è incredibile perché questo video lo vedo proprio in un momento in cui ho fatto proprio questo tipo di ragionamenti e considerazioni. Dopo la nascita di mia figlia, questa estate ho preso la decisione di trasferirmi definitivamente in un posto completamente diverso da quello in cui sono cresciuto. Dopo 36 anni ho deciso di comprare casa e trasferirmi al sud, vicino al mare con tutta la mia famiglia e allontanarmi dal caos del nord. La nostra scelta è stata fatta proprio per avere un cambio di vita, non ho parenti o amici che mi aspettano a destinazione, ma questo non ci ha fermato. Le difficoltà sono tantissime ed è stato molto complicato fare tutto, ma la motivazione che abbiamo dentro e il desiderio di vivere una vita diversa e serena mi ha dato la forza per non arrendermi. Sono quasi al traguardo, e mi ritrovo molto nelle considerazioni emotive e motivazionali che fai in questo video. Grazie per aver condiviso l'esperienza di Giulia!
Adoro queste storie. Personalmente mi sono trasferito in Olanda all'eta' di 41 anni (con famiglia). Non esattamente condizioni ideali per trasferirsi, ma non mi pento, e sono riuscito a trovare una realta' migliore dando nuove e maggiori possibilita' ai miei cari. Voglio solo dirvi che non e' mai troppo tardi, ma serve tanto coraggio. Ognuno ha un motivo diverso per andarsene. Il mio e' stato la fuga da quella prigione chiamata "tradizione", di una nazione eccessivamente legata al passato (inclusi i salari) che finisce per limitarti nelle tue possibilita'. Trovate la vostra motivazione, e non abbiate paura. Serve sicuramente preparazione ed almeno l'inglese, ma una volta che avrete fatto il primo, importante passo, scoprirete che dove vivevate probabilmente non era il luogo giusto per voi, ed ora starete meglio. Ovviamente non e' cosi per tutti.
Aspetta un attimo: sono quasi 40 anni che sogno di andarmene al caldo ma: 1) Non ho una casa. Questo significa che se le cose vanno male non saprei dove andare, non sarebbe possibile un ritorno. 2) Non ho nessuno che possa coprirmi nel caso le cose vadano male, same as above. 3) Per vicissitudini personali, non ho titoli di studio spendibili per ottenere guadagni che mi permetterebbero di vivere dignitosamente, quindi la mia prospettiva sarebbe comunque di lavorare tanto, avendo sempre problemi economici (sempre che un lavoro lo trovi). 4) Il mondo non ha praticamente più oasi economiche, dove puoi vivere con poco. Andavo in Messico 30 anni fa e la vita costava un decimo di quello che costa oggi. Dire che tutti possiamo è vero, ma nasconde un enorme range di differenze e per qualcuno quelle differenze possono costituire un ostacolo enorme, possono farti percepire una scelta (che non è detto a priori che sia quella giusta, fra l'altro) come senza ritorno. C'è una bella differenza fra "vediamo come va" e "o la va o la spacca". Comporta impegno e conseguenze decisamente diverse. Per molti di noi è purtroppo necessario che si mettano in fila una serie di circostanze, che si presenti un'occasione. Buttarsi così a peso morto rischierebbe di renderti la vita ancora più un inferno di quanto non lo sia già. In genere si fanno scelte del genere se arrivi alla disperazione (scappare da una guerra, da una profonda crisi economica, da un disastro naturale, da un dramma personale) e io spero di non arrivarci mai. Spero invece di trovare un contesto in cui possa avere una possibilità e le antenne sono belle alte.
credo che il tuo pensiero sia quello di molti, però ti do un pensiero laterale. E se ora tu perdessi tutto ? Saresti costretto a ricominciare senza tutte quelle paure che ora bloccano. È vero che si sa quello che si lascia e non si sa quello che si trova, però spesso sono queste paure a bloccare. Io di scelte di "pancia" ne ho fatte, e amen, se devo ricominciare, ricomincerò..
@@ferrystech apprezzo, capisco. Ma invito a trovarsi in situazioni economicamente traballanti per tutta la vita e decidere di buttarsi senza rete. La vita è una sola, non si gioca a testa o croce. Se dovessi perdere tutto sarebbe diverso, dovrei fare di necessità virtù, sarà la vita che mette alla prova la mia resilienza, non le scelte, potenzialmente sbagliate (non sarebbero le prime) che faccio io. Grazie cmq per la risposta, che non mi aspettavo.
@@maxrupo cerca di prendere in mano la tua vita…sei già avanti sulla consapevolezza di essere border Line, allora cerca di tirarti indietro dal dirupo perché più cammini e più possibilità hai di cadere. Al primo soffio di vento cadi. Cerca di guardarti e capire cosa ti piace, iscriviti ad un Università anche online (ovviamente riconosciuta) con corsi senza obbligo di frequenza e prenditi sto pezzo di carta. Per quanto riguarda i costi…variano in base al reddito, mal che ti vada paghi solo la tassa di iscrizione annuale che si aggira sui 160€. Non conosco ovviamente tutti i tuoi problemi ma la domanda che dovresti porti è: Voglio davvero rimanere precario? In qualsiasi situazione?. Io ad esempio andavo bene il primo anno di università, poi però per problemi ho rallentato, perdendo un anno ed al quarto mi sono reso conto di una cosa: avevo sempre sentito dentro la sensazione che quando sarebbe arrivato il mio momento avrei visto davvero il potenziale; è arrivato, per l’esame di cybersecurity, mi è sempre piaciuta e sono sempre stato curiosissimo, ho fatto 26/30 e studiato un esame da 650 pagine/slide in 3 giorni. Ho mangiato letteralmente quella materia ed ora mi sono sbloccato, procrastinazione ridotta, diversa sicurezza nello studiare, approccio cambiato. Questo per dirti che una volta che ho capito cosa mi piace e avendolo provato ora so che anche con le difficoltà che vedo c’è sempre un momento in cui il momento arriverà, MA SOLO SE LO ACCETTERAI.
Non ho un profilo social da una decina di anni. Totalmente inutile. Litigate per dei like, pretesa di buongiornissimi, invidie, falsità, stalking... tutta monnezza. È una seconda vita che di reale non ha nulla.
TH-cam è, a rigore, un social. In realtà l'unico che ho mantenuto anche io, perché ci sono una serie di canali che per me rimangono di notevole interesse.
Quanto ti invidio, io ne sono completamente dipendente. Ero anche io un bastian contrario, poi ho ceduto, effettivamente vivere ad oggi senza social è considerato da emarginati. Forse un po’ lo è però il litigare per i like o cose simili mi riguarda tutti i giorni.
