Il Faidate offre sempre tante soddisfazioni !!! Ormai dal 2004 uso la macchinetta per capelli, e i parrucchieri non mi vedono più !!! Presumo anche te, Mike, non regali soldi ai parrucchieri, e da buon Pioniere del Faidate, ti sei preso un'ottima macchinetta per capelli. La soddisfazione è tanta, ormai faccio qualsiasi taglio! Quando andavo dal "professionista", aveva sempre la mania di tagliare molto corto, e alla fine li faceva come voleva lui, non come volevo io, e ogni volta che andavo, aumentava il prezzo. Parrucchiere? No Grazie! FaidaTe Si Grazie!!!
Complimenti per i tuoi video che seguo sempre con piacere. Una premessa, dal 1992 al 1997 sono stato socio fondatore e importatore di Bluenote, importavamo diversi marchi Hi End per l'Italia (Bruce Moore Audio Design, Royd Audio, Magnum Dynalab,Harbeth, Antony Gallo, Soundlab, NVA, Merlin, Tara Labs, Audio Aronov ed altri) dal 1997 al 2005 sono stato invece socio e progettista sempre dell'allora Bluenote (Oggi Gold Note, vedi in rete il sito) che iniziò la propria produzione. Io progettavo (e costruivo i prototipi) di basi giradischi, bracci, testine e tutte le parti meccaniche di pre finali, integrati, cd player oltre a vari accessori che brevettai. Ftta la pallosa presentazione, ti dico due cose sicuramnte molto banali ma concrete e prese dalla mia esperienza di collaborazione con Richard Dunn, progettista e patron dell'inglese NVA (Nene Valley Audio) Un toroidale ben più generoso in dimensioni, ti farà aumentare notevolmente la dinamica dei transienti. Uno chassis totalmente amagnetico (Legno, plexiglass o alluminio) renderà più efficiente il toroidale non interferendo coi suoi inevitabili campi magnetici e flussi dispersi. Un paio di condensatori in polipropilene non polarizzati, ad esempio due ottimi Wima MKP da 0,47 micro farad, saldati in parallello ai due di filtro sul ponte raddrizzatore, ti aumenteranno sensibilmente la finezza della pasta audio. PS: Dal 2005 sono però tornato al mio vero mestiere, il trombettista e puoi vedere molti miei video su You tube. Ancora complimenti e buona musica.
Non ti giustificare nemmeno Mike. Stai facendo cose grandiose. Questo sarà il mio terzo progetto che acquisto da te, felicissimo di farlo. Grazie. Ciao grande.
Ciao, chiedevi di conoscere il motivo per cui il ronzio di fondo che il tuo ampli accusava è sparito con due coppie di filo twistato con cui hai collegato il ponte di diodi... Semplice! Non erano di certo i quattro picofarad dei due spezzoni di filo che a frequenze audio ed in circuiti non ad altissima impedenza sono totalmente trascurabili (prova a calcolarne la reattanza...). La soluzione ha funzionato perché hai fisicamente "allontanato" l'alternata dai circuiti di amplificazione che, privi di schermatura, captavano il campo, in questo caso elettrico, nell'intorno dei conduttori su cui vi era una d.d.p. in alternata: le schermature a questo servono !!! Se posso esserti utile per la parte elettronica... penso che ti scriverò.
il ronzio che udivi, molto probabilmente, era dovuto alla commutazione dei diodi nel ponte. bisognerebbe sempre porre in parallelo a ogni diodo di rettificazione un condensatore da 22 a 47 nF per " spegnere " il picco della corrente inversa quando il diodo va nello stato di off.
Ciao Mike, ma considerato che per muovere l’aria all’interno del case non ti serve il vento ma una piccola brezzolina, non potresti pensare di rallentare la ventolina, tipo a circa la metà dei giri? Saluti
Ho una domanda da sottoporti che esula un po' dal tema che qui affronti. Ho ascoltato alcuni amplificatori in classe D, rimanenendo sempre colpito dal dettaglio e dalla limpidezza anche nei grandi impasti musicali. Ora ho due amplificatori mono in classe D, due BRZ tpa3255 cinesi, ognuno col suo potenziometro. E' possibile collegarvi un preamplificatore esterno, in modo che possa pilotare le casse da un solo potenziometro? Grazie se vorrai rispondermi.
Bellissimo video e bel progetto. Come hai detto esistono centinaia se nn migliaia di possibili progetti dagli integrati, ai discreti, alle valvole. Io ad esempio ho costruito un gainclone in dual mono totale con case di alimentazione separato (due toroidali e raddrizzatori separati fatti con singoli diodi), PCB e componenti di alta qualità. Per il potenziometro ho scelto un Alps che viene usato anche in amplificatori HiFi di fascia media. Tu hai fatto le tue considerazioni e le hai egregiamente spiegate. Ottimo lavoro 👍.
Ciao Mike !!! ti seguo da molto tempo ed ho visto tanti dei tuoi video probabilmente...vorrei farti una domanda .. sono alla ricerca di un circuito da stampare per creare un'amplificatore mono ed in tutta sincerità ho creato degli ampli con TDA7294 ma che non hanno soddisfatto le mie esigenze di potenza.....da qualche giorno sono incappato su un canale youtube di CBZ ed in particolare su una scheda che viene chiamata MCRD V3, se hai possibilità di vedere vorrei chiederti cosa ne pensi e se secondo te potrebbe essere una buona soluzione per andare ad amplificare un subwoofer
Ciao Mike, complimenti, mi è piaciuto molto questo video. A proposito dei rumori di Giorgio, potrebbero derivare dal ponte raddrizzatore, essendo un componente costituito da diodi che switchano corrente 100 volte al secondo, tali variazioni provocano emissioni di campi elettromagnetici che investendo il mondo immediatamente vicino, ossia i componenti dell'ampli, questi diventano sedi di correnti indotte, che attraversano l'intera rete fino ai diffusori. Si tratta di un difetto del ponte a diodi, solitamente non si comportano così quando sono ben funzionanti,pertanto proverei a sostituirlo.
Ciao Mike, al minuto 5.58 fai riferimento alla possibilità di mettere in MONO. Ho acquistato il PDF con il progetto (Molto interessante tutto il contenuto) ma non ho trovato riferimenti a questa possibilità. Fai un aggiornamento del PDF? Hai avuto modo di misurare le prestazioni dell'ampli per capire se i 70W sono su 8 o 4 ohm ? Grazie. Daniele
Per quanto riguarda la potenza mi sono risposto da solo consultando il sito TI che riporta 68W 4 ohm, 34 watt 8 ohm. Per il tema del bridge non ho ancora trovato nulla.
@@danieletheflya ponte hai il quadruplo teorico di potenza ma in questo caso avresti problemi di corrente massima che lo farebbe lavorare maluccio a 4 hom perché quegli integrati suonano da Dio ma non gestiscono correnti elevate. Potresti mettere una coppia di transistor finali per ogni integrati che vengono in aiuto quando la corrente supera la massima sopportabile dagli integrati.... Ma andiamo su circuitazioni non standard dunque tra le follie hi end.
Ciao Mike! Premetto che sono un principiante nel mondo audio..ti vorrei chiedere se un amplificatore a transistor deve oppure no,raggiungere una temperatura operativa ideale per suonare "meglio"? Grazie e complimenti per i tuoi video!👏
Ciao Mike , tempo fa avevo preso il file di questo lavoro ma purtroppo non avevo trovato tutte le info per poterlo ricreare , é un progetto che hai fatto solo per te o si può provare a riprodurre ? Nel caso dove posso reperire il progetto e quali componenti hai usato?
complimenti hai fatto un ottimo lavoro. Io ne ho costruiti diversi di ampli sia a transistor che a valvole, ma tutti per chitarra. Ci sono delle regole d'oro per evitare il ronzio, ma sono poco conosciute. La prima e' che l'insieme costituito da ponte diodi e condensatore principale (detto reservoir cioe' serbatoio) deve essere collegato al secondario del trasformatore con fili piu' corti possibile. Questo perche la corrente di ricarica del reservoir e' fatta di impulsi di corrente molto brevi ma molto intensi che avvegono in corrispondenza di ciascuna semionda. Tali impulsi (spikes) hanno un contenuto armonico assai elevato e piu i fili sono lunghi piu vanno a dare fastidio in giro. Probabilmente avresti ottenuto l'abbattimento del ronzio anche posizionando la PCB vicino al secondario del trasformatore. Poi molto importante e' anche il cablaggio delle masse, le due configurazioni classiche sono: 1) a STELLA il punto di massa di ogni stadio viene collegato in un punto comune chiamato centro stella (che di trova sulla PCB) poi il centrostella viene collegato in un unico punto dello chassi. 2) GROUND BUS c'e' un conduttore comune dove vengono collegate le masse a partire dallo stadio dove il segnale e' piu debole fino ad arrivare allo stadio finale dove il segnale e' piu' forte. Ogni stadio dovra' avere il suo condensatore elettrolitico di disaccoppiamento. Il collegamento al telaio si fara' dalla parte del segnale d'ingresso o da quella dello stadio finale, ma sempre e solo su un unico punto. Se gli elettrolitici sono di qualita' decente attenendosi a queste regole non si avranno problemi
ciao Mike ! domanda da neofita, un amplificatore hi fi di queste caratteristiche sul mercato quanto può costare relativamente ? sto pensando di costruirlo ma non so quasi nulla di elettronica. seguendo il tuo pdf è possibile realizzarlo da chi come me non ha competenze di elettronica ? grazie !
Ciao MIke ho scaricato la tua guida, ma potresti impreziosirla con un dettaglio delle connessioni, modulo ingressi, deviatori che fai vedere per il mute, qualche dettaglio sulle uscite di input e output. Grazie
Ciao Mike vorrei costruire il tuo progetto, avresti una guida con elenco componenti da comprare, e magari una guida come costruirlo. Grazie in anticipo
Una spiegazione potrebbe essere che dopo un ponte di diodi va sempre messa una piccola resistenza in serie al positivo, anche frazioni di ohm, che ammortizzi i picchi di carica del primo condensatore elettrolitico allo scopo di evitare rumori.
Meglio sovradimensionare il ponte di diodi e farlo con 4 diodi separati a cui mettere un piccolo condensatore in parallelo a ciascuno dei diodi. È uno sbattimento ma il risultato è migliore.
Complimenti per il rimedio del ponte, così se l'hai fissato sul mobile si raffredda meglio. Chissà se altri che hanno preso lo stesso kit hanno trovato lo stesso problema.
