@@francoguanziroli7867 secondo me invece, se cerchi la diversificazione, sono gli HY da evitare, come gli obbligazionari corporate, perché sono correlati positivamente con le azioni: per la diversificazione, secondo me hanno senso solo gli IG governativi.
@@francoguanziroli7867 se l'obiettivo è la diversificazione e non il rendimento, invece io eviterei proprio gli HY perché, come i Corporate, hanno correlazione positiva con l'azionario... per la diversificazione, la massima decorrelazione la ottieni con gli IG governativi.
Eh però è oggettivo... Io Lorenzo lo seguo, mi piace il suo modo di comunicare molto semplice e genuino, però la distribuzione in Italia è inefficiente.
@@FinanzaFamigliaregli estremismi sono sempre sciocchi. E' da idioti pagare tasse a ogni accredito quando quell'accredito lo vai a rimettere dentro l'ETF 🤦, lascialo direttamente li tutto intero 🤷. Altrettanto da idioti è essere fissati col pagare tasse meno possibile fino alla tomba come se arrivati a un certo livello di ricchezza ti cambiasse veramente qualcosa 😅 Per ogni fase c'è lo strumento adatto: - se devi costruire capitale andrai di accumulazione; - se hai raggiunto il capitale netto obbiettivo lo metti a rendita con la distribuzione. Easy bro
ciao Davide, io evito anche il mondo degli ETF "sostenibili". Non che ci sia nulla di male anzi, ma tra decine di indici diversi il meccanismo di scelta che utilizzano per selezionare il portafoglio è oscuro o quanto meno poco chiaro ad un investitore (per non dire fraudolento). Mancano criteri condivisi, realmente selettivi. La stessa azione può trovare posto o meno in Etf sostenibili diversi, per non parlare dell'abbondanza delle banche, perfettamente certificate esg ma anche di diversi colossi del gas o della chimica, dentro questi Etf, o quelli dei paesi emergenti Esg/sri dove dentro ci si trova davvero di tutto. I rendimenti poi sono assolutamente identici a un indice market cap tradizionale, con ter più alto. La chicca più incredibile che ho trovato: l'indice SRI di MSCI include la Fox Corporation, cioè la più grande fonte di disinformazione sul cambiamento climatico oggi in America
Assolutamente falso, in base all'indice ESG di riferimento ci sono specifiche restrizioni con esclusione di interi settori. Indici ESG poco restrittivi hanno al loro interno i settori del gas da te menzionati, altri più restrittivi no, è sufficiente studiare. Quello più restrittivo è *l'MSCI SRI, che esclude tutti i settori controversi* : dalle società del settore armamenti, gioco d'azzardo ma anche quelle del tabacco e alcool, incluse in indici ESG meno severi. Rimanendo nel più severo MSCI SRI le aziende dentro SUSW sono poco più di 400, a differenza di SWDA che ha più di mille. I rendimenti di SUSW sono maggiori di SWDA e il ter è uguale. Prima di parlare perché " _me l' a deto mio cugggino che sono una mOdA_ " documentatevi seriamente. Fenomeni del sabato pomeriggio.
Ciao Dante, grazie mille del contributo. Gli ETF sostenibili hanno seri problemi tra cui quelli che hai menzionato. Spesso non è nemmeno compresa la regolamentazione ESG. I fondi ed ETF ESG sono di due tipi: articolo 8 che promuovono "caratteristiche ambientali e/o sociali", oppure articolo 9, che si riferisce a prodotti che hanno un obiettivo di investimento sostenibile; tutte le partecipazioni all'interno di un fondo devono essere investimenti sostenibili che soddisfano lo standard di "non arrecare danni significativi". Non a caso vengono chiamati anche verde chiaro e verde scuro. Quindi partiamo dal presupposto che tutti gli ETF articolo 8 *non sono restrittivi*. La ricerca accademica inoltre dimostra come ESG investing sia stato addirittura negativo per l'ambiente, ne parla Ben Felix in un suo video che consiglio assolutamente, in particolare spiega come: - ESG investing cresca il costo di finanziamento per aziende non green, il che le spinge ancora di più a non essere green, e dall'altra parte aziende green non possono diventare più green di così - Ci sono strumenti, se siamo veramente interessati alla sostenibilità che sono più efficienti in questo obiettivo - ESG è utile come copertura appunto da rischi ambientali (un aumento della coscienza generale verso temi ambientali o sociali può comportare rendimenti superiori - certo l'aumento non è infinito, e stiamo acquistando aziende con un costo del capitale inferiore, quindi tendenzialmente i rendimenti attesi saranno più bassi).