La penso come te, uguale uguale. Ho usato i social ai tempi dell’uscita perché mi tenevano in contatto con gli amici lontani, ma fortunatamente non ne ho più bisogno, quindi ho abolito tutto.
Domanda indiscreta ma essenziale per capire le modalità con cui Giulia ha affrontato il suo cambiamento di vita: il lavoro che dice di aver trovato sul posto le offre risorse economiche sufficienti per soddisfare le varie necessità della sua vita quotidiana? Mi riferisco ad alloggio, vitto, indumenti, accessori vari. O una parte delle risorse economiche le arrivano dalla famiglia di provenienza? In questo secondo caso, la sua cosiddetta scelta di vita sembrerebbe piuttosto una sofisticata vacanza goduta grazie a risorse esterne alla propria capacità di autosostentamento. Nel caso in cui Giulia sia stata invece capace di mettere a frutto certe proprie specifiche competenze, sarebbe interessante che le condividesse per mostrare più concretamente quali sono le possibilità e i limiti che questo genere di scelte di vita comportano.
Ma infatti il problema non sono i videogiochi, ne l’intelligenza artificiale ne il digitale, il vero cancro di questa società sono i social stile short format come tik tok e Instagram. Anzi mi dispiace tantissimo che su TH-cam abbiano introdotto gli shorts
@@tavolondario esattamente, non sono neanche app di messaggistica o di intrattenimento come TH-cam o whatsapp, li posso capire perfettamente. Ma Instagram e tik tok sono diventati insopportabili. A tal punto che se qualche volta mi viene la voglia dopo li installo li disinstallo. Oltretutto ognuno ha problemi e più che migliorarti la giornata pervadono la mente
@YTTech03 io IG ce l'ho per motivi lavorativi ma lo odio e tik tok c'è l'ho ma non lo apro mai ...come FB.. intanto se non li uso sei fuori dal mondo oggi
@@tavolondario A me basterebbe portarmi i miei dischi in vinile di musica rock. L'altro giorno mi sono rimontato una vecchia autopista della Polistil di quando io e mio fretallo avevamo quindici anni e ci siamo divertiti come a quei tempi . Altro che video giochi
Ha il cellulare, il computer, il WiFi, le cuffie...proprio "addio tecnologia" non mi pare. Gli oggetti vanno ordinati su internet. Semplicemente non ne ha un accesso comodo ma li ha. E considerando che chi lavora (magari in fabbrica) comunque sta molte ore al giorno lontano da social e cellulare e computer e console non mi pare una situazione diversissima. Tanta stima invece per aver deciso di fare armi e bagagli e andare in capo al mondo. Posti magnifici, ma in inverno veramente inospitali.
Ma infatti rimanere in Italia vuol dire essere stoici, di questi tempi. Non c'è nulla che funzioni e rimaniano un paese conservatore aggrappato al passato. Credo che però restare e lottare per il cambiamento possa essere altrettanto stimolante. In fondo è impossibile non essere legati al proprio paese, e chi ha più a cuore le sue sorti resta ed alza la voce, invece che andarsene e rinunciare. Scelte di vita.
Il problema sono i social, in Italia come nel mondo, siamo arrivati a un degrado quasi totale, anzi qui su TH-cam è sopportabile ma per esempio non ho tik tok o se ce l’ho me lo devo scaricare. Certi contenuti sono oggettivamente inguardabili e chi dice che è normale o non sta bene o mente
Senza dover andare tanto lontano, se fosse possibile fare un salto temporale, io accetterei molto volentieri di tornare nei anni 80/90 quando non c'era nulla di tutto questo falso sistema. La ragazza ha fatto una scelta coraggiosa, brava
Carino come cosa, io cerco di usare poco i social, ma mai eliminerei internet sia perché sono appassionato di tecnologia e sia perché è il mio lavoro. Ma uno non esclude l'altra.
Secondo le leggi della termodinamica non si può vivere senza lavorare. O qualcuno lavora per te. Come detto nel video, per digital detox basta andare in un paesino sperduto a 30 km dalle città. Con pure meno consumismo.
Domanda indiscreta ma essenziale per capire le modalità con cui Giulia ha affrontato il suo cambiamento di vita: il lavoro che dice di aver trovato sul posto le offre risorse economiche sufficienti per soddisfare le varie necessità della sua vita quotidiana? Mi riferisco ad alloggio, vitto, indumenti, accessori vari. O una parte delle risorse economiche le arrivano dalla famiglia di provenienza? In questo secondo caso, la sua cosiddetta scelta di vita sembrerebbe piuttosto una sofisticata vacanza goduta grazie a risorse esterne alla propria capacità di autosostentamento. Nel caso in cui Giulia sia stata invece capace di mettere a frutto certe proprie specifiche competenze, sarebbe interessante che le condividesse per mostrare più concretamente quali sono le possibilità e i limiti che questo genere di scelte di vita comportano.
Ciao Giulia, ti ringrazio per la celerità della risposta. Mi rimane però qualche dubbio sulle modalità con cui conduci la tua coraggiosa scelta di vita: abiti in una sorta di baita tra i boschi, recandoti al villaggio più vicino occasionalmente per procurarti i generi di prima necessità; oppure abiti in un villaggio che, per quanto piccolo, accoglie molteplici attività diversificate e quindi offre anche diverse opportunità di lavoro?
A parte internet e youtube potrei fare a meno di tutto. La gente non capisce che abbiamo bisogno di stimoli e di vita vera vissuta ogni giorno, di relazioni sociali e attivitá appaganti ogni giorno per stare lontano dalla tecnologia e dalle distrazioni che alla fine non sono cosi prioritarie come pensiamo. Abbiamo solo bisogno di riprogrammare la nostra giornata. Io lo riconosco, uso molto internet di inverno e quando ho poche relazioni sociali, soprattutto nel week end perché anche lavorare durante la settimana é un attivitá che mi distrae dalle tecnologie.