Ciao Mike ! Io per fare sparire Luigi (il mio si chiamava così ) 😂✌️ da un'ampli cinese ho sostituito i condensatori del raddrizzatore con 2 con capacità più grande .. non ricordo credo 2 da 2000 uf . Staccata la corrente il finale si spegneva dopo 2 giorni 😂 ma è sparito tutto i soffi e il rumore ti ripple 😉 grazie per quello che fai per noi 😉✌️
Ciao Mike, metti in serie alla ventola un sensore NTC che quando aumenta la temperatura del dissipatore, aumenta proporzionalmente la velocità della ventola. Il sensore lo attacchi sul dissipatore e risolvi con il rumore
Ciao Mike . Faresti un video di approfondimento per dipanare un po' le nebbie su ampli finali di potenza classe AB e classe D ? So che ne hai già parlato nei tuoi video " attivo vs passivo" e "Così forte che lo sentono anche gli alieni".
Ne parlerò in modo mirato appena capiro bene bene come funzionano sotto, in modo da spiegare nel dettaglio e in modo comprensibile il tutto. Magaro con pro e contro... O meglio, peculiarità, perché tutto è valido a patto di capire quale sia la destinazione
Non sono ingegnere, solo un hobbysta da decenni, ma illustro quale potrebbe essere il problema del ronzio a grandi linee. I diodi del ponte raddrizzatore commutano quando la semionda raggiunge 0,6 volt e non da 0 volt, e in più hanno un tempo di commutazione. Nel momento della commutazione la corrente di carica improvvisa del condensatore, e il fatto che la capacità del condensatore e l' induttanza del secondario si ritrovano in parallelo, genera degli spikes con componente armonica che si estende fino alle radiofrequenze. Se avvicini una radiolina ad onde medie o lunghe al ponte li puoi ascoltare. Il problema è molto accentuato nel caso di circuito di massa di potenza non separato da quello di segnale .la soluzione si chiama "circuito snubber" che è in grado di assorbire i disturbi., che come hai giustamente intuito hai realizzato in forma basica twistando i cavi del ponte radrizzatore . Uno snubber si può fare mettendo in SERIE un resistore e un condensatore collegando poi lo snubber in parallelo ai terminali di ingresso dell' alternata del ponte radrizzatore. Un buon valore di partenza sono 100 ohm 1 watt per il resistore e un microfarad poliestere per il condensatore. Cercando in rete si trovano ottime spiegazioni sugli snubber.
Dubito che la sezione di raddrizzamento (diodi e capacità) a 50 Hz di un alimentatore possano generare disturbi fino al megahertz, come scrivi. Avvicinando una radio ad onde medie riveli i disturbi presenti sulla linea elettrica ed i principali responsabili oggi sono gli alimentatori switching (a commutazione) fatti in economia (no filtri) e senza schermature (case in plastica).
Ciao Mike. Grazie mille. Per i tuoi video. Posso chiederti una cosa? In molti passano dall'audio car agli hi-fi casa. Spesso si è in possesso (come me) di componenti di qualità, come casse ed ampli. Quindi quello che ti chiedo è : come utilizzare degli ottimi amplificatori da auto e relative casse 4 ohm con la 220v?
Con un trasformatore da 220V a 12V passi da alternata a continua per alimentare gli amplificatori (l'alimentatore deve essere fatto bene in questo caso). Il resto non cambia, alla fine gli altoparlanti dove li metti stanno (nel senso che le teorie di progettazione sono sempre le stesse, e uno in base alle esigenze fa ciò che gli serve)
Hai provato ad invertire la rotazione della ventola? Invertendo il flusso dell'aria il rumore dovrebbe diminuire, al posto di buttare aria dentro estrai quella calda.
Ciao Mike, mi sono sempre occupato di amplificatori classe AB e classe A ne ho fatti alcuni e ho una buona esperienza in tal senso, ora sto studiando la progettazione delle casse acustiche e ti seguo molto perchè conosci la materia. Ma tornando sugli amplificatori, permettimi di darti un consiglio e di tenere a mente un concetto fondamentale: " è l'alimentatore di un amplificatore che suona", (in raltà il segnale in uscita sulle casse, non è altro che la modulazione della tensione di alimentazione dalle variazioni della musica) ciò vuol dire che se non hai un buon alimentatore il tuo amplificatore, quando chiedi potenza, sarà "sporcato" dal ripple che è direttamente proporzionale alla corrente assorbita. (Hai una gamma alta e media meno brillante.) Tale ripple poi te lo trovi sul segnale musicale. Se tu avessi un oscilloscopio e lo collegassi in AC sulla tensione di alimentazione vedresti il ripple (segnale a dente di sega sull'alimentazione, che poi va a sporcare l'audio). Nel classe AB se avvicini l'orecchio alle casse a volume zero gia sentirai il disturbo nel caso di alimentatore scarso a livello progettuale, ma se tu provi a inserire un carico fittizzio da 4/8 ohm e inviargli un segnale sinusoidale in ingresso, vedresti con l'oscilloscopio collegato sull'alimentatore un bel ripple a dente di sega di una bella ampiezza che ti sporca l'audio sempre di più salendo con la potenza. Io ho migliorato la qualità dell'audio, in modo incredibile perfezionando l'alimentatore. Poi ti dico anche, brevemente, perche sarebbe lunga la cosa, che la misura della linearita della banda passante, non basta a valutare un amplificatore. Cmq per qualunque consiglio sono a disposizione.
Concordo. Accade anche in informatica. Il Ripple è tremendo, perciò ho preso un Ampli 80+ GOLD con ottime specifiche e test effettuati sul ripple per il mio PC che uso per audio/video.
concordo, l'alimentazione è importante...direi aggiungo , che meglio un ampli semplice ma a componenti discreti, magari con finali a mosfet, con poca controreazione, se a zero sarebbe meglio, ovviamente le cose si complicano...ho costruito 30 anni fà anzi clonato, il conrad johnson ev2000... che ancora suona divinamente.....Bravo comunque sei in gambissimo..
Mia ipotesi per Giorgio. Mi è capitata una cosa simile. Nel mio caso si trattava di cadute di tensione sulle piste del circuito stampato. Queste provocavano variazioni sulle tensioni di alimentazione dei circuiti. Gli ingegneri ragionano sul circuito elettrico supponendo caduta di tensione nulla sui collegamenti, ma in pratica non sempre è così; soprattutto quando le correnti in gioco sono altine. Se ne tiene conto dei dispositivi ad elevata ingegnerizzazione. E' solo una possibilità, dipende da come hai fatto il collegamento del ponte di diodi. Per vedere questi problemi devi collegarti con un oscilloscopio direttamente sui piedini di alimentazione dei circuiti per vedere la coponente alternata dell'alimentazione. Ecco, non dovrebbe esserci, o comunque poca roba. Si risolve stagnando le piste di alimentazione o mettendo dei fili in parallelo.
Per la ventola potresti usare le noctua che sono ottimi prodotti, silenziosi ed efficienti, magari in abbinato ai gommini anti vibrazioni per il fissaggio della stessa alla struttura, oppure aumentare la dimensione della ventola per far si che sposti più aria girando meno velocemente e quindi producendo meno rumore.
Ciao complimenti per la tua Creatività, se dovessi fare un paragone drl tuo Ampli con uno di serie industriale , con quale marca, modello,costo e suono si avvicina?
Proprio un bel vide. Grazie. Visto che sai usare Fusion, io avrei fatto una stampa su carta del frontale e poi incollato sul pannello da forare. Meno fastidi nel riportare quote e parallelismi.
Ciao Mike, BRAVO!!!! ottimo lavoro, hai costruito anche tu un tipo di GAINCLONE: l'amplificatore della Gaincard più clonato al mondo! questo perchè usa a mio avviso il chip Ouverture della National progettato meglio degli ultimi decenni. Stai imparando molto bene sul campo, fattelo dire da uno che aveva come maestro Bartolomeo Aloia e che mi occupo di HiFi da 40 anni. Hai ancora moltissimo da imparare, ma bravo e avanti tutta! Per i chip direi niente male, cita anche il TDA7294 di ST coi DMOS in uscita.....suono accattivante anche se bisogna fare attenzione ai giri di massa perchè prima di tutto tende ad innescare in alta frequenza!...Al prossimo progetto!
Vabbè, Aloia, massimo rispetto per un professionista spaziale che ha fatto la storia, altro che finalini a integrati... avevo pure preso i componenti per montare il suo ampli piccolo ma purtroppo non avevo più finito di montarlo :)
@@herik63 Ciao, io ho costruito negli anni 90, 4 esemplari di eta beta con la supervisione di Aloia, circuitazione simile al ST140, grande suono anche perché tiravano molta corrente, erano progettati per 40 W ma al picco arrivavano oltre 100 W.
Buongiorno Mike, ottimo video come sempre. Mi sono sempre chiesto come mai nei tuoi video gli amplificatori venissero considerati meno, penso che ogni marca e tipologia ha la sua "timbrica caratteriale". Per "sentito dire" per esempio, valvole e mosfet amplificano le armoniche pari a differenza dei transistor e sono certo che influisca già un bel pò. Forse si sta aprendo un nuovo piccolo capitolo nelle tue rubriche? un saluto.
Bravo Mike, hai fatto un gran bel lavoro. 😉 Pur non sapendo ovviamente come suona e calcolando che, pur essendo un appassionato d'impianti e di musica ben riprodotta da ben 41 anni (sono un boomer 😆), ti garantisco che non sarei stato in grado di fare il lavoro che hai fatto tu, quindi lungi da me dallo scrivere qualsiasi critica. 😉 Due cosette però desidero scriverle: 1) come mai non hai dotato l'amplificatore dei controlli di tono? 2) un transistor finale che mi permetto di consigliarti è uno dei tanti power pack SANYO, sono stati molto utilizzati in amplificatori di aziende blasonate (Pioneer, KENWOOD o SONY ad esempio) ed hanno sempre donato grandi risultati musicali. 😉
Come potrei fare se volessi autocostruirmelo io ma mettendo 2 coppie di uscite per le casse con un selettore solo A/solo B/ A e B insieme Grazie per l'attenzione
Usando un selettore di uscita, ce ne sono tanti sul mercato di ogni tipo e forma. Ma non collegare insieme A e B perché vai a mettere cose in parallelo... Meglio evitare
Ottimo video con tante spiegazioni tecniche, lm3886 è una garanzia in fatto di suono, però per l'amor di Dio togli quella ventola, nessun amplificatore in classe AB che si rispetti ha la ventola, in più quel dissipatore è quello apposta veduto in tutti i kit quindi vai sul sicuro. Puoi aggiungere per sicurezza un po di buchi di areazione sopra e sotto il dissipatore. I classe D ovviamente sono molto più efficenti delle altre classi, ma una yaris anche se è molto più efficiente non sarà mai una BMW...