@@DavideRavera ignori i tipi di indici. SRI ≠ ESG. MSCI World SRI ha 415 aziende, escludendo tutti i settori controversi. MSCI World classico ben 1.483 Non capisco quale sia il pro di questa campagna di disinformazione
@@DavideRavera "rendimenti attesi più bassi" ? MSCI World SRI rende *+13,31%* medio annuo, con rapporto di sharpe = *1* MSCI World rende +12,34% medio annuo, con rapporto di sharpe 0,95 fonte confronto portafogli (SUSW vs SWDA) su curvo, massimo storico comune disponibile ancora una volta mi domando quale sia il pro di questa disinformazione
Ciao Davide bel video come sempre! Condivido tutto al 99%. Forse l'unico punto su cui si potrebbe ragionare è quello legato agli ETF che vendono opzioni. Sono convinto che non siano da mantenere perennemente in portafoglio e che non sono strumenti adatti a tutti; ma chi amasse una gestione attiva (non noi ad esempio) potrebbe inserirli in determinate fasi di mercato. In questo momento ad esempio con molti indici ai massimi potrebbe portare a buoni risultati una strategia di questo tipo. Personalmente non li inserirei nel portafoglio della mia famiglia ma un "divieto" categorico per ogni investitore forse è troppo. Su tutte le altre categorie invece mi trovi perfettamente d'accordo 💪💪💪
ciao Davide, sono d'accordo con tutti i punti del video. Ne aggiungo provocatoriamente un sesto: gli Etf obbligazionari. E' frequente vederli in portafogli senza che l'acquirente abbia compreso il meccanismo e il comportamento di questi strumenti in base al mercato
Ciao! A livello assoluto non li eviterei, anzi possono essere utili in molti casi. Anche io li eviterei se rientrano nel caso "non li abbiamo compresi". Ho fatto un video proprio qualche settimana fa sull'argomento, non so se lo hai già visto, in ogni caso te lo lascio qui: th-cam.com/video/2jOKlNczjX4/w-d-xo.htmlsi=q1H_kYnzIcCzfl4A
I tematici sono pericolosi. Perché finché c'è momentum corrono, e poi arriva il momento della verità in cui il mercato inizia a guardare a qualcosa in più delle prospettive. Oltretutto il successo del tema non per forza vuol dire successo dell'ETF. Se fosse un mercato "winner takes it all"? Stiamo prendendo un paniere di aziende e avremo i grandi rendimenti probabilmente su poche.
Bel video grazie. Sui tematici personalmente non li scarterei in modo assoluto, ma vanno diciamo sicuramente usati con cautela. Non andrebbero comprati come giustamente dici quando "vanno di moda", ma utilizzati per quella parte magari rischiosa di portafoglio cercando di prevedere la bolla. Gli ETF green infatti fino a un paio di anni fà hanno reso parecchio, se invece vai a leggere i commenti di chi li ha acquistati negli ultimi 2 anni vedi parecchia gente incavolata... Quindi penso serva una visione verso il futuro, fortuna per azzeccare il periodo giusto in cui prenderanno piede ed essere pronti ad uscire anche rischiando di rinunciare a ulteriori guadagni nel caso si azzeccano le 2 cose sopra. Non è semplice, quindi dopo aver scritto questo, forse ti dò ragione e non vale la pensa rischiarci in effetti 😂 E a dirla tutta personalmente nei tematici sono dell'idea che è meglio pagare qualche commissione in più per una gestione attiva, tanto sono investimenti non da tenere a lungo.
Gli ETF green come li chiami tu investono in più paesi e in più settori, eccetto che per quelli controversi (es. armamenti). Questa è l'unica differenza con quelli piglia tutto sticazzi se è immorale. Tematico lo vai a dire a chi sai tu.
@@The_villains_of_Palermo sto parlando dei veri ETF green ovviamente, visto che si sta parlando di tematici ed ho parlato di rendimenti ante 2022, non degli ETF coniati con nomi e categorie fantasiose in questi ultimi 2 anni. Pensavo fosse chiaro non mi fossi riferito agli ETF ESG e simili
Ciao Davide, io è da molto che tratto gli ETF e su svariati temi condivido i tuoi spunti, praticamente tutti (con alcune eccezioni su singoli strumenti in determinati periodi), ma il discorso in generale da te fatto, ci sta, condivido anche quello relativo all'efficienza (o inefficienza) degli strumenti a distribuzione, da questo punto di vista non c'è possibilità di replica, l'unico aspetto col quale non collimo è che su questi il discorso andrebbe un tantino ampliato, nel senso che poi bisogna valutare la situazione complessiva di una persona (cosa che ovviamente tu sai benissimo), tant'è che io un 40% di distribuzione me la tengo in portafogli per automatizzare il cashflow ed avere sempre liquidità fresca da utilizzare. Se hai più di 50 posizioni hai voglia di metterti li e farlo manualmente. In ogni caso io tendo ad evitare quelli a cambio coperto, mentre sto studiando diversi etf a gestione attiva e recentemente ne ho anche recensito qualcuno in quanto non mi sembrano male. Grazie mille a presto
La situazione complessiva delle persone va valutata per tantissime cose, a mio parere non per accumulo vs distribuzione. Tendenzialmente un individuo avrà una asset allocation obiettivo attorno a cui vorrà stare (che dipende appunto dalle tantissimi cose che vogliamo valutare e che volendo può cambiare nel tempo a seconda di determinate condizioni personali o esogene). Il fatto di avere la vendita "automatizzata" dal dividendo non ti dà nessun beneficio, perché non garantisce che il portafoglio non si sia disallineato dal profilo di rischio che vuoi mantenere. Anzi, avere da vendere parte dello strumento, ottimizza il processo, perché non venderai più da tutti gli strumenti, ma semplicemente venderai da quelli che pesano troppo all'interno del tuo portafoglio 😉
@@DavideRavera Grazie Davide del riscontro. Ribadisco il concetto espresso (forse male) prima ovvero che dal punto di vista "accademico" condivido quanto da te detto e non lo discuto minimamente (è così.), ma poi dal punto di vista empirico, mi sono trovato bene (diciamo comodo) a fare come sto facendo. C'è un'inefficienza nell'avere 40% in dividendi? si. Ne sono consapevole? si. Il ptf è ottimizzato? no. Quanto tempo dovrei spendere in più per gestirlo al meglio? QUel tempo lo riesco a spendere diversamente in altro modo, più proficuo, la risposta a quest'ultima domanda nel mio caso è si, consapevole del fatto che si potrebbe fare meglio, ma un ptf non lo costruisci in 10gg, nel mio caso si è strutturato in 10 anni..
