Dal Nero Infrastrumentale agli Archi Setosi: il lessico Hi-Fi che genera mostri
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- เผยแพร่เมื่อ 1 ต.ค. 2024
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Io sono più infastidito da quei recensori che usano gli stessi aggettivi mirabolanti sia per descrivere caratteristiche sonore di apparecchi "best buy" che "hi end". Qualcuno "si para" affermando che, in riguardo agli apparecchi economici, tali aspetti estremamente positivi sono commisurati al prezzo ...Ma allora qualcuno mi spieghi la differenza di una "Straordinaria scena sonora" riprodotta da un diffusore da 1000 euro e di un altrettanta straordinaria scena sonora riproposta da un diffusore da 30.000 euro.
Vero.
Le suonate di violino di Niccolò Paganini, tutto erano, meno che "setose". 😄
Buongiorno Sig. Lincetto, si possono utilizzare tutti gli aggettivi possibili immaginabili, ma fino a quando non si potranno effettuare delle comparazioni, le recensioni sono per quel che mi riguarda, pressoché inutili
E vogliamo parlare del microritardo, microcontrasto e macrocontrasto?
Bianco, rosso e verdone.
lo volevo precisare io ma mi hai preceduto. Quel film è il mio preferito tra le opere di Verdone.
Sig. Lincetto, il prof. Marino Mariani (AUDIOVISIONE) negli anni '70 chiamava tutto ciò che Lei descrive come "IL VANILOQUIO DEL RECENSORE". E aveva "il pallino" dei diffusori amplificati e dell'audio multicanale.
Spero (e ne sono quasi certo) di non aver MAI utilizzato il termine setoso nelle mie recensioni! 😂😂😂 Comunque concordo su tutta la linea!!!! Era ora che qualcuno autorevole lo dicesse chiaramente!!!!
😂Salve Sig. Lincetto, io ho un violino che suona sia scuro che silver, con il sol sordo e il la vetroso ma il mi sembra olio d'oliva😂scherzi a parte le faccio i complimenti x i suoi video sempre piacevoli e istruttivi 👍👍
Pienamente d'accordo sulla timbrica degli strumenti ad arco. Per quanto riguarda Bebo Moroni, ebbi a che fare con lui in più occasioni, che si conclusero purtroppo solo con offese da parte di quel personaggio nei miei confronti.
Setoso era il suono dei tweeter PEERLESS DT10HFC SILK DOME, per forza, era in seta trattata!😁😁👋👋
I critici musicali dovrebbero avere una buona preparazione teorica e pratica di musica ed anche una discreta conoscenza di tecnica di registrazione. Questo sicuramente eviterebbe l'uso di terminologie non appropriate nelle recensioni. Frank Zappa ha detto: “I critici musicali sono persone che non sanno scrivere, che intervistano persone che non sanno parlare, per un pubblico che non sa leggere”. Forse non aveva tutti i torti. Grazie Marco!
Mi ricordo al tempo che un paio di persone, tecnici del settore piuttosto conosciuti nel panorama italiano dell'hi-fi, che chiamavano Bebo Moroni "il barone de gustibus"...forse non a torto.
Bellissima la "Ninna nanna" scritta da Suo padre.
I violini e le trombe suonano aggressivi e aperti e tali devono essere riprodotti in un buon impianto stereo , quelli che non lo fanno sono privi di dinamica , anche il basso deve essere di impatto
Eccellente maestro. Sottoscrivo ogni parola.
Condivido la disapprovazione dell'uso di espressioni improprie nel campo audio, probabilmente solo per voler essere "originali" o forse per il fatto di non saper usare le numerose parole o espressioni che esistono nella nostra lingua. Temo però che questo sia ormai un malcostume consolidato e, come dici, è ormai come chiudere la stalla quando i buoi sono già fuggiti. Da notare, ma in scala molto più vasta, l'ostentazione, lo scempio, la strumentalizzazione, l'abuso con cui si parla di "intelligenza artificiale" che di per sè è una contraddizione nei termini. Su questa questione se mi sono personalmente rassegnato che nulla potrà essere ricondotto nei giusti termini, tuttavia non mi esimo dal ribattere che non si tratta di "intelligenza artificiale" ma della "cosiddetta intelligenza artificiale" fin da quando se ne è cominciato a parlare a sproposito in ogni occasione della vita quotidiana!
per non parlare delle tante chiese esoteriche che proliferano in altri ambiti, vedi quello enologico!
E' proprio così, pur di non dire che l'alcool fa in ogni caso male, si va a decantare altri modesti contenuti ad esempio del vino. D'altra parte come si può pensare di fermare tutti gli interessi che stanno dietro la produzione vinicola? E' un mondo.@@achilleprz2325
Sig Lincetto , grazie per questa "lezione" così utile a quelli , come me, che non hanno una scuola precisa per l' ascolto della musica e che si affidano a pure sensazioni personali per godere di quanto gli Artisti propongono. La incoraggio a proseguire su questa strada portando sempre degli esempi come quelli usati in questo video, molto utili a comprendere le teorie e le opinioni da Lei espresse. Con stima , La saluto.
Per amor di verità, la citazione di Mario Brega sta in "Bianco Rosso e Verdone", non in "Borotalco".
Il "grande" (in tutti i sensi!) Mario Brega.💪😉
gli archi petalosi...
Credo che molti preferiscano il vinile per il suo intrinseco rumore di fondo, che riempie il fastidioso vuoto dell'irrealistico "nero infra-strumentale".
Ma in realtà il vinile non ha nessun rumore di fondo, se non per i vecchi dischi. Un vinile nuovo, all’orecchio umano, suona come un cd.
@@technicsfan Il contatto meccanico tra lo stilo ed il vinile si sente nei passaggi vuoti tra un brano e l'altro, nelle pause e nei "pianissimo" come, ad esempio, all'inizio dell' "Incompiuta" di Schubert. Tanto basta a ricreare quell'atmosfera che si sente in una sala da concerto quando il maestro sale sul podio e sta per dare il primo cenno all'orchestra... Uno dei disastri più grandi fatto nel riversare i master analogici sui primi CD fu proprio quello di rimuovere il rumore (ancora più basso se a 38 cm/sec) del master tape, creando un silenzio assoluto nelle pause che era del tutto irreale e disorientante, anche perché così si troncavano le micro informazioni del riverbero naturale della sala. Queste, ovviamente, sono le impressioni derivate dalle mie esperienze d'ascolto, senza pretesa di avere sperimentato tutto lo sperimentabile ;-)
@@maurizio5951si certo, io ho cercato di senplificare.
bellissimo contributo...
ricordo il comune amico LZ che per definire il biwiring coniò il termine "ritorno spaziale delle masse" 😉
Bravo Marco ❤ sempre puntualmente puntiglioso 😊
Per restare in tema, potrei definire "radiografanti" le tua riflessioni.😄
Da non dimenticare Petoloso!!!!
Bravo Marco, ben detto!
Mi pare una questione di lana caprina.
Come mi trova d'accordo...
PERFETTO.
"Setoso" non è "morbido", almeno per me...
E questo prova l'inutilità e la pericolosità perniciosa di questa terminologia. SETOSO, semplicemente NON SIGNIFICA NULLA.
@@VelutLunaMusic setoso
[se-tó-so] agg.
Simile alla seta per aspetto e consistenza (Dizionario lingua italiana Sabatini Colletti)