Buona sera, sto cercando qualcuno che mi sappia dare qualche informazione su produttori di amplificatori in classe D. Ho visto alcuni video e fanno un gran parlare della classe D, misure ridotte, alta potenza, ottima qualità audio e consumi davvero bassi. Qualcuno mi può aiutare, grazie.
per la ventola se riesci prova a mettere degli o-ring o della gomma piuma tra la ventola e il metallo della scocca o alcune ventole da PC hanno della gomma intorno ai fori proprio per attenuare le vibrazioni
Grande...io ho fatto il famoso Gainclone con un amico che sa di elettronica più di me....con i full range EJJordan, progetto Junji Kimura va alla grande!
Prendi una ventola della Noctua o BeQuiet! con gli smorzatori di vibrazione da interporre negli angoli delle viti tra la ventola e lo chassis. Ti assicuro che cambia totalmente, anche perché hanno bassi giri. Devi guardare non solo il valore di FCM/dB, ma anche la pressione statica che riescono a produrre. Quella mi sembra una ventola da 6cm o addirittura 4cm, non credo sia da 8cm. Se prendi ad esempio una Noctua NF-A4x20 produce 14dB, non so la tua quanti ne fa. Ad ogni modo un metodo per sentirla meno sarebbe aprire la parte superiore dello chassis e montare una ventola slim da 14cm a bassi giri, tipo la Noctua NF-P14s redux-900 che fa solo 900 giri e 13dB. La metti in estrazione così non crea tutte quelle turbolenze interne, si riduce ulteriormente il rumore e il calore che ovviamente sale viene estratto dalla ventolona a bassi giri. Se proprio vuoi puoi mettere dietro anche una a bassissimi giri, la colleghi ad un potenziometro o metti una resistenza e la fai andare praticamente al minimo necessario per farla muovere, non ti crea turbolenze secondo me, ma genera un ricircolo forzato insieme alla 14cm che estrae. Io probabilmente proverei questa modifica.
Più o meno gli amplificatori in classe AB nonostante le temperature suono estremamente entro volumi relativamente contenuti "di molto superiore rispetto ad una stanza o una abitazione normale" comunque un a ventola un po' più silenziosa non guasta, ma se non lo tiene a corta distanza comunque non la senti quindi poco male, lo stipi lontano dalle orecchie e il problema risulta lontano pure dal cuore, quindi nulla, qualche esperimento lo avevo fatto e comunque non risulta troppo complesso sistemare il tutto, ma richiede precisione nella progettazione altrimenti i risultati finali fanno davvero schivo, i cavi vanno gestiti bene per essere più ordinato e anche più semplice da riparare, quindi questo progetto mi sembra ben fatto e da qui in poi so può solo migliorare per ottenere prodotti realmente commercializzabili stampando i pcb e creando un un suono caratteristico
Ciao Mike, probabilmente quel problema era a causa delle emissioni irradiate. In pratica i segnali elettrici possono propagarsi non solo tramite le piste e i componenti parassiti del circuito ma anche tramite radiazione elettromagnetica. Allontanando o ruotando la sorgente del disturbo è possibile diminuire la radiazione che arriva alle piste più sensibili del circuito. Ovviamente tutte le piste percorse da corrente emettono un campo elettromagnetico che è tanto più intenso quanto lo è la corrente che scorre. Il ponte a diodi è il componente dove scorre la maggior parte della corrente che tra l'altro ha un andamento impulsivo che è probabilmente il peggior nemico degli elettronici (ecco perché si usano i PowerFactorCorrector ultimamente).Spero di esser stato un minimo chiaro :)
Metti un potenziometro alla ventola, (ti consiglio anche un piccolo display per controllare la temperatura) così tieni la ventola accesa al minimo solo per far spostare leggermente l'aria, in caso di alta temperatura alzi la velocità
Complimenti per la realizzazione, ma personalmente avrei preferito eliminare la ventola, utilizzare un dissipatore esterno ed affidarmi alla convezione naturale, lasciando spazio intorno all'ampli
Avrei preferito anche io, ma alla fine non mi da noia, non si sente nemmeno, quindi va bene così. A volumi sostenuti diventa importante raffreddare bene.
@@MikeBorgheseAudio Lascia perdere, please !!! Non vi è alcun *motivo tecnico valido* per tornare indietro di settant'anni! Lascia le valvole agli ampli dei musicisti ed a cui è permesso tutto perché il suono lo devono creare: noi lo dobbiamo riprodurre nella maniera più fedele possibile. Vai avanti nello studio della progettazione a stato solido, lasciando perdere magari anche gli integrati ma entrando nei dettagli della circuitazione, i suoi problemi e le soluzioni più "eleganti": L'elettronica è un'arte!
Ciao: ho visto con piacere che hai risolto il tuo "Giorgio". Anche se non sono del settore, ma solo uno smanettone" provo a rispondere ai tuoi quesiti. 1) ponte separato dal PCB: premesso che bisognerebbe analizzarne il layout, dubito che l'induttanza o la capacitá dei fili twistati siano ciò che ha eliminato il ronzio. Penso più a quanto ti dissi a suo tempo: un loop di massa. Visto cosa hai fatto penso fosse causato forse da piste ad anello chiuso intorno al ponte raddrizzatore. I condensatori che vengono messi sui ponti raddrizzatori, servono a eliminare le autoscillazioni generate dai diodi stessi, non l'alternata o i disturbi esterni della rete. 2)manopole: ho provato a mettere dei link di eBay ma non ci sono riuscito. Visto che hai frontale in alluminio, penso che per coerenza di design userei stessi colori: a)per volume si trovano a tre-5 euri manopole in alluminio naturale da 50mm ed oltre. b) accensione: trovi pulsanti inox naturale illuminati (mono e bistabili) con ideogramma on/off; al posto degli interruttori a slitta che azioni con le unghie (!) ho visto qualcosa di più ergonomico come deviatori a pulsante in inox naturale illuminati a led (puoi collegare il led alla funzione scelta). Se poi vuoi fare il figo puoi andare da chi fa targhe in metallo e ti fai pure serigrafare i comandi e il tuo logo. Ti faccio i miei complimenti per la realizzazione. Circa l'invito a realizzare un ampli, condivido che sia esperienza da fare per chi ha soldi, passione (e tempo!!). Io un vecchio amplificatore in classe AB a elementi discreti ce l'ho da tempo (Aurex SB-M3 con finali bjt): per questo sto sviluppando qualcosa che mi manca: un amplificatore in classe A con minimalismo estremo e scelte azzardate nel design; ma per ora ho provato sul banco solo le parti (rigorosamente tutte passive) dell'alimentazione. Sono purtroppo da tempo ancora in fase di simulazione del design del finale sia per mie carenze di base che mancanza di tempo. Non so se ci arriverò mai in fondo, cosí come per il progetto delle casse minimali coassiali. Ciao!!
Anche io propendo per la 1, stavo per scrivere il commento ma non mi ripeto, in generale c'è induzione tra il ponte e qualcosaltro nel circuito, allontanando il ponte ovviamente l'induzione si elimina. A riprova potresti eliminare il cavo twistato e mettere due cordine separate, mantenendo l'effetto. Del resto è notorio che in un'applicazione audio ad alta fedeltà l'alimentazione sia assolutamente criticissima, così come i loop di massa, non a caso si tende a fare piastre che da un lato hanno quasi tutta la faccia a massa.
Esatto. Di solito negli ampli di un certo livello, l'intera sezione di alimentazione è separata fisicamente dalla sezione ampli e soprattutto preampli da schermi metallici (anche usando i dissipatori stessi collegati a massa), proprio per evitare ronzii molesti.
Io avrei proprio evitato la ventola, installando il dissipatore all'esterno, facendolo fungere da "termosifone", l'aria passa verso l'alto portando via calore, se infatti ci fai caso è difficile trovare amplificatori in classe AB che abbiano ventole (a me danno fastidio persino quelle del doppio fondo dell'impianto car) Certo capisco che con tutti quei connettori risulta difficile... magari si potevano fare una serie di feritoie in alto e in basso sul cabinet :D Comunque approvo al mille per mille gli ampli con i chipponi national, da sottolineare anche un certo utilizzo da qualcuno come 47lab nel suo gaincard, e da li milioni di gainclone potresti anche valutare un controllo di velocita in temperatura, volumi bassi ventola spenta, volumi alti ventola accesa :D
Se posso dare un consiglio, userei un TDA7294 con stadio finale a dmos. Tengo a precisare che la purezza di suono dei mos fet è paragonabile alle valvole.
Perché le manopole non le fai in legno ? Fai un paio di rondelle e per non farle ballare usi un paio di chiodi facendo in modo che si fermino nelle scanalature del potenziometro, oppure, se c'è, nello spazio al centro del potenziometro. Spero di aver scritto tutto in maniera chiara. Bellissimo progetto !
@@MikeBorgheseAudio Se non ricordo male, DIY Perks ha fatto un video in cui realizzava una manopola del volume fatto di cemento. Potresti farne uno simile utilizzando tappi di bottiglia o bicchieri di plastica come contenitore.
Ciao Mike, provo anche io a dare il mio contributo. Giorgio era un rumore causato dal ponte raddrizzatore. 100hz (doppio della frequenza di rete 230Vac) è un classico problema derivato da una cattiva progettazione dello stadio di alimentazione. Ho visto che già ti hanno suggerito una rete snubber o simili, non sto a replicare la risposta. Premesso che sono uno "smanettatore" di LM3886 e LM1875 da una vita, quindi di segnalo un paio di cose. Le schede "cinesi" che hai usato sono normali, ma non spremono a dovere l'LM3886. Sia per qualità dei componenti sia per layout della pcb. Se volessi rifare qualcosa, ti consiglierei di prendere in considerazione tutto il lavoro fatto da Tom Christiansen (solo PCB o anche i componenti) reperibili sul suo sito Neurochrome. Nel sito c'è anche un'OTTIMA analisi del LM3886 e del "contorno" (alimentazione, scelta dei componenti e altri ragionamenti relativi). Il "ragazzo" si fa pagare bene le PCB, ma con lo studio che ci ha fatto, ci può anche stare. Una cosa che non so se la tua PCB ha, fondamentale per l'LM3886,la rete di Zobel e quella di Thiele. Sono fondamentali per far lavorare bene (e preservarlo da eventuali problemi) il chip. Puoi prendere tranquillamente i valori citati nel datasheet del chip.
Se fosse stato un problema di progettazione dello stadio raddrizzatore e di livellamento (quattro diodi e due condensatori!) non avrebbe risolto allontanando l'alternata dal resto del circuito.Non ti pare? Non sono neanche i quattro picofarad di pochi centimetri di filo twistato, come ipotizza Mike, perché alle frequenze audio e su circuiti non ad impedenza estremamente alta sono totalmente ininfluenti. Medita o leggi il mio commento in pari data.
