
Grazie ❤
Veramente completo e dettagliato nonché ben strutturato. Complimenti.
Mi sa dire gentilmente se come antistaminico meglio in forma di compresse o la forma d'olio in bottiglia? La ringrazio anticipatamente per il suo cortese riscontro.
Buongiorno,
La ringrazio di cuore per i suoi complimenti.
Per quanto riguarda l'olio di cumino non ha importanza la forma (capsule o olio sfuso), ma eventualmente la titolazione in timochinone o le caratteristiche dell'olio (qualità, ecc.). Inoltre dipende dalle preferenze personali e dalla propria sensibilità; talvolta le capsule sono meglio tollerate rispetto all'olio sfuso per via del sapore che quest'ultimo lascia in bocca.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
@@VoxalCorporation Grazie infinite e complimenti per davvero.
Video molto interessante, grazie! Una domanda per chi ha avuto un tumore al seno estrogenodipendente è meglio evitare?
Buongiorno,
Ad oggi è molto difficile rispondere a questa domanda. Da una parte la Nigella sativa è dotata di evidenti proprietà fito-estrogene come dimostrano vari studi condotti sia su modello animale che sull'essere umano. Dall'altra questa pianta medicinale si è dimostrata potenzialmente utile per limitare la progressione del tumore al seno come mostra una revisione scientifica. Ulteriori studi clinici in vitro mostra un potenziale effetto benefico della Nigella sativa nel favorire la riduzione della massa tumorale.
Precauzionalmente potrei dirle di evitare di assumere il cumino nero in questi casi.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
Bibliografia:
• Korak, T., Ergül, E., & Sazci, A. (2020). Nigella sativa and cancer: A review focusing on breast cancer, inhibition of metastasis and enhancement of natural killer cell cytotoxicity. Current pharmaceutical biotechnology, 21(12), 1176-1185.
• Parhizkar, S., Latiff, L. A., & Parsa, A. (2016). Effect of Nigella sativa on reproductive system in experimental menopause rat model. Avicenna Journal of Phytomedicine, 6(1), 95.
• Sana, S., Umair, H. M., & Saeed, M. (2021, November). Effect of Nigella sativa on Estradiol Levels and Menopausal Symptoms in Post-Menopausal Females. In Proceedings (Vol. 35, No. 4, pp. 36-40).
@@VoxalCorporation Grazie mille, grazie anche per aver aggiunto la bibliografia, dottore.
Gent.le dott. Moggio molto professionale e interessante. vorrei acquistare il suo libro ma su Amazon non è più disponibile. Sa darmi altre indicazioni? Grazie
Buongiorno,
La ringraziamo per il suo interesse; il libro uscirà tra circa una settimana in seconda edizione dopo il successo della prima.
Cordiali saluti,
Segreteria
Voxal Corporation
Quindi contenedo acido palmitico si può dire che non è una spezia completamete salutare... Tra l'altro ho sentito che tale acido è associato ad effetti metastatizzanti: è vero?
Buonasera,
L’acido palmitico è un acido grasso saturo presente comunemente in molti alimenti a percentuali variabili (es. olio di oliva 15%, olio di palma 45%, burro di cacao 25%, ecc.). L’olio di cumino contiene percentuali simili all’olio di oliva per quanto riguarda l’acido palmitico. Il problema non è l’acido palmitico o la presenza di altri acidi grassi saturi (es. acido stearico), ma la quantità di olio che si introduce con la dieta. Premesso che oltre il 30% della popolazione in Italia è in sovrappeso (17 milioni in sovrappeso e circa 4 milioni obesi), in questa condizione qualsiasi tipo di acido grasso saturo può trovare terreno fertile per causare potenziali danni.
Ci tengo tuttavia a precisare che siamo ben lontani nel comprendere il ruolo dell’acido palmitico nel corpo umano, poiché i suoi effetti variano in relazione alle caratteristiche degli individui. Alcune ricerche hanno dimostrato che diete arricchite di acido palmitico tendono a ridurre le concentrazioni di colesterolo totale e di LDL in soggetti normocolesterolemici. Di contro studi sul metabolismo in soggetti obesi, riportano che gli acidi grassi saturi stimolano i processi infiammatori modulando diverse vie (es. recettore Toll-like, proteina C chinasi, sintesi IL-6, sviluppo di radicali liberi, recettori NOD-like, ecc.). L’acido palmitico in individui in sovrappeso o obesi può contribuire notevolmente al peggioramento delle sindromi metaboliche, ma è sempre la quantità che fa la differenza in relazione alle condizioni cliniche della persona. In questi ultimi anni si è rivalutato molto il ruolo degli acidi grassi saturi e si è messa in discussione anche i loro effetti cardiovascolari e la loro cancerogenicità.