La scintilla è tutto. Bravo Ferry 👌 Confermo quanto detto da Giulia: sono stato alle Isole Svalbard nel 2022 come fotografo naturalista e la comunità presente a Longyerabyen è ben descritta. Una grande famiglia composta da persone proveniente da tutto il mondo. La tecnologia è presente, ma non invasiva e si valorizza molto la condivisione di opionini e di oggetti
Io lo dirò sempre, il problema non sono la tecnologia e il digitale ma i social, perché alla fine se uno è in un paese sotto censura si può comunque ricorrere (sempre che si ha accesso a internet) a delle chat non per forza a Instagram o tik tok, questi ultimi due sono il male fatto tecnologia
Ovviamente per social intendo tipo Instagram e tik tok cioè quelli più invasivi non come TH-cam che già propone video lunghi che non assottigliano la tua attenzione
❤❤❤❤ stando 6 mesi in Brasile in un posto disperso a me piaceva. Anzi erano gli altri che dicevano torna di qua dai ma io mi sentivo bene di là. Invece di imparare io in portoghese ho fatto imparare a 15000 persone il dialetto veronese😂😂😂😂
Condivido il tuo pensiero, l'unica cosa su cui avrei qualche dubbio è la sanità: prendo e vado a vivere in un posto sperduto, tutto bello - poi sfiga vuole che mia ammali e per curarmi debba tornare "nel mondo civilizzato" - voglio dire: facile vivere per conto proprio senza contribuire alla società moderna, ma poi quando ti serve ne approfitti. Sbaglierò, ma io la vedo così.
credo che basare tutto sulle "paure del futuro", che qualcosa possa accadere, sia molto limitante. Non dico di vivere alla giornata, ma non lasciare che la paura che possano succedere cose ci fermi :)
@@ferrystech Vero quello che dici ma credo che in Norvegia ci siano ospedali che possano curare ogni malattia possibile, come fanno in qualsiasi luogo, sono scelte di vita ma son fatte in un mondo civile. La Norvegia non è terzo mondo, anzi...
Oggi una persona che non fa uso di tecnologia sembra quasi un alieno, ma se ci pensiamo bene solo 40 anni fa nessuno aveva tutti gli accrocchi tecnologici che abbiamo oggi, i computer c'erano ma erano molto più complicati da usare, non per tutti e facevano cose piuttosto semplici, i videogiochi erano anch'essi molto semplici, telefonini o smartphone neanche a parlarne, molte tv erano ancora in bianco e nero e i canali che potevi vedere si contavano sulle dita di una mano, ovviamente non c'era Amazon, google, youtube o l'IA... certo magari la loro vita era meno comoda, ma la gente era comunque felice, che è quello che conta davvero.
purtroppo cambiano le regole, e le scelte rimangono sempre e solo due: cambiare con l'evoluzione o rimanere fermi nel passato. Quello che è giusto o sbagliato è scelta personale :) ma ognuna ha le sue conseguenze
Ciao Giulia, ti ringrazio per la celerità della risposta. Mi rimane però qualche dubbio sulle modalità con cui conduci la tua coraggiosa scelta di vita: abiti in una sorta di baita tra i boschi, recandoti al villaggio più vicino occasionalmente per procurarti i generi di prima necessità; oppure abiti in un villaggio che, per quanto piccolo, accoglie molteplici attività diversificate e quindi offre anche diverse opportunità di lavoro?
Ciao Giulia, ti ringrazio per la celerità della risposta. Mi rimane però qualche dubbio sulle modalità con cui conduci la tua coraggiosa scelta di vita: abiti in una sorta di baita tra i boschi, recandoti al villaggio più vicino occasionalmente per procurarti i generi di prima necessità; oppure abiti in un villaggio ch
L'unica cosa che manca all'estero effettivamente anche per me è il cibo italiano... buono anche all'estero ma giustamente si ha nostalgia del cibo nostrano
Ho 27 anni e vivo in italia, quello che dice lo condivido ma se cerchi bene si trova amche qui da noi, bisogna solo trovare le conpagnie giuste, fare serata con i giochi da tavolo, parlarsi senza stare al cellulare ( cosa che odio), si puo fare senza emigrare o comunque fare una scelta cosi drastica secondo me.
Mi ha molto colpito la sua storia e visto che sono anche io un amante di posti come questo, mia moglie mi dice che devo fare l’eremita😂 mi sono iscritto al suo canale
La libertà non ha prezzo....non lo avrà mai! Grande Giulia! Posti meravigliosi 😎💪🤟PS: barattare tutta la mia tecnologia per trasferirmi in quesi posti per lavoro o altro? Io non avrei di certo dubbi! non sò voi...
Io mi rendo conto non solo di non aver fatto qualcosa di diverso, ma nemmeno di uguale. Una vita totalmente passiva. E come dice lui da giovane avevo capacità e condizioni per fare, ma non ho fatto
Ogni tanto penso quando avevo 14 anni dove non c'erano cellulari e non c'era tutta questa tecnologia tranne qualche pc (486 o i primi pentium) e mi ricordo che si usciva di piu' e ci si divertiva di piu' con niente. Adesso quelli che hanno 14 anni vanno in giro con le cuffiette nelle orecchie e cellulari in mano e sembrano degli zombie. La tecnologia ok ma non so se è tutto questo bene per l'uomo.
Non credo che scappare cambi le cose, se stiamo male in un posto lo staremmo di sicuro anche altrove. I nostri problemi vengono da noi, finché non cambieremo noi ovunque andremmo sarà lo stesso. Poi certo che se vivi in un posto del terzo mondo dove scarseggia tutto é meglio partire, non é di certo il caso dell Italia. Secondo me la scelta de questa ragazza é fare un passo in dietro, e non cercare di migliorare, ma regredire allo stato primitivo.
Sono scelte dopo 34 anni di Trentino e di vita in piccoli centri e in montagna, essere in una città come Roma con tutti i servizi per me è il massimo e non tornerei mai più in Trentino soprattutto ora superati i 50 anni. A livello professionale poi il divario digitale è non solo nelle infrastrutture, ma pure nella mentalità, quindi ogni cosa sarebbe un freno. Da giovane forse puoi anche vivere in posti ancora più isolati, ma non manca solo Amazon, mancano molti servizi indispensabili compresi gli ospedali vicino a casa. In Trentino poi mai avrei potuto rinunciare all'auto, senza un mezzo di trasporto personale non hai accesso a nessun servizio e muori pure di noia o passi il tempo ad alcolizzarti al bar.
Non vivrei a Roma per nessun motivo al mondo ,bello per due giorni di visita ma vivere in una metropoli così non lo farei mai,amo troppo la natura in Trentino anche subito ,Roma è un caos assurdo sinceramente non riesco a capire come una persona può vivere a Roma .
@@francorigacci1694 hai accesso a tutti i servizi, tutte le comodità, bello il Trentino per le ferie, ma senza auto, credimi muori di noia, soprattutto a novembre. Poi se lavori nell'abito Informatico è privo di opportunità, domina solo il reparto PA con Informatica Trentina il resto è medioevo.