@@IK8XOO--Paolo se c'è un problema, è derivato sempre da una cattiva progettazione. Il "cattiva" può assume diverse sfumature e motivazioni, ma essendo manufatti creati dall'uomo, l'errore è sicuramente umano e non di originane biologica. Uscendo dalla filosofia, rimango della mia idea, che una progettazione differente non avrebbe generato il ronzio. Ci son pochi modi di fare un ponte a doppia semionda, sono d'accordo, ma bisogna considerare anche il contorno in cui viene utilizzato. Ad esempio non so se la scheda di Mike ha GND di segnale e di potenza separati. Se così non fosse, le piste di potenza (tipicamente più grandi di quelle di segnale) fungerebbero da antenna per il famoso disturbo irradiato al ponte durante le commutazioni. Come hai correttamente analizzato tu, allontanando il ponte dalla scheda ha allontanato il "generatore" del problema.
@@mastroaka Se intendi proseguire nell'analisi oltre l'"allontanamento" dell'a.c. che ha già messo in pratica Mike oppure oltre l'alternativa di aggiungere uno schermo sulla scheda che potrebbe risolvere allo stesso modo, l'analisi non dovrebbe tener tanto in conto la dimensione delle piste ma la *disposizione* di esse e, come in questo caso, dei componenti. Considera che alla fine ed in questo caso specifico, il ronzio veniva fuori per un accoppiamento capacitivo tra il ponte e probabilmente delle piste ove scorre segnale a basso livello. Non è l' "Hum" a 50 o 100 Hz ma le loro armoniche di ordine più alto. Ciò perché la piccola capacità responsabile del problema funge da passa alto. Sebbene improbabile trattandosi di una realizzazione a stato solido, va detto che un ruolo importante lo gioca anche l'impedenza d'ingresso (e/o del carico, se presente) degli stadi che finiscono col captare il ronzio. Infine, un ronzio quando l'ingresso dell'ampli è aperto, non è cosa bella comunque, ma può sparire nel momento in cui gli si collega una fonte di segnale: a livello dei primi stadi, infatti, ingressi compresi, gli accoppiamenti sono in tensione e quindi il generatore ha un'impedenza interna molto più bassa di quella d'ingresso dell'ampli e tende ad abbattere un eventuale ronzio se questo è captato dall'ingresso aperto e/o tende anche a spostarlo fuori dalla banda audio.
@@IK8XOO--Paolo io mi son fidato di quello detto da Mike, cioè una componente principale a 100hz... Personalmente non mi sarebbe piaciuto mantenere una soluzione "definitiva" con il ponte spostato fuori dalla PCB tipo "torre di Pisa". Per mia pignoleria avrei provato altre strade. Nei miei progetti con i vari LM3886/1875 ho sempre optato per schede separate, o addirittura box separati (anche per una questione di sicurezza).
@@mastroaka Tante volte il ponte o i diodi sono fuori dal pcb e su dissipatore per motivi legati alla dissipazione termica: non c'è niente di strano o di male. A proposito di dissipazione termica, sei alla ricerca di soluzioni eleganti? Fai una ricerca per "raddrizzatore ideale" (meglio in inglese: "Ideal Diode Bridge").
Un comunissimo gainclone come ce ne sono tanti... Comunque da un suono molto soddisfacente sopratutto se i condensatori di filtraggio sono almeno 10mila microfarad x2
Io possiedo due finali monofonici, classe A fino a 20 Watt poi passa alla classe A/B. Quello che dici sugli Amplificatori classe D alcune persone potrebbero mandarti a quel paese, perché nel loro cervello amano i classe D e secondo loro sono migliori degli AB. Io concordo con te sui classe D, ma vanno fatte distinzioni tra classe D giocattolo e classe D Veri. Al giorno d'oggi ci sono i veri classe D di elevata qualità, ma costano forse più degli AB di qualità. La classe D di bassa qualità la devono usare per il Bluetooth, che è un giocattolo.
Ciao Mike , complimenti per il video , però ti devo confessare che alcune cose , noi esseri umani la chiamiamo Scienza , o scoperte , infatti ti sei mai chiesto come mai e accaduto? Perchè anche a me e capitata la stessa cosa tua , e non trovavo spiegazioni in merito a questo , anche se sono rami diversi , a te in elettronica , invece a me in matematica , ma dopo ho capito che quel problema e stato risolto non da me in primis , ma da qualcuno che e molto più intelligente.
Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti bel progetto👍, diciamo che però per trarre le conclusioni hai preso in esame gli amplificatori che usavi in precedenza che definirli amplificatori e un complimento, secondo me dovresti fare un confronto con amplificatori degni di questo confronto, sicuramente con questo che hai costruito avrai un notevole miglioramento del suono, ti consiglio di dedicare più attenzione allo stadio di alimentazione per migliorare i transitori, quei condensatori sono il minimo sindacale per il funzionamento
Il problema della ventola non è il rumore audio che diffonde nell’ambiente, ma il rumore elettrico che produce nel circuito. Da evitare come la peste negli ampli hifi.
Mike prova a girare il verso della ventola, se lo senti solo da chiuso probabilmente c'è troppa pressione diretta sulle fessure, in aspirazione quello che passa è aria libera potrebbe far meno rumore
Da smanettone a smanettone in genere questo tipo di ronzio deriva proprio dall'alimentazione, aumentando i valori del condensatore elettrolitico di livellamento spariscono cmq complimenti per la costruzione oggi in pochi si cimenterebbero
Per chi ha voglia e coraggio di smanettare, e ha anche voglia di entrare in una polemica audiofila che dura dal 1975 , in giro si trovano cloni da assemblare del Quad 405, un finale da 100 +100 in classe "strana". Io ne ho uno originale e uno modificato (in rete si trovano gli schemi e i perché e percome modificarlo), ma per le mie orecchie e per il mio impianto monitor, l'originale rinfrescato solo con condensatori nuovi e operazionale più moderno, suona come dovrebbe, ovvero crudo e asciutto, e ci si possono attaccare anche le pentole che lui in qualche modo "suona" 🤣. PS: se comprate i cloni su Ebay, occhio che i transistor finali (2N3773) potrebbero essere tarocchi; ad esempio io per qualche strano presentimento, ho tolto la capocchia del transistor, e dentro ci ho trovato un transistor più piccolo 😱. Comunque avere questo storico ampli generatore di flame cinquantennali nel mio studio mi da' un senso di "storia" che mi aiuta nell'ispirazione. 🤣
Parlare un'ora del sesso degli angeli.... Ascolta che finali hai usato? Transistor in simmetria con R su emitter. Tensione dc che alimenti i finali? Robe concrete l'alcol per l'alluminio lo sanno anche i bambini. Se scalda tanto hai la tensione a riposo troppo alto e caduta CE alta. Due pre Lm358 con due finali ch p e ch N, 140w pp. Non scalda.
Fatti fare una bella manopola in alluminio anodizzato per il volume ed incidere col laser le funzioni sulla piastra frontale.... comunque ottimo lavoro
Con gli LM 3886 si sono costruite per anni casse attive per il settore strumenti musicali, quasi mai dotati di ventola. Nel tuo caso manca la griglia di protezione sulla ventola.
Come dici giustamente tu, gli amplificatori in classe D fanno lo stesso lavoro, ma vuoi mettere la soddisfazione di aver costruito un amplificatore con le proprie mani?
Bel progetto. Per smorzare le vibrazioni della ventola proverei a mettere un disco di gomma (ovviamente sagomato ad hoc) spesso 2 mm tra la ventola ed il pannello, oppure potresti valutare l'utilizzo di una ventola per computer a basso rumore.. Ti consiglierei anche di sostituire i tre switch frontali con tre mini relè sigillati perchè gli switch di quel tipo, con il passare del tempo si ossidano e possono dare luogo a ronzii e bump quando si commutano (te lo dico per esperienza personale).
Il Faidate offre sempre tante soddisfazioni !!! Ormai dal 2004 uso la macchinetta per capelli, e i parrucchieri non mi vedono più !!! Presumo anche te, Mike, non regali soldi ai parrucchieri, e da buon Pioniere del Faidate, ti sei preso un'ottima macchinetta per capelli. La soddisfazione è tanta, ormai faccio qualsiasi taglio! Quando andavo dal "professionista", aveva sempre la mania di tagliare molto corto, e alla fine li faceva come voleva lui, non come volevo io, e ogni volta che andavo, aumentava il prezzo. Parrucchiere? No Grazie! FaidaTe Si Grazie!!!
Complimenti per i tuoi video che seguo sempre con piacere. Una premessa, dal 1992 al 1997 sono stato socio fondatore e importatore di Bluenote, importavamo diversi marchi Hi End per l'Italia (Bruce Moore Audio Design, Royd Audio, Magnum Dynalab,Harbeth, Antony Gallo, Soundlab, NVA, Merlin, Tara Labs, Audio Aronov ed altri) dal 1997 al 2005 sono stato invece socio e progettista sempre dell'allora Bluenote (Oggi Gold Note, vedi in rete il sito) che iniziò la propria produzione. Io progettavo (e costruivo i prototipi) di basi giradischi, bracci, testine e tutte le parti meccaniche di pre finali, integrati, cd player oltre a vari accessori che brevettai. Ftta la pallosa presentazione, ti dico due cose sicuramnte molto banali ma concrete e prese dalla mia esperienza di collaborazione con Richard Dunn, progettista e patron dell'inglese NVA (Nene Valley Audio) Un toroidale ben più generoso in dimensioni, ti farà aumentare notevolmente la dinamica dei transienti. Uno chassis totalmente amagnetico (Legno, plexiglass o alluminio) renderà più efficiente il toroidale non interferendo coi suoi inevitabili campi magnetici e flussi dispersi. Un paio di condensatori in polipropilene non polarizzati, ad esempio due ottimi Wima MKP da 0,47 micro farad, saldati in parallello ai due di filtro sul ponte raddrizzatore, ti aumenteranno sensibilmente la finezza della pasta audio. PS: Dal 2005 sono però tornato al mio vero mestiere, il trombettista e puoi vedere molti miei video su You tube. Ancora complimenti e buona musica.
Non ti giustificare nemmeno Mike. Stai facendo cose grandiose. Questo sarà il mio terzo progetto che acquisto da te, felicissimo di farlo. Grazie. Ciao grande.
YES aspettavo questo video otttimo progetto e ottima seppia :-)) ho comprato la guida cosi prendero' spunto per far fuori il mio Giorgio!Grazie!
Bravissimo !!!!! Complimenti.
Ciao, chiedevi di conoscere il motivo per cui il ronzio di fondo che il tuo ampli accusava è sparito con due coppie di filo twistato con cui hai collegato il ponte di diodi...