Davide complimenti per il video, ti ho laciato un meritato like e mi sono iscritto al canale. Una domanda pero': non ho capito perche gli ETF tematici sono da evitare. Potresti elaborare? Nel mio portafoglio ne sono pieno. Cosa dovrei acqusitare in alternativa, settoriali? Grazie.
Ciao Sandro, grazie! In generale gli ETF tematici hanno rotazioni in cui hanno momenti di sovra performance e sotto performance. Il ragionamento è che l'investimento nel tema, avviene spesso quando il tema è già molto "di moda" all'interno del mercato, per cui uno deve essere pronto a vedere una certa volatilità. Inoltre ci sono ricerche che mostrano come gli ETF tematici nei primi anni dalla quotazione in media abbiano un alpha negativo, quindi considerato il rischio a cui si espongono, hanno extra rendimenti negativi. In alternativa, per un maggior rischio e possibile maggior rendimento, valuterei factor investing. Ho una playlist relativa a una ricerca a riguardo: th-cam.com/play/PLmHpdcveRDn-UroL45uBpxdepj95wvzzi.html inoltre ho altri video su factor investing sul canale!
Non lo sconsiglierei a livello assoluto. Dipende dal resto del tuo portafoglio, dipende se lo hai già in portafoglio (in quel caso immagino ci siano importanti plusvalenze e quindi c'è da considerare l'impatto fiscale della vendita), e così via. Se non lo hai in portafoglio e lo vuoi includere mi chiederei perché sovrapesare i semiconduttori proprio ora e soprattutto perché non è stato fatto nel 2022-23 quando il ciclo era negativo dato che i Semi sono un settore fortemente ciclico?
Grazie per il video estremamente interessante cè un aspetto che non capisco Il trading su un ETF chiaramente ne varia il valore a seconda di acquisti o vendite Ma un ETF che replica un indice tipo il Nasdaq non dovrebbe avere alla fine lo stesso rendimento del Nasdaq ? e invece se vedo bene il QQQ è andato meglio del Nasdaq 100 ? evidentemente mi perdo qualcosa Cordiali saluti gino
Sì rendimento dell’ETF e indice sono vicini (le differenze possono esserci ma minime). Probabilmente se la differenza è larga uno dei due è denominato in euro e vedi il risultato dell’indice + l’apprezzamento del dollaro nel complesso.
@@DavideRavera Buona sera Dottore grazie mille per la gentilissima e preziosa risposta Sto studiando gli ETF perchè sto soffrendo un pò la mancanza di trasparenza dei fondi comuni Non si sa mai cosa cè dentro con precisione Cordiali saluti gino
Sì peccato che tu non sei d'accordo per irrazionalità; mentre, per razionalità, non esiste "accordo" e "disaccordo": è come dice Ravera e basta: se usi a distribuzione, hai un rendimento netto minore. Punto. È semplice matematica; e la matematica non ammette opinioni.
Un po' come per altri temi, bene se in parte ridotta del portafoglio e consci della concentrazione. Non mi fanno impazzire i tematici come dicevo nel video.
Se vuoi crearti un portafoglio per vivere di rendita ti servono gli ETF a distribuzione. Se ti serve il dividendo quando il mercato crolla del 40% cosa fai? Vendi in perdita? Gli ETF a distribuzione hanno il vantaggio di poter investire il dividendo dove e come vuoi o di spendertelo direttamente senza disinvestire quote. Dipende tutto dai propri obiettivi.
In realtà non cambia nulla se investi nello stesso indice. Se il mercato crolla e il dividendo viene reinvestito, hai una perdita di capitale inferiore e puoi vendere in perdita l'ammontare del dividendo reinvestito pagando 0 imposta. Se il dividendo ti viene distribuito hai una minusvalenza maggiore in conto capitale e oltretutto sul dividendo distribuito dovrai pagare il 26%, quindi ti trovi anche con meno capitale investito rispetto all'opzione 1 con prelievo vendendo. Non dipende dagli obiettivi. La scelta degli strumenti dipende dagli obiettivi, l'ottimizzazione fiscale è matematica.
@@DavideRavera se il mercato crolla e a te serve liquidità vendi la quota in perdita, se invece non ti serve l’accumulo reinvesti la stesso dividendo, con la differenza che l’ETF a distribuzione ti consente di investire il dividendo dove vuoi (non per forza nello stesso ETF) e nel momento migliore (ad esempio quando c’è una correzione di mercato). Non è proprio un vantaggio da poco e nessuno ne tiene mai conto quando si parla di inefficienza della distribuzione.
Ciao, Nasdaq è un indice a prevalenza tecnologica, quindi direi di no. Healthcare è un settore, quindi nemmeno. Un ETF è da considerarsi tematico se parliamo di una nicchia di un settore, esempi: acqua, robotica, intelligenza artificiale, ...
Certo che si. Le minusvalenze da ETF rientrano nei redditi diversi e sono compensabili con plusvalenze da redditi diversi (quindi azioni, obbligazioni, ETC, ETN, certificati, …). Le plus da ETF invece rientrano nei redditi da capitale, quindi non contribuiscono a compensare eventual minus. Quindi le minus da ETF sono compensabili, semplicemente non con plus da ETF.
Grazie mille per i contenuti . Una cosa che mi lascia molto perplesso. Se acquisto un ETF ( oppure un fondo)NON sono proprietario delle azioni o obbligazioni al loro interno. In pratica ho solo una quota di un derivato. Come se fosse un future. Dico bene? Non sarebbe molto meglio possedere 100 azioni di aziende globali invece di un etf contenente le stesse aziende? Se dico cose inesatte correggimi.