@@mastiqaatsi-channel rispetto il tuo pensiero ,però si in città hai tutte le opportunità che vuoi soprattutto c’è il lavoro e su questo non discuto,ovviamente la mia non è una critica solo un pensiero. Vivo in città anche io anche se più piccola ,vado ogni anno in Trentino e lo trovo bellissimo perché io amo la natura e i paesaggi ,però capisco che vivere in una città come Roma è allettante hai tutto ,però molte cose negative,tanta delinquenza,degrado perché a Roma in molti quartieri non è bellissimo,dato che la conosco bene perché mia moglie e romana. Però va bene ,le scelte delle persone vanno comunque rispettate. Un saluto e buona giornata.
@@francorigacci1694 sono nato in Trentino e ci ho vissuto fino a 34 anni, sono a Roma dal 2008 e non tornerei mai più nel paesello dove sono vissuto. Ovviamente ho lo studio in casa e non vivo il traffico cittadino e quindi vivo solo i suoi vantaggi. Però credimi se ti abitui alla città sarà più quello che ti manca che quello che trovi. Prova ad andare a Monte Terlago a Novembre e senza auto, poi ne parliamo. Poi pure provare a Terlago dove trovi due abitanti in più. L'unici punti di ritrovo i Bar e l'unico conforto l'alcol.
Sono pronto a scommettere che tornerà in Italia o comunque in un Paese "normale". Sicuro al 100%, fanno tutti così se sono giovani, se fosse una persona anziana sarebbe diverso.
Secondo me il problema non è la tecnologia, sono i social, soprattutto se gestiti e monopolizzati da big tech . Dovrebbero chiuderli magari creando dei social “diversi” più regolamentati secondo principi sani. È oggettivo che certe cose su tik tok sono inguardabili. E chi dice che non è vero sta palesemente mentendo o non sta bene.
@@YTTech03 il problema non sono le aziende, ma le persone. Se per te sono inguardabili, per altri 1000 persone è un contenuto bellissimo, il problema è quello. Se fossero davvero inguardabili (magari.....), non avrebbero fatto tutto questo "successo" queste app sciogli cervelli
l'ha detto che probabilmente non starà li per sempre, ma non per forza bisogna tornare in Italia. Io non ho niente contro l'Italia, altrimenti me ne sarei già andato, ma credo certamente che esistono posti migliori se si cerca qualcosa di diverso (e anche posti peggiori...)
Se a dirlo è una con le faccette, depilata, con le sopracciglia rifatte, tecnologia, internet e webcam che fa la content creator, allora ci credo e non guardo neanche il video.
non è che se una persona vuole vivere più vicina alla natura deve smettere di depilarsi o farsi la doccia :D ma che pensiero è scusa ? viviamo in una società evoluta :)
@@ferrystech aspetta un attimo. Nella società evoluta c'è la tecnologia. Il mio pensiero è un pensiero che è nato dal titolo precedente del video (che hai cambiato) visto che la cura personale di Giulia non si limita soltanto nella doccia e nella depilazione. Non sto parlando di lamette e rubinetto dell'acqua calda. Ora non so se TH-cam è un social, ma io non frequento nessun social. Giulia fa uso frequente di Social. Fa uso di tecnologia. Fa uso di internet. Non è diversa da qualsiasi donna che vive in una società evoluta. Semplicemente vive in un posto dove Amazon probabilmente non consegna per motivi piuttosto semplici. Ma alludere "l'addio alla tecnologia" secondo me è giusto usarlo in contesti più inerenti. La storia di Giulia la sapevo già avendo incrociato i suoi video tempo fa. Il mio messaggio ovviamente è provocatorio più al titolo precedente che a Giulia stessa. Conosco una persona che abita in Sardegna, che veramente ha detto addio alla tecnologia e vive solo con le api. Non sa nemmeno cosa sia Amazon, non ha internet e ha un pc pieno di video di TH-cam di anni fa scaricati sull'hard disk. Si cura soltanto con docce e depilazioni e non è così curata come Giulia che palesemente non fa soltanto quello. Per usare il telefono deve spostarsi di un po di km. Giulia vive in una società evoluta mentre la persona che conosco io vive nella natura. Già il fatto che hai risposto al mio pensiero e cambiato il titolo, è una conferma oggettiva che lo hai integrato nel tuo subconscio come lecito. Alla domanda "tu riusciresti a vivere come Giulia?" si, quasi tutti riuscirebbero a vivere come Giulia. Se avessi pubblicato il video già con questo titolo, il mio pensiero e il mio messaggio probabilmente non sarebbero mai esistiti. 🙂
Tutti i maschietti sanno esattamence quale e il fine ultimo. buona fortuna 😅 Spero di sbaliare, ma pero penso che so anche il suo fine ultimo. Buona fortuna 😰
è incredibile perché questo video lo vedo proprio in un momento in cui ho fatto proprio questo tipo di ragionamenti e considerazioni. Dopo la nascita di mia figlia, questa estate ho preso la decisione di trasferirmi definitivamente in un posto completamente diverso da quello in cui sono cresciuto. Dopo 36 anni ho deciso di comprare casa e trasferirmi al sud, vicino al mare con tutta la mia famiglia e allontanarmi dal caos del nord.
La nostra scelta è stata fatta proprio per avere un cambio di vita, non ho parenti o amici che mi aspettano a destinazione, ma questo non ci ha fermato.
Le difficoltà sono tantissime ed è stato molto complicato fare tutto, ma la motivazione che abbiamo dentro e il desiderio di vivere una vita diversa e serena mi ha dato la forza per non arrendermi. Sono quasi al traguardo, e mi ritrovo molto nelle considerazioni emotive e motivazionali che fai in questo video.
Grazie per aver condiviso l'esperienza di Giulia!
Adoro queste storie. Personalmente mi sono trasferito in Olanda all'eta' di 41 anni (con famiglia). Non esattamente condizioni ideali per trasferirsi, ma non mi pento, e sono riuscito a trovare una realta' migliore dando nuove e maggiori possibilita' ai miei cari. Voglio solo dirvi che non e' mai troppo tardi, ma serve tanto coraggio. Ognuno ha un motivo diverso per andarsene. Il mio e' stato la fuga da quella prigione chiamata "tradizione", di una nazione eccessivamente legata al passato (inclusi i salari) che finisce per limitarti nelle tue possibilita'. Trovate la vostra motivazione, e non abbiate paura. Serve sicuramente preparazione ed almeno l'inglese, ma una volta che avrete fatto il primo, importante passo, scoprirete che dove vivevate probabilmente non era il luogo giusto per voi, ed ora starete meglio. Ovviamente non e' cosi per tutti.