Semplice! Non erano di certo i quattro picofarad dei due spezzoni di filo che a frequenze audio ed in circuiti non ad altissima impedenza sono totalmente trascurabili (prova a calcolarne la reattanza...).
La soluzione ha funzionato perché hai fisicamente "allontanato" l'alternata dai circuiti di amplificazione che, privi di schermatura, captavano il campo, in questo caso elettrico, nell'intorno dei conduttori su cui vi era una d.d.p. in alternata: le schermature a questo servono !!!
Se posso esserti utile per la parte elettronica... penso che ti scriverò.
eh appunto...
il ronzio che udivi, molto probabilmente, era dovuto alla commutazione dei diodi nel ponte. bisognerebbe sempre porre in parallelo a ogni diodo di rettificazione un condensatore da 22 a 47 nF per " spegnere " il picco della corrente inversa quando il diodo va nello stato di off.
Grazie, come sempre!!!
Ciao Mike, ma considerato che per muovere l’aria all’interno del case non ti serve il vento ma una piccola brezzolina, non potresti pensare di rallentare la ventolina, tipo a circa la metà dei giri? Saluti
Ho una domanda da sottoporti che esula un po' dal tema che qui affronti. Ho ascoltato alcuni amplificatori in classe D, rimanenendo sempre colpito dal dettaglio e dalla limpidezza anche nei grandi impasti musicali. Ora ho due amplificatori mono in classe D, due BRZ tpa3255 cinesi, ognuno col suo potenziometro. E' possibile collegarvi un preamplificatore esterno, in modo che possa pilotare le casse da un solo potenziometro? Grazie se vorrai rispondermi.
Buonasera, Mike ho appena preso il file dallo shop ma non trovo lo schema dei collegamenti elettrici, non lo trovo neppure dentro il file fusion360.
Gran bel lavorone !! Avanti così !!
Bellissimo video e bel progetto. Come hai detto esistono centinaia se nn migliaia di possibili progetti dagli integrati, ai discreti, alle valvole. Io ad esempio ho costruito un gainclone in dual mono totale con case di alimentazione separato (due toroidali e raddrizzatori separati fatti con singoli diodi), PCB e componenti di alta qualità. Per il potenziometro ho scelto un Alps che viene usato anche in amplificatori HiFi di fascia media. Tu hai fatto le tue considerazioni e le hai egregiamente spiegate. Ottimo lavoro 👍.
Ciao Mike !!! ti seguo da molto tempo ed ho visto tanti dei tuoi video probabilmente...vorrei farti una domanda .. sono alla ricerca di un circuito da stampare per creare un'amplificatore mono ed in tutta sincerità ho creato degli ampli con TDA7294 ma che non hanno soddisfatto le mie esigenze di potenza.....da qualche giorno sono incappato su un canale youtube di CBZ ed in particolare su una scheda che viene chiamata MCRD V3, se hai possibilità di vedere vorrei chiederti cosa ne pensi e se secondo te potrebbe essere una buona soluzione per andare ad amplificare un subwoofer
Ciao, ci sarebbe un modo per regolare solo il volume a distanza di un amplificatore hi fi da casa, non dotato di telecomando?
8:10 ma non bastava mettere uno zener?
Ciao Mike, complimenti, mi è piaciuto molto questo video. A proposito dei rumori di Giorgio, potrebbero derivare dal ponte raddrizzatore, essendo un componente costituito da diodi che switchano corrente 100 volte al secondo, tali variazioni provocano emissioni di campi elettromagnetici che investendo il mondo immediatamente vicino, ossia i componenti dell'ampli, questi diventano sedi di correnti indotte, che attraversano l'intera rete fino ai diffusori.
Si tratta di un difetto del ponte a diodi, solitamente non si comportano così quando sono ben funzionanti,pertanto proverei a sostituirlo.
complimenti Mike, ottimo lavoro!
Bel video. Bravo.
LM3886 il suo sporco lavoro lo fa benissimo. Modushop è di Bologna ed è un mio fornitore (arrivato un pacco oggi).
Grande Mike! Vorrei fare un progetto simile al tuo, mi potresti dire che dimensioni ha il case?
Ciao Mike, al minuto 5.58 fai riferimento alla possibilità di mettere in MONO. Ho acquistato il PDF con il progetto (Molto interessante tutto il contenuto) ma non ho trovato riferimenti a questa possibilità. Fai un aggiornamento del PDF? Hai avuto modo di misurare le prestazioni dell'ampli per capire se i 70W sono su 8 o 4 ohm ? Grazie. Daniele
Per quanto riguarda la potenza mi sono risposto da solo consultando il sito TI che riporta 68W 4 ohm, 34 watt 8 ohm. Per il tema del bridge non ho ancora trovato nulla.
@@danieletheflya ponte hai il quadruplo teorico di potenza ma in questo caso avresti problemi di corrente massima che lo farebbe lavorare maluccio a 4 hom perché quegli integrati suonano da Dio ma non gestiscono correnti elevate.
Potresti mettere una coppia di transistor finali per ogni integrati che vengono in aiuto quando la corrente supera la massima sopportabile dagli integrati.... Ma andiamo su circuitazioni non standard dunque tra le follie hi end.
Ciao Mike! Premetto che sono un principiante nel mondo audio..ti vorrei chiedere se un amplificatore a transistor deve oppure no,raggiungere una temperatura operativa ideale per suonare "meglio"? Grazie e complimenti per i tuoi video!👏
Ciao Mike ma quanti canali è?
Ho visto che hai messo molte uscite rca
Ciao Mike , tempo fa avevo preso il file di questo lavoro ma purtroppo non avevo trovato tutte le info per poterlo ricreare , é un progetto che hai fatto solo per te o si può provare a riprodurre ? Nel caso dove posso reperire il progetto e quali componenti hai usato?
Bel lavoro complimenti
Ciao, vendi questo amplificatore.? Grazie
complimenti hai fatto un ottimo lavoro. Io ne ho costruiti diversi di ampli sia a transistor che a valvole, ma tutti per chitarra. Ci sono delle regole d'oro per evitare il ronzio, ma sono poco conosciute. La prima e' che l'insieme costituito da ponte diodi e condensatore principale (detto reservoir cioe' serbatoio) deve essere collegato al secondario del trasformatore con fili piu' corti possibile. Questo perche la corrente di ricarica del reservoir e' fatta di impulsi di corrente molto brevi ma molto intensi che avvegono in corrispondenza di ciascuna semionda. Tali impulsi (spikes) hanno un contenuto armonico assai elevato e piu i fili sono lunghi piu vanno a dare fastidio in giro. Probabilmente avresti ottenuto l'abbattimento del ronzio anche posizionando la PCB vicino al secondario del trasformatore. Poi molto importante e' anche il cablaggio delle masse, le due configurazioni classiche sono:
1) a STELLA il punto di massa di ogni stadio viene collegato in un punto comune chiamato centro stella (che di trova sulla PCB) poi il centrostella viene collegato in un unico punto dello chassi.
2) GROUND BUS c'e' un conduttore comune dove vengono collegate le masse a partire dallo stadio dove il segnale e' piu debole fino ad arrivare allo stadio finale dove il segnale e' piu' forte. Ogni stadio dovra' avere il suo condensatore elettrolitico di disaccoppiamento. Il collegamento al telaio si fara' dalla parte del segnale d'ingresso o da quella dello stadio finale, ma sempre e solo su un unico punto. Se gli elettrolitici sono di qualita' decente attenendosi a queste regole non si avranno problemi
ciao Mike !
domanda da neofita, un amplificatore hi fi di queste caratteristiche sul mercato quanto può costare relativamente ?
sto pensando di costruirlo ma non so quasi nulla di elettronica. seguendo il tuo pdf è possibile realizzarlo da chi come me non ha competenze di elettronica ?
grazie !
Ciao MIke ho scaricato la tua guida, ma potresti impreziosirla con un dettaglio delle connessioni, modulo ingressi, deviatori che fai vedere per il mute, qualche dettaglio sulle uscite di input e output. Grazie
L'alcol è un vecchio trucco da officina per l'alluminio, guarda KAOS la leggenda tornitura alluminio, lo dice chiaramente, grande mike.
Mike, appena finisco il trasloco, i frontali degli ampli (e i back) te li freso io che vengono meglio :o) ....complimenti sei bravissimo
è giustissimo che ci siano dei costi, dietro c'è un lavoro sia manuale che di ricerca e sviluppo!
Ciao Mike vorrei costruire il tuo progetto, avresti una guida con elenco componenti da comprare, e magari una guida come costruirlo. Grazie in anticipo
Una spiegazione potrebbe essere che dopo un ponte di diodi va sempre messa una piccola resistenza in serie al positivo, anche frazioni di ohm, che ammortizzi i picchi di carica del primo condensatore elettrolitico allo scopo di evitare rumori.
Meglio sovradimensionare il ponte di diodi e farlo con 4 diodi separati a cui mettere un piccolo condensatore in parallelo a ciascuno dei diodi.
È uno sbattimento ma il risultato è migliore.
Video interessantissimo e chiarissimo, come sempre.
Bravissimo Mike lavoro spettacolare....
Complimenti per il rimedio del ponte, così se l'hai fissato sul mobile si raffredda meglio. Chissà se altri che hanno preso lo stesso kit hanno trovato lo stesso problema.
Ciao Mike ! Io per fare sparire Luigi (il mio si chiamava così ) 😂✌️ da un'ampli cinese ho sostituito i condensatori del raddrizzatore con 2 con capacità più grande .. non ricordo credo 2 da 2000 uf . Staccata la corrente il finale si spegneva dopo 2 giorni 😂 ma è sparito tutto i soffi e il rumore ti ripple 😉 grazie per quello che fai per noi 😉✌️
Ciao Mike, metti in serie alla ventola un sensore NTC che quando aumenta la temperatura del dissipatore, aumenta proporzionalmente la velocità della ventola. Il sensore lo attacchi sul dissipatore e risolvi con il rumore
Ciao Mike . Faresti un video di approfondimento per dipanare un po' le nebbie su ampli finali di potenza classe AB e classe D ? So che ne hai già parlato nei tuoi video " attivo vs passivo" e "Così forte che lo sentono anche gli alieni".
Ne parlerò in modo mirato appena capiro bene bene come funzionano sotto, in modo da spiegare nel dettaglio e in modo comprensibile il tutto.
Magaro con pro e contro... O meglio, peculiarità, perché tutto è valido a patto di capire quale sia la destinazione
@@MikeBorgheseAudio Graaandeee!!!!!