Dipende dalla tipologia di strumento. Se l'ETF è a replica fisica (per lo più è così) hai effettivamente in mano una quota di un fondo che detiene gli strumenti all'interno dell'indice che li replica, quindi non hai nessun derivato. Ci sono ETF a replica sintetica invece dove il fondo replica l'indice attraverso l'uso di contratti derivati.
@@DavideRavera così però i più tirchi non venderanno mai e si portano tutto nella tomba. Arrivati al milione netto con ETF ad accumulo sono dell'idea che convenga switchare su ETF con smart beta da dividendo, così che quello che ti arriva te lo godi senza avere tu la responsabilità di vendere e avere rimorsi. Dopo il milione canonico ha più senso fare discorsi psicologici che matematici.
Bravo. Ottimo video. concordo su tutti i punti. Tra cui no ETF a distribuzione. Inefficienti in Italia....e non solo.....se hai bisogno soldi clicchi e incassi....
Peccato che tra i primi dieci etf che hanno reso di più negli ultimi dieci anni,5 di questi sono sui semiconduttori.. assolutamente in disaccordo sul primo punto.
Va beh grazie questo è il massimo del cherry picking. Non ho detto che un ETF tematico non possa fare meglio del mercato, ma che la media degli ETF tematici nei primi 5 anni dall'emissione ha un alpha negativo. Per fare un parallelismo seguendo questa logica, potremmo dire che visto c'è un fondo attivo che ha fatto meglio del mercato negli ultimi 10 anni, dovremmo tutti investire in fondi attivi
@@DavideRaveradipende comunque cosa si intende per tematico eh..su borsa italiana gli ETF sui reits sono classificati come tematici e intanto sono sulla bocca di tutti come e vera e propria asset class 😅😅 A sto punto tra immobiliare e semiconduttori se uno mi obbliga a scegliere semiconduttori tutta la vita.
Per esperienza i tematici non valgono la pena, ho perso parecchio sui semiconduttori e sulle energie rinnovabili. Invece non sono per niente d'accordo sugli etf a distribuzione, ci sono strategie di investimento che puntano proprio sul flusso costante e passivo dei dividendi, ed hanno perfettamente senso, anche tenendo conto della mazzata fiscale.
@@avalonmark_preferisco la tranquillità, quindi titoli non troppo volatili. Sopporto le cadute, ma non se queste si prolungano per troppo tempo, come è successo nel 2022, ognuno è diverso sia come prospettive di investimento sia come approccio e stato d'animo.
Purtroppo la strategia di flusso passivo non è efficiente. Se tu hai un indice e su questo indice puoi prendere ETF Acc e Dist è una pazzia prendere Dist. E' come dire posso prendere A o B, dove A=B, ma pur sapendo che prendo una mazzata fiscale con B, compro comunque B perché mi piace l'idea che i dividendi li vedo entrare in modo automatico sul mio conto anziché doverli incassare vendendo quote di ETF. Poi se l'ETF è disponibile solo Dist è un altro discorso.
Assolutamente, non voglio che passi che l'ETF tematico è il male assoluto. Ci possono essere motivi per cui uno voglia sovrapesare discrezionalmente una certa parte di mercato e quindi può utilizzare il tematico. L'importante è che ci siano delle motivazioni solide di fondo. Dipende poi come viene usato l'ETF tematico. Se è una scommessa con una % esigua di portafoglio non ci vedo nulla di male di per sé, pur sapendo che i numeri potrebbero non essere dalla nostra parte.
Bravo, io quello che ho detto è che nella media gli ETF tematici hanno alpha negativo, non lo dico io ma la ricerca che ho menzionato che ha analizzato le varie emissioni di tematici. Dopo di che non vuol dire che non ci siano tematici che facciano bene. Per un tematico che fa bene, semplicemente ce ne sarà uno che fa ben peggio.
E voi che ETF evitereste?
Buon fine settimana a tutti 🤗
Tutti gli ETF che seguono la moda del momento 😅
VWCE, solo marketing e accozzaglia pesata un pirito.
ETF Obbligazionari, ad esclusione degli HY per un tema di diversificazione ed eventualmente i nuovi a scadenza.
@@francoguanziroli7867 secondo me invece, se cerchi la diversificazione, sono gli HY da evitare, come gli obbligazionari corporate, perché sono correlati positivamente con le azioni: per la diversificazione, secondo me hanno senso solo gli IG governativi.
@@francoguanziroli7867 se l'obiettivo è la diversificazione e non il rendimento, invece io eviterei proprio gli HY perché, come i Corporate, hanno correlazione positiva con l'azionario... per la diversificazione, la massima decorrelazione la ottieni con gli IG governativi.
4:15 a Lorenzo a caccia di dividendi non piace questo elemento.
Eh però è oggettivo... Io Lorenzo lo seguo, mi piace il suo modo di comunicare molto semplice e genuino, però la distribuzione in Italia è inefficiente.
@@FinanzaFamigliaregli estremismi sono sempre sciocchi. E' da idioti pagare tasse a ogni accredito quando quell'accredito lo vai a rimettere dentro l'ETF 🤦, lascialo direttamente li tutto intero 🤷.
Altrettanto da idioti è essere fissati col pagare tasse meno possibile fino alla tomba come se arrivati a un certo livello di ricchezza ti cambiasse veramente qualcosa 😅
Per ogni fase c'è lo strumento adatto:
- se devi costruire capitale andrai di accumulazione;
- se hai raggiunto il capitale netto obbiettivo lo metti a rendita con la distribuzione.