Bravo e tanto rispetto per un cambiamento che denota un grande coraggio, tanta stima
Aspetta un attimo: sono quasi 40 anni che sogno di andarmene al caldo ma:
1) Non ho una casa. Questo significa che se le cose vanno male non saprei dove andare, non sarebbe possibile un ritorno.
2) Non ho nessuno che possa coprirmi nel caso le cose vadano male, same as above.
3) Per vicissitudini personali, non ho titoli di studio spendibili per ottenere guadagni che mi permetterebbero di vivere dignitosamente, quindi la mia prospettiva sarebbe comunque di lavorare tanto, avendo sempre problemi economici (sempre che un lavoro lo trovi).
4) Il mondo non ha praticamente più oasi economiche, dove puoi vivere con poco. Andavo in Messico 30 anni fa e la vita costava un decimo di quello che costa oggi.
Dire che tutti possiamo è vero, ma nasconde un enorme range di differenze e per qualcuno quelle differenze possono costituire un ostacolo enorme, possono farti percepire una scelta (che non è detto a priori che sia quella giusta, fra l'altro) come senza ritorno. C'è una bella differenza fra "vediamo come va" e "o la va o la spacca". Comporta impegno e conseguenze decisamente diverse. Per molti di noi è purtroppo necessario che si mettano in fila una serie di circostanze, che si presenti un'occasione. Buttarsi così a peso morto rischierebbe di renderti la vita ancora più un inferno di quanto non lo sia già. In genere si fanno scelte del genere se arrivi alla disperazione (scappare da una guerra, da una profonda crisi economica, da un disastro naturale, da un dramma personale) e io spero di non arrivarci mai. Spero invece di trovare un contesto in cui possa avere una possibilità e le antenne sono belle alte.
credo che il tuo pensiero sia quello di molti, però ti do un pensiero laterale. E se ora tu perdessi tutto ? Saresti costretto a ricominciare senza tutte quelle paure che ora bloccano. È vero che si sa quello che si lascia e non si sa quello che si trova, però spesso sono queste paure a bloccare. Io di scelte di "pancia" ne ho fatte, e amen, se devo ricominciare, ricomincerò..
@@ferrystech apprezzo, capisco. Ma invito a trovarsi in situazioni economicamente traballanti per tutta la vita e decidere di buttarsi senza rete. La vita è una sola, non si gioca a testa o croce. Se dovessi perdere tutto sarebbe diverso, dovrei fare di necessità virtù, sarà la vita che mette alla prova la mia resilienza, non le scelte, potenzialmente sbagliate (non sarebbero le prime) che faccio io. Grazie cmq per la risposta, che non mi aspettavo.
@@maxrupo cerca di prendere in mano la tua vita…sei già avanti sulla consapevolezza di essere border Line, allora cerca di tirarti indietro dal dirupo perché più cammini e più possibilità hai di cadere. Al primo soffio di vento cadi. Cerca di guardarti e capire cosa ti piace, iscriviti ad un Università anche online (ovviamente riconosciuta) con corsi senza obbligo di frequenza e prenditi sto pezzo di carta. Per quanto riguarda i costi…variano in base al reddito, mal che ti vada paghi solo la tassa di iscrizione annuale che si aggira sui 160€. Non conosco ovviamente tutti i tuoi problemi ma la domanda che dovresti porti è: Voglio davvero rimanere precario? In qualsiasi situazione?. Io ad esempio andavo bene il primo anno di università, poi però per problemi ho rallentato, perdendo un anno ed al quarto mi sono reso conto di una cosa: avevo sempre sentito dentro la sensazione che quando sarebbe arrivato il mio momento avrei visto davvero il potenziale; è arrivato, per l’esame di cybersecurity, mi è sempre piaciuta e sono sempre stato curiosissimo, ho fatto 26/30 e studiato un esame da 650 pagine/slide in 3 giorni. Ho mangiato letteralmente quella materia ed ora mi sono sbloccato, procrastinazione ridotta, diversa sicurezza nello studiare, approccio cambiato. Questo per dirti che una volta che ho capito cosa mi piace e avendolo provato ora so che anche con le difficoltà che vedo c’è sempre un momento in cui il momento arriverà, MA SOLO SE LO ACCETTERAI.
Non ho un profilo social da una decina di anni. Totalmente inutile. Litigate per dei like, pretesa di buongiornissimi, invidie, falsità, stalking... tutta monnezza. È una seconda vita che di reale non ha nulla.
TH-cam è, a rigore, un social. In realtà l'unico che ho mantenuto anche io, perché ci sono una serie di canali che per me rimangono di notevole interesse.
Quanto ti invidio, io ne sono completamente dipendente. Ero anche io un bastian contrario, poi ho ceduto, effettivamente vivere ad oggi senza social è considerato da emarginati. Forse un po’ lo è però il litigare per i like o cose simili mi riguarda tutti i giorni.
Verissimo del tutto
La penso come te, uguale uguale. Ho usato i social ai tempi dell’uscita perché mi tenevano in contatto con gli amici lontani, ma fortunatamente non ne ho più bisogno, quindi ho abolito tutto.
È stato un piacere fare questo video con te e poter condividere la mia esperienza con tutti voi! Un grosso abbraccio dalle Svalbard ❤
Domanda indiscreta ma essenziale per capire le modalità con cui Giulia ha affrontato il suo cambiamento di vita: il lavoro che dice di aver trovato sul posto le offre risorse economiche sufficienti per soddisfare le varie necessità della sua vita quotidiana? Mi riferisco ad alloggio, vitto, indumenti, accessori vari. O una parte delle risorse economiche le arrivano dalla famiglia di provenienza? In questo secondo caso, la sua cosiddetta scelta di vita sembrerebbe piuttosto una sofisticata vacanza goduta grazie a risorse esterne alla propria capacità di autosostentamento. Nel caso in cui Giulia sia stata invece capace di mettere a frutto certe proprie specifiche competenze, sarebbe interessante che le condividesse per mostrare più concretamente quali sono le possibilità e i limiti che questo genere di scelte di vita comportano.
@ tutte le mie risorse economiche derivano dal mio stipendio da quando ho 18 anni 😊🙏🏻
Bravissima Giulia tanto rispetto per il tuo coraggio nell'affrontare un tipo di vita sicuramente molto diverso dal tuo in passato.