Complimenti Mike, davvero molto bello, ottimo lavoro :-)
Non sono ingegnere, solo un hobbysta da decenni, ma illustro quale potrebbe essere il problema del ronzio a grandi linee. I diodi del ponte raddrizzatore commutano quando la semionda raggiunge 0,6 volt e non da 0 volt, e in più hanno un tempo di commutazione. Nel momento della commutazione la corrente di carica improvvisa del condensatore, e il fatto che la capacità del condensatore e l' induttanza del secondario si ritrovano in parallelo, genera degli spikes con componente armonica che si estende fino alle radiofrequenze. Se avvicini una radiolina ad onde medie o lunghe al ponte li puoi ascoltare. Il problema è molto accentuato nel caso di circuito di massa di potenza non separato da quello di segnale .la soluzione si chiama "circuito snubber" che è in grado di assorbire i disturbi., che come hai giustamente intuito hai realizzato in forma basica twistando i cavi del ponte radrizzatore . Uno snubber si può fare mettendo in SERIE un resistore e un condensatore collegando poi lo snubber in parallelo ai terminali di ingresso dell' alternata del ponte radrizzatore. Un buon valore di partenza sono 100 ohm 1 watt per il resistore e un microfarad poliestere per il condensatore. Cercando in rete si trovano ottime spiegazioni sugli snubber.
Dubito che la sezione di raddrizzamento (diodi e capacità) a 50 Hz di un alimentatore possano generare disturbi fino al megahertz, come scrivi. Avvicinando una radio ad onde medie riveli i disturbi presenti sulla linea elettrica ed i principali responsabili oggi sono gli alimentatori switching (a commutazione) fatti in economia (no filtri) e senza schermature (case in plastica).
Ciao Mike.
Grazie mille. Per i tuoi video.
Posso chiederti una cosa?
In molti passano dall'audio car agli hi-fi casa.
Spesso si è in possesso (come me) di componenti di qualità, come casse ed ampli.
Quindi quello che ti chiedo è : come utilizzare degli ottimi amplificatori da auto e relative casse 4 ohm con la 220v?
Con un trasformatore da 220V a 12V passi da alternata a continua per alimentare gli amplificatori (l'alimentatore deve essere fatto bene in questo caso).
Il resto non cambia, alla fine gli altoparlanti dove li metti stanno (nel senso che le teorie di progettazione sono sempre le stesse, e uno in base alle esigenze fa ciò che gli serve)
Hai provato ad invertire la rotazione della ventola? Invertendo il flusso dell'aria il rumore dovrebbe diminuire, al posto di buttare aria dentro estrai quella calda.
Ciao Mike, ben fatto !! Un poweramp 3886 ci vuole...almeno una volta nella vita !! Saluti.
Ciao Mike, mi sono sempre occupato di amplificatori classe AB e classe A
ne ho fatti alcuni e ho una buona esperienza in tal senso, ora sto studiando la progettazione delle casse acustiche e ti seguo molto perchè conosci la materia. Ma tornando sugli amplificatori, permettimi di darti un consiglio e di tenere a mente un concetto fondamentale: " è l'alimentatore di un amplificatore che suona", (in raltà il segnale in uscita sulle casse, non è altro che la modulazione della tensione di alimentazione dalle variazioni della musica) ciò vuol dire che se non hai un buon alimentatore il tuo amplificatore, quando chiedi potenza, sarà "sporcato" dal ripple che è direttamente proporzionale alla corrente assorbita. (Hai una gamma alta e media meno brillante.)
Tale ripple poi te lo trovi sul segnale musicale.
Se tu avessi un oscilloscopio e lo collegassi in AC sulla tensione di alimentazione vedresti il ripple (segnale a dente di sega sull'alimentazione, che poi va a sporcare l'audio).
Nel classe AB se avvicini l'orecchio alle casse a volume zero gia sentirai il disturbo nel caso di alimentatore scarso a livello progettuale, ma se tu provi a inserire un carico fittizzio da 4/8 ohm e inviargli un segnale sinusoidale in ingresso, vedresti con l'oscilloscopio collegato sull'alimentatore un bel ripple a dente di sega di una bella ampiezza che ti sporca l'audio sempre di più salendo con la potenza.
Io ho migliorato la qualità dell'audio, in modo incredibile perfezionando l'alimentatore.
Poi ti dico anche, brevemente, perche sarebbe lunga la cosa, che la misura della linearita della banda passante, non basta a valutare un amplificatore.
Cmq per qualunque consiglio sono a disposizione.
Concordo. Accade anche in informatica. Il Ripple è tremendo, perciò ho preso un Ampli 80+ GOLD con ottime specifiche e test effettuati sul ripple per il mio PC che uso per audio/video.
concordo, l'alimentazione è importante...direi aggiungo , che meglio un ampli semplice ma a componenti discreti, magari con finali a mosfet, con poca controreazione, se a zero sarebbe meglio, ovviamente le cose si complicano...ho costruito 30 anni fà anzi clonato, il conrad johnson ev2000... che ancora suona divinamente.....Bravo comunque sei in gambissimo..
complimenti, davvero bello, se ti fai tornire da qualcuno delle manopole in alluminio dal pieno, avrebbe un aspetto davvero prestigioso.
Gli autocostruiti sono bellissimi i molti casi funzionano meglio di quelli comprati il dramma sono le estetiche le serigrafie del frontale per esempio
@@carlosantangelo3599 io sono per i contenitori in alluminio, con due maniglie ai lati, un interruttore, la luce di accensione, e una per il limit👍
Mia ipotesi per Giorgio.
Mi è capitata una cosa simile.
Nel mio caso si trattava di cadute di tensione sulle piste del circuito stampato.
Queste provocavano variazioni sulle tensioni di alimentazione dei circuiti.
Gli ingegneri ragionano sul circuito elettrico supponendo caduta di tensione nulla sui collegamenti, ma in pratica non sempre è così; soprattutto quando le correnti in gioco sono altine.
Se ne tiene conto dei dispositivi ad elevata ingegnerizzazione.
E' solo una possibilità, dipende da come hai fatto il collegamento del ponte di diodi.
Per vedere questi problemi devi collegarti con un oscilloscopio direttamente sui piedini di alimentazione dei circuiti per vedere la coponente alternata dell'alimentazione. Ecco, non dovrebbe esserci, o comunque poca roba.
Si risolve stagnando le piste di alimentazione o mettendo dei fili in parallelo.
Per la ventola potresti usare le noctua che sono ottimi prodotti, silenziosi ed efficienti, magari in abbinato ai gommini anti vibrazioni per il fissaggio della stessa alla struttura, oppure aumentare la dimensione della ventola per far si che sposti più aria girando meno velocemente e quindi producendo meno rumore.
Ciao complimenti per la tua Creatività, se dovessi fare un paragone drl tuo Ampli con uno di serie industriale , con quale marca, modello,costo e suono si avvicina?
Appena farò i test potrò dirlo con certezza, sicuramente vale più di 300 euro per le prestazioni che ha
Proprio un bel vide. Grazie.
Visto che sai usare Fusion, io avrei fatto una stampa su carta del frontale e poi incollato sul pannello da forare.
Meno fastidi nel riportare quote e parallelismi.
Ciao Mike, BRAVO!!!! ottimo lavoro, hai costruito anche tu un tipo di GAINCLONE: l'amplificatore della Gaincard più clonato al mondo! questo perchè usa a mio avviso il chip Ouverture della National progettato meglio degli ultimi decenni. Stai imparando molto bene sul campo, fattelo dire da uno che aveva come maestro Bartolomeo Aloia e che mi occupo di HiFi da 40 anni. Hai ancora moltissimo da imparare, ma bravo e avanti tutta! Per i chip direi niente male, cita anche il TDA7294 di ST coi DMOS in uscita.....suono accattivante anche se bisogna fare attenzione ai giri di massa perchè prima di tutto tende ad innescare in alta frequenza!...Al prossimo progetto!
Vabbè, Aloia, massimo rispetto per un professionista spaziale che ha fatto la storia, altro che finalini a integrati... avevo pure preso i componenti per montare il suo ampli piccolo ma purtroppo non avevo più finito di montarlo :)
@@herik63 Ciao, io ho costruito negli anni 90, 4 esemplari di eta beta con la supervisione di Aloia, circuitazione simile al ST140, grande suono anche perché
tiravano molta corrente, erano progettati per 40 W ma al picco arrivavano oltre 100 W.
@@eziovimercati58 eh appunto!
Buongiorno Mike, ottimo video come sempre. Mi sono sempre chiesto come mai nei tuoi video gli amplificatori venissero considerati meno, penso che ogni marca e tipologia ha la sua "timbrica caratteriale". Per "sentito dire" per esempio, valvole e mosfet amplificano le armoniche pari a differenza dei transistor e sono certo che influisca già un bel pò. Forse si sta aprendo un nuovo piccolo capitolo nelle tue rubriche? un saluto.
Piano piano parlerò di tutto !
Bravo Mike, hai fatto un gran bel lavoro. 😉
Pur non sapendo ovviamente come suona e calcolando che, pur essendo un appassionato d'impianti e di musica ben riprodotta da ben 41 anni (sono un boomer 😆), ti garantisco che non sarei stato in grado di fare il lavoro che hai fatto tu, quindi lungi da me dallo scrivere qualsiasi critica. 😉
Due cosette però desidero scriverle:
1) come mai non hai dotato l'amplificatore dei controlli di tono?
2) un transistor finale che mi permetto di consigliarti è uno dei tanti power pack SANYO, sono stati molto utilizzati in amplificatori di aziende blasonate (Pioneer, KENWOOD o SONY ad esempio) ed hanno sempre donato grandi risultati musicali. 😉
Non voglio controlli di tono, sia per non avere troppa componentistica, sia perché mi piacere avere tutto piatto, senza regolazioni ausiliarie
La potenza va sempre esposta con il carico. In 8 ohm o 4?
Hehehe bella domanda, farò dei test per scoprirlo.
Ma le scritte serigrafiche sul pannello frontale?
ehhhhh le volevo fare ma non ho fatto in tempo, ero di fretta. magari in futuro compaiono
Come potrei fare se volessi autocostruirmelo io ma mettendo 2 coppie di uscite per le casse con un selettore solo A/solo B/ A e B insieme
Grazie per l'attenzione
Usando un selettore di uscita, ce ne sono tanti sul mercato di ogni tipo e forma.
Ma non collegare insieme A e B perché vai a mettere cose in parallelo... Meglio evitare
Ottimo video con tante spiegazioni tecniche, lm3886 è una garanzia in fatto di suono, però per l'amor di Dio togli quella ventola, nessun amplificatore in classe AB che si rispetti ha la ventola, in più quel dissipatore è quello apposta veduto in tutti i kit quindi vai sul sicuro. Puoi aggiungere per sicurezza un po di buchi di areazione sopra e sotto il dissipatore.