Easy bro
ciao Davide, io evito anche il mondo degli ETF "sostenibili". Non che ci sia nulla di male anzi, ma tra decine di indici diversi il meccanismo di scelta che utilizzano per selezionare il portafoglio è oscuro o quanto meno poco chiaro ad un investitore (per non dire fraudolento). Mancano criteri condivisi, realmente selettivi. La stessa azione può trovare posto o meno in Etf sostenibili diversi, per non parlare dell'abbondanza delle banche, perfettamente certificate esg ma anche di diversi colossi del gas o della chimica, dentro questi Etf, o quelli dei paesi emergenti Esg/sri dove dentro ci si trova davvero di tutto. I rendimenti poi sono assolutamente identici a un indice market cap tradizionale, con ter più alto. La chicca più incredibile che ho trovato: l'indice SRI di MSCI include la Fox Corporation, cioè la più grande fonte di disinformazione sul cambiamento climatico oggi in America
Assolutamente falso, in base all'indice ESG di riferimento ci sono specifiche restrizioni con esclusione di interi settori. Indici ESG poco restrittivi hanno al loro interno i settori del gas da te menzionati, altri più restrittivi no, è sufficiente studiare.
Quello più restrittivo è *l'MSCI SRI, che esclude tutti i settori controversi* : dalle società del settore armamenti, gioco d'azzardo ma anche quelle del tabacco e alcool, incluse in indici ESG meno severi.
Rimanendo nel più severo MSCI SRI le aziende dentro SUSW sono poco più di 400, a differenza di SWDA che ha più di mille.
I rendimenti di SUSW sono maggiori di SWDA e il ter è uguale.
Prima di parlare perché " _me l' a deto mio cugggino che sono una mOdA_ " documentatevi seriamente.
Fenomeni del sabato pomeriggio.
Ciao Dante, grazie mille del contributo. Gli ETF sostenibili hanno seri problemi tra cui quelli che hai menzionato. Spesso non è nemmeno compresa la regolamentazione ESG.
I fondi ed ETF ESG sono di due tipi: articolo 8 che promuovono "caratteristiche ambientali e/o sociali", oppure articolo 9, che si riferisce a prodotti che hanno un obiettivo di investimento sostenibile; tutte le partecipazioni all'interno di un fondo devono essere investimenti sostenibili che soddisfano lo standard di "non arrecare danni significativi". Non a caso vengono chiamati anche verde chiaro e verde scuro. Quindi partiamo dal presupposto che tutti gli ETF articolo 8 *non sono restrittivi*.
La ricerca accademica inoltre dimostra come ESG investing sia stato addirittura negativo per l'ambiente, ne parla Ben Felix in un suo video che consiglio assolutamente, in particolare spiega come:
- ESG investing cresca il costo di finanziamento per aziende non green, il che le spinge ancora di più a non essere green, e dall'altra parte aziende green non possono diventare più green di così
- Ci sono strumenti, se siamo veramente interessati alla sostenibilità che sono più efficienti in questo obiettivo
- ESG è utile come copertura appunto da rischi ambientali (un aumento della coscienza generale verso temi ambientali o sociali può comportare rendimenti superiori - certo l'aumento non è infinito, e stiamo acquistando aziende con un costo del capitale inferiore, quindi tendenzialmente i rendimenti attesi saranno più bassi).
@@DavideRavera ignori i tipi di indici. SRI ≠ ESG.
MSCI World SRI ha 415 aziende, escludendo tutti i settori controversi.
MSCI World classico ben 1.483
Non capisco quale sia il pro di questa campagna di disinformazione
@@DavideRavera "rendimenti attesi più bassi" ?
MSCI World SRI rende *+13,31%* medio annuo, con rapporto di sharpe = *1*
MSCI World rende +12,34% medio annuo, con rapporto di sharpe 0,95
fonte confronto portafogli (SUSW vs SWDA) su curvo, massimo storico comune disponibile
ancora una volta mi domando quale sia il pro di questa disinformazione
@@DavideRavera l'ho visto, grazie mille per la segnalazione
Ciao Davide bel video come sempre! Condivido tutto al 99%. Forse l'unico punto su cui si potrebbe ragionare è quello legato agli ETF che vendono opzioni. Sono convinto che non siano da mantenere perennemente in portafoglio e che non sono strumenti adatti a tutti; ma chi amasse una gestione attiva (non noi ad esempio) potrebbe inserirli in determinate fasi di mercato. In questo momento ad esempio con molti indici ai massimi potrebbe portare a buoni risultati una strategia di questo tipo. Personalmente non li inserirei nel portafoglio della mia famiglia ma un "divieto" categorico per ogni investitore forse è troppo.
Su tutte le altre categorie invece mi trovi perfettamente d'accordo 💪💪💪
Si chiaro sulla carta, c'è da capire quanto poi sia fattibile individuare le fasi di mercato in cui ha senso inserirli però.
ciao Davide, sono d'accordo con tutti i punti del video. Ne aggiungo provocatoriamente un sesto: gli Etf obbligazionari. E' frequente vederli in portafogli senza che l'acquirente abbia compreso il meccanismo e il comportamento di questi strumenti in base al mercato
Ciao! A livello assoluto non li eviterei, anzi possono essere utili in molti casi. Anche io li eviterei se rientrano nel caso "non li abbiamo compresi". Ho fatto un video proprio qualche settimana fa sull'argomento, non so se lo hai già visto, in ogni caso te lo lascio qui: th-cam.com/video/2jOKlNczjX4/w-d-xo.htmlsi=q1H_kYnzIcCzfl4A
Totalmente d'accordo con te, in particolare sulla prima tipologia.
Molta gente ancora è in negativo su questa categoria di ETF 🥲
I tematici sono pericolosi. Perché finché c'è momentum corrono, e poi arriva il momento della verità in cui il mercato inizia a guardare a qualcosa in più delle prospettive. Oltretutto il successo del tema non per forza vuol dire successo dell'ETF. Se fosse un mercato "winner takes it all"? Stiamo prendendo un paniere di aziende e avremo i grandi rendimenti probabilmente su poche.