Seguo ambedue i canali da tanto, il tuo da praticamente quando lo apristi...sereno proseguimento e grazie mille dei video
A me mancherebbero solo i film musica e i videogiochi offline per il resto si starei tranquillamente senza tutto il resto social ecc
Ma infatti il problema non sono i videogiochi, ne l’intelligenza artificiale ne il digitale, il vero cancro di questa società sono i social stile short format come tik tok e Instagram. Anzi mi dispiace tantissimo che su TH-cam abbiano introdotto gli shorts
@YTTech03 la tecnologia che serve ci vuole i social non servono a niente
@@tavolondario esattamente, non sono neanche app di messaggistica o di intrattenimento come TH-cam o whatsapp, li posso capire perfettamente. Ma Instagram e tik tok sono diventati insopportabili. A tal punto che se qualche volta mi viene la voglia dopo li installo li disinstallo. Oltretutto ognuno ha problemi e più che migliorarti la giornata pervadono la mente
@YTTech03 io IG ce l'ho per motivi lavorativi ma lo odio e tik tok c'è l'ho ma non lo apro mai ...come FB.. intanto se non li uso sei fuori dal mondo oggi
@@tavolondario A me basterebbe portarmi i miei dischi in vinile di musica rock. L'altro giorno mi sono rimontato una vecchia autopista della Polistil di quando io e mio fretallo avevamo quindici anni e ci siamo divertiti come a quei tempi . Altro che video giochi
Ha il cellulare, il computer, il WiFi, le cuffie...proprio "addio tecnologia" non mi pare. Gli oggetti vanno ordinati su internet.
Semplicemente non ne ha un accesso comodo ma li ha. E considerando che chi lavora (magari in fabbrica) comunque sta molte ore al giorno lontano da social e cellulare e computer e console non mi pare una situazione diversissima.
Tanta stima invece per aver deciso di fare armi e bagagli e andare in capo al mondo. Posti magnifici, ma in inverno veramente inospitali.
Ma infatti rimanere in Italia vuol dire essere stoici, di questi tempi. Non c'è nulla che funzioni e rimaniano un paese conservatore aggrappato al passato. Credo che però restare e lottare per il cambiamento possa essere altrettanto stimolante. In fondo è impossibile non essere legati al proprio paese, e chi ha più a cuore le sue sorti resta ed alza la voce, invece che andarsene e rinunciare. Scelte di vita.
Il problema sono i social, in Italia come nel mondo, siamo arrivati a un degrado quasi totale, anzi qui su TH-cam è sopportabile ma per esempio non ho tik tok o se ce l’ho me lo devo scaricare. Certi contenuti sono oggettivamente inguardabili e chi dice che è normale o non sta bene o mente
Senza dover andare tanto lontano, se fosse possibile fare un salto temporale, io accetterei molto volentieri di tornare nei anni 80/90 quando non c'era nulla di tutto questo falso sistema. La ragazza ha fatto una scelta coraggiosa, brava
Sei un grande, sono super d'accordo sul discorso finale!!!! Grazie anche di averci portato Giulia che già conoscevo
Carino come cosa, io cerco di usare poco i social, ma mai eliminerei internet sia perché sono appassionato di tecnologia e sia perché è il mio lavoro. Ma uno non esclude l'altra.
Secondo le leggi della termodinamica non si può vivere senza lavorare. O qualcuno lavora per te. Come detto nel video, per digital detox basta andare in un paesino sperduto a 30 km dalle città. Con pure meno consumismo.
Domanda indiscreta ma essenziale per capire le modalità con cui Giulia ha affrontato il suo cambiamento di vita: il lavoro che dice di aver trovato sul posto le offre risorse economiche sufficienti per soddisfare le varie necessità della sua vita quotidiana? Mi riferisco ad alloggio, vitto, indumenti, accessori vari. O una parte delle risorse economiche le arrivano dalla famiglia di provenienza? In questo secondo caso, la sua cosiddetta scelta di vita sembrerebbe piuttosto una sofisticata vacanza goduta grazie a risorse esterne alla propria capacità di autosostentamento. Nel caso in cui Giulia sia stata invece capace di mettere a frutto certe proprie specifiche competenze, sarebbe interessante che le condividesse per mostrare più concretamente quali sono le possibilità e i limiti che questo genere di scelte di vita comportano.
Ciao Giulia, ti ringrazio per la celerità della risposta. Mi rimane però qualche dubbio sulle modalità con cui conduci la tua coraggiosa scelta di vita: abiti in una sorta di baita tra i boschi, recandoti al villaggio più vicino occasionalmente per procurarti i generi di prima necessità; oppure abiti in un villaggio che, per quanto piccolo, accoglie molteplici attività diversificate e quindi offre anche diverse opportunità di lavoro?
A parte internet e youtube potrei fare a meno di tutto. La gente non capisce che abbiamo bisogno di stimoli e di vita vera vissuta ogni giorno, di relazioni sociali e attivitá appaganti ogni giorno per stare lontano dalla tecnologia e dalle distrazioni che alla fine non sono cosi prioritarie come pensiamo.
Abbiamo solo bisogno di riprogrammare la nostra giornata.
Io lo riconosco, uso molto internet di inverno e quando ho poche relazioni sociali, soprattutto nel week end perché anche lavorare durante la settimana é un attivitá che mi distrae dalle tecnologie.
La scintilla è tutto. Bravo Ferry 👌
Confermo quanto detto da Giulia: sono stato alle Isole Svalbard nel 2022 come fotografo naturalista e la comunità presente a Longyerabyen è ben descritta. Una grande famiglia composta da persone proveniente da tutto il mondo. La tecnologia è presente, ma non invasiva e si valorizza molto la condivisione di opionini e di oggetti
Io lo dirò sempre, il problema non sono la tecnologia e il digitale ma i social, perché alla fine se uno è in un paese sotto censura si può comunque ricorrere (sempre che si ha accesso a internet) a delle chat non per forza a Instagram o tik tok, questi ultimi due sono il male fatto tecnologia
Ovviamente per social intendo tipo Instagram e tik tok cioè quelli più invasivi non come TH-cam che già propone video lunghi che non assottigliano la tua attenzione
❤❤❤❤ stando 6 mesi in Brasile in un posto disperso a me piaceva. Anzi erano gli altri che dicevano torna di qua dai ma io mi sentivo bene di là. Invece di imparare io in portoghese ho fatto imparare a 15000 persone il dialetto veronese😂😂😂😂
Condivido il tuo pensiero, l'unica cosa su cui avrei qualche dubbio è la sanità: prendo e vado a vivere in un posto sperduto, tutto bello - poi sfiga vuole che mia ammali e per curarmi debba tornare "nel mondo civilizzato" - voglio dire: facile vivere per conto proprio senza contribuire alla società moderna, ma poi quando ti serve ne approfitti. Sbaglierò, ma io la vedo così.