I classe D ovviamente sono molto più efficenti delle altre classi, ma una yaris anche se è molto più efficiente non sarà mai una BMW...
Ho controllato la temperatura massima di funzionamento: 150 gradi, vai tranquillllo👍
Buona sera, sto cercando qualcuno che mi sappia dare qualche informazione su produttori di amplificatori in classe D. Ho visto alcuni video e fanno un gran parlare della classe D, misure ridotte, alta potenza, ottima qualità audio e consumi davvero bassi. Qualcuno mi può aiutare, grazie.
Devi avere dei diffusori con l'impedenza molto piatta da 10 a 20 khz altrimenti suonano dimmerda.
La ventola usata e' da quadro elettrico . Quindi e' stato usato lo stadio di raddrizzamento originale ?
No, ho usato un generico ponte con condensatore che andasse bene
per la ventola se riesci prova a mettere degli o-ring o della gomma piuma tra la ventola e il metallo della scocca o alcune ventole da PC hanno della gomma intorno ai fori proprio per attenuare le vibrazioni
in un epoca dove si vedono solo i watt, vedere un video dove si tratta di altro è bello!
Grande...io ho fatto il famoso Gainclone con un amico che sa di elettronica più di me....con i full range EJJordan, progetto Junji Kimura va alla grande!
La colazione perfetta 😊
Prendi una ventola della Noctua o BeQuiet! con gli smorzatori di vibrazione da interporre negli angoli delle viti tra la ventola e lo chassis. Ti assicuro che cambia totalmente, anche perché hanno bassi giri. Devi guardare non solo il valore di FCM/dB, ma anche la pressione statica che riescono a produrre. Quella mi sembra una ventola da 6cm o addirittura 4cm, non credo sia da 8cm. Se prendi ad esempio una Noctua NF-A4x20 produce 14dB, non so la tua quanti ne fa. Ad ogni modo un metodo per sentirla meno sarebbe aprire la parte superiore dello chassis e montare una ventola slim da 14cm a bassi giri, tipo la Noctua NF-P14s redux-900 che fa solo 900 giri e 13dB. La metti in estrazione così non crea tutte quelle turbolenze interne, si riduce ulteriormente il rumore e il calore che ovviamente sale viene estratto dalla ventolona a bassi giri. Se proprio vuoi puoi mettere dietro anche una a bassissimi giri, la colleghi ad un potenziometro o metti una resistenza e la fai andare praticamente al minimo necessario per farla muovere, non ti crea turbolenze secondo me, ma genera un ricircolo forzato insieme alla 14cm che estrae. Io probabilmente proverei questa modifica.
Senti quello che manca è .. ma un costo complessivo generale per costruirlo quanto verrebbe ? All’incirca ? Così uno si fa una idea
Ci sono i link in descrizione 😉
@@andreagiliberto538 visti ma una addizione veloce hahahha
Scrive 170 nella descrizione
Più o meno gli amplificatori in classe AB nonostante le temperature suono estremamente entro volumi relativamente contenuti "di molto superiore rispetto ad una stanza o una abitazione normale" comunque un a ventola un po' più silenziosa non guasta, ma se non lo tiene a corta distanza comunque non la senti quindi poco male, lo stipi lontano dalle orecchie e il problema risulta lontano pure dal cuore, quindi nulla, qualche esperimento lo avevo fatto e comunque non risulta troppo complesso sistemare il tutto, ma richiede precisione nella progettazione altrimenti i risultati finali fanno davvero schivo, i cavi vanno gestiti bene per essere più ordinato e anche più semplice da riparare, quindi questo progetto mi sembra ben fatto e da qui in poi so può solo migliorare per ottenere prodotti realmente commercializzabili stampando i pcb e creando un un suono caratteristico
LM3886 in my heart!
Stupende creature i gatti
Big up for Seppia
Ciao Mike, probabilmente quel problema era a causa delle emissioni irradiate. In pratica i segnali elettrici possono propagarsi non solo tramite le piste e i componenti parassiti del circuito ma anche tramite radiazione elettromagnetica. Allontanando o ruotando la sorgente del disturbo è possibile diminuire la radiazione che arriva alle piste più sensibili del circuito. Ovviamente tutte le piste percorse da corrente emettono un campo elettromagnetico che è tanto più intenso quanto lo è la corrente che scorre. Il ponte a diodi è il componente dove scorre la maggior parte della corrente che tra l'altro ha un andamento impulsivo che è probabilmente il peggior nemico degli elettronici (ecco perché si usano i PowerFactorCorrector ultimamente).Spero di esser stato un minimo chiaro :)
Che tu sappia i gli anelli in ferrite, per minimizzare interferenze magnetiche riesce a minimizzare il problema?
Metti un potenziometro alla ventola, (ti consiglio anche un piccolo display per controllare la temperatura) così tieni la ventola accesa al minimo solo per far spostare leggermente l'aria, in caso di alta temperatura alzi la velocità
Complimenti per la realizzazione, ma personalmente avrei preferito eliminare la ventola, utilizzare un dissipatore esterno ed affidarmi alla convezione naturale, lasciando spazio intorno all'ampli
Avrei preferito anche io, ma alla fine non mi da noia, non si sente nemmeno, quindi va bene così.
A volumi sostenuti diventa importante raffreddare bene.
Bel video, complimenti! adesso io spero e aspetto che ti venga "scimmia" per i pre e finali a valvole così imparo!
Per ora non sono ancora entrato nel mondo delle valvole... Forse in futuro lo farò
@@MikeBorgheseAudio Lascia perdere, please !!! Non vi è alcun *motivo tecnico valido* per tornare indietro di settant'anni! Lascia le valvole agli ampli dei musicisti ed a cui è permesso tutto perché il suono lo devono creare: noi lo dobbiamo riprodurre nella maniera più fedele possibile.
Vai avanti nello studio della progettazione a stato solido, lasciando perdere magari anche gli integrati ma entrando nei dettagli della circuitazione, i suoi problemi e le soluzioni più "eleganti": L'elettronica è un'arte!
Ciao: ho visto con piacere che hai risolto il tuo "Giorgio". Anche se non sono del settore, ma solo uno smanettone" provo a rispondere ai tuoi quesiti. 1) ponte separato dal PCB: premesso che bisognerebbe analizzarne il layout, dubito che l'induttanza o la capacitá dei fili twistati siano ciò che ha eliminato il ronzio. Penso più a quanto ti dissi a suo tempo: un loop di massa. Visto cosa hai fatto penso fosse causato forse da piste ad anello chiuso intorno al ponte raddrizzatore. I condensatori che vengono messi sui ponti raddrizzatori, servono a eliminare le autoscillazioni generate dai diodi stessi, non l'alternata o i disturbi esterni della rete. 2)manopole: ho provato a mettere dei link di eBay ma non ci sono riuscito. Visto che hai frontale in alluminio, penso che per coerenza di design userei stessi colori: a)per volume si trovano a tre-5 euri manopole in alluminio naturale da 50mm ed oltre. b) accensione: trovi pulsanti inox naturale illuminati (mono e bistabili) con ideogramma on/off; al posto degli interruttori a slitta che azioni con le unghie (!) ho visto qualcosa di più ergonomico come deviatori a pulsante in inox naturale illuminati a led (puoi collegare il led alla funzione scelta). Se poi vuoi fare il figo puoi andare da chi fa targhe in metallo e ti fai pure serigrafare i comandi e il tuo logo. Ti faccio i miei complimenti per la realizzazione. Circa l'invito a realizzare un ampli, condivido che sia esperienza da fare per chi ha soldi, passione (e tempo!!). Io un vecchio amplificatore in classe AB a elementi discreti ce l'ho da tempo (Aurex SB-M3 con finali bjt): per questo sto sviluppando qualcosa che mi manca: un amplificatore in classe A con minimalismo estremo e scelte azzardate nel design; ma per ora ho provato sul banco solo le parti (rigorosamente tutte passive) dell'alimentazione. Sono purtroppo da tempo ancora in fase di simulazione del design del finale sia per mie carenze di base che mancanza di tempo. Non so se ci arriverò mai in fondo, cosí come per il progetto delle casse minimali coassiali. Ciao!!
Anche io propendo per la 1, stavo per scrivere il commento ma non mi ripeto, in generale c'è induzione tra il ponte e qualcosaltro nel circuito, allontanando il ponte ovviamente l'induzione si elimina. A riprova potresti eliminare il cavo twistato e mettere due cordine separate, mantenendo l'effetto.
Del resto è notorio che in un'applicazione audio ad alta fedeltà l'alimentazione sia assolutamente criticissima, così come i loop di massa, non a caso si tende a fare piastre che da un lato hanno quasi tutta la faccia a massa.
Esatto. Di solito negli ampli di un certo livello, l'intera sezione di alimentazione è separata fisicamente dalla sezione ampli e soprattutto preampli da schermi metallici (anche usando i dissipatori stessi collegati a massa), proprio per evitare ronzii molesti.
Io avrei proprio evitato la ventola, installando il dissipatore all'esterno, facendolo fungere da "termosifone", l'aria passa verso l'alto portando via calore, se infatti ci fai caso è difficile trovare amplificatori in classe AB che abbiano ventole (a me danno fastidio persino quelle del doppio fondo dell'impianto car)
Certo capisco che con tutti quei connettori risulta difficile... magari si potevano fare una serie di feritoie in alto e in basso sul cabinet :D
Comunque approvo al mille per mille gli ampli con i chipponi national, da sottolineare anche un certo utilizzo da qualcuno come 47lab nel suo gaincard, e da li milioni di gainclone
potresti anche valutare un controllo di velocita in temperatura, volumi bassi ventola spenta, volumi alti ventola accesa :D
complimenti ci piaci come lavori tu
È la terza volta che ti risento
Se posso dare un consiglio, userei un TDA7294 con stadio finale a dmos. Tengo a precisare che la purezza di suono dei mos fet è paragonabile alle valvole.
Perché le manopole non le fai in legno ? Fai un paio di rondelle e per non farle ballare usi un paio di chiodi facendo in modo che si fermino nelle scanalature del potenziometro, oppure, se c'è, nello spazio al centro del potenziometro. Spero di aver scritto tutto in maniera chiara. Bellissimo progetto !
Ho provato ma il legno non è abbastanza duro alla fine, mi sa che dovrò usare qualcosa in metallo... Devo ancora studiarmela bene sta cosa
@@MikeBorgheseAudio Se non ricordo male, DIY Perks ha fatto un video in cui realizzava una manopola del volume fatto di cemento. Potresti farne uno simile utilizzando tappi di bottiglia o bicchieri di plastica come contenitore.
@@3Leon5 carina l'idea ! Devo pensarci
Ciao Mike, provo anche io a dare il mio contributo.
Giorgio era un rumore causato dal ponte raddrizzatore. 100hz (doppio della frequenza di rete 230Vac) è un classico problema derivato da una cattiva progettazione dello stadio di alimentazione.
Ho visto che già ti hanno suggerito una rete snubber o simili, non sto a replicare la risposta.
Premesso che sono uno "smanettatore" di LM3886 e LM1875 da una vita, quindi di segnalo un paio di cose.
Le schede "cinesi" che hai usato sono normali, ma non spremono a dovere l'LM3886.
Sia per qualità dei componenti sia per layout della pcb.
Se volessi rifare qualcosa, ti consiglierei di prendere in considerazione tutto il lavoro fatto da Tom Christiansen (solo PCB o anche i componenti) reperibili sul suo sito Neurochrome.
Nel sito c'è anche un'OTTIMA analisi del LM3886 e del "contorno" (alimentazione, scelta dei componenti e altri ragionamenti relativi).
Il "ragazzo" si fa pagare bene le PCB, ma con lo studio che ci ha fatto, ci può anche stare.
Una cosa che non so se la tua PCB ha, fondamentale per l'LM3886,la rete di Zobel e quella di Thiele.
Sono fondamentali per far lavorare bene (e preservarlo da eventuali problemi) il chip.
Puoi prendere tranquillamente i valori citati nel datasheet del chip.
Se fosse stato un problema di progettazione dello stadio raddrizzatore e di livellamento (quattro diodi e due condensatori!) non avrebbe risolto allontanando l'alternata dal resto del circuito.Non ti pare? Non sono neanche i quattro picofarad di pochi centimetri di filo twistato, come ipotizza Mike, perché alle frequenze audio e su circuiti non ad impedenza estremamente alta sono totalmente ininfluenti. Medita o leggi il mio commento in pari data.
@@IK8XOO--Paolo se c'è un problema, è derivato sempre da una cattiva progettazione.
Il "cattiva" può assume diverse sfumature e motivazioni, ma essendo manufatti creati dall'uomo, l'errore è sicuramente umano e non di originane biologica.
Uscendo dalla filosofia, rimango della mia idea, che una progettazione differente non avrebbe generato il ronzio.
Ci son pochi modi di fare un ponte a doppia semionda, sono d'accordo, ma bisogna considerare anche il contorno in cui viene utilizzato.
Ad esempio non so se la scheda di Mike ha GND di segnale e di potenza separati.
Se così non fosse, le piste di potenza (tipicamente più grandi di quelle di segnale) fungerebbero da antenna per il famoso disturbo irradiato al ponte durante le commutazioni.
Come hai correttamente analizzato tu, allontanando il ponte dalla scheda ha allontanato il "generatore" del problema.
@@mastroaka Se intendi proseguire nell'analisi oltre l'"allontanamento" dell'a.c. che ha già messo in pratica Mike oppure oltre l'alternativa di aggiungere uno schermo sulla scheda che potrebbe risolvere allo stesso modo, l'analisi non dovrebbe tener tanto in conto la dimensione delle piste ma la *disposizione* di esse e, come in questo caso, dei componenti.
Considera che alla fine ed in questo caso specifico, il ronzio veniva fuori per un accoppiamento capacitivo tra il ponte e probabilmente delle piste ove scorre segnale a basso livello.
Non è l' "Hum" a 50 o 100 Hz ma le loro armoniche di ordine più alto. Ciò perché la piccola capacità responsabile del problema funge da passa alto.
Sebbene improbabile trattandosi di una realizzazione a stato solido, va detto che un ruolo importante lo gioca anche l'impedenza d'ingresso (e/o del carico, se presente) degli stadi che finiscono col captare il ronzio.
Infine, un ronzio quando l'ingresso dell'ampli è aperto, non è cosa bella comunque, ma può sparire nel momento in cui gli si collega una fonte di segnale: a livello dei primi stadi, infatti, ingressi compresi, gli accoppiamenti sono in tensione e quindi il generatore ha un'impedenza interna molto più bassa di quella d'ingresso dell'ampli e tende ad abbattere un eventuale ronzio se questo è captato dall'ingresso aperto e/o tende anche a spostarlo fuori dalla banda audio.
@@IK8XOO--Paolo io mi son fidato di quello detto da Mike, cioè una componente principale a 100hz...
Personalmente non mi sarebbe piaciuto mantenere una soluzione "definitiva" con il ponte spostato fuori dalla PCB tipo "torre di Pisa".
Per mia pignoleria avrei provato altre strade.
Nei miei progetti con i vari LM3886/1875 ho sempre optato per schede separate, o addirittura box separati (anche per una questione di sicurezza).
@@mastroaka Tante volte il ponte o i diodi sono fuori dal pcb e su dissipatore per motivi legati alla dissipazione termica: non c'è niente di strano o di male.
A proposito di dissipazione termica, sei alla ricerca di soluzioni eleganti? Fai una ricerca per "raddrizzatore ideale" (meglio in inglese: "Ideal Diode Bridge").
Un comunissimo gainclone come ce ne sono tanti... Comunque da un suono molto soddisfacente sopratutto se i condensatori di filtraggio sono almeno 10mila microfarad x2
Hai aggiunto la resistenza dei cavi. Prova a mettere una piccola resistenza in serie e potrai mettere il ponte su scheda.
Io possiedo due finali monofonici, classe A fino a 20 Watt poi passa alla classe A/B.
Quello che dici sugli Amplificatori classe D alcune persone potrebbero mandarti a quel paese, perché nel loro cervello amano i classe D e secondo loro sono migliori degli AB.
Io concordo con te sui classe D, ma vanno fatte distinzioni tra classe D giocattolo e classe D Veri.
Al giorno d'oggi ci sono i veri classe D di elevata qualità, ma costano forse più degli AB di qualità.
La classe D di bassa qualità la devono usare per il Bluetooth, che è un giocattolo.
Grandez anche io uso alcool, raffredda, lubrifica e soprattutto non lascia residui a differenza dell olio da taglio che si emulsiona con l'acqua.....
Qualcuno mi può aiutare? Grazie!
Ciao Mike , complimenti per il video , però ti devo confessare che alcune cose , noi esseri umani la chiamiamo Scienza , o scoperte , infatti ti sei mai chiesto come mai e accaduto? Perchè anche a me e capitata la stessa cosa tua , e non trovavo spiegazioni in merito a questo , anche se sono rami diversi , a te in elettronica , invece a me in matematica , ma dopo ho capito che quel problema e stato risolto non da me in primis , ma da qualcuno che e molto più intelligente.
La scienza è alla base di quello che faccio, mi sono andato a documentare benissimo e ho scoperto perché !
Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti bel progetto👍, diciamo che però per trarre le conclusioni hai preso in esame gli amplificatori che usavi in precedenza che definirli amplificatori e un complimento, secondo me dovresti fare un confronto con amplificatori degni di questo confronto, sicuramente con questo che hai costruito avrai un notevole miglioramento del suono, ti consiglio di dedicare più attenzione allo stadio di alimentazione per migliorare i transitori, quei condensatori sono il minimo sindacale per il funzionamento
Il problema della ventola non è il rumore audio che diffonde nell’ambiente, ma il rumore elettrico che produce nel circuito. Da evitare come la peste negli ampli hifi.
Rumore nel circuito questa non ne da, non ha PWM e ha una minea di alimentazione separata dalle altre e rettificata in modo indipendente
Mike prova a girare il verso della ventola, se lo senti solo da chiuso probabilmente c'è troppa pressione diretta sulle fessure, in aspirazione quello che passa è aria libera potrebbe far meno rumore
Proverò !
Da smanettone a smanettone in genere questo tipo di ronzio deriva proprio dall'alimentazione, aumentando i valori del condensatore elettrolitico di livellamento spariscono cmq complimenti per la costruzione oggi in pochi si cimenterebbero
Per chi ha voglia e coraggio di smanettare, e ha anche voglia di entrare in una polemica audiofila che dura dal 1975 , in giro si trovano cloni da assemblare del Quad 405, un finale da 100 +100 in classe "strana". Io ne ho uno originale e uno modificato (in rete si trovano gli schemi e i perché e percome modificarlo), ma per le mie orecchie e per il mio impianto monitor, l'originale rinfrescato solo con condensatori nuovi e operazionale più moderno, suona come dovrebbe, ovvero crudo e asciutto, e ci si possono attaccare anche le pentole che lui in qualche modo "suona" 🤣. PS: se comprate i cloni su Ebay, occhio che i transistor finali (2N3773) potrebbero essere tarocchi; ad esempio io per qualche strano presentimento, ho tolto la capocchia del transistor, e dentro ci ho trovato un transistor più piccolo 😱. Comunque avere questo storico ampli generatore di flame cinquantennali nel mio studio mi da' un senso di "storia" che mi aiuta nell'ispirazione. 🤣
Parlare un'ora del sesso degli angeli.... Ascolta che finali hai usato? Transistor in simmetria con R su emitter. Tensione dc che alimenti i finali?
Robe concrete l'alcol per l'alluminio lo sanno anche i bambini.
Se scalda tanto hai la tensione a riposo troppo alto e caduta CE alta.
Due pre Lm358 con due finali ch p e ch N, 140w pp. Non scalda.
Fatti fare una bella manopola in alluminio anodizzato per il volume ed incidere col laser le funzioni sulla piastra frontale.... comunque ottimo lavoro
I gatti sono animali sacri, nonché audiofili sopraffini ❤
Proprio ieri pensavo che mi piacerebbe costruire un ampli.
Con gli LM 3886 si sono costruite per anni casse attive per il settore strumenti musicali, quasi mai dotati di ventola.
Nel tuo caso manca la griglia di protezione sulla ventola.
Non era ancora arrivata la grigliata purtroppo
Come dici giustamente tu, gli amplificatori in classe D fanno lo stesso lavoro, ma vuoi mettere la soddisfazione di aver costruito un amplificatore con le proprie mani?
Bel progetto. Per smorzare le vibrazioni della ventola proverei a mettere un disco di gomma (ovviamente sagomato ad hoc) spesso 2 mm tra la ventola ed il pannello, oppure potresti valutare l'utilizzo di una ventola per computer a basso rumore.. Ti consiglierei anche di sostituire i tre switch frontali con tre mini relè sigillati perchè gli switch di quel tipo, con il passare del tempo si ossidano e possono dare luogo a ronzii e bump quando si commutano (te lo dico per esperienza personale).
Ho acquistato le “riflessioni “ maledetta serranda “”””Tu non ti abbasseraiiiiii”””” Complimenti Mike …Domanda quando il video delle ettoetto 2.0? 🤔
Molto presto