Bel video grazie. Sui tematici personalmente non li scarterei in modo assoluto, ma vanno diciamo sicuramente usati con cautela. Non andrebbero comprati come giustamente dici quando "vanno di moda", ma utilizzati per quella parte magari rischiosa di portafoglio cercando di prevedere la bolla. Gli ETF green infatti fino a un paio di anni fà hanno reso parecchio, se invece vai a leggere i commenti di chi li ha acquistati negli ultimi 2 anni vedi parecchia gente incavolata... Quindi penso serva una visione verso il futuro, fortuna per azzeccare il periodo giusto in cui prenderanno piede ed essere pronti ad uscire anche rischiando di rinunciare a ulteriori guadagni nel caso si azzeccano le 2 cose sopra.
Non è semplice, quindi dopo aver scritto questo, forse ti dò ragione e non vale la pensa rischiarci in effetti 😂
E a dirla tutta personalmente nei tematici sono dell'idea che è meglio pagare qualche commissione in più per una gestione attiva, tanto sono investimenti non da tenere a lungo.
Gli ETF green come li chiami tu investono in più paesi e in più settori, eccetto che per quelli controversi (es. armamenti). Questa è l'unica differenza con quelli piglia tutto sticazzi se è immorale. Tematico lo vai a dire a chi sai tu.
@@The_villains_of_Palermo sto parlando dei veri ETF green ovviamente, visto che si sta parlando di tematici ed ho parlato di rendimenti ante 2022, non degli ETF coniati con nomi e categorie fantasiose in questi ultimi 2 anni. Pensavo fosse chiaro non mi fossi riferito agli ETF ESG e simili
Complimenti, molto chiaro
Grazie mille Arthur 🙏
Ciao Davide, io è da molto che tratto gli ETF e su svariati temi condivido i tuoi spunti, praticamente tutti (con alcune eccezioni su singoli strumenti in determinati periodi), ma il discorso in generale da te fatto, ci sta, condivido anche quello relativo all'efficienza (o inefficienza) degli strumenti a distribuzione, da questo punto di vista non c'è possibilità di replica, l'unico aspetto col quale non collimo è che su questi il discorso andrebbe un tantino ampliato, nel senso che poi bisogna valutare la situazione complessiva di una persona (cosa che ovviamente tu sai benissimo), tant'è che io un 40% di distribuzione me la tengo in portafogli per automatizzare il cashflow ed avere sempre liquidità fresca da utilizzare. Se hai più di 50 posizioni hai voglia di metterti li e farlo manualmente. In ogni caso io tendo ad evitare quelli a cambio coperto, mentre sto studiando diversi etf a gestione attiva e recentemente ne ho anche recensito qualcuno in quanto non mi sembrano male. Grazie mille a presto
La situazione complessiva delle persone va valutata per tantissime cose, a mio parere non per accumulo vs distribuzione.
Tendenzialmente un individuo avrà una asset allocation obiettivo attorno a cui vorrà stare (che dipende appunto dalle tantissimi cose che vogliamo valutare e che volendo può cambiare nel tempo a seconda di determinate condizioni personali o esogene). Il fatto di avere la vendita "automatizzata" dal dividendo non ti dà nessun beneficio, perché non garantisce che il portafoglio non si sia disallineato dal profilo di rischio che vuoi mantenere.
Anzi, avere da vendere parte dello strumento, ottimizza il processo, perché non venderai più da tutti gli strumenti, ma semplicemente venderai da quelli che pesano troppo all'interno del tuo portafoglio 😉
@@DavideRavera Grazie Davide del riscontro. Ribadisco il concetto espresso (forse male) prima ovvero che dal punto di vista "accademico" condivido quanto da te detto e non lo discuto minimamente (è così.), ma poi dal punto di vista empirico, mi sono trovato bene (diciamo comodo) a fare come sto facendo. C'è un'inefficienza nell'avere 40% in dividendi? si. Ne sono consapevole? si. Il ptf è ottimizzato? no. Quanto tempo dovrei spendere in più per gestirlo al meglio? QUel tempo lo riesco a spendere diversamente in altro modo, più proficuo, la risposta a quest'ultima domanda nel mio caso è si, consapevole del fatto che si potrebbe fare meglio, ma un ptf non lo costruisci in 10gg, nel mio caso si è strutturato in 10 anni..
Davide complimenti per il video, ti ho laciato un meritato like e mi sono iscritto al canale.
Una domanda pero': non ho capito perche gli ETF tematici sono da evitare. Potresti elaborare? Nel mio portafoglio ne sono pieno. Cosa dovrei acqusitare in alternativa, settoriali? Grazie.
Ciao Sandro, grazie! In generale gli ETF tematici hanno rotazioni in cui hanno momenti di sovra performance e sotto performance. Il ragionamento è che l'investimento nel tema, avviene spesso quando il tema è già molto "di moda" all'interno del mercato, per cui uno deve essere pronto a vedere una certa volatilità. Inoltre ci sono ricerche che mostrano come gli ETF tematici nei primi anni dalla quotazione in media abbiano un alpha negativo, quindi considerato il rischio a cui si espongono, hanno extra rendimenti negativi.
In alternativa, per un maggior rischio e possibile maggior rendimento, valuterei factor investing. Ho una playlist relativa a una ricerca a riguardo: th-cam.com/play/PLmHpdcveRDn-UroL45uBpxdepj95wvzzi.html inoltre ho altri video su factor investing sul canale!
@@DavideRavera Grazie Davide. Ora mi studio tutto.
Ti seguo regolarmente e mi sto vedendo i video precedenti. Stai facendo un ottimo lavoro!