Non sbagli di una virgola perché è sempre così . Persone complessate ipocrite
credo che basare tutto sulle "paure del futuro", che qualcosa possa accadere, sia molto limitante. Non dico di vivere alla giornata, ma non lasciare che la paura che possano succedere cose ci fermi :)
@ferrystech vero, come sempre la verità sta nel mezzo...
@@ferrystech Vero quello che dici ma credo che in Norvegia ci siano ospedali che possano curare ogni malattia possibile, come fanno in qualsiasi luogo, sono scelte di vita ma son fatte in un mondo civile. La Norvegia non è terzo mondo, anzi...
Scusa era riferito a @Liepez
Oggi una persona che non fa uso di tecnologia sembra quasi un alieno, ma se ci pensiamo bene solo 40 anni fa nessuno aveva tutti gli accrocchi tecnologici che abbiamo oggi, i computer c'erano ma erano molto più complicati da usare, non per tutti e facevano cose piuttosto semplici, i videogiochi erano anch'essi molto semplici, telefonini o smartphone neanche a parlarne, molte tv erano ancora in bianco e nero e i canali che potevi vedere si contavano sulle dita di una mano, ovviamente non c'era Amazon, google, youtube o l'IA...
certo magari la loro vita era meno comoda, ma la gente era comunque felice, che è quello che conta davvero.
purtroppo cambiano le regole, e le scelte rimangono sempre e solo due: cambiare con l'evoluzione o rimanere fermi nel passato. Quello che è giusto o sbagliato è scelta personale :) ma ognuna ha le sue conseguenze
Ciao Giulia, ti ringrazio per la celerità della risposta. Mi rimane però qualche dubbio sulle modalità con cui conduci la tua coraggiosa scelta di vita: abiti in una sorta di baita tra i boschi, recandoti al villaggio più vicino occasionalmente per procurarti i generi di prima necessità; oppure abiti in un villaggio che, per quanto piccolo, accoglie molteplici attività diversificate e quindi offre anche diverse opportunità di lavoro?
Beh questo video è più emotivo e moralistico del solito.
Non male, l'ho trovato parecchio interessante.
Cmq ecco come sfuggire ai matrimoni XDXD
Ciao Giulia, ti ringrazio per la celerità della risposta. Mi rimane però qualche dubbio sulle modalità con cui conduci la tua coraggiosa scelta di vita: abiti in una sorta di baita tra i boschi, recandoti al villaggio più vicino occasionalmente per procurarti i generi di prima necessità; oppure abiti in un villaggio ch
Mi piacciono questi video umanistici.
Mi è rimasta la curiosità di sapere che lavoro abbia trovato Giulia nelle isole Svaalbard
Mi pare faccia la receptionist in un albergo
@capitanomerluzzo9186 grazie.
Se ci sono elementi per stimolare l'appagamento reciproco e livelli di sfida adeguati in ogni ambiente è gradevole vivere.
Vero, a volte non ci sono, e a volte il disagio è talmente grande che offusca gli stimoli positivi.
L'unica cosa che manca all'estero effettivamente anche per me è il cibo italiano... buono anche all'estero ma giustamente si ha nostalgia del cibo nostrano
mah...allora nessuno dovrebbe spostarsi dal proprio paesello
Ho 27 anni e vivo in italia, quello che dice lo condivido ma se cerchi bene si trova amche qui da noi, bisogna solo trovare le conpagnie giuste, fare serata con i giochi da tavolo, parlarsi senza stare al cellulare ( cosa che odio), si puo fare senza emigrare o comunque fare una scelta cosi drastica secondo me.
Mi ha molto colpito la sua storia e visto che sono anche io un amante di posti come questo, mia moglie mi dice che devo fare l’eremita😂 mi sono iscritto al suo canale
❤❤❤❤ Io invece stavo bene lontano e stavo bene con la gente dei paesaggio 15.000 persone ma alla fine mi hanno conosciuto tutti
è bravissima!
Grande Ferry hai fatto un bel video che da veramente da riflettere !
Io seguo già Giulia da qualche mese è una ragazza davvero speciale !
La libertà non ha prezzo....non lo avrà mai! Grande Giulia! Posti meravigliosi 😎💪🤟PS: barattare tutta la mia tecnologia per trasferirmi in quesi posti per lavoro o altro? Io non avrei di certo dubbi! non sò voi...
Gran bel video, sicuramente mi iscriverò al canale di Giulia.
❤❤❤❤ grazie.. noi vogliamo la tecnologia ed io
3 anni che non compro su Amazon , sto molto meglio a livello di portafoglio
Io mi rendo conto non solo di non aver fatto qualcosa di diverso, ma nemmeno di uguale. Una vita totalmente passiva. E come dice lui da giovane avevo capacità e condizioni per fare, ma non ho fatto
Sono 5 anni che non ho più lo smartphone ^^
Con cosa hai scritto?
@@capitanomerluzzo9186 secondo TE?????????????
È stato uno dei video più motivanti che io abbia mai visto. Grazie.
Io sono stato a Longyearbyen (dove si trova Giulia) nel 2012 e posso solo dire che quel posto è magico.
Ogni tanto penso quando avevo 14 anni dove non c'erano cellulari e non c'era tutta questa tecnologia tranne qualche pc (486 o i primi pentium) e mi ricordo che si usciva di piu' e ci si divertiva di piu' con niente. Adesso quelli che hanno 14 anni vanno in giro con le cuffiette nelle orecchie e cellulari in mano e sembrano degli zombie. La tecnologia ok ma non so se è tutto questo bene per l'uomo.
Quando stai facendo la strada senza internet è così da solo
Non credo che scappare cambi le cose, se stiamo male in un posto lo staremmo di sicuro anche altrove. I nostri problemi vengono da noi, finché non cambieremo noi ovunque andremmo sarà lo stesso. Poi certo che se vivi in un posto del terzo mondo dove scarseggia tutto é meglio partire, non é di certo il caso dell Italia. Secondo me la scelta de questa ragazza é fare un passo in dietro, e non cercare di migliorare, ma regredire allo stato primitivo.
A volte servono stimoli differenti :) Rimanere chiusi in se stessi si rischia di.. appunto.. rimanere sempre in quel punto di disagio.
Uno dei tuoi video migliori ❤
Giulia la seguo da sempre, così grazie alla tua intervista ho conosciuto questo canale che è interessante anche perché perché sei molto bravo. 😮
Dopo questo video lo farei anch’io volentieri 😊
P.s:Non trovo il link del canale di Giulia
in descrizione, aggiunto poco dopo :)
www.youtube.com/@GiuliaAlPolo
Sono scelte dopo 34 anni di Trentino e di vita in piccoli centri e in montagna, essere in una città come Roma con tutti i servizi per me è il massimo e non tornerei mai più in Trentino soprattutto ora superati i 50 anni. A livello professionale poi il divario digitale è non solo nelle infrastrutture, ma pure nella mentalità, quindi ogni cosa sarebbe un freno. Da giovane forse puoi anche vivere in posti ancora più isolati, ma non manca solo Amazon, mancano molti servizi indispensabili compresi gli ospedali vicino a casa. In Trentino poi mai avrei potuto rinunciare all'auto, senza un mezzo di trasporto personale non hai accesso a nessun servizio e muori pure di noia o passi il tempo ad alcolizzarti al bar.
Non vivrei a Roma per nessun motivo al mondo ,bello per due giorni di visita ma vivere in una metropoli così non lo farei mai,amo troppo la natura in Trentino anche subito ,Roma è un caos assurdo sinceramente non riesco a capire come una persona può vivere a Roma .
@@francorigacci1694 hai accesso a tutti i servizi, tutte le comodità, bello il Trentino per le ferie, ma senza auto, credimi muori di noia, soprattutto a novembre. Poi se lavori nell'abito Informatico è privo di opportunità, domina solo il reparto PA con Informatica Trentina il resto è medioevo.
@@mastiqaatsi-channel rispetto il tuo pensiero ,però si in città hai tutte le opportunità che vuoi soprattutto c’è il lavoro e su questo non discuto,ovviamente la mia non è una critica solo un pensiero.
Vivo in città anche io anche se più piccola ,vado ogni anno in Trentino e lo trovo bellissimo perché io amo la natura e i paesaggi ,però capisco che vivere in una città come Roma è allettante hai tutto ,però molte cose negative,tanta delinquenza,degrado perché a Roma in molti quartieri non è bellissimo,dato che la conosco bene perché mia moglie e romana.
Però va bene ,le scelte delle persone vanno comunque rispettate.
Un saluto e buona giornata.
@@francorigacci1694 sono nato in Trentino e ci ho vissuto fino a 34 anni, sono a Roma dal 2008 e non tornerei mai più nel paesello dove sono vissuto. Ovviamente ho lo studio in casa e non vivo il traffico cittadino e quindi vivo solo i suoi vantaggi. Però credimi se ti abitui alla città sarà più quello che ti manca che quello che trovi. Prova ad andare a Monte Terlago a Novembre e senza auto, poi ne parliamo. Poi pure provare a Terlago dove trovi due abitanti in più. L'unici punti di ritrovo i Bar e l'unico conforto l'alcol.
sei un grande :)
Dove abita?
Svalbard
?
Sono pronto a scommettere che tornerà in Italia o comunque in un Paese "normale". Sicuro al 100%, fanno tutti così se sono giovani, se fosse una persona anziana sarebbe diverso.
Secondo me il problema non è la tecnologia, sono i social, soprattutto se gestiti e monopolizzati da big tech . Dovrebbero chiuderli magari creando dei social “diversi” più regolamentati secondo principi sani. È oggettivo che certe cose su tik tok sono inguardabili. E chi dice che non è vero sta palesemente mentendo o non sta bene.
@@YTTech03 il problema non sono le aziende, ma le persone. Se per te sono inguardabili, per altri 1000 persone è un contenuto bellissimo, il problema è quello. Se fossero davvero inguardabili (magari.....), non avrebbero fatto tutto questo "successo" queste app sciogli cervelli
l'ha detto che probabilmente non starà li per sempre, ma non per forza bisogna tornare in Italia. Io non ho niente contro l'Italia, altrimenti me ne sarei già andato, ma credo certamente che esistono posti migliori se si cerca qualcosa di diverso (e anche posti peggiori...)
Se a dirlo è una con le faccette, depilata, con le sopracciglia rifatte, tecnologia, internet e webcam che fa la content creator, allora ci credo e non guardo neanche il video.
non è che se una persona vuole vivere più vicina alla natura deve smettere di depilarsi o farsi la doccia :D ma che pensiero è scusa ? viviamo in una società evoluta :)
@@ferrystech aspetta un attimo. Nella società evoluta c'è la tecnologia. Il mio pensiero è un pensiero che è nato dal titolo precedente del video (che hai cambiato) visto che la cura personale di Giulia non si limita soltanto nella doccia e nella depilazione. Non sto parlando di lamette e rubinetto dell'acqua calda. Ora non so se TH-cam è un social, ma io non frequento nessun social. Giulia fa uso frequente di Social. Fa uso di tecnologia. Fa uso di internet. Non è diversa da qualsiasi donna che vive in una società evoluta. Semplicemente vive in un posto dove Amazon probabilmente non consegna per motivi piuttosto semplici. Ma alludere "l'addio alla tecnologia" secondo me è giusto usarlo in contesti più inerenti. La storia di Giulia la sapevo già avendo incrociato i suoi video tempo fa. Il mio messaggio ovviamente è provocatorio più al titolo precedente che a Giulia stessa. Conosco una persona che abita in Sardegna, che veramente ha detto addio alla tecnologia e vive solo con le api. Non sa nemmeno cosa sia Amazon, non ha internet e ha un pc pieno di video di TH-cam di anni fa scaricati sull'hard disk. Si cura soltanto con docce e depilazioni e non è così curata come Giulia che palesemente non fa soltanto quello. Per usare il telefono deve spostarsi di un po di km. Giulia vive in una società evoluta mentre la persona che conosco io vive nella natura. Già il fatto che hai risposto al mio pensiero e cambiato il titolo, è una conferma oggettiva che lo hai integrato nel tuo subconscio come lecito. Alla domanda "tu riusciresti a vivere come Giulia?" si, quasi tutti riuscirebbero a vivere come Giulia. Se avessi pubblicato il video già con questo titolo, il mio pensiero e il mio messaggio probabilmente non sarebbero mai esistiti. 🙂
Tutti i maschietti sanno esattamence quale e il fine ultimo. buona fortuna 😅
Spero di sbaliare, ma pero penso che so anche il suo fine ultimo. Buona fortuna 😰