Per quanto riguarda l’attività oncogena dell’acido palmitico, anche qui le ricerche sono discordanti. Per alcuni tipi di tumori si è presumibilmente scoperta una correlazione in vitro con la progressione della malattia, come nel caso del tumore al pancreas. Ma in altri tumori, o addirittura in altri studi, sembra addirittura che l’acido palmitico svolga un ruolo antitumorale, inducendo la morte programmata della cellula ed arrestando il ciclo di replicazione.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
Bibliografia:
• Sundram, K., Hayes, K. C., & Siru, O. H. (1994). Dietary palmitic acid results in lower serum cholesterol than does a lauric-myristic acid combination in normolipemic humans. The American journal of clinical nutrition, 59(4), 841-846.
• Qiu, T., Yang, X., Wang, J., Pan, C., Chu, X., Xiong, J., ... & Zhang, J. (2022). Obesity-induced elevated palmitic acid promotes inflammation and glucose metabolism disorders through GPRs/NF-κB/KLF7 pathway. Nutrition & Diabetes, 12(1), 23.
• Zhou, H., Urso, C. J., & Jadeja, V. (2020). Saturated fatty acids in obesity-associated inflammation. Journal of inflammation research, 1-14.
• Wang, X., Zhang, C., & Bao, N. (2023). Molecular mechanism of palmitic acid and its derivatives in tumor progression. Frontiers in oncology, 13, 1224125.
Salve dottore ,complimenti per il video molto esaustivo.
Vorrei pergerLe un paio di quesiti:
1) considerato che i semi di nigella provengono prevalentemente dall'Egitto,sarebbe opportuno sterilizzarli in forno ad una temperatura di 60 gradi?
2) è preferibile utilizzare i semi tritati o l'olio ? GRAZIE!!
Buongiorno,
La ringrazio di cuore per i complimenti e sono felice che i video siano di interesse.
1) Purtroppo non si può sterilizzare ad una temperatura di 60°C, e temperature troppo elevate (121°C per 15-20 minuti, distruggerebbero il fitocomplesso della nigella). Di norma i prodotti alimentari o gli integratori alimentari presenti in commercio rispondono alla normativa vigente e quindi le erbe devono essere controllate secondo l'assetto microbiologico, inquinanti, radioattività e micotossine. Dico "di norma" perchè esistono furbetti che immettono in commercio, bypassando i canali ufficiali, prodotti che non rispondono alle normative alimentari o degli integratori. Comunque se si acquistano i prodotti da canali ufficiali, questi problemi non sussistono.
2) Purtroppo non esiste una risposta definitiva a questa domanda. Sia la polvere dei semi che l'olio hanno dato buoni risultati nei trial clinici. La cosa fondamentale sarebbe avere una titolazione del timochinone, ma ben difficilmente viene eseguita sull'olio e sui semi. Esistono in commercio estratti secchi titolati e questi prodotti rappresentano una evoluzione rispetto ai prodotti fitoterapici o alimentari di base.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
@@VoxalCorporation Grazie per la sollecita ed altrettanto esaustiva risposta !!
Per Mia madre che sofre dalla malattia di alzxaimer puo aiutare?
Buongiorno,
L'integrazione di olio di cumino nero o di timochinone possono essere potenzialmente utili per preservare le funzioni del sistema nervoso come mostra una revisione di 18 studi clinici*.
Cordiali saluti
Dott. Michele Moggio
*Cascella, M., Bimonte, S., Barbieri, A., Del Vecchio, V., Muzio, M. R., Vitale, A., ... & Cuomo, A. (2018). Dissecting the Potential Roles of Nigella sativa and Its Constituent Thymoquinone on the Prevention and on the Progression of Alzheimer's Disease. Frontiers in aging neuroscience, 10, 16.
@@VoxalCorporation grazie mille
Complimenti esaustivo e comprensibile per i non tecnici👍👍
grazie Dott Michele Moggio