Ciao Davide, sconsiglieresti allora Amundi semiconduttori ... ticker CHIP ? Ti sarei grato per tua risposta
ma se te l'ha detto all'inizio del video
Non lo sconsiglierei a livello assoluto. Dipende dal resto del tuo portafoglio, dipende se lo hai già in portafoglio (in quel caso immagino ci siano importanti plusvalenze e quindi c'è da considerare l'impatto fiscale della vendita), e così via. Se non lo hai in portafoglio e lo vuoi includere mi chiederei perché sovrapesare i semiconduttori proprio ora e soprattutto perché non è stato fatto nel 2022-23 quando il ciclo era negativo dato che i Semi sono un settore fortemente ciclico?
Grazie per il video estremamente interessante cè un aspetto che non capisco Il trading su un ETF chiaramente ne varia il valore a seconda di acquisti o vendite Ma un ETF che replica un indice tipo il Nasdaq non dovrebbe avere alla fine lo stesso rendimento del Nasdaq ? e invece se vedo bene il QQQ è andato meglio del Nasdaq 100 ?
evidentemente mi perdo qualcosa Cordiali saluti gino
Sì rendimento dell’ETF e indice sono vicini (le differenze possono esserci ma minime). Probabilmente se la differenza è larga uno dei due è denominato in euro e vedi il risultato dell’indice + l’apprezzamento del dollaro nel complesso.
@@DavideRavera Buona sera Dottore grazie mille per la gentilissima e preziosa risposta
Sto studiando gli ETF perchè sto soffrendo un pò la mancanza di trasparenza dei fondi comuni Non si sa mai cosa cè dentro con precisione
Cordiali saluti gino
Ciao, ETF obbligazionari a distribuzione? Avreste opinioni?
Grazie Davide per il contenuto valido.
Ciao Marco! sugli ETF obbligazionari vigono le stesse regole, meglio accumulazione per ridurre il carico fiscale 😉
Come ben sai io sulla terza tipologia, faccio parte di quella schiera di persone del "alcuni non saranno d'accordo" ehehehe
Sì peccato che tu non sei d'accordo per irrazionalità; mentre, per razionalità, non esiste "accordo" e "disaccordo": è come dice Ravera e basta: se usi a distribuzione, hai un rendimento netto minore. Punto. È semplice matematica; e la matematica non ammette opinioni.
Nel caso reinvestissi i dividendi a avessero una maggiore resa del fondo stesso non è detto.
Ciao. Cosa ne pensi del GLUX etf sul lusso?
Un po' come per altri temi, bene se in parte ridotta del portafoglio e consci della concentrazione. Non mi fanno impazzire i tematici come dicevo nel video.
Se vuoi crearti un portafoglio per vivere di rendita ti servono gli ETF a distribuzione. Se ti serve il dividendo quando il mercato crolla del 40% cosa fai? Vendi in perdita? Gli ETF a distribuzione hanno il vantaggio di poter investire il dividendo dove e come vuoi o di spendertelo direttamente senza disinvestire quote. Dipende tutto dai propri obiettivi.
In realtà non cambia nulla se investi nello stesso indice. Se il mercato crolla e il dividendo viene reinvestito, hai una perdita di capitale inferiore e puoi vendere in perdita l'ammontare del dividendo reinvestito pagando 0 imposta. Se il dividendo ti viene distribuito hai una minusvalenza maggiore in conto capitale e oltretutto sul dividendo distribuito dovrai pagare il 26%, quindi ti trovi anche con meno capitale investito rispetto all'opzione 1 con prelievo vendendo. Non dipende dagli obiettivi. La scelta degli strumenti dipende dagli obiettivi, l'ottimizzazione fiscale è matematica.
@@DavideRavera se il mercato crolla e a te serve liquidità vendi la quota in perdita, se invece non ti serve l’accumulo reinvesti la stesso dividendo, con la differenza che l’ETF a distribuzione ti consente di investire il dividendo dove vuoi (non per forza nello stesso ETF) e nel momento migliore (ad esempio quando c’è una correzione di mercato). Non è proprio un vantaggio da poco e nessuno ne tiene mai conto quando si parla di inefficienza della distribuzione.
Nasdaq è da considerarsi tematico?
Healthcare è da considerarsi tematico?
Ciao, Nasdaq è un indice a prevalenza tecnologica, quindi direi di no. Healthcare è un settore, quindi nemmeno. Un ETF è da considerarsi tematico se parliamo di una nicchia di un settore, esempi: acqua, robotica, intelligenza artificiale, ...
credo ci sia un errore nel video: le minusvalenze provenienti da ETF non possono essere compensate!
Certo che si. Le minusvalenze da ETF rientrano nei redditi diversi e sono compensabili con plusvalenze da redditi diversi (quindi azioni, obbligazioni, ETC, ETN, certificati, …). Le plus da ETF invece rientrano nei redditi da capitale, quindi non contribuiscono a compensare eventual minus. Quindi le minus da ETF sono compensabili, semplicemente non con plus da ETF.
@ grazie del chiarimento
Grazie mille per i contenuti .
Una cosa che mi lascia molto perplesso. Se acquisto un ETF ( oppure un fondo)NON sono proprietario delle azioni o obbligazioni al loro interno. In pratica ho solo una quota di un derivato. Come se fosse un future.
Dico bene? Non sarebbe molto meglio possedere 100 azioni di aziende globali invece di un etf contenente le stesse aziende? Se dico cose inesatte correggimi.
Dipende dalla tipologia di strumento. Se l'ETF è a replica fisica (per lo più è così) hai effettivamente in mano una quota di un fondo che detiene gli strumenti all'interno dell'indice che li replica, quindi non hai nessun derivato. Ci sono ETF a replica sintetica invece dove il fondo replica l'indice attraverso l'uso di contratti derivati.
E per chi vuole (o necessita) di una rendita con strumenti a distribuzione quali potrebbero essere i più efficienti?
*_TDVI_*
@@Anthony16517 è il ticker dell'ETF ESG con smart beta da dividendo.
Investire su strumenti ad accumulazione e vendere quote nel momento della necessità.
@@DavideRavera così però i più tirchi non venderanno mai e si portano tutto nella tomba. Arrivati al milione netto con ETF ad accumulo sono dell'idea che convenga switchare su ETF con smart beta da dividendo, così che quello che ti arriva te lo godi senza avere tu la responsabilità di vendere e avere rimorsi.
Dopo il milione canonico ha più senso fare discorsi psicologici che matematici.
@@DavideRavera il decumulo sarà anche più conveniente a livello fiscale ma a molti non piace...
Sesto Etf a leva. Saluti.
grazie
Grande Franco! 💪
Bravo. Ottimo video. concordo su tutti i punti. Tra cui no ETF a distribuzione. Inefficienti in Italia....e non solo.....se hai bisogno soldi clicchi e incassi....
Esattissimo 🙃🙏
Tematici: piccola parte del portafoglio, ma non li eviterei del tutto...anche se sto soffrendo con etf su energie rinnovabili 😅 Ciao
Ciao Mirco, chiarissimo, una piccola parte del portafoglio è ragionevole 🙂
Peccato che tra i primi dieci etf che hanno reso di più negli ultimi dieci anni,5 di questi sono sui semiconduttori.. assolutamente in disaccordo sul primo punto.
Va beh grazie questo è il massimo del cherry picking. Non ho detto che un ETF tematico non possa fare meglio del mercato, ma che la media degli ETF tematici nei primi 5 anni dall'emissione ha un alpha negativo.
Per fare un parallelismo seguendo questa logica, potremmo dire che visto c'è un fondo attivo che ha fatto meglio del mercato negli ultimi 10 anni, dovremmo tutti investire in fondi attivi
@@DavideRaveradipende comunque cosa si intende per tematico eh..su borsa italiana gli ETF sui reits sono classificati come tematici e intanto sono sulla bocca di tutti come e vera e propria asset class 😅😅 A sto punto tra immobiliare e semiconduttori se uno mi obbliga a scegliere semiconduttori tutta la vita.
nei mesi scorsi stravedevo per oro e petrolio ora direi gas naturale(anche se per ora a piccoli assaggi)
Quanto ci hai rimesso?
Parlavo di strumenti che sconsiglio di usare, io non ci ho rimesso 😀
Per esperienza i tematici non valgono la pena, ho perso parecchio sui semiconduttori e sulle energie rinnovabili. Invece non sono per niente d'accordo sugli etf a distribuzione, ci sono strategie di investimento che puntano proprio sul flusso costante e passivo dei dividendi, ed hanno perfettamente senso, anche tenendo conto della mazzata fiscale.
I semiconduttori stanno rendendo bene e da tanto...
@@avalonmark_nel 2022 sono andati giù a picco. Bruciato una volta, mai più tematici.
@@karsinds tenendo botta avresti già recuperato. Nel 2022 è crollato più o meno tutto.
@@avalonmark_preferisco la tranquillità, quindi titoli non troppo volatili. Sopporto le cadute, ma non se queste si prolungano per troppo tempo, come è successo nel 2022, ognuno è diverso sia come prospettive di investimento sia come approccio e stato d'animo.
Purtroppo la strategia di flusso passivo non è efficiente. Se tu hai un indice e su questo indice puoi prendere ETF Acc e Dist è una pazzia prendere Dist. E' come dire posso prendere A o B, dove A=B, ma pur sapendo che prendo una mazzata fiscale con B, compro comunque B perché mi piace l'idea che i dividendi li vedo entrare in modo automatico sul mio conto anziché doverli incassare vendendo quote di ETF. Poi se l'ETF è disponibile solo Dist è un altro discorso.
Ciao Davide, concordo sui tematici anche se ogni tanto uso il Van Eck R. Earth per fare piccolo trading. In questi giorni vicino ai minimi.
Assolutamente, non voglio che passi che l'ETF tematico è il male assoluto. Ci possono essere motivi per cui uno voglia sovrapesare discrezionalmente una certa parte di mercato e quindi può utilizzare il tematico. L'importante è che ci siano delle motivazioni solide di fondo. Dipende poi come viene usato l'ETF tematico. Se è una scommessa con una % esigua di portafoglio non ci vedo nulla di male di per sé, pur sapendo che i numeri potrebbero non essere dalla nostra parte.
Tematici come un xaix su intelligenza artificiale con un buon paniere non è male
Bravo, vedrai che comprando l'ETF del momento farai grandi ritorni in futuro 😂
Spazzatura che arricchisce SOLO I GESTORI
Cosa ne pensi di chi investe in intelligenza artificiale ?
Dipende come e in che percentuale 😉
Bravissimo Davide complimenti, ma un video su bitcoin? Cosa ne pensi?
Grazie per il feedback, magari nelle prossime settimane 😉
Con gli etf sul rame preso nell'"Era del covidiota" ci ho guadagnato "un casino"...
Evitate i tematici...😂😂
Bravo, io quello che ho detto è che nella media gli ETF tematici hanno alpha negativo, non lo dico io ma la ricerca che ho menzionato che ha analizzato le varie emissioni di tematici. Dopo di che non vuol dire che non ci siano tematici che facciano bene. Per un tematico che fa bene, semplicemente ce ne sarà uno che fa ben